1Visione che Isaia, figlio di Amoz, ebbe su Giuda e su Gerusalemme nei giorni di Ozia, di Iotam, di Acaz e di
Ezechia, re di Giuda.11"Che m'importa dei vostri sacrifici senza numero?"
dice il Signore."Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come neve.28Tutti insieme finiranno in rovina ribelli e peccatori
e periranno quanti hanno abbandonato il Signore.1Ciò che Isaia, figlio di Amoz, vide riguardo a Giuda e a Gerusalemme.
2Alla fine dei giorni,12Poiché ci sarà un giorno del Signore degli eserciti
contro ogni superbo e altero,13contro tutti i cedri del Libano alti ed elevati,
contro tutte le querce del Basan,perché la loro lingua e le loro opere sono contro il Signore,
fino ad offendere la vista della sua maestà divina.
9La loro parzialità verso le persone li condannasecondo i misfatti delle sue mani avrà la mercede.
12Il mio popolo! Un fanciullo lo tiranneggia18In quel giorno il Signore toglierà l'ornamento di fibbie, fermagli e lunette, 19orecchini, braccialetti, veli, 20bende,
catenine ai piedi, cinture, boccette di profumi, amuleti, 21anelli, pendenti al naso, 22vesti preziose e mantelline,
scialli, borsette, 23specchi, tuniche, cappelli e vestaglie.
24Invece di profumo ci sarà marciume,il germoglio del Signore crescerà in onore e gloria
e il frutto della terra3Chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato santo, cioè quanti saranno iscritti per
restare in vita in Gerusalemme. 4Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà pulito l'interno
di Gerusalemme dal sangue che vi è stato versato con lo spirito di giustizia e con lo spirito dello sterminio, 5allora
verrà il Signore su ogni punto del monte Sion e su tutte le sue assemblee come una nube e come fumo di giorno,
come bagliore di fuoco e fiamma di notte, perché sopra ogni cosa la gloria del Signore sarà come baldacchino. 6Una
tenda fornirà ombra contro il caldo di giorno e rifugio e riparo contro i temporali e contro la pioggia.
59Ho udito con gli orecchi il Signore degli eserciti:
"Certo, molti palazzi15L'uomo sarà umiliato, il mortale sarà abbassato,
gli occhi dei superbi si abbasseranno.16Sarà esaltato il Signore degli eserciti nel giudizio
e il Dio santo si mostrerà santo nella giustizia.17Allora vi pascoleranno gli agnelli come nei loro prati,
sulle rovine brucheranno i capretti.che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,
che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro.
21Guai a coloro che si credono sapienti24Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia
e una fiamma consuma la paglia,perché hanno rigettato la legge del Signore degli eserciti,
hanno disprezzato la parola del Santo di Israele.si guarderà la terra: ecco, saranno tenebre, angoscia
e la luce sarà oscurata dalla caligine.1Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto
riempivano il tempio. 2Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due
si copriva i piedi e con due volava. 3Proclamavano l'uno all'altro:
"Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti.4Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo. 5E dissi:
"Ohimè! Io sono perduto,6Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle
dall'altare. 7Egli mi toccò la bocca e mi disse:8Poi io udii la voce del Signore che diceva: "Chi manderò e chi andrà per noi?". E io risposi: "Eccomi, manda me!".
9Egli disse: "Va' e riferisci a questo popolo:11Io dissi: "Fino a quando, Signore?". Egli rispose:
"Finché non siano devastate1Nei giorni di Acaz figlio di Iotam, figlio di Ozia, re di Giuda, Rezìn re di Aram e Pekach figlio di Romelia, re di
Israele, marciarono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono a espugnarla. 2Fu dunque
annunziato alla casa di Davide: "Gli Aramei si sono accampati in Èfraim". Allora il suo cuore e il cuore del suo
popolo si agitarono, come si agitano i rami del bosco per il vento.
3Il Signore disse a Isaia: "Va' incontro ad Acaz, tu e tuo figlio Seariasùb, fino al termine del canale della piscina
superiore sulla strada del campo del lavandaio. 4Tu gli dirai: Fa' attenzione e sta' tranquillo, non temere e il tuo cuore
non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni fumosi, per la collera di Rezìn degli Aramei e del figlio di Romelia.
5Poiché gli Aramei, Èfraim e il figlio di Romelia hanno tramato il male contro di te, dicendo: 6Saliamo contro
Giuda, devastiamolo e occupiamolo, e vi metteremo come re il figlio di Tabeèl.
7Così dice il Signore Dio: Ciò non avverrà e non sarà!
8aPerché capitale di Aram è Damasco10Il Signore parlò ancora ad Acaz: 11"Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in
alto". 12Ma Acaz rispose: "Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore". 13Allora Isaia disse: "Ascoltate, casa di
Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio?
14Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà
Emmanuele. 15Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene. 16Poiché
prima ancora che il bimbo impari a rigettare il male e a scegliere il bene, sarà abbandonato il paese di cui temi i due
re. 17Il Signore manderà su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre giorni quali non vennero da quando Èfraim
si staccò da Giuda: manderà il re di Assiria".1Il Signore mi disse: "Prenditi una grande tavoletta e scrivici con caratteri ordinari: A Mahèr-salàl-cash-baz". 2Io mi
presi testimoni fidati, il sacerdote Uria e Zaccaria figlio di Iebarachìa. 3Poi mi unii alla profetessa, la quale concepì e
partorì un figlio. Il Signore mi disse: "Chiamalo Mahèr-salàl-cash-baz, 4poiché, prima che il bambino sappia dire
babbo e mamma, le ricchezze di Damasco e le spoglie di Samaria saranno portate davanti al re di Assiria".
5Il Signore mi disse di nuovo:11Poiché così il Signore mi disse, quando mi aveva preso per mano e mi aveva proibito di incamminarmi nella via di
questo popolo:non temete ciò che esso teme e non abbiate paura".
13Il Signore degli eserciti, lui solo ritenete santo.
Egli sia l'oggetto del vostro timore, della vostra paura.
14Egli sarà laccio e pietra d'inciampolaccio e trabocchetto per chi abita in Gerusalemme.
15Tra di loro molti inciamperanno,16Si chiuda questa testimonianza, si sigilli questa rivelazione nel cuore dei miei discepoli. 17Io ho fiducia nel
Signore, che ha nascosto il volto alla casa di Giacobbe, e spero in lui. 18Ecco, io e i figli che il Signore mi ha dato,
siamo segni e presagi per Israele da parte del Signore degli eserciti, che abita sul monte Sion.
19Quando vi diranno: "Interrogate gli spiriti e gli indovini che bisbigliano e mormorano formule. Forse un popolo
non deve consultare i suoi dèi? Per i vivi consultare i morti?", 20attenetevi alla rivelazione, alla testimonianza. Certo,
faranno questo discorso che non offre speranza d'aurora.
21Egli si aggirerà nel paese oppresso e affamato,In passato umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il
Giordano e la curva di Goim.10Il Signore suscitò contro questo popolo i suoi nemici,
stimolò i suoi avversari:11gli Aramei dall'oriente, da occidente i Filistei
che divorano Israele a grandi morsi.13Pertanto il Signore ha amputato a Israele capo e coda,
palma e giunco in un giorno.16Perciò il Signore non avrà pietà dei suoi giovani,
non si impietosirà degli orfani e delle vedove,e per frodare del diritto i poveri del mio popolo,
per fare delle vedove la loro predae la comando contro un popolo con cui sono in collera
perché lo saccheggi, lo depredi8Anzi dice: "Forse i miei capi non sono altrettanti re?
9Forse come Càrchemis non è anche Calne?10Come la mia mano ha raggiunto quei regni degli idoli,
le cui statue erano più numerose12Quando il Signore avrà terminato tutta l'opera sua sul monte Sion e a Gerusalemme, punirà l'operato orgoglioso
della mente del re di Assiria e ciò di cui si gloria l'alterigia dei suoi occhi.
13Poiché ha detto:15Può forse vantarsi la scure con chi taglia per suo mezzo
o la sega insuperbirsi contro chi la maneggia?Come se un bastone volesse brandire chi lo impugna
e una verga sollevare ciò che non è di legno!manderà una peste contro le sue più valide milizie;
sotto ciò che è sua gloria arderà un bruciore18ala magnificenza della sua selva e del suo giardino;
19il resto degli alberi nella selvail resto di Israele e i superstiti della casa di Giacobbe
non si appoggeranno più su chi li ha percossi,24Pertanto così dice il Signore, Dio degli eserciti: "Popolo mio, che abiti in Sion, non temere l'Assiria che ti percuote
con la verga e alza il bastone contro di te come già l'Egitto. 25Perché ancora un poco, ben poco, e il mio sdegno avrà
fine; la mia ira li annienterà". 26Contro di essa il Signore degli eserciti agiterà il flagello, come quando colpì Madian
sulla rupe dell'Oreb; alzerà la sua verga sul mare come fece con l'Egitto.
27In quel giornoagiterà la mano verso il monte della figlia di Sion,
verso il colle di Gerusalemme.e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese.
La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento;
con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio.8Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide;
il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi.
9Non agiranno più iniquamente né saccheggerannola radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli,
le genti la cercheranno con ansia,11In quel giorno il Signore stenderà di nuovo la mano
per riscattare il resto del suo popolo15Il Signore prosciugherà il golfo del mare d'Egitto
e stenderà la mano contro il fiume16Si formerà una strada per il resto del suo popolo
che sarà superstite dall'Assiria,ma la tua collera si è calmata e tu mi hai consolato.
2Ecco, Dio è la mia salvezza;5Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose grandiose,
ciò sia noto in tutta la terra.perché grande in mezzo a voi è il Santo di Israele".
131Oracolo su Bábilonia, ricevuto in visione da Isaia figlio di Amoz.
2Su un monte brullo issate un segnale,ho chiamato i miei prodi a strumento del mio sdegno,
entusiasti della mia grandezza.10Poiché le stelle del cielo e la costellazione di Orione
non daranno più la loro luce;16I loro piccoli saranno sfracellati davanti ai loro occhi;
saranno saccheggiate le loro case,1Il Signore infatti avrà pietà di Giacobbe e si sceglierà ancora Israele e li ristabilirà nel loro paese. A loro si uniranno
gli stranieri, che saranno incorporati nella casa di Giacobbe. 2I popoli li accoglieranno e li ricondurranno nel loro
paese e se ne impossesserà la casa di Israele nel paese del Signore come schiavi e schiave; così faranno prigionieri
coloro che li avevano resi schiavi e domineranno i loro avversari.
3In quel giorno il Signore ti libererà dalle tue pene e dal tuo affanno e dalla dura schiavitù con la quale eri stato
asservito. 4Allora intonerai questa canzone sul re di Bábilonia e dirai:
"Ah, come è finito l'aguzzino,e fanno sorgere dai loro troni tutti i re delle nazioni.
10Tutti prendono la parola per dirti:19Tu, invece, sei stato gettato fuori del tuo sepolcro,
come un virgulto spregevole;22Io insorgerò contro di loro - parola del Signore degli eserciti -, sterminerò il nome di Bábilonia e il resto, la prole e
la stirpe - oracolo del Signore -. 23Io la ridurrò a dominio dei ricci, a palude stagnante; la scoperò con la scopa della
distruzione - oracolo del Signore degli eserciti -.
24Il Signore degli eserciti ha giurato:28Nell'anno in cui morì il re Acaz fu comunicato questo oracolo:
29"Non gioire, Filistea tutta,perché si è spezzata la verga di chi ti percuoteva.
Poiché dalla radice del serpe uscirà una viperae in essa si rifugiano gli oppressi del suo popolo".
155allora sarà stabilito un trono sulla mansuetudine,
vi siederà con tutta fedeltà, nella tenda di Davide,
un giudice sollecito del dirittola sua alterigia, la sua superbia, la sua tracotanza,
la vanità delle sue chiacchiere.7Per questo i Moabiti innalzano un lamento per Moab,
si lamentano tutti;13Questo è il messaggio che pronunziò un tempo il Signore su Moab. 14Ma ora il Signore dice: "In tre anni, come gli
anni di un salariato, sarà deprezzata la gloria di Moab con tutta la sua numerosa popolazione. Ne rimarrà solo un
resto, piccolo e impotente".Ecco, Damasco sarà eliminata dal numero delle città,
diverrà un cumulo di rovine.4In quel giorno verrà ridotta la gloria di Giacobbe
e la pinguedine delle sue membra dimagrirà.8Non si volgerà agli altari, lavoro delle sue mani;
non guarderà ciò che fecero le sue dita,e non ti sei ricordato della Roccia, tua fortezza.
Tu pianti perciò piante amene3O voi tutti abitanti del mondo, che dimorate sulla terra,
appena si alzerà un segnale sui monti, guardatelo!
Appena squillerà la tromba, ascoltatela!come una nube di rugiada al calore della mietitura".
5Poiché prima della raccolta, quando la fioritura è finita
e il fiore è diventato un grappolo maturo,su di essi tutte le bestie selvatiche passeranno l'inverno.
7In quel tempo saranno portate offerte al Signore degli eserciti da un popolo alto e abbronzato, da un popolo temuto
ora e sempre, da un popolo potente e vittorioso, il cui paese è solcato da fiumi, saranno portate nel luogo dove è
invocato il nome del Signore degli eserciti, sul monte Sion.
19in mano a un duro padrone, un re crudele li dominerà.
Oracolo del Signore, Dio degli eserciti.diminuiranno e seccheranno i torrenti dell'Egitto,
canne e giunchi ingialliranno.seccheranno, saranno dispersi dal vento, non saranno più.
8I pescatori si lamenteranno, gemerannoquanti stendono le reti sull'acqua saranno desolati.
9Saranno delusi i lavoratori del lino,I più saggi consiglieri del faraone sono uno stupido consiglio.
Come osate dire al faraone:16In quel giorno gli Egiziani diventeranno come femmine, tremeranno e temeranno all'agitarsi della mano che il
Signore degli eserciti agiterà contro di loro. 17Il paese di Giuda sarà il terrore degli Egiziani; quando se ne parlerà, ne
avranno spavento, a causa del proposito che il Signore degli eserciti ha formulato sopra di esso.
18In quel giorno ci saranno cinque città nell'Egitto che parleranno la lingua di Canaan e giureranno per il Signore
degli eserciti; una di esse si chiamerà Città del sole. 19In quel giorno ci sarà un altare dedicato al Signore in mezzo al
paese d'Egitto e una stele in onore del Signore presso la sua frontiera: 20sarà un segno e una testimonianza per il
Signore degli eserciti nel paese d'Egitto. Quando, di fronte agli avversari, invocheranno il Signore, allora egli
manderà loro un salvatore che li difenderà e li libererà. 21Il Signore si rivelerà agli Egiziani e gli Egiziani
riconosceranno in quel giorno il Signore, lo serviranno con sacrifici e offerte, faranno voti al Signore e li
adempiranno. 22Il Signore percuoterà ancora gli Egiziani ma, una volta colpiti, li risanerà. Essi faranno ritorno al
Signore ed egli si placherà e li risanerà.23In quel giorno ci sarà una strada dall'Egitto verso l'Assiria; l'Assiro andrà in Egitto e l'Egiziano in Assiria; gli
Egiziani serviranno il Signore insieme con gli Assiri. 24In quel giorno Israele sarà il terzo con l'Egitto e l'Assiria, una
benedizione in mezzo alla terra. 25Li benedirà il Signore degli eserciti: "Benedetto sia l'Egiziano mio popolo, l'Assiro
opera delle mie mani e Israele mia eredità".1Nell'anno in cui il Tartàn, mandato ad Asdòd da Sargon re di Assiria, giunse ad Asdòd, la assalì e la prese.
2In quel tempo il Signore disse per mezzo di Isaia figlio di Amoz: "Va', sciogliti il sacco dai fianchi e togliti i sandali
dai piedi!". Così egli fece, andando spoglio e scalzo.
3Il Signore poi disse: "Come il mio servo Isaia è andato spoglio e scalzo per tre anni, come segno e simbolo per
l'Egitto e per l'Etiopia, 4così il re di Assiria condurrà i prigionieri d'Egitto e i deportati dell'Etiopia, giovani e vecchi,
spogli e scalzi e con le natiche scoperte, vergogna per l'Egitto. 5Allora saranno abbattuti e confusi a causa
dell'Etiopia, loro speranza, e a causa dell'Egitto, di cui si vantavano. 6In quel giorno gli abitanti di questo lido
diranno: Ecco che cosa è successo al paese al quale ci eravano rivolti e nel quale cercavamo rifugio per essere aiutati
e liberati dal re di Assiria! Ora come ci salveremo?".
21così egli viene dal deserto, da una terra orribile.
2Una visione angosciosa mi fu mostrata:16Poiché mi ha detto il Signore: "Ancora un anno, contato alla maniera degli anni di un salariato, e scomparirà tutta
la potenza gloriosa di Kedàr. 17E il numero degli archi dei prodi di Kedàr resterà molto esiguo, perché il Signore Dio
di Israele ha parlato".ma voi non avete guardato a chi ha fatto queste cose,
né avete visto chi ha preparato ciò da tempo.12Vi invitava il Signore, Dio degli eserciti, in quel giorno
al pianto e al lamento,14Ma il Signore degli eserciti si è rivelato ai miei orecchi:
"Certo non sarà espiato questo vostro peccato,17Ecco, il Signore ti scaglierà giù a precipizio, o uomo,
ti afferrerà saldamente,22Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide;
se egli apre, nessuno chiuderà;e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre.
24A lui attaccheranno ogni gloria della casa di suo padre: discendenti e nipoti, ogni vaso anche piccolo, dalle tazze
alle anfore".25In quel giorno - oracolo del Signore degli eserciti - cederà il paletto conficcato in luogo solido, si spezzerà, cadrà e
andrà in frantumi tutto ciò che vi era appeso, perché il Signore ha parlato.
23perché ha parlato il mare, la fortezza marinara, dicendo:
"Io non ho avuto doglie, non ho partorito,6Passate in Tarsis, fate il lamento, abitanti della costa.
7È questa la vostra città gaudente,10Coltiva la tua terra come il Nilo, figlia di Tarsis;
il porto non esiste più.13Ecco il paese da lui fondato per marinai, che ne avevano innalzato le torri; ne han demoliti i palazzi: egli l'ha
ridotto a un cumulo di rovine.15In quel giorno Tiro sarà dimenticata per settant'anni, quanti sono gli anni di un re. Alla fine dei settanta anni a Tiro
si applicherà la canzone della prostituta:17Ma alla fine dei settant'anni il Signore visiterà Tiro, che ritornerà ai suoi guadagni; essa trescherà con tutti i regni
del mondo sulla terra. 18Il suo salario e il suo guadagno saranno sacri al Signore. Non sarà ammassato né custodito il
suo salario, ma andrà a coloro che abitano presso il Signore, perché possano nutrirsi in abbondanza e vestirsi con
decoro.11Per le strade si lamentano, perché non c'è vino;
ogni gioia è scomparsa,nelle isole del mare, il nome del Signore, Dio d'Israele.
16Dagli angoli estremi della terra abbiamo udito il canto:
Gloria al giusto".2Poiché hai ridotto la città ad un mucchio di sassi,
la cittadella fortificata ad una rovina,poiché lo sbuffare dei tiranni è come pioggia d'inverno,
5come arsura in terra arida il clamore dei superbi.
Tu mitighi l'arsura con l'ombra d'una nube,un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti,
di cibi succulenti, di vini raffinati.10Poiché la mano del Signore si poserà su questo monte".
Moab invece sarà calpestato al suolo,1In quel giorno si canterà questo canto nel paese di Giuda:
Abbiamo una città forte;perché quando pronunzi i tuoi giudizi sulla terra,
giustizia imparano gli abitanti del mondo.Vedano, arrossendo, il tuo amore geloso per il popolo;
anzi, il fuoco preparato per i tuoi nemici li divori.
12Signore, ci concederai la pace,hai fatto crescere la nazione, ti sei glorificato,
hai dilatato tutti i confini del paese.a te abbiamo gridato nella prova, che è la tua correzione.
17Come una donna incinta che sta per partorireper punire le offese fatte a lui dagli abitanti della terra;
la terra ributterà fuori il sangue assorbito7Il Signore lo ha forse percosso come i suoi percussori?
O lo ha ucciso come uccise i suoi uccisori?e questo sarà tutto il frutto per la rimozione del suo peccato:
mentre egli ridurrà tutte le pietre dell'altarecome si fa delle pietre che si polverizzano per la calce,
non erigeranno più pali sacri né altari per l'incenso.
10La fortezza è divenuta desolata,vi pascola il vitello, vi si sdraia e ne bruca gli arbusti.
11I suoi rami seccandosi si spezzeranno;Certo, si tratta di un popolo privo di intelligenza;
per questo non ne avrà pietà chi lo ha creato,1Guai alla corona superba degli ubriachi di Èfraim,
al fiore caduco, suo splendido ornamento,2Ecco, inviato dal Signore, un uomo potente e forte,
come nembo di grandine, come turbine rovinoso,4E avverrà al fiore caduco del suo splendido ornamento,
che domina la valle fertile,uno lo vede, lo coglie e lo mangia appena lo ha in mano.
5In quel giorno sarà il Signore degli eserciti6ispiratore di giustizia per chi siede in tribunale,
forza per chi respinge l'assalto alla porta.si producano fratture, siano presi e fatti prigionieri.
14Perciò ascoltate la parola del Signore,La grandine spazzerà via il vostro rifugio fallace,
le acque travolgeranno il vostro riparo.18Sarà cancellata la vostra alleanza con la morte;
la vostra lega con gli inferi non reggerà.e per eseguire il lavoro, il suo lavoro inconsueto.
22Ora cessate di agire con arroganzae dalla polvere la tua parola risuonerà come bisbiglio.
5Sarà come polvere fine la massa dei tuoi oppressori
e come pula dispersa la massa dei tuoi tiranni.con uragano e tempesta e fiamma di fuoco divoratore.
7E sarà come un sogno,8Avverrà come quando un affamato sogna di mangiare,
ma si sveglia con lo stomaco vuoto;barcollate ma non per effetto di bevande inebrianti.
10Poiché il Signore ha versato su di voi11Per voi ogni visione sarà come le parole di un libro sigillato: si da' a uno che sappia leggere dicendogli: "Leggilo",
ma quegli risponde: "Non posso, perché è sigillato". 12Oppure si da' il libro a chi non sa leggere dicendogli:
"Leggilo", ma quegli risponde: "Non so leggere".e si eclisserà l'intelligenza dei suoi intelligenti".
15Guai a quanti vogliono sottrarsi alla vista del Signore
per dissimulare i loro piani,18Udranno in quel giorno i sordi le parole di un libro;
liberati dall'oscurità e dalle tenebre,19Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore,
i più poveri gioiranno nel Santo di Israele.20Perché il tiranno non sarà più, sparirà il beffardo,
saranno eliminati quanti tramano iniquità,21quanti con la parola rendono colpevoli gli altri,
quanti alla porta tendono tranelli al giudice23poiché vedendo il lavoro delle mie mani tra di loro,
santificheranno il mio nome,3La protezione del faraone sarà la vostra vergogna
e il riparo all'ombra dell'Egitto la vostra confusione.
4Quando i suoi capi saranno giunti a Tanis5tutti saran delusi di un popolo che non gioverà loro,
che non porterà né aiuto né vantaggioessi portano le loro ricchezze sul dorso di asini,
i tesori sulla gobba di cammelli8Su, vieni, scrivi questo su una tavoletta davanti a loro,
incidilo sopra un documento,9Poiché questo è un popolo ribelle, sono figli bugiardi,
figli che non vogliono ascoltare la legge del Signore.
10Essi dicono ai veggenti: "Non abbiate visioni"11Scostatevi dalla retta via, uscite dal sentiero,
toglieteci dalla vista il Santo di Israele".15Poiché dice il Signore Dio, il Santo di Israele:
"Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza,
nell'abbandono confidente sta la vostra forza".16anzi avete detto: "No, noi fuggiremo su cavalli".
- Ebbene, fuggite! -19Popolo di Sion che abiti in Gerusalemme, tu non dovrai più piangere; a un tuo grido di supplica ti farà grazia;
appena udrà, ti darà risposta. 20Anche se il Signore ti darà il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione, tuttavia
non si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro, 21i tuoi orecchi sentiranno questa parola
dietro di te: "Questa è la strada, percorretela", caso mai andiate a destra o a sinistra. 22Considererai cose immonde le
tue immagini ricoperte d'argento; i tuoi idoli rivestiti d'oro getterai via come un oggetto immondo. "Fuori!" tu dirai
loro. 23Allora egli concederà la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno; il pane, prodotto della terra, sarà
abbondante e sostanzioso; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato. 24I buoi e gli asini che lavorano
la terra mangeranno biada saporita, ventilata con la pala e con il vaglio. 25Su ogni monte e su ogni colle elevato,
scorreranno canali e torrenti d'acqua nel giorno della grande strage, quando cadranno le torri. 26La luce della luna
sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà sette volte di più, quando il Signore curerà la piaga del suo popolo e
guarirà le lividure prodotte dalle sue percosse.Viene per vagliare i popoli con il vaglio distruttore
e per mettere alle mascelle dei popoliavrete la gioia nel cuore come chi parte al suono del flauto,
per recarsi al monte del Signore,Egli combatterà contro di essa con battaglie tumultuose;
33poiché il Tofet è preparato da tempo,1Guai a quanti scendono in Egitto per cercar aiuto,
e pongono la speranza nei cavalli,per combattere sul monte Sion e sulla sua collina.
5Come gli uccelli proteggono i loro pulcini,così il Signore degli eserciti proteggerà Gerusalemme;
egli la proteggerà, ed essa sarà salvata,6Ritornate, Israeliti, a colui al quale vi siete profondamente ribellati. 7In quel giorno ognuno rigetterà i suoi idoli
d'argento e i suoi idoli d'oro, lavoro delle vostre mani peccatrici.
8Cadrà l'Assiria sotto una spada che non è di uomo;
una spada non umana la divorerà;i suoi giovani guerrieri saranno ridotti in schiavitù.
9Essa abbandonerà per lo spavento la sua rocca4Gli animi volubili si applicheranno a comprendere
e la lingua dei balbuzienti parleràanche quando il povero può provare il suo diritto.
8Il nobile invece si propone cose nobili9Donne spensierate, suvvia ascoltate la mia voce; figlie baldanzose, porgete l'orecchio alle mie parole. 10Fra un anno
e più giorni voi tremerete, o baldanzose, perché finita la vendemmia non ci sarà più raccolto. 11Temete, o
spensierate; tremate, o baldanzose, deponete le vesti, spogliatevi, cingetevi i fianchi di sacco. 12Battetevi il petto per
le campagne amene, per i fertili vigneti, 13per la terra del mio popolo, nella quale cresceranno spine e pruni, per tutte
le case in gioia, per la città gaudente; 14poiché il palazzo sarà abbandonato, la città rumorosa sarà deserta, l'Ofel e il
torrione diventeranno caverne per sempre, gioia degli asini selvatici, pascolo di mandrie.
15Ma infine in noi sarà infuso uno spirito dall'alto;
allora il deserto diventerà un giardino20Beati voi! Seminerete in riva a tutti i ruscelli
e lascerete in libertà buoi e asini.1Guai a te, che devasti e non sei stato devastato,
che saccheggi e non sei stato saccheggiato:sarai devastato, quando avrai finito di devastare,
ti saccheggeranno, quando avrai finito di saccheggiare.
2Signore, pietà di noi, in te speriamo;4Si ammucchia la preda come si ammucchiano le cavallette
vi si precipita sopra come vi si precipitano le locuste.
5Eccelso è il Signore poiché dimora lassù;"Chi di noi può abitare presso un fuoco divorante?
Chi di noi può abitare tra fiamme perenni?".dimora tranquilla, tenda che non sarà più rimossa,
i suoi paletti non saranno divelti,23d Allora anche i ciechi divideranno una preda enorme
23e gli zoppi faranno un ricco bottino.2Poiché il Signore è adirato contro tutti i popoli
ed è sdegnato contro tutti i loro eserciti;li ha votati allo sterminio, li ha destinati al massacro.
3I loro uccisi sono gettati via,5Poiché nel cielo si è inebriata la spada del Signore,
ecco essa si abbatte su Edom,su un popolo che egli ha votato allo sterminio per fare giustizia.
6La spada del Signore è piena di sangue,perché si compie un sacrificio al Signore in Bozra,
una grande ecatombe nel paese di Edom.l'anno della retribuzione per l'avversario di Sion.
9I torrenti di quel paese si cambieranno in pece,11Ne prenderanno possesso il pellicano e il riccio,
il gufo e il corvo vi faranno dimora.Il Signore stenderà su di essa la corda della solitudine
e la livella del vuoto.15Vi si anniderà il serpente saettone, vi deporrà le uova,
le farà dischiudere e raccoglierà i piccoli alla sua ombra;
vi si raduneranno anche gli sparvieri,la sua mano ha diviso loro il paese con tutta esattezza,
lo possederanno per sempre,10Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;1Nell'anno decimoquarto del re Ezechia, Sennàcherib re di Assiria assalì e si impadronì di tutte le fortezze di Giuda.
2Il re di Assiria mandò poi da Lachis a Gerusalemme contro il re Ezechia il gran coppiere con un grande esercito.
Egli fece sosta presso il canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio.
3Gli andarono incontro Eliakìm figlio di Chelkìa, il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e Ioach figlio di Asaf,
l'archivista. 4Il gran coppiere disse loro: "Riferite a Ezechia: Così dice il grande re, il re di Assiria: Che significa
questa sicurezza che dimostri? 5Pensi forse che la semplice parola possa sostituire il consiglio e la forza nella
guerra? Ora, in chi confidi tu, che ti ribelli contro di me? 6Ecco, tu confidi nell'Egitto, in questo sostegno di canna
spezzata che penetra la mano e la fora a chi vi si appoggia; tale è il faraone re d'Egitto per chiunque confida in lui.
7Se mi dite: Noi confidiamo nel Signore nostro Dio, non è forse lo stesso a cui Ezechia distrusse le alture e gli altari,
ordinando alla gente di Giuda e di Gerusalemme: Vi prostrerete solo davanti a questo altare? 8Or bene, fa' una
scommessa con il mio signore, il re di Assiria; io ti darò duemila cavalli, se puoi procurarti cavalieri per essi. 9Come
potresti far indietreggiare uno solo dei più piccoli sudditi del mio signore? Eppure tu confidi nell'Egitto per i carri e i
cavalieri! 10Ora, è forse contro il volere del Signore che io mi sono mosso contro questo paese per distruggerlo? Il
Signore mi ha detto: Muovi contro questo paese e distruggilo".
11Eliakìm, Sebnà e Ioach risposero al gran coppiere: "Parla ai tuoi servi in aramaico, poiché noi lo comprendiamo;
non parlare in ebraico alla portata degli orecchi del popolo che è sulle mura". 12Il gran coppiere replicò: "Forse sono
stato mandato al tuo signore e a te dal mio signore per dire tali parole o non piuttosto agli uomini che stanno sulle
mura, i quali presto saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?".
13Il gran coppiere allora si alzò e gridò in ebraico: "Udite le parole del gran re, del re di Assiria. 14Dice il re: Non vi
inganni Ezechia, poiché egli non potrà salvarvi. 15Ezechia non vi induca a confidare nel Signore dicendo: Certo, il
Signore ci libererà; questa città non sarà messa nelle mani del re di Assiria. 16Non date ascolto a Ezechia, poiché così
dice il re di Assiria: Fate la pace con me e arrendetevi; allora ognuno potrà mangiare i frutti della propria vigna e del
proprio fico e ognuno potrà bere l'acqua della sua cisterna, 17finché io non venga per condurvi in un paese come il
vostro, paese di frumento e di mosto, di pane e di vigne. 18Non vi illuda Ezechia dicendovi: Il Signore ci libererà. Gli
dèi delle nazioni hanno forse liberato ognuno il proprio paese dalla mano del re di Assiria? 19Dove sono gli dèi di
Amat e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvàim? Hanno essi forse liberato Samaria dalla mia mano? 20Quali mai,
fra tutti gli dèi di quelle regioni, hanno liberato il loro paese dalla mia mano? Potrà forse il Signore liberare
Gerusalemme dalla mia mano?".21Quelli tacquero e non gli risposero neppure una parola, perché l'ordine del re era: "Non rispondetegli".
22Eliakìm figlio di Chelkìa, il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e Ioach figlio di Asaf, l'archivista, si presentarono a
Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole del gran coppiere.
371Quando udì, il re Ezechia si stracciò le vesti, si ricoprì di sacco e andò nel tempio del Signore. 2Quindi mandò
Eliakìm il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e gli anziani dei sacerdoti ricoperti di sacco dal profeta Isaia figlio di
Amoz, 3perché gli dicessero: "Così dice Ezechia: Giorno di angoscia, di castigo e di vergogna è questo, perché i figli
sono arrivati fino al punto di nascere, ma manca la forza per partorire. 4Spero che il Signore tuo Dio, udite le parole
del gran coppiere che il re di Assiria suo signore ha mandato per insultare il Dio vivente lo voglia castigare per le
parole che il Signore tuo Dio ha udito. Innalza ora una preghiera per quel resto che ancora rimane in vita".
5Così andarono i ministri del re Ezechia da Isaia. 6Disse loro Isaia: "Riferite al vostro padrone: Dice il Signore: Non
temere per le parole che hai udite e con le quali i ministri del re di Assiria mi hanno ingiuriato. 7Ecco io infonderò in
lui uno spirito tale che egli, appena udrà una notizia, ritornerà nel suo paese e nel suo paese io lo farò cadere di
spada".8Ritornato il gran coppiere, trovò il re di Assiria che assaliva Libna. Egli, infatti, aveva udito che si era allontanato
da Lachis.9Appena Sennàcherib sentì dire riguardo a Tiràka, re di Etiopia: "È uscito per muoverti guerra"; inviò di nuovo
messaggeri a Ezechia per dirgli: 10"Direte così a Ezechia, re di Giuda: Non ti illuda il tuo Dio, in cui confidi,
dicendoti: Gerusalemme non sarà consegnata nelle mani del re di Assiria; 11ecco tu sai quanto hanno fatto i re di
Assiria in tutti i paesi che hanno votato alla distruzione; soltanto tu ti salveresti? 12Gli dèi delle nazioni che i miei
padri hanno devastate hanno forse salvato quelli di Gozan, di Carran, di Rezef e la gente di Eden in Telassàr? 13Dove
sono il re di Amat e il re di Arpad e il re della città di Sefarvàim, di Enà e di Ivvà?".
14Ezechia prese la lettera dalla mano dei messaggeri, la lesse, quindi salì al tempio del Signore. Ezechia, spiegato lo
scritto davanti al Signore, 15lo pregò: 16"Signore degli eserciti, Dio di Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio
per tutti i regni della terra; tu hai fatto i cieli e la terra. 17Porgi, Signore, l'orecchio e ascolta; apri, Signore, gli occhi e
guarda; ascolta tutte le parole che Sennàcherib ha mandato a dire per insultare il Dio vivente. 18È vero, Signore, i re
di Assiria hanno devastato tutte le nazioni e i loro territori; 19hanno gettato i loro dèi nel fuoco; quelli però non erano
dèi, ma solo lavoro delle mani d'uomo, legno e pietra; perciò li hanno distrutti. 20Ma ora, Signore nostro Dio, liberaci
dalla sua mano perché sappiano tutti i regni della terra che tu sei il Signore, il solo Dio".
21Allora Isaia, figlio di Amoz mandò a dire a Ezechia: "Così dice il Signore, Dio di Israele: Ho udito quanto hai
chiesto nella tua preghiera riguardo a Sennàcherib re di Assiria. 22Questa è la sentenza che il Signore ha pronunciato
contro di lui:24Per mezzo dei tuoi ministri hai insultato il Signore
e hai detto: "Con la moltitudine dei miei carri29Poiché tu infuri contro di me e la tua insolenza
è salita ai miei orecchi,si mangerà quest'anno ciò che nascerà dai semi caduti,
nell'anno prossimo quanto crescerà da sé,33Pertanto dice il Signore contro il re di Assiria:
Non entrerà in questa città36Ora l'angelo del Signore scese e percosse nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini. Quando i
superstiti si alzarono al mattino, ecco erano tutti cadaveri.
37Sennàcherib re di Assiria levò le tende e partì; tornato a Ninive, rimase colà. 38Ora, mentre egli era prostrato in
venerazione nel tempio di Nisrok suo dio, i suoi figli Adram-Mèlech e Zarèzer lo uccisero di spada, mettendosi
quindi al sicuro nel paese di Ararat.Il profeta Isaia figlio di Amoz si recò da lui e gli parlò: "Dice il Signore: Disponi riguardo alle cose della tua casa,
perché morirai e non guarirai".2Ezechia allora voltò la faccia verso la parete e pregò il Signore. 3Egli disse: "Signore, ricordati che ho passato la
vita dinanzi a te con fedeltà e con cuore sincero e ho compiuto ciò che era gradito ai tuoi occhi". Ezechia pianse
molto.4Allora la parola del Signore fu rivolta a Isaia: 5"Va' e riferisci a Ezechia: Dice il Signore Dio di Davide tuo padre:
Ho ascoltato la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco io aggiungerò alla tua vita quindici anni. 6Libererò te e
questa città dalla mano del re di Assiria; proteggerò questa città. 7Da parte del Signore questo ti sia come segno che
egli manterrà la promessa che ti ha fatto. 8Ecco, io faccio tornare indietro di dieci gradi l'ombra sulla meridiana, che
è già scesa con il sole sull'orologio di Acaz".E il sole retrocesse di dieci gradi sulla scala che aveva disceso.
9Cantico di Ezechia re di Giuda, quando cadde malato e guarì dalla malattia.
10Io dicevo: "A metà della mia vita12La mia tenda è stata divelta e gettata lontano da me,
come una tenda di pastori.21Isaia disse: "Si prenda un impiastro di fichi e si applichi sulla ferita, così guarirà". 22Ezechia disse: "Qual è il segno
per cui io entrerò nel tempio?".1In quel tempo Merodach-Bàladan figlio di Bàladan, re di Bábilonia, mandò lettere e doni a Ezechia, perché aveva
udito che era stato malato ed era guarito. 2Ezechia se ne rallegrò e mostrò agli inviati la stanza del tesoro, l'argento e
l'oro, gli aromi e gli unguenti preziosi, tutto il suo arsenale e quanto si trovava nei suoi magazzini; non ci fu nulla
che Ezechia non mostrasse loro nella reggia e in tutto il regno.
3Allora il profeta Isaia si presentò al re Ezechia e gli domandò: "Che hanno detto quegli uomini e da dove sono
venuti a te?". Ezechia rispose: "Sono venuti a me da una regione lontana, da Bábilonia". 4Isaia disse ancora: "Che
hanno visto nella tua reggia?". Ezechia rispose: "Hanno visto quanto si trova nella mia reggia, non c'è cosa alcuna
nei miei magazzini che io non abbia mostrata loro".
5Allora Isaia disse a Ezechia: "Ascolta la parola del Signore degli eserciti: 6Ecco, verranno giorni nei quali tutto ciò
che si trova nella tua reggia e ciò che hanno accumulato i tuoi antenati fino a oggi sarà portato a Bábilonia; non vi
resterà nulla, dice il Signore. 7Prenderanno i figli che da te saranno usciti e che tu avrai generati, per farne eunuchi
nella reggia di Bábilonia". 8Ezechia disse a Isaia: "Buona è la parola del Signore, che mi hai riferita". Egli pensava:
"Per lo meno vi saranno pace e sicurezza nei miei giorni".
40annunzia alle città di Giuda: "Ecco il vostro Dio!
10Ecco, il Signore Dio viene con potenza,12Chi ha misurato con il cavo della mano le acque del mare
e ha calcolato l'estensione dei cieli con il palmo?
Chi ha misurato con il moggio la polvere della terra,
ha pesato con la stadera le montagne15Ecco, le nazioni son come una goccia da un secchio,
contano come il pulviscolo sulla bilancia;ecco, le isole pesano quanto un granello di polvere.
16Il Libano non basterebbe per accendere il rogo,17Tutte le nazioni sono come un nulla davanti a lui,
come niente e vanità sono da lui ritenute.(41,7)chi leviga con il martello incoraggia chi batte l'incudine,
dicendo della saldatura: "Va bene"appena i loro steli hanno messo radici nella terra,
egli soffia su di loro ed essi seccanoper la sua onnipotenza e il vigore della sua forza
non ne manca alcuno.31ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza,
mettono ali come aquile,9sei tu che io ho preso dall'estremità della terra
e ho chiamato dalle regioni più lontane15Ecco, ti rendo come una trebbia acuminata, nuova,
munita di molte punte;17I miseri e i poveri cercano acqua ma non ce n'è,
la loro lingua è riarsa per la sete;25Io ho suscitato uno dal settentrione ed è venuto,
dal luogo dove sorge il sole l'ho chiamato per nome;
egli calpesterà i potenti come creta,26Chi lo ha predetto dal principio, perché noi lo sapessimo,
chi dall'antichità, così che dicessimo: "È vero"?e a Gerusalemme ho inviato un messaggero di cose liete.
28Guardai ma non c'era nessuno,nulla sono le opere loro, vento e vuoto i loro idoli.
42ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo
e luce delle nazioni,dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre.
8Io sono il Signore: questo è il mio nome;trasformerò i fiumi in stagni e gli stagni farò inaridire.
16Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono,
li guiderò per sentieri sconosciuti;quanti dicono alle statue: "Voi siete i nostri dèi".
18Sordi, ascoltate,Chi è sordo come colui al quale io mandavo araldi?
Chi è cieco come il mio privilegiato?20Hai visto molte cose, ma senza farvi attenzione,
hai aperto gli orecchi, ma senza sentire.21Il Signore si compiacque, per amore della sua giustizia,
di dare una legge grande e gloriosa.22Eppure questo è un popolo saccheggiato e spogliato;
sono tutti presi con il laccio nelle caverne,furono spogliati, e nessuno diceva: "Restituisci".
23Chi fra di voi porge l'orecchio a ciò,Non è stato forse il Signore contro cui peccarono,
per le cui vie non vollero camminare,1Ora così dice il Signore che ti ha creato, o Giacobbe,
che ti ha plasmato, o Israele:se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai,
la fiamma non ti potrà bruciare;10Voi siete i miei testimoni - oracolo del Signore -
miei servi, che io mi sono sceltoe quanto ai Caldei muterò i loro clamori in lutto.
15Io sono il Signore, il vostro Santo,16Così dice il Signore che offrì una strada nel mare
e un sentiero in mezzo ad acque possenti23Non mi hai portato neppure un agnello per l'olocausto,
non mi hai onorato con i tuoi sacrifici.né mi hai saziato con il grasso dei tuoi sacrifici.
Ma tu mi hai dato molestia con i peccati,28I tuoi principi hanno profanato il mio santuario;
per questo ho votato Giacobbe alla esecrazione,3poiché io farò scorrere acqua sul suolo assetato,
torrenti sul terreno arido.Voi siete miei testimoni: C'è forse un dio fuori di me
o una roccia che io non conosca?".9I fabbricatori di idoli sono tutti vanità e le loro opere preziose non giovano a nulla; ma i loro devoti non vedono né
capiscono affatto e perciò saranno coperti di vergogna. 10Chi fabbrica un dio e fonde un idolo senza cercarne un
vantaggio? 11Ecco, tutti i suoi seguaci saranno svergognati; gli stessi artefici non sono che uomini. Si radunino pure
e si presentino tutti; saranno spaventati e confusi insieme.
12Il fabbro lavora il ferro di una scure, lo elabora sulle braci e gli da' forma con martelli, lo rifinisce con braccio
vigoroso; soffre persino la fame, la forza gli viene meno; non beve acqua ed è spossato. 13Il falegname stende il
regolo, disegna l'immagine con il gesso; la lavora con scalpelli, misura con il compasso, riproducendo una forma
umana, una bella figura d'uomo da mettere in un tempio. 14Egli si taglia cedri, prende un cipresso o una quercia che
lascia crescere robusta nella selva; pianta un frassino che la pioggia farà crescere.
15Tutto ciò diventa per l'uomo legna da bruciare; ne prende una parte e si riscalda o anche accende il forno per
cuocervi il pane o ne fa persino un idolo e lo adora, ne forma una statua e la venera. 16Una metà la brucia al fuoco,
sulla brace arrostisce la carne, poi mangia l'arrosto e si sazia. Ugualmente si scalda e dice: "Mi riscaldo; mi godo il
fuoco". 17Con il resto fa un dio, il suo idolo; lo venera, lo adora e lo prega: "Salvami, perché sei il mio dio!".
18Non sanno né comprendono; una patina impedisce agli occhi loro di vedere e al loro cuore di capire. 19Essi non
riflettono, non hanno scienza e intelligenza per dire: "Ho bruciato nel fuoco una parte, sulle sue braci ho cotto
perfino il pane e arrostito la carne che ho mangiato; col residuo farò un idolo abominevole? Mi prostrerò dinanzi ad
un pezzo di legno?". 20Si pasce di cenere, ha un cuore illuso che lo travia; egli non sa liberarsene e dire: "Ciò che
tengo in mano non è forse falso?".ti renderò spedito nell'agire, anche se tu non mi conosci,
6perché sappiano dall'oriente fino all'occidente12Io ho fatto la terra e su di essa ho creato l'uomo;
io con le mani ho disteso i cieli4Fino alla vostra vecchiaia io sarò sempre lo stesso,
io vi porterò fino alla canizie.e, molto prima, quanto non è stato ancora compiuto;
io che dico: "Il mio progetto resta valido,13Faccio avvicinare la mia giustizia: non è lontana;
la mia salvezza non tarderà.con i quali ti sei affaticata fin dalla giovinezza;
ognuno se ne va per suo conto,erano uscite dalla mia bocca, le avevo fatte udire.
D'improvviso io ho agito e sono accadute.per timore che dicessi: "Il mio idolo le ha fatte,
la mia statua e il dio da me fuso le hanno ordinate".
6Tutto questo hai udito e visto;13Sì, la mia mano ha posto le fondamenta della terra,
la mia destra ha disteso i cieli.l'ho fatto venire e ho dato successo alle sue imprese.
16Avvicinatevi a me per udire questo.e i nati dalle tue viscere come i granelli d'arena;
non sarebbe mai radiato né cancellatofino dal grembo di mia madre ha pronunziato il mio nome.
2Ha reso la mia bocca come spada affilata,a colui la cui vita è disprezzata, al reietto delle nazioni,
al servo dei potenti:ed ecco, quelli vengono da mezzogiorno e da occidente
e quelli dalla regione di Assuan".così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
Anche se queste donne si dimenticassero,16Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani,
le tue mura sono sempre davanti a me.i tuoi distruttori e i tuoi devastatori si allontanano da te.
18Alza gli occhi intorno e guarda:Con la faccia a terra essi si prostreranno davanti a te,
baceranno la polvere dei tuoi piedi;26Farò mangiare le loro stesse carni ai tuoi oppressori,
si ubriacheranno del proprio sangue come di mosto.
Allora ogni uomo sapràOppure a quale dei miei creditori io vi ho venduti?
Ecco, per le vostre iniquità siete stati venduti,per le vostre scelleratezze è stata scacciata vostra madre.
2Per qual motivo non c'è nessuno, ora che io sono venuto?
Perché, ora che chiamo, nessuno risponde?I loro pesci, per mancanza d'acqua, restano all'asciutto,
muoiono di sete.4Il Signore Dio mi ha dato una lingua da iniziati,
perché io sappia indirizzare allo sfiduciato1Ascoltatemi, voi che siete in cerca di giustizia,
voi che cercate il Signore;6Alzate al cielo i vostri occhi e guardate la terra di sotto,
poiché i cieli si dissolveranno come fumo,e non hai fatto delle profondità del mare una strada,
perché vi passassero i redenti?14Il prigioniero sarà presto liberato; egli non morirà nella fossa né mancherà di pane. 15Io sono il Signore tuo Dio,
che sconvolge il mare così che ne fremano i flutti, e si chiama Signore degli eserciti. 16Io ho posto le mie parole sulla
tua bocca, ti ho nascosto sotto l'ombra della mia mano, quando ho disteso i cieli e fondato la terra, e ho detto a Sion:
"Tu sei mio popolo".che ti dicevano: Cùrvati che noi ti passiamo sopra.
Tu facevi del tuo dorso un suolo2Scuotiti la polvere, alzati, Gerusalemme schiava!
Sciogliti dal collo i legami, schiava figlia di Sion!
3Poiché dice il Signore: "Senza prezzo foste venduti e sarete riscattati senza denaro".
4Poiché dice il Signore Dio: "In Egitto è sceso il mio popolo un tempo per abitarvi come straniero; poi l'Assiro senza
motivo lo ha oppresso. 5Ora, che faccio io qui? - oracolo del Signore - Sì, il mio popolo è stato deportato per nulla! I
suoi dominatori trionfavano - oracolo del Signore - e sempre, tutti i giorni il mio nome è stato disprezzato. 6Pertanto
il mio popolo conoscerà il mio nome, comprenderà in quel giorno che io dicevo: Eccomi qua".
7Come sono belli sui monti- tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto
e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo -
15così si meraviglieranno di lui molte genti;A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?
2È cresciuto come un virgulto davanti a lui4Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri doloriIl castigo che ci da' salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.8Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;
chi si affligge per la sua sorte?per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte.
9Gli si diede sepoltura con gli empi,e la tua discendenza entrerà in possesso delle nazioni,
popolerà le città un tempo deserte.anzi, dimenticherai la vergogna della tua giovinezza
e non ricorderai più il disonore della tua vedovanza.
5Poiché tuo sposo è il tuo creatore,e con l'animo afflitto, ti ha il Signore richiamata.
Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù?
Dice il tuo Dio.10Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero,
non si allontanerebbe da te il mio affetto,13Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore,
grande sarà la prosperità dei tuoi figli;Sta' lontana dall'oppressione, perché non dovrai temere,
dallo spavento, perché non ti si accosterà.15Ecco, se ci sarà un attacco, non sarà da parte mia.
Chi ti attacca cadrà contro di te.e io ho creato anche il distruttore per devastare.
17Nessun'arma affilata contro di te avrà successo,
farai condannare ogni linguaquanto spetta a loro da parte mia. Oracolo del Signore.
558Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie - oracolo del Signore.
9Quanto il cielo sovrasta la terra,e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera.
I loro olocausti e i loro sacrificiognuno bada al proprio interesse, senza eccezione.
12"Venite, io prenderò vino6Tra le pietre levigate del torrente è la parte che ti spetta:
esse sono la porzione che ti è toccata.Tutti se li porterà via il vento, un soffio se li prenderà.
Chi invece confida in me possederà la terra,17Per l'iniquità dei suoi guadagni mi sono adirato,
l'ho percosso, mi sono nascosto e sdegnato;ma voglio sanarlo, guidarlo e offrirgli consolazioni.
E ai suoi afflittiEcco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari,
angariate tutti i vostri operai.rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo?
7Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato,
nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto,senza distogliere gli occhi da quelli della tua carne?
8Allora la tua luce sorgerà come l'aurora,i vostri peccati gli hanno fatto nascondere il suo volto
così che non vi ascolta.12Poiché sono molti davanti a te i nostri delitti,
i nostri peccati testimoniano contro di noi;concepire con il cuore e pronunciare parole false.
14Così è trascurato il dirittoHa visto questo il Signore ed è male ai suoi occhi
che non ci sia più diritto.17Egli si è rivestito di giustizia come di una corazza,
e sul suo capo ha posto l'elmo della salvezza.18Il retributore ripagherà le azioni come si deve:
con sdegno ai suoi avversari,21Quanto a me, ecco la mia alleanza con essi, dice il Signore: Il mio spirito che è sopra di te e le parole che ti ho
messo in bocca non si allontaneranno dalla tua bocca né dalla bocca della tua discendenza né dalla bocca dei
discendenti dei discendenti, dice il Signore, ora e sempre.
601Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.perché le ricchezze del mare si riverseranno su di te,
verranno a te i beni dei popoli.per lasciar introdurre da te le ricchezze dei popoli
e i loro re che faranno da guida.per glorificare il luogo dove poggio i miei piedi.
14Verranno a te in atteggiamento umile18Non si sentirà più parlare di prepotenza nel tuo paese,
di devastazione e di distruzione entro i tuoi confini.
Tu chiamerai salvezza le tue murami ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri,
a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,piantagione del Signore per manifestare la sua gloria.
4Ricostruiranno le vecchie rovine,e figli di stranieri saranno vostri contadini e vignaioli.
6Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore,per questo possiederanno il doppio nel loro paese,
avranno una letizia perenne.perché essi sono la stirpe che il Signore ha benedetto.
10Io gioisco pienamente nel Signore,3Sarai una magnifica corona nella mano del Signore,
un diadema regale nella palma del tuo Dio."Mai più darò il tuo grano in cibo ai tuoi nemici,
mai più gli stranieri berranno il vino4poiché il giorno della vendetta era nel mio cuore
e l'anno del mio riscatto è giunto.6Calpestai i popoli con sdegno, li stritolai con ira,
feci scorrere per terra il loro sangue".e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema?
Ritorna per amore dei tuoi servi,18Perché gli empi hanno calpestato il tuo santuario,
i nostri avversari hanno profanato il tuo luogo santo?
19Siamo diventati come coloro2quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,
3di cui non si udì parlare da tempi lontani.contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli.
5Siamo divenuti tutti come una cosa impurae come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia
tutti siamo avvizziti come foglie,le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento.
6Nessuno invocava il tuo nome,11Dopo tutto questo, resterai ancora insensibile, o Signore,
tacerai e ci umilierai sino in fondo?7le vostre iniquità e le iniquità dei vostri padri,
tutte insieme, dice il Signore.Ma i miei servi saranno chiamati con un altro nome.
16Chi vorrà essere benedetto nel paese,perché saranno dimenticate le tribolazioni antiche,
saranno occultate ai miei occhi.perché prole di benedetti dal Signore essi saranno
e insieme con essi anche i loro germogli.La mano del Signore si farà manifesta ai suoi servi,
ma si sdegnerà contro i suoi nemici.17Coloro che si consacrano e purificano nei giardini,
seguendo uno che sta in mezzo,che mangiano carne suina, cose abominevoli e topi,
insieme finiranno - oracolo del Signore -Io verrò a radunare tutti i popoli e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria. 19Io porrò in essi un segno e
manderò i loro superstiti alle genti di Tarsis, Put, Lud, Mesech, Ros, Tubal e di Grecia, ai lidi lontani che non hanno
udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunzieranno la mia gloria alle nazioni. 20Ricondurranno
tutti i vostri fratelli da tutti i popoli come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari
al mio santo monte di Gerusalemme, dice il Signore, come i figli di Israele portano l'offerta su vasi puri nel tempio
del Signore. 21Anche tra essi mi prenderò sacerdoti e leviti, dice il Signore.
22Sì, come i nuovi cielicosì dureranno la vostra discendenza e il vostro nome.
23In ogni mese al novilunio,1Parole di Geremia figlio di Chelkia, uno dei sacerdoti che dimoravano in Anatòt, nel territorio di Beniamino. 2A lui
fu rivolta la parola del Signore al tempo di Giosia figlio di Amon, re di Giuda, l'anno decimoterzo del suo regno, 3e
quindi anche al tempo di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, fino alla fine dell'anno undecimo di Sedecìa figlio di
Giosìa, re di Giuda, cioè fino alla deportazione di Gerusalemme avvenuta nel quinto mese.
4Mi fu rivolta la parola del Signore:5"Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo,
prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato;
ti ho stabilito profeta delle nazioni".6Risposi: "Ahimè, Signore Dio, ecco io non so parlare,
perché sono giovane".11Mi fu rivolta questa parola del Signore: "Che cosa vedi, Geremia?". Risposi: "Vedo un ramo di mandorlo". 12Il
Signore soggiunse: "Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per realizzarla". 13Quindi mi fu rivolta di nuovo
questa parola del Signore: "Che cosa vedi?". Risposi: "Vedo una caldaia sul fuoco inclinata verso settentrione".
14Il Signore mi disse:16Allora pronunzierò i miei giudizi contro di loro,
per tutto il male che hanno commesso abbandonandomi,
per sacrificare ad altri dèie prostrarsi davanti al lavoro delle proprie mani.
17Tu, poi, cingiti i fianchi,Mi ricordo di te, dell'affetto della tua giovinezza.
dell'amore al tempo del tuo fidanzamento,Ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra
e avete reso il mio possesso un abominio.9Per questo intenterò ancora un processo contro di voi,
- oracolo del Signore -Ma il mio popolo ha cambiato colui che è la sua gloria
con un essere inutile e vano.le sue città sono state bruciate e nessuno vi abita.
16Perfino i figli di Menfi e di Tafnidavanti a me resterebbe la macchia della tua iniquità.
Oracolo del Signore.così restano svergognati quelli della casa d'Israele,
essi, i loro re, i loro capi,La vostra stessa spada ha divorato i vostri profeti
come un leone distruttore.32Si dimentica forse una vergine dei suoi ornamenti,
una sposa della sua cintura?perché il Signore ha rigettato coloro nei quali confidavi;
da loro non avrai alcun vantaggio.6Il Signore mi disse al tempo del re Giosia: "Hai visto ciò che ha fatto Israele, la ribelle? Si è recata su ogni luogo
elevato e sotto ogni albero verde per prostituirsi. 7E io pensavo: Dopo che avrà fatto tutto questo tornerà a me, ma
essa non è ritornata. La perfida Giuda sua sorella ha visto ciò, 8ha visto che ho ripudiato la ribelle Israele proprio per
tutti i suoi adultèri, consegnandole il documento del divorzio, ma la perfida Giuda sua sorella non ha avuto alcun
timore. Anzi anch'essa è andata a prostituirsi; 9e con il clamore delle sue prostituzioni ha contaminato il paese; ha
commesso adulterio davanti alla pietra e al legno. 10Ciò nonostante, la perfida Giuda sua sorella non è ritornata a me
con tutto il cuore, ma soltanto con menzogna". Parola del Signore. 11Allora il Signore mi disse: "Israele ribelle si è
dimostrata più giusta della perfida Giuda. 12Va' e grida tali cose verso il settentrione dicendo:
Ritorna, Israele ribelle, dice il Signore.e non hai ascoltato la mia voce. Oracolo del Signore.
14Ritornate, figli traviati - dice il Signore - perché io sono il vostro padrone. Io vi prenderò uno da ogni città e due da
ciascuna famiglia e vi condurrò a Sion. 15Vi darò pastori secondo il mio cuore, i quali vi guideranno con scienza e
intelligenza. 16Quando poi vi sarete moltiplicati e sarete stati fecondi nel paese, in quei giorni - dice il Signore - non
si parlerà più dell'arca dell'alleanza del Signore; nessuno ci penserà né se ne ricorderà; essa non sarà rimpianta né
rifatta. 17In quel tempo chiameranno Gerusalemme trono del Signore; tutti i popoli vi si raduneranno nel nome del
Signore e non seguiranno più la caparbietà del loro cuore malvagio. 18In quei giorni la casa di Giuda andrà verso la
casa di Israele e tutte e due torneranno insieme dalla regione settentrionale nel paese che io avevo dato in eredità ai
loro padri.un'eredità che sia l'ornamento più prezioso dei popoli!
Io pensavo: Voi mi direte: Padre mio,così voi, casa di Israele, siete stati infedeli a me".
Oracolo del Signore.24L'infamia ha divorato fino dalla nostra giovinezza
il frutto delle fatiche dei nostri padri,perché abbiamo peccato contro il Signore nostro Dio,
noi e i nostri padri,non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio".
41"Se vuoi ritornare, o Israele - dice il Signore -
a me dovrai ritornare.14Purifica il tuo cuore dalla malvagità, Gerusalemme,
perché possa uscirne salva.perché si è ribellata contro di me. Oracolo del Signore.
18La tua condotta e le tue azioniQuesto il guadagno della tua malvagità; com'è amaro!
Ora ti penetra fino al cuore.2Anche quando esclamano: "Per la vita del Signore!",
certo giurano il falso.3Signore, i tuoi occhi non cercano forse la fedeltà?
Tu li hai percossi, ma non mostrano dolore;li hai fiaccati, ma rifiutano di comprendere la correzione.
Hanno indurito la faccia più di una rupe,il leopardo sta in agguato vicino alle loro città,
quanti ne escono saranno sbranati;Io li ho saziati ed essi hanno commesso adulterio,
si affollano nelle case di prostituzione.ciascuno nitrisce dietro la moglie del suo prossimo.
9Non dovrei forse punirli per questo?19Allora, se diranno: "Perché il Signore nostro Dio ci fa tutte queste cose?", tu risponderai: "Come voi avete
abbandonato il Signore e avete servito divinità straniere nel vostro paese, così servirete gli stranieri in un paese non
vostro".e i vostri peccati tengono lontano da voi il benessere;
26poiché tra il mio popolo vi sono malvagi15Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli,
ma non si vergognano affatto,nell'ora del castigo saranno prostrati", dice il Signore.
16Così dice il Signore:perché non hanno prestato attenzione alle mie parole
e hanno rigettato la mia legge.e la preziosa cannella che giunge da un paese lontano?
I vostri olocausti non mi sono graditi"Ecco, un popolo viene da un paese del settentrione,
una grande nazione si muove dall'estremità della terra.
23Impugnano archi e lance;27Io ti ho posto come saggiatore fra il mio popolo,
perché tu conoscessi e saggiassi la loro condotta.
28Essi sono tutti ribelli,1Questa è la parola che fu rivolta dal Signore a Geremia: 2"Fermati alla porta del tempio del Signore e là pronunzia
questo discorso dicendo: Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che attraversate queste porte per
prostrarvi al Signore. 3Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Migliorate la vostra condotta e le vostre
azioni e io vi farò abitare in questo luogo. 4Pertanto non confidate nelle parole menzognere di coloro che dicono:
Tempio del Signore, tempio del Signore, tempio del Signore è questo!
5Poiché, se veramente emenderete la vostra condotta e le vostre azioni, se realmente pronunzierete giuste sentenze
fra un uomo e il suo avversario; 6se non opprimerete lo straniero, l'orfano e la vedova, se non spargerete il sangue
innocente in questo luogo e se non seguirete per vostra disgrazia altri dèi, 7io vi farò abitare in questo luogo, nel
paese che diedi ai vostri padri da lungo tempo e per sempre. 8Ma voi confidate in parole false e ciò non vi gioverà:
9rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri dèi che non
conoscevate. 10Poi venite e vi presentate alla mia presenza in questo tempio, che prende il nome da me, e dite: Siamo
salvi! per poi compiere tutti questi abomini. 11Forse è una spelonca di ladri ai vostri occhi questo tempio che prende
il nome da me? Anch'io, ecco, vedo tutto questo. Parola del Signore. 12Andate, dunque, nella mia dimora che era in
Silo, dove avevo da principio posto il mio nome; considerate che cosa io ne ho fatto a causa della malvagità di
Israele, mio popolo. 13Ora, poiché avete compiuto tutte queste azioni - parola del Signore - e, quando vi ho parlato
con premura e sempre, non mi avete ascoltato e, quando vi ho chiamato, non mi avete risposto, 14io tratterò questo
tempio che porta il mio nome e nel quale confidate e questo luogo che ho concesso a voi e ai vostri padri, come ho
trattato Silo.15Vi scaccerò davanti a me come ho scacciato tutti i vostri fratelli, tutta la discendenza di Èfraim.
16Tu poi, non pregare per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere né insistere presso di me,
perché non ti ascolterò. 17Non vedi che cosa fanno nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme? 18I figli
raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per preparare focacce alla Regina del
cielo; poi si compiono libazioni ad altri dèi per offendermi. 19Ma forse costoro offendono me - oracolo del Signore -
o non piuttosto se stessi a loro vergogna?". 20Pertanto, dice il Signore Dio: "Ecco il mio furore, la mia ira si riversa
su questo luogo, sugli uomini e sul bestiame, sugli alberi dei campi e sui frutti della terra e brucerà senza
estinguersi".21Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Aggiungete pure i vostri olocausti ai vostri sacrifici e mangiatene la
carne! 22In verità io non parlai né diedi comandi sull'olocausto e sul sacrificio ai vostri padri, quando li feci uscire
dal paese d'Egitto. 23Ma questo comandai loro: Ascoltate la mia voce! Allora io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio
popolo; e camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici. 24Ma essi non ascoltarono né
prestarono orecchio; anzi procedettero secondo l'ostinazione del loro cuore malvagio e invece di voltarmi la faccia
mi han voltato le spalle, 25da quando i loro padri uscirono dal paese d'Egitto fino ad oggi. Io inviai a voi tutti i miei
servitori, i profeti, con premura e sempre; 26eppure essi non li ascoltarono e non prestarono orecchio. Resero dura la
loro nuca, divennero peggiori dei loro padri. 27Tu dirai loro tutte queste cose, ma essi non ti ascolteranno; li
chiamerai, ma non ti risponderanno. 28Allora dirai loro: Questo è il popolo che non ascolta la voce del Signore suo
Dio né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca.
29Taglia la tua chioma e gettala via30Perché i figli di Giuda hanno commesso ciò che è male ai miei occhi, oracolo del Signore. Hanno posto i loro
abomini nel tempio che prende il nome da me, per contaminarlo. 31Hanno costruito l'altare di Tofet, nella valle di
Ben-Hinnòn, per bruciare nel fuoco i figli e le figlie, cosa che io non ho mai comandato e che non mi è mai venuta
in mente. 32Perciò verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali non si chiamerà più Tofet né valle di Ben-
Hinnòn, ma valle della Strage. Allora si seppellirà in Tofet, perché non ci sarà altro luogo. 33I cadaveri di questo
popolo saranno pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie selvatiche e nessuno li scaccerà. 34Io farò cessare nelle città di
Giuda e nelle vie di Gerusalemme le grida di gioia e la voce dell'allegria, la voce dello sposo e della sposa, poiché il
paese sarà ridotto un deserto".1"In quel tempo - oracolo del Signore - si estrarranno dai loro sepolcri le ossa dei re di Giuda, le ossa dei suoi capi,
dei sacerdoti, dei profeti e degli abitanti di Gerusalemme. 2Esse saranno sparse in onore del sole, della luna e di tutta
la milizia del cielo che essi amarono, servirono, seguirono, consultarono e adorarono. Non saranno più raccolte né
sepolte, ma rimarranno come letame sulla terra. 3Allora la morte sarà preferibile alla vita per tutti quelli che
resteranno di questa razza malvagia in ogni luogo, dove li avrò dispersi". Oracolo del Signore degli eserciti.
4Tu dirai loro: "Così dice il Signore:12Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli,
ma non si vergognano affatto,nell'ora del castigo saranno prostrati" dice il Signore.
13"Li mieto e li anniento,Vengono e divorano il paese e quanto in esso si trova,
la città e i suoi abitanti.18Cercai di rasserenarmi, superando il mio dolore,
ma il mio cuore vien meno.Perché mi hanno provocato all'ira con i loro idoli
e con queste nullità straniere?20È passata la stagione della messe, è finita l'estate
e noi non siamo stati soccorsi.21Per la ferita della figlia del mio popolo sono affranto,
sono costernato, l'orrore mi ha preso.1Chi mi darà nel deserto un rifugio per viandanti?
Io lascerei il mio popolo e mi allontanerei da lui,
perché sono tutti adùlteri, una massa di traditori.
2Tendono la loro lingua come un arco;A chi la bocca del Signore ha parlato perché lo annunzi?
Perché il paese è devastato,12Ha detto il Signore: "È perché hanno abbandonato la legge che avevo loro posto innanzi e non hanno ascoltato la
mia voce e non l'hanno seguita, 13ma han seguito la caparbietà del loro cuore e i Baal, che i loro padri avevano fatto
loro conoscere". 14Pertanto così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Ecco, darò loro in cibo assenzio, farò
loro bere acque avvelenate; 15li disperderò in mezzo a popoli che né loro né i loro padri hanno conosciuto e manderò
dietro a loro la spada finché non li abbia sterminati".
Così dice il Signore degli eserciti:17e facciano presto, per intonare su di noi un lamento.
Sgorghino lacrime dai nostri occhi,i vostri orecchi accolgano la parola della sua bocca.
Insegnate alle vostre figlie il lamento,21I cadaveri degli uomini giacciono - dice il Signore -
come letame sui campi,perché io sono il Signore che agisce con misericordia,
con diritto e con giustizia sulla terra;24"Ecco, giorni verranno - oracolo del Signore - nei quali punirò tutti i circoncisi che rimangono non circoncisi:
25l'Egitto, Giuda, Edom, gli Ammoniti e i Moabiti e tutti coloro che si tagliano i capelli alle estremità delle tempie, i
quali abitano nel deserto, perché tutte queste nazioni e tutta la casa di Israele sono incirconcisi nel cuore".
103Poiché ciò che è il terrore dei popoli è un nulla,
non è che un legno tagliato nel bosco,"Gli dèi che non hanno fatto il cielo e la terra scompariranno dalla terra e sotto il cielo".
12Egli ha formato la terra con potenza,13Al rombo della sua voce rumoreggiano le acque nel cielo.
Egli fa salire le nubi dall'estremità della terra,
produce lampi per la pioggiaI miei figli si sono allontanati da me e più non sono.
Nessuno pianta ancora la mia tenda23"Lo so, Signore, che l'uomo non è padrone della sua via,
non è in potere di chi cammina il dirigere i suoi passi.
24Correggimi, Signore, ma con giusta misura,1Questa la parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore: 2"Ascolta le parole di questa alleanza e tu riferiscile
agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme. 3Dirai loro: Dice il Signore Dio di Israele: Maledetto l'uomo
che non ascolta le parole di questa alleanza, 4che io imposi ai vostri padri quando li feci uscire dal paese d'Egitto, dal
crogiuolo di ferro, dicendo: Ascoltate la mia voce ed eseguite quanto vi ho comandato; allora voi sarete il mio
popolo e io sarò il vostro Dio, 5così che io possa mantenere il giuramento fatto ai vostri padri di dare loro una terra
dove scorrono latte e miele, come oggi possedete". Io risposi: "Così sia, Signore!". 6E il Signore mi disse: "Proclama
tutte queste parole nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme, dicendo: Ascoltate le parole di questa alleanza
e mettetele in pratica! 7Poiché io ho più volte scongiurato i vostri padri quando li feci uscire dal paese d'Egitto e fino
ad oggi, ammonendoli premurosamente ogni giorno: Ascoltate la mia voce! 8Ma essi non ascoltarono né prestarono
orecchio; ognuno seguì la caparbietà del suo cuore malvagio. Perciò ho attuato nei loro riguardi tutte le parole di
questa alleanza che avevo ordinato loro di osservare e non osservarono".
9Il Signore mi disse: "Si è formata una congiura fra gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme; 10sono
ritornati alle iniquità dei loro primi padri che avevano rifiutato di ascoltare le mie parole, anch'essi hanno seguito
altri dèi per servirli. La casa di Israele e la casa di Giuda hanno violato l'alleanza che io avevo concluso con i loro
padri. 11Perciò dice il Signore: Ecco manderò su di loro una sventura alla quale non potranno sfuggire. Allora
leveranno grida di aiuto verso di me, ma io non li ascolterò; 12allora le città di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme
alzeranno grida di aiuto agli dèi ai quali hanno offerto incenso, ma quelli certamente non li salveranno nel tempo
della loro sciagura. 13Perché numerosi come le tue città sono i tuoi dèi, o Giuda; numerosi come le strade di
Gerusalemme gli altari che avete eretto all'idolo, altari per bruciare incenso a Baal.
14Tu poi, non intercedere per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere, perché non ascolterò
quando mi invocheranno nel tempo della loro sventura".
15Che ha da fare il mio diletto nella mia casa,Con grande strepito ha dato fuoco alle sue foglie,
i suoi rami si sono bruciati.17Il Signore degli eserciti che ti ha piantato preannunzia la sventura contro di te, a causa della malvagità che hanno
commesso a loro danno la casa di Israele e la casa di Giuda irritandomi con il bruciare incenso a Baal.
18Il Signore me lo ha manifestato e io l'ho saputo;
allora ha aperto i miei occhi sui loro intrighi.19Ero come un agnello mansueto che viene portato al macello, non sapevo che essi tramavano contro di me, dicendo:
"Abbattiamo l'albero nel suo rigoglio, strappiamolo dalla terra dei viventi; il suo nome non sia più ricordato".
20Ora, Signore degli eserciti, giusto giudice,21Perciò dice il Signore riguardo agli uomini di Anatòt che attentano alla mia vita dicendo: "Non profetare nel nome
del Signore, se no morirai per mano nostra"; 22così dunque dice il Signore degli eserciti: "Ecco, li punirò. I loro
giovani moriranno di spada, i loro figli e le loro figlie moriranno di fame. 23Non rimarrà di loro alcun superstite,
perché manderò la sventura contro gli uomini di Anatòt nell'anno del loro castigo".
12ma vorrei solo rivolgerti una parola sulla giustizia.
Perché le cose degli empi prosperano?poiché essi dicono: "Dio non vede i nostri passi".
5"Se, correndo con i pedoni, ti stanchi,Se non ti senti al sicuro in una regione pacifica,
che farai nella boscaglia del Giordano?non fidarti di loro quando ti dicono buone parole.
7Io ho abbandonato la mia casa,12Su tutte le alture del deserto giungono devastatori,
poiché il Signore ha una spada che divora,14Così dice il Signore: "Sradicherò dalla loro terra tutti i miei vicini malvagi, che han messo le mani sull'eredità da
me data in possesso al mio popolo Israele, come anche strapperò la casa di Giuda di mezzo a loro. 15Allora, dopo
averli strappati, avrò di nuovo compassione di loro e farò tornare ognuno al suo possesso e ognuno al suo paese. 16Se
impareranno accuratamente le usanze del mio popolo sì da giurare nel mio nome: Per la vita del Signore, come
hanno insegnato al mio popolo a giurare per Baal, allora potranno stabilirsi in mezzo al mio popolo. 17Se invece non
ascoltano, estirperò tutto questo popolo ed esso perirà". Oracolo del Signore.
131Il Signore mi parlò così: "Va' a comprarti una cintura di lino e mettitela ai fianchi senza immergerla nell'acqua". 2Io
comprai la cintura secondo il comando del Signore e me la misi ai fianchi.
3Poi la parola del Signore mi fu rivolta una seconda volta: 4"Prendi la cintura che hai comprato e che porti ai fianchi
e va' subito verso l'Eufrate e nascondila nella fessura di una pietra". 5Io andai e la nascosi presso l'Eufrate, come mi
aveva comandato il Signore. 6Ora, dopo molto tempo, il Signore mi disse: "Alzati, va' all'Eufrate e prendi di là la
cintura che ti avevo comandato di nascondervi". 7Io andai verso l'Eufrate, cercai e presi la cintura dal luogo in cui
l'avevo nascosta; ed ecco, la cintura era marcita, non era più buona a nulla.
8Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 9"Dice il Signore: In questo modo ridurrò in marciume la grande
gloria di Giuda e di Gerusalemme. 10Questo popolo malvagio, che rifiuta di ascoltare le mie parole, che si comporta
secondo la caparbietà del suo cuore e segue altri dèi per servirli e per adorarli, diventerà come questa cintura, che
non è più buona a nulla. 11Poiché, come questa cintura aderisce ai fianchi di un uomo, così io volli che aderisse a me
tutta la casa di Israele e tutta la casa di Giuda - parola del Signore - perché fossero mio popolo, mia fama, mia lode e
mia gloria, ma non mi ascoltarono.12Ora, tu riferirai a questo popolo: Così dice il Signore Dio di Israele: Ogni boccale va riempito di vino. Se essi ti
diranno: Forse non sappiamo che ogni boccale va riempito di vino? 13tu risponderai loro : Così parla il Signore: Ecco
io renderò tutti ubriachi gli abitanti di questo paese, i re che siedono sul trono di Davide, i sacerdoti, i profeti e tutti
gli abitanti di Gerusalemme. 14Poi fracasserò, gli uni contro gli altri, i padri e i figli insieme - dice il Signore -; non
avrò pietà, non li risparmierò né userò misericordia nel distruggerli".
15Ascoltate e porgete l'orecchio, non montate in superbia,
perché il Signore parla.Voi aspettate la luce, ma egli la ridurrà in tenebre
e la muterà in densa oscurità!21Che dirai quando saranno posti sopra di te come capi
coloro che tu stessa hai abituatoSulle colline e per i piani ho visto i tuoi orrori.
Guai a te, Gerusalemme, perché non ti purifichi!1Parola che il Signore rivolse a Geremia in occasione della siccità:
2Giuda è in lutto,5La cerva partorisce nei campi e abbandona il parto,
perché non c'è erba.7"Se le nostre iniquità testimoniano contro di noi,
Signore, agisci per il tuo nome!10Così dice il Signore di questo popolo: "Piace loro andare vagando, non fermano i loro passi". Per questo il Signore
non li gradisce. Ora egli ricorda la loro iniquità e punisce i loro peccati.
11Il Signore mi ha detto: "Non intercedere a favore di questo popolo, per il suo benessere. 12Anche se digiuneranno,
non ascolterò la loro supplica; se offriranno olocausti e sacrifici, non li gradirò; ma li distruggerò con la spada, la
fame e la peste". 13Allora ho soggiunto: "Ahimè, Signore Dio, dicono i profeti: Non vedrete la spada, non soffrirete
la fame, ma vi concederò una pace perfetta in questo luogo". 14Il Signore mi ha detto: "I profeti hanno predetto
menzogne in mio nome; io non li ho inviati, non ho dato ordini né ho loro parlato. Vi annunziano visioni false,
oracoli vani e suggestioni della loro mente". 15Perciò così dice il Signore: "I profeti che predicono in mio nome,
senza che io li abbia inviati, e affermano: Spada e fame non ci saranno in questo paese, questi profeti finiranno di
spada e di fame. 16Gli uomini ai quali essi predicono saranno gettati per le strade di Gerusalemme in seguito alla
fame e alla spada e nessuno seppellirà loro, le loro donne, i loro figli e le loro figlie. Io rovescerò su di essi la loro
malvagità".si aggirano per il paese e non sanno che cosa fare.
19Hai forse rigettato completamente Giuda,l'iniquità dei nostri padri: abbiamo peccato contro di te.
21Ma per il tuo nome non abbandonarci,1Il Signore mi disse: "Anche se Mosè e Samuele si presentassero davanti a me, io non mi piegherei verso questo
popolo. Allontanali da me, se ne vadano!" 2Se ti domanderanno: "Dove andremo?" dirai loro: Così dice il Signore:
Chi è destinato alla peste, alla peste,3Io manderò contro di loro quattro specie di mali - parola del Signore -: la spada per ucciderli, i cani per sbranarli,
gli uccelli dell'aria e le bestie selvatiche per divorarli e distruggerli. 4Li renderò oggetto di spavento per tutti i regni
della terra a causa di Manàsse figlio di Ezechia, re di Giuda, per ciò che egli ha fatto in Gerusalemme.
5Chi avrà pietà di te, Gerusalemme,Ho reso senza figli e ho fatto perire il mio popolo,
perché non abbandonarono le loro abitudini.oggetto di litigio e di contrasto per tutto il paese!
Non ho preso prestiti, non ho prestato a nessuno,11Forse, Signore, non ti ho servito del mio meglio,
non mi sono rivolto a te con preghiere per il mio nemico,
nel tempo della sventura e nel tempo dell'angoscia?
12Potrà forse il ferro spezzarela tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore,
perché io portavo il tuo nome,1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Non prendere moglie, non aver figli né figlie in questo luogo, 3perché
dice il Signore riguardo ai figli e alle figlie che nascono in questo luogo e riguardo alle madri che li partoriscono e ai
padri che li generano in questo paese: 4Moriranno di malattie strazianti, non saranno rimpianti né sepolti, ma saranno
come letame sulla terra. Periranno di spada e di fame; i loro cadaveri saranno pasto degli uccelli dell'aria e delle
bestie della terra". 5Poiché così dice il Signore: "Non entrare in una casa dove si fa un banchetto funebre, non
piangere con loro né commiserarli, perché io ho ritirato da questo popolo la mia pace - dice il Signore - la mia
benevolenza e la mia compassione.6Moriranno in questo paese grandi e piccoli; non saranno sepolti né si farà lamento per essi; nessuno si farà incisioni
né si taglierà i capelli. 7Non si spezzerà il pane all'afflitto per consolarlo del morto e non gli si darà da bere il calice
della consolazione per suo padre e per sua madre. 8Non entrare nemmeno in una casa dove si banchetta per sederti a
mangiare e a bere con loro, 9poiché così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco, sotto i vostri occhi e nei
vostri giorni farò cessare da questo luogo le voci di gioia e di allegria, la voce dello sposo e della sposa.
10Quando annunzierai a questo popolo tutte queste cose, ti diranno: Perché il Signore ha decretato contro di noi
questa sventura così grande? Quali iniquità e quali peccati abbiamo commesso contro il Signore nostro Dio? 11Tu
allora risponderai loro: Perché i vostri padri mi abbandonarono - parola del Signore - seguirono altri dèi, li servirono
e li adorarono, mentre abbandonarono me e non osservarono la mia legge. 12Voi però avete agito peggio dei vostri
padri; ognuno di voi, infatti, segue la caparbietà del suo cuore malvagio rifiutandosi di ascoltarmi. 13Perciò vi
scaccerò da questo paese verso un paese che né voi né i vostri padri avete conosciuto e là servirete divinità straniere
giorno e notte, poiché io non vi userò più misericordia.
14Pertanto, ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali non si dirà più: Per la vita del Signore che ha fatto
uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto; 15ma piuttosto si dirà: Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal
paese del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi. E io li ricondurrò nel loro paese che avevo
concesso ai loro padri.16Ecco, io invierò numerosi pescatori - dice il Signore - che li pescheranno; quindi invierò numerosi cacciatori che
daranno loro la caccia su ogni monte, su ogni colle e nelle fessure delle rocce; 17poiché i miei occhi osservano le loro
vie che non possono restar nascoste dinanzi a me, né si può occultare la loro iniquità davanti ai miei occhi. 18Innanzi
tutto ripagherò due volte la loro iniquità e il loro peccato, perché hanno profanato il mio paese con i cadaveri dei
loro idoli e hanno riempito la mia eredità con i loro abomini".
19Signore, mia forza e mia difesa,i loro altari e i loro pali sacri presso gli alberi verdi,
sui colli elevati,in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.
7Benedetto l'uomo che confida nel Signore11Come una pernice che cova uova da lei non deposte
è chi accumula ricchezze, ma senza giustizia.quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere,
perché hanno abbandonato19Il Signore mi disse: "Va' a metterti alla porta dei Figli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di Giuda, e a
tutte le porte di Gerusalemme. 20Dirai loro: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e voi tutti Giudei e abitanti
di Gerusalemme, che entrate per queste porte. 21Così dice il Signore: Per amore della vostra vita guardatevi dal
trasportare un peso in giorno di sabato e dall'introdurlo per le porte di Gerusalemme. 22Non portate alcun peso fuori
dalle vostre case in giorno di sabato e non fate alcun lavoro, ma santificate il giorno di sabato, come io ho
comandato ai vostri padri. 23Ma essi non vollero ascoltare né prestare orecchio, anzi indurirono la loro cervice per
non ascoltarmi e per non accogliere la lezione. 24Ora, se mi ascolterete sul serio - dice il Signore - se non
introdurrete nessun peso entro le porte di questa città in giorno di sabato e santificherete il giorno di sabato non
eseguendo in esso alcun lavoro, 25entreranno per le porte di questa città i re, che siederanno sul trono di Davide, su
carri e su cavalli, essi e i loro ufficiali, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. Questa città sarà abitata
per sempre. 26Verranno dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dalla terra di Beniamino e dalla Sefèla,
dai monti e dal meridione presentando olocausti, sacrifici, offerte e incenso e sacrifici di lode nel tempio del
Signore. 27Ma se non ascolterete il mio comando di santificare il giorno di sabato, di non trasportare pesi e di non
introdurli entro le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle sue porte; esso divorerà i
palazzi di Gerusalemme e mai si estinguerà".1Questa parola fu rivolta a Geremia da parte del Signore: 2"Prendi e scendi nella bottega del vasaio; là ti farò udire la
mia parola". 3Io sono sceso nella bottega del vasaio ed ecco, egli stava lavorando al tornio. 4Ora, se si guastava il
vaso che egli stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli rifaceva con essa un altro vaso,
come ai suoi occhi pareva giusto.5Allora mi fu rivolta la parola del Signore: 6"Forse non potrei agire con voi, casa di Israele, come questo vasaio?
Oracolo del Signore. Ecco, come l'argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa di Israele.
7Talvolta nei riguardi di un popolo o di un regno io decido di sradicare, di abbattere e di distruggere; 8ma se questo
popolo, contro il quale avevo parlato, si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di
fargli. 9Altra volta nei riguardi di un popolo o di un regno io decido di edificare e di piantare; 10ma se esso compie
ciò che è male ai miei occhi non ascoltando la mia voce, io mi pentirò del bene che avevo promesso di fargli.
11Ora annunzia, dunque, agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Dice il Signore: Ecco preparo contro
di voi una calamità e medito contro di voi un progetto. Su, abbandonate la vostra condotta perversa, migliorate le
vostre abitudini e le vostre azioni". 12Ma essi diranno: "È inutile, noi vogliamo seguire i nostri progetti; ognuno di
noi agirà secondo la caparbietà del suo cuore malvagio".
13Perciò così dice il Signore:18Ora essi dissero: "Venite e tramiamo insidie contro Geremia, perché la legge non verrà meno ai sacerdoti, né il
consiglio ai saggi, né l'oracolo ai profeti. Venite, colpiamolo per la sua lingua e non badiamo a tutte le sue parole".
19Prestami ascolto, Signore,Poiché essi hanno scavato una fossa alla mia vita.
Ricordati quando mi presentavo a te,e non cancellare il loro peccato dalla tua presenza.
Inciampino alla tua presenza;1Così disse il Signore a Geremia: "Va' a comprarti una brocca di terracotta; prendi alcuni anziani del popolo e alcuni
sacerdoti con te 2ed esci nella valle di Ben-Hinnòn, che è all'ingresso della Porta dei cocci. Là proclamerai le parole
che io ti dirò. 3Riferirai: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e abitanti di Gerusalemme. Così dice il
Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io manderò su questo luogo una sventura tale che risuonerà negli orecchi
di chiunque la udrà, 4poiché mi hanno abbandonato e hanno destinato ad altro questo luogo per sacrificarvi ad altri
dèi, che né essi né i loro padri né i re di Giuda conoscevano. Essi hanno riempito questo luogo di sangue innocente;
5hanno edificato alture a Baal per bruciare nel fuoco i loro figli come olocausti a Baal. Questo io non ho comandato,
non ne ho mai parlato, non mi è mai venuto in mente.
6Perciò, ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali questo luogo non si chiamerà più Tofet e valle di Ben-
Hinnòn, ma piuttosto valle della Strage. 7Io renderò vani i piani di Giuda e di Gerusalemme in questo luogo. Li farò
cadere di spada davanti ai loro nemici e per mezzo di coloro che attentano alla loro vita e darò i loro cadaveri in
pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie selvatiche. 8Ridurrò questa città a una desolazione e a oggetto di scherno;
quanti le passeranno vicino resteranno stupiti e fischieranno davanti a tutte le sue ferite. 9Farò loro mangiare la carne
dei figli e la carne delle figlie; si divoreranno tra di loro durante l'assedio e l'angoscia in cui li stringeranno i nemici e
quanti attentano alla loro vita.10Tu poi, spezzerai la brocca sotto gli occhi degli uomini che saranno venuti con te 11e riferirai loro: Così dice il
Signore degli eserciti: Spezzerò questo popolo e questa città, così come si spezza un vaso di terracotta, che non si
può più accomodare. Allora si seppellirà perfino in Tofet, perché non ci sarà più spazio per seppellire. 12Così farò -
dice il Signore - riguardo a questo luogo e ai suoi abitanti, rendendo questa città come Tofet. 13Le case di
Gerusalemme e le case dei re di Giuda saranno impure come il luogo di Tofet; cioè tutte le case, sui tetti delle quali
essi bruciavano incenso a tutta la milizia del cielo e facevano libazioni ad altri dèi".
14Quando Geremia tornò da Tofet dove il Signore lo aveva mandato a profetizzare, si fermò nell'atrio del tempio del
Signore e disse a tutto il popolo: 15"Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io manderò su questa città e su
tutte le sue borgate tutto il male che le ho preannunziato, perché essi si sono intestarditi, rifiutandosi di ascoltare le
mie parole".1Pascùr figlio di Immèr, sacerdote e sovrintendente-capo del tempio, udì Geremia predire tutte queste cose. 2Pascùr
fece fustigare il profeta Geremia e quindi lo mise in ceppi nella prigione che si trovava presso la porta superiore di
Beniamino, nel tempio del Signore. 3Quando poi il giorno dopo Pascùr fece liberare dai ceppi Geremia, questi gli
disse: "Il Signore non ti chiama più Pascùr, ma Terrore all'intorno".
4Perché così dice il Signore: "Ecco io darò in preda al terrore te e tutti i tuoi cari; essi cadranno per la spada dei loro
nemici e i tuoi occhi lo vedranno. Metterò tutto Giuda nelle mani del re di Bábilonia, il quale li deporterà a
Babilonia e li colpirà di spada. 5Consegnerò tutte le ricchezze di questa città e tutti i suoi prodotti, tutti gli oggetti
preziosi e tutti i tesori dei re di Giuda in mano ai suoi nemici, i quali li saccheggeranno e li prenderanno e li
trasporteranno a Bábilonia. 6Tu, Pascùr, e tutti gli abitanti della tua casa andrete in schiavitù; andrai a Bábilonia, là
morirai e là sarai sepolto, tu e tutti i tuoi cari, ai quali hai predetto menzogne".
7Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre;
mi hai fatto forza e hai prevalso.11Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso,
per questo i miei persecutori"Ti è nato un figlio maschio", colmandolo di gioia.
16Quell'uomo sia come le città1Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore quando il re Sedecìa gli mandò il sacerdote Pascùr figlio di Malchìa,
e Sofonìa figlio di Maasìa, per dirgli: 2"Intercedi per noi presso il Signore perché Nabucodònosor re di Bábilonia ci
muove guerra; forse il Signore compirà a nostro vantaggio qualcuno dei suoi tanti prodigi, così che egli si allontani
da noi". 3Geremia rispose loro: "Riferite a Sedecìa: 4Così dice il Signore, Dio di Israele: Ecco io farò rientrare le
armi di guerra, che sono nelle vostre mani, con le quali combattete il re di Bábilonia e i Caldei che vi assediano fuori
delle mura e le radunerò in mezzo a questa città. 5Io stesso combatterò contro di voi con mano tesa e con braccio
potente, con ira, furore e grande sdegno. 6Percuoterò gli abitanti di questa città, uomini e bestie; essi moriranno di
una grave peste. 7Dopo ciò - dice il Signore - io consegnerò Sedecìa, re di Giuda, i suoi ministri e il popolo, che
saranno scampati in questa città dalla peste, dalla spada e dalla fame, in potere di Nabucodònosor, re di Bábilonia, in
potere dei loro nemici e in potere di coloro che attentano alla loro vita. Egli li passerà a fil di spada; non avrà pietà di
loro, non li perdonerà né risparmierà.8Riferirai a questo popolo: Dice il Signore: Ecco, io vi metto davanti la via della vita e la via della morte. 9Chi
rimane in questa città morirà di spada, di fame e di peste; chi uscirà e si consegnerà ai Caldei che vi cingono
d'assedio, vivrà e gli sarà lasciata la vita come suo bottino. 10Poiché io ho volto la faccia contro questa città a suo
danno e non a suo bene. Oracolo del Signore. Essa sarà messa nelle mani del re di Bábilonia, il quale la brucerà con
il fuoco".1Così dice il Signore: "Scendi nella casa del re di Giuda e là proclama questo messaggio. 2Tu dirai: Ascolta la parola
del Signore, o re di Giuda che siedi sul trono di Davide, tu, i tuoi ministri e il tuo popolo, che entrano per queste
porte. 3Dice il Signore: Praticate il diritto e la giustizia, liberate l'oppresso dalle mani dell'oppressore, non fate
violenza e non opprimete il forestiero, l'orfano e la vedova, e non spargete sangue innocente in questo luogo. 4Se
osserverete lealmente quest'ordine, entreranno ancora per le porte di questa casa i re che siederanno sul trono di
Davide, montati su carri e cavalli, essi, i loro ministri e il loro popolo. 5Ma se non ascolterete queste parole, io lo
giuro per me stesso - parola del Signore - questa casa diventerà una rovina.
6Poiché così dice il Signore8Molte genti passeranno su questa città e si diranno l'un l'altro: Perché il Signore ha trattato così questa grande città?
9E risponderanno: Perché essi hanno abbandonato l'alleanza del Signore, loro Dio, hanno adorato altri dèi e li hanno
serviti".10Non piangete sul morto e non fate lamenti per lui,
ma piangete amaramente su chi parte,11Poiché dice il Signore riguardo a Sallùm figlio di Giosia, re di Giuda, che regna al posto di Giosia suo padre: "Chi
esce da questo luogo non vi farà più ritorno, 12ma morirà nel luogo dove lo condurranno prigioniero e non rivedrà
più questo paese".18Per questo così dice il Signore su Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda:
"Non faranno il lamento per lui, dicendo:21Ti parlai al tempo della tua tranquilla prosperità,
ma tu dicesti: "Io non voglio ascoltare".Tale è stata la tua condotta fin dalla giovinezza:
non hai ascoltato la mia voce.24"Per la mia vita - oracolo del Signore - anche se Conìa figlio di Ioiakìm, re di Giuda, fosse un anello da sigillo
nella mia destra, io me lo strapperei. 25Ti metterò nelle mani di chi attenta alla tua vita, nelle mani di coloro che tu
temi, nelle mani di Nabucodònosor re di Bábilonia e nelle mani dei Caldei. 26 Sbalzerò te e tua madre che ti ha
generato in un paese dove non siete nati e là morirete. 27Ma nel paese in cui brameranno tornare, là non torneranno.
28È forse questo Conìa un vaso spregevole, rotto, oppure un vaso che non piace più a nessuno? Perché sono dunque
scacciati, egli e la sua discendenza, e gettati in un paese che non conoscono?".
29Terra, terra, terra! Ascolta la parola del Signore! 30Dice il Signore: "Registrate quest'uomo come uno senza figli,
un uomo che non ha successo nella sua vita, perché nessuno della sua stirpe avrà la fortuna di sedere sul trono di
Davide né di regnare ancora su Giuda".1"Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo". Oracolo del Signore. 2Perciò dice il
Signore, Dio di Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: "Voi avete disperso le mie pecore, le
avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io mi occuperò di voi e della malvagità delle vostre azioni.
Oracolo del Signore. 3Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho lasciate scacciare e
le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. 4Costituirò sopra di esse pastori che le faranno
pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; di esse non ne mancherà neppure una". Oracolo del
Signore.ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra.
6Nei suoi giorni Giuda sarà salvato7Pertanto, ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali non si dirà più: Per la vita del Signore che ha fatto uscire
gli Israeliti dal paese d'Egitto, 8ma piuttosto: Per la vita del Signore che ha fatto uscire e che ha ricondotto la
discendenza della casa di Israele dalla terra del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi; costoro
dimoreranno nella propria terra".a causa del Signore e a causa delle sue sante parole.
10"Poiché il paese è pieno di adùlteri;a causa della maledizione tutto il paese è in lutto,
si sono inariditi i pascoli della steppa.11Perfino il profeta, perfino il sacerdote sono empi,
perfino nella mia casa ho trovato la loro malvagità.
Oracolo del Signore.saranno sospinti nelle tenebre e cadranno in esse,
poiché io manderò su di essi la sventura,16Così dice il Signore degli eserciti: "Non ascoltate le parole dei profeti che profetizzano per voi; essi vi fanno
credere cose vane, vi annunziano fantasie del loro cuore, non quanto viene dalla bocca del Signore.
17Essi dicono a coloro18Ma chi ha assistito al consiglio del Signore, chi l'ha visto e ha udito la sua parola? Chi ha ascoltato la sua parola e
vi ha obbedito?19Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena,
una tempesta travolgente23Sono io forse Dio solo da vicino - dice il Signore -
e non anche Dio da lontano?Non riempio io il cielo e la terra? Parola del Signore.
25Ho sentito quanto affermano i profeti che predicono in mio nome menzogne: Ho avuto un sogno, ho avuto un
sogno. 26Fino a quando ci saranno nel mio popolo profeti che predicono la menzogna e profetizzano gli inganni del
loro cuore? 27Essi credono di far dimenticare il mio nome al mio popolo con i loro sogni, che si raccontano l'un
l'altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal! 28Il profeta che ha avuto un sogno racconti il suo
sogno; chi ha udito la mia parola annunzi fedelmente la mia parola.
Che cosa ha in comune la paglia con il grano?i quali si rubano gli uni gli altri le mie parole.
31Eccomi contro i profeti - oracolo del Signore -che muovono la lingua per dare oracoli. 32Eccomi contro i profeti di sogni menzogneri - dice il Signore - che li
raccontano e traviano il mio popolo con menzogne e millanterie. Io non li ho inviati né ho dato alcun ordine; essi
non gioveranno affatto a questo popolo". Parola del Signore.
33Quando dunque questo popolo o un profeta o un sacerdote ti domanderà: "Qual è il peso del messaggio del
Signore?", tu riferirai loro: "Voi siete il peso del Signore! Io vi rigetterò". Parola del Signore. 34E il profeta o il
sacerdote o il popolo che dica: "Peso del Signore!", io lo punirò nella persona e nella famiglia. 35Direte l'uno
all'altro: "Che cosa ha risposto il Signore?" e: "Che cosa ha detto il Signore?". 36Non farete più menzione di peso del
Signore, altrimenti per chiunque la sua stessa parola sarà considerata un peso per avere travisato le parole del Dio
vivente, del Signore degli eserciti, nostro Dio. 37Così dirai al profeta: "Che cosa ti ha risposto il Signore?" e: "Che
cosa ha detto il Signore?". 38Ma se direte "Peso del Signore", allora così parla il Signore: "Poiché ripetete: Peso del
Signore, mentre vi avevo ordinato di non dire più: Peso del Signore, 39ecco, proprio per questo, io mi caricherò di
voi come di un peso e getterò lontano dal mio volto voi e la città che ho dato a voi e ai vostri padri. 40Vi coprirò di
obbrobrio perenne e di confusione perenne, che non sarà mai dimenticata".
241Il Signore mi mostrò due canestri di fichi posti davanti al tempio, dopo che Nabucodònosor re di Bábilonia aveva
deportato da Gerusalemme Ieconia figlio di Ioiakìm re di Giuda, i capi di Giuda, gli artigiani e i fabbri e li aveva
condotti a Bábilonia. 2Un canestro era pieno di fichi molto buoni, come i fichi primaticci, mentre l'altro canestro era
pieno di fichi cattivi, così cattivi che non si potevano mangiare.
3Il Signore mi disse: "Che cosa vedi, Geremia?". Io risposi: "Fichi; i fichi buoni sono molto buoni, i cattivi sono
molto cattivi, tanto cattivi che non si possono mangiare".
4Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 5"Dice il Signore Dio di Israele: Come si ha riguardo di questi fichi
buoni, così io avrò riguardo, per il loro bene, dei deportati di Giuda che ho fatto andare da questo luogo nel paese dei
Caldei. 6Io poserò lo sguardo sopra di loro per il loro bene; li ricondurrò in questo paese, li ristabilirò fermamente e
non li demolirò; li pianterò e non li sradicherò mai più. 7Darò loro un cuore capace di conoscermi, perché io sono il
Signore; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio, se torneranno a me con tutto il cuore. 8Come invece si
trattano i fichi cattivi, che non si possono mangiare tanto sono cattivi - così parla il Signore - così io farò di Sedecìa
re di Giuda, dei suoi capi e del resto di Gerusalemme, ossia dei superstiti in questo paese, e di coloro che abitano nel
paese d'Egitto. 9Li renderò oggetto di spavento per tutti i regni della terra, l'obbrobrio, la favola, lo zimbello e la
maledizione in tutti i luoghi dove li scaccerò. 10Manderò contro di loro la spada, la fame e la peste finché non
scompariranno dal paese che io diedi a loro e ai loro padri".
251Questa parola fu rivolta a Geremia per tutto il popolo di Giuda nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di
Giuda - cioè nel primo anno di Nabucodònosor re di Bábilonia -. 2Il profeta Geremia l'annunciò a tutto il popolo di
Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme dicendo: 3"Dall'anno decimoterzo di Giosia figlio di Amòn, re di Giuda,
fino ad oggi sono ventitrè anni che mi è stata rivolta la parola del Signore e io ho parlato a voi premurosamente e
continuamente, ma voi non avete ascoltato. 4Il Signore vi ha inviato con assidua premura tutti i suoi servi, i profeti,
ma voi non avete ascoltato e non avete prestato orecchio per ascoltare 5quando vi diceva: Ognuno abbandoni la sua
condotta perversa e le sue opere malvage; allora potrete abitare nel paese che il Signore ha dato a voi e ai vostri
padri dai tempi antichi e per sempre. 6Non seguite altri dèi per servirli e adorarli e non provocatemi con le opere
delle vostre mani e io non vi farò del male. 7Ma voi non mi avete ascoltato - dice il Signore - e mi avete provocato
con l'opera delle vostre mani per vostra disgrazia. 8Per questo dice il Signore degli eserciti: Poiché non avete
ascoltato le mie parole, 9ecco manderò a prendere tutte le tribù del settentrione, le manderò contro questo paese,
contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni confinanti, voterò costoro allo sterminio e li ridurrò a oggetto di orrore,
a scherno e a obbrobrio perenne. 10Farò cessare in mezzo a loro le grida di gioia e le voci di allegria, la voce dello
sposo e quella della sposa, il rumore della mola e il lume della lampada. 11Tutta questa regione sarà abbandonata alla
distruzione e alla desolazione e queste genti resteranno schiave del re di Bábilonia per settanta anni. 12Quando
saranno compiuti i settanta anni, io punirò il re di Bábilonia e quel popolo - dice il Signore - per i loro delitti, punirò
il paese dei Caldei e lo ridurrò a una desolazione perenne. 13Manderò dunque a effetto su questo paese tutte le parole
che ho pronunziate a suo riguardo, quanto è scritto in questo libro, ciò che Geremia aveva predetto contro tutte le
nazioni.14Nazioni numerose e re potenti ridurranno in schiavitù anche costoro, e così li ripagherò secondo le loro azioni,
secondo le opere delle loro mani".15Così mi disse il Signore, Dio di Israele: "Prendi dalla mia mano questa coppa di vino della mia ira e falla bere a
tutte le nazioni alle quali ti invio, 16perché ne bevano, ne restino inebriate ed escano di senno dinanzi alla spada che
manderò in mezzo a loro".17Presi dunque la coppa dalle mani del Signore e la diedi a bere a tutte le nazioni alle quali il Signore mi aveva
inviato: 18a Gerusalemme e alle città di Giuda, ai suoi re e ai suoi capi, per abbandonarli alla distruzione, alla
desolazione, all'obbrobrio e alla maledizione, come avviene ancor oggi; 19anche al faraone re d'Egitto, ai suoi
ministri, ai suoi nobili e a tutto il suo popolo; 20alla gente d'ogni razza e a tutti i re del paese di Uz, a tutti i re del
paese dei Filistei, ad Ascalòn, a Gaza, a Ekròn e ai superstiti di Asdòd, 21a Edom, a Moab e agli Ammoniti, 22a tutti i
re di Tiro e a tutti i re di Sidòne e ai re dell'isola che è al di là del mare, 23a Dedan, a Tema, a Buz e a quanti si
radono l'estremità delle tempie, 24a tutti i re degli Arabi che abitano nel deserto, 25a tutti i re di Zimrì, a tutti i re
dell'Elam e a tutti i re della Media, 26a tutti i re del settentrione, vicini e lontani, agli uni e agli altri e a tutti i regni
che sono sulla terra; il re di Sesàch berrà dopo di essi.
27"Tu riferirai loro: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Bevete e inebriatevi, vomitate e cadete senza
rialzarvi davanti alla spada che io mando in mezzo a voi. 28Se poi rifiuteranno di prendere dalla tua mano il calice da
bere, tu dirai loro: Dice il Signore degli eserciti: Certamente berrete! 29Se io comincio a castigare proprio la città che
porta il mio nome, pretendete voi di rimanere impuniti? No, impuniti non resterete, perché io chiamerò la spada su
tutti gli abitanti della terra. Oracolo del Signore degli eserciti. 30Tu preannunzierai tutte queste cose e dirai loro:
Il Signore ruggisce dall'alto,manda grida di giubilo come i pigiatori delle uve,
contro tutti gli abitanti del paese.31Il rumore giunge fino all'estremità della terra,
perché il Signore viene a giudizio con le nazioni;
egli istruisce il giudizio riguardo a ogni uomo,33In quel giorno i colpiti dal Signore si troveranno da un'estremità all'altra della terra; non saranno pianti né raccolti
né sepolti, ma saranno come letame sul suolo.Perché sono compiuti i giorni per il vostro macello;
stramazzerete come scelti montoni.1All'inizio del regno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, fu rivolta a Geremia questa parola da parte del Signore.
2Disse il Signore: "Va' nell'atrio del tempio del Signore e riferisci a tutte le città di Giuda che vengono per adorare
nel tempio del Signore tutte le parole che ti ho comandato di annunziare loro; non tralasciare neppure una parola.
3Forse ti ascolteranno e ognuno abbandonerà la propria condotta perversa; in tal caso disdirò tutto il male che
pensavo di fare loro a causa della malvagità delle loro azioni.
4Tu dirai dunque loro: Dice il Signore: Se non mi ascolterete, se non camminerete secondo la legge che ho posto
davanti a voi 5e se non ascolterete le parole dei profeti miei servi che ho inviato a voi con costante premura, ma che
voi non avete ascoltato, 6io ridurrò questo tempio come quello di Silo e farò di questa città un esempio di
maledizione per tutti i popoli della terra".7I sacerdoti, i profeti e tutto il popolo udirono Geremia che diceva queste parole nel tempio del Signore. 8Ora,
quando Geremia finì di riferire quanto il Signore gli aveva comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti e i profeti
lo arrestarono dicendo: "Devi morire! 9Perché hai predetto nel nome del Signore: Questo tempio diventerà come Silo
e questa città sarà devastata, disabitata?".Tutto il popolo si radunò contro Geremia nel tempio del Signore. 10I capi di Giuda vennero a sapere queste cose e
salirono dalla reggia nel tempio del Signore e sedettero all'ingresso della Porta Nuova del tempio del Signore.
11Allora i sacerdoti e i profeti dissero ai capi e a tutto il popolo: "Una sentenza di morte merita quest'uomo, perché
ha profetizzato contro questa città come avete udito con i vostri orecchi!".
12Ma Geremia rispose a tutti i capi e a tutto il popolo: "Il Signore mi ha mandato a profetizzare contro questo tempio
e contro questa città le cose che avete ascoltate. 13Or dunque migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e
ascoltate la voce del Signore vostro Dio e il Signore ritratterà il male che ha annunziato contro di voi. 14Quanto a
me, eccomi in mano vostra, fate di me come vi sembra bene e giusto; 15ma sappiate bene che, se voi mi ucciderete,
attirerete sangue innocente su di voi, su questa città e sui suoi abitanti, perché il Signore mi ha veramente inviato a
voi per esporre ai vostri orecchi tutte queste cose".
16I capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: "Non ci deve essere sentenza di morte per quest'uomo,
perché ci ha parlato nel nome del Signore nostro Dio".
17Allora si alzarono alcuni anziani del paese e dissero a tutta l'assemblea del popolo: 18"Michea il Morastita, che
profetizzava al tempo di Ezechia, re di Giuda, affermò a tutto il popolo di Giuda: Dice il Signore degli eserciti:
Sion sarà arata come un campo,19Forse Ezechia re di Giuda e tutti quelli di Giuda lo uccisero? Non temettero piuttosto il Signore e non placarono il
volto del Signore e così il Signore disdisse il male che aveva loro annunziato? Noi, invece, stiamo per commettere
una grave iniquità a nostro danno".20C'era anche un altro uomo che profetizzava nel nome del Signore, Uria figlio di Semaià da Kiriat-Iearìm; egli
profetizzò contro questa città e contro questo paese con parole simili a quelle di Geremia. 21Il re Ioiakìm, tutti i suoi
prodi e tutti i magistrati udirono le sue parole e il re cercò di ucciderlo, ma Uria lo venne a sapere e per timore fuggì
andandosene in Egitto. 22Allora il re Ioiakìm inviò in Egitto uomini come Elnatàn figlio di Acbòr, e altri con lui.
23Costoro fecero uscire dall'Egitto Uria e lo condussero al re Ioiakìm che lo fece uccidere di spada e fece gettare il
suo cadavere nelle fosse della gente del popolo.24Ma la mano di Achikàm figlio di Safàn fu a favore di Geremia, perché non lo consegnassero in potere del popolo
per metterlo a morte.1Al principio del regno di Sedecìa figlio di Giosia, re di Giuda, fu rivolta questa parola a Geremia da parte del
Signore.2Mi dice il Signore: "Procùrati capestri e un giogo e mettili sul tuo collo. 3Quindi manda un messaggio al re di
Edom, al re di Moab, al re degli Ammoniti, al re di Tiro e al re di Sidòne per mezzo dei loro messaggeri venuti a
Gerusalemme da Sedecìa, re di Giuda, 4e affida loro questo mandato per i loro signori: Dice il Signore degli eserciti,
Dio di Israele, così parlerete ai vostri signori: 5Io ho fatto la terra, l'uomo e gli animali che sono sulla terra, con
grande potenza e con braccio potente e li do a chi mi piace. 6Ora ho consegnato tutte quelle regioni in potere di
Nabucodònosor re di Bábilonia, mio servo; a lui ho consegnato perfino le bestie selvatiche perché lo servano. 7Tutte
le nazioni saranno soggette a lui, a suo figlio e al nipote, finché anche per il suo paese non verrà il momento. Allora
molte nazioni e re potenti lo assoggetteranno. 8La nazione o il regno che non si assoggetterà a lui, Nabucodònosor,
re di Bábilonia, e che non sottoporrà il collo al giogo del re di Bábilonia, io li punirò con la spada, la fame e la peste
- dice il Signore - finché non li avrò consegnati in suo potere. 9Voi non date retta ai vostri profeti né ai vostri
indovini né ai vostri sognatori né ai vostri maghi né ai vostri stregoni, che vi dicono: Non sarete soggetti al re di
Babilonia! 10Costoro vi predicono menzogne per allontanarvi dal vostro paese e perché io vi disperda e così andiate
in rovina. 11Invece io lascerò stare tranquilla sul proprio suolo - dice il Signore - la nazione che sottoporrà il collo al
giogo del re di Bábilonia e gli sarà soggetta; essa lo coltiverà e lo abiterà".
12A Sedecìa re di Giuda, io ho parlato proprio allo stesso modo: "Piegate il collo al giogo del re di Bábilonia, siate
soggetti a lui e al suo popolo e conserverete la vita. 13Perché tu e il tuo popolo vorreste morire di spada, di fame e di
peste, come ha preannunziato il Signore per la nazione che non si assoggetterà al re di Bábilonia? 14Non date retta
alle parole dei profeti che vi dicono: Non sarete soggetti al re di Bábilonia! perché essi vi predicono menzogne. 15Io
infatti non li ho mandati - dice il Signore - ed essi predicono menzogne in mio nome; perciò io sarò costretto a
disperdervi e così perirete voi e i profeti che vi fanno tali profezie".
16Ai sacerdoti e a tutto questo popolo ho detto: "Dice il Signore: Non ascoltate le parole dei vostri profeti che vi
predicono che gli arredi del tempio del Signore saranno subito riportati da Bábilonia, perché essi vi predicono
menzogne. 17Non ascoltateli! Siate piuttosto soggetti al re di Bábilonia e conserverete la vita. Perché questa città
dovrebbe esser ridotta in una desolazione? 18Se quelli sono veri profeti e se la parola del Signore è con essi,
intercedano dunque presso il Signore degli eserciti perché gli arredi rimasti nel tempio del Signore e nella casa del re
di Giuda e a Gerusalemme non vadano a Bábilonia".19Così dice il Signore degli eserciti riguardo alle colonne, al mare di bronzo, alle basi e al resto degli arredi che sono
ancora in questa città 20e che Nabucodònosor, re di Bábilonia, non prese quando deportò Ieconia figlio di Ioiakìm, re
di Giuda, da Gerusalemme in Bábilonia con tutti i notabili di Giuda e di Gerusalemme. 21Dice dunque così il Signore
degli eserciti, Dio di Israele, riguardo agli arredi rimasti nel tempio del Signore, nella casa del re di Giuda e a
Gerusalemme: 22"Saranno portati a Bábilonia e là rimarranno finché non li ricercherò - parola del Signore - e li
porterò indietro e li riporrò in questo luogo".1In quell'anno, all'inizio del regno di Sedecìa re di Giuda, nell'anno quarto, quinto mese, Anania figlio di Azzùr, il
profeta di Gàbaon, mi riferì nel tempio del Signore sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo queste parole:
2"Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Io romperò il giogo del re di Bábilonia! 3Entro due anni farò ritornare
in questo luogo tutti gli arredi del tempio del Signore che Nabucodònosor, re di Bábilonia, prese da questo luogo e
portò in Bábilonia. 4Farò ritornare in questo luogo - dice il Signore - Ieconia figlio di Ioiakìm, re di Giuda, con tutti i
deportati di Giuda che andarono a Bábilonia, poiché romperò il giogo del re di Bábilonia".
5Il profeta Geremia rispose al profeta Anania, sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo che stavano nel tempio
del Signore. 6Il profeta Geremia disse: "Così sia! Così faccia il Signore! Voglia il Signore realizzare le cose che hai
predette, facendo ritornare gli arredi nel tempio e tutti i deportati da Bábilonia in questo luogo!
7Tuttavia ascolta ora la parola che sto per dire ai tuoi orecchi e agli orecchi di tutto il popolo. 8I profeti che furono
prima di me e di te dai tempi antichissimi predissero contro molti paesi, contro regni potenti, guerra, fame e peste.
9Quanto al profeta che predice la pace, egli sarà riconosciuto come profeta mandato veramente dal Signore soltanto
quando la sua parola si realizzerà".10Allora il profeta Anania strappò il giogo dal collo del profeta Geremia e lo ruppe; 11Anania riferì a tutto il popolo:
"Dice il Signore: A questo modo io romperò il giogo di Nabucodònosor re di Bábilonia, entro due anni, sul collo di
tutte le nazioni".12Ora, dopo che il profeta Anania ebbe rotto il giogo sul collo del profeta Geremia, la parola del Signore fu rivolta a
Geremia: 13 "Va' e riferisci ad Anania: Così dice il Signore: Tu hai rotto un giogo di legno ma io, al suo posto, ne
farò uno di ferro. 14Infatti, dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Io porrò un giogo di ferro sul collo di tutte
queste nazioni perché siano soggette a Nabucodònosor, re di Bábilonia".
15Allora il profeta Geremia disse al profeta Anania: "Ascolta, Anania! Il Signore non ti ha mandato e tu induci
questo popolo a confidare nella menzogna; 16perciò dice il Signore: Ecco, ti mando via dal paese; quest'anno tu
morirai, perché hai predicato la ribellione contro il Signore".
17Il profeta Anania morì in quello stesso anno, nel settimo mese.
291Queste sono le parole della lettera che il profeta Geremia mandò da Gerusalemme al resto degli anziani in esilio, ai
sacerdoti, ai profeti e a tutto il resto del popolo che Nabucodònosor aveva deportato da Gerusalemme a Bábilonia; la
mandò 2dopo che il re Ieconia, la regina madre, i dignitari di corte, i capi di Giuda e di Gerusalemme, gli artigiani e i
fabbri erano partiti da Gerusalemme. 3Fu recata per mezzo di Elasà figlio di Safàn e di Ghemarìa figlio di Chelkia,
che Sedecìa re di Giuda aveva inviati a Nabucodònosor re di Bábilonia, in Bábilonia.
Essa diceva:4"Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, a tutti gli esuli che ho fatto deportare da Gerusalemme a
Babilonia: 5Costruite case e abitatele, piantate orti e mangiatene i frutti; 6prendete moglie e mettete al mondo figli e
figlie, scegliete mogli per i figli e maritate le figlie; costoro abbiano figlie e figli. Moltiplicatevi lì e non diminuite.
7Cercate il benessere del paese in cui vi ho fatto deportare. Pregate il Signore per esso, perché dal suo benessere
dipende il vostro benessere.8Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Non vi traggano in errore i profeti che sono in mezzo a voi e i
vostri indovini; non date retta ai sogni, che essi sognano. 9Poiché con inganno parlano come profeti a voi in mio
nome; io non li ho inviati. Oracolo del Signore. 10Pertanto dice il Signore: Solamente quando saranno compiuti,
riguardo a Bábilonia, settanta anni, vi visiterò e realizzerò per voi la mia buona promessa di ricondurvi in questo
luogo. 11Io, infatti, conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo - dice il Signore - progetti di pace e non di
sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza. 12Voi mi invocherete e ricorrerete a me e io vi esaudirò; 13mi
cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore; 14mi lascerò trovare da voi - dice il Signore -
cambierò in meglio la vostra sorte e vi radunerò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho disperso - dice il
Signore - vi ricondurrò nel luogo da dove vi ho fatto condurre in esilio.
15Certo voi dite: Il Signore ci ha suscitato profeti in Bábilonia.
16Ebbene, queste le parole del Signore al re che siede sul trono di Davide e a tutto il popolo che abita in questa città,
ai vostri fratelli che non sono partiti con voi nella deportazione; 17 dice il Signore degli eserciti: Ecco, io manderò
contro di essi la spada, la fame e la peste e li renderò come i fichi guasti, che non si possono mangiare tanto sono
cattivi. 18Li perseguiterò con la spada, la fame e la peste; li farò oggetto di orrore per tutti i regni della terra, oggetto
di maledizione, di stupore, di scherno e di obbrobrio in tutte le nazioni nelle quali li ho dispersi, 19perché non hanno
ascoltato le mie parole - dice il Signore - quando mandavo loro i miei servi, i profeti, con continua premura, eppure
essi non hanno ascoltato. Oracolo del Signore. 20Voi però ascoltate la parola del Signore, voi deportati tutti, che io
ho mandato da Gerusalemme a Bábilonia.21Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, riguardo ad Acab figlio di Kolaià, e a Sedecìa figlio di Maasià,
che vi predicono menzogne in mio nome: Ecco, li darò in mano a Nabucodònosor re di Bábilonia, il quale li
ucciderà sotto i vostri occhi. 22Da essi si trarrà una formula di maledizione in uso presso tutti i deportati di Giuda in
Babilonia e si dirà: Il Signore ti tratti come Sedecìa e Acab, che il re di Bábilonia fece arrostire sul fuoco! 23 Poiché
essi hanno operato cose nefande in Gerusalemme, hanno commesso adulterio con le mogli del prossimo, hanno
proferito in mio nome parole senza che io avessi dato loro alcun ordine. Io stesso lo so bene e ne sono testimone.
Oracolo del Signore".24 A Semaià il Nechelamita tu riferirai queste parole: 25 "Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Perché hai
mandato in tuo nome lettere a tutto il popolo di Gerusalemme e a Sofonia figlio di Maasià, il sacerdote, e a tutti i
sacerdoti, dicendo: 26Il Signore ti ha costituito sacerdote al posto del sacerdote Ioiadà, perché fossi sovrintendente
nel tempio del Signore, per reprimere qualunque forsennato che vuol fare il profeta, ponendolo in ceppi e in catene.
27Orbene, perché non reprimi Geremia da Anatòt, che fa profezie fra di voi? 28Infatti egli ci ha mandato a dire in
Babilonia: Sarà lunga la cosa! Edificate case e abitatele, piantate orti e mangiatene i frutti!".
29Il sacerdote Sofonia lesse questa lettera in presenza del profeta Geremia.
30Allora la parola del Signore fu rivolta a Geremia: 31"Invia questo messaggio a tutti i deportati: Così dice il Signore
riguardo a Semaià il Nechelamita: Poiché Semaià ha parlato a voi come profeta mentre io non l'avevo mandato e vi
ha fatto confidare nella menzogna, 32per questo dice il Signore: Ecco punirò Semaià il Nechelamita e la sua
discendenza; nessuno dei suoi dimorerà in mezzo a questo popolo, né vedrà il bene che farò al mio popolo - dice il
Signore - perché ha predicato la ribellione contro il Signore".
301Parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore: 2Dice il Signore, Dio di Israele: "Scriviti in un libro tutte le
cose che ti dirò, 3perché, ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali cambierò la sorte del mio popolo, di
Israele e di Giuda - dice il Signore -; li ricondurrò nel paese che ho concesso ai loro padri e ne prenderanno
possesso". 4Queste sono le parole che il Signore pronunziò per Israele e per Giuda:
5Così dice il Signore:6Informatevi e osservate se un maschio può partorire.
Perché mai vedo tutti gli uomini8In quel giorno - parola del Signore degli eserciti - romperò il giogo togliendolo dal suo collo, spezzerò le sue
catene; non saranno più schiavi di stranieri. 9Essi serviranno il Signore loro Dio e Davide loro re, che io susciterò
loro.12Così dice il Signore: "La tua ferita è incurabile,
la tua piaga è molto grave.A causa della tua grande iniquità, dei molti tuoi peccati,
io ti ho fatto questi mali.i tuoi saccheggiatori saranno abbandonati al saccheggio
e saranno oggetto di preda quanti ti hanno depredato.
17Farò infatti cicatrizzare la tua ferita"Ecco, restaurerò la sorte delle tende di Giacobbe
e avrò compassione delle sue dimore.23Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena,
una tempesta travolgente;li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni.
14Sazierò di delizie l'anima dei sacerdotiPoiché il Signore crea una cosa nuova sulla terra:
la donna cingerà l'uomo!23Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Si dirà ancora questa parola nel paese di Giuda e nelle sue città,
quando avrò cambiato la loro sorte: Il Signore ti benedica, o dimora di giustizia, monte santo. 24Vi abiteranno
insieme Giuda e tutte le sue città, agricoltori e allevatori di greggi. 25Poiché ristorerò copiosamente l'anima stanca e
sazierò ogni anima che languisce".26A questo punto mi sono destato e ho guardato; il mio sonno mi parve soave.
27"Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali renderò feconda la casa di Israele e la casa di Giuda per semenza
di uomini e di bestiame. 28Allora, come ho vegliato su di essi per sradicare e per demolire, per abbattere e per
distruggere e per affliggere con mali, così veglierò su di essi per edificare e per piantare". Parola del Signore.
29"In quei giorni non si dirà più:30Ma ognuno morirà per la sua propria iniquità; a ogni persona che mangi l'uva acerba si allegheranno i denti".
31"Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali con la casa di Israele e con la casa di Giuda io concluderò una
alleanza nuova. 32Non come l'alleanza che ho conclusa con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dal
paese d'Egitto, una alleanza che essi hanno violato, benché io fossi loro Signore. Parola del Signore. 33Questa sarà
l'alleanza che io concluderò con la casa di Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Porrò la mia legge nel loro
animo, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo. 34Non dovranno più istruirsi gli uni
gli altri, dicendo: Riconoscete il Signore, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande, dice il Signore;
poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato".
35Così dice il Signore38"Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali la città sarà riedificata per il Signore dalla torre di Cananeèl fino
alla porta dell'Angolo. 39La corda per misurare si stenderà in linea retta fino alla collina di Gàreb, volgendo poi verso
Goà. 40Tutta la valle dei cadaveri e delle ceneri e tutti i campi fino al torrente Cedron, fino all'angolo della porta dei
Cavalli a oriente, saranno consacrati al Signore; non sarà più sconvolta né distrutta mai più".
321Parola che fu rivolta a Geremia dal Signore nell'anno decimo di Sedecìa re di Giuda, cioè nell'anno decimo ottavo
di Nabucodònosor. 2L'esercito del re di Bábilonia assediava allora Gerusalemme e il profeta Geremia era rinchiuso
nell'atrio della prigione, nella reggia del re di Giuda, 3e ve lo aveva rinchiuso Sedecìa re di Giuda, dicendo: "Perché
profetizzi con questa minaccia: Dice il Signore: Ecco metterò questa città in potere del re di Bábilonia ed egli la
occuperà; 4Sedecìa re di Giuda non scamperà dalle mani dei Caldei, ma sarà dato in mano del re di Bábilonia e
parlerà con lui faccia a faccia e si guarderanno negli occhi; 5egli condurrà Sedecìa in Bábilonia dove egli resterà
finché io non lo visiterò - oracolo del Signore -; se combatterete contro i Caldei, non riuscirete a nulla"?
6Geremia disse: Mi fu rivolta questa parola del Signore: 7"Ecco Canamèl, figlio di Sallùm tuo zio, viene da te per
dirti: Cómprati il mio campo, che si trova in Anatòt, perché a te spetta il diritto di riscatto per acquistarlo". 8Venne
dunque da me Canamèl, figlio di mio zio, secondo la parola del Signore, nell'atrio della prigione e mi disse:
"Compra il mio campo che si trova in Anatòt, perché a te spetta il diritto di acquisto e a te tocca il riscatto.
Cómpratelo!".Allora riconobbi che questa era la volontà del Signore 9e comprai il campo da Canamèl, figlio di mio zio, e gli pagai
il prezzo: diciassette sicli d'argento. 10Stesi il documento del contratto, lo sigillai, chiamai i testimoni e pesai
l'argento sulla stadera. 11Quindi presi il documento di compra, quello sigillato e quello aperto, secondo le
prescrizioni della legge. 12Diedi il contratto di compra a Baruc figlio di Neria, figlio di Macsia, sotto gli occhi di
Canamèl figlio di mio zio e sotto gli occhi dei testimoni che avevano sottoscritto il contratto di compra e sotto gli
occhi di tutti i Giudei che si trovavano nell'atrio della prigione. 13Diedi poi a Baruc quest'ordine: 14"Dice il Signore
degli eserciti, Dio di Israele: Prendi i contratti di compra, quello sigillato e quello aperto, e mettili in un vaso di terra,
perché si conservino a lungo. 15Poiché dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ancora si compreranno case,
campi e vigne in questo paese".16Pregai il Signore, dopo aver consegnato il contratto di compra a Baruc figlio di Neria: 17"Ah, Signore Dio, tu hai
fatto il cielo e la terra con grande potenza e con braccio forte; nulla ti è impossibile. 18Tu usi misericordia con mille
e fai subire la pena dell'iniquità dei padri ai loro figli dopo di essi, Dio grande e forte, che ti chiami Signore degli
eserciti. 19Tu sei grande nei pensieri e potente nelle opere, tu, i cui occhi sono aperti su tutte le vie degli uomini, per
dare a ciascuno secondo la sua condotta e il merito delle sue azioni. 20Tu hai operato segni e miracoli nel paese di
Egitto e fino ad oggi in Israele e fra tutti gli uomini e ti sei fatto un nome come appare oggi. 21Tu hai fatto uscire
dall'Egitto il tuo popolo Israele con segni e con miracoli, con mano forte e con braccio possente e incutendo grande
spavento. 22Hai dato loro questo paese, che avevi giurato ai loro padri di dare loro, terra in cui scorre latte e miele.
23Essi vennero e ne presero possesso, ma non ascoltarono la tua voce, non camminarono secondo la tua legge, non
fecero quanto avevi comandato loro di fare; perciò tu hai mandato su di loro tutte queste sciagure.
24Ecco, le opere di assedio hanno raggiunto la città per occuparla; la città sarà data in mano ai Caldei che l'assediano
con la spada, la fame e la peste. Ciò che tu avevi detto avviene; ecco, tu lo vedi. 25E tu, Signore Dio, mi dici:
Comprati il campo con denaro e chiama i testimoni, mentre la città sarà messa in mano ai Caldei".
26Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 27 "Ecco, io sono il Signore Dio di ogni essere vivente; qualcosa è
forse impossibile per me? 28Pertanto dice il Signore: Ecco io darò questa città in mano ai Caldei e a Nabucodònosor
re di Bábilonia, il quale la prenderà. 29Vi entreranno i Caldei che combattono contro questa città, bruceranno questa
città con il fuoco e daranno alle fiamme le case sulle cui terrazze si offriva incenso a Baal e si facevano libazioni
agli altri dèi per provocarmi. 30Gli Israeliti e i figli di Giuda non hanno fatto che quanto è male ai miei occhi fin
dalla loro giovinezza; gli Israeliti hanno soltanto saputo offendermi con il lavoro delle loro mani. Oracolo del
Signore.31Poiché causa della mia ira e del mio sdegno è stata questa città da quando la edificarono fino ad oggi; così io la
farò scomparire dalla mia presenza, 32a causa di tutto il male che gli Israeliti e i figli di Giuda commisero per
provocarmi, essi, i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti, gli uomini di Giuda e gli abitanti di
Gerusalemme.33Essi mi voltarono la schiena invece della faccia; io li istruivo con continua premura, ma essi non ascoltarono e non
impararono la correzione. 34Essi collocarono i loro idoli abominevoli perfino nel tempio che porta il mio nome per
contaminarlo 35e costruirono le alture di Baal nella valle di Ben-Hinnòn per far passare per il fuoco i loro figli e le
loro figlie in onore di Moloch - cosa che io non avevo comandato, anzi neppure avevo pensato di istituire un
abominio simile -, per indurre a peccare Giuda".36Ora così dice il Signore Dio di Israele, riguardo a questa città che voi dite sarà data in mano al re di Bábilonia per
mezzo della spada, della fame e della peste: 37 "Ecco, li radunerò da tutti i paesi nei quali li ho dispersi nella mia ira,
nel mio furore e nel mio grande sdegno; li farò tornare in questo luogo e li farò abitare tranquilli. 38Essi saranno il
mio popolo e io sarò il loro Dio. 39Darò loro un solo cuore e un solo modo di comportarsi perché mi temano tutti i
giorni per il loro bene e per quello dei loro figli dopo di essi. 40Concluderò con essi un'alleanza eterna e non mi
allontanerò più da loro per beneficarli; metterò nei loro cuori il mio timore, perché non si distacchino da me.
41Godrò nel beneficarli, li fisserò stabilmente in questo paese, con tutto il cuore e con tutta l'anima". 42Poiché così
dice il Signore: "Come ho mandato su questo popolo tutto questo grande male, così io manderò su di loro tutto il
bene che ho loro promesso. 43E compreranno campi in questo paese, di cui voi dite: È una desolazione, senza uomini
e senza bestiame, lasciato in mano ai Caldei. 44Essi si compreranno campi con denaro, stenderanno contratti e li
sigilleranno e si chiameranno testimoni nella terra di Beniamino e nei dintorni di Gerusalemme, nelle città di Giuda
e nelle città della montagna e nelle città della Sefèla e nelle città del mezzogiorno, perché cambierò la loro sorte".
Oracolo del Signore.1La parola del Signore fu rivolta una seconda volta a Geremia, mentre egli era ancora chiuso nell'atrio della prigione:
2"Così dice il Signore, che ha fatto la terra e l'ha formata per renderla stabile e il cui nome è Signore: 3Invocami e io
ti risponderò e ti annunzierò cose grandi e impenetrabili, che tu non conosci. 4Poiché dice il Signore degli eserciti,
Dio di Israele, riguardo alle case di questa città e alle case dei re di Giuda, che saranno diroccate di fronte alle opere
di assedio e alle armi 5dei Caldei venuti a far guerra e a riempirle dei cadaveri degli uomini che io ho colpito nella
mia ira e nel mio furore, poiché ho nascosto il volto distornandolo da questa città a causa di tutta la loro malvagità:
6Ecco io farò rimarginare la loro piaga, li curerò e li risanerò; procurerò loro abbondanza di pace e di sicurezza.
7Cambierò la sorte di Giuda e la sorte di Israele e li ristabilirò come al principio. 8Li purificherò da tutta l'iniquità
con cui hanno peccato contro di me e perdonerò tutte le iniquità che han commesso verso di me e per cui si sono
ribellati contro di me. 9Ciò sarà per me titolo di gioia, di lode e di gloria tra tutti i popoli della terra, quando
sapranno tutto il bene che io faccio loro e temeranno e tremeranno per tutto il bene e per tutta la pace che concederò
loro. 10Dice il Signore: In questo luogo, di cui voi dite: Esso è desolato, senza uomini e senza bestiame; nelle città di
Giuda e nelle strade di Gerusalemme, che sono desolate, senza uomini, senza abitanti e senza bestiame, si udranno
ancora 11grida di gioia e grida di allegria, la voce dello sposo e quella della sposa e il canto di coloro che dicono:
Lodate il Signore degli eserciti, perché è buono, perché la sua grazia dura sempre, portando sacrifici di
ringraziamento nel tempio del Signore, perché ristabilirò la sorte di questo paese come era prima, dice il Signore.
12Così dice il Signore degli eserciti: In questo luogo desolato, senza uomini e senza bestiame, e in tutte le sue città ci
saranno ancora luoghi di pastori che vi faranno riposare i greggi. 13Nelle città dei monti, nelle città della Sefèla, nelle
città del mezzogiorno, nella terra di Beniamino, nei dintorni di Gerusalemme e nelle città di Giuda passeranno
ancora le pecore sotto la mano di chi le conta, dice il Signore.
14Ecco verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa di
Israele e alla casa di Giuda. 15In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio di giustizia;
egli eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra. 16In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla.
Così sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia.17Così dice il Signore: Davide non sarà mai privo di un discendente che sieda sul trono della casa di Israele; 18ai
sacerdoti leviti non mancherà mai chi stia davanti a me per offrire olocausti, per bruciare l'incenso in offerta e
compiere sacrifici tutti i giorni".19Questa parola del Signore fu poi rivolta a Geremia: 20"Dice il Signore: Se voi potete spezzare la mia alleanza con il
giorno e la mia alleanza con la notte, in modo che non vi siano più giorno e notte al tempo loro, 21così sarà rotta
anche la mia alleanza con Davide mio servo, in modo che non abbia un figlio che regni sul suo trono, e quella con i
leviti sacerdoti che mi servono. 22Come non si può contare la milizia del cielo né numerare la sabbia del mare, così
io moltiplicherò la discendenza di Davide, mio servo, e i leviti che mi servono".
23La parola del Signore fu ancora rivolta a Geremia: 24"Non hai osservato ciò che questo popolo va dicendo: Il
Signore ha rigettato le due famiglie che si era scelte! e così disprezzano il mio popolo quasi che non sia più una
nazione ai loro occhi?". 25Dice il Signore: "Se non sussiste più la mia alleanza con il giorno e con la notte, se io non
ho stabilito le leggi del cielo e della terra, 26in tal caso potrò rigettare la discendenza di Giacobbe e di Davide mio
servo, così da non prendere più dai loro posteri coloro che governeranno sulla discendenza di Abramo, di Isacco e di
Giacobbe. Poiché io cambierò la loro sorte e avrò pietà di loro".
341Parola che fu rivolta a Geremia dal Signore, quando Nabucodònosor re di Bábilonia con tutto il suo esercito e tutti i
regni della terra sotto il suo dominio e tutti i popoli combattevano contro Gerusalemme e tutte le città dipendenti:
2Così dice il Signore, Dio di Israele: "Va' a parlare a Sedecìa re di Giuda e digli: Così parla il Signore: Ecco io do
questa città in mano al re di Bábilonia, che la darà alle fiamme. 3Tu non scamperai dalla sua mano, ma sarai preso e
consegnato in suo potere. I tuoi occhi fisseranno gli occhi del re di Bábilonia, gli parlerai faccia a faccia e poi andrai
a Bábilonia. 4Tuttavia, ascolta la parola del Signore, o Sedecìa re di Giuda! Così dice il Signore a tuo riguardo: Non
morirai di spada! 5Morirai in pace e come si bruciarono aròmi per i funerali dei tuoi padri, gli antichi re di Giuda che
furono prima di te, così si bruceranno per te e per te si farà il lamento dicendo: Ahimè, Signore! Questo ho detto".
Oracolo del Signore.6Il profeta Geremia riferì a Sedecìa re di Giuda tutte queste parole in Gerusalemme. 7Frattanto l'esercito del re di
Babilonia muoveva guerra a Gerusalemme e a tutte le città di Giuda che ancora rimanevano, Lachis e Azekà, poiché
solo queste fortezze erano rimaste fra le città di Giuda.
8Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore, dopo che il re Sedecìa ebbe concluso un'alleanza con tutto il popolo
che si trovava a Gerusalemme, di proclamare la libertà degli schiavi, 9rimandando liberi ognuno il suo schiavo ebreo
e la sua schiava ebrea, così che nessuno costringesse più alla schiavitù un Giudeo suo fratello.
10Tutti i capi e tutto il popolo, che avevano aderito all'alleanza, acconsentirono a rimandare liberi ognuno il proprio
schiavo e ognuno la propria schiava, così da non costringerli più alla schiavitù: acconsentirono dunque e li
rimandarono effettivamente; 11ma dopo si pentirono e ripresero gli schiavi e le schiave che avevano rimandati liberi
e li ridussero di nuovo schiavi e schiave.12Allora questa parola del Signore fu rivolta a Geremia: 13"Così dice il Signore, Dio di Israele: Io ho concluso
un'alleanza con i vostri padri, quando li ho fatti uscire dal paese d'Egitto, da una condizione servile, dicendo: 14Al
compiersi di sette anni rimanderà ognuno il suo fratello ebreo che si sarà venduto a te; egli ti servirà sei anni, quindi
lo rimanderai libero disimpegnato da te; ma i vostri padri non mi ascoltarono e non prestarono orecchio. 15Ora voi
oggi vi eravate ravveduti e avevate fatto ciò che è retto ai miei occhi, proclamando ciascuno la libertà del suo
fratello; voi avevate concluso un patto davanti a me, nel tempio in cui è invocato il mio nome. 16Ma poi, avete
mutato di nuovo parere e profanando il mio nome avete ripreso ognuno gli schiavi e le schiave, che avevate
rimandati liberi secondo il loro desiderio, e li avete costretti a essere ancora vostri schiavi e vostre schiave. 17Perciò
dice il Signore: Voi non avete dato ascolto al mio ordine che ognuno proclamasse la libertà del proprio fratello e del
proprio prossimo: ora, ecco, io affiderò la vostra liberazione - parola del Signore - alla spada, alla peste e alla fame e
vi farò oggetto di terrore per tutti i regni della terra. 18Gli uomini che hanno trasgredito la mia alleanza, perché non
hanno eseguito i termini dell'alleanza che avevano conclusa in mia presenza, io li renderò come il vitello che
spaccarono in due passando fra le sue metà. 19I capi di Giuda, i capi di Gerusalemme, gli eunuchi, i sacerdoti e tutto
il popolo del paese, che passarono attraverso le due metà del vitello, 20li darò in mano ai loro nemici e a coloro che
attentano alla loro vita; i loro cadaveri saranno pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie selvatiche. 21Darò Sedecìa re
di Giuda e i suoi capi in mano ai loro nemici, in mano a coloro che attentano alla loro vita e in mano all'esercito del
re di Bábilonia, che ora si è allontanato da voi. 22Ecco, io darò un ordine - dice il Signore - e li farò tornare verso
questa città, la assedieranno, la prenderanno e la daranno alle fiamme e le città di Giuda le renderò desolate, senza
abitanti".1Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore nei giorni di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda: 2"Va' dai Recabiti
e parla loro, conducili in una delle stanze nel tempio del Signore e offri loro vino da bere". 3Io allora presi Iazanià
figlio di Geremia, figlio di Cabassinià, i suoi fratelli e tutti i suoi figli, cioè tutta la famiglia dei Recabiti. 4Li
condussi nel tempio del Signore, nella stanza dei figli di Canàn figlio di Iegdalià, uomo di Dio, la quale si trova
vicino alla stanza dei capi, sopra la stanza di Maasià figlio di Sallùm, custode di servizio alla soglia. 5Posi davanti ai
membri della famiglia dei Recabiti boccali pieni di vino e delle coppe e dissi loro: "Bevete il vino!". 6Essi risposero:
"Noi non beviamo vino, perché Ionadàb figlio di Recàb, nostro antenato, ci diede quest'ordine: Non berrete vino, né
voi né i vostri figli, mai; 7non costruirete case, non seminerete sementi, non pianterete vigne e non ne possederete
alcuna, ma abiterete nelle tende tutti i vostri giorni, perché possiate vivere a lungo sulla terra, dove vivete come
forestieri. 8Noi abbiamo obbedito agli ordini di Ionadàb figlio di Recàb, nostro antenato, riguardo a quanto ci ha
comandato, così che noi, le nostre mogli, i nostri figli e le nostre figlie, non beviamo vino per tutta la nostra vita;
9non costruiamo case da abitare né possediamo vigne o campi o sementi. 10Noi abitiamo nelle tende, obbediamo e
facciamo quanto ci ha comandato Ionadàb nostro antenato. 11Quando Nabucodònosor re di Bábilonia è venuto
contro il paese, ci siamo detti: Venite, entriamo in Gerusalemme per sfuggire all'esercito dei Caldei e all'esercito
degli Aramei. Così siam venuti ad abitare in Gerusalemme".
12Allora questa parola del Signore fu rivolta a Geremia: 13 "Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Va' e
riferisci agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Non accetterete la lezione, ascoltando le mie parole?
Oracolo del Signore. 14Sono state messe in pratica le parole di Ionadàb figlio di Recàb, il quale aveva comandato ai
suoi figli di non bere vino. Essi infatti non lo hanno bevuto fino a oggi, perché hanno obbedito al comando del loro
padre. Io vi ho parlato con continua premura, ma voi non mi avete ascoltato! 15Vi ho inviato tutti i miei servi, i
profeti, con viva sollecitudine per dirvi: Abbandonate ciascuno la vostra condotta perversa, emendate le vostre
azioni e non seguite altri dèi per servirli, per poter abitare nel paese che ho concesso a voi e ai vostri padri, ma voi
non avete prestato orecchio e non mi avete dato retta. 16Così i figli di Ionadàb figlio di Recàb hanno eseguito il
comando che il loro padre aveva dato loro; questo popolo, invece, non mi ha ascoltato. 17Perciò dice il Signore, Dio
degli eserciti e Dio di Israele: Ecco, io manderò su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme tutto il male che ho
annunziato contro di essi, perché ho parlato loro e non mi hanno ascoltato, li ho chiamati e non hanno risposto".
18Geremia riferì alla famiglia dei Recabiti: "Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Poiché avete ascoltato il
comando di Ionadàb vostro padre e avete osservato tutti i suoi decreti e avete fatto quanto vi aveva ordinato, 19per
questo dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: a Ionadàb figlio di Recàb non verrà mai a mancare qualcuno che
stia sempre alla mia presenza".1Nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta a Geremia da parte del Signore:
2"Prendi un rotolo da scrivere e scrivici tutte le cose che ti ho detto riguardo a Gerusalemme, a Giuda e a tutte le
nazioni, da quando cominciai a parlarti dal tempo di Giosia fino ad oggi. 3Forse quelli della casa di Giuda, sentendo
tutto il male che mi propongo di fare loro, abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa e allora perdonerò le
loro iniquità e i loro peccati".4Geremia chiamò Baruc figlio di Neria e Baruc scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le cose che il Signore gli
aveva detto su un rotolo per scrivere. 5Quindi Geremia ordinò a Baruc: "Io ne sono impedito e non posso andare nel
tempio del Signore. 6Andrai dunque tu a leggere, nel rotolo che hai scritto sotto la mia dettatura, le parole del
Signore, facendole udire al popolo nel tempio del Signore in un giorno di digiuno; le leggerai anche ad alta voce a
tutti quelli di Giuda che vengono dalle loro città. 7Forse si umilieranno con suppliche dinanzi al Signore e
abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa, perché grande è l'ira e il furore che il Signore ha espresso verso
questo popolo".8Baruc figlio di Neria fece quanto gli aveva comandato il profeta Geremia, leggendo sul rotolo le parole del Signore
nel tempio.9Nel quinto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, nel nono mese, fu indetto un digiuno davanti al Signore per
tutto il popolo di Gerusalemme e per tutto il popolo che era venuto dalle città di Giuda a Gerusalemme. 10Baruc
dunque lesse nel libro facendo udire a tutto il popolo le parole di Geremia, nel tempio del Signore, nella stanza di
Ghemarià, figlio di Safàn lo scriba, nel cortile superiore presso l'ingresso della Porta Nuova del tempio del Signore.
11Michea figlio di Ghemarià, figlio di Safàn, udite tutte le parole del Signore lette dal libro, 12scese alla reggia nella
stanza dello scriba; ed ecco là si trovavano in seduta tutti i capi dignitari: Elisamà lo scriba e Delaià figlio di Semaià,
Elnatàn figlio di Acbòr, Ghemarià figlio di Safàn, e Sedecìa figlio di Anania, insieme con tutti i capi. 13Michea riferì
loro tutte le parole che aveva udite quando Baruc leggeva nel libro al popolo in ascolto.
14Allora tutti i capi inviarono da Baruc Iudi figlio di Natania, figlio di Selemia, figlio dell'Etiope, per dirgli: "Prendi
nelle mani il rotolo che leggevi ad alta voce al popolo e vieni".
Baruc figlio di Neria prese il rotolo in mano e si recò da loro. 15Ed essi gli dissero: "Siedi e leggi davanti a noi".
Baruc lesse davanti a loro.16Allora, quando udirono tutte quelle parole, ebbero paura e si dissero l'un l'altro: "Dobbiamo senz'altro riferire al re
tutte queste parole". 17Poi interrogarono Baruc: "Dicci come hai fatto a scrivere tutte queste parole". 18Baruc rispose:
"Di sua bocca Geremia mi dettava tutte queste parole e io le scrivevo nel libro con l'inchiostro".
19I capi dissero a Baruc: "Va' e nasconditi insieme con Geremia; nessuno sappia dove siete". 20Essi poi si recarono
dal re nell'appartamento interno, dopo aver riposto il rotolo nella stanza di Elisamà lo scriba, e riferirono al re tutte
queste cose.21Allora il re mandò Iudi a prendere il rotolo. Iudi lo prese dalla stanza di Elisamà lo scriba e lo lesse davanti al re e
a tutti i capi che stavano presso il re. 22Il re sedeva nel palazzo d'inverno - si era al nono mese - con un braciere
acceso davanti.23Ora, quando Iudi aveva letto tre o quattro colonne, il re le lacerava con il temperino da scriba e le gettava nel fuoco
sul braciere, finché non fu distrutto l'intero rotolo nel fuoco che era sul braciere. 24Il re e tutti i suoi ministri non
tremarono né si strapparono le vesti all'udire tutte quelle cose. 25Eppure Elnatàn, Delaià e Ghemarià avevano
supplicato il re di non bruciare il rotolo, ma egli non diede loro ascolto. 26Anzi ordinò a Ieracmeèl, un principe
regale, a Seraià figlio di Azrièl e a Selemia figlio di Abdeèl, di arrestare Baruc lo scriba e il profeta Geremia, ma il
Signore li aveva nascosti.27Questa parola del Signore fu rivolta a Geremia dopo che il re ebbe bruciato il rotolo con le parole che Baruc aveva
scritte sotto la dettatura di Geremia: 28Prendi di nuovo un rotolo e scrivici tutte le parole di prima, che erano nel
primo rotolo bruciato da Ioiakìm re di Giuda. 29Contro Ioiakìm re di Giuda dichiarerai: "Dice il Signore: Hai
bruciato quel rotolo, dicendo: Perché vi hai scritto queste parole: Certo verrà il re di Bábilonia e devasterà questo
paese e farà scomparire da esso uomini e bestie? 30Per questo dice il Signore contro Ioiakìm re di Giuda: Egli non
avrà un erede sul trono di Davide; il suo cadavere sarà esposto al calore del giorno e al freddo della notte. 31Io punirò
lui, la sua discendenza e i suoi ministri per le loro iniquità e manderò su di loro, sugli abitanti di Gerusalemme e
sugli uomini di Giuda, tutto il male che ho minacciato, senza che mi abbiano dato ascolto".
32Geremia prese un altro rotolo e lo consegnò a Baruc figlio di Neria, lo scriba, il quale vi scrisse, sotto la dettatura
di Geremia, tutte le parole del libro che Ioiakìm re di Giuda aveva bruciato nel fuoco; inoltre vi furono aggiunte
molte parole simili a quelle.1Sedecìa figlio di Giosia divenne re al posto di Conìa figlio di Ioiakìm; Nabucodònosor re di Bábilonia lo nominò re
nel paese di Giuda. 2Ma né lui né i suoi ministri né il popolo del paese ascoltarono le parole che il Signore aveva
pronunziate per mezzo del profeta Geremia.3Il re Sedecìa inviò allora Iucàl figlio di Selemia e il sacerdote Sofonia figlio di Maasià dal profeta Geremia per
dirgli: "Prega per noi il Signore nostro Dio".4Geremia intanto andava e veniva in mezzo al popolo e non era stato ancora messo in prigione.
5Però l'esercito del faraone era uscito dall'Egitto e i Caldei, che assediavano Gerusalemme, appena ne avevano avuto
notizia, si erano allontanati da Gerusalemme.6Allora la parola del Signore fu rivolta al profeta Geremia: 7 "Dice il Signore Dio di Israele: Riferite al re di Giuda,
che vi ha mandati da me per consultarmi: Ecco l'esercito del faraone, uscito in vostro aiuto, ritornerà nel suo paese
d'Egitto; 8i Caldei ritorneranno, combatteranno contro questa città, la prenderanno e la daranno alle fiamme".
9Dice il Signore: "Non illudetevi pensando: Certo i Caldei si allontaneranno da noi, perché non se ne andranno.
10Anche se riusciste a battere tutto l'esercito dei Caldei che combattono contro di voi, e ne rimanessero solo alcuni
feriti, costoro sorgerebbero ciascuno dalla sua tenda e darebbero alle fiamme questa città".
11Quando l'esercito dei Caldei si allontanò da Gerusalemme a causa dell'esercito del faraone, 12Geremia uscì da
Gerusalemme per andare nella terra di Beniamino a prendervi una parte di eredità tra i suoi parenti.
13Ma, quando fu alla porta di Beniamino, dove era un incaricato del servizio di guardia chiamato Ieria figlio di
Selemia, figlio di Anania, costui arrestò il profeta Geremia dicendo: "Tu passi ai Caldei!". 14Geremia rispose: "È
falso! Io non passo ai Caldei"; ma egli non gli diede retta. E così Ieria prese Geremia e lo condusse dai capi. 15I capi
erano sdegnati contro Geremia, lo percossero e lo gettarono in prigione nella casa di Giònata lo scriba, che avevano
trasformato in un carcere. 16Geremia entrò in una cisterna sotterranea a volta e rimase là molti giorni.
17Il re Sedecìa mandò a prenderlo e lo interrogò in casa sua, di nascosto: "C'è qualche parola da parte del Signore?".
Geremia rispose: "Sì" e precisò: "Tu sarai dato in mano al re di Bábilonia".
18Geremia poi disse al re Sedecìa: "Quale colpa ho commesso contro di te, i tuoi ministri e contro questo popolo,
perché mi abbiate messo in prigione? 19E dove sono i vostri profeti, che vi predicevano: Il re di Bábilonia non verrà
contro di voi e contro questo paese? 20Ora, ascolta, re mio signore; la mia supplica ti giunga gradita. Non
rimandarmi nella casa di Giònata lo scriba, perché io non vi muoia".
21Il re Sedecìa comandò di custodire Geremia nell'atrio della prigione e gli fu data ogni giorno una focaccia di pane
proveniente dalla via dei Fornai, finché non fu esaurito tutto il pane in città.
Così Geremia rimase nell'atrio della prigione.1Sefatià figlio di Mattàn, Godolia figlio di Pascùr, Iucàl figlio di Selemia e Pascùr figlio di Malchia udirono queste
parole che Geremia rivolgeva a tutto il popolo: 2"Dice il Signore: Chi rimane in questa città morirà di spada, di fame
e di peste, mentre chi passerà ai Caldei vivrà: per lui la sua vita sarà come bottino e vivrà. 3Dice il Signore: Certo
questa città sarà data in mano all'esercito del re di Bábilonia che la prenderà".
4I capi allora dissero al re: "Si metta a morte questo uomo, appunto perché egli scoraggia i guerrieri che sono rimasti
in questa città e scoraggia tutto il popolo dicendo loro simili parole, poiché questo uomo non cerca il benessere del
popolo, ma il male". 5Il re Sedecìa rispose: "Ecco, egli è nelle vostre mani; il re infatti non ha poteri contro di voi".
6Essi allora presero Geremia e lo gettarono nella cisterna di Malchia, principe regale, la quale si trovava nell'atrio
della prigione. Calarono Geremia con corde. Nella cisterna non c'era acqua ma fango, e così Geremia affondò nel
fango.7Ebed-Mèlech l'Etiope, un eunuco che era nella reggia, sentì che Geremia era stato messo nella cisterna. Ora, mentre
il re stava alla porta di Beniamino, 8Ebed-Mèlech uscì dalla reggia e disse al re: 9"Re mio signore, quegli uomini
hanno agito male facendo quanto hanno fatto al profeta Geremia, gettandolo nella cisterna. Egli morirà di fame sul
posto, perché non c'è più pane nella città". 10Allora il re diede quest'ordine a Ebed-Mèlech l'Etiope: "Prendi con te da
qui tre uomini e fa' risalire il profeta Geremia dalla cisterna prima che muoia".11Ebed-Mèlech prese con sé gli
uomini, andò nella reggia, nel guardaroba del tesoro e, presi di là pezzi di cenci e di stracci, li gettò a Geremia nella
cisterna con corde.12Ebed-Mèlech disse a Geremia: "Su, mettiti i pezzi dei cenci e degli stracci alle ascelle sotto le corde". Geremia
fece così. 13Allora tirarono su Geremia con le corde, facendolo uscire dalla cisterna, e Geremia rimase nell'atrio della
prigione.14Il re Sedecìa mandò a prendere il profeta Geremia e, fattolo venire presso di sé al terzo ingresso del tempio del
Signore, il re gli disse: "Ti domando una cosa, non nascondermi nulla!". 15Geremia rispose a Sedecìa: "Se te la dico,
non mi farai forse morire? E se ti do un consiglio, non mi darai ascolto". 16Allora il re Sedecìa giurò in segreto a
Geremia: "Com'è vero che vive il Signore che ci ha dato questa vita, non ti farò morire né ti consegnerò in balìa di
quegli uomini che attentano alla tua vita!".17Geremia allora disse a Sedecìa: "Dice il Signore, Dio degli eserciti, Dio di Israele: Se uscirai incontro ai generali
del re di Bábilonia, allora avrai salva la vita e questa città non sarà data in fiamme; tu e la tua famiglia vivrete; 18se
invece non uscirai incontro ai generali del re di Bábilonia, allora questa città sarà messa in mano ai Caldei, i quali la
daranno alle fiamme e tu non scamperai dalle loro mani".
19Il re Sedecìa rispose a Geremia: "Ho paura dei Giudei che sono passati ai Caldei; temo di essere consegnato in loro
potere e che essi mi maltrattino". 20Ma Geremia disse: "Non ti consegneranno a loro. Ascolta la voce del Signore
riguardo a ciò che ti dico; ti andrà bene e tu vivrai; 21 se, invece, rifiuti di uscire, questo il Signore mi ha rivelato:
22Ecco, tutte le donne rimaste nella reggia di Giuda saranno condotte ai generali del re di Bábilonia e diranno:
Ti hanno abbindolato e ingannato23Tutte le donne e tutti i tuoi figli saranno condotti ai Caldei e tu non sfuggirai alle loro mani, ma sarai tenuto
prigioniero in mano del re di Bábilonia e questa città sarà data alle fiamme".
24Sedecìa disse a Geremia: "Nessuno sappia di questi discorsi perché tu non muoia. 25Se i dignitari sentiranno che ho
parlato con te e verranno da te e ti domanderanno: Riferiscici quanto hai detto al re, non nasconderci nulla,
altrimenti ti uccideremo; raccontaci che cosa ti ha detto il re, 26tu risponderai loro: Ho presentato la supplica al re
perché non mi mandasse di nuovo nella casa di Giònata a morirvi".
27Ora tutti i dignitari vennero da Geremia e lo interrogarono; egli rispose proprio come il re gli aveva ordinato, così
che lo lasciarono tranquillo, poiché la conversazione non era stata ascoltata.
28Geremia rimase nell'atrio della prigione fino al giorno in cui fu presa Gerusalemme.
391Nel decimo mese del nono anno di Sedecìa re di Giuda, Nabucodònosor re di Bábilonia mosse con tutto l'esercito
contro Gerusalemme e l'assediò. 2Nel quarto mese dell'anno undecimo di Sedecìa, il nove del mese, fu aperta una
breccia nella città, 3entrarono tutti i generali del re di Bábilonia e si stabilirono alla Porta di mezzo; Nergal-Sarèzer
di Sin-Magir, Nebosar-Sechim, capo dei funzionari, Nergal-Sarèzer, comandante delle truppe di fontiera e tutti gli
altri capi del re di Bábilonia.4Appena videro ciò, Sedecìa re di Giuda e tutti i suoi guerrieri fuggirono uscendo di notte per la via del giardino del
re, attraverso la porta fra le due mura, e presero la via dell'Araba. 5Ma i soldati caldei li inseguirono e raggiunsero
Sedecìa nelle steppe di Gèrico, lo presero e lo condussero da Nabucodònosor re di Bábilonia a Ribla nel paese di
Amat, dove il re pronunziò la sentenza su di lui. 6Il re di Bábilonia fece sgozzare i figli di Sedecìa, a Ribla, sotto gli
occhi di lui; il re di Bábilonia fece anche sgozzare tutti i notabili di Giuda. 7Cavò poi gli occhi a Sedecìa e lo legò
con catene per condurlo a Bábilonia. 8I Caldei diedero alle fiamme la reggia e le case del popolo e demolirono le
mura di Gerusalemme. 9Tutto il resto del popolo rimasto in città e i disertori che erano passati a lui e tutto il resto del
popolo, Nabuzaradàn, capo delle guardie, li deportò a Bábilonia. 10Nabuzaradàn, capo delle guardie, lasciò nel paese
di Giuda i poveri del popolo, che non avevano nulla, assegnando loro vigne e campi in tale occasione.
11Quanto a Geremia, Nabucodònosor re di Bábilonia aveva dato queste disposizioni a Nabuzaradàn, capo delle
guardie: 12"Prendilo e tieni gli occhi su di lui, non fargli alcun male, ma fa' per lui ciò che egli ti dirà". 13Essi allora -
cioè Nabuzaradàn, capo delle guardie, Nabusazbàn capo dei funzionari, Nergal-Sarèzer, comandante delle truppe di
frontiera e tutti gli alti ufficiali del re di Bábilonia - 14mandarono a prendere Geremia dall'atrio della prigione e lo
consegnarono a Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn, perché lo conducesse a casa. Così egli rimase in mezzo
al popolo.15A Geremia era stata rivolta questa parola del Signore, quando era ancora rinchiuso nell'atrio della prigione: 16"Va'
a dire a Ebed-Mèlech l'Etiope: Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io pongo in atto le mie parole
contro questa città, a sua rovina e non a suo bene; in quel giorno esse si avvereranno sotto i tuoi occhi. 17Ma io ti
libererò in quel giorno - oracolo del Signore - e non sarai consegnato in mano agli uomini che tu temi. 18Poiché,
certo, io ti salverò; non cadrai di spada, ma ti sarà conservata la vita come tuo bottino, perché hai avuto fiducia in
me. Oracolo del Signore".1Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore, dopo che Nabuzaradàn, capo delle guardie, lo aveva rimandato
libero da Rama, avendolo preso mentre era legato con catene in mezzo a tutti i deportati di Gerusalemme e di Giuda,
i quali venivano condotti in esilio a Bábilonia. 2Il capo delle guardie prese Geremia e gli disse: "Il Signore tuo Dio
ha predetto questa sventura per questo luogo; 3il Signore l'ha mandata, compiendo quanto aveva minacciato, perché
voi avete peccato contro il Signore e non avete ascoltato la sua voce; perciò vi è capitata una cosa simile. 4Ora ecco,
ti sciolgo queste catene dalle mani. Se preferisci venire con me a Bábilonia, vieni; io veglierò su di te. Se invece
preferisci non venire con me a Bábilonia, rimani. Vedi, tutta la regione sta davanti a te; va' pure dove ti piace e ti è
comodo andare. 5Torna pure presso Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn, che il re di Bábilonia ha messo a
capo delle città di Giuda. Rimani con lui in mezzo al popolo oppure va' dove ti piace andare".
Il capo delle guardie gli diede provviste di cibo e un regalo e lo licenziò. 6Allora Geremia andò in Mizpà da Godolia
figlio di Achikàm, e si stabilì con lui in mezzo al popolo che era rimasto nel paese.
7Tutti i capi dell'esercito, che si erano dispersi per la regione con i loro uomini, vennero a sapere che il re di
Babilonia aveva messo a capo del paese Godolia figlio di Achikàm, e gli aveva affidato gli uomini, le donne, i
bambini e i poveri del paese che non erano stati deportati a Bábilonia. 8Si recarono allora da Godolia in Mizpà
Ismaele figlio di Natania, Giovanni figlio di Kàreca, Seraià figlio di Tancùmet, i figli di Ofi di Netofa e Iezanià
figlio del Maacatita con i loro uomini. 9Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn, giurò a loro e ai loro uomini:
"Non temete i funzionari caldei; rimanete nel paese e state soggetti al re di Bábilonia e vi troverete bene. 10Quanto a
me, ecco, io mi stabilisco in Mizpà come vostro rappresentante di fronte ai Caldei che verranno da noi; ma voi fate
pure la raccolta del vino, delle frutta e dell'olio, riponete tutto nei vostri magazzini e dimorate nelle città da voi
occupate".11Anche tutti i Giudei che si trovavano in Moab, tra gli Ammoniti, in Edom e in tutte le altre regioni, seppero che il
re di Bábilonia aveva lasciato una parte della popolazione in Giuda e aveva messo a capo di essa Godolia figlio di
Achikàm, figlio di Safàn. 12Tutti questi Giudei ritornarono da tutti i luoghi nei quali si erano dispersi e vennero nel
paese di Giuda presso Godolia a Mizpà. Raccolsero vino e frutta in grande abbondanza.
13Ora Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate che si erano dispersi per la regione, si recarono da
Godolia in Mizpà 14e gli dissero: "Non sai che Baalìs re degli Ammoniti ha mandato Ismaele figlio di Natania per
toglierti la vita?". Ma Godolia figlio di Achikàm non credette loro.
15Allora Giovanni figlio di Kàreca parlò segretamente con Godolia in Mizpà: "Io andrò a colpire Ismaele figlio di
Natania senza che alcuno lo sappia. Perché egli dovrebbe toglierti la vita, così che vadano dispersi tutti i Giudei che
si sono raccolti intorno a te e perisca tutto il resto di Giuda?". 16Ma Godolia figlio di Achikàm rispose a Giovanni
figlio di Kàreca: "Non commettere una cosa simile, perché è una menzogna quanto tu dici di Ismaele".
411Ora, nel settimo mese, Ismaele figlio di Natania, figlio di Elisamà, di stirpe reale, si recò con dieci uomini da
Godolia figlio di Achikàm in Mizpà e mentre là in Mizpà prendevano cibo insieme, 2Ismaele figlio di Natania si alzò
con i suoi dieci uomini e colpirono di spada Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn. Così uccisero colui che il re
di Bábilonia aveva messo a capo del paese. 3Ismaele uccise anche tutti i Giudei che erano con Godolia a Mizpà e i
Caldei, tutti uomini d'arme, che si trovavano colà.
4Il secondo giorno dopo l'uccisione di Godolia, quando nessuno sapeva la cosa, 5vennero uomini da Sichem, da Silo
e da Samaria: ottanta uomini con la barba rasa, le vesti stracciate e con incisioni sul corpo. Essi avevano nelle mani
offerte e incenso da portare nel tempio del Signore. 6Ismaele figlio di Natania uscì loro incontro da Mizpà, mentre
essi venivano avanti piangendo. Quando li ebbe raggiunti, disse loro: "Venite da Godolia, figlio di Achikàm".
7Ma quando giunsero nel centro della città, Ismaele figlio di Natania con i suoi uomini li sgozzò e li gettò in una
cisterna.8Fra quelli si trovarono dieci uomini, che dissero a Ismaele: "Non ucciderci, perché abbiamo nascosto provviste nei
campi, grano, orzo, olio e miele". Allora egli si trattenne e non li uccise insieme con i loro fratelli. 9La cisterna in cui
Ismaele gettò tutti i cadaveri degli uomini che aveva uccisi era la cisterna grande, quella che il re Asa aveva costruita
quando era in guerra contro Baasa re di Israele; Ismaele figlio di Natania la riempì dei cadaveri.
10Poi Ismaele fece prigioniero il resto del popolo che si trovava in Mizpà, le figlie del re e tutto il popolo rimasto in
Mizpà, su cui Nabuzaradàn, capo delle guardie, aveva messo a capo Godolia figlio di Achikàm. Ismaele figlio di
Natania li condusse via e partì per rifugiarsi presso gli Ammoniti.
11Intanto Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate che erano con lui ebbero notizia di tutto il male
compiuto da Ismaele figlio di Natania. 12Raccolsero i loro uomini e si mossero per andare ad assalire Ismaele figlio
di Natania. Essi lo trovarono presso la grande piscina di Gàbaon.
13Appena tutto il popolo che era con Ismaele vide Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate che
erano con lui, se ne rallegrò. 14Tutto il popolo che Ismaele aveva condotto via da Mizpà si voltò e, ritornato indietro,
raggiunse Giovanni figlio di Kàreca. 15Ma Ismaele figlio di Natania sfuggì con otto uomini a Giovanni e andò presso
gli Ammoniti.16Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate che erano con lui presero tutto il resto del popolo che
Ismaele figlio di Natania aveva condotto via da Mizpà dopo aver ucciso Godolia figlio di Achikàm, uomini d'arme,
donne, fanciulli ed eunuchi, e li condussero via da Gàbaon. 17Essi partirono e sostarono in Gherut-Chimàm, che si
trova a fianco di Betlemme, per proseguire ed entrare in Egitto, 18lontano dai Caldei. Infatti essi temevano costoro,
poiché Ismaele figlio di Natania aveva ucciso Godolia figlio di Achikàm, che il re di Bábilonia aveva messo a capo
del paese.1Tutti i capi delle bande armate e Giovanni figlio di Kàreca, e Azaria figlio di Osaia e tutto il popolo, dai piccoli ai
grandi, si presentarono 2al profeta Geremia e gli dissero: "Ti sia gradita la nostra supplica! Prega per noi il Signore
tuo Dio, in favore di tutto questo residuo di popolazione, perché noi siamo rimasti in pochi dopo essere stati molti,
come vedi con i tuoi occhi. 3Il Signore tuo Dio ci indichi la via per la quale dobbiamo andare e che cosa dobbiamo
fare". 4Il profeta Geremia rispose loro: "Comprendo! Ecco, pregherò il Signore vostro Dio secondo le vostre parole e
vi riferirò quanto il Signore risponde per voi; non vi nasconderò nulla".
5Essi allora dissero a Geremia: "Il Signore sia contro di noi testimone verace e fedele, se non faremo quanto il
Signore tuo Dio ti rivelerà per noi. 6Che ci sia gradita o no, noi ascolteremo la voce del Signore nostro Dio al quale
ti mandiamo, perché ce ne venga bene obbedendo alla voce del Signore nostro Dio".
7Al termine di dieci giorni, la parola del Signore fu rivolta a Geremia. 8Questi chiamò Giovanni figlio di Kàreca e
tutti i capi delle bande armate che erano con lui e tutto il popolo, dai piccoli ai grandi, 9e riferì loro: "Dice il Signore,
Dio di Israele, al quale mi avete inviato perché gli presentassi la vostra supplica: 10Se continuate ad abitare in questa
regione, vi renderò stabili e non vi distruggerò, vi pianterò e non vi sradicherò, perché ho pietà del male che vi ho
arrecato. 11Non temete il re di Bábilonia, che vi incute timore; non temetelo - dice il Signore - perché io sarò con voi
per salvarvi e per liberarvi dalla sua mano. 12Io gli ispirerò sentimenti di pietà per voi, così egli avrà compassione di
voi e vi lascerà dimorare nel vostro paese. 13Se invece, non dando retta alla voce del Signore vostro Dio, voi direte:
Non vogliamo abitare in questo paese, 14e direte: No, vogliamo andare nel paese d'Egitto, perché là non vedremo
guerre e non udremo squilli di tromba né soffriremo carestia di pane: là abiteremo; 15in questo caso ascolta la parola
del Signore, o resto di Giuda: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Se voi intendete veramente andare in
Egitto e vi andate per stabilirvi colà, 16ebbene, la spada che temete vi raggiungerà laggiù nel paese d'Egitto, e la
fame che temete vi sarà addosso laggiù in Egitto e là morirete. 17Allora tutti gli uomini che avranno deciso di recarsi
in Egitto per dimorarvi moriranno di spada, di fame e di peste. Nessuno di loro scamperà o sfuggirà alla sventura
che io manderò su di loro. 18Poiché, dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Come si è rovesciato il mio furore e
la mia ira contro gli abitanti di Gerusalemme, così la mia ira si rovescerà contro di voi quando sarete andati in
Egitto. Voi sarete oggetto di maledizione, di orrore, di esecrazione e di scherno e non vedrete mai più questo luogo".
19Questo vi dice il Signore, o superstiti di Giuda: "Non andate in Egitto. Sappiate bene che oggi io vi ho
solennemente avvertiti. 20Poiché avete messo a rischio le vostre vite, quando mi avete mandato dal Signore vostro
Dio, dicendomi: Intercedi per noi presso il Signore nostro Dio, dicci ciò che il Signore nostro Dio dirà e noi lo
eseguiremo. 21Oggi ve l'ho riferito, ma voi non ascoltate la voce del Signore vostro Dio riguardo a tutto ciò per cui
egli mi ha inviato a voi. 22Perciò sappiate bene che morirete di spada, di fame e di peste nel luogo in cui desiderate
andare a dimorare".1Quando Geremia finì di riferire a tutto il popolo tutte le parole del Signore loro Dio - tutte quelle parole per cui il
Signore lo aveva inviato a loro - 2Azaria figlio di Osaia e Giovanni figlio di Kàreca e tutti quegli uomini superbi e
ribelli dissero a Geremia: "Una menzogna stai dicendo! Non ti ha inviato il Signore nostro Dio a dirci: Non andate in
Egitto per dimorare là; 3ma Baruch figlio di Neria ti istiga contro di noi per consegnarci nelle mani dei Caldei,
perché ci uccidano e ci deportino in Bábilonia".4Pertanto Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate e tutto il popolo non obbedirono all'invito del
Signore di rimanere nel paese di Giuda.5Così Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate raccolsero tutti i superstiti di Giuda, che erano
ritornati per abitare nella terra di Giuda da tutte le regioni in mezzo alle quali erano stati dispersi, 6uomini, donne,
bambini, le principesse reali e tutte le persone che Nabuzaradàn, capo delle guardie, aveva lasciate con Godolia
figlio di Achikàm, figlio di Safàn, insieme con il profeta Geremia e con Baruch figlio di Neria, 7e andarono nel
paese d'Egitto, non avendo dato ascolto alla voce del Signore, e giunsero fino a Tafni.
8Allora la parola del Signore fu rivolta a Geremia in Tafni: 9"Prendi in mano grandi pietre e sotterrale nella mota nel
quadrato dei mattoni all'ingresso della casa del faraone in Tafni, sotto agli occhi dei Giudei. 10Quindi dirai loro: Dice
il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco, io manderò a prendere Nabucodònosor re di Bábilonia, mio servo; egli
porrà il trono su queste pietre che hai sotterrate e stenderà il baldacchino sopra di esse. 11Verrà infatti e colpirà il
paese d'Egitto, mandando a morte chi è destinato alla morte, alla schiavitù chi è destinato alla schiavitù e uccidendo
di spada chi è destinato alla spada. 12Darà alle fiamme i templi degli dèi d'Egitto, li brucerà e porterà gli dèi in esilio;
ripulirà il paese di Egitto come un pastore pulisce dai pidocchi il mantello; poi se ne andrà tranquillo. 13Frantumerà
gli obelischi del tempio del sole nel paese d'Egitto e darà alle fiamme i templi degli dèi d'Egitto".
441Questa parola fu rivolta a Geremia per tutti i Giudei che abitavano nel paese d'Egitto, a Migdòl, a Tafni, a Menfi e
nella regione di Patròs. 2"Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Voi avete visto tutte le sventure che ho
mandate su Gerusalemme e su tutte le città di Giuda; eccole oggi una desolazione, senza abitanti, 3a causa delle
iniquità che commisero per provocarmi, andando a offrire incenso e a venerare altri dèi, che né loro conoscevano né
voi né i vostri padri conoscevate. 4Eppure, io vi avevo premurosamente inviato tutti i miei servi, i profeti, con
l'incarico di dirvi: Non fate questa cosa abominevole che io ho in odio! 5Ma essi non mi ascoltarono e non
prestarono orecchio in modo da abbandonare la loro iniquità cessando dall'offrire incenso ad altri dèi. 6Perciò la mia
ira e il mio furore divamparono come fuoco nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme ed esse divennero un
deserto e una desolazione, come sono ancor oggi.7Dice dunque il Signore, Dio degli eserciti, Dio di Israele: Perché voi fate un male così grave contro voi stessi tanto
da farvi sterminare di mezzo a Giuda uomini e donne, bambini e lattanti, in modo che non rimanga di voi neppure un
resto? 8Perché mi provocate con l'opera delle vostre mani, offrendo incenso a divinità straniere nel paese d'Egitto
dove siete venuti a dimorare, in modo da farvi sterminare e da divenire oggetto di esecrazione e di obbrobrio tra tutte
le nazioni della terra? 9Avete forse dimenticato le iniquità dei vostri padri, le iniquità dei re di Giuda, le iniquità dei
vostri capi, le vostre iniquità e quelle delle vostre mogli, compiute nel paese di Giuda e per le strade di
Gerusalemme? 10Fino ad oggi essi non ne hanno sentito rimorso, non hanno provato timore e non hanno agito
secondo la legge e i decreti che io ho posto davanti a voi e ai vostri padri".
11Perciò dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Ecco, io rivolgo la faccia verso di voi a vostra sventura e per
distruggere tutto Giuda. 12Abbatterò il resto di Giuda, che ha deciso di andare a dimorare nel paese d'Egitto; essi
periranno tutti nel paese d'Egitto; cadranno di spada e periranno di fame, dal più piccolo al più grande; moriranno di
spada e di fame e saranno oggetto di maledizione e di orrore, di esecrazione e di obbrobrio. 13 Punirò coloro che
dimorano nel paese d'Egitto come ho punito Gerusalemme con la spada, la fame e la peste. 14Nessuno scamperà né
sfuggirà fra il resto di Giuda che è venuto a dimorare qui nel paese d'Egitto con la speranza di tornare nella terra di
Giuda, dove essi desiderano ritornare ad abitare; essi non vi ritorneranno mai, eccettuati pochi fuggiaschi".
15Allora tutti gli uomini che sapevano che le loro donne avevano bruciato incenso a divinità straniere, e tutte le
donne che erano presenti, una grande folla, e tutto il popolo che dimorava nel paese d'Egitto e in Patros, risposero a
Geremia: 16"Quanto all'ordine che ci hai comunicato in nome del Signore, noi non ti vogliamo dare ascolto; 17anzi
decisamente eseguiremo tutto ciò che abbiamo promesso, cioè bruceremo incenso alla Regina del cielo e le
offriremo libazioni come abbiamo già fatto noi, i nostri padri, i nostri re e i nostri capi nelle città di Giuda e per le
strade di Gerusalemme. Allora avevamo pane in abbondanza, eravamo felici e non vedemmo alcuna sventura; 18ma
da quando abbiamo cessato di bruciare incenso alla Regina del cielo e di offrirle libazioni, abbiamo sofferto carestia
di tutto e siamo stati sterminati dalla spada e dalla fame". 19E le donne aggiunsero: "Quando noi donne bruciamo
incenso alla Regina del cielo e le offriamo libazioni, forse che senza il consenso dei nostri mariti prepariamo per lei
focacce con la sua immagine e le offriamo libazioni?".
20Allora così parlò Geremia a tutto il popolo, agli uomini e alle donne e a tutta la gente che gli avevano risposto in
quel modo: 21"Forse che il Signore non si ricorda e non ha più in mente l'incenso che voi bruciavate nelle città di
Giuda e per le strade di Gerusalemme, voi e i vostri padri, i vostri re e i vostri capi e il popolo del paese? 22Il Signore
non ha più potuto sopportare la malvagità delle vostre azioni né le cose abominevoli che avete commesse. Per questo
il vostro paese è divenuto un deserto, oggetto di orrore e di esecrazione, senza abitanti, come oggi si vede. 23Per il
fatto che voi avete bruciato incenso e avete peccato contro il Signore, non avete ascoltato la voce del Signore e non
avete camminato secondo la sua legge, i suoi decreti e i suoi statuti, per questo vi è capitata questa sventura, come
oggi si vede".24Geremia disse a tutto il popolo e a tutte le donne: "Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che siete nel
paese d'Egitto. 25Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Voi donne lo avete affermato con la bocca e messo in
atto con le vostre mani, affermando: Noi adempiremo tutti i voti che abbiamo fatto di offrire incenso alla Regina del
cielo e di offrirle libazioni! Adempite pure i vostri voti e fate pure le vostre libazioni.
26Tuttavia ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che abitate nel paese di Egitto. Ecco, io giuro per il mio
grande nome - dice il Signore - che mai più il mio nome sarà pronunciato in tutto il paese d'Egitto dalla bocca di un
uomo di Giuda che possa dire: Per la vita del Signore Dio! 27Ecco, veglierò su di essi per loro disgrazia e non per
loro bene. Tutti gli uomini di Giuda che si trovano nel paese d'Egitto periranno di spada e di fame fino al loro
sterminio. 28Gli scampati dalla spada torneranno dal paese d'Egitto nella terra di Giuda molto scarsi di numero. Tutto
il resto di Giuda, coloro che sono andati a dimorare nel paese d'Egitto, sapranno quale parola si avvererà, se la mia o
la loro. 29Questo sarà per voi il segno - dice il Signore - che io vi punirò in questo luogo, perché sappiate che le mie
parole si avverano sul serio contro di voi, per vostra disgrazia.
30Così dice il Signore: Ecco io metterò il faraone Cofrà re di Egitto in mano ai suoi nemici e a coloro che attentano
alla sua vita, come ho messo Sedecìa re di Giuda in mano a Nabucodònosor re di Bábilonia, suo nemico, che
attentava alla sua vita".1Questa è la parola che il profeta Geremia comunicò a Baruc figlio di Neria, quando egli scriveva queste parole in un
libro sotto la dettatura di Geremia nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda: 2"Dice il Signore, Dio di
Israele, su di te, Baruc: 3Tu hai detto: Guai a me poiché il Signore aggiunge tristezza al mio dolore. Io sono stanco
dei miei gemiti e non trovo pace. 4Dice il Signore: Ecco io demolisco ciò che ho edificato e sradico ciò che ho
piantato; così per tutta la terra. 5E tu vai cercando grandi cose per te? Non cercarle, poiché io manderò la sventura su
ogni uomo. Oracolo del Signore. A te farò dono della vita come bottino, in tutti i luoghi dove tu andrai".
461Parola del Signore che fu rivolta al profeta Geremia sulle nazioni.
2Per l'Egitto. Sull'esercito del faraone Necao re d'Egitto, a Càrchemis presso il fiume Eufrate, esercito che
Nabucodònosor re di Bábilonia vinse nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda.
3Preparate scudo grande e piccolo10Ma quel giorno per il Signore Dio degli eserciti,
è un giorno di vendetta, per vendicarsi dei suoi nemici.
La sua spada divorerà,poiché sarà un sacrificio per il Signore, Dio degli eserciti,
nella terra del settentrione, presso il fiume Eufrate.
11Sali in Gàlaad e prendi il balsamo,13Parola che il Signore comunicò al profeta Geremia quando Nabucodònosor re di Bábilonia giunse per colpire il
paese d'Egitto.poiché il giorno della sventura è giunto su di loro,
il tempo del loro castigo.25Il Signore degli eserciti, Dio di Israele, dice: "Ecco, punirò Amòn di Tebe, l'Egitto, i suoi dèi e i suoi re, il faraone
e coloro che confidano in lui. 26Li consegnerò in potere di coloro che attentano alla loro vita, in potere di
Nabucodònosor re di Bábilonia e in potere dei suoi ministri. Ma dopo esso sarà abitato come in passato". Parola del
Signore.1Parola del Signore che fu rivolta al profeta Geremia
sui Filistei, prima che il faraone occupasse Gaza.
2Così dice il Signore:10Maledetto chi compie fiaccamente l'opera del Signore,
maledetto chi trattiene la spada dal sangue!13Moab si vergognerà di Camos come la casa di Israele si è vergognata di Betel, oggetto della sua fiducia.
14Come potete dire:18Scendi dalla tua gloria, siedi sull'arido suolo,
o popolo che abiti a Dibon;poiché il devastatore di Moab è salito contro di te,
egli ha distrutto le tue fortezze.21È arrivato il giudizio per la regione dell'altipiano, per Colòn, per Iaaz e per Mefàat, 22per Dibon, per Nebo e per
Bet-Diblatàim, 23per Kiriatàim, per Bet-Gamùl e per Bet-Meòn, 24per Kiriòt e per Bozra, per tutte le città della
regione di Moab, lontane e vicine.26Inebriatelo, perché si è levato contro il Signore, e Moab si rotolerà nel vomito e anch'esso diventerà oggetto di
scherno. 27Non è stato forse Israele per te oggetto di scherno? Fu questi forse sorpreso fra i ladri, dato che quando
parli di lui scuoti sempre la testa?la sua superbia, il suo orgoglio, la sua alterigia,
l'altezzosità del suo cuore.30Conosco bene la sua tracotanza - dice il Signore - l'inconsistenza delle sue chiacchiere, le sue opere vane. 31Per
questo alzo un lamento su Moab, grido per tutto Moab, gemo per gli uomini di Kir-Cheres.
32Io piango per te come per Iazèr,34Delle grida di Chesbòn e di Elealè si diffonde l'eco fino a Iacaz; da Zoar si odono grida fino a Coronàim e a Eglat-
Selisià, poiché le acque di Nimrìm son diventate una zona desolata. 35Io farò scomparire in Moab - dice il Signore -
chi sale sulle alture e chi brucia incenso ai suoi dèi. 36Perciò il mio cuore per Moab geme come i flauti, il mio cuore
geme come i flauti per gli uomini di Kir-Cheres, essendo venute meno le loro scorte. 37Poiché ogni testa è rasata,
ogni barba è tagliata; ci sono incisioni su tutte le mani e tutti hanno i fianchi cinti di sacco. 38Sopra tutte le terrazze
di Moab e nelle sue piazze è tutto un lamento, perché io ho spezzato Moab come un vaso senza valore. Parola del
Signore. 39Come è rovinato! Gridate! Come Moab ha voltato vergognosamente le spalle! Moab è diventato oggetto
di scherno e di orrore per tutti i suoi vicini.8Fuggite, partite, nascondetevi in un luogo segreto,
abitanti di Dedan,12Poiché così dice il Signore: Ecco, coloro che non erano obbligati a bere il calice lo devono bere e tu pretendi di
rimanere impunito? Non resterai impunito, ma dovrai berlo 13poiché io ho giurato per me stesso - dice il Signore -
che Bozra diventerà un orrore, un obbrobrio, un deserto, una maledizione e tutte le sue città saranno ridotte a rovine
perenni.anche se ponessi, come l'aquila, in alto il tuo nido,
di lassù ti farò precipitare. Oracolo del Signore.
17Edom sarà oggetto di orrore; chiunque passerà lì vicino ne resterà attonito e fischierà davanti a tutte le sue piaghe.
18Come nello sconvolgimento di Sòdoma e Gomorra e delle città vicine - dice il Signore - non vi abiterà più uomo
né vi fisserà la propria dimora un figlio d'uomo. 19Ecco, come un leone sale dalla boscaglia del Giordano verso i
prati sempre verdi, così in un baleno io lo scaccerò di là e il mio eletto porrò su di esso; poiché chi è come me? Chi
può citarmi in giudizio? Chi è dunque il pastore che può resistere davanti a me? 20Per questo ascoltate il progetto che
il Signore ha fatto contro Edom e le decisioni che egli ha prese contro gli abitanti di Teman.
Certo, trascineranno via anche i più piccoli del gregge,
e per loro sarà desolato il loro prato.sarà come il cuore di una donna nei dolori del parto".
23Su Damasco.e tutti i suoi guerrieri periranno in quel giorno.
Oracolo del Signore degli eserciti.28Su Kedàr e sui regni di Cazòr, che Nabucodònosor re di Bábilonia sconfisse.
Così dice il Signore:un grido si leverà su di loro: Terrore all'intorno!
30Fuggite, andate lontano, nascondetevi in luoghi segreti
o abitanti di Cazòr - dice il Signore -34Parola che il Signore rivolse al profeta Geremia riguardo all'Elam all'inizio del regno di Sedecìa re di Giuda.
35"Dice il Signore degli eserciti:37Incuterò terrore negli Elamiti davanti ai loro nemici
e davanti a coloro che vogliono la loro vita;1Parola che il Signore pronunziò contro Bábilonia, contro il paese dei Caldei, per mezzo del profeta Geremia.
2"Proclamatelo fra i popoli e fatelo sapere,3Poiché dal settentrione sale contro di essa un popolo che ridurrà la sua terra a un deserto, non vi abiterà più
nessuno; uomini e animali fuggono, se ne vanno. 4In quei giorni e in quel tempo - dice il Signore - verranno gli
Israeliti insieme con i figli di Giuda; cammineranno piangendo e cercheranno il Signore loro Dio. 5Domanderanno di
Sion, verso cui sono fissi i loro volti: Venite, uniamoci al Signore con un'alleanza eterna, che non sia mai
dimenticata. 6Gregge di pecore sperdute era il mio popolo, i loro pastori le avevano sviate, le avevano fatte smarrire
per i monti; esse andavano di monte in colle, avevano dimenticato il loro ovile. 7Quanti le trovavano, le divoravano
e i loro nemici dicevano: Non commettiamo nessun delitto, perché essi hanno peccato contro il Signore, pascolo di
giustizia e speranza dei loro padri.Le loro frecce sono come quelle di un abile arciere,
nessuna ritorna a vuoto.13A causa dell'ira del Signore non sarà più abitata,
sarà tutta una desolazione.Chiunque passerà vicino a Bábilonia rimarrà stupito
e fischierà davanti a tutte le sue piaghe.15Alzate il grido di guerra contro di essa, da ogni parte.
Essa tende la mano,18Perciò, dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco, io punirò il re di Bábilonia e il suo paese, come già ho
punito il re di Assiria, 19e ricondurrò Israele nel suo pascolo, pascolerà sul Carmelo e sul Basàn; sulle montagne di
Èfraim e di Gàlaad si sazierà. 20In quei giorni e in quel tempo - dice il Signore - si cercherà l'iniquità di Israele, ma
essa non sarà più, si cercheranno i peccati di Giuda, ma non si troveranno, perché io perdonerò a quanti lascerò
superstiti.27Uccidete tutti i suoi tori, scendano al macello.
Guai a loro, perché è giunto il loro giorno,28Voce di profughi e di scampati dal paese di Bábilonia
per annunziare in Sione tutti i suoi guerrieri periranno in quel giorno".
Parola del Signore.33Dice il Signore degli eserciti: Oppressi sono i figli di Israele e i figli di Giuda tutti insieme; tutti i loro deportatori li
trattengono e rifiutano di lasciarli andare. 34Ma il loro vendicatore è forte, Signore degli eserciti è il suo nome. Egli
sosterrà efficacemente la loro causa, per rendere tranquilla la terra e sconvolgere gli abitanti di Bábilonia.
35Spada, sui Caldei39Perciò l'abiteranno animali del deserto e sciacalli, vi si stabiliranno gli struzzi; non sarà mai più abitata, né
popolata di generazione in generazione. 40Come quando Dio sconvolse Sòdoma, Gomorra e le città vicine - oracolo
del Signore - così non vi abiterà alcuna persona né vi dimorerà essere umano.
41Ecco, un popolo viene dal settentrione, un popolo grande, e molti re sorgono dalle estremità della terra.
42Impugnano arco e dardo, sono crudeli, non hanno pietà; il loro tumulto è come il mugghio del mare. Montano
cavalli, sono pronti come un sol uomo a combattere contro di te, figlia di Bábilonia. 43Il re di Bábilonia ha sentito
parlare di loro e le sue braccia sono senza forza; lo ha colto l'angoscia, un dolore come di donna nel parto. 44Ecco,
come un leone sale dalla boscaglia del Giordano verso i prati sempre verdi, così in un batter d'occhio io li farò
fuggire al di là e vi metterò sopra colui che mi piacerà. Poiché chi è come me? Chi può citarmi in giudizio? Chi è
dunque il pastore che può resistere davanti a me? 45Per questo ascoltate il progetto che il Signore ha fatto contro
Babilonia e le decisioni che ha prese contro il paese dei Caldei. Certo, trascineranno via anche i più piccoli del
gregge e per loro sarà desolato il loro prato. 46Al fragore della presa di Bábilonia trema la terra, ne risuonerà il
clamore fra le nazioni".2io invierò in Bábilonia spulatori che la spuleranno
e devasteranno la sua regione,poiché questo è il tempo della vendetta del Signore;
egli la ripaga per quanto ha meritato.7Babilonia era una coppa d'oro in mano del Signore,
con la quale egli inebriava tutta la terra;8All'improvviso Bábilonia è caduta, è stata infranta;
alzate lamenti su di essa;10Il Signore ha fatto trionfare la nostra giusta causa, venite, raccontiamo in Sion l'opera del Signore nostro Dio".
11Aguzzate le frecce,14Il Signore degli eserciti lo ha giurato per se stesso:
"Ti ho gremito di uomini come cavallette,16Al rombo della sua voce rumoreggiano le acque nel cielo.
Egli fa salire le nubi dall'estremità della terra,
produce lampi per la pioggiacon te martellavo l'aratore e il suo paio di buoi,
con te martellavo governatori e prefetti.24Ma ora ripagherò Bábilonia e tutti gli abitanti della Caldea di tutto il male che hanno fatto a Sion, sotto i vostri
occhi. Oracolo del Signore.28Preparate alla guerra contro di essa le nazioni, il re della Media, i suoi governatori, tutti i suoi prefetti e tutta la
terra in suo dominio.30Hanno cessato di combattere i prodi di Bábilonia,
si sono ritirati nelle fortezze;33Poiché dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele:
"La figlia di Bábilonia è come un'aia35Il mio strazio e la mia sventura ricadano su Bábilonia!"
dice la popolazione di Sion,ognuno salvi la vita dall'ira ardente del Signore.
46Non si avvilisca il vostro cuore e non temete per la notizia diffusa nel paese; un anno giunge una notizia e l'anno
dopo un'altra. La violenza è nel paese, un tiranno contro un tiranno. 47Per questo ecco, verranno giorni nei quali
punirò gli idoli di Bábilonia. Allora tutto il suo paese sentirà vergogna e tutti i suoi cadaveri le giaceranno in mezzo.
48Esulteranno su Bábilonia cielo e terra e quanto contengono, perché da settentrione verranno i suoi devastatori.
Parola del Signore. 49Anche Bábilonia deve cadere per gli uccisi di Israele, come per Bábilonia caddero gli uccisi di
tutta la terra. 50Voi scampati dalla spada partite, non fermatevi; da questa regione lontana ricordatevi del Signore e vi
torni in mente Gerusalemme.51"Sentiamo vergogna nell'udire l'insulto; la confusione ha coperto i nostri volti, perché stranieri sono entrati nel
santuario del tempio del Signore".52"Perciò ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali punirò i suoi idoli e in tutta la sua regione gemeranno i
feriti.53Anche se Bábilonia si innalzasse fino al cielo, anche se rendesse inaccessibile la sua cittadella potente, da
parte mia verranno i suoi devastatori". Oracolo del Signore.
54Udite! Un grido da Bábilonia, una rovina immensa dal paese dei Caldei. 55È il Signore che devasta Bábilonia e fa
tacere il suo grande rumore. Mugghiano le sue onde come acque possenti, risuona il frastuono della sua voce,
56perché piomba su Bábilonia il devastatore, sono catturati i suoi prodi, si sono infranti i loro archi. Dio è il Signore
delle giuste ricompense, egli ricompensa con precisione. 57"Io ubriacherò i suoi capi e i suoi saggi, i suoi
governatori, i suoi magistrati e i suoi guerrieri; essi dormiranno un sonno eterno e non potranno più svegliarsi" dice
il re, il cui nome è Signore degli eserciti.59Ordine che il profeta Geremia diede a Seraià figlio di Neria, figlio di Maasia, quando egli andò con Sedecìa re di
Giuda in Bábilonia nell'anno quarto del suo regno. Seraià era capo degli alloggiamenti.
60Geremia scrisse su un rotolo tutte le sventure che dovevano piombare su Bábilonia. Tutte queste cose sono state
scritte contro Bábilonia. 61Geremia quindi disse a Seraià: "Quando giungerai a Bábilonia, abbi cura di leggere in
pubblico tutte queste parole 62e dirai: Signore, tu hai dichiarato di distruggere questo luogo così che non ci sia più
chi lo abiti, né uomo né animale, ma sia piuttosto una desolazione per sempre. 63Ora, quando avrai finito di leggere
questo rotolo, vi legherai una pietra e lo getterai in mezzo all'Eufrate 64dicendo: Così affonderà Bábilonia e non
risorgerà più dalla sventura che io le farò piombare addosso".
Fin qui le parole di Geremia.1Sedecìa aveva ventun'anni quando divenne re e regnò undici anni a Gerusalemme; sua madre si chiamava Camitàl
figlia di Geremia ed era di Libna. 2Egli fece ciò che dispiace al Signore, proprio come aveva fatto Ioiakìm.
3Ma, a causa dell'ira del Signore, in Gerusalemme e in Giuda le cose arrivarono a tal punto che il Signore li scacciò
dalla sua presenza. Sedecìa si era ribellato al re di Bábilonia.
4Allora nel decimo mese dell'anno nono del suo regno, il dieci del mese, venne Nabucodònosor re di Bábilonia con
tutto l'esercito contro Gerusalemme. Costoro si accamparono intorno ad essa e costruirono attorno opere d'assedio.
5La città rimase assediata fino all'undecimo anno del re Sedecìa.
6Nel quarto mese, il nove del mese, mentre la fame dominava nella città e non c'era più pane per la popolazione, 7fu
aperta una breccia nella città. Allora tutti i soldati fuggirono, uscendo dalla città di notte per la via della porta fra le
due mura, che era presso il giardino del re e, mentre i Caldei erano intorno alla città, presero la via dell'Araba.
8Le truppe dei Caldei però inseguirono il re e raggiunsero Sedecìa nelle steppe di Gèrico; allora tutto il suo esercito
lo abbandonò e si disperse. 9Il re fu catturato e condotto a Ribla nel paese di Amat presso il re di Bábilonia che
pronunziò la sentenza contro di lui. 10Il re di Bábilonia fece sgozzare i figli di Sedecìa sotto i suoi occhi e fece
sgozzare anche tutti i capi di Giuda in Ribla; 11cavò gli occhi a Sedecìa e lo fece legare con catene e condurre a
Babilonia, dove lo tenne in carcere fino alla sua morte.
12Nel quinto mese, il dieci del mese, essendo l'anno decimonono del regno di Nabucodònosor re di Bábilonia,
Nabuzaradàn, capo delle guardie, che prestava servizio alla presenza del re di Bábilonia, entrò a Gerusalemme.
13Egli incendiò il tempio del Signore e la reggia e tutte le case di Gerusalemme, diede alle fiamme anche tutte le case
dei nobili. 14Tutto l'esercito dei Caldei, che era con il capo delle guardie, demolì tutte le mura intorno a
Gerusalemme.15Il resto del popolo che era stato lasciato in città, i disertori che erano passati al re di Bábilonia e quanti eran rimasti
degli artigiani, Nabuzaradàn, capo delle guardie, li deportò: 16dei più poveri del paese Nabuzaradàn, capo delle
guardie ne lasciò una parte come vignaioli e come campagnoli. 17I Caldei fecero a pezzi le colonne di bronzo che
erano nel tempio, le basi a ruote e il mare di bronzo che era nel tempio e ne portarono tutto il bronzo in Bábilonia.
18Essi presero ancora le caldaie, le palette, i coltelli, i bacini per l'aspersione, le coppe e tutti gli arredi di bronzo che
servivano al culto. 19Il capo delle guardie prese ancora i bicchieri, i bracieri, i bacini, le caldaie, i candelabri, le
coppe e i calici, quanto era d'oro e d'argento. 20Quanto alle due colonne, all'unico mare, ai dodici buoi di bronzo che
erano sotto di esso e alle basi a ruote, cose che aveva fatto il re Salomone per il tempio del Signore, non si poteva
calcolare quale fosse il peso del bronzo di tutti questi arredi. 21Delle colonne poi una sola era alta diciotto cubiti e ci
voleva un filo di dodici cùbiti per misurarne la circonferenza; il suo spessore era di quattro dita, essendo vuota
nell'interno. 22Su di essa c'era un capitello di bronzo e l'altezza di un capitello era di cinque cùbiti; tutto intorno al
capitello c'erano un reticolato per lato e melagrane, il tutto di bronzo; così era anche l'altra colonna. 23Le melagrane
erano novantasei; tutte le melagrane intorno al reticolato ammontavano a cento.
24Il capo delle guardie fece prigioniero Seraià, sacerdote capo, e il secondo sacerdote Sofonia insieme con tre custodi
della soglia. 25Dalla città egli fece prigionieri un funzionario, che era a capo dei soldati, e sette uomini fra i più
familiari del re, i quali furono trovati in città, e l'aiutante del capo dell'esercito che arruolava la gente del paese, e
sessanta uomini della gente del paese, che furono trovati nella città. 26Nabuzaradàn, capo delle guardie, li prese e li
condusse presso il re di Bábilonia, a Ribla. 27Il re di Bábilonia li fece percuotere e uccidere a Ribla, nel paese di
Amat. Così fu deportato Giuda dal suo paese.28Questa è la gente che Nabucodònosor deportò: nell'anno settimo tremilaventitrè Giudei; 29nell'anno decimo ottavo
di Nabucodònosor furono deportati da Gerusalemme ottocentotrentadue persone; 30nell'anno ventitreesimo di
Nabucodònosor, Nabuzaradàn capo delle guardie deportò settecentoquarantacinque Giudei: in tutto
quattromilaseicento persone.31Ora, nell'anno trentasettesimo della deportazione di Ioiachìn re di Giuda, nel decimosecondo mese, il venticinque
del mese, Evil-Merodàch re di Bábilonia, nell'anno della sua ascesa al regno, fece grazia a Ioiachìn re di Giuda e lo
fece uscire dalla prigione. 32Gli parlò con benevolenza e pose il seggio di lui al di sopra dei seggi dei re che si
trovavano con lui a Bábilonia. 33Gli cambiò le vesti da prigioniero e Ioiachìn mangiò sempre il cibo alla presenza di
lui per tutti i giorni della sua vita. 34Il suo sostentamento, come sostentamento abituale, gli era fornito dal re di
Babilonia ogni giorno, fino al giorno della sua morte, per tutto il tempo della sua vita.
LamentazioniTutti i miei nemici han saputo della mia sventura,
ne hanno gioito, perché tu hai fatto ciò."È questa la città che dicevano bellezza perfetta,
gioia di tutta la terra?".effondi come acqua il tuo cuore, davanti al Signore;
alza verso di lui le mani21Giacciono a terra per le strade ragazzi e vecchi;
le mie vergini e i miei giovani37Chi mai ha parlato e la sua parola si è avverata,
senza che il Signore lo avesse comandato?41Innalziamo i nostri cuori al di sopra delle mani,
verso Dio nei cieli.50finché non guardi e non veda il Signore dal cielo.
51Il mio occhio mi tormenta62i discorsi dei miei oppositori e le loro ostilità
contro di me tutto il giorno.Sono disperse le pietre sante all'angolo di ogni strada.
2I preziosi figli di Sion, valutati come oro fino,
ah! come sono stimati quali vasi di creta,6Grande è stata l'iniquità della figlia del mio popolo,
maggiore del peccato di Sòdoma,la quale fu distrutta in un attimo, senza fatica di mani.
7I suoi giovani erano più splendenti della neve,8Ora il loro aspetto s'è fatto più scuro della fuliggine,
non si riconoscono più per le strade;che versarono in mezzo ad essa il sangue dei giusti.
14Costoro vagavano come ciechi per le strade,"Prossima è la nostra fine; son compiuti i nostri giorni!
Certo, è arrivata la nostra fine".delle aquile del cielo; sui monti ci hanno inseguiti,
nel deserto ci hanno teso agguati.9A rischio della nostra vita ci procuriamo il pane
davanti alla spada nel deserto.10La nostra pelle si è fatta bruciante come un forno
a causa degli ardori della fame.21Facci ritornare a te, Signore, e noi ritorneremo;
rinnova i nostri giorni come in antico,1Queste sono le parole del libro che Baruc figlio di Neria, figlio di Maasià, figlio di Sedecìa, figlio di Asadia, figlio
di Chelkìa, scrisse in Bábilonia 2nell'anno quinto, il sette del mese, nella ricorrenza di quando i Caldei presero
Gerusalemme e la diedero alle fiamme. 3Baruc lesse le parole di questo libro alla presenza di Ieconia, figlio di
Ioiakìm, re di Giuda e di tutto il popolo, accorso per ascoltare la lettura: 4erano presenti i nobili, i figli del re, gli
anziani, tutto il popolo dal più piccolo al più grande, quanti insomma abitavano in Bábilonia presso il fiume Sud.
5Ascoltata la lettura, piansero, digiunarono, pregarono il Signore, 6poi, raccolto un po' di denaro, secondo quel che
ognuno poteva dare, 7lo mandarono a Gerusalemme al sacerdote Ioakim figlio di Chelkìa, figlio di Salòm e agli altri
sacerdoti e al popolo che erano con lui in Gerusalemme. 8Era il dieci del mese di Sivan, quando Baruc ricevette, per
portarli in Giuda, i vasi della casa del Signore, che erano stati portati via dal tempio. Erano quei vasi d'argento che
Sedecìa figlio di Giosia, re di Giuda, aveva fatto rifare, 9dopo che Nabucodònosor re di Bábilonia aveva deportato da
Gerusalemme in Bábilonia Ieconia, i principi, gli schiavi, i nobili e il popolo del paese. 10Mandarono a dire loro:
Ecco, vi mandiamo il denaro per comprare olocausti, sacrifici espiatori e incenso e offrire oblazioni sull'altare del
Signore nostro Dio. 11Pregate per la vita di Nabucodònosor re di Bábilonia e per la vita di suo figlio Baldassàr,
perché i loro giorni sulla terra siano lunghi come i giorni del cielo sulla terra. 12Pregate perché il Signore ci dia forza
e illumini i nostri occhi e si possa vivere all'ombra di Nabucodònosor, re di Bábilonia, e all'ombra del figlio
Baldassàr e servirli per molti anni e trovar grazia ai loro occhi. 13Pregate il Signore nostro Dio anche per noi che lo
abbiamo offeso e fino ad oggi il suo sdegno e la sua ira non si sono allontanati da noi. 14Leggete perciò questo libro
che vi abbiamo mandato per fare pubblica confessione nel tempio del Signore, in giorno di festa e nei giorni
opportuni. 15Direte dunque:Al Signore nostro Dio la giustizia; a noi il disonore sul volto, come oggi avviene per i Giudei e gli abitanti di
Gerusalemme, 16per i nostri re e per i nostri principi, per i nostri sacerdoti e i nostri profeti e per i nostri padri,
17perché abbiamo offeso il Signore, 18gli abbiamo disobbedito, non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio
per camminare secondo i decreti che il Signore ci aveva messi dinanzi. 19Da quando il Signore fece uscire i nostri
padri dall'Egitto fino ad oggi noi ci siamo ribellati al Signore nostro Dio e ci siamo ostinati a non ascoltare la sua
voce. 20Così, come oggi costatiamo, ci son venuti addosso tanti mali insieme con la maledizione che il Signore
aveva minacciata per mezzo di Mosè suo servo, quando fece uscire i nostri padri dall'Egitto per concederci un paese
in cui scorre latte e miele. 21Non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio, secondo le parole dei profeti che
egli ci ha mandato: 22ma ciascuno di noi ha seguito le perverse inclinazioni del suo cuore, ha servito dèi stranieri e
ha fatto ciò che è male agli occhi del Signore nostro Dio.
21Per questo il Signore ha adempiuto le sue parole pronunziate contro di noi, contro i nostri giudici che governano
Israele, contro i nostri re e contro i nostri principi, contro ogni uomo d'Israele e di Giuda. 2Non era mai avvenuto
sotto la volta del cielo quello che egli ha compiuto in Gerusalemme, come sta scritto nella legge di Mosè, 3fino al
punto di mangiarsi uno le carni del figlio e un altro quelle della figlia. 4Il Signore li mise in potere di tutti i regni
vicini e li rese oggetto di vituperio e di disprezzo per tutti quei popoli in mezzo ai quali li aveva dispersi. 5Così ci ha
reso schiavi invece di padroni, perché abbiamo offeso il Signore nostro Dio e non abbiamo ascoltato la sua voce. 6Al
Signore nostro Dio la giustizia, a noi e ai padri nostri il disonore sul volto, come avviene ancor oggi. 7Tutte le
calamità che il Signore ci aveva minacciate, ci sono venute addosso. 8Ma noi non abbiamo placato lo sdegno del
Signore, rinunziando ai perversi affetti del nostro cuore. 9Così il Signore, che è pronto al castigo, lo ha mandato
sopra di noi, poiché egli è giusto in tutte le opere che ci ha comandate, 10mentre noi non abbiamo dato ascolto alla
sua voce, eseguendo i decreti che ci aveva posti davanti.
11Ora, Signore Dio d'Israele, che hai fatto uscire il tuo popolo dall'Egitto con mano forte, con segni e prodigi, con
grande potenza e braccio possente e ti sei fatto un nome glorioso come oggi lo possiedi, 12noi abbiamo peccato,
siamo stati empi, abbiamo trasgredito, Signore Dio nostro, i tuoi comandamenti. 13Allontana da noi lo sdegno,
poiché siamo rimasti molto pochi in mezzo alle genti fra le quali tu ci hai dispersi. 14Ascolta, Signore, la nostra
preghiera, la nostra supplica, liberaci per il tuo amore e facci trovar grazia davanti a coloro che ci hanno deportati,
15perché tutta la terra sappia che tu sei il Signore nostro Dio e che il tuo nome è stato invocato su Israele e su tutta la
sua stirpe. 16Guarda, Signore, dalla tua santa dimora e pensa a noi; inclina il tuo orecchio, Signore, e ascolta; 17apri,
Signore, gli occhi e osserva: non i morti che sono negli inferi, il cui spirito se n'è andato dalle loro viscere, danno
gloria e giustizia al Signore, 18ma chi geme sotto il peso, chi se ne va curvo e spossato, chi ha gli occhi languenti, chi
è affamato, questi sono coloro che ti rendono gloria e giustizia, Signore. 19Non per i meriti dei nostri padri e dei
nostri re ti presentiamo le nostre suppliche, Signore Dio nostro, 20ma perché tu hai mandato sopra di noi la tua
collera e il tuo sdegno, come avevi dichiarato per mezzo dei tuoi servi i profeti: 21"Ecco, dice il Signore: Curvate le
spalle, servite il re di Bábilonia e dimorerete nella terra da me data ai vostri padri. 22Ma se non darete ascolto alla
voce del Signore che comanda di servire il re di Bábilonia, 23farò cessare nelle città di Giuda e per le vie di
Gerusalemme il grido di gioia e di letizia, il canto dello sposo e della sposa e tutto il territorio diventerà un deserto
senza abitanti". 24Noi non abbiamo dato ascolto alla tua voce di servire il re di Bábilonia, perciò tu hai eseguito la
minaccia, fatta per mezzo dei tuoi servi i profeti, che le ossa dei nostri re e dei nostri padri sarebbero rimosse dalla
loro tomba. 25Ed eccole abbandonate al calore del giorno e al gelo della notte. Essi son morti fra atroci dolori, di
fame, di spada e di peste; 26il tempio che porta il tuo nome tu lo hai ridotto nello stato in cui oggi si trova, per la
malvagità della casa d'Israele e di Giuda. 27Tuttavia tu hai agito verso di noi, Signore Dio nostro, secondo tutta la tua
bontà e secondo tutta la tua grande misericordia, 28come avevi detto per mezzo del tuo servo Mosè, quando gli
ordinasti di scrivere la tua legge davanti agli Israeliti, dicendo: 29"Se voi non darete ascolto alla mia voce, questa
moltitudine che ora è così grande sarà ridotta a un piccolo resto in mezzo alle nazioni fra le quali io la disperderò;
30poiché io so che non mi ascolterà, perché è un popolo di dura cervice. Però nella terra del loro esilio ritorneranno
in sé 31e riconosceranno che io sono il Signore loro Dio. Darò loro un cuore e orecchi che ascoltano; 32nella terra del
loro esilio mi loderanno e si ricorderanno del mio nome 33e ripensando alla sorte subìta dai loro padri che peccarono
contro di me, abbandoneranno la loro caparbietà e la loro malizia. 34Io li ricondurrò nella terra promessa con
giuramento ai loro padri, ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe; essi ne avranno di nuovo il dominio e io li moltiplicherò
e non diminuiranno più; 35farò con loro un'alleanza perenne: io sarò Dio per loro ed essi saranno popolo per me, né
scaccerò mai più il mio popolo Israele dal paese che gli ho dato".
31Signore onnipotente, Dio d'Israele, un'anima angosciata, uno spirito tormentato grida verso di te. 2Ascolta, Signore,
abbi pietà, perché abbiamo peccato contro di te. 3Tu domini sempre, noi continuamente periamo. 4Signore
onnipotente, Dio d'Israele, ascolta dunque la supplica dei morti d'Israele, dei figli di coloro che hanno peccato contro
di te: essi non hanno ascoltato la voce del Signore loro Dio e a noi si sono attaccati questi mali. 5Non ricordare
l'iniquità dei nostri padri, ma ricordati ora della tua potenza e del tuo nome, 6poiché tu sei il Signore nostro Dio e noi
ti loderemo, Signore. 7Per questo tu hai riempito i nostri cuori del tuo timore perché invocassimo il tuo nome. Noi ti
lodiamo ora nell'esilio, poiché abbiamo allontanato dal cuore tutta l'iniquità dei nostri padri, i quali hanno peccato
contro di te. 8Ecco, siamo ancor oggi esiliati e dispersi, oggetto di obbrobrio, di maledizione e di condanna per tutte
le iniquità dei nostri padri, che si sono ribellati al Signore nostro Dio.
9Ascolta, Israele, i comandamenti della vita,10Perché, Israele, perché ti trovi in terra nemica
e invecchi in terra straniera?e sei annoverato fra coloro che scendono negli inferi?
12Tu hai abbandonato la fonte della sapienza!per comprendere anche dov'è la longevità e la vita,
dov'è la luce degli occhi e la pace.quelli che dominano le belve che sono sulla terra?
17Coloro che si divertono con gli uccelli del cielo,
quelli che ammassano argento e oro,i narratori di favole, i ricercatori dell'intelligenza
non hanno conosciuto la via della sapienza,È lui che nel volger dei tempi ha stabilito la terra
e l'ha riempita d'animali;8Avete dimenticato chi vi ha allevati, il Dio eterno,
avete afflitto colei che vi ha nutriti, Gerusalemme.
9Essa ha visto piombare su di voi l'ira divina12Nessuno goda di me nel vedermi vedova e desolata;
sono abbandonata per i peccati dei miei figliche non ha avuto rispetto dei vecchi, né pietà dei bambini,
16che ha strappato i cari figli alla vedova22Io, infatti, spero dall'Eterno la vostra salvezza.
Una grande gioia mi viene dal Santo,poiché si ricorderà di voi colui che vi ha provati.
28Però, come pensaste di allontanarvi da Dio,così ritornando decuplicate lo zelo per ricercarlo,
29poiché chi vi ha afflitti con tante calamitàvi darà anche, con la salvezza, una gioia perenne.
30Coraggio, Gerusalemme!32maledette le città in cui sono stati schiavi i tuoi figli,
maledetta colei che li ha trattenuti.ritornano insieme riuniti dall'oriente all'occidente,
alla parola del Santo, esultanti per la gloria di Dio.
51Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell'afflizione,
rivèstiti dello splendore della gloria5Sorgi, o Gerusalemme, e sta' in piedi sull'altura
e guarda verso oriente; vedi i tuoi figli riunitialla parola del Santo, esultanti per il ricordo di Dio.
6Si sono allontanati da te a piedi, incalzati dai nemici;
ora Dio te li riconduceperché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio.
8Anche le selve e ogni albero odoroso1Per i peccati da voi commessi di fronte a Dio sarete condotti prigionieri in Bábilonia da Nabucodònosor re dei
Babilonesi. 2Giunti dunque in Bábilonia, vi resterete molti anni e per lungo tempo fino a sette generazioni; dopo vi
ricondurrò di là in pace. 3Ora, vedrete in Bábilonia idoli d'argento, d'oro e di legno, portati a spalla, i quali infondono
timore ai pagani. 4State attenti dunque a non imitare gli stranieri; il timore dei loro dèi non si impadronisca di voi.
5Alla vista di una moltitudine che prostrandosi davanti e dietro a loro li adora, pensate: "Te dobbiamo adorare,
Signore". 6Poiché il mio angelo è con voi, egli si prenderà cura di voi.
7Essi hanno una lingua limata da un artefice, sono indorati e inargentati, ma sono simulacri falsi e non possono
parlare. 8Come si fa con una ragazza vanitosa, prendono oro e acconciano corone sulla testa dei loro dèi. 9Talvolta
anche i sacerdoti, togliendo ai loro dèi oro e argento, lo spendono per sé, dandone anche alle prostitute nei postriboli.
10Adornano poi con vesti, come si fa con gli uomini, questi idoli d'argento, d'oro e di legno; ma essi non sono in
grado di salvarsi dalla ruggine e dai tarli. 11Sono avvolti in una veste purpurea, ma bisogna pulire il loro volto per la
polvere del tempio che si posa abbondante su di essi. 12Come un governatore di una regione, il dio ha lo scettro, ma
non stermina colui che lo offende. 13Ha il pugnale e la scure nella destra, ma non si libera dalla guerra e dai ladri.
14Per questo è evidente che non sono dèi; non temeteli, dunque!
15Come un vaso di terra una volta rotto diventa inutile, così sono i loro dèi, posti nei templi. 16I loro occhi sono pieni
della polvere sollevata dai piedi di coloro che entrano. 17Come ad uno che abbia offeso un re si tiene bene sbarrato il
luogo dove è detenuto perché deve essere condotto a morte, così i sacerdoti assicurano i templi con portoni, con
serrature e con spranghe, perché non vengano saccheggiati dai ladri. 18Accendono loro lumi, persino più numerosi
che per se stessi, ma gli dèi non ne vedono alcuno. 19Sono come una delle travi del tempio; il loro interno, come si
dice, viene divorato e anch'essi senza accorgersene sono divorati dagli insetti che strisciano dalla terra, insieme con
le loro vesti. 20Il loro volto si annerisce per il fumo del tempio. 21Sul loro corpo e sulla testa si posano pipistrelli,
rondini e altri uccelli e anche i gatti. 22Di qui potete conoscere che non sono dèi; non temeteli, dunque!
23L'oro di cui sono adorni per bellezza non risplende se qualcuno non ne toglie la patina; perfino quando venivano
fusi, essi non se ne accorgevano. 24Furono comprati a qualsiasi prezzo, essi che non hanno alito vitale. 25Senza piedi,
vengono portati a spalla, mostrando agli uomini la loro condizione vergognosa; arrossiscono anche i loro fedeli
perché, se cadono a terra, non si rialzano più. 26Neanche se uno li colloca diritti si muoveranno da sé, né se si sono
inclinati si raddrizzeranno; si pongono offerte innanzi a loro come ai morti. 27I loro sacerdoti vendono le loro vittime
e ne traggono profitto; anche le mogli di costoro ne pongono sotto sale una parte e non ne danno né ai poveri né ai
bisognosi; anche una donna in stato di impurità e la puerpera toccano le loro vittime. 28Conoscendo dunque da
questo che non sono dèi, non temeteli!29Come infatti si potrebbero chiamare dèi? Perfino le donne presentano offerte a questi idoli d'argento, d'oro e di
legno. 30Nei templi i sacerdoti siedono con le vesti stracciate, la testa e le guance rasate, a capo scoperto. 31Urlano
alzando grida davanti ai loro dèi, come fanno alcuni durante un banchetto funebre. 32I sacerdoti si portan via le vesti
degli dèi e ne rivestono le loro mogli e i loro bambini. 33Gli idoli non possono contraccambiare né il male né il bene
ricevuto da qualcuno; non possono né costituire né spodestare un re; 34nemmeno possono dare ricchezze né soldi. Se
qualcuno, fatto un voto, non lo mantiene, non se ne curano. 35Non liberano un uomo dalla morte né sottraggono il
debole da un forte. 36Non rendono la vista a un cieco né liberano un uomo dalle angosce. 37Non hanno pietà della
vedova né beneficano l'orfano. 38Sono simili alle pietre estratte dalla montagna quegli idoli di legno, indorati e
argentati. I loro fedeli saranno confusi. 39Come dunque si può ritenere e dichiarare che costoro sono dèi?
40Inoltre, perfino gli stessi Caldei li disonorano; questi infatti quando trovano un muto incapace di parlare lo
presentano a Bel pregandolo di farlo parlare, quasi che costui potesse sentire. 41Costoro, pur rendendosene conto,
non sono capaci di abbandonare gli idoli, perché non hanno senno. 42Le donne siedono per la strada cinte di
cordicelle e bruciano della crusca. 43Quando qualcuna di esse, tratta in disparte da qualche passante, si è data a
costui, schernisce la sua vicina perché non fu stimata come lei e perché la sua cordicella non fu spezzata. 44Quanto
avviene attorno agli idoli è menzogna; dunque, come si può credere e dichiarare che costoro sono dèi?
45Gli idoli sono lavoro di artigiani e di orefici; essi non diventano niente altro che ciò che gli artigiani vogliono che
siano. 46Coloro che li fabbricano non hanno vita lunga; come potrebbero le cose da essi fabbricate essere dèi? 47Essi
lasciano ai loro posteri menzogna e ignominia. 48Difatti, quando sopraggiungono la guerra e le calamità, i sacerdoti
si consigliano fra di loro sul come potranno nascondersi insieme con i loro dèi. 49Come dunque è possibile non
comprendere che non sono dèi coloro che non possono salvare se stessi né dalla guerra né dai mali? 50Dopo tali fatti
si riconoscerà che gli idoli di legno, indorati e argentati, sono una menzogna; a tutte le genti e ai re sarà evidente che
essi non sono dèi, ma lavoro delle mani d'uomo e che sono privi di ogni qualità divina. 51A chi dunque non sarà
evidente che non sono dèi?52Essi infatti non possono costituire un re sul paese nè concedere la pioggia agli uomini; 53non risolvono le contese,
né liberano l'oppresso, poiché non hanno alcun potere; sono come cornacchie fra il cielo e la terra. 54Infatti, se il
fuoco si attacca al tempio di questi dèi di legno o indorati o argentati, mentre i loro sacerdoti fuggiranno e si
metteranno in salvo, essi invece come travi bruceranno là in mezzo. 55A un re e ai nemici non possono resistere.
56Come dunque si può ammettere e pensare che essi siano dèi?
57Né dai ladri né dai briganti si salveranno questi idoli di legno, argentati e indorati, ai quali i ladri con la violenza
tolgono l'oro, l'argento e la veste che li avvolge e poi fuggono tenendo la roba; essi non sono in grado di aiutare
neppure se stessi. 58Per questo vale meglio di questi dèi bugiardi un re che mostri coraggio oppure un arnese utile in
casa, di cui si serve chi l'ha acquistato; anche meglio di questi dèi bugiardi è una porta, che tenga al sicuro quanto è
dentro la casa o perfino una colonna di legno in un palazzo. 59Il sole, la luna, le stelle, essendo lucenti e destinati a
servire a uno scopo obbediscono volentieri. 60Così anche il lampo, quando appare, è ben visibile; anche il vento spira
su tutta la regione. 61Quando alle nubi è ordinato da Dio di percorrere tutta la terra, eseguiscono l'ordine; il fuoco,
inviato dall'alto per consumare monti e boschi, eseguisce il comando. 62Gli idoli invece non assomigliano né per
l'aspetto né per la potenza a queste cose. 63Perciò non si deve ritenere né dichiarare che siano dèi, poiché non
possono né rendere giustizia né beneficare gli uomini. 64Conoscendo dunque che non sono dèi, non temeteli!
65Essi non maledicono né benedicono i re; 66non mostrano alle genti segni nel cielo, né risplendono come il sole, né
illuminano come la luna. 67Le belve sono migliori di loro, perché possono fuggire in un riparo e provvedere a se
stesse. 68Dunque, in nessuna maniera è chiaro per noi che essi sono dèi; per questo non temeteli!
69Come infatti uno spauracchio che in un cocomeraio nulla protegge, tali sono i loro idoli di legno indorati e
argentati; 70ancora, i loro idoli di legno indorati e argentati si possono paragonare a un ramo nell'orto, su cui si posa
ogni sorta di uccelli, o anche a un cadavere gettato nelle tenebre. 71Dalla porpora e dal bisso che si logorano su di
loro saprete che non sono dèi; infine saranno divorati e nel paese saranno una vergogna. 72È migliore un uomo
giusto che non abbia idoli, poiché sarà lontano dal disonore.
Ezechiele1Il cinque del quarto mese dell'anno trentesimo, mentre mi trovavo fra i deportati sulle rive del canale Chebàr, i cieli
si aprirono ed ebbi visioni divine. 2Il cinque del mese - era l'anno quinto della deportazione del re Ioiachìn - 3la
parola del Signore fu rivolta al sacerdote Ezechiele figlio di Buzì, nel paese dei Caldei, lungo il canale Chebàr. Qui
fu sopra di lui la mano del Signore.4Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva
tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di elettro incandescente. 5Al centro apparve la figura di
quattro esseri animati, dei quali questo era l'aspetto: avevano sembianza umana 6e avevano ciascuno quattro facce e
quattro ali. 7Le loro gambe erano diritte e gli zoccoli dei loro piedi erano come gli zoccoli dei piedi d'un vitello,
splendenti come lucido bronzo. 8Sotto le ali, ai quattro lati, avevano mani d'uomo; tutti e quattro avevano le
medesime sembianze e le proprie ali, 9e queste ali erano unite l'una all'altra. Mentre avanzavano, non si volgevano
indietro, ma ciascuno andava diritto avanti a sé.10Quanto alle loro fattezze, ognuno dei quattro aveva fattezze d'uomo; poi fattezze di leone a destra, fattezze di toro
a sinistra e, ognuno dei quattro, fattezze d'aquila. 11Le loro ali erano spiegate verso l'alto; ciascuno aveva due ali che
si toccavano e due che coprivano il corpo. 12Ciascuno si muoveva davanti a sé; andavano là dove lo spirito li
dirigeva e, muovendosi, non si voltavano indietro.
13Tra quegli esseri si vedevano come carboni ardenti simili a torce che si muovevano in mezzo a loro. Il fuoco
risplendeva e dal fuoco si sprigionavano bagliori. 14Gli esseri andavano e venivano come un baleno. 15Io guardavo
quegli esseri ed ecco sul terreno una ruota al loro fianco, di tutti e quattro.
16Le ruote avevano l'aspetto e la struttura come di topazio e tutt'e quattro la medesima forma, il loro aspetto e la loro
struttura era come di ruota in mezzo a un'altra ruota. 17Potevano muoversi in quattro direzioni, senza aver bisogno di
voltare nel muoversi. 18La loro circonferenza era assai grande e i cerchi di tutt'e quattro erano pieni di occhi
tutt'intorno. 19Quando quegli esseri viventi si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a loro e, quando gli
esseri si alzavano da terra, anche le ruote si alzavano. 20Dovunque lo spirito le avesse spinte, le ruote andavano e
ugualmente si alzavano, perché lo spirito dell'essere vivente era nelle ruote. 21Quando essi si muovevano, esse si
muovevano; quando essi si fermavano, esse si fermavano e, quando essi si alzavano da terra, anche le ruote
ugualmente si alzavano, perché lo spirito dell'essere vivente era nelle ruote.
22Al di sopra delle teste degli esseri viventi vi era una specie di firmamento, simile ad un cristallo splendente, disteso
sopra le loro teste, 23e sotto il firmamento vi erano le loro ali distese, l'una di contro all'altra; ciascuno ne aveva due
che gli coprivano il corpo. 24Quando essi si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al rumore di grandi
acque, come il tuono dell'Onnipotente, come il fragore della tempesta, come il tumulto d'un accampamento. Quando
poi si fermavano, ripiegavano le ali. 25Ci fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle loro teste.
26Sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve come una pietra di zaffiro in forma di trono e su questa specie
di trono, in alto, una figura dalle sembianze umane. 27Da ciò che sembrava essere dai fianchi in su, mi apparve
splendido come l'elettro e da ciò che sembrava dai fianchi in giù, mi apparve come di fuoco. Era circondato da uno
splendore 28il cui aspetto era simile a quello dell'arcobaleno nelle nubi in un giorno di pioggia. Tale mi apparve
l'aspetto della gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia a terra e udii la voce di uno che parlava.
21Mi disse: "Figlio dell'uomo, alzati, ti voglio parlare". 2Ciò detto, uno spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e io
ascoltai colui che mi parlava.3Mi disse: "Figlio dell'uomo, io ti mando agli Israeliti, a un popolo di ribelli, che si sono rivoltati contro di me. Essi e
i loro padri hanno peccato contro di me fino ad oggi. 4Quelli ai quali ti mando sono figli testardi e dal cuore indurito.
Tu dirai loro: Dice il Signore Dio. 5Ascoltino o non ascoltino - perché sono una genìa di ribelli - sapranno almeno
che un profeta si trova in mezzo a loro.6Ma tu, figlio dell'uomo non li temere, non aver paura delle loro parole; saranno per te come cardi e spine e ti
troverai in mezzo a scorpioni; ma tu non temere le loro parole, non t'impressionino le loro facce, sono una genìa di
ribelli. 7Tu riferirai loro le mie parole, ascoltino o no, perché sono una genìa di ribelli.
8E tu, figlio dell'uomo, ascolta ciò che ti dico e non esser ribelle come questa genìa di ribelli; apri la bocca e mangia
ciò che io ti do". 9Io guardai ed ecco, una mano tesa verso di me teneva un rotolo. Lo spiegò davanti a me; era scritto
all'interno e all'esterno e vi erano scritti lamenti, pianti e guai.
31Mi disse: "Figlio dell'uomo, mangia ciò che hai davanti, mangia questo rotolo, poi va' e parla alla casa d'Israele".
2Io aprii la bocca ed egli mi fece mangiare quel rotolo, 3dicendomi: "Figlio dell'uomo, nutrisci il ventre e riempi le
viscere con questo rotolo che ti porgo". Io lo mangiai e fu per la mia bocca dolce come il miele. 4Poi egli mi disse:
"Figlio dell'uomo, va', recati dagli Israeliti e riferisci loro le mie parole, 5poiché io non ti mando a un popolo dal
linguaggio astruso e di lingua barbara, ma agli Israeliti: 6non a grandi popoli dal linguaggio astruso e di lingua
barbara, dei quali tu non comprendi le parole: se a loro ti avessi inviato, ti avrebbero ascoltato; 7ma gli Israeliti non
vogliono ascoltar te, perché non vogliono ascoltar me: tutti gli Israeliti sono di dura cervice e di cuore ostinato.
8Ecco io ti do una faccia tosta quanto la loro e una fronte dura quanto la loro fronte. 9Come diamante, più dura della
selce ho reso la tua fronte. Non li temere, non impaurirti davanti a loro; sono una genìa di ribelli".
10Mi disse ancora: "Figlio dell'uomo, tutte le parole che ti dico accoglile nel cuore e ascoltale con gli orecchi: 11poi
va', recati dai deportati, dai figli del tuo popolo, e parla loro. Dirai: Così dice il Signore, ascoltino o non ascoltino".
12Allora uno spirito mi sollevò e dietro a me udii un grande fragore: "Benedetta la gloria del Signore dal luogo della
sua dimora!". 13Era il rumore delle ali degli esseri viventi che le battevano l'una contro l'altra e contemporaneamente
il rumore delle ruote e il rumore di un grande frastuono. 14Uno spirito dunque mi sollevò e mi portò via; io ritornai
triste e con l'animo eccitato, mentre la mano del Signore pesava su di me. 15Giunsi dai deportati di Tel-Avìv, che
abitano lungo il canale Chebàr, dove hanno preso dimora, e rimasi in mezzo a loro sette giorni come stordito.
16Al termine di questi sette giorni mi fu rivolta questa parola del Signore: "Figlio dell'uomo, ti ho posto per
sentinella alla casa d'Israele. 17Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. 18Se io
dico al malvagio: Tu morirai! e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e
viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. 19Ma se tu ammonisci
il malvagio ed egli non si allontana dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta, egli morirà per il suo peccato,
ma tu ti sarai salvato.20Così, se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, io porrò un ostacolo davanti a lui ed egli
morirà; poiché tu non l'avrai avvertito, morirà per il suo peccato e le opere giuste da lui compiute non saranno più
ricordate; ma della morte di lui domanderò conto a te. 21Se tu invece avrai avvertito il giusto di non peccare ed egli
non peccherà, egli vivrà, perché è stato avvertito e tu ti sarai salvato".
22Anche là venne sopra di me la mano del Signore ed egli mi disse: "Alzati e va' nella valle; là ti voglio parlare".
23Mi alzai e andai nella valle; ed ecco la gloria del Signore era là, simile alla gloria che avevo vista sul canale
Chebàr, e caddi con la faccia a terra. 24Allora uno spirito entrò in me e mi fece alzare in piedi ed egli mi disse: "Va' e
rinchiuditi in casa. 25Ed ecco, figlio dell'uomo, ti saranno messe addosso delle funi, sarai legato e non potrai più
uscire in mezzo a loro. 26Ti farò aderire la lingua al palato e resterai muto; così non sarai più per loro uno che li
rimprovera, perché sono una genìa di ribelli. 27Ma quando poi ti parlerò, ti aprirò la bocca e tu riferirai loro: Dice il
Signore Dio: chi vuole ascoltare ascolti e chi non vuole non ascolti; perché sono una genìa di ribelli".
41"Tu, figlio dell'uomo, prendi una tavoletta d'argilla, mettila dinanzi a te, disegnaci sopra una città, Gerusalemme, 2e
disponi intorno ad essa l'assedio: rizza torri, costruisci terrapieni, schiera gli accampamenti e colloca intorno gli
arieti. 3Poi prendi una teglia di ferro e mettila come muro di ferro fra te e la città, e tieni fisso lo sguardo su di essa,
che sarà assediata, anzi tu la assedierai! Questo sarà un segno per gli Israeliti.
4Mettiti poi a giacere sul fianco sinistro e sconta su di esso la iniquità d'Israele. Per il numero di giorni in cui giacerai
su di esso, espierai le sue iniquità: 5io ho computato a te gli anni della sua espiazione come un numero di giorni. Per
centonovanta giorni tu espierai le iniquità degli Israeliti.
6Terminati questi, giacerai sul fianco destro e sconterai l'iniquità di Giuda per quaranta giorni, computando un
giorno per ogni anno. 7Terrai fisso lo sguardo contro il muro di Gerusalemme, terrai il braccio disteso e profeterai
contro di essa. Ecco ti ho cinto di catene, 8in modo che tu non potrai voltarti né da una parte né dall'altra finché tu
non abbia compiuto i giorni della tua reclusione.9Prendi intanto grano, orzo, fave, lenticchie, miglio e spelta, mettili in un recipiente e fattene del pane: ne mangerai
durante tutti i giorni che tu rimarrai disteso sul fianco, cioè per centonovanta giorni. 10Il cibo che ti prenderai sarà
del peso di venti sicli al giorno: lo consumerai nelle ventiquattr'ore. 11Anche l'acqua che berrai sarà razionata: un
sesto di hin, nelle ventiquattro ore. 12Mangerai questo cibo in forma di una schiacciata d'orzo, che cuocerai sopra
escrementi umani davanti ai loro occhi. 13In tal maniera, mi disse il Signore, mangeranno gli Israeliti il loro pane
impuro, in mezzo alle genti fra le quali li disperderò".
14Io esclamai: "Ah, Signore Dio, mai mi sono contaminato! Dall'infanzia fino ad ora mai ho mangiato carne di bestia
morta o sbranata, né mai è entrato nella mia bocca cibo impuro". 15Egli mi rispose: "Ebbene, invece di escrementi
umani ti concedo sterco di bue; lì sopra cuocerai il tuo pane".
16Poi soggiunse: "Figlio dell'uomo, ecco io tolgo a Gerusalemme la riserva del pane; mangeranno il pane a razione e
con angoscia e berranno l'acqua a misura in preda all'affanno; 17così, mancando pane e acqua, languiranno tutti
insieme e si consumeranno nella loro iniquità.1E tu, figlio dell'uomo, prendi una spada affilata, usala come un rasoio da barbiere e raditi i capelli e la barba; poi
prendi una bilancia e dividi i peli tagliati.2Un terzo lo brucerai sul fuoco in mezzo alla città al termine dei giorni dell'assedio; prenderai un altro terzo e lo
taglierai con la spada intorno alla città e l'altro terzo lo disperderai al vento, mentre io sguainerò la spada dietro ad
essi. 3Di questi ne prenderai un piccolo numero e li legherai al lembo del tuo mantello; 4ne prenderai ancora una
piccola parte e li getterai sul fuoco e li brucerai e da essi si sprigionerà il fuoco. A tutti gli Israeliti riferirai: 5Così
dice il Signore Dio: Questa è Gerusalemme! Io l'avevo collocata in mezzo alle genti e circondata di paesi stranieri.
6Essa si è ribellata con empietà alle mie leggi più delle genti e ai miei statuti più dei paesi che la circondano: hanno
disprezzato i miei decreti e non han camminato secondo i miei comandamenti. 7Perciò, dice il Signore Dio: Poiché
voi siete più ribelli delle genti che vi circondano, non avete seguito i miei comandamenti, non avete osservato i miei
decreti e neppure avete agito secondo i costumi delle genti che vi stanno intorno, 8ebbene, così dice il Signore Dio:
Ecco anche me contro di te: farò in mezzo a te giustizia di fronte alle genti. 9Farò in mezzo a te quanto non ho mai
fatto e non farò mai più, a causa delle tue colpe abominevoli. 10Perciò in mezzo a te i padri divoreranno i figli e i
figli divoreranno i padri. Compirò in te i miei giudizi e disperderò ad ogni vento quel che resterà di te. 11Com'è vero
ch'io vivo, dice il Signore Dio, poiché tu hai profanato il mio santuario con tutte le tue nefandezze e con tutte le tue
cose abominevoli, anch'io raderò tutto, il mio occhio non s'impietosirà, non avrò compassione. 12Un terzo dei tuoi
morirà di peste e perirà di fame in mezzo a te; un terzo cadrà di spada nei tuoi dintorni e l'altro terzo lo disperderò a
tutti i venti e sguainerò la spada dietro di essi. 13Allora darò sfogo alla mia ira, sazierò su di loro il mio furore e mi
vendicherò; allora sapranno che io, il Signore, avevo parlato con sdegno, quando sfogherò su di loro il mio furore.
14Ti ridurrò a un deserto, a un obbrobrio in mezzo alle nazioni che ti stanno all'intorno, sotto gli sguardi di tutti i
passanti. 15Sarai un obbrobrio e un vituperio, un esempio e un orrore per le genti che ti circondano, quando in mezzo
a te farò giustizia, con sdegno e furore, con terribile vendetta - io, il Signore, parlo - 16quando scoccherò contro di
voi le terribili saette della fame, che portano distruzione e che lancerò per distruggervi, e aumenterò la fame contro
di voi, togliendovi la riserva del pane. 17Allora manderò contro di voi la fame e le belve che ti distruggeranno i figli;
in mezzo a te passeranno la peste e la strage, mentre farò piombare sopra di te la spada. Io, il Signore, ho parlato".
61Mi fu quindi rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, volgi la faccia verso i monti d'Israele e profetizza
contro di essi: 3Monti d'Israele, udite la parola del Signore Dio. Così dice il Signore Dio ai monti e alle colline, alle
gole e alle valli: Ecco, manderò sopra di voi la spada e distruggerò le vostre alture; 4i vostri altari saranno devastati e
infranti i vostri altari per l'incenso; getterò i vostri cadaveri davanti ai vostri idoli 5e disseminerò le vostre ossa
intorno ai vostri altari. 6Su tutto il vostro suolo le vostre città saranno rovinate, le vostre alture demolite, distrutte, e i
vostri altari spariranno. Saranno frantumati e scompariranno i vostri idoli, spezzati i vostri altari per l'incenso,
periranno le vostre opere. 7Trafitti a morte cadranno in mezzo a voi e saprete che io sono il Signore.
8Tuttavia lascerò alcuni di voi scampati alla spada in mezzo alle genti, quando vi avrò dispersi nei vari paesi: 9i
vostri scampati si ricorderanno di me fra le genti in mezzo alle quali saranno deportati; perché io avrò spezzato il
loro cuore infedele che si è allontanato da me e i loro occhi che si sono prostituiti ai loro idoli; avranno orrore di se
stessi per le iniquità commesse e per tutte le loro nefandezze.
10Sapranno allora che io sono il Signore e che non invano ho minacciato di infliggere loro questi mali.
11Così dice il Signore Dio : Batti le mani, pesta i piedi in terra e di': Oh, per tutti i loro orribili abomini il popolo
d'Israele perirà di spada, di fame e di peste! 12Chi è lontano morirà di peste, chi è vicino cadrà di spada, chi è
assediato morirà di fame: sfogherò su di loro il mio sdegno.
13Saprete allora che io sono il Signore, quando i loro cadaveri giaceranno fra i loro idoli, intorno ai loro altari, su
ogni colle elevato, su ogni cima di monte, sotto ogni albero verde e ogni quercia frondosa, dovunque hanno bruciato
profumi soavi ai loro idoli. 14Stenderò la mano su di loro e renderò la terra desolata e brulla dal deserto fino a Ribla,
dovunque dimorino; sapranno allora che io sono il Signore".
71Questa parola del Signore mi fu rivolta: 2"Ora, figlio dell'uomo riferisci: Così dice il Signore Dio al paese d'Israele:
La fine! Giunge la fine per i quattro punti cardinali del paese. 3Ora che su di te pende la fine, io scaglio contro di te
la mia ira per giudicarti delle tue opere e per domandarti conto delle tue nefandezze. 4Non s'impietosirà per te il mio
occhio e non avrò compassione, anzi ti terrò responsabile della tua condotta e saranno palesi in mezzo a te le tue
nefandezze; saprete allora che io sono il Signore. 5Così dice il Signore Dio: Sventura su sventura, ecco, arriva.
6Viene la fine, la fine viene su di te; ecco, viene.
7Sopraggiunge il tuo destino, o abitante del paese: arriva il tempo, è prossimo il giorno terribile e non di tripudio sui
monti. 8Ora, fra breve, rovescerò il mio furore su di te e su di te darò sfogo alla mia ira. Ti giudicherò secondo le tue
opere e ti domanderò conto di tutte le tue nefandezze. 9né s'impietosirà il mio occhio e non avrò compassione, ma ti
terrò responsabile della tua condotta e saranno palesi in mezzo a te le tue nefandezze: saprete allora che sono io, il
Signore, colui che colpisce. 10Ecco il giorno, eccolo che arriva. È giunta la tua sorte. L'ingiustizia fiorisce, germoglia
l'orgoglio 11e la violenza si leva a scettro d'iniquità. 12È giunto il tempo, è vicino il giorno: chi ha comprato non si
allieti, chi ha venduto non rimpianga; perché l'ira pende su tutti! 13Chi ha venduto non tornerà in possesso di ciò che
ha venduto anche se rimarrà in vita, perché la condanna contro il loro fasto non sarà revocata e nessuno nella sua
perversità potrà preservare la sua esistenza.14Si suona la tromba e tutto è pronto; ma nessuno muove a battaglia, perché il mio furore è contro tutta quella
moltitudine.15La spada all'esterno, la peste e la fame di dentro: chi è per la campagna perirà di spada, chi è in città sarà divorato
dalla fame e dalla peste. 16Chi di loro potrà fuggire e salvarsi sui monti gemerà come le colombe delle valli, ognuno
per la sua iniquità.27Il re sarà in lutto, il principe ammantato di desolazione,
tremeranno le mani del popolo del paese.1Al quinto giorno del sesto mese dell'anno sesto, mentre mi trovavo in casa e dinanzi a me sedevano gli anziani di
Giuda, la mano del Signore Dio si posò su di me 2e vidi qualcosa dall'aspetto d'uomo: da ciò che sembravano i suoi
fianchi in giù, appariva come di fuoco e dai fianchi in su appariva come uno splendore simile all'elettro. 3Stese come
una mano e mi afferrò per i capelli: uno spirito mi sollevò fra terra e cielo e mi portò in visioni divine a
Gerusalemme, all'ingresso del cortile interno, che guarda a settentrione, dove era collocato l'idolo della gelosia, che
provocava la gelosia. 4Ed ecco là era la gloria del Dio d'Israele, simile a quella che avevo visto nella valle.
5Mi disse: "Figlio dell'uomo, alza gli occhi verso settentrione!". Ed ecco a settentrione della porta dell'altare l'idolo
della gelosia, proprio all'ingresso. 6Mi disse: "Figlio dell'uomo, vedi che fanno costoro? Guarda i grandi abomini che
la casa d'Israele commette qui per allontanarmi dal mio santuario! Ne vedrai altri ancora peggiori". 7Mi condusse
allora all'ingresso del cortile e vidi un foro nella parete. 8Mi disse: "Figlio dell'uomo, sfonda la parete". Sfondai la
parete, ed ecco apparve una porta. 9Mi disse: "Entra e osserva gli abomini malvagi che commettono costoro". 10Io
entrai e vidi ogni sorta di rettili e di animali abominevoli e tutti gli idoli del popolo d'Israele raffigurati intorno alle
pareti 11e settanta anziani della casa d'Israele, fra i quali Iazanià figlio di Safàn, in piedi, davanti ad essi, ciascuno
con il turibolo in mano, mentre il profumo saliva in nubi d'incenso. 12Mi disse: "Hai visto, figlio dell'uomo, quello
che fanno gli anziani del popolo d'Israele nelle tenebre, ciascuno nella stanza recondita del proprio idolo? Vanno
dicendo: Il Signore non ci vede... il Signore ha abbandonato il paese...". 13Poi mi disse: "Hai visto, figlio dell'uomo?
Vedrai che si commettono nefandezze peggiori di queste". 14Mi condusse all'ingresso del portico della casa del
Signore che guarda a settentrione e vidi donne sedute che piangevano Tammuz. 15Mi disse: "Hai visto, figlio
dell'uomo? Vedrai abomini peggiori di questi". 16Mi condusse nell'atrio interno del tempio; ed ecco all'ingresso del
tempio, fra il vestibolo e l'altare, circa venticinque uomini, con le spalle voltate al tempio e la faccia a oriente che,
prostrati, adoravano il sole. 17Mi disse: "Hai visto, figlio dell'uomo? Come se fosse piccola cosa per la casa di Giuda,
commettere simili nefandezze in questo luogo, hanno riempito il paese di violenze, per provocare la mia collera.
Eccoli, vedi, che si portano il ramoscello sacro alle narici. 18Ebbene anch'io agirò con furore. Il mio occhio non
s'impietosirà; non avrò compassione: manderanno alte grida ai miei orecchi, ma non li ascolterò".
91Allora una voce potente gridò ai miei orecchi: "Avvicinatevi, voi che dovete punire la città, ognuno con lo
strumento di sterminio in mano". 2Ecco sei uomini giungere dalla direzione della porta superiore che guarda a
settentrione, ciascuno con lo strumento di sterminio in mano. In mezzo a loro c'era un altro uomo, vestito di lino,
con una borsa da scriba al fianco. Appena giunti, si fermarono accanto all'altare di bronzo. 3La gloria del Dio di
Israele, dal cherubino sul quale si posava si alzò verso la soglia del tempio e chiamò l'uomo vestito di lino che aveva
al fianco la borsa da scriba. 4Il Signore gli disse: "Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un tau
sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono". 5Agli altri disse, in
modo che io sentissi: "Seguitelo attraverso la città e colpite! Il vostro occhio non perdoni, non abbiate misericordia.
6Vecchi, giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio: solo non toccate chi abbia il tau in
fronte; cominciate dal mio santuario!". Incominciarono dagli anziani che erano davanti al tempio. 7Disse loro:
"Profanate pure il santuario, riempite di cadaveri i cortili. Uscite!". Quelli uscirono e fecero strage nella città.
8Mentre essi facevano strage, io ero rimasto solo: mi gettai con la faccia a terra e gridai: "Ah! Signore Dio,
sterminerai tu quanto è rimasto di Israele, rovesciando il tuo furore sopra Gerusalemme?".
9Mi disse: "L'iniquità di Israele e di Giuda è enorme, la terra è coperta di sangue, la città è piena di violenza. Infatti
vanno dicendo: Il Signore ha abbandonato il paese: il Signore non vede. 10Ebbene, neppure il mio occhio avrà
compassione e non userò misericordia: farò ricadere sul loro capo le loro opere". 11Ed ecco l'uomo vestito di lino,
che aveva la borsa al fianco, fece questo rapporto: "Ho fatto come tu mi hai comandato".
101Io guardavo ed ecco sul firmamento che stava sopra il capo dei cherubini vidi come una pietra di zaffìro e al di
sopra appariva qualcosa che aveva la forma di un trono. 2Disse all'uomo vestito di lino: "Va' fra le ruote che sono
sotto il cherubino e riempi il cavo delle mani dei carboni accesi che sono fra i cherubini e spargili sulla città". Egli vi
andò mentre io lo seguivo con lo sguardo.3Ora i cherubini erano fermi a destra del tempio, quando l'uomo vi andò, e una nube riempiva il cortile interno. 4La
gloria del Signore si alzò sopra il cherubino verso la soglia del tempio e il tempio fu riempito dalla nube e il cortile
fu pieno dello splendore della gloria del Signore. 5Il fragore delle ali dei cherubini giungeva fino al cortile esterno,
come la voce di Dio onnipotente quando parla.6Appena ebbe dato all'uomo vestito di lino l'ordine di prendere il fuoco fra le ruote in mezzo ai cherubini, egli
avanzò e si fermò vicino alla ruota. 7Il cherubino tese la mano per prendere il fuoco che era fra i cherubini; ne prese
e lo mise nel cavo delle mani dell'uomo vestito di lino, il quale lo prese e uscì. 8Io stavo guardando: i cherubini
avevano sotto le ali la forma di una mano d'uomo. 9Guardai ancora ed ecco che al fianco dei cherubini vi erano
quattro ruote, una ruota al fianco di ciascun cherubino. Quelle ruote avevano l'aspetto del topazio. 10Sembrava che
tutte e quattro fossero di una medesima forma, come se una ruota fosse in mezzo all'altra. 11Muovendosi, potevano
andare nelle quattro direzioni senza voltarsi, perché si muovevano verso il lato dove era rivolta la testa, senza
voltarsi durante il movimento.12Tutto il loro corpo, il dorso, le mani, le ali e le ruote erano pieni di occhi tutt'intorno; ognuno dei quattro aveva la
propria ruota. 13Io sentii che le ruote venivano chiamate "Turbine". 14Ogni cherubino aveva quattro sembianze: la
prima quella di cherubino, la seconda quella di uomo, la terza quella di leone e la quarta quella di aquila. 15I
cherubini si alzarono in alto: essi erano quegli esseri viventi che avevo visti al canale Chebàr. 16Quando i cherubini
si muovevano, anche le ruote avanzavano al loro fianco: quando i cherubini spiegavano le ali per sollevarsi da terra,
le ruote non si allontanavano dal loro fianco; 17quando si fermavano, anche le ruote si fermavano; quando si
alzavano, anche le ruote si alzavano con loro perché lo spirito di quegli esseri era in loro.
18La gloria del Signore uscì dalla soglia del tempio e si fermò sui cherubini. 19I cherubini spiegarono le ali e si
sollevarono da terra sotto i miei occhi; anche le ruote si alzarono con loro e si fermarono all'ingresso della porta
orientale del tempio, mentre la gloria del Dio d'Israele era in alto su di loro. 20Erano i medesimi esseri che io avevo
visti sotto il Dio d'Israele lungo il canale Chebàr e riconobbi che erano cherubini. 21Ciascuno aveva quattro aspetti e
ciascuno quattro ali e qualcosa simile a mani d'uomo sotto le ali. 22Il loro sembiante era il medesimo che avevo visto
lungo il canale Chebàr. Ciascuno di loro procedeva di fronte a sé.
111Uno spirito mi sollevò e mi trasportò alla porta orientale del tempio che guarda a oriente; ed ecco davanti alla porta
vi erano venticinque uomini e in mezzo a loro vidi Iazanià figlio d'Azzùr, e Pelatìa figlio di Benaià, capi del popolo.
2Il Signore mi disse: "Figlio dell'uomo, questi sono gli uomini che tramano il male e danno consigli cattivi in questa
città; 3sono coloro che dicono: Non in breve tempo si costruiscon le case: questa città è la pentola e noi siamo la
carne. 4Per questo profetizza contro di loro, profetizza, figlio dell'uomo".
5Lo spirito del Signore venne su di me e mi disse: "Parla, dice il Signore: Così avete detto, o Israeliti, e io conosco
ciò che vi passa per la mente. 6Voi avete moltiplicato i morti in questa città, avete riempito di cadaveri le sue strade.
7Per questo così dice il Signore Dio: I cadaveri che avete gettati in mezzo a essa sono la carne, e la città è la pentola.
Ma io vi scaccerò. 8Avete paura della spada e io manderò la spada contro di voi, dice il Signore Dio! 9Vi scaccerò
dalla città e vi metterò in mano agli stranieri e farò giustizia su di voi. 10Cadrete di spada: sulla frontiera d'Israele io
vi giudicherò e saprete che io sono il Signore. 11La città non sarà per voi la pentola e voi non ne sarete la carne!
Sulla frontiera di Israele vi giudicherò: 12allora saprete che io sono il Signore, di cui non avete eseguito i comandi né
osservate le leggi, mentre avete agito secondo i costumi delle genti vicine".
13Non avevo finito di profetizzare quando Pelatìa figlio di Benaià cadde morto. Io mi gettai con la faccia a terra e
gridai con tutta la voce: "Ah! Signore Dio, vuoi proprio distruggere quanto resta d'Israele?".
14Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 15"Figlio dell'uomo, ai tuoi fratelli, ai deportati con te, a tutta la casa
d'Israele gli abitanti di Gerusalemme vanno dicendo: Voi andate pure lontano dal Signore: a noi è stata data in
possesso questa terra. 16Di' loro dunque: Dice il Signore Dio: Se li ho mandati lontano fra le genti, se li ho dispersi in
terre straniere, sarò per loro un santuario per poco tempo nelle terre dove hanno emigrato. 17Riferisci: Così dice il
Signore Dio: Vi raccoglierò in mezzo alle genti e vi radunerò dalle terre in cui siete stati dispersi e a voi darò il
paese d'Israele. 18Essi vi entreranno e vi elimineranno tutti i suoi idoli e tutti i suoi abomini. 19Darò loro un cuore
nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro; toglierò dal loro petto il cuore di pietra e darò loro un cuore di
carne, 20perché seguano i miei decreti e osservino le mie leggi e li mettano in pratica; saranno il mio popolo e io sarò
il loro Dio. 21Ma su coloro che seguono con il cuore i loro idoli e le loro nefandezze farò ricadere le loro opere, dice
il Signore Dio".22I cherubini allora alzarono le ali e le ruote si mossero insieme con loro mentre la gloria del Dio d'Israele era in alto
su di loro. 23Quindi dal centro della città la gloria del Signore si alzò e andò a fermarsi sul monte che è ad oriente
della città. 24E uno spirito mi sollevò e mi portò in Caldea fra i deportati, in visione, in spirito di Dio, e la visione che
avevo visto disparve davanti a me. 25E io raccontai ai deportati quanto il Signore mi aveva mostrato.
121Questa parola del Signore mi fu riferita: 2"Figlio dell'uomo, tu abiti in mezzo a una genìa di ribelli, che hanno occhi
per vedere e non vedono, hanno orecchi per udire e non odono, perché sono una genìa di ribelli.
3Tu, figlio dell'uomo, fa' il tuo bagaglio da deportato e, di giorno davanti ai loro occhi, prepàrati a emigrare;
emigrerai dal luogo dove stai verso un altro luogo, davanti ai loro occhi: forse comprenderanno che sono una genìa
di ribelli. 4Prepara di giorno il tuo bagaglio, come il bagaglio d'un esiliato, davanti ai loro occhi; uscirai però al
tramonto, davanti a loro, come partirebbe un esiliato. 5Fa' alla loro presenza un'apertura nel muro ed esci di lì.
6Mettiti alla loro presenza il bagaglio sulle spalle ed esci nell'oscurità: ti coprirai la faccia in modo da non vedere il
paese, perché io ho fatto di te un simbolo per gli Israeliti".
7Io feci come mi era stato comandato: preparai di giorno il mio bagaglio come il bagaglio d'un esiliato e sul
tramonto feci un foro nel muro con le mani, uscii nell'oscurità e mi misi il bagaglio sulle spalle sotto i loro occhi.
8Al mattino mi fu rivolta questa parola del Signore: 9"Figlio dell'uomo, non t'ha chiesto il popolo d'Israele, quella
genìa di ribelli, che cosa stai facendo? 10Rispondi loro: Così dice il Signore Dio: Quest'oracolo è per il principe di
Gerusalemme e per tutti gli Israeliti che vi abitano.
11Tu dirai: Io sono un simbolo per voi; infatti quello che ho fatto a te, sarà fatto a loro; saranno deportati e andranno
in schiavitù. 12Il principe, che è in mezzo a loro si caricherà il bagaglio sulle spalle, nell'oscurità, e uscirà per la
breccia che verrà fatta nel muro per farlo partire; si coprirà il viso, per non vedere con gli occhi il paese. 13Ma io
tenderò la mia rete contro di lui ed egli rimarrà preso nei miei lacci: lo condurrò in Bábilonia, nel paese dei Caldei,
ma egli non la vedrà e là morirà. 14Disperderò ad ogni vento quanti sono intorno a lui, le sue guardie e tutte le sue
truppe, e snuderò dietro a loro la spada. 15Allora sapranno che io sono il Signore, quando li avrò dispersi fra le genti
e li avrò disseminati in paesi stranieri. 16Tuttavia ne risparmierò alcuni, superstiti alla spada, alla fame e alla peste,
perché raccontino tutte le loro scelleratezze alle genti fra le quali andranno e anch'esse sappiano che io sono il
Signore".17Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: 18"Figlio dell'uomo, mangia il pane con paura e bevi l'acqua con
trepidazione e con angoscia. 19Al popolo del paese dirai: Così dice il Signore Dio agli abitanti di Gerusalemme, al
paese d'Israele: Mangeranno il loro pane nell'angoscia e berranno la loro acqua nella desolazione, perché la loro terra
sarà spogliata della sua abbondanza per l'empietà di tutti i suoi abitanti. 20Le città popolose saranno distrutte e la
campagna ridotta a un deserto: saprete che io sono il Signore".
21Mi fu ancora rivolta questa parola del Signore: 22"Figlio dell'uomo, che cos'è questo proverbio che si va ripetendo
nel paese di Israele: Passano i giorni e ogni visione svanisce? 23Ebbene, riferisci loro: Così dice il Signore Dio: Farò
cessare questo proverbio e non si sentirà più ripetere in Israele; anzi riferisci loro: Si avvicinano i giorni in cui si
avvererà ogni visione.24Infatti non ci sarà più visione falsa, né predizione fallace in mezzo agli Israeliti, 25perché io, il Signore, parlerò e
attuerò senza indugio la parola che ho detta. Anzi, ai vostri giorni, o genìa di ribelli, pronunzierò una parola e
l'attuerò: parola del Signore Dio".26Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: 27"Figlio dell'uomo, ecco, gli Israeliti van dicendo: La visione che
costui vede è per i giorni futuri; costui predice per i tempi lontani. 28Ebbene, riferisci loro: Dice il Signore Dio: Non
sarà ritardata più a lungo ogni mia parola: la parola che dirò l'eseguirò. Oracolo del Signore Dio".
131Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, profetizza contro i profeti d'Israele, profetizza e
di' a coloro che profetizzano secondo i propri desideri: Udite la parola del Signore: 3Così dice il Signore Dio:
Guai ai profeti stolti, che seguono il loro spirito senza avere avuto visioni. 4Come sciacalli fra le macerie, tali sono i
tuoi profeti, Israele. 5Voi non siete saliti sulle brecce e non avete costruito alcun baluardo in difesa degli Israeliti,
perché potessero resistere al combattimento nel giorno del Signore. 6Hanno avuto visioni false, vaticini menzogneri
coloro che dicono: Oracolo del Signore, mentre il Signore non li ha inviati. Eppure confidano che si avveri la loro
parola! 7Non avete forse avuto una falsa visione e preannunziato vaticini bugiardi, quando dite: Parola del Signore,
mentre io non vi ho parlato? 8Pertanto dice il Signore Dio: Poiché voi avete detto il falso e avuto visioni bugiarde,
eccomi dunque contro di voi, dice il Signore Dio. 9La mia mano sarà sopra i profeti dalle false visioni e dai vaticini
bugiardi; non avranno parte nell'assemblea del mio popolo, non saranno scritti nel libro d'Israele e non entreranno
nel paese d'Israele: saprete che io sono il Signore Dio, 10poiché ingannano il mio popolo dicendo: Pace! e la pace
non c'è; mentre egli costruisce un muro, ecco essi lo intonacano di mota. 11Di' a quegli intonacatori di mota: Cadrà!
Scenderà una pioggia torrenziale, una grandine grossa, si scatenerà un uragano 12ed ecco, il muro è abbattuto. Allora
non vi sarà forse domandato: Dov'è la calcina con cui lo avevate intonacato? 13Perciò dice il Signore Dio: Con ira
scatenerò un uragano, per la mia collera cadrà una pioggia torrenziale, nel mio furore per la distruzione cadrà
grandine come pietre; 14demolirò il muro che avete intonacato di mota, lo atterrerò e le sue fondamenta rimarranno
scoperte; esso crollerà e voi perirete insieme con esso e saprete che io sono il Signore.
15Quando avrò sfogato l'ira contro il muro e contro coloro che lo intonacarono di mota, io vi dirò: Il muro non c'è più
e neppure gli intonacatori, 16i profeti d'Israele che profetavano su Gerusalemme e vedevano per essa una visione di
pace, mentre non vi era pace. Oracolo del Signore.
17Ora tu, figlio dell'uomo, rivolgiti alle figlie del tuo popolo che profetizzano secondo i loro desideri e profetizza
contro di loro. 18Dirai loro: Dice il Signore Dio: Guai a quelle che cuciono nastri magici a ogni polso e preparano
veli per le teste di ogni grandezza per dar la caccia alle persone. Pretendete forse di dare la caccia alla gente del mio
popolo e salvare voi stesse? 19Voi mi avete disonorato presso il mio popolo per qualche manciata d'orzo e per un
tozzo di pane, facendo morire chi non doveva morire e facendo vivere chi non doveva vivere, ingannando il mio
popolo che crede alle menzogne.20Perciò dice il Signore Dio: Eccomi contro i vostri nastri magici con i quali voi date la caccia alla gente come a
uccelli; li strapperò dalle vostre braccia e libererò la gente che voi avete catturato come uccelli. 21Straccerò i vostri
veli e libererò il mio popolo dalle vostre mani e non sarà più una preda in mano vostra; saprete così che io sono il
Signore. 22Voi infatti avete rattristato con menzogne il cuore del giusto, mentre io non l'avevo rattristato e avete
rafforzato il malvagio perché non desistesse dalla sua vita malvagia e vivesse. 23Per questo non avrete più visioni
false, né più spaccerete incantesimi: libererò il mio popolo dalle vostre mani e saprete che io sono il Signore".
141Vennero a trovarmi alcuni anziani d'Israele e sedettero dinanzi a me. 2Mi fu rivolta allora questa parola del Signore:
3"Figlio dell'uomo, questi uomini hanno posto idoli nel loro cuore e tengono fisso lo sguardo all'occasione della loro
iniquità appena si mostri. Mi lascerò interrogare da loro? 4Parla quindi e di' loro: Dice il Signore Dio: Qualunque
Israelita avrà innalzato i suoi idoli nel proprio cuore e avrà rivolto lo sguardo all'occasione della propria iniquità e
verrà dal profeta, gli risponderò io, il Signore, riguardo alla moltitudine dei suoi idoli, 5per raggiungere al cuore gli
Israeliti, che si sono allontanati da me a causa di tutti i loro idoli. 6Riferisci pertanto al popolo d'Israele: Dice il
Signore Dio: Convertitevi, abbandonate i vostri idoli e distogliete la faccia da tutte le vostre immondezze, 7poiché a
qualunque Israelita e a qualunque straniero abitante in Israele, che si allontana da me e innalza nel suo cuore i suoi
idoli e rivolge lo sguardo all'occasione della propria iniquità e poi viene dal profeta a consultarmi, risponderò io, il
Signore, da me stesso. 8Distoglierò la faccia da costui e ne farò un esempio e un proverbio, e lo sterminerò dal mio
popolo: saprete così che io sono il Signore.9Se un profeta si lascia sedurre e fa una profezia, io, il Signore, ho sedotto quel profeta: stenderò la mano contro di
lui e lo cancellerò dal mio popolo Israele. 10Ambedue porteranno la pena della loro iniquità. La pena di chi consulta
sarà uguale a quella del profeta, 11perché gli Israeliti non vadano più errando lontano da me, né più si contaminino
con tutte le loro prevaricazioni: essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Parola del Signore".
12Mi fu rivolta questa parola del Signore: 13"Figlio dell'uomo, se un paese pecca contro di me e si rende infedele, io
stendo la mano sopra di lui e gli tolgo la riserva del pane e gli mando contro la fame e stèrmino uomini e bestie;
14anche se nel paese vivessero questi tre uomini: Noè, Daniele e Giobbe, essi con la loro giustizia salverebbero solo
se stessi, dice il Signore Dio. 15Oppure se io infestassi quel paese di bestie feroci, che lo privassero dei suoi figli e ne
facessero un deserto che nessuno potesse attraversare a causa delle bestie feroci, 16anche se in mezzo a quella terra ci
fossero questi tre uomini, giuro com'è vero ch'io vivo, dice il Signore Dio: non salverebbero né figli né figlie,
soltanto loro si salverebbero, ma la terra sarebbe un deserto.
17Oppure, se io mandassi la spada contro quel paese e dicessi: Spada, percorri quel paese; e sterminassi uomini e
bestie, 18anche se in mezzo a quel paese ci fossero questi tre uomini, giuro com'è vero ch'io vivo, dice il Signore:
non salverebbero né figli né figlie, soltanto loro si salverebbero.
19Oppure, se io mandassi la peste contro quella terra e sfogassi nella strage lo sdegno e sterminassi uomini e bestie,
20anche se in mezzo a quella terra ci fossero Noè, Daniele e Giobbe, giuro com'è vero ch'io vivo, dice il Signore Dio:
non salverebbero né figli né figlie, soltanto essi si salverebbero per la loro giustizia.
21Dice infatti il Signore Dio: Quando manderò contro Gerusalemme i miei quattro tremendi castighi: la spada, la
fame, le bestie feroci e la peste, per estirpare da essa uomini e bestie, 22ecco vi sarà in mezzo un residuo che si
metterà in salvo con i figli e le figlie. Essi verranno da voi perché vediate la loro condotta e le loro opere e vi
consoliate del male che ho mandato contro Gerusalemme, di quanto ho mandato contro di lei. 23Essi vi consoleranno
quando vedrete la loro condotta e le loro opere e saprete che non invano ho fatto quello che ho fatto in mezzo a lei".
Parola del Signore Dio.1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, che pregi ha il legno della vite di fronte a tutti gli altri
legni della foresta?3Si adopera forse quel legno per farne un oggetto?
Ci si fa forse un piolo per attaccarci qualcosa?1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, fa' conoscere a Gerusalemme tutti i suoi abomini. 3Dirai
loro: Così dice il Signore Dio a Gerusalemme: Tu sei, per origine e nascita, del paese dei Cananei; tuo padre era
Amorreo e tua madre Hittita. Alla tua nascita, quando fosti partorita, non ti fu tagliato l'ombelico e non fosti lavata
con l'acqua per purificarti; non ti fecero le frizioni di sale, né fosti avvolta in fasce. 5Occhio pietoso non si volse su
di te per farti una sola di queste cose e usarti compassione, ma come oggetto ripugnante fosti gettata via in piena
campagna, il giorno della tua nascita.6Passai vicino a te e ti vidi mentre ti dibattevi nel sangue e ti dissi: Vivi nel tuo sangue 7e cresci come l'erba del
campo. Crescesti e ti facesti grande e giungesti al fiore della giovinezza: il tuo petto divenne fiorente ed eri giunta
ormai alla pubertà; ma eri nuda e scoperta.8Passai vicino a te e ti vidi; ecco, la tua età era l'età dell'amore; io stesi il lembo del mio mantello su di te e coprii la
tua nudità; giurai alleanza con te, dice il Signore Dio, e divenisti mia. 9Ti lavai con acqua, ti ripulii del sangue e ti
unsi con olio; 10ti vestii di ricami, ti calzai di pelle di tasso, ti cinsi il capo di bisso e ti ricoprii di seta; 11ti adornai di
gioielli: ti misi braccialetti ai polsi e una collana al collo: 12misi al tuo naso un anello, orecchini agli orecchi e una
splendida corona sul tuo capo. 13Così fosti adorna d'oro e d'argento; le tue vesti eran di bisso, di seta e ricami; fior di
farina e miele e olio furono il tuo cibo; diventasti sempre più bella e giungesti fino ad esser regina. 14La tua fama si
diffuse fra le genti per la tua bellezza, che era perfetta, per la gloria che io avevo posta in te, parola del Signore Dio.
15Tu però, infatuata per la tua bellezza e approfittando della tua fama, ti sei prostituita concedendo i tuoi favori ad
ogni passante. 16Prendesti i tuoi abiti per adornare a vari colori le alture su cui ti prostituivi. 17Con i tuoi splendidi
gioielli d'oro e d'argento, che io ti avevo dati, facesti immagini umane e te ne servisti per peccare; 18poi tu le
adornasti con le tue vesti ricamate e davanti a quelle immagini presentasti il mio olio e i miei profumi. 19Il pane che
io ti avevo dato, il fior di farina, l'olio e il miele di cui ti nutrivo ponesti davanti ad esse come offerta di soave odore.
Oracolo del Signore Dio.20Prendesti i figli e le figlie che mi avevi generati e li sacrificasti loro in cibo. Erano forse poca cosa le tue infedeltà?
21Immolasti i miei figli e li offristi a loro, facendoli passare per il fuoco. 22Fra tutte le tue nefandezze e infedeltà non
ti ricordasti del tempo della tua giovinezza, quando eri nuda e ti dibattevi nel sangue! 23Ora, dopo tutta la tua
perversione, guai, guai a te! Oracolo del Signore Dio. 24In ogni piazza ti sei fabbricata un tempietto e costruita una
altura; 25ad ogni crocicchio ti sei fatta un altare, disonorando la tua bellezza, offrendo il tuo corpo a ogni passante,
moltiplicando le tue prostituzioni. 26Hai concesso i tuoi favori ai figli d'Egitto, tuoi corpulenti vicini, e hai
moltiplicato le tue infedeltà per irritarmi. 27Ed ecco io ho steso la mano su di te; ho ridotto il tuo cibo e ti ho
abbandonato in potere delle tue nemiche, le figlie dei Filistei, che erano disgustate della tua condotta sfrontata.
28Non ancora sazia, hai concesso i tuoi favori agli Assiri; ma non soddisfatta 29hai moltiplicato le tue infedeltà nel
paese di Canaan, fino nella Caldea: e neppure allora ti sei saziata. 30Come è stato abbietto il tuo cuore - dice il
Signore Dio - facendo tutte queste azioni degne di una spudorata sgualdrina! 31Quando ti costruivi un postribolo ad
ogni crocevia e ti facevi un'altura in ogni piazza, tu non eri come una prostituta in cerca di guadagno, 32ma come
un'adultera che, invece del marito, accoglie gli stranieri! 33Ad ogni prostituta si da' un compenso, ma tu hai dato il
compenso a tutti i tuoi amanti e hai distribuito loro doni perché da ogni parte venissero da te per le tue prostituzioni.
34Tu hai fatto il contrario delle altre donne, quando ti prostituivi: nessuno è corso dietro a te, mentre tu hai distribuito
doni e non ne hai ricevuti, tanto eri pervertita.35Perciò, o prostituta, ascolta la parola del Signore. 36Così dice il Signore Dio: Per le tue ricchezze sperperate, per la
tua nudità scoperta nelle prostituzioni con i tuoi amanti e con tutti i tuoi idoli abominevoli, per il sangue dei tuoi figli
che hai offerto a loro, 37ecco, io adunerò da ogni parte tutti i tuoi amanti con i quali sei stata compiacente, coloro che
hai amati insieme con coloro che hai odiati, e scoprirò di fronte a loro la tua nudità perché essi la vedano tutta.
38Ti infliggerò la condanna delle adultere e delle sanguinarie e riverserò su di te furore e gelosia.
39Ti abbandonerò nelle loro mani e distruggeranno i tuoi postriboli, demoliranno le tue alture; ti spoglieranno delle
tue vesti e ti toglieranno i tuoi splendidi ornamenti: ti lasceranno scoperta e nuda. 40Poi ecciteranno contro di te la
folla, ti lapideranno e ti trafiggeranno con la spada. 41Incendieranno le tue case e sarà fatta giustizia di te sotto gli
occhi di numerose donne: ti farò smettere di prostituirti e non distribuirai più doni. 42Quando avrò saziato il mio
sdegno su di te, la mia gelosia si allontanerà da te; mi calmerò e non mi adirerò più. 43Per il fatto che tu non ti sei
ricordata del tempo della tua giovinezza e mi hai provocato all'ira con tutte queste cose, ecco anch'io farò ricadere
sul tuo capo le tue azioni, parola del Signore Dio; non accumulerai altre scelleratezze oltre tutti gli altri tuoi abomini.
44Ecco, ogni esperto di proverbi dovrà dire questo proverbio a tuo riguardo: Quale la madre, tale la figlia. 45Tu sei la
degna figlia di tua madre, che ha abbandonato il marito e i suoi figli: tu sei sorella delle tue sorelle, che hanno
abbandonato il marito e i loro figli. Vostra madre era una Hittita e vostro padre un Amorreo. 46Tua sorella maggiore
è Samaria, che con le sue figlie abita alla tua sinistra; tua sorella più piccola è Sòdoma, che con le sue figlie abita
alla tua destra. 47Tu non soltanto hai seguito la loro condotta e agito secondo i loro costumi abominevoli, ma come
se ciò fosse stato troppo poco, ti sei comportata peggio di loro in tutta la tua condotta. 48Per la mia vita - dice il
Signore Dio - tua sorella Sòdoma e le sue figlie non fecero quanto hai fatto tu e le tue figlie! 49Ecco, questa fu
l'iniquità di tua sorella Sòdoma: essa e le sue figlie avevano superbia, ingordigia, ozio indolente, ma non stesero la
mano al povero e all'indigente: 50insuperbirono e commisero ciò che è abominevole dinanzi a me: io le vidi e le
eliminai. 51Samaria non ha peccato la metà di quanto hai peccato tu. Tu hai moltiplicato le tue nefandezze più di
loro, le tue sorelle, tanto da farle apparire giuste, con tutte le nefandezze che hai commesse.
52Devi portare anche tu la tua umiliazione, tu che hai giustificato le tue sorelle. Per i tuoi peccati che superano i loro
esse sono più giuste di te: anche tu dunque devi essere svergognata e portare la tua umiliazione, perché hai
giustificato le tue sorelle. 53Ma io cambierò le loro sorti: cambierò le sorti di Sòdoma e delle città dipendenti,
cambierò le sorti di Samaria e delle città dipendenti; anche le tue sorti muterò in mezzo a loro, 54perché tu porti la
tua umiliazione e tu senta vergogna di quanto hai fatto per consolarle. 55Tua sorella Sòdoma e le città dipendenti
torneranno al loro stato di prima; Samaria e le città dipendenti torneranno al loro stato di prima e anche tu e le città
dipendenti tornerete allo stato di prima. 56Eppure tua sorella Sòdoma non era forse sulla tua bocca al tempo del tuo
orgoglio, 57prima che fosse scoperta la tua malvagità? Perché ora tu sei disprezzata dalle figlie di Aram e da tutte le
figlie dei Filistei che sono intorno a te, le quali ti dileggiano da ogni parte? 58Tu stai scontando la tua scelleratezza e
i tuoi abomini. Parola del Signore. 59Poiché, dice il Signore Dio: Io ho ricambiato a te quello che hai fatto tu, che hai
disprezzato il giuramento e violato l'alleanza. 60Anch'io mi ricorderò dell'alleanza conclusa con te al tempo della tua
giovinezza e stabilirò con te un'alleanza eterna. 61Allora ti ricorderai della tua condotta e ne sarai confusa, quando
riceverai le tue sorelle maggiori insieme a quelle più piccole e io le darò a te per figlie, ma non in forza della tua
alleanza; 62io ratificherò la mia alleanza con te e tu saprai che io sono il Signore, 63perché te ne ricordi e ti vergogni
e, nella tua confusione, tu non apra più bocca, quando ti avrò perdonato quello che hai fatto. Parola del Signore
Dio".1Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, proponi un enigma e racconta una parabola agli
Israeliti. 3Tu dirai: Dice il Signore Dio:Proprio nell'aiuola dove è germogliata, seccherà!".
11Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: 12"Parla dunque a quella genìa di ribelli: Non sapete che cosa
significa questo? Di' ancora: Ecco, il re di Bábilonia è giunto a Gerusalemme, ha preso il re e i prìncipi e li ha
trasportati con sé in Bábilonia. 13Si è scelto uno di stirpe reale e ha fatto un patto con lui, obbligandolo con
giuramento. Ha deportato i potenti del paese, 14perché il regno fosse debole e non potesse innalzarsi ed egli
osservasse e mantenesse l'alleanza con lui. 15Ma questi gli si è ribellato e ha mandato messaggeri in Egitto, perché
gli fossero dati cavalli e molti soldati. Potrà prosperare, potrà scampare chi ha agito così? Chi ha infranto un patto
potrà uscirne senza danno? 16Per la mia vita, dice il Signore Dio, proprio nel paese del re che gli aveva dato il trono,
di cui ha disprezzato il giuramento e infranto l'alleanza, presso di lui, morirà, in Bábilonia. 17Il faraone con le sue
grandi forze e il suo ingente esercito non gli sarà di valido aiuto in guerra, quando si eleveranno terrapieni e si
costruiranno baluardi per distruggere tante vite umane. 18Ha disprezzato un giuramento, ha infranto un'alleanza:
ecco, aveva dato la mano e poi ha agito in tal modo. Non potrà trovare scampo.
19Perciò così dice il Signore Dio: Com'è vero ch'io vivo, il mio giuramento che egli ha disprezzato, la mia alleanza
che ha infranta li farò ricadere sopra il suo capo. 20Stenderò su di lui la mia rete e rimarrà preso nel mio laccio. Lo
porterò in Bábilonia e là lo giudicherò per l'infedeltà commessa contro di me. 21Tutti i migliori delle sue schiere
cadranno di spada e i superstiti saranno dispersi a tutti i venti: così saprete che io, il Signore, ho parlato.
22Dice il Signore Dio:che umilio l'albero alto e innalzo l'albero basso;
faccio seccare l'albero verde e germogliare l'albero secco.
Io, il Signore, ho parlato e lo farò".1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Perché andate ripetendo questo proverbio sul paese d'Israele:
I padri han mangiato l'uva acerba3Com'è vero ch'io vivo, dice il Signore Dio, voi non ripeterete più questo proverbio in Israele. 4Ecco, tutte le vite
sono mie: la vita del padre e quella del figlio è mia; chi pecca morirà.
5Se uno è giusto e osserva il diritto e la giustizia, 6se non mangia sulle alture e non alza gli occhi agli idoli della casa
d'Israele, se non disonora la moglie del suo prossimo e non si accosta a una donna durante il suo stato di impurità,
7se non opprime alcuno, restituisce il pegno al debitore, non commette rapina, divide il pane con l'affamato e copre
di vesti l'ignudo, 8se non presta a usura e non esige interesse, desiste dall'iniquità e pronunzia retto giudizio fra un
uomo e un altro, 9se cammina nei miei decreti e osserva le mie leggi agendo con fedeltà, egli è giusto ed egli vivrà,
parola del Signore Dio. 10Ma se uno ha generato un figlio violento e sanguinario che commette qualcuna di tali
azioni, 11mentre egli non le commette, e questo figlio mangia sulle alture, disonora la donna del prossimo, 12opprime
il povero e l'indigente, commette rapine, non restituisce il pegno, volge gli occhi agli idoli, compie azioni
abominevoli, 13presta a usura ed esige gli interessi, egli non vivrà; poiché ha commesso queste azioni abominevoli,
costui morirà e dovrà a se stesso la propria morte. 14Ma, se uno ha generato un figlio che vedendo tutti i peccati
commessi dal padre, sebbene li veda, non li commette, 15non mangia sulle alture, non volge gli occhi agli idoli di
Israele, non disonora la donna del prossimo, 16non opprime alcuno, non trattiene il pegno, non commette rapina, da'
il pane all'affamato e copre di vesti l'ignudo, 17desiste dall'iniquità, non presta a usura né a interesse, osserva i miei
decreti, cammina secondo le mie leggi, costui non morirà per l'iniquità di suo padre, ma certo vivrà. 18Suo padre
invece, che ha oppresso e derubato il suo prossimo, che non ha agito bene in mezzo al popolo, morirà per la sua
iniquità.19Voi dite: Perché il figlio non sconta l'iniquità del padre? Perché il figlio ha agito secondo giustizia e rettitudine, ha
osservato tutti i miei comandamenti e li ha messi in pratica, perciò egli vivrà.
20Colui che ha peccato e non altri deve morire; il figlio non sconta l'iniquità del padre, né il padre l'iniquità del figlio.
Al giusto sarà accreditata la sua giustizia e al malvagio la sua malvagità.
21Ma se il malvagio si ritrae da tutti i peccati che ha commessi e osserva tutti i miei decreti e agisce con giustizia e
rettitudine, egli vivrà, non morirà. 22Nessuna delle colpe commesse sarà ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha
praticata.23Forse che io ho piacere della morte del malvagio - dice il Signore Dio - o non piuttosto che desista dalla sua
condotta e viva?24Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette l'iniquità e agisce secondo tutti gli abomini che l'empio
commette, potrà egli vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in
cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà.
25Voi dite: Non è retto il modo di agire del Signore.
Ascolta dunque, popolo d'Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? 26Se il giusto si
allontana dalla giustizia per commettere l'iniquità e a causa di questa muore, egli muore appunto per l'iniquità che ha
commessa. 27E se l'ingiusto desiste dall'ingiustizia che ha commessa e agisce con giustizia e rettitudine, egli fa
vivere se stesso. 28Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà. 29Eppure
gli Israeliti van dicendo: Non è retta la via del Signore. O popolo d'Israele, non sono rette le mie vie o piuttosto non
sono rette le vostre?30Perciò, o Israeliti, io giudicherò ognuno di voi secondo la sua condotta. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e
desistete da tutte le vostre iniquità, e l'iniquità non sarà più causa della vostra rovina. 31Liberatevi da tutte le iniquità
commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché volete morire, o Israeliti? 32Io non godo della
morte di chi muore. Parola del Signore Dio. Convertitevi e vivrete".
191Intona ora un lamento sui capi d'Israele 2dicendo:
"Che cos'era tua madre?perché non se ne sentisse la voce sui monti d'Israele.
10Tua madre era come una viteQuesto è un lamento e come lamento è passato nell'uso.
201Il dieci del quinto mese, anno settimo, alcuni anziani d'Israele vennero a consultare il Signore e sedettero davanti a
me. 2Mi fu rivolta questa parola del Signore: 3"Figlio dell'uomo, parla agli anziani d'Israele e di' loro: Dice il Signore
Dio: Venite voi per consultarmi? Com'è vero ch'io vivo, non mi lascerò consultare da voi. Oracolo del Signore Dio.
4Vuoi giudicarli? Li vuoi giudicare, figlio dell'uomo? Mostra loro gli abomini dei loro padri. 5Di' loro: Dice il
Signore Dio: Quando io scelsi Israele e alzai la mano e giurai per la stirpe della casa di Giacobbe, apparvi loro nel
paese d'Egitto e giurai per loro dicendo: Io, il Signore, sono vostro Dio. 6Allora alzai la mano e giurai di farli uscire
dal paese d'Egitto e condurli in una terra scelta per loro, stillante latte e miele, che è la più bella fra tutte le terre.
7Dissi loro: Ognuno getti via gli abomini dei propri occhi e non vi contaminate con gl'idoli d'Egitto: sono io il vostro
Dio.8Ma essi mi si ribellarono e non mi vollero ascoltare: non gettarono via gli abomini dei propri occhi e non
abbandonarono gli idoli d'Egitto. Allora io decisi di riversare sopra di loro il mio furore e di sfogare contro di loro la
mia ira, in mezzo al paese d'Egitto. 9Ma feci diversamente per riguardo al mio nome, perché non fosse profanato agli
occhi delle genti in mezzo alle quali si trovavano, poiché avevo dichiarato che li avrei fatti uscire dal paese d'Egitto
sotto i loro occhi. 10Così li feci uscire dall'Egitto e li condussi nel deserto; 11diedi loro i miei statuti e feci loro
conoscere le mie leggi, perché colui che le osserva viva per esse. 12Diedi loro anche i miei sabati come un segno fra
me e loro, perché sapessero che sono io, il Signore, che li santifico.
13Ma gli Israeliti si ribellarono contro di me nel deserto: essi non camminarono secondo i miei decreti, disprezzarono
le mie leggi, che bisogna osservare perché l'uomo viva, e violarono sempre i miei sabati. Allora io decisi di riversare
su di loro il mio sdegno nel deserto e di sterminarli.
14Ma agii diversamente per il mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle genti di fronte alle quali io li
avevo fatti uscire. 15Avevo giurato su di loro nel deserto che non li avrei più condotti nella terra che io avevo loro
assegnato, terra stillante latte e miele, la più bella fra tutte le terre, 16perché avevano disprezzato i miei
comandamenti, non avevano seguito i miei statuti e avevano profanato i miei sabati, mentre il loro cuore si era
attaccato ai loro idoli. 17Tuttavia il mio occhio ebbe pietà di loro e non li distrussi, non li sterminai tutti nel deserto.
18Dissi ai loro figli nel deserto: Non seguite le regole dei vostri padri, non osservate le loro leggi, non vi contaminate
con i loro idoli: 19sono io, il Signore, il vostro Dio. Camminate secondo i miei decreti, osservate le mie leggi e
mettetele in pratica. 20Santificate i miei sabati e siano un segno fra me e voi, perché si sappia che sono io, il Signore
vostro Dio.21Ma anche i figli mi si ribellarono, non camminarono secondo i miei decreti, non osservarono e non misero in
pratica le mie leggi, che danno la vita a chi le osserva; profanarono i miei sabati. Allora io decisi di riversare il mio
sdegno su di loro e di sfogare contro di essi l'ira nel deserto.
22Ma ritirai la mano e feci diversamente per riguardo al mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle genti,
alla cui presenza io li avevo fatti uscire. 23E nel deserto giurai loro, alzando la mia mano, che li avrei dispersi fra le
genti e disseminati in paesi stranieri, 24perché non avevano praticato le mie leggi, anzi, avevano disprezzato i miei
decreti, profanato i miei sabati e i loro occhi erano sempre rivolti agli idoli dei loro padri.
25Allora io diedi loro perfino statuti non buoni e leggi per le quali non potevano vivere. 26Feci sì che si
contaminassero nelle loro offerte facendo passare per il fuoco ogni loro primogenito, per atterrirli, perché
riconoscessero che io sono il Signore. 27Parla dunque agli Israeliti, figlio dell'uomo, e di' loro: Dice il Signore Dio:
Ancora in questo mi offesero i vostri padri agendo con infedeltà verso di me: 28dopo che io li ebbi introdotti nel
paese che, levando la mia mano, avevo giurato di dare loro, essi guardarono ogni colle elevato, ogni albero verde e
là fecero i sacrifici e portarono le loro offerte provocatrici: là depositarono i loro profumi soavi e versarono le loro
libazioni. 29Io dissi loro: Che cos'è quest'altura alla quale voi andate? Il nome altura è rimasto fino ai nostri giorni.
30Ebbene, di' agli Israeliti: Così dice il Signore Dio: Vi contaminate secondo il costume dei vostri padri, vi
prostituite secondo i loro abomini, 31vi contaminate con tutti i vostri idoli fino ad oggi, facendo le vostre offerte e
facendo passare per il fuoco i vostri figli e io mi dovrei lasciare consultare da voi, uomini d'Israele? Com'è vero ch'io
vivo - parola del Signore Dio - non mi lascerò consultare da voi. 32E ciò che v'immaginate in cuor vostro non
avverrà, mentre voi andate dicendo: Saremo come le genti, come le tribù degli altri paesi che prestano culto al legno
e alla pietra. 33Com'è vero ch'io vivo - parola del Signore Dio - io regnerò su di voi con mano forte, con braccio
possente e rovesciando la mia ira. 34Poi vi farò uscire di mezzo ai popoli e vi radunerò da quei territori dove foste
dispersi con mano forte, con braccio possente e con la mia ira traboccante 35e vi condurrò nel deserto dei popoli e lì
a faccia a faccia vi giudicherò. 36Come giudicai i vostri padri nel deserto del paese di Egitto così giudicherò voi, dice
il Signore Dio. 37Vi farò passare sotto il mio bastone e vi condurrò sotto il giogo dell'alleanza. 38Separerò da voi i
ribelli e quelli che si sono staccati da me; li farò uscire dal paese in cui dimorano, ma non entreranno nel paese
d'Israele: così saprete che io sono il Signore. 39A voi, uomini d'Israele, così dice il Signore Dio: Andate, servite pure
ognuno i vostri idoli, ma infine mi ascolterete e il mio santo nome non profanerete più con le vostre offerte, con i
vostri idoli; 40poiché sul mio monte santo, sull'alto monte d'Israele - oracolo del Signore Dio - mi servirà tutta la casa
d'Israele, tutta riunita in quel paese; là mi saranno graditi e là richiederò le vostre offerte, le primizie dei vostri doni
in qualunque forma me li consacrerete. 41Io vi accetterò come soave profumo, quando vi avrò liberati dai popoli e vi
avrò radunati dai paesi nei quali foste dispersi: mi mostrerò santo in voi agli occhi delle genti.
42Allora voi saprete che io sono il Signore, quando vi condurrò nel paese d'Israele, nel paese che alzando la mia
mano giurai di dare ai vostri padri. 43Là vi ricorderete della vostra condotta, di tutti i misfatti dei quali vi siete
macchiati, e proverete disgusto di voi stessi, per tutte le malvagità che avete commesse. 44Allora saprete che io sono
il Signore, quando agirò con voi per l'onore del mio nome e non secondo la vostra malvagia condotta e i vostri
costumi corrotti, uomini d'Israele". Parola del Signore Dio.
211Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, volgi la faccia verso il mezzogiorno, parla alla regione
australe e predici contro la selva del mezzogiorno. 3Dirai alla selva del mezzogiorno: Ascolta la parola del Signore:
Dice il Signore Dio: Ecco, io accenderò in te un fuoco che divorerà in te ogni albero verde e ogni albero secco: la
fiamma ardente non si spegnerà e ogni sembiante sarà bruciato dal mezzogiorno al settentrione. 4Ogni vivente vedrà
che io, il Signore, l'ho incendiato e non si spegnerà".
5Io dissi: "Ah! Signore Dio, essi vanno dicendo di me: Non è forse costui uno che racconta delle favole?".
6Mi fu rivolta questa parola del Signore: 7"Figlio dell'uomo, volgi la faccia verso Gerusalemme e parla contro i suoi
santuari, predici contro il paese d'Israele. 8Tu riferirai al paese d'Israele: Così dice il Signore Dio: Eccomi contro di
te. Sguainerò la spada e ucciderò in te il giusto e il peccatore. 9Se ucciderò in te il giusto e il peccatore, significa che
la spada sguainata sarà contro ogni carne, dal mezzogiorno al settentrione. 10Così ogni vivente saprà che io, il
Signore, ho sguainato la spada ed essa non rientrerà nel fodero. 11Tu, figlio dell'uomo, piangi: piangi davanti a loro
con il cuore infranto e pieno d'amarezza. 12Quando ti domanderanno: Perché piangi?, risponderai: Perché è giunta la
notizia che il cuore verrà meno, le mani s'indeboliranno, lo spirito sarà costernato, le ginocchia vacilleranno. Ecco è
giunta e si compie". Parola del Signore Dio. 13Mi fu rivolta questa parola del Signore: 14"Figlio dell'uomo, profetizza
e di' loro: Così dice il Signore Dio:che cosa accadrebbe se nemmeno un bastone sprezzante ci fosse
Parola del Signore Dio.20Perché i cuori si struggano e si moltiplichino le vittime,
ho messo ad ogni porta la punta della spada,24"Figlio dell'uomo, traccia due strade per il passaggio della spada del re di Bábilonia; proverranno tutte e due dallo
stesso paese; tu metti un segnale a capo della strada che conduce nella città. 25Traccia la strada per cui la spada
giunga a Rabbà degli Ammoniti e in Giuda, a Gerusalemme nella città fortificata. 26Infatti il re di Bábilonia è fermo
al bivio, all'inizio delle due strade, per interrogare le sorti: agita le frecce, interroga gli dèi domestici, osserva il
fegato. 27Nella sua destra è uscito il responso: Gerusalemme, per porre contro di essa gli arieti, per farle udire
l'ordine del massacro, echeggiare grida di guerra, disporre gli arieti contro le sue porte, innalzare terrapieni, costruire
trincee.28Ma questo non è che un vano presagio agli occhi di quelli che hanno fatto loro solenni giuramenti. Egli però
ricorda loro l'iniquità per cui saranno catturati". 29Perciò dice il Signore: "Poiché voi avete fatto ricordare le vostre
iniquità, rendendo manifeste le vostre trasgressioni e palesi i vostri peccati in tutto il vostro modo di agire, poiché ve
ne vantate, voi resterete presi al laccio. 30A te, sconsacrato, empio principe d'Israele, di cui è giunto il giorno con il
tempo della tua iniquità finale, 31così dice il Signore Dio: Deponi il turbante e togliti la corona: tutto sarà cambiato:
ciò che è basso sarà elevato e ciò che è alto sarà abbassato. 32In rovina, in rovina, in rovina la ridurrò e non si
rialzerà più finché non giunga colui al quale appartiene di diritto e al quale io la darò".
33Tu, figlio dell'uomo, profetizza e annunzia: "Così dice il Signore Dio agli Ammoniti e riguardo ai loro insulti. Di'
dunque: La spada, la spada è sguainata per la strage, è affilata per sterminare, per lampeggiare, 34mentre tu hai false
visioni e ti si predicono sorti bugiarde, la spada sarà messa alla gola degli empi perversi, il cui giorno è venuto, al
colmo della loro malvagità.35Rimettila nel fodero. Nel luogo stesso in cui tu fosti creato, nella terra stessa in cui sei nato, io ti giudicherò;
36rovescerò su di te il mio sdegno, contro di te soffierò nel fuoco della mia ira e ti abbandonerò in mano di uomini
violenti, portatori di distruzione. 37Sarai preda del fuoco, del tuo sangue sarà intrisa la terra, non ti si ricorderà più
perché io, il Signore, ho parlato".1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Tu, figlio dell'uomo, forse non giudicherai, non giudicherai tu la città
sanguinaria? Mostrale tutti i suoi abomini. 3Tu riferirai: Dice il Signore Dio: O città che sparge il sangue in mezzo a
se stessa, perché giunga il suo tempo, e fabbrica a suo danno idoli con cui contaminarsi! 4Per il sangue che hai
sparso, ti sei resa colpevole e ti sei contaminata con gli idoli che hai fabbricato: hai affrettato il tuo giorno, sei giunta
al termine dei tuoi anni. Ti renderò perciò l'obbrobrio dei popoli e lo scherno di tutta la terra. 5I vicini e i lontani si
faran beffe di te o città infamata e piena di disordini. 6Ecco in te i prìncipi d'Israele, ognuno secondo il suo potere,
intenti a spargere sangue. 7In te si disprezza il padre e la madre, in te si maltratta il forestiero, in te si opprime
l'orfano e la vedova. 8Hai disprezzato i miei santuari, hai profanato i miei sabati. 9Vi sono in te calunniatori che
versano il sangue. C'è in te chi banchetta sui monti e chi commette scelleratezze. 10In te si hanno rapporti col proprio
padre, in te si giace con la donna in stato di mestruazione. 11Uno reca oltraggio alla donna del prossimo, l'altro
contamina con incesto la nuora, altri viola la sorella, figlia del padre. 12In te si ricevono doni per spargere il sangue,
tu presti a interesse e a usura, spogli con la violenza il tuo prossimo e di me ti dimentichi. Oracolo del Signore Dio.
13Ecco, io batto le mani per le frodi che hai commesse e per il sangue che è versato in mezzo a te. 14Reggerà il tuo
cuore e saranno forti le mani per i giorni che io ti preparo? Io, il Signore, l'ho detto e lo farò; 15ti disperderò fra le
nazioni e ti disseminerò in paesi stranieri; ti purificherò della tua immondezza, 16poi ti riprenderò in eredità davanti
alle nazioni e tu saprai che io sono il Signore".17Mi fu rivolta questa parola del Signore: 18"Figlio dell'uomo, gli Israeliti si son cambiati in scoria per me; sono tutti
rame, stagno, ferro e piombo dentro un crogiuolo: sono scoria di argento. 19Perciò così dice il Signore: Poiché vi
siete tutti cambiati in scoria, io vi radunerò dentro Gerusalemme. 20Come si mette insieme argento, rame, ferro,
piombo, stagno dentro un crogiuolo e si soffia nel fuoco per fonderli, così io, con ira e con sdegno, vi metterò tutti
insieme e vi farò fondere; 21vi radunerò, contro di voi soffierò nel fuoco del mio sdegno e vi fonderò in mezzo alla
città. 22Come si fonde l'argento nel crogiuolo, così sarete fusi in mezzo ad essa: saprete che io, il Signore, ho
riversato il mio sdegno contro di voi".23Mi fu rivolta questa parola del Signore: 24"Figlio dell'uomo, di' a Gerusalemme: Tu sei una terra non purificata,
non lavata da pioggia in un giorno di tempesta. 25Dentro di essa i suoi prìncipi, come un leone ruggente che sbrana la
preda, divorano la gente, s'impadroniscono di tesori e ricchezze, moltiplicano le vedove in mezzo ad essa. 26I suoi
sacerdoti violano la mia legge, profanano le cose sante. Non fanno distinzione fra il sacro e il profano, non
insegnano a distinguere fra puro e impuro, non osservano i miei sabati e io sono disonorato in mezzo a loro. 27I suoi
capi in mezzo ad essa sono come lupi che dilaniano la preda, versano il sangue, fanno perire la gente per turpi
guadagni. 28I suoi profeti hanno come intonacato tutti questi delitti con false visioni e oracoli fallaci e vanno
dicendo: Così parla il Signore Dio, mentre invece il Signore non ha parlato. 29Gli abitanti della campagna
commettono violenze e si danno alla rapina, calpestano il povero e il bisognoso, maltrattano il forestiero, contro ogni
diritto. 30Io ho cercato fra loro un uomo che costruisse un muro e si ergesse sulla breccia di fronte a me, per
difendere il paese perché io non lo devastassi, ma non l'ho trovato. 31Io rovescerò su di essi il mio sdegno: li
consumerò con il fuoco della mia collera: la loro condotta farò ricadere sulle loro teste". Oracolo del Signore Dio.
231Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, vi erano due donne, figlie della stessa madre, 3le quali si
erano prostituite in Egitto fin dalla loro giovinezza, dove venne profanato il loro petto e oppresso il loro seno
verginale. 4Esse si chiamano Oolà la maggiore e Oolibà la più piccola, sua sorella. L'una e l'altra divennero mie e
partorirono figli e figlie. Oolà è Samaria e Oolibà è Gerusalemme. 5Oolà mentre era mia si dimostrò infedele: arse
d'amore per i suoi spasimanti, gli Assiri suoi vicini, 6vestiti di porpora, prìncipi e governatori, tutti giovani attraenti,
cavalieri montati su cavalli. 7Concesse loro i suoi favori, al fiore degli Assiri, e si contaminò con gli idoli di coloro
dei quali si era innamorata. 8Non rinunciò alle sue relazioni amorose con gli Egiziani, i quali avevano abusato di lei
nella sua giovinezza, avevano profanato il suo seno verginale, sfogando su di lei la loro libidine. 9Per questo l'ho
data in mano ai suoi amanti, in mano agli Assiri, dei quali si era innamorata. 10Essi scoprirono la sua nudità, presero
i suoi figli e le sue figlie e la uccisero di spada. Divenne così come un monito fra le donne, per la condanna
esemplare che essi avevano eseguita su di lei.11Sua sorella Oolibà la vide e si corruppe più di lei nei suoi amoreggiamenti; con le sue infedeltà superò la sorella.
12Spasimò per gli Assiri suoi vicini, prìncipi e capi, vestiti di porpora, cavalieri montati su cavalli, tutti giovani
attraenti. 13Io vidi che si era contaminata e che tutt'e due seguivano la stessa via. 14Ma essa moltiplicò le
prostituzioni. Vide uomini effigiati su una parete, figure di Caldei, disegnati con il minio, 15con cinture ai fianchi,
ampi turbanti in capo, dall'aspetto di grandi capi, rappresentanti i figli di Bábilonia, originari di Caldea: 16essa se ne
innamorò non appena li vide e inviò loro messaggeri in Caldea. 17I figli di Bábilonia andarono da lei al letto degli
amori e la contaminarono con le loro fornicazioni ed essa si contaminò con loro finché ne fu nauseata. 18Poiché
aveva messo in pubblico le sue tresche e scoperto la sua nudità, anch'io mi allontanai da lei come mi ero allontanato
dalla sorella. 19Ma essa continuò a moltiplicare prostituzioni, ricordando il tempo della sua gioventù, quando si
prostituiva in Egitto. 20Arse di libidine per quegli amanti lussuriosi come asini, libidinosi come stalloni, 21e così
rinnovò l'infamia della sua giovinezza, quando in Egitto veniva profanato il suo petto, oppresso il suo seno
verginale. 22Per questo, Oolibà, così dice il Signore Dio: Ecco, io suscito contro di te gli amanti di cui mi sono
disgustato e li condurrò contro di te da ogni parte, 23i figli di Bábilonia e di tutti i Caldei, quelli di Pekòd, di Soa e di
Koa e con loro tutti gli Assiri, tutti i giovani attraenti, prìncipi e capi, tutti capitani e cavalieri famosi; 24verranno
contro di te dal settentrione con cocchi e carri e con una moltitudine di popolo e si schiereranno contro di te da ogni
parte con scudi grandi e piccoli ed elmi. A loro ho rimesso il giudizio e ti giudicheranno secondo le loro leggi.
25Scatenerò la mia gelosia contro di te e ti tratteranno con furore: ti taglieranno il naso e gli orecchi e i superstiti
cadranno di spada; deporteranno i tuoi figli e le tue figlie e ciò che rimarrà di te sarà preda del fuoco. 26Ti
spoglieranno delle tue vesti e s'impadroniranno dei tuoi gioielli. 27Metterò fine alle tue scelleratezze e alle tue
prostituzioni commesse in Egitto: non alzerai più gli occhi verso di loro, non ricorderai più l'Egitto.
28Perché così dice il Signore Dio: Ecco, io ti consegno in mano a coloro che tu odii, in mano a coloro di cui sei
nauseata. 29Ti tratteranno con odio e si impadroniranno di tutti i tuoi beni, lasciandoti nuda e scoperta; sarà svelata la
turpitudine delle tue scelleratezze, la tua libidine e la tua disonestà. 30Così sarai trattata perché tu mi hai tradito con
le genti, perché ti sei contaminata con i loro idoli. 31Hai seguito la via di tua sorella, la sua coppa porrò nelle tue
mani".34Anche tu la berrai, la vuoterai, ne succhierai i cocci,
ti lacererai il seno,35Perciò dice il Signore Dio: "Poiché tu mi hai dimenticato e mi hai voltato le spalle, sconterai dunque la tua
disonestà e le tue dissolutezze!".36Il Signore mi disse: "Figlio dell'uomo, non giudicherai tu Oolà e Oolibà? Non mostrerai ad esse i loro abomini?
37Sono state adultere e le loro mani sono lorde di sangue, hanno commesso adulterio con i loro idoli; perfino i figli
che mi avevano partorito, li hanno fatti passare per il fuoco in loro pasto. 38Ancor questo mi hanno fatto: in quello
stesso giorno hanno contaminato il mio santuario e profanato i miei sabati; 39dopo avere immolato i loro figli ai loro
idoli, sono venute in quel medesimo giorno al mio santuario per profanarlo: ecco quello che hanno fatto dentro la
mia casa!40Si rivolsero anche a uomini di paesi lontani, invitandoli per mezzo di messaggeri, ed essi giunsero. Per loro ti sei
lavata, ti sei dipinta gli occhi, ti sei adornata dei tuoi vestiti preziosi, 41ti sei stesa su un magnifico divano davanti ad
una tavola imbandita, su cui hai posto il mio olio, i miei profumi. 42Si udiva lo strepito di una moltitudine festante di
uomini venuti dal deserto, i quali avevano messo braccialetti ai polsi e una corona di gloria sul loro capo. 43Io
pensavo di costei, abituata agli adultèri: Ora costoro si faranno complici delle sue prostituzioni. 44Infatti entrarono da
lei, come si entra da una prostituta: così entrarono da Oolà e da Oolibà, donne di malaffare. 45Ma uomini retti le
giudicheranno come si giudicano le adultere e le assassine. Le loro mani sono lorde di sangue".
46Dice infatti il Signore Dio: "Si farà venire contro di loro una folla ed esse saranno abbandonate alle malversazioni
e al saccheggio. 47La folla le lapiderà e le farà a pezzi con le spade; ne ucciderà i figli e le figlie e darà alle fiamme le
case. 48Eliminerò così un'infamia dalla terra e tutte le donne impareranno a non commettere infamie simili.
49Faranno ricadere la vostra infamia su di voi e sconterete i vostri peccati di idolatria: saprete così che io sono il
Signore Dio".1Il dieci del decimo mese, dell'anno nono, mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, metti per
iscritto la data di oggi, di questo giorno, perché proprio oggi il re di Bábilonia punta contro Gerusalemme. 3Proponi
una parabola a questa genìa di ribelli dicendo loro: Così dice il Signore Dio:
Metti su la pentola,non l'ha sparso in terra per ricoprirlo di polvere.
8Per provocare la mia collera,13La tua immondezza è esecrabile: ho cercato di purificarti, ma tu non ti sei lasciata purificare. Perciò dalla tua
immondezza non sarai purificata finché non avrò sfogato su di te la mia collera. 14Io, il Signore, ho parlato! Questo
avverrà, lo compirò senza revoca; non avrò né pietà, né compassione. Ti giudicherò secondo la tua condotta e i tuoi
misfatti". Oracolo del Signore Dio.15Mi fu rivolta questa parola del Signore: 16"Figlio dell'uomo ecco, io ti tolgo all'improvviso colei che è la delizia dei
tuoi occhi: ma tu non fare il lamento, non piangere, non versare una lacrima. 17Sospira in silenzio e non fare il lutto
dei morti: avvolgiti il capo con il turbante, mettiti i sandali ai piedi, non ti velare fino alla bocca, non mangiare il
pane del lutto".18La mattina avevo parlato al popolo e la sera mia moglie morì. La mattina dopo feci come mi era stato comandato
19e la gente mi domandava: "Non vuoi spiegarci che cosa significa quello che tu fai?". 20Io risposi: "Il Signore mi ha
parlato: 21Annunzia agli Israeliti: Così dice il Signore Dio: Ecco, io faccio profanare il mio santuario, orgoglio della
vostra forza, delizia dei vostri occhi e amore delle vostre anime. I figli e le figlie che avete lasciato cadranno di
spada. 22Voi farete come ho fatto io: non vi velerete fino alla bocca, non mangerete il pane del lutto. 23Avrete i vostri
turbanti in capo e i sandali ai piedi: non farete il lamento e non piangerete: ma vi consumerete per le vostre iniquità e
gemerete l'uno con l'altro. 24Ezechiele sarà per voi un segno: quando ciò avverrà, voi farete in tutto come ha fatto lui
e saprete che io sono il Signore. 25Tu, figlio dell'uomo, il giorno in cui toglierò loro la loro fortezza, la gioia della
loro gloria, l'amore dei loro occhi, la brama delle loro anime, i loro figli e le loro figlie, 26allora verrà a te un profugo
per dartene notizia. 27In quel giorno la tua bocca si aprirà per parlare con il profugo, parlerai e non sarai più muto e
sarai per loro un segno: essi sapranno che io sono il Signore".
251Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, rivolgiti agli Ammoniti e predici contro di loro.
3Annunzierai agli Ammoniti: Udite la parola del Signore Dio. Dice il Signore Dio: Poiché tu hai esclamato: Ah! Ah!
riguardo al mio santuario poiché è stato profanato, riguardo al paese di Israele perché è stato devastato, e riguardo
alla casa di Giuda perché condotta in esilio, 4per questo:
Ecco, io ti do in mano ai figli d'oriente.hai pestato i piedi in terra e hai gioito in cuor tuo
con pieno disprezzo per il paese d'Israele,Ti annienterò e allora saprai che io sono il Signore".
8Dice il Signore Dio:Ecco, la casa di Giuda è come tutti gli altri popoli,
9ebbene, io apro il fianco di Moab,12Dice il Signore Dio: "Poiché Edom ha sfogato crudelmente la sua vendetta contro la casa di Giuda e s'è reso
colpevole vendicandosi su di essa, 13per questo, così dice il Signore Dio:
Anch'io stenderò la mano su Edom,che tratterà Edom secondo la mia ira e il mio sdegno.
Si conoscerà così la mia vendetta".15Dice il Signore Dio: "Poiché i Filistei si son vendicati con animo pieno di odio e si son dati a sterminare, mossi da
antico rancore, 16per questo, così dice il Signore Dio:
Ecco, io stendo la mano sui Filistei,1Il primo giorno del mese, dell'anno undecimo, mi fu rivolta questa parola del Signore:
2"Figlio dell'uomo, poiché Tiro ha detto di Gerusalemme:
Ah, Ah! eccola infranta la porta delle nazioni;verso di me essa si volge, la sua ricchezza è devastata.
3Ebbene, così dice il Signore Dio:8Le tue figlie, in terra ferma, ucciderà di spada,
contro di te costruirà bastioni, alzerà terrapieni,
disporrà un tetto di scudi.per lo strepito dei cavalieri, delle ruote e dei carri
tremeranno le tue mura,15Così dice a Tiro il Signore Dio: "Al fragore della tua caduta, al gemito dei feriti, quando la strage infierirà in
mezzo a te, le isole forse non tremeranno? 16Tutti i prìncipi del mare scenderanno dai loro troni, deporranno i loro
manti, si spoglieranno delle vesti ricamate, si vestiranno a lutto e seduti per terra tremeranno ad ogni istante,
spaventati per te.le isole del mare sono spaventate per la tua fine".
19Poiché dice il Signore Dio: "Quando avrò fatto di te una città deserta, come sono le città disabitate, e avrò fatto
salire su di te l'abisso e le grandi acque ti avranno ricoperto, 20allora ti farò scendere nella fossa, verso le generazioni
del passato, e ti farò abitare nelle regioni sotterranee, in luoghi desolati da secoli, con quelli che sono scesi nella
fossa, perché tu non sia più abitata: allora io darò splendore alla terra dei viventi.
21Ti renderò oggetto di spavento e più non sarai, ti si cercherà ma né ora né mai sarai ritrovata". Oracolo del Signore
Dio.1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Orsù, figlio dell'uomo, intona un lamento su Tiro. 3Di' a Tiro, alla città
situata all'approdo del mare, che commercia con i popoli e con le molte isole:
Così dice il Signore Dio:Tiro, tu dicevi: Io sono una nave di perfetta bellezza.
4In mezzo ai mari è il tuo dominio.6i tuoi remi li hanno fatti con le querce di Basan;
il ponte te lo hanno fatto d'avorio,8Gli abitanti di Sidòne e d'Arvad erano i tuoi rematori,
gli esperti di Semer erano in te, come tuoi piloti.
9Gli anziani di Biblos e i suoi esperti erano in te
per riparare le tue falle.tutti appendevano intorno alle tue mura gli scudi,
coronando la tua bellezza.12Tarsìs commerciava con te, per le tue ricchezze d'ogni specie, scambiando le tue merci con argento, ferro, stagno e
piombo. 13Anche la Grecia, Tubal e Mesech commerciavano con te e scambiavan le tue merci con schiavi e oggetti
di bronzo. 14Quelli di Togarmà ti fornivano in cambio cavalli da tiro, da corsa e muli. 15Gli abitanti di Dedan
trafficavano con te; il commercio delle molte isole era nelle tue mani: ti davano in pagamento corni d'avorio ed
ebano. 16Aram commerciava con te per la moltitudine dei tuoi prodotti e pagava le tue merci con pietre preziose,
porpora, ricami, bisso, coralli e rubini. 17Con te commerciavano Giuda e il paese d'Israele. Ti davano in cambio
grano di Minnìt, profumo, miele, olio e balsamo. 18Damasco trafficava con te per i tuoi numerosi prodotti, per i tuoi
beni di ogni specie scambiando vino di Chelbòn e lana di Zacar. 19Vedàn e Iavàn da Uzàl ti rifornivano ferro
lavorato, cassia e canna aromatica in cambio dei tuoi prodotti. 20Dedan trafficava con te in coperte di cavalli.
21L'Arabia e tutti i prìncipi di Kedàr mercanteggiavano con te: trafficavano con te agnelli, montoni e capri. 22I
mercanti di Saba e di Raemà trafficavano con te, scambiando le tue merci con i più squisiti aromi, con ogni sorta di
pietre preziose e con oro.23Carran, Cannè, Eden, i mercanti di Saba, Assur, Kilmàd commerciavano con te. 24Scambiavano con te vesti di
lusso, mantelli di porpora e di broccato, tappeti tessuti a vari colori, funi ritorte e robuste, sul tuo mercato. 25Le navi
di Tarsìs viaggiavano, portando le tue mercanzie.27Le tue ricchezze, i tuoi beni e il tuo traffico,
i tuoi marinai e i tuoi piloti,32Nel loro pianto intoneranno su di te un lamento,
su di te comporranno elegie:Chi era come Tiro, ora distrutta in mezzo al mare?
33Quando dai mari uscivano le tue mercanzie,1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, parla al principe di Tiro: Dice il Signore Dio:
Poiché il tuo cuore si è insuperbito e hai detto:e per le tue ricchezze si è inorgoglito il tuo cuore.
6Perciò così dice il Signore Dio:Poiché hai uguagliato la tua mente a quella di Dio,
7ecco, io manderò contro di te11Mi fu rivolta questa parola del Signore: 12"Figlio dell'uomo, intona un lamento sul principe di Tiro e digli: Così
dice il Signore Dio:e d'oro era il lavoro dei tuoi castoni e delle tue legature,
preparato nel giorno in cui fosti creato.17Il tuo cuore si era inorgoglito per la tua bellezza,
la tua saggezza si era corrottaperciò in mezzo a te ho fatto sprigionare un fuoco
per divorarti.sei divenuto oggetto di terrore, finito per sempre".
20Mi fu rivolta questa parola del Signore: 21"Figlio dell'uomo, volgiti verso Sidòne e profetizza contro di essa:
22Annunziale: Dice il Signore Dio:24Non ci sarà più per gli Israeliti un aculeo pungente, una spina dolorosa tra tutti i suoi vicini che la disprezzano:
sapranno che io sono il Signore".25Così dice il Signore Dio; "Quando avrò radunato gli Israeliti di mezzo ai popoli fra i quali sono dispersi, io
manifesterò in essi la mia santità davanti alle genti: abiteranno il paese che diedi al mio servo Giacobbe, 26vi
abiteranno tranquilli, costruiranno case e pianteranno vigne; vi abiteranno tranquilli, quando avrò eseguito i miei
giudizi su tutti coloro che intorno li disprezzano: e sapranno che io sono il Signore loro Dio".
291Il dodici del decimo mese, anno decimo, mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, rivolgiti contro
il faraone re d'Egitto e profetizza contro di lui e contro tutto l'Egitto. 3Parla dunque dicendo: Così dice il Signore
Dio:8Perciò dice il Signore Dio: "Ecco, io manderò contro di te una spada ed eliminerò da te uomini e bestie. 9L'Egitto
diventerà un luogo desolato e deserto e sapranno che io sono il Signore. Perché egli ha detto: Il fiume è mio, è mia
creatura. 10Ebbene eccomi contro di te e contro il tuo fiume. Io farò dell'Egitto, da Migdòl ad Assuan, fino alla
frontiera d'Etiopia, una terra deserta e desolata. 11Piede d'uomo o d'animale non vi transiterà e rimarrà deserto per
quarant'anni. 12Ridurrò l'Egitto una terra desolata fra le terre assolate e le sue città saranno distrutte, rimarranno una
desolazione per quarant'anni e disperderò gli Egiziani fra le genti e li disseminerò fra altre regioni".
13Perché dice il Signore Dio: "Al termine dei quarant'anni io radunerò gli Egiziani dai popoli in mezzo ai quali li
avevo dispersi: 14muterò la loro sorte e li ricondurrò nel paese di Patròs, nella loro terra d'origine, e lì formeranno un
piccolo regno; 15sarà il più modesto fra gli altri regni e non si ergerà più sugli altri popoli: li renderò piccoli e non
domineranno più le altre nazioni. 16Non costituiranno più una speranza per gli Israeliti, anzi ricorderanno loro
l'iniquità di quando si rivolgevano ad essi: sapranno allora che io sono il Signore Dio".
17Ora, il primo giorno del primo mese dell'anno ventisettesimo, mi fu rivolta questa parola del Signore: 18"Figlio
dell'uomo, Nabucodònosor re di Bábilonia ha fatto compiere al suo esercito una grave impresa contro Tiro: ogni
testa è diventata calva e ogni spalla è piagata, ma il re e il suo esercito non hanno ricevuto da Tiro il compenso per
l'impresa compiuta contro di essa. 19Perciò così dice il Signore Dio: Ecco, io consegno a Nabucodònosor re di
Babilonia il territorio d'Egitto; porterà via le sue ricchezze, si impadronirà delle sue spoglie, lo saccheggerà; questa
sarà la mercede per il suo esercito. 20Per l'impresa compiuta contro Tiro io gli consegno l'Egitto, poiché l'ha
compiuta per me. Oracolo del Signore Dio.21In quel giorno io farò spuntare un potente per la casa d'Israele e a te farò aprire la bocca in mezzo a loro: sapranno
che io sono il Signore".1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, predici dicendo: Dice il Signore Dio:
Gemete: Ah, quel giorno!9In quel giorno partiranno da me messaggeri su navi a spargere il terrore in Etiopia che si crede sicura, e in essa vi
sarà spavento nel giorno dell'Egitto, poiché ecco già viene". 10Così dice il Signore Dio: "Farò cessare il tumultuare
dell'Egitto per mezzo di Nabucodònosor re di Bábilonia. 11Egli e il suo popolo, il più violento dei popoli, saranno
inviati a devastare il paese e sguaineranno la loro spada contro l'Egitto e riempiranno il terreno di cadaveri. 12Farò
seccare i fiumi e darò il paese in mano a genti barbare, devasterò il territorio e ciò che contiene, per mezzo di
stranieri: io, il Signore, l'ho detto".15Scatenerò l'ira su Sin, la roccaforte d'Egitto, sterminerò la moltitudine di Tebe. 16Metterò a fuoco l'Egitto: Sin si
torcerà dal dolore, Tebe sarà squassata, Menfi sarà smantellata dai nemici in pieno giorno. 17I giovani di Eliòpoli e
di Bubàste cadranno di spada e queste città andranno in schiavitù. 18In Tafni si oscurerà il giorno, quando vi
spezzerò i gioghi imposti dall'Egitto e verrà meno in lei l'orgoglio della sua potenza; una nube la coprirà e le sue
figlie saranno condotte schiave. 19Farò giustizia dell'Egitto e si saprà che io sono il Signore".
20Al settimo giorno del primo mese dell'undecimo anno, mi fu rivolta questa parola del Signore: 21"Figlio dell'uomo,
ho spezzato il braccio del faraone re d'Egitto; egli non è stato curato con medicamenti né fasciato con bende per
fargli riprender forza e maneggiare la spada". 22Perciò dice il Signore Dio: "Eccomi contro il faraone re d'Egitto: gli
spezzerò il braccio ancora valido e gli farò cadere la spada di mano. 23Disperderò gli Egiziani fra le genti e li
disperderò in altre regioni. 24Invece rafforzerò le braccia del re di Bábilonia e nella sua mano porrò la mia spada:
spezzerò le braccia del faraone che gemerà davanti a lui come geme uno ferito a morte. 25Fortificherò le braccia del
re di Bábilonia, mentre le braccia del faraone cadranno. Si saprà che io sono il Signore, quando porrò la mia spada
nella mano del re di Bábilonia ed egli la stenderà sulla terra d'Egitto. 26Disperderò gli Egiziani fra le genti e li
disperderò in altre regioni: si saprà che io sono il Signore".
311Il primo giorno del terzo mese dell'undecimo anno, mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, di' al
faraone re d'Egitto e alla moltitudine dei suoi sudditi:
A chi credi di essere simile nella tua grandezza?per l'abbondanza delle acque, durante la sua crescita.
6Fra i suoi rami fecero il nidoi cipressi non gli assomigliavano con le loro fronde,
i platani non erano neppure10Perciò dice il Signore Dio: "Poiché si era elevato in altezza e aveva messo la cima fra le nubi e il suo cuore si era
inorgoglito per la sua grandezza, 11io lo diedi in balìa di un principe di popoli; lo rigettai a causa della sua empietà.
12Popoli stranieri, fra i più barbari, lo tagliarono e lo distesero sui monti. Per ogni valle caddero i suoi rami e su ogni
pendice della terra furono spezzate le sue fronde. Tutti i popoli del paese si allontanarono dalla sua ombra e lo
abbandonarono.14perché nessun albero irrigato dalle acque si esalti nella sua altezza ed elevi la cima fra le nubi, né per la propria
altezza confidi in sé nessun albero che beve le acque. Poiché
tutti sono destinati alla morte,15Così dice il Signore Dio: "Quando scese negli inferi io feci far lutto: coprii per lui l'abisso, arrestai i suoi fiumi e le
grandi acque si fermarono; per lui feci vestire il Libano a lutto e tutti gli alberi del campo si seccarono per lui. 16Al
rumore della sua caduta feci tremare le nazioni, quando lo feci scendere negli inferi con quelli che scendono nella
fossa. Si consolarono nella regione sotterranea tutti gli alberi dell'Eden, la parte più scelta e più bella del Libano,
tutti quelli abbeverati dalle acque. 17Anch'essi con lui erano scesi negli inferi fra i trafitti di spada, quelli che in
mezzo alle nazioni erano il suo braccio e dimoravano alla sua ombra.
18A chi credi di essere simile per gloria e per grandezza fra gli alberi dell'Eden? Anche tu sarai precipitato insieme
con gli alberi dell'Eden nella regione sotterranea; giacerai fra i non circoncisi insieme con i trafitti di spada. Tale
sarà il faraone e tutta la sua moltitudine". Parola del Signore Dio.
321Il primo giorno del dodicesimo mese dell'anno decimosecondo, mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio
dell'uomo, intona un lamento sul faraone re d'Egitto dicendo:
Leone fra le genti eri considerato;9Sgomenterò il cuore di molti popoli, quando farò giungere la notizia della tua rovina alle genti, in regioni a te
sconosciute. 10Per te farò stupire molti popoli e tremeranno i loro re a causa tua, quando sguainerò la spada davanti a
loro. Ognuno tremerà ad ogni istante per la sua vita, nel giorno della tua rovina". 11Poiché dice il Signore Dio: "La
spada del re di Bábilonia ti raggiungerà.12Abbatterò la tua moltitudine con la spada dei prodi,
dei popoli più feroci;15Quando avrò fatto dell'Egitto una terra desolata,
tutta priva di quanto contiene,16Questo è un lamento e lo si canterà. Lo canteranno le figlie delle genti, lo canteranno sull'Egitto e su tutta la sua
moltitudine". Oracolo del Signore Dio.17Ai quindici del primo mese, dell'anno decimosecondo, mi fu rivolta questa parola del Signore: 18"Figlio dell'uomo,
intona un canto funebre sugli abitanti dell'Egitto. Falli scendere insieme con le figlie di nazioni potenti, nella regione
sotterranea, con quelli che scendono nella fossa.20Cadranno fra gli uccisi di spada; la spada è già consegnata. Colpite a morte l'Egitto e tutta la sua gente. 21I più
potenti eroi si rivolgeranno a lui e ai suoi ausiliari e dagli inferi diranno: Vieni, giaci con i non circoncisi, con i
trafitti di spada. 22Là è Assur e tutta la sua gente, intorno al suo sepolcro, uccisi, tutti trafitti di spada; 23poiché le loro
sepolture sono poste nel fondo della fossa e la sua gente è intorno alla sua tomba: uccisi, tutti, trafitti di spada, essi
che seminavano il terrore nella terra dei viventi.
24Là è Elam e tutto il suo esercito, intorno al suo sepolcro. Uccisi, tutti, trafitti di spada, scesi non circoncisi nella
regione sotterranea, essi che seminavano il terrore nella terra dei viventi. Ora portano la loro ignominia con quelli
che scendono nella fossa. 25In mezzo ai trafitti posero il suo giaciglio e tutta la sua gente intorno al suo sepolcro, tutti
non circoncisi, trafitti di spada; perché avevano sparso il terrore nella terra dei viventi, portano la loro ignominia con
quelli che scendono nella fossa; sono stati collocati in mezzo ai trafitti di spada.
26Là è Mesech, Tubal e tutta la sua gente, intorno al suo sepolcro: tutti non circoncisi, trafitti di spada, perché
incutevano il terrore nella terra dei viventi. 27Non giaceranno al fianco degli eroi caduti da secoli, che scesero negli
inferi con le armi di guerra, con le spade disposte sotto il loro capo e con gli scudi sulle loro ossa, perché tali eroi
erano un terrore nella terra dei viventi. 28Così tu giacerai fra i non circoncisi e con i trafitti di spada.
29Là è Edom, i suoi re e tutti i suoi prìncipi che, nonostante il loro valore, sono posti con i trafitti di spada: giacciono
con i non circoncisi e con quelli che scendono nella fossa. 30Là sono tutti i prìncipi del settentrione, tutti quelli di
Sidòne, che scesero con i trafitti, nonostante il terrore sparso dalla loro potenza; giacciono i non circoncisi con i
trafitti di spada e portano la loro ignominia con quelli che scendono nella fossa.
31Il faraone li vedrà e si consolerà alla vista di tutta questa moltitudine; il faraone e tutto il suo esercito saranno
trafitti di spada. Oracolo del Signore Dio. 32Perché aveva sparso il terrore nella terra dei viventi, ecco giace in mezzo
ai non circoncisi, con i trafitti di spada, egli il faraone e tutta la sua moltitudine". Parola del Signore Dio.
331Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, parla ai figli del tuo popolo e di' loro: Se mando la
spada contro un paese e il popolo di quella terra prende un uomo del suo territorio e lo pone quale sentinella, 3e
questa, vedendo sopraggiungere la spada sul paese, suona la tromba e da' l'allarme al popolo: 4se colui che ben sente
il suono della tromba non ci bada e la spada giunge e lo sorprende, egli dovrà a se stesso la propria rovina. 5Aveva
udito il suono della tromba, ma non ci ha badato: sarà responsabile della sua rovina; se ci avesse badato, si sarebbe
salvato. 6Se invece la sentinella vede giunger la spada e non suona la tromba e il popolo non è avvertito e la spada
giunge e sorprende qualcuno, questi sarà sorpreso per la sua iniquità: ma della sua morte domanderò conto alla
sentinella. 7O figlio dell'uomo, io ti ho costituito sentinella per gli Israeliti; ascolterai una parola dalla mia bocca e tu
li avvertirai da parte mia. 8Se io dico all'empio: Empio tu morirai, e tu non parli per distoglier l'empio dalla sua
condotta, egli, l'empio, morirà per la sua iniquità; ma della sua morte chiederò conto a te.
9Ma se tu avrai ammonito l'empio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà per la
sua iniquità. Tu invece sarai salvo.10Tu, figlio dell'uomo, annunzia agli Israeliti: Voi dite: I nostri delitti e i nostri peccati sono sopra di noi e in essi noi
ci consumiamo! In che modo potremo vivere? 11Di' loro: Com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore Dio - io non
godo della morte dell'empio, ma che l'empio desista dalla sua condotta e viva. Convertitevi dalla vostra condotta
perversa! Perché volete perire, o Israeliti?12Figlio dell'uomo, di' ancora ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salva se pecca, e l'empio non cade
per la sua iniquità se desiste dall'iniquità, come il giusto non potrà vivere per la sua giustizia se pecca. 13Se io dico al
giusto: Vivrai, ed egli, confidando sulla sua giustizia commette l'iniquità, nessuna delle sue azioni buone sarà più
ricordata e morirà nella malvagità che egli ha commesso. 14Se dico all'empio: Morirai, ed egli desiste dalla sua
iniquità e compie ciò che è retto e giusto, 15rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato, osserva le leggi della vita,
senza commettere il male, egli vivrà e non morirà; 16nessuno dei peccati che ha commessi sarà più ricordato: egli ha
praticato ciò che è retto e giusto e certamente vivrà.
17Eppure, i figli del tuo popolo vanno dicendo: Il modo di agire del Signore non è retto. È invece il loro modo di
agire che non è retto! 18Se il giusto desiste dalla giustizia e fa il male, per questo certo morirà. 19Se l'empio desiste
dall'empietà e compie ciò che è retto e giusto, per questo vivrà. 20Voi andate dicendo: Non è retto il modo di agire
del Signore. Giudicherò ciascuno di voi secondo il suo modo di agire, Israeliti".
21Il cinque del decimo mese dell'anno decimosecondo della nostra deportazione arrivò da me un fuggiasco da
Gerusalemme per dirmi: La città è presa. 22La sera prima dell'arrivo del fuggiasco, la mano del Signore fu su di me e
al mattino, quando il fuggiasco giunse, il Signore mi aprì la bocca. La mia bocca dunque si aprì e io non fui più
muto.23Mi fu rivolta questa parola del Signore: 24"Figlio dell'uomo, gli abitanti di quelle rovine, nel paese d'Israele, vanno
dicendo: Abramo era uno solo ed ebbe in possesso il paese e noi siamo molti: a noi dunque è stato dato in possesso il
paese!25Perciò dirai loro: Così dice il Signore Dio: Voi mangiate la carne con il sangue, sollevate gli occhi ai vostri idoli,
versate il sangue, e vorreste avere in possesso il paese? 26Voi vi appoggiate sulle vostre spade, compite cose
nefande, ognuno di voi disonora la donna del suo prossimo e vorreste avere in possesso il paese? 27Annunzierai loro:
Dice il Signore Dio: Com'è vero ch'io vivo, quelli che stanno fra le rovine periranno di spada; darò in pasto alle
belve quelli che sono per la campagna e quelli che sono nelle fortezze e dentro le caverne moriranno di peste.
28Ridurrò il paese ad una solitudine e a un deserto e l'orgoglio della sua forza cesserà. I monti d'Israele saranno
devastati, non ci passerà più nessuno. 29Sapranno che io sono il Signore quando farò del loro paese una solitudine e
un deserto, a causa di tutti gli abomini che hanno commessi.
30Figlio dell'uomo, i figli del tuo popolo parlano di te lungo le mura e sulle porte delle case e si dicono l'un l'altro:
Andiamo a sentire qual è la parola che viene dal Signore. 31In folla vengono da te, si mettono a sedere davanti a te e
ascoltano le tue parole, ma poi non le mettono in pratica, perché si compiacciono di parole, mentre il loro cuore va
dietro al guadagno. 32Ecco, tu sei per loro come una canzone d'amore: bella è la voce e piacevole
l'accompagnamento musicale. Essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica. 33Ma quando ciò avverrà ed
ecco avviene, sapranno che c'è un profeta in mezzo a loro".
341Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, profetizza contro i pastori d'Israele, predici e riferisci ai
pastori: Dice il Signore Dio: Guai ai pastori d'Israele, che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero forse pascere il
gregge? 3Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma non pascolate il gregge. 4Non
avete reso la forza alle pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite, non avete
riportato le disperse. Non siete andati in cerca delle smarrite, ma le avete guidate con crudeltà e violenza. 5Per colpa
del pastore si sono disperse e son preda di tutte le bestie selvatiche: sono sbandate. 6Vanno errando tutte le mie
pecore in tutto il paese e nessuno va in cerca di loro e se ne cura. 7Perciò, pastori, ascoltate la parola del Signore:
8Com'è vero ch'io vivo, - parla il Signore Dio - poiché il mio gregge è diventato una preda e le mie pecore il pasto
d'ogni bestia selvatica per colpa del pastore e poiché i miei pastori non sono andati in cerca del mio gregge - hanno
pasciuto se stessi senza aver cura del mio gregge - 9udite quindi, pastori, la parola del Signore: 10Dice il Signore Dio:
Eccomi contro i pastori: chiederò loro conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare il mio gregge, così i
pastori non pasceranno più se stessi, ma strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più il loro pasto.
11Perché dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura. 12Come un pastore passa in
rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna
le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. 13Le ritirerò dai
popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d'Israele, nelle
valli e in tutte le praterie della regione. 14Le condurrò in ottime pasture e il loro ovile sarà sui monti alti d'Israele; là
riposeranno in un buon ovile e avranno rigogliosi pascoli sui monti d'Israele. 15Io stesso condurrò le mie pecore al
pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. 16Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all'ovile
quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con
giustizia.17A te, mio gregge, dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri. 18Non vi basta
pascolare in buone pasture, volete calpestare con i piedi il resto della vostra pastura; non vi basta bere acqua chiara,
volete intorbidare con i piedi quella che resta. 19Le mie pecore devono brucare ciò che i vostri piedi hanno calpestato
e bere ciò che i vostri piedi hanno intorbidato. 20Perciò dice il Signore Dio a loro riguardo: Ecco, io giudicherò fra
pecora grassa e pecora magra. 21Poiché voi avete spinto con il fianco e con le spalle e cozzato con le corna le più
deboli fino a cacciarle e disperderle, 22io salverò le mie pecore e non saranno più oggetto di preda: farò giustizia fra
pecora e pecora.23Susciterò per loro un pastore che le pascerà, Davide mio servo. Egli le condurrà al pascolo, sarà il loro pastore;
24io, il Signore, sarò il loro Dio e Davide mio servo sarà principe in mezzo a loro: io, il Signore, ho parlato.
25Stringerò con esse un'alleanza di pace e farò sparire dal paese le bestie nocive, cosicché potranno dimorare
tranquille anche nel deserto e riposare nelle selve.
26Farò di loro e delle regioni attorno al mio colle una benedizione: manderò la pioggia a tempo opportuno e sarà
pioggia di benedizione. 27Gli alberi del campo daranno i loro frutti e la terra i suoi prodotti; essi abiteranno in piena
sicurezza nella loro terra. Sapranno che io sono il Signore, quando avrò spezzato le spranghe del loro giogo e li avrò
liberati dalle mani di coloro che li tiranneggiano. 28Non saranno più preda delle genti, né li divoreranno le fiere
selvatiche, ma saranno al sicuro e nessuno li spaventerà.
29Farò germogliare per loro una florida vegetazione; non saranno più consumati dalla fame nel paese e non
soffriranno più il disprezzo delle genti. 30Sapranno che io, il Signore, sono il loro Dio e loro, la gente d'Israele, sono
il mio popolo. Parola del Signore Dio.31Voi, mie pecore, siete il gregge del mio pascolo e io sono il vostro Dio". Oracolo del Signore Dio.
351Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, volgiti verso il monte Seir e profetizza contro di esso.
3Annunzierai: Dice il Signore Dio:5Tu hai mantenuto un odio secolare contro gli Israeliti e li hai consegnati alla spada nel giorno della loro sventura,
quando ho posto fine alla loro iniquità; 6per questo, com'è vero ch'io vivo - dice il Signore Dio - ti abbandonerò al
sangue e il sangue ti perseguiterà; tu hai odiato il sangue e il sangue ti perseguiterà. 7Farò del monte Seir una
solitudine e un deserto e vi eliminerò chiunque su di esso va e viene. 8Riempirò di cadaveri i tuoi monti; sulle tue
alture, per le tue pendici, in tutte le tue valli cadranno i trafitti di spada. 9In solitudine perenne ti ridurrò e le tue città
non saranno più abitate: saprete che io sono il Signore. 10Poiché hai detto: Questi due popoli, questi due territori
saranno miei, noi li possiederemo, anche se là è il Signore. 11Per questo, com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore
Dio - io agirò secondo quell'ira e quel furore che tu hai dimostrato nell'odio contro di loro e mi rivelerò in mezzo a
loro quando farò giustizia di te: 12saprai allora che io sono il Signore. Ho udito tutti gli insulti che tu hai proferiti
contro i monti d'Israele: Sono deserti; son dati a noi perché vi pascoliamo. 13Contro di me avete fatto discorsi
insolenti, contro di me avete moltiplicato le parole: ho udito tutto. 14Così dice il Signore Dio: Poiché tutto il paese ha
gioito, farò di te una solitudine: 15poiché tu hai gioito per l'eredità della casa d'Israele che era devastata, così io
tratterò te: sarai ridotto a una solitudine, o monte Seir, e tu Edom, tutto intero; si saprà che io sono il Signore".
361"Ora, figlio dell'uomo, profetizza ai monti d'Israele e di': Monti d'Israele, udite la parola del Signore. 2Così dice il
Signore Dio: Poiché il nemico ha detto di voi: Ah! Ah! I colli eterni son diventati il nostro possesso, 3ebbene,
profetizza e annunzia: Dice il Signore Dio: Poiché siete stati devastati e perseguitati dai vicini per renderci possesso
delle altre nazioni e poiché siete stati fatti oggetto di maldicenza e d'insulto della gente, 4ebbene, monti d'Israele,
udite la parola del Signore Dio: Dice il Signore Dio ai monti, alle colline, alle pendici e alle valli, alle rovine
desolate e alle città deserte che furono preda e scherno dei popoli vicini: 5ebbene, così dice il Signore Dio: Sì, con
gelosia ardente io parlo contro gli altri popoli e contro tutto Edom, che con la gioia del cuore, con il disprezzo
dell'anima, hanno fatto del mio paese il loro possesso per saccheggiarlo. 6Per questo profetizza al paese d'Israele e
annunzia ai monti, alle colline, alle pendici e alle valli: Dice il Signore Dio: Ecco, io parlo con gelosia e con furore:
Poiché voi avete portato l'obbrobrio delle genti, 7ebbene, dice il Signore Dio, io alzo la mano e giuro: anche le genti
che vi stanno d'intorno subiranno il loro vituperio.
8E voi, monti d'Israele, mettete rami e producete frutti per il mio popolo d'Israele perché sta per tornare. 9Ecco infatti
a voi, a voi io mi volgo; sarete ancora lavorati e sarete seminati. 10Moltiplicherò sopra di voi gli uomini, tutta la
gente d'Israele, e le città saranno ripopolate e le rovine ricostruite.
11Moltiplicherò su di voi gli uomini e gli armenti e cresceranno e saranno fecondi: farò sì che siate popolati come
prima e vi elargirò i miei benefici più che per il passato e saprete che io sono il Signore.
12Ricondurrò su di voi degli uomini, il mio popolo Israele: essi vi possederanno e sarete la loro eredità e non li
priverete più dei loro figli.13Così parla il Signore Dio: Poiché si va dicendo di te: Tu divori gli uomini, tu hai privato di figli il tuo popolo,
14ebbene, tu non divorerai più gli uomini, non priverai più di figli la nazione. Oracolo del Signore Dio. 15Non ti farò
più sentire gli insulti delle nazioni e non ti farò più subire lo scherno dei popoli; non priverai più di figli la tua
gente". Parola del Signore Dio.16Mi fu rivolta questa parola del Signore: 17"Figlio dell'uomo, la casa d'Israele, quando abitava il suo paese, lo rese
impuro con la sua condotta e le sue azioni. Come l'impurità di una donna nel suo tempo è stata la loro condotta
davanti a me. 18Perciò ho riversato su di loro la mia ira per il sangue che avevano sparso nel paese e per gli idoli con
i quali l'avevano contaminato. 19Li ho dispersi fra le genti e sono stati dispersi in altri territori: li ho giudicati
secondo la loro condotta e le loro azioni. 20Giunsero fra le nazioni dove erano spinti e disonorarono il mio nome
santo, perché di loro si diceva: Costoro sono il popolo del Signore e tuttavia sono stati scacciati dal suo paese. 21Ma
io ho avuto riguardo del mio nome santo, che gli Israeliti avevano disonorato fra le genti presso le quali sono andati.
22Annunzia alla casa d'Israele: Così dice il Signore Dio: Io agisco non per riguardo a voi, gente d'Israele, ma per
amore del mio nome santo, che voi avete disonorato fra le genti presso le quali siete andati. 23Santificherò il mio
nome grande, disonorato fra le genti, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le genti sapranno che io sono il
Signore - parola del Signore Dio - quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi. 24Vi prenderò dalle
genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. 25Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi
purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; 26vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno
spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. 27Porrò il mio spirito dentro di voi e vi
farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. 28Abiterete nella terra che io
diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. 29Vi libererò da tutte le vostre impurità:
chiamerò il grano e lo moltiplicherò e non vi manderò più la carestia. 30Moltiplicherò i frutti degli alberi e il prodotto
dei campi, perché non soffriate più la vergogna della fame fra le genti. 31Vi ricorderete della vostra cattiva condotta
e delle vostre azioni che non erano buone e proverete disgusto di voi stessi per le vostre iniquità e le vostre
nefandezze. 32Non per riguardo a voi, io agisco - dice il Signore Dio - sappiatelo bene. Vergognatevi e arrossite della
vostra condotta, o Israeliti". 33Così dice il Signore Dio: "Quando vi avrò purificati da tutte le vostre iniquità, vi farò
riabitare le vostre città e le vostre rovine saranno ricostruite. 34Quella terra desolata, che agli occhi di ogni viandante
appariva un deserto, sarà ricoltivata 35e si dirà: La terra, che era desolata, è diventata ora come il giardino dell'Eden,
le città rovinate, desolate e sconvolte, ora sono fortificate e abitate. 36I popoli che saranno rimasti attorno a voi
sapranno che io, il Signore, ho ricostruito ciò che era distrutto e ricoltivato la terra che era un deserto. Io, il Signore,
l'ho detto e lo farò".37Dice il Signore Dio: "Permetterò ancora che la gente d'Israele mi preghi di intervenire in suo favore. Io
moltiplicherò gli uomini come greggi, 38come greggi consacrati, come un gregge di Gerusalemme nelle sue
solennità. Allora le città rovinate saran ripiene di greggi di uomini e sapranno che io sono il Signore".
371La mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di
ossa; 2mi fece passare tutt'intorno accanto ad esse. Vidi che erano in grandissima quantità sulla distesa della valle e
tutte inaridite. 3Mi disse: "Figlio dell'uomo, potranno queste ossa rivivere?". Io risposi: "Signore Dio, tu lo sai". 4Egli
mi replicò: "Profetizza su queste ossa e annunzia loro: Ossa inaridite, udite la parola del Signore. 5Dice il Signore
Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. 6Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di
voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete: Saprete che io sono il Signore". 7Io
profetizzai come mi era stato ordinato; mentre io profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che
si accostavano l'uno all'altro, ciascuno al suo corrispondente. 8Guardai ed ecco sopra di esse i nervi, la carne
cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c'era spirito in loro. 9Egli aggiunse: "Profetizza allo spirito, profetizza figlio
dell'uomo e annunzia allo spirito: Dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché
rivivano". 10Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in
piedi; erano un esercito grande, sterminato.11Mi disse: "Figlio dell'uomo, queste ossa sono tutta la gente d'Israele. Ecco, essi vanno dicendo: Le nostre ossa sono
inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti. 12Perciò profetizza e annunzia loro: Dice il Signore Dio:
Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nel paese d'Israele.
13Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi risusciterò dai vostri sepolcri, o popolo
mio. 14Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nel vostro paese; saprete che io sono il Signore.
L'ho detto e lo farò". Oracolo del Signore Dio.15Mi fu rivolta questa parola del Signore: 16"Figlio dell'uomo, prendi un legno e scrivici sopra: Giuda e gli Israeliti
uniti a lui, poi prendi un altro legno e scrivici sopra: Giuseppe, legno di Èfraim e tutta la casa d'Israele unita a lui, 17e
accostali l'uno all'altro in modo da fare un legno solo, che formino una cosa sola nella tua mano. 18Quando i figli del
tuo popolo ti diranno: Ci vuoi spiegare che significa questo per te?, 19tu dirai loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io
prendo il legno di Giuseppe, che è in mano d'Èfraim e le tribù d'Israele unite a lui, e lo metto sul legno di Giuda per
farne un legno solo; diventeranno una cosa sola in mano mia.
20Tieni in mano sotto i loro occhi i legni sui quali hai scritto e 21di' loro: Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò
gli Israeliti dalle genti fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nel loro paese: 22farò di loro
un solo popolo nella mia terra, sui monti d'Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due popoli, né
più saranno divisi in due regni. 23Non si contamineranno più con i loro idoli, con i loro abomini e con tutte le loro
iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato; li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro
Dio. 24Il mio servo Davide sarà su di loro e non vi sarà che un unico pastore per tutti; seguiranno i miei
comandamenti, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica. 25Abiteranno nella terra che ho dato al mio
servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli,
attraverso i secoli; Davide mio servo sarà loro re per sempre. 26Farò con loro un'alleanza di pace, che sarà con loro
un'alleanza eterna. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre. 27In mezzo a
loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. 28Le genti sapranno che io sono il Signore
che santifico Israele quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre".
381Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, volgiti verso Gog nel paese di Magòg, principe capo di
Mesech e Tubal, e profetizza contro di lui.Annunzierai: 3Dice il Signore Dio: Eccomi contro di te Gog, principe capo di Mesech e Tubal, 4io ti aggirerò, ti
metterò ganci alle mascelle e ti farò uscire con tutto il tuo esercito, cavalli e cavalieri tutti ben equipaggiati, truppa
immensa con scudi grandi e piccoli, e tutti muniti di spada. 5La Persia, l'Etiopia e Put sono con loro, tutti con scudi
ed elmi. 6Gomer e tutte le sue schiere, la gente di Togarmà, le estreme regioni del settentrione e tutte le loro forze,
popoli numerosi sono con te.7Sta' pronto, fa' i preparativi insieme con tutta la moltitudine che si è radunata intorno a te: sii a mia disposizione.
8Dopo molto tempo ti sarà dato l'ordine: sul finire degli anni tu andrai contro una nazione che è sfuggita alla spada,
che in mezzo a molti popoli si è radunata sui monti d'Israele, rimasti lungamente deserti. Essa rimpatriò dalle genti e
tutti abitano tranquilli. 9Tu vi salirai, vi giungerai come un uragano: sarai come un nembo che avvolge la terra, tu
con tutte le tue schiere e con i popoli numerosi che sono con te. 10Dice il Signore Dio: In quel giorno ti verranno in
mente dei pensieri e concepirai progetti malvagi. 11Tu dirai: Andrò contro una terra indifesa, assalirò genti tranquille
che si tengono sicure, che abitano tutte in luoghi senza mura, che non hanno né sbarre né porte, 12per depredare,
saccheggiare, metter la mano su rovine ora ripopolate e sopra un popolo che si è riunito dalle nazioni, dedito agli
armenti e ai propri affari, che abita al centro della terra.
13Saba, Dedan, i commercianti di Tarsis e tutti i suoi leoncelli ti domanderanno: Vieni per saccheggiare? Hai
radunato la tua gente per venir a depredare e portar via argento e oro, per rapire armenti e averi e per fare grosso
bottino? 14Perciò predici, figlio dell'uomo, e annunzia a Gog: Così dice il Signore Dio: In quel giorno, quando il mio
popolo Israele dimorerà del tutto sicuro, tu ti leverai, 15verrai dalla tua dimora, dagli estremi confini del settentrione,
tu e i popoli numerosi che sono con te, tutti su cavalli, una turba grande, un esercito potente. 16Verrai contro il mio
popolo Israele, come un nembo per coprire la terra. Sul finire dei giorni io ti manderò sulla mia terra perché le genti
mi conoscano quando per mezzo tuo, o Gog, manifesterò la mia santità davanti ai loro occhi. 17Così dice il Signore
Dio: Non sei tu quegli di cui parlai nei tempi antichi per mezzo dei miei servi, i profeti d'Israele, i quali, in quei
tempi e per molti anni, profetizzarono che io ti avrei mandato contro di loro? 18Ma, quando Gog giungerà nel paese
d'Israele - parola del Signore Dio - divamperà la mia collera. 19Nella mia gelosia e nel mio furore ardente io vi
dichiaro: In quel giorno ci sarà un gran terremoto nel paese di Israele: 20davanti a me tremeranno i pesci del mare, gli
uccelli del cielo, gli animali selvatici, tutti i rettili che strisciano sul terreno e ogni uomo che è sulla terra: i monti
franeranno, le rocce cadranno e ogni muro rovinerà al suolo.
21Contro di lui, per tutti i monti d'Israele, chiamerò la spada. Parola del Signore Dio. La spada di ognuno di essi sarà
contro il proprio fratello. 22Farò giustizia di lui con la peste e con il sangue: farò piovere su di lui e le sue schiere,
sopra i popoli numerosi che sono con lui, torrenti di pioggia e grandine, fuoco e zolfo. 23Io mostrerò la mia potenza e
la mia santità e mi rivelerò davanti a genti numerose e sapranno che io sono il Signore".
391"E tu, figlio dell'uomo, profetizza contro Gog e annunzia: Così dice il Signore Dio: Eccomi contro di te, Gog,
principe capo di Mesech e di Tubal. 2Io ti sospingerò e ti condurrò e dagli estremi confini del settentrione ti farò
salire e ti condurrò sui monti d'Israele. 3Spezzerò l'arco nella tua mano sinistra e farò cadere le frecce dalla tua mano
destra. 4Tu cadrai sui monti d'Israele con tutte le tue schiere e i popoli che sono con te: ti ho destinato in pasto agli
uccelli rapaci d'ogni specie e alle bestie selvatiche. 5Tu sarai abbattuto in aperta campagna, perché io l'ho detto.
Oracolo del Signore Dio.6Manderò un fuoco su Magòg e sopra quelli che abitano tranquilli le isole: sapranno che io sono il Signore. 7Farò
conoscere il mio nome santo in mezzo al mio popolo Israele, e non permetterò che il mio santo nome sia profanato;
le genti sapranno che io sono il Signore, santo in Israele. 8Ecco, questo avviene e si compie - parola del Signore Dio
-: è questo il giorno di cui ho parlato. 9Gli abitanti delle città d'Israele usciranno e per accendere il fuoco bruceranno
armi, scudi grandi e piccoli e archi e frecce e mazze e giavellotti e con quelle alimenteranno il fuoco per sette anni.
10Non andranno a prendere la legna nei campi e neppure a tagliarla nei boschi perché faranno il fuoco con le armi:
spoglieranno coloro che li avevano spogliati e deprederanno coloro che li avevano saccheggiati. Parola del Signore
Dio.11In quel giorno assegnerò a Gog come sepolcro un luogo famoso in Israele, la valle di Abarìm, a oriente del mare:
essa chiude il passo ai viandanti. Lì sarà sepolto Gog e tutta la sua moltitudine e quel luogo si chiamerà Valle della
moltitudine di Gog. 12La casa di Israele darà loro sepoltura per sette mesi per purificare il paese. 13Lì seppellirà tutto
il popolo del paese e sarà per loro glorioso il giorno in cui manifesterò la mia gloria. Parola del Signore Dio.
14Saranno scelti uomini che percorreranno di continuo il paese per seppellire con l'aiuto dei viandanti quelli che son
rimasti a fior di terra, per renderla pura; cominceranno le ricerche alla fine del settimo mese. 15Quando percorrendo
il paese vedranno ossa umane, vi porranno un segnale, finché i becchini non le seppelliscano nella valle della
moltitudine di Gog: 16Hamonà sarà chiamata la città. Così purificheranno il paese. 17A te, figlio dell'uomo, dice il
Signore Dio: Annunzia agli uccelli d'ogni specie e a tutte le bestie selvatiche: Radunatevi, venite; raccoglietevi da
ogni parte sul sacrificio che offro a voi, sacrificio grande, sui monti d'Israele. Mangerete carne e berrete sangue;
18mangerete carne d'eroi, berrete sangue di prìncipi del paese: montoni, agnelli, capri e tori grassi di Basàn, tutti.
19Mangerete grasso a sazietà e berrete fino all'ebbrezza il sangue del sacrificio che preparo per voi. 20Alla mia tavola
vi sazierete di cavalli e cavalieri, di eroi e di guerrieri d'ogni razza. Parola del Signore Dio.
21Fra le genti manifesterò la mia gloria e tutte le genti vedranno la giustizia che avrò fatta e la mano che avrò posta
su di voi. 22La casa d'Israele da quel giorno in poi saprà che io, il Signore, sono il loro Dio. 23Le genti sapranno che
la casa d'Israele per la sua iniquità era stata condotta in schiavitù, perché si era ribellata a me e io avevo nascosto
loro il mio volto e li avevo dati in mano ai loro nemici, perché tutti cadessero di spada. 24Secondo le loro nefandezze
e i loro peccati io li trattai e nascosi loro la faccia.
25Perciò così dice il Signore Dio: Ora io ristabilirò la sorte di Giacobbe, avrò compassione di tutta la casa d'Israele e
sarò geloso del mio santo nome. 26Quando essi abiteranno nella loro terra tranquilli, senza che alcuno li spaventi, si
vergogneranno di tutte le ribellioni che hanno commesse contro di me.
27Quando io li avrò ricondotti dalle genti e li avrò radunati dalle terre dei loro nemici e avrò mostrato in loro la mia
santità, davanti a numerosi popoli, 28allora sapranno che io, il Signore, sono il loro Dio, poiché dopo averli condotti
in schiavitù fra le genti, li ho radunati nel loro paese e non ne ho lasciato fuori neppure uno. 29Allora non nasconderò
più loro il mio volto, perché diffonderò il mio spirito sulla casa d'Israele". Parola del Signore Dio.
401Al principio dell'anno venticinquesimo della nostra deportazione, il dieci del mese, quattordici anni da quando era
stata presa la città, in quel medesimo giorno, la mano del Signore fu sopra di me ed egli mi condusse là. 2In visione
divina mi condusse nella terra d'Israele e mi pose sopra un monte altissimo sul quale sembrava costruita una città,
dal lato di mezzogiorno. 3Egli mi condusse là: ed ecco un uomo, il cui aspetto era come di bronzo, in piedi sulla
porta, con una cordicella di lino in mano e una canna per misurare. 4Quell'uomo mi disse: "Figlio dell'uomo: osserva
e ascolta attentamente e fa' attenzione a quanto io sto per mostrarti, perché tu sei stato condotto qui perché io te lo
mostri e tu manifesti alla casa d'Israele quello che avrai visto".
5Ed ecco il tempio era tutto recinto da un muro. La canna per misurare che l'uomo teneva in mano era di sei cubiti,
d'un cubito e un palmo ciascuno. Egli misurò lo spessore del muro: era una canna, e l'altezza una canna.
6Poi andò alla porta che guarda a oriente, salì i gradini e misurò la soglia della porta; era una canna di larghezza.
7Ogni stanza misurava una canna di lunghezza e una di larghezza, da una stanza all'altra vi erano cinque cubiti:
anche la soglia del portico dal lato dell'atrio della porta stessa, verso l'interno, era di una canna. 8Misurò l'atrio della
porta: era di otto cubiti; 9i pilastri di due cubiti. L'atrio della porta era verso l'interno.
10Le stanze della porta a oriente erano tre da una parte e tre dall'altra, tutt'e tre della stessa grandezza, come di una
stessa misura erano i pilastri da una parte e dall'altra. 11Misurò la larghezza dell'apertura del portico: era di dieci
cubiti; l'ampiezza della porta era di tredici cubiti. 12Davanti alle stanze vi era un parapetto di un cubito, da un lato e
dall'altro; ogni stanza misurava sei cubiti per lato. 13Misurò poi il portico dal tetto di una stanza al suo opposto; la
larghezza era di venticinque cubiti; da un'apertura all'altra; 14i pilastri li calcolò alti sessanta cubiti, dai pilastri
cominciava il cortile che circondava la porta. 15Dalla facciata della porta d'ingresso alla facciata dell'atrio della porta
interna vi era uno spazio di cinquanta cubiti. 16Le stanze e i pilastri avevano finestre con grate verso l'interno,
intorno alla porta, come anche vi erano finestre intorno che davano sull'interno dell'atrio. Sui pilastri erano disegnate
palme.17Poi mi condusse nel cortile esterno e vidi delle stanze e un lastricato costruito intorno al cortile; trenta erano le
stanze lungo il lastricato. 18Il lastricato si estendeva ai lati delle porte per una estensione uguale alla larghezza delle
porte stesse: era il lastricato inferiore. 19Misurò lo spazio dalla facciata della porta inferiore da oriente a settentrione
alla facciata della porta interna, erano cento cubiti.
20Poi misurò la lunghezza e la larghezza della porta che guarda a settentrione e conduce al cortile esterno. 21Le sue
stanze, tre da una parte e tre dall'altra, i pilastri, l'atrio avevano le stesse dimensioni della prima porta: cinquanta
cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza. 22Le finestre, l'atrio e le palme avevano le stesse dimensioni di
quelle della porta che guarda a oriente. Vi si accedeva per sette scalini: l'atrio era davanti. 23Di fronte al portico di
settentrione vi era la porta, come di fronte a quello di oriente; misurò la distanza fra portico e portico: vi erano cento
cubiti.24Mi condusse poi verso mezzogiorno: ecco un portico rivolto a mezzogiorno. Ne misurò i pilastri e l'atrio; avevano
le stesse dimensioni. 25Intorno al portico, come intorno all'atrio, vi erano finestre uguali alle altre finestre. Esso
misurava cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza. 26Vi si accedeva per sette gradini: il vestibolo
stava verso l'interno. Sui pilastri, da una parte e dall'altra, vi erano ornamenti di palme. 27Il cortile interno aveva un
portico verso mezzogiorno; egli misurò la distanza fra porta e porta in direzione del mezzogiorno; erano cento
cubiti.28Allora mi introdusse nell'atrio interno, per il portico meridionale, e misurò questo portico; aveva le stesse
dimensioni. 29Le stanze, i pilastri e l'atrio avevano le medesime misure. Intorno al portico, come intorno all'atrio, vi
erano finestre. Esso misurava cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza.
30Intorno vi erano vestiboli di venticinque cubiti di lunghezza per cinque di larghezza.
31Il suo vestibolo era rivolto verso l'atrio esterno; sui pilastri c'erano ornamenti di palme; i gradini per i quali si
accedeva erano otto.32Poi mi condusse al portico dell'atrio interno che guarda a oriente e lo misurò: aveva le solite dimensioni. 33Le
stanze, i pilastri e l'atrio avevano le stesse dimensioni. Intorno al portico, come intorno all'atrio, vi erano finestre.
Esso misurava cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza. 34Il suo vestibolo dava sull'atrio esterno:
sui pilastri, da una parte e dall'altra vi erano ornamenti di palme: i gradini per i quali si accedeva erano otto.
35Poi mi condusse al portico settentrionale e lo misurò: aveva le solite dimensioni, 36come le stanze, i pilastri e
l'atrio. Intorno vi erano finestre. Esso misurava cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza. 37Il suo
vestibolo dava sull'atrio esterno; sui pilastri, da una parte e dall'altra, c'erano ornamenti di palme: i gradini per cui vi
si accedeva erano otto.38C'era anche una stanza con la porta vicino ai pilastri dei portici; là venivano lavati gli olocausti. 39Nell'atrio del
portico vi erano due tavole da una parte e due dall'altra, sulle quali venivano sgozzati gli olocausti e i sacrifici
espiatori e di riparazione. 40Altre due tavole erano sul lato esterno, a settentrione di chi entra nel portico, e due tavole
all'altro lato presso l'atrio del portico. 41Così a ciascun lato del portico c'erano quattro tavole da una parte e quattro
tavole dall'altra: otto tavole in tutto. Su di esse si sgozzavano le vittime. 42C'erano poi altre quattro tavole di pietre
squadrate, per gli olocausti, lunghe un cubito e mezzo, larghe un cubito e mezzo e alte un cubito: su di esse venivano
deposti gli strumenti con i quali si immolavano gli olocausti e gli altri sacrifici. 43Uncini d'un palmo erano attaccati
all'interno tutt'intorno; sulle tavole si mettevano le carni delle offerte.
44Fuori del portico interno, nell'atrio interno, vi erano due stanze: quella accanto al portico settentrionale guardava a
mezzogiorno, l'altra accanto al portico meridionale guardava a settentrione. 45Egli mi disse: "La stanza che guarda a
mezzogiorno è per i sacerdoti che hanno cura del tempio, 46mentre la stanza che guarda a settentrione è per i
sacerdoti che hanno cura dell'altare: sono essi i figli di Zadòk che, tra i figli di Levi, si avvicinano al Signore per il
suo servizio".47Misurò quindi l'atrio: era un quadrato di cento cubiti di larghezza per cento di lunghezza. L'altare era di fronte al
tempio.48Mi condusse poi nell'atrio del tempio e ne misurò i pilastri: erano ognuno cinque cubiti da una parte e cinque cubiti
dall'altra; la larghezza del portico: tre cubiti da una parte e tre cubiti dall'altra. 49La lunghezza del vestibolo era di
venti cubiti e la larghezza di dodici cubiti. Vi si accedeva per mezzo di dieci gradini; accanto ai pilastri c'erano due
colonne, una da una parte e una dall'altra.1M'introdusse poi nel santuario e misurò i pilastri: erano larghi sei cubiti da una parte e sei cubiti dall'altra. 2La porta
era larga dieci cubiti e i lati della porta cinque cubiti da una parte e cinque cubiti dall'altra. Misurò quindi il
santuario: era lungo quaranta cubiti e largo venti.
3Andò poi nell'interno e misurò i pilastri della porta, due cubiti, e la porta, sei cubiti; la larghezza della porta, sette
cubiti. 4Ne misurò ancora la lunghezza, venti cubiti e la larghezza, davanti al santuario, venti cubiti, poi mi disse:
"Questo è il Santo dei santi".5Misurò poi il muro del tempio, sei cubiti; poi la larghezza dell'edificio laterale, quattro cubiti, intorno al tempio. 6Le
celle laterali erano una sull'altra, trenta per tre piani. Per le celle all'intorno, c'erano, nel muro del tempio, rientranze
in modo che fossero collegate fra di loro, ma non collegate al muro del tempio. 7Salendo da un piano all'altro
l'ampiezza delle celle aumentava, perciò la costruzione era più larga verso l'alto. Dal piano inferiore si poteva salire
al piano di mezzo e da questo a quello più alto. 8Io vidi intorno al tempio una elevazione. I fondamenti dell'edificio
laterale erano di una canna intera di sei cubiti. 9La larghezza del muro esterno dell'edificio laterale era di cinque
cubiti, come quella dello spazio rimanente. Fra l'edificio laterale del tempio 10e le stanze c'era una larghezza di venti
cubiti intorno al tempio. 11Le porte dell'edificio laterale rimanevano sullo spazio libero; una porta dava a settentrione
e una a mezzogiorno. Lo spazio libero era cinque cubiti tutt'intorno.
12La costruzione che era di fronte allo spazio libero sul lato d'occidente, aveva settanta cubiti di larghezza; il muro
della costruzione era tutt'intorno dello spessore di cinque cubiti; la sua lunghezza di novanta cubiti.
13Poi misurò il tempio: lunghezza cento cubiti; lo spazio libero, edificio e sue mura, anch'essi cento cubiti. 14La
larghezza della facciata del tempio con lo spazio libero, cento cubiti. 15Misurò ancora la larghezza dell'edificio di
fronte allo spazio libero nella parte retrostante, con le gallerie di qua e di là: era cento cubiti.
L'interno del santuario, il suo vestibolo, 16gli stipiti, le finestre a grate e le gallerie attorno a tutti e tre, a cominciare
dalla soglia, erano rivestiti di tavole di legno, tutt'intorno, dal pavimento fino alle finestre, che erano velate. 17Dalla
porta, dentro e fuori del tempio e su tutte le pareti interne ed esterne erano dipinti 18cherubini e palme. Fra cherubino
e cherubino c'era una palma; ogni cherubino aveva due aspetti: 19aspetto d'uomo verso una palma e aspetto di leone
verso l'altra palma, effigiati intorno a tutto il tempio. 20Da terra fino sopra la porta erano disposti cherubini e palme
sulle pareti del santuario.Davanti al Santo dei santi c'era come 22un altare di legno, alto tre cubiti, due cubiti di lunghezza e due di larghezza.
Gli angoli, la base e i lati erano di legno. Mi disse: "Questa è la tavola che sta davanti al Signore".
23Il santuario e il Santo dei santi avevano due porte ciascuno. 24Ogni porta aveva due battenti e ogni battente si
ripiegava in due pezzi: due per un battente e due per l'altro. 25Sulle porte erano dipinti cherubini e palme come sulle
pareti: un portale di legno era sulla facciata dell'atrio all'esterno. 26Finestre e grate e palme erano da tutt'e due le
parti, ai lati del vestibolo, alle celle annesse al tempio e agli architravi.
421Allora mi fece uscire nell'atrio esterno dal lato settentrionale e mi condusse all'appartamento che sta di fronte allo
spazio libero prospicente l'edificio verso settentrione. 2Nella facciata aveva una lunghezza di cento cubiti, verso
settentrione, e cinquanta cubiti di larghezza. 3Di fronte ai venti cubiti dell'atrio interno e di fronte al lastricato
esterno, vi era un porticato davanti a un altro porticato a tre piani; 4davanti alle stanze c'era un corridoio di dieci
cubiti di larghezza per cento di lunghezza: le porte delle stanze guardavano a settentrione. 5Le stanze superiori erano
più strette delle inferiori e intermedie, perché i porticati occupavano parte dello spazio. 6Erano a tre piani, ma non
avevano colonne come quelle degli altri, e perciò le stanze superiori erano più strette rispetto a quelle intermedie e a
quelle inferiori. 7Il muro esterno parallelo alle stanze, dal lato del corridoio esterno, aveva, davanti alle stanze, una
lunghezza di cinquanta cubiti. 8Infatti la lunghezza delle stanze dell'atrio esterno era di cinquanta cubiti, mentre dal
lato del tempio era di cento cubiti. 9In basso le stanze avevano l'ingresso rivolto verso oriente, entrando dall'atrio
esterno, sulla larghezza del muro dell'atrio.10A mezzogiorno, di fronte allo spazio libero e alla muraglia di cinta, c'erano stanze 11e, davanti ad esse, un
passaggio simile a quello delle stanze poste a settentrione: la lunghezza e la larghezza erano uguali a quelle, come
anche le varie uscite e le loro disposizioni; come le porte di quelle, 12così erano le porte delle stanze che davano a
mezzogiorno; una porta era al principio dell'ambulacro, lungo il muro corrispondente, a oriente di chi entra. 13Egli
mi disse: "Le stanze a settentrione e quelle a mezzogiorno, di fronte allo spazio libero, sono le stanze sacre, dove i
sacerdoti che si accostano al Signore mangeranno le cose santissime: ivi riporranno le cose santissime, le oblazioni e
le vittime di espiazione e di riparazione, perché santo è questo luogo. 14Quando i sacerdoti vi saranno entrati, non
usciranno dal luogo santo verso l'atrio esterno, ma deporranno là le loro vesti con le quali hanno prestato servizio,
perché esse sono sante: indosseranno altre vesti e così si avvicineranno al luogo destinato al popolo".
15Terminato ch'egli ebbe di misurare l'interno del tempio mi condusse fuori per la porta che guarda a oriente, e
misurò la cinta intorno. 16Misurò il lato orientale con la canna per misurare: era cinquecento canne, in canne da
misura, all'intorno. 17Misurò il lato settentrionale: era cinquecento canne, in canne da misura, all'intorno. 18Misurò il
lato meridionale: era cinquecento canne, con la canna da misura. 19Si volse al lato occidentale: misurò cinquecento
canne con la canna da misura. 20Da quattro lati egli misurò il tempio; aveva intorno un muro lungo cinquecento
canne e largo cinquecento, per separare il luogo sacro da quello profano.
431Mi condusse allora verso la porta che guarda a oriente 2ed ecco che la gloria del Dio d'Israele giungeva dalla via
orientale e il suo rumore era come il rumore delle grandi acque e la terra risplendeva della sua gloria. 3La visione
che io vidi era simile a quella che avevo vista quando andai per distruggere la città e simile a quella che avevo vista
presso il canale Chebàr. Io caddi con la faccia a terra. 4La gloria del Signore entrò nel tempio per la porta che guarda
a oriente.5Lo spirito mi prese e mi condusse nell'atrio interno: ecco, la gloria del Signore riempiva il tempio. 6Mentre
quell'uomo stava in piedi accanto a me, sentii che qualcuno entro il tempio mi parlava 7e mi diceva: "Figlio
dell'uomo, questo è il luogo del mio trono e il luogo dove posano i miei piedi, dove io abiterò in mezzo agli Israeliti,
per sempre. E la casa d'Israele, il popolo e i suoi re, non profaneranno più il mio santo nome con le loro prostituzioni
e con i cadaveri dei loro re e con le loro stele, 8collocando la loro soglia accanto alla mia soglia e i loro stipiti
accanto ai miei stipiti, così che fra me e loro vi era solo il muro, hanno profanato il mio santo nome con tutti gli
abomini che hanno commessi, perciò li ho distrutti con ira. 9Ma d'ora in poi essi allontaneranno da me le loro
prostituzioni e i cadaveri dei loro re e io abiterò in mezzo a loro per sempre.
10Tu, figlio dell'uomo, descrivi questo tempio alla casa d'Israele, perché arrossiscano delle loro iniquità; ne misurino
la pianta 11e, se si vergogneranno di quanto hanno fatto, manifesta loro la forma di questo tempio, la sua
disposizione, le sue uscite, i suoi ingressi, tutti i suoi aspetti, tutti i suoi regolamenti, tutte le sue forme e tutte le sue
leggi: mettili per iscritto davanti ai loro occhi, perché osservino tutte queste norme e tutti questi regolamenti e li
mettano in pratica. 12Questa è la legge del tempio: alla sommità del monte, tutto il territorio che lo circonda è
santissimo; ecco, questa è la legge del tempio.13Queste sono le misure dell'altare in cubiti, di un cubito e un palmo ciascuno. La base era di un cubito di altezza per
un cubito di larghezza: il suo bordo intorno era un palmo. Tale lo zoccolo dell'altare.
14Dalla base che posava a terra fino alla piattaforma inferiore vi erano due cubiti di altezza e un cubito di larghezza:
dalla piattaforma piccola alla piattaforma più grande vi erano quattro cubiti di altezza e un cubito di larghezza.
15Il focolare era di quattro cubiti e sul focolare vi erano quattro corni. 16Il focolare era dodici cubiti di lunghezza per
dodici di larghezza, cioè quadrato. 17La piattaforma superiore era un quadrato di quattordici cubiti di lunghezza per
quattordici cubiti di larghezza, con un orlo intorno di mezzo cubito, e la base, intorno, di un cubito: i suoi gradini
guardavano a oriente.18Egli mi parlò: "Figlio dell'uomo, dice il Signore Dio: Queste sono le leggi dell'altare, quando verrà costruito per
offrirvi sopra il sangue. 19Ai sacerdoti leviti della stirpe di Zadòk, che si avvicineranno a me per servirmi, tu darai -
parola del Signore Dio - un giovenco per l'espiazione. 20Prenderai di quel sangue e lo spanderai sui quattro corni
dell'altare, sui quattro angoli della piattaforma e intorno all'orlo. Così lo purificherai e ne farai l'espiazione.
21Prenderai poi il giovenco del sacrificio espiatorio e lo brucerai in un luogo appartato del tempio, fuori del
santuario. 22Il secondo giorno offrirai, per il peccato, un capro senza difetto e farai la purificazione dell'altare come
hai fatto con il giovenco. 23Terminato il rito della purificazione, offrirai un giovenco senza difetti e un montone del
gregge senza difetti. 24Tu li presenterai al Signore e i sacerdoti getteranno il sale su di loro, poi li offriranno in
olocausto al Signore. 25Per sette giorni sacrificherai per il peccato un capro al giorno e verrà offerto anche un
giovenco e un montone del gregge senza difetti. 26Per sette giorni si farà l'espiazione dell'altare e lo si purificherà e
consacrerà. 27Finiti questi giorni, dall'ottavo in poi, i sacerdoti immoleranno sopra l'altare i vostri olocausti, i vostri
sacrifici di comunione e io vi sarò propizio". Oracolo del Signore Dio.
441Mi condusse poi alla porta esterna del santuario dalla parte di oriente; essa era chiusa. 2Mi disse: "Questa porta
rimarrà chiusa: non verrà aperta, nessuno vi passerà, perché c'è passato il Signore, Dio d'Israele. Perciò resterà
chiusa. 3Ma il principe, il principe siederà in essa per cibarsi davanti al Signore; entrerà dal vestibolo della porta e di
lì uscirà".4Poi mi condusse per la porta settentrionale, davanti al tempio. Guardai ed ecco la gloria del Signore riempiva il
tempio. Caddi con la faccia a terra 5e il Signore mi disse: "Figlio dell'uomo, sta' attento, osserva bene e ascolta
quanto io ti dirò sulle prescrizioni riguardo al tempio e su tutte le sue leggi; sta' attento a come si entra nel tempio da
tutti gli accessi del santuario. 6Riferirai a quei ribelli, alla gente d'Israele: Così dice il Signore Dio: Troppi sono stati
per voi gli abomini, o Israeliti! 7Avete introdotto figli stranieri, non circoncisi di cuore e non circoncisi di carne,
perché stessero nel mio santuario e profanassero il mio tempio, mentre mi offrivate il mio cibo, il grasso e il sangue,
rompendo così la mia alleanza con tutti i vostri abomini. 8Non vi siete presi voi la cura delle mie cose sante ma avete
affidato loro, al vostro posto, la custodia del mio santuario. 9Così dice il Signore Dio: Nessuno straniero, non
circonciso di cuore, non circonciso nella carne, entrerà nel mio santuario, nessuno di tutti gli stranieri che sono in
mezzo agli Israeliti.10Anche i leviti, che si sono allontanati da me nel traviamento d'Israele e hanno seguito i loro idoli, sconteranno la
propria iniquità; 11serviranno nel mio santuario come guardie delle porte del tempio e come servi del tempio;
sgozzeranno gli olocausti e le vittime del popolo e staranno davanti ad esso pronti al suo servizio. 12Poiché l'hanno
servito davanti ai suoi idoli e sono stati per la gente d'Israele occasione di peccato, perciò io ho alzato la mano su di
loro - parola del Signore Dio - ed essi sconteranno la loro iniquità. 13Non si avvicineranno più a me per servirmi
come sacerdoti e toccare tutte le mie cose sante e santissime, ma sconteranno la vergogna degli abomini che hanno
compiuti. 14Affido loro la custodia del tempio e ogni suo servizio e qualunque cosa da compiere in esso.
15I sacerdoti leviti figli di Zadòk, che hanno osservato le prescrizioni del mio santuario quando gli Israeliti si erano
allontanati da me, si avvicineranno a me per servirmi e staranno davanti a me per offrirmi il grasso e il sangue.
Parola del Signore Dio. 16Essi entreranno nel mio santuario e si avvicineranno alla mia tavola per servirmi e
custodiranno le mie prescrizioni.17Quando entreranno dalle porte dell'atrio interno, indosseranno vesti di lino; non porteranno alcun indumento di
lana, quando essi eserciteranno il ministero alle porte dell'atrio interno e nel tempio. 18Porteranno in capo turbanti di
lino e avranno mutande ai fianchi: non si cingeranno di quanto provochi il sudore. 19Quando usciranno nell'atrio
esterno verso il popolo, si toglieranno le vesti con le quali hanno ufficiato e le deporranno nelle stanze del santuario:
indosseranno altre vesti per non comunicare con esse la consacrazione al popolo. 20Non si raderanno il capo, né si
lasceranno crescere la chioma, ma avranno i capelli normalmente tagliati. 21Nessun sacerdote berrà vino quando
dovrà entrare nell'atrio interno. 22Non prenderanno in sposa una vedova, né una ripudiata, ma solo una vergine della
stirpe d'Israele: potranno sposare però una vedova, se è la vedova di un sacerdote. 23Indicheranno al mio popolo ciò
che è santo e ciò che è profano e gli insegneranno ciò che è mondo e ciò che è immondo. 24Nelle liti essi saranno i
giudici e decideranno secondo le mie leggi. In tutte le mie feste osserveranno le mie leggi e i miei statuti e
santificheranno i miei sabati. 25Nessuno di essi si avvicinerà a un cadavere per non rendersi immondo, ma potrà
rendersi immondo per il padre, la madre, un figlio, una figlia, un fratello o per una sorella non maritata: 26dopo
essersi purificato, gli si conteranno sette giorni 27e quando egli rientrerà nel luogo santo, nell'atrio interno per servire
nel santuario, offrirà il suo sacrificio espiatorio. Parola del Signore Dio.
28Essi non avranno alcuna eredità. Io sarò la loro eredità: non sarà dato loro alcun possesso in Israele; io sono il loro
possesso. 29Saranno loro cibo le oblazioni, i sacrifici espiatori, i sacrifici di riparazione; apparterrà loro quanto è
stato votato allo sterminio in Israele. 30La parte migliore di tutte le vostre primizie e ogni specie di offerta
apparterranno ai sacerdoti: così darete al sacerdote le primizie dei vostri macinati, per far posare la benedizione sulla
vostra casa. 31I sacerdoti non mangeranno la carne di alcun animale morto di morte naturale o sbranato, di uccelli o
di altri animali".1"Quando voi spartirete a sorte la regione, in eredità, preleverete dal territorio, in offerta al Signore, una porzione
sacra, lunga venticinquemila cubiti e larga ventimila: essa sarà santa per tutta la sua estensione. 2Di essa sarà per il
santuario un quadrato di cinquecento cubiti per cinquecento, con una zona libera all'intorno di cinquanta cubiti. 3In
quella superficie misurerai un tratto di venticinquemila cubiti di lunghezza per diecimila di larghezza, dove sarà il
santuario, il Santo dei santi. 4Esso sarà la parte sacra del paese, sarà per i sacerdoti ministri del santuario, che si
avvicinano per servire il Signore: questo luogo servirà per le loro case e come luogo sacro per il santuario. 5Uno
spazio di venticinquemila cubiti di lunghezza per diecimila di larghezza sarà il possesso dei leviti che servono nel
tempio, con città dove abitare. 6Come possesso poi delle città assegnerete un tratto di cinquemila cubiti di larghezza
per venticinquemila di lunghezza, parallelo alla parte assegnata al santuario: apparterrà a tutta la gente d'Israele.
7Al principe sarà assegnato un possesso di qua e di là della parte sacra e del territorio dalle città, al fianco della parte
sacra e al fianco del territorio della città, a occidente fino all'estremità occidentale e a oriente sino al confine
orientale, per una lunghezza uguale a ognuna delle parti, dal confine occidentale sino a quello orientale. 8Questa sarà
la sua terra, il suo possesso in Israele e così i miei prìncipi non opprimeranno il mio popolo, ma lasceranno la terra
alla gente d'Israele, alle sue tribù".9Dice il Signore Dio: "Basta, prìncipi d'Israele, basta con le violenze e le rapine! Agite secondo il diritto e la
giustizia; eliminate le vostre estorsioni dal mio popolo. Parola del Signore Dio. 10Abbiate bilance giuste, efa giusta,
bat giusto. 11L'efa e il bat saranno della medesima misura così che il bat e l'efa contengano un decimo del comer, la
loro misura sarà in relazione al comer. 12Il siclo sarà di venti ghere: venti sicli, venticinque sicli e quindici sicli
saranno la vostra mina.13Questa sarà l'offerta che voi preleverete: un sesto di efa per ogni comer di frumento e un sesto di efa per ogni
comer di orzo. 14Norma per l'olio - che si misura con il bat - è un decimo del bat per ogni kor. Dieci bat
corrispondono ad un comer, perché dieci bat formano un comer. 15Dal gregge, una pecora ogni duecento, dai prati
fertili d'Israele. Questa sarà data per le oblazioni, per gli olocausti, per i sacrifici di comunione, in espiazione per
loro. Parola del Signore Dio. 16Tutta la popolazione del paese sarà tenuta a questa offerta verso il principe d'Israele.
17A carico del principe saranno gli olocausti, le oblazioni e le libazioni nelle solennità, nei noviluni e nei sabati, in
tutte le feste della gente d'Israele. Egli provvederà per il sacrificio espiatorio, l'oblazione, l'olocausto e il sacrificio di
comunione per l'espiazione della gente d'Israele".
18Dice il Signore Dio: "Il primo giorno del primo mese, prenderai un giovenco senza difetti e purificherai il
santuario. 19Il sacerdote prenderà il sangue della vittima per il peccato e lo metterà sugli stipiti del tempio e sui
quattro angoli dello zoccolo dell'altare e sugli stipiti delle porte dell'atrio interno. 20Lo stesso farà il sette del mese
per chi abbia peccato per errore o per ignoranza: così purificherete il tempio. 21Il quattordici del primo mese sarà per
voi la pasqua, festa d'una settimana di giorni: mangeranno pane azzimo. 22In quel giorno il principe offrirà, per sé e
per tutto il popolo del paese, un giovenco per il peccato; 23nei sette giorni della festa offrirà in olocausto al Signore
sette giovenchi e sette montoni, senza difetti, in ognuno dei sette giorni, e un capro in sacrificio per il peccato, ogni
giorno. 24In oblazione offrirà un'efa per giovenco e un'efa per montone, con un hin di olio per ogni efa.
25Il quindici del settimo mese farà per la festa come in quei sette giorni, per i sacrifici espiatori, per gli olocausti, le
oblazioni e l'olio".1Dice il Signore Dio: "Il portico dell'atrio interno che guarda a oriente rimarrà chiuso nei sei giorni di lavoro; sarà
aperto il sabato e nei giorni del novilunio. 2Il principe entrerà dal di fuori passando dal vestibolo del portico esterno
e si fermerà presso lo stipite del portico, mentre i sacerdoti offriranno il suo olocausto e il suo sacrificio di
comunione. Egli si prostrerà sulla soglia del portico, poi uscirà e il portico non sarà chiuso fino al tramonto. 3Il
popolo del paese si prostrerà nei sabati e nei giorni del novilunio all'ingresso del portico, davanti al Signore.
4L'olocausto che il principe offrirà al Signore nel giorno di sabato sarà di sei agnelli e un montone senza difetti;
5come oblazione offrirà un'efa per il montone, per gli agnelli quell'offerta che potrà dare; di olio un hin per ogni efa.
6Nel giorno del novilunio offrirà in olocausto un giovenco senza difetti, sei agnelli e un montone senza difetti; 7in
oblazione, un'efa per il giovenco e un'efa per il montone e per gli agnelli quanto potrà dare; d'olio, un hin per ogni
efa. 8Quando il principe entrerà, dovrà entrare passando per l'atrio del portico e da esso uscirà. 9Quando verrà il
popolo del paese davanti al Signore nelle solennità, coloro che saranno entrati dalla porta di settentrione per adorare,
usciranno dal portico di mezzogiorno; quelli che saranno entrati dal portico di mezzogiorno usciranno dal portico di
settentrione. Nessuno uscirà dal portico da cui è entrato ma uscirà da quello opposto. 10Il principe sarà in mezzo a
loro; entrerà come entrano loro e uscirà come escono loro. 11Nelle feste e nelle solennità l'oblazione sarà di un'efa
per il giovenco e di un'efa per il montone; per gli agnelli quello che potrà dare; l'olio sarà di un hin per ogni efa.
12Quando il principe vorrà offrire volontariamente al Signore un olocausto o sacrifici di comunione, gli sarà aperto il
portico che guarda ad oriente e offrirà l'olocausto e il sacrificio di comunione come li offre nei giorni di sabato; poi
uscirà e il portico verrà chiuso appena sarà uscito.
13Ogni giorno tu offrirai in olocausto al Signore un agnello di un anno, senza difetti; l'offrirai ogni mattina. 14Su di
esso farai ogni mattina un'oblazione di un sesto di efa; di olio offrirai un terzo di hin per intridere il fior di farina: è
un'oblazione al Signore, la legge dell'olocausto quotidiano. 15Si offrirà dunque l'agnello, l'oblazione e l'olio, ogni
mattina: è l'olocausto quotidiano".16Dice il Signore Dio: "Se il principe darà in dono ad uno dei suoi figli qualcosa della sua eredità, il dono rimarrà ai
suoi figli come eredità. 17Se invece egli farà sulla sua eredità un dono a uno dei suoi servi, il dono apparterrà al servo
fino all'anno dell'affrancamento, poi ritornerà al principe: ma la sua eredità resterà ai suoi figli. 18Il principe non
prenderà niente dell'eredità del popolo, privandolo, con esazioni, del suo possesso; egli lascerà in eredità ai suoi figli
parte di quanto possiede, perché nessuno del mio popolo sia scacciato dal suo possesso".
19Poi egli mi condusse, per il corridoio che sta sul fianco del portico, alle stanze del santuario destinate ai sacerdoti,
dalla parte di settentrione: ed ecco alla estremità di occidente un posto riservato. 20Mi disse: "Questo è il luogo dove
i sacerdoti cuoceranno le carni dei sacrifici di riparazione e di espiazione e dove cuoceranno le oblazioni, senza
portarle fuori nell'atrio esterno e correre il rischio di comunicare la consacrazione al popolo". 21Mi condusse
nell'atrio esterno e mi fece passare presso i quattro angoli dell'atrio e a ciascun angolo dell'atrio vi era un cortile;
22quindi ai quattro angoli dell'atrio vi erano quattro piccoli cortili lunghi quaranta cubiti e larghi trenta, tutti d'una
stessa misura. 23Un muro girava intorno a tutt'e quattro e dei fornelli erano costruiti in basso intorno al muro. 24Egli
mi disse: "Queste sono le cucine dove i servi del tempio cuoceranno i sacrifici del popolo".
471Mi condusse poi all'ingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la
facciata del tempio era verso oriente. Quell'acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale
dell'altare. 2Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all'esterno fino alla porta esterna che guarda
a oriente, e vidi che l'acqua scaturiva dal lato destro. 3Quell'uomo avanzò verso oriente e con una cordicella in mano
misurò mille cubiti, poi mi fece attraversare quell'acqua: mi giungeva alla caviglia. 4Misurò altri mille cubiti, poi mi
fece attraversare quell'acqua: mi giungeva al ginocchio. Misurò altri mille cubiti, poi mi fece attraversare l'acqua: mi
giungeva ai fianchi. 5Ne misurò altri mille: era un fiume che non potevo attraversare, perché le acque erano
cresciute, erano acque navigabili, un fiume da non potersi passare a guado. 6Allora egli mi disse: "Hai visto, figlio
dell'uomo?".Poi mi fece ritornare sulla sponda del fiume; 7voltandomi, vidi che sulla sponda del fiume vi era un grandissima
quantità di alberi da una parte e dall'altra. 8Mi disse: "Queste acque escono di nuovo nella regione orientale,
scendono nell'Araba ed entrano nel mare: sboccate in mare, ne risanano le acque. 9Ogni essere vivente che si muove
dovunque arriva il fiume, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché quelle acque dove giungono, risanano e là
dove giungerà il torrente tutto rivivrà. 10Sulle sue rive vi saranno pescatori: da Engàddi a En-Eglàim vi sarà una
distesa di reti. I pesci, secondo le loro specie, saranno abbondanti come i pesci del Mar Mediterraneo. 11Però le sue
paludi e le sue lagune non saranno risanate: saranno abbandonate al sale. 12Lungo il fiume, su una riva e sull'altra,
crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui fronde non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese
matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come
medicina".13Dice il Signore Dio: "Questi saranno i confini della terra che spartirete fra le dodici tribù d'Israele, dando a
Giuseppe due parti. 14Ognuno di voi possederà come l'altro la parte di territorio che io alzando la mano ho giurato di
dare ai vostri padri: questa terra sarà in vostra eredità.
15Ecco dunque quali saranno i confini del paese. A settentrione, dal Mar Mediterraneo lungo la via di Chetlòn fino a
Zedàd; 16il territorio di Amat, Berotà, Sibràim, che è fra il territorio di Damasco e quello di Amat, Cazer-Ticòn, che
è sulla frontiera di Hauràn. 17Quindi la frontiera si estenderà dal mare fino a Cazer-Enòn, con il territorio di
Damasco e quello di Amat a settentrione. Questo il lato settentrionale. 18A oriente, fra l'Hauràn, Damasco e Gàlaad e
il paese d'Israele, sarà di confine il Giordano, fino al mare orientale, e verso Tamàr. Questo il lato orientale.
19A mezzogiorno, da Tamàr fino alle acque di Meriba-Kadès, fino al torrente verso il Mar Mediterraneo. Questo il
lato meridionale verso il Negheb.20A occidente, il Mar Mediterraneo, dal confine sino davanti all'ingresso di Amat. Questo il lato occidentale.
21Vi spartirete questo territorio secondo le tribù d'Israele. 22Lo dividerete in eredità fra voi e i forestieri che abitano
con voi, i quali hanno generato figli in mezzo a voi; questi saranno per voi come indigeni fra gli Israeliti e tireranno
a sorte con voi la loro parte in mezzo alle tribù d'Israele. 23Nella tribù in cui lo straniero è stabilito, là gli darete la
sua parte". Parola del Signore Dio.1Questi sono i nomi delle tribù: dal confine settentrionale, lungo la via di Chetlòn che conduce ad Amat, fino a
Cazer-Enòn, con a settentrione la frontiera di Damasco e lungo il confine di Amat, dal lato d'oriente fino al mare,
sarà assegnata a Dan una parte.2Sulla frontiera di Dan, dal limite orientale al limite occidentale: Aser, una parte.
3Sulla frontiera di Aser, dal limite orientale fino al limite occidentale: Nèftali, una parte.
4Sulla frontiera di Nèftali, dal limite orientale fino al limite occidentale: Manàsse, una parte.
5Sulla frontiera di Manàsse, dal limite orientale fino al limite occidentale: Èfraim, una parte.
6Sulla frontiera di Èfraim, dal limite orientale fino al limite occidentale: Ruben, una parte.
7Sulla frontiera di Ruben, dal limite orientale fino al limite occidentale: Giuda, una parte.
8Sulla frontiera di Giuda, dal limite orientale fino al limite occidentale, starà la porzione che preleverete, larga
venticinquemila cubiti e lunga come una delle parti dal limite orientale fino al limite occidentale: in mezzo sorgerà il
santuario.9La parte che voi preleverete per il Signore avrà venticinquemila cubiti di lunghezza per ventimila di larghezza. 10Ai
sacerdoti apparterrà la parte sacra del territorio, venticinquemila cubiti a settentrione e diecimila di larghezza a
ponente, diecimila cubiti di larghezza a oriente e venticinquemila cubiti di lunghezza a mezzogiorno. In mezzo
sorgerà il santuario del Signore. 11Essa apparterrà ai sacerdoti consacrati, ai figli di Zadòk, che furono fedeli alla mia
osservanza e non si traviarono nel traviamento degli Israeliti come traviarono i leviti. 12Sarà per loro come una parte
sacra prelevata sulla parte consacrata del paese, cosa santissima, a fianco del territorio assegnato ai leviti.
13I leviti, lungo il territorio dei sacerdoti, avranno venticinquemila cubiti di lunghezza per diecimila di larghezza:
tutta la lunghezza sarà di venticinquemila cubiti e tutta la larghezza di diecimila.
14Essi non ne potranno vendere né permutare, né potrà essere alienata questa parte migliore del paese, perché è sacra
al Signore.15I cinquemila cubiti di lunghezza che restano sui venticinquemila, saranno terreno profano per la città, per
abitazioni e dintorni; in mezzo sorgerà la città. 16Le sue misure saranno le seguenti: il lato settentrionale avrà
quattromilacinquecento cubiti; il lato meridionale, quattromilacinquecento cubiti; il lato orientale
quattromilacinquecento cubiti e il lato occidentale quattromilacinquecento cubiti. 17I dintorni della città saranno
duecentocinquanta cubiti a settentrione, duecentocinquanta a mezzogiorno, duecentocinquanta a oriente e
duecentocinquanta a ponente. 18Rimarrà accanto alla parte sacra un terreno lungo diecimila cubiti a oriente e
diecimila a occidente, i cui prodotti saranno il cibo per coloro che prestan servizio nella città, 19i quali saranno presi
da tutte le tribù d'Israele. 20Tutta la zona sarà di venticinquemila cubiti per venticinquemila. Preleverete, come
possesso della città, un quarto della zona sacra.21Il resto, da una parte e dall'altra della zona sacra e del possesso della città, su un fronte di venticinquemila cubiti
della zona sacra a oriente, verso il confine orientale, e a ponente, su un fronte di venticinquemila cubiti verso il
confine occidentale, parallelamente alle parti, sarà per il principe. La zona sacra e il santuario del tempio rimarranno
in mezzo, 22fra il possesso dei leviti e il possesso della città, e fra ciò che spetta al principe; quel che si trova tra la
frontiera di Giuda e quella di Beniamino sarà del principe.
23Per le altre tribù, dalla frontiera orientale a quella occidentale: Beniamino, una parte.
24Al lato del territorio di Beniamino, dalla frontiera orientale a quella occidentale: Simeone, una parte.
25Al lato del territorio di Simeone, dalla frontiera orientale a quella occidentale: Ìssacar, una parte.
26Al lato del territorio di Ìssacar, dalla frontiera orientale a quella occidentale: Zàbulon, una parte.
27Al lato del territorio di Zàbulon, dalla frontiera orientale a quella occidentale: Gad, una parte.
28Al lato del territorio di Gad, dalla frontiera meridionale verso mezzogiorno, la frontiera andrà da Tamàr alle acque
di Meriba-Kadès e al torrente che va al Mar Mediterraneo. 29Questo è il territorio che voi dividerete a sorte in eredità
alle tribù d'Israele e queste le loro parti, dice il Signore Dio.
30Queste saranno le uscite della città: sul lato settentrionale: quattromilacinquecento cubiti. 31Le porte della città
porteranno i nomi delle tribù d'Israele. Tre porte a settentrione: la porta di Ruben, una; la porta di Giuda, una; la
porta di Levi, una. 32Sul lato orientale: quattromilacinquecento cubiti e tre porte: la porta di Giuseppe, una; la porta
di Beniamino, una; la porta di Dan, una. 33Sul lato meridionale: quattromilacinquecento cubiti e tre porte: la porta di
Simeone, una; la porta di Ìssacar, una; la porta di Zàbulon, una.
34Sul lato occidentale: quattromilacinquecento cubiti e tre porte: la porta di Gad, una; la porta di Aser, una; la porta
di Nèftali, una.35Perimetro totale: diciottomila cubiti. La città si chiamerà da quel giorno in poi: Là è il Signore.
Daniele1L'anno terzo del regno di Ioiakìm re di Giuda, Nabucodònosor re di Bábilonia marciò su Gerusalemme e la cinse
d'assedio. 2Il Signore mise Ioiakìm re di Giuda nelle sue mani, insieme con una parte degli arredi del tempio di Dio,
ed egli li trasportò in Sennaàr e depositò gli arredi nel tesoro del tempio del suo dio.
3Il re ordinò ad Asfenàz, capo dei suoi funzionari di corte, di condurgli giovani israeliti di stirpe reale o di famiglia
nobile, 4senza difetti, di bell'aspetto, dotati di ogni scienza, educati, intelligenti e tali da poter stare nella reggia, per
essere istruiti nella scrittura e nella lingua dei Caldei.
5Il re assegnò loro una razione giornaliera di vivande e di vino della sua tavola; dovevano esser educati per tre anni,
al termine dei quali sarebbero entrati al servizio del re. 6Fra di loro vi erano alcuni Giudei: Daniele, Anania, Misaele
e Azaria; 7però il capo dei funzionari di corte chiamò Daniele Baltazzàr; Anania Sadràch; Misaele Mesàch e Azaria
Abdènego.8Ma Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con le vivande del re e con il vino dei suoi banchetti e chiese al
capo dei funzionari di non farlo contaminare.9Dio fece sì che Daniele incontrasse la benevolenza e la simpatia del capo dei funzionari. 10Però egli disse a Daniele:
"Io temo che il re mio signore, che ha stabilito quello che dovete mangiare e bere, trovi le vostre facce più magre di
quelle degli altri giovani della vostra età e io così mi renda colpevole davanti al re". 11Ma Daniele disse al custode, al
quale il capo dei funzionari aveva affidato Daniele, Anania, Misaele e Azaria: 12"Mettici alla prova per dieci giorni,
dandoci da mangiare legumi e da bere acqua, 13poi si confrontino, alla tua presenza, le nostre facce con quelle dei
giovani che mangiano le vivande del re; quindi deciderai di fare con noi tuoi servi come avrai constatato". 14Egli
acconsentì e fece la prova per dieci giorni; 15terminati questi, si vide che le loro facce erano più belle e più floride di
quelle di tutti gli altri giovani che mangiavano le vivande del re. 16D'allora in poi il sovrintendente fece togliere
l'assegnazione delle vivande e del vino e diede loro soltanto legumi.
17Dio concesse a questi quattro giovani di conoscere e comprendere ogni scrittura e ogni sapienza e rese Daniele
interprete di visioni e di sogni.18Terminato il tempo stabilito dal re entro il quale i giovani dovevano essergli presentati, il capo dei funzionari li
portò a Nabucodònosor. 19Il re parlò con loro, ma fra tutti non si trovò nessuno pari a Daniele, Anania, Misaele e
Azaria, i quali rimasero al servizio del re; 20in qualunque affare di sapienza e intelligenza su cui il re li interrogasse,
li trovò dieci volte superiori a tutti i maghi e astrologi che c'erano in tutto il suo regno. 21Così Daniele vi rimase fino
al primo anno del re Ciro.1Nel secondo anno del suo regno, Nabucodònosor fece un sogno e il suo animo ne fu tanto agitato da non poter più
dormire. 2Allora il re ordinò che fossero chiamati i maghi, gli astrologi, gli incantatori e i caldei a spiegargli i sogni.
Questi vennero e si presentarono al re. 3Egli disse loro: "Ho fatto un sogno e il mio animo si è tormentato per
trovarne la spiegazione". 4I caldei risposero al re: "Re, vivi per sempre. Racconta il sogno ai tuoi servi e noi te ne
daremo la spiegazione". 5Rispose il re ai caldei: "Questa è la mia decisione: se voi non mi rivelate il sogno e la sua
spiegazione sarete fatti a pezzi e le vostre case saranno ridotte in letamai. 6Se invece mi rivelerete il sogno e me ne
darete la spiegazione, riceverete da me doni, regali e grandi onori. Ditemi dunque il sogno e la sua spiegazione".
7Essi replicarono: "Esponga il re il sogno ai suoi servi e noi ne daremo la spiegazione". 8Rispose il re: "Comprendo
bene che voi volete guadagnar tempo, perché avete inteso la mia decisione. 9Se non mi dite qual era il mio sogno,
una sola sarà la vostra sorte. Vi siete messi d'accordo per darmi risposte astute e false in attesa che le circostanze si
mutino. Perciò ditemi il sogno e io saprò che voi siete in grado di darmene anche la spiegazione". 10I caldei risposero
davanti al re: "Non c'è nessuno al mondo che possa soddisfare la richiesa del re: difatti nessun re, per quanto potente
e grande, ha mai domandato una cosa simile ad un mago, indovino o caldeo. 11La richiesta del re è tanto difficile,
che nessuno ne può dare al re la risposta, se non gli dèi la cui dimora è lontano dagli uomini".
12Allora il re, acceso di furore, ordinò che tutti i saggi di Bábilonia fossero messi a morte. 13Il decreto fu pubblicato e
già i saggi venivano uccisi; anche Daniele e i suoi compagni erano ricercati per essere messi a morte.
14Ma Daniele rivolse parole piene di saggezza e di prudenza ad Ariòch, capo delle guardie del re, che stava per
uccidere i saggi di Bábilonia, 15e disse ad Ariòch, ufficiale del re: "Perché il re ha emanato un decreto così severo?".
Ariòch ne spiegò il motivo a Daniele. 16Egli allora entrò dal re e pregò che gli si concedesse tempo: egli avrebbe
dato la spiegazione dei sogni al re. 17Poi Daniele andò a casa e narrò la cosa ai suoi compagni, Anania, Misaele e
Azaria, 18ed essi implorarono misericordia dal Dio del cielo riguardo a questo mistero, perché Daniele e i suoi
compagni non fossero messi a morte insieme con tutti gli altri saggi di Bábilonia.
19Allora il mistero fu svelato a Daniele in una visione notturna; perciò Daniele benedisse il Dio del cielo:
20"Sia benedetto il nome di Dio di secolo in secolo,
perché a lui appartengono la sapienza e la potenza.
21Egli alterna tempi e stagioni, depone i re e li innalza,
concede la sapienza ai saggi,24Allora Daniele si recò da Ariòch, al quale il re aveva affidato l'incarico di uccidere i saggi di Bábilonia, e
presentatosi gli disse: "Non uccidere i saggi di Bábilonia, ma conducimi dal re e io gli farò conoscere la spiegazione
del sogno". 25Ariòch condusse in fretta Daniele alla presenza del re e gli disse: "Ho trovato un uomo fra i Giudei
deportati, il quale farà conoscere al re la spiegazione del sogno". 26Il re disse allora a Daniele, chiamato Baltazzàr:
"Puoi tu davvero rivelarmi il sogno che ho fatto e darmene la spiegazione?". 27Daniele, davanti al re, rispose: "Il
mistero di cui il re chiede la spiegazione non può essere spiegato né da saggi, né da astrologi, né da maghi, né da
indovini; 28ma c'è un Dio nel cielo che svela i misteri ed egli ha rivelato al re Nabucodònosor quel che avverrà al
finire dei giorni. Ecco dunque qual era il tuo sogno e le visioni che sono passate per la tua mente, mentre dormivi nel
tuo letto. 29O re, i pensieri che ti sono venuti mentre eri a letto riguardano il futuro; colui che svela i misteri ha
voluto svelarti ciò che dovrà avvenire. 30Se a me è stato svelato questo mistero, non è perché io possieda una
sapienza superiore a tutti i viventi, ma perché ne sia data la spiegazione al re e tu possa conoscere i pensieri del tuo
cuore. 31Tu stavi osservando, o re, ed ecco una statua, una statua enorme, di straordinario splendore, si ergeva
davanti a te con terribile aspetto. 32Aveva la testa d'oro puro, il petto e le braccia d'argento, il ventre e le cosce di
bronzo, 33le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte di creta. 34Mentre stavi guardando, una pietra si staccò
dal monte, ma non per mano di uomo, e andò a battere contro i piedi della statua, che erano di ferro e di argilla, e li
frantumò. 35Allora si frantumarono anche il ferro, l'argilla, il bronzo, l'argento e l'oro e divennero come la pula sulle
aie d'estate; il vento li portò via senza lasciar traccia, mentre la pietra, che aveva colpito la statua, divenne una
grande montagna che riempì tutta quella regione.36Questo è il sogno: ora ne daremo la spiegazione al re. 37Tu o re, sei il re dei re; a te il Dio del cielo ha concesso il
regno, la potenza, la forza e la gloria. 38A te ha concesso il dominio sui figli dell'uomo, sugli animali selvatici, sugli
uccelli del cielo; tu li domini tutti: tu sei la testa d'oro. 39Dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore al tuo; poi un
terzo regno, quello di bronzo, che dominerà su tutta la terra. 40Vi sarà poi un quarto regno, duro come il ferro. Come
il ferro spezza e frantuma tutto, così quel regno spezzerà e frantumerà tutto. 41Come hai visto, i piedi e le dita erano
in parte di argilla da vasaio e in parte di ferro: ciò significa che il regno sarà diviso, ma avrà la durezza del ferro
unito all'argilla. 42Se le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte di argilla, ciò significa che una parte del regno
sarà forte e l'altra fragile. 43Il fatto d'aver visto il ferro mescolato all'argilla significa che le due parti si uniranno per
via di matrimoni, ma non potranno diventare una cosa sola, come il ferro non si amalgama con l'argilla. 44Al tempo
di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto e non sarà trasmesso ad altro popolo:
stritolerà e annienterà tutti gli altri regni, mentre esso durerà per sempre. 45Questo significa quella pietra che tu hai
visto staccarsi dal monte, non per mano di uomo, e che ha stritolato il ferro, il bronzo, l'argilla, l'argento e l'oro. Il
Dio grande ha rivelato al re quello che avverrà da questo tempo in poi. Il sogno è vero e degna di fede ne è la
spiegazione".46Allora il re Nabucodònosor piegò la faccia a terra, si prostrò davanti a Daniele e ordinò che gli si offrissero
sacrifici e incensi. 47Quindi rivolto a Daniele gli disse: "Certo, il vostro Dio è il Dio degli dèi, il Signore dei re e il
rivelatore dei misteri, poiché tu hai potuto svelare questo mistero". 48Il re esaltò Daniele e gli fece molti preziosi
regali, lo costituì governatore di tutta la provincia di Bábilonia e capo di tutti i saggi di Bábilonia; 49su richiesta di
Daniele, il re fece amministratori della provincia di Bábilonia, Sadràch, Mesàch e Abdènego. Daniele rimase alla
corte del re.1Il re Nabucodònosor aveva fatto costruire una statua d'oro, alta sessanta cubiti e larga sei, e l'aveva fatta erigere
nella pianura di Dura, nella provincia di Bábilonia.
2Quindi il re Nabucodònosor aveva convocato i sàtrapi, i prefetti, i governatori, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i
questori e tutte le alte autorità delle province, perché presenziassero all'inaugurazione della statua che il re
Nabucodònosor aveva fatto erigere.3I sàtrapi, i prefetti, i governatori, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i questori e tutte le alte autorità delle province
vennero all'inaugurazione della statua. Essi si disposero davanti alla statua fatta erigere dal re.
4Un banditore gridò ad alta voce: "Popoli, nazioni e lingue, a voi è rivolto questo proclama:
5Quando voi udirete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpicordo, del salterio, della zampogna, e d'ogni
specie di strumenti musicali, vi prostrerete e adorerete la statua d'oro, che il re Nabucodònosor ha fatto innalzare.
6Chiunque non si prostrerà alla statua, in quel medesimo istante sarà gettato in mezzo ad una fornace di fuoco
ardente".7Perciò tutti i popoli, nazioni e lingue, in quell'istante che ebbero udito il suono del corno, del flauto, dell'arpicordo,
del salterio e di ogni specie di strumenti musicali, si prostrarono e adorarono la statua d'oro, che il re Nabucodònosor
aveva fatto innalzare.8Però in quel momento alcuni Caldei si fecero avanti per accusare i Giudei 9e andarono a dire al re Nabucodònosor:
"Re, vivi per sempre! 10Tu hai decretato, o re, che chiunque avrà udito il suono del corno, del flauto, della cetra,
dell'arpicordo, del salterio, della zampogna e d'ogni specie di strumenti musicali, si deve prostrare e adorare la statua
d'oro: 11chiunque non si prostrerà per adorarla, sia gettato in mezzo ad una fornace con il fuoco acceso.
12Ora, ci sono alcuni Giudei, ai quali hai affidato gli affari della provincia di Bábilonia, cioè Sadràch, Mesàch e
Abdènego, che non ti obbediscono, re: non servono i tuoi dèi e non adorano la statua d'oro che tu hai fatto
innalzare".13Allora Nabucodònosor, sdegnato, comandò che gli si conducessero Sadràch, Mesàch e Abdènego, e questi
comparvero alla presenza del re. 14Nabucodònosor disse loro: "È vero, Sadràch, Mesàch e Abdènego, che voi non
servite i miei dèi e non adorate la statua d'oro che io ho fatto innalzare? 15Ora, se voi sarete pronti, quando udirete il
suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpicordo, del salterio, della zampogna e d'ogni specie di strumenti
musicali, a prostrarvi e adorare la statua che io ho fatta, bene; altrimenti in quel medesimo istante sarete gettati in
mezzo ad una fornace dal fuoco ardente. Qual Dio vi potrà liberare dalla mia mano?".
16Ma Sadràch, Mesàch e Abdènego risposero al re Nabucodònosor: "Re, noi non abbiamo bisogno di darti alcuna
risposta in proposito; 17sappi però che il nostro Dio, che serviamo, può liberarci dalla fornace con il fuoco acceso e
dalla tua mano, o re. 18Ma anche se non ci liberasse, sappi, o re, che noi non serviremo mai i tuoi dèi e non
adoreremo la statua d'oro che tu hai eretto". 19Allora Nabucodònosor, acceso d'ira e con aspetto minaccioso contro
Sadràch, Mesàch e Abdènego, ordinò che si aumentasse il fuoco della fornace sette volte più del solito. 20Poi, ad
alcuni uomini fra i più forti del suo esercito, comandò di legare Sadràch, Mesàch e Abdènego e gettarli nella fornace
con il fuoco acceso. 21Furono infatti legati, vestiti come erano, con i mantelli, calzari, turbanti e tutti i loro abiti e
gettati in mezzo alla fornace con il fuoco acceso.
22Ma quegli uomini, che dietro il severo comando del re avevano acceso al massimo la fornace per gettarvi Sadràch,
Mesàch e Abdènego, rimasero uccisi dalle fiamme, 23nel momento stesso che i tre giovani Sadràch, Mesàch e
Abdènego cadevano legati nella fornace con il fuoco acceso.
24Essi passeggiavano in mezzo alle fiamme, lodavano Dio e benedicevano il Signore.
25Azaria, alzatosi, fece questa preghiera in mezzo al fuoco e aprendo la bocca disse:
26"Benedetto sei tu, Signore Dio dei nostri padri;
degno di lode e glorioso è il tuo nome per sempre.
27Tu sei giusto in tutto ciò che hai fatto;e sulla città santa dei nostri padri, Gerusalemme.
Con verità e giustizia tu ci hai inflitto tutto questo
a causa dei nostri peccati,29poiché noi abbiamo peccato, abbiamo agito da iniqui,
allontanandoci da te, abbiamo mancato in ogni modo.
Non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti,tutto ciò che ci hai fatto, l'hai fatto con retto giudizio:
32ci hai dato in potere dei nostri nemici,e di un re iniquo, il più malvagio su tutta la terra.
33Ora non osiamo aprire la bocca:per amore del tuo nome, non rompere la tua alleanza;
35non ritirare da noi la tua misericordia,36ai quali hai parlato, promettendo di moltiplicare
la loro stirpe come le stelle del cielo,perché non c'è confusione per coloro che confidano in te.
41Ora ti seguiamo con tutto il cuore,44Siano invece confusi quanti fanno il male ai tuoi servi,
siano coperti di vergogna con tutta la loro potenza;
e sia infranta la loro forza!46I servi del re, che li avevano gettati dentro, non cessarono di aumentare il fuoco nella fornace, con bitume, stoppa,
pece e sarmenti. 47La fiamma si alzava quarantanove cubiti sopra la fornace 48e uscendo bruciò quei Caldei che si
trovavano vicino alla fornace. 49Ma l'angelo del Signore, che era sceso con Azaria e con i suoi compagni nella
fornace, allontanò da loro la fiamma del fuoco 50e rese l'interno della fornace come un luogo dove soffiasse un vento
pieno di rugiada. Così il fuoco non li toccò affatto, non fece loro alcun male, non diede loro alcuna molestia.
51Allora quei tre giovani, a una sola voce, si misero a lodare, a glorificare, a benedire Dio nella fornace dicendo:
52"Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri,
degno di lode e di gloria nei secoli.55Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi
e siedi sui cherubini,60Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.61Benedite, potenze tutte del Signore, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.81Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.86Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.lodatelo e celebratelo, perché la sua grazia dura sempre".
91Allora il re Nabucodònosor rimase stupito e alzatosi in fretta si rivolse ai suoi ministri: "Non abbiamo noi gettato
tre uomini legati in mezzo al fuoco?". "Certo, o re", risposero.
92Egli soggiunse: "Ecco, io vedo quattro uomini sciolti, i quali camminano in mezzo al fuoco, senza subirne alcun
danno; anzi il quarto è simile nell'aspetto a un figlio di dèi".
93Allora Nabucodònosor si accostò alla bocca della fornace con il fuoco acceso e prese a dire: "Sadràch, Mesàch,
Abdènego, servi del Dio altissimo, uscite, venite fuori". Allora Sadràch, Mesàch e Abdènego uscirono dal fuoco.
94Quindi i satrapi, i prefetti, i governatori e i ministri del re si radunarono e, guardando quegli uomini, videro che
sopra i loro corpi il fuoco non aveva avuto nessun potere; che neppure un capello del loro capo era stato bruciato e i
loro mantelli non erano stati toccati e neppure l'odore del fuoco era penetrato in essi.
95Nabucodònosor prese a dire: "Benedetto il Dio di Sadràch, Mesàch e Abdènego, il quale ha mandato il suo angelo
e ha liberato i servi che hanno confidato in lui; hanno trasgredito il comando del re e hanno esposto i loro corpi per
non servire e per non adorare alcun altro dio che il loro Dio.
96Perciò io decreto che chiunque, a qualsiasi popolo, nazione o lingua appartenga, proferirà offesa contro il Dio di
Sadràch, Mesàch e Abdènego, sia tagliato a pezzi e la sua casa sia ridotta a un mucchio di rovine, poiché nessun
altro dio può in tal maniera liberare".97Da allora il re promosse Sadràch, Mesàch e Abdènego a cariche pubbliche nella provincia di Bábilonia.
98Il re Nabucodònosor a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano in tutta la terra: Pace e prosperità!
99M'è parso opportuno rendervi noti i prodigi e le meraviglie che il Dio altissimo ha fatto per me.
100Quanto sono grandi i suoi prodigi1Io Nabucodònosor ero tranquillo in casa e felice nella reggia, 2quando ebbi un sogno che mi spaventò. Le
immaginazioni che mi vennero mentre ero nel mio letto e le visioni che mi passarono per la mente mi turbarono.
3Feci un decreto con cui ordinavo che tutti i saggi di Bábilonia fossero condotti davanti a me, per farmi conoscere la
spiegazione del sogno.4Allora vennero i maghi, gli astrologi, i caldei e gli indovini, ai quali esposi il sogno, ma non me ne potevano dare la
spiegazione. 5Infine mi si presentò Daniele, chiamato Baltazzàr dal nome del mio dio, un uomo in cui è lo spirito
degli dèi santi, e gli raccontai il sogno 6dicendo: "Baltazzàr, principe dei maghi, poiché io so che lo spirito degli dèi
santi è in te e che nessun segreto ti è difficile, ecco le visioni che ho avuto in sogno: tu dammene la spiegazione".
7Le visioni che mi passarono per la mente, mentre stavo a letto, erano queste:
Io stavo guardandoed ecco un albero di grande altezza in mezzo alla terra.
8Quell'albero era grande, robusto,e si poteva vedere fin dall'estremità della terra.
9I suoi rami erano belli e i suoi frutti abbondanti
e vi era in esso da mangiare per tutti.Le bestie della terra si riparavano alla sua ombra
e gli uccelli del cielo facevano il nido fra i suoi rami;
di lui si nutriva ogni vivente.fuggano le bestie di sotto e gli uccelli dai suoi rami.
12Lasciate però nella terra il ceppo con le radici,
legato con catene di ferro e di bronzoe la sua sorte sia insieme con le bestie sui prati.
13Si muti il suo cuore e invece di un cuore umanoCosì i viventi sappiano che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo può dare a chi vuole e insediarvi
anche il più piccolo degli uomini".15Questo è il sogno, che io, re Nabucodònosor, ho fatto. Ora tu, Baltazzàr, dammene la spiegazione. Tu puoi
darmela, perché, mentre fra tutti i saggi del mio regno nessuno me ne spiega il significato, in te è lo spirito degli dèi
santi.16Allora Daniele, chiamato Baltazzàr, rimase per qualche tempo confuso e turbato dai suoi pensieri. Ma il re gli si
rivolse: "Baltazzàr, il sogno non ti turbi e neppure la sua spiegazione". Rispose Baltazzàr: "Signor mio, valga il
sogno per i tuoi nemici e la sua spiegazione per i tuoi avversari. 17L'albero che tu hai visto, grande e robusto, la cui
cima giungeva fino al cielo e si poteva vedere da tutta la terra 18e le cui foglie erano belle e i suoi frutti abbondanti e
in cui c'era da mangiare per tutti e sotto il quale dimoravano le bestie della terra e sui cui rami facevano il nido gli
uccelli del cielo, 19sei tu, re, che sei diventato grande e forte; la tua grandezza è cresciuta, è giunta al cielo e il tuo
dominio si è esteso sino ai confini della terra.20Che il re abbia visto un vigilante, un santo che scendeva dal cielo e diceva: Tagliate l'albero, spezzatelo, però
lasciate nella terra il ceppo delle sue radici legato con catene di ferro e di bronzo fra l'erba della campagna e sia
bagnato dalla rugiada del cielo e abbia sorte comune con le bestie della terra, finché sette tempi siano passati su di
lui, 21questa, o re, ne è la spiegazione e questo è il decreto dell'Altissimo, che deve essere eseguito sopra il re, mio
signore: 22Tu sarai cacciato dal consorzio umano e la tua dimora sarà con le bestie della terra; ti pascerai d'erba come
i buoi e sarai bagnato dalla rugiada del cielo; sette tempi passeranno su di te, finché tu riconosca che l'Altissimo
domina sul regno degli uomini e che egli lo da' a chi vuole.
23L'ordine che è stato dato di lasciare il ceppo con le radici dell'albero significa che il tuo regno ti sarà ristabilito,
quando avrai riconosciuto che al Cielo appartiene il dominio. 24Perciò, re, accetta il mio consiglio: sconta i tuoi
peccati con l'elemosina e le tue iniquità con atti di misericordia verso gli afflitti, perché tu possa godere lunga
prosperità".25Tutte queste cose avvennero al re Nabucodònosor.
26Dodici mesi dopo, passeggiando sopra la terrazza della reggia di Bábilonia, 27il re prese a dire: "Non è questa la
grande Bábilonia che io ho costruito come reggia per la gloria della mia maestà, con la forza della mia potenza?".
28Queste parole erano ancora sulle labbra del re, quando una voce venne dal cielo: "A te io parlo, re Nabucodònosor:
il regno ti è tolto! 29Sarai cacciato dal consorzio umano e la tua dimora sarà con le bestie della terra; ti pascerai
d'erba come i buoi e passeranno sette tempi su di te, finché tu riconosca che l'Altissimo domina sul regno degli
uomini e che egli lo da' a chi vuole".30In quel momento stesso si adempì la parola sopra Nabucodònosor. Egli fu cacciato dal consorzio umano, mangiò
l'erba come i buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo: il pelo gli crebbe come le penne alle aquile e le
unghie come agli uccelli.31"Ma finito quel tempo, io Nabucodònosor alzai gli occhi al cielo e la ragione tornò in me e benedissi l'Altissimo;
lodai e glorificai colui che vive in eterno,egli dispone come gli piace delle schiere del cielo
e degli abitanti della terra.Nessuno può fermargli la mano e dirgli: Che cosa fai?
33In quel tempo tornò in me la conoscenza e con la gloria del regno mi fu restituita la mia maestà e il mio splendore:
i miei ministri e i miei prìncipi mi ricercarono e io fui ristabilito nel mio regno e mi fu concesso un potere anche più
grande. 34Ora io, Nabucodònosor, lodo, esalto e glorifico il Re del cielo: tutte le sue opere sono verità e le sue vie
giustizia; egli può umiliare coloro che camminano nella superbia".
51Il re Baldassàr imbandì un gran banchetto a mille dei suoi dignitari e insieme con loro si diede a bere vino. 2Quando
Baldassàr ebbe molto bevuto comandò che fossero portati i vasi d'oro e d'argento che Nabucodònosor suo padre
aveva asportati dal tempio, che era in Gerusalemme, perché vi bevessero il re e i suoi grandi, le sue mogli e le sue
concubine. 3Furono quindi portati i vasi d'oro, che erano stati asportati dal tempio di Gerusalemme, e il re, i suoi
grandi, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere; 4mentre bevevano il vino, lodavano gli dèi d'oro,
d'argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra. 5In quel momento apparvero le dita di una mano d'uomo, le quali
scrivevano sulla parete della sala reale, di fronte al candelabro. Nel vedere quelle dita che scrivevano, 6il re cambiò
d'aspetto: spaventosi pensieri lo assalirono, le giunture dei suoi fianchi si allentarono, i ginocchi gli battevano l'uno
contro l'altro.7Allora il re si mise a gridare, ordinando che si convocassero gli astrologi, i caldei e gli indovini. Appena vennero, il
re disse ai saggi di Bábilonia: "Chiunque leggerà quella scrittura e me ne darà la spiegazione sarà vestito di porpora,
porterà una collana d'oro al collo e sarà il terzo signore del regno".
8Allora entrarono nella sala tutti i saggi del re, ma non poterono leggere quella scrittura né darne al re la spiegazione.
9Il re Baldassàr rimase molto turbato e cambiò colore; anche i suoi grandi restarono sconcertati.
10La regina, alle parole del re e dei suoi grandi, entrò nella sala del banchetto e, rivolta al re, gli disse: "Re, vivi per
sempre! I tuoi pensieri non ti spaventino né si cambi il colore del tuo volto. 11C'è nel tuo regno un uomo, in cui è lo
spirito degli dèi santi. Al tempo di tuo padre si trovò in lui luce, intelligenza e sapienza pari alla sapienza degli dèi. Il
re Nabucodònosor tuo padre lo aveva fatto capo dei maghi, degli astrologi, dei caldei e degli indovini. 12Fu
riscontrato in questo Daniele, che il re aveva chiamato Baltazzàr, uno spirito superiore e tanto accorgimento da
interpretare sogni, spiegare detti oscuri, sciogliere enigmi. Si convochi dunque Daniele ed egli darà la spiegazione".
13Fu quindi introdotto Daniele alla presenza del re ed egli gli disse: "Sei tu Daniele un deportato dei Giudei, che il re
mio padre ha condotto qua dalla Giudea? 14Ho inteso dire che tu possiedi lo spirito degli dèi santi e che si trova in te
luce, intelligenza e sapienza straordinaria. 15Poco fa sono stati condotti alla mia presenza i saggi e gli astrologi per
leggere questa scrittura e darmene la spiegazione, ma non sono stati capaci. 16Ora, mi è stato detto che tu sei esperto
nel dare spiegazioni e sciogliere enigmi. Se quindi potrai leggermi questa scrittura e darmene la spiegazione, tu sarai
vestito di porpora, porterai al collo una collana d'oro e sarai il terzo signore del regno".
17Daniele rispose al re: "Tieni pure i tuoi doni per te e da' ad altri i tuoi regali: tuttavia io leggerò la scrittura al re e
gliene darò la spiegazione.18O re, il Dio altissimo aveva dato a Nabucodònosor tuo padre regno, grandezza, gloria e magnificenza. 19Per questa
grandezza che aveva ricevuto, tutti i popoli, nazioni e lingue lo temevano e tremavano davanti a lui: egli uccideva
chi voleva, innalzava chi gli piaceva e abbassava chi gli pareva.
20Ma, quando il suo cuore si insuperbì e il suo spirito si ostinò nell'alterigia, fu deposto dal trono e gli fu tolta la sua
gloria.21Fu cacciato dal consorzio umano e il suo cuore divenne simile a quello delle bestie; la sua dimora fu con gli ònagri
e mangiò l'erba come i buoi; il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finché riconobbe che il Dio altissimo
domina sul regno degli uomini, sul quale innalza chi gli piace. 22Tu, Baldassàr suo figlio, non hai umiliato il tuo
cuore, sebbene tu fossi a conoscenza di tutto questo. 23Anzi tu hai insolentito contro il Signore del cielo e sono stati
portati davanti a te i vasi del suo tempio e in essi avete bevuto tu, i tuoi dignitari, le tue mogli, le tue concubine: tu
hai reso lode agli dèi d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno, di pietra, i quali non vedono, non odono e non
comprendono e non hai glorificato Dio, nelle cui mani è la tua vita e a cui appartengono tutte le tue vie. 24Da lui fu
allora mandata quella mano che ha tracciato quello scritto, 25di cui questa è la lettura: MENE, TEKEL, PERES, 26e
questa ne è l'interpretazione: Mene: Dio ha computato il tuo regno e gli ha posto fine. 27Tekel: tu sei stato pesato
sulle bilance e sei stato trovato mancante. 28Peres: il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani". 29Allora, per
ordine di Baldassàr, Daniele fu vestito di porpora, ebbe una collana d'oro al collo e con bando pubblico fu dichiarato
terzo signore del regno.30In quella stessa notte Baldassàr re dei Caldei fu ucciso: 31Dario il Medo ricevette il regno, all'età di circa
sessantadue anni.1Volle Dario costituire nel suo regno centoventi sàtrapi e ripartirli per tutte le province. 2A capo dei sàtrapi mise tre
governatori, di cui uno fu Daniele, ai quali i sàtrapi dovevano render conto perché nessun danno ne 3soffrisse il re.
Ora Daniele era superiore agli altri governatori e ai sàtrapi, perché possedeva uno spirito eccezionale, tanto che il re
pensava di metterlo a capo di tutto il suo regno. 4Perciò tanto i governatori che i sàtrapi cercavano il modo di trovar
qualche pretesto contro Daniele nell'amministrazione del regno. 5Ma non potendo trovare nessun motivo di accusa
né colpa, perché egli era fedele e non aveva niente da farsi rimproverare, 6quegli uomini allora pensarono: "Non
possiamo trovare altro pretesto per accusare Daniele, se non nella legge del suo Dio".
7Perciò quei governatori e i sàtrapi si radunarono presso il re e gli dissero: "Re Dario, vivi per sempre! 8Tutti i
governatori del regno, i magistrati, i sàtrapi, i consiglieri e i capi sono del parere che venga pubblicato un severo
decreto del re secondo il quale chiunque, da ora a trenta giorni, rivolga supplica alcuna a qualsiasi dio o uomo
all'infuori di te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni. 9Ora, o re, emana il decreto e fallo mettere per iscritto, perché
sia irrevocabile, come sono le leggi di Media e di Persia, che non si possono mutare". 10Allora il re Dario fece
scrivere il decreto.11Daniele, quando venne a sapere del decreto del re, si ritirò in casa. Le finestre della sua stanza si aprivano verso
Gerusalemme e tre volte al giorno si metteva in ginocchio a pregare e lodava il suo Dio, come era solito fare anche
prima.12Allora quegli uomini accorsero e trovarono Daniele che stava pregando e supplicando il suo Dio. 13Subito si
recarono dal re e gli dissero riguardo al divieto del re: "Non hai tu scritto un decreto che chiunque, da ora a trenta
giorni, rivolga supplica a qualsiasi dio o uomo, all'infuori di te, re, sia gettato nella fossa dei leoni?". Il re rispose:
"Sì. Il decreto è irrevocabile come lo sono le leggi dei Medi e dei Persiani".
14"Ebbene - replicarono al re - Daniele, quel deportato dalla Giudea, non ha alcun rispetto né di te, re, né del tuo
decreto: tre volte al giorno fa le sue preghiere".
15Il re, all'udir queste parole, ne fu molto addolorato e si mise in animo di salvare Daniele e fino al tramonto del sole
fece ogni sforzo per liberarlo.16Ma quegli uomini si riunirono di nuovo presso il re e gli dissero: "Sappi, re, che i Medi e i Persiani hanno per legge
che qualunque decreto firmato dal re è irrevocabile".
17Allora il re ordinò che si prendesse Daniele e si gettasse nella fossa dei leoni. Il re, rivolto a Daniele, gli disse:
"Quel Dio, che tu servi con perseveranza, ti possa salvare!". 18Poi fu portata una pietra e fu posta sopra la bocca
della fossa: il re la sigillò con il suo anello e con l'anello dei suoi grandi, perché niente fosse mutato sulla sorte di
Daniele. 19Quindi il re ritornò alla reggia, passò la notte digiuno, non gli fu introdotta alcuna donna e anche il sonno
lo abbandonò. 20La mattina dopo il re si alzò di buon'ora e sullo spuntar del giorno andò in fretta alla fossa dei leoni.
21Quando fu vicino, chiamò: "Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio che tu servi con perseveranza ti ha potuto
salvare dai leoni?". 22Daniele rispose: "Re, vivi per sempre. 23Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le
fauci dei leoni ed essi non mi hanno fatto alcun male, perché sono stato trovato innocente davanti a lui; ma neppure
contro di te, o re, ho commesso alcun male"24Il re fu pieno di gioia e comandò che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa. Appena uscito, non si riscontrò in lui
lesione alcuna, poiché egli aveva confidato nel suo Dio. 25Quindi, per ordine del re, fatti venire quegli uomini che
avevano accusato Daniele, furono gettati nella fossa dei leoni insieme con i figli e le mogli. Non erano ancor giunti
al fondo della fossa, che i leoni furono loro addosso e stritolarono tutte le loro ossa.
26Allora il re Dario scrisse a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano tutta la terra: "Pace e prosperità. 27Per mio
comando viene promulgato questo decreto: In tutto l'impero a me soggetto si onori e si tema il Dio di Daniele,
perché egli è il Dio vivente,29Questo Daniele prosperò durante il regno di Dario e il regno di Ciro il Persiano.
71Nel primo anno di Baldassàr re di Bábilonia, Daniele, mentre era a letto, ebbe un sogno e visioni nella sua mente.
Egli scrisse il sogno e ne fece la relazione che dice:
2Io, Daniele, guardavo nella mia visione notturna ed ecco, i quattro venti del cielo si abbattevano impetuosamente
sul Mar Mediterraneo 3e quattro grandi bestie, differenti l'una dall'altra, salivano dal mare. 4La prima era simile ad
un leone e aveva ali di aquila. Mentre io stavo guardando, le furono tolte le ali e fu sollevata da terra e fatta stare su
due piedi come un uomo e le fu dato un cuore d'uomo.
5Poi ecco una seconda bestia, simile ad un orso, la quale stava alzata da un lato e aveva tre costole in bocca, fra i
denti, e le fu detto: "Su, divora molta carne".6Mentre stavo guardando, eccone un'altra simile a un leopardo, la quale aveva quattro ali d'uccello sul dorso; quella
bestia aveva quattro teste e le fu dato il dominio.
7Stavo ancora guardando nelle visioni notturne ed ecco una quarta bestia, spaventosa, terribile, d'una forza
eccezionale, con denti di ferro; divorava, stritolava e il rimanente se lo metteva sotto i piedi e lo calpestava: era
diversa da tutte le altre bestie precedenti e aveva dieci corna.
8Stavo osservando queste corna, quand'ecco spuntare in mezzo a quelle un altro corno più piccolo, davanti al quale
tre delle prime corna furono divelte: vidi che quel corno aveva occhi simili a quelli di un uomo e una bocca che
parlava con alterigia.e i capelli del suo capo erano candidi come la lana;
il suo trono era come vampe di fuoco11Continuai a guardare a causa delle parole superbe che quel corno proferiva, e vidi che la bestia fu uccisa e il suo
corpo distrutto e gettato a bruciare sul fuoco.12Alle altre bestie fu tolto il potere e fu loro concesso di prolungare la vita fino a un termine stabilito di tempo.
13Guardando ancora nelle visioni notturne,15Io, Daniele, mi sentii venir meno le forze, tanto le visioni della mia mente mi avevano turbato; 16 mi accostai ad
uno dei vicini e gli domandai il vero significato di tutte queste cose ed egli me ne diede questa spiegazione: 17"Le
quattro grandi bestie rappresentano quattro re, che sorgeranno dalla terra; 18ma i santi dell'Altissimo riceveranno il
regno e lo possederanno per secoli e secoli".19Volli poi sapere la verità intorno alla quarta bestia, che era diversa da tutte le altre e molto terribile, che aveva
denti di ferro e artigli di bronzo e che mangiava e stritolava e il rimanente se lo metteva sotto i piedi e lo calpestava;
20intorno alle dieci corna che aveva sulla testa e intorno a quell'ultimo corno che era spuntato e davanti al quale
erano cadute tre corna e del perché quel corno aveva occhi e una bocca che parlava con alterigia e appariva
maggiore delle altre corna. 21Io intanto stavo guardando e quel corno muoveva guerra ai santi e li vinceva, 22finché
venne il vegliardo e fu resa giustizia ai santi dell'Altissimo e giunse il tempo in cui i santi dovevano possedere il
regno.23Egli dunque mi disse: "La quarta bestia significa che ci sarà sulla terra un quarto regno diverso da tutti gli altri e
divorerà tutta la terra, la stritolerà e la calpesterà.
24Le dieci corna significano che dieci re sorgeranno da quel regno e dopo di loro ne seguirà un altro, diverso dai
precedenti: abbatterà tre re 25e proferirà insulti contro l'Altissimo e distruggerà i santi dell'Altissimo; penserà di
mutare i tempi e la legge; i santi gli saranno dati in mano per un tempo, più tempi e la metà di un tempo. 26Si terrà
poi il giudizio e gli sarà tolto il potere, quindi verrà sterminato e distrutto completamente. 27Allora il regno, il potere
e la grandezza di tutti i regni che sono sotto il cielo saranno dati al popolo dei santi dell'Altissimo, il cui regno sarà
eterno e tutti gli imperi lo serviranno e obbediranno".
28Qui finisce la relazione. Io, Daniele, rimasi molto turbato nei pensieri, il colore del mio volto si cambiò e conservai
tutto questo nel cuore.1Il terzo anno del regno del re Baldassàr, io Daniele ebbi un'altra visione dopo quella che mi era apparsa prima.
2Quand'ebbi questa visione, mi trovavo nella cittadella di Susa, che è nella provincia dell'Elam, e mi sembrava, in
visione, di essere presso il fiume Ulai.3Alzai gli occhi e guardai; ecco un montone, in piedi, stava di fronte al fiume. Aveva due corna alte, ma un corno era
più alto dell'altro, sebbene fosse spuntato dopo. 4Io vidi che quel montone cozzava verso l'occidente, il settentrione e
il mezzogiorno e nessuna bestia gli poteva resistere, né alcuno era in grado di liberare dal suo potere: faceva quel
che gli pareva e divenne grande.5Io stavo attento ed ecco un capro venire da occidente, sulla terra, senza toccarne il suolo: aveva fra gli occhi un
grosso corno. 6Si avvicinò al montone dalle due corna, che avevo visto in piedi di fronte al fiume, e gli si scagliò
contro con tutta la forza. 7Dopo averlo assalito, lo vidi imbizzarrirsi e cozzare contro di lui e spezzargli le due corna,
senza che il montone avesse la forza di resistergli; poi lo gettò a terra e lo calpestò e nessuno liberava il montone dal
suo potere.8Il capro divenne molto potente; ma quando fu diventato grande, quel suo gran corno si spezzò e al posto di quello
sorsero altre quattro corna, verso i quattro venti del cielo.
9Da uno di quelli uscì un piccolo corno, che crebbe molto verso il mezzogiorno, l'oriente e verso la Palestina:
10s'innalzò fin contro la milizia celeste e gettò a terra una parte di quella schiera e delle stelle e le calpestò.
11S'innalzò fino al capo della milizia e gli tolse il sacrificio quotidiano e fu profanata la santa dimora.
12In luogo del sacrificio quotidiano fu posto il peccato e fu gettata a terra la verità; ciò esso fece e vi riuscì.
13Udii un santo parlare e un altro santo dire a quello che parlava: "Fino a quando durerà questa visione: il sacrificio
quotidiano abolito, la desolazione dell'iniquità, il santuario e la milizia calpestati?". 14Gli rispose: "Fino a
duemilatrecento sere e mattine: poi il santuario sarà rivendicato".
15Mentre io, Daniele, consideravo la visione e cercavo di comprenderla, ecco davanti a me uno in piedi, dall'aspetto
d'uomo; 16intesi la voce di un uomo, in mezzo all'Ulai, che gridava e diceva: "Gabriele, spiega a lui la visione".
17Egli venne dove io ero e quando giunse, io ebbi paura e caddi con la faccia a terra. Egli mi disse: "Figlio
dell'uomo, comprendi bene, questa visione riguarda il tempo della fine". 18Mentre egli parlava con me, caddi svenuto
con la faccia a terra; ma egli mi toccò e mi fece alzare.
19Egli disse: "Ecco io ti rivelo ciò che avverrà al termine dell'ira, perché la visione riguarda il tempo della fine. 20Il
montone con due corna, che tu hai visto, significa il re di Media e di Persia; 21il capro è il re della Grecia; il gran
corno, che era in mezzo ai suoi occhi, è il primo re. 22Che quello sia stato spezzato e quattro ne siano sorti al posto di
uno, significa che quattro regni sorgeranno dalla medesima nazione, ma non con la medesima potenza di lui.
23Alla fine del loro regno, quando l'empietà avrà raggiunto il colmo, sorgerà un re audace, sfacciato e intrigante. 24La
sua potenza si rafforzerà, ma non per potenza propria; causerà inaudite rovine, avrà successo nelle imprese,
distruggerà i potenti e il popolo dei santi. 25Per la sua astuzia, la frode prospererà nelle sue mani, si insuperbirà in
cuor suo e con inganno farà perire molti: insorgerà contro il principe dei prìncipi, ma verrà spezzato senza intervento
di mano d'uomo. 26La visione di sere e mattine, che è stata spiegata, è vera. Ora tu tieni segreta la visione, perché
riguarda cose che avverranno fra molti giorni".27Io, Daniele, rimasi sfinito e mi sentii male per vari giorni: poi mi alzai e sbrigai gli affari del re: ma ero stupefatto
della visione perché non la potevo comprendere.1Nell'anno primo di Dario figlio di Serse, della progenie dei Medi, il quale era stato costituito re sopra il regno dei
Caldei, 2nel primo anno del suo regno, io Daniele tentavo di comprendere nei libri il numero degli anni di cui il
Signore aveva parlato al profeta Geremia e nei quali si dovevano compiere le desolazioni di Gerusalemme, cioè
settant'anni. 3Mi rivolsi al Signore Dio per pregarlo e supplicarlo con il digiuno, veste di sacco e cenere 4e feci la mia
preghiera e la mia confessione al Signore mio Dio: "Signore Dio, grande e tremendo, che osservi l'alleanza e la
benevolenza verso coloro che ti amano e osservano i tuoi comandamenti, 5abbiamo peccato e abbiamo operato da
malvagi e da empi, siamo stati ribelli, ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue leggi! 6Non abbiamo
obbedito ai tuoi servi, i profeti, i quali hanno in tuo nome parlato ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri e a
tutto il popolo del paese. 7A te conviene la giustizia, o Signore, a noi la vergogna sul volto, come avviene ancor oggi
per gli uomini di Giuda, per gli abitanti di Gerusalemme e per tutto Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove tu li
hai dispersi per i misfatti che hanno commesso contro di te. 8Signore, la vergogna sul volto a noi, ai nostri re, ai
nostri prìncipi, ai nostri padri, perché abbiamo peccato contro di te; 9al Signore Dio nostro la misericordia e il
perdono, perché ci siamo ribellati contro di lui, 10non abbiamo ascoltato la voce del Signore Dio nostro, né seguito
quelle leggi che egli ci aveva date per mezzo dei suoi servi, i profeti. 11Tutto Israele ha trasgredito la tua legge, s'è
allontanato per non ascoltare la tua voce; così si è riversata su di noi l'esecrazione scritta nella legge di Mosè, servo
di Dio, perché abbiamo peccato contro di lui.12Egli ha messo in atto quelle parole che aveva pronunziate contro di noi e i nostri governanti, mandando su di noi
un male così grande quale mai, sotto il cielo, era venuto a Gerusalemme.
13Tutto questo male è venuto su di noi, proprio come sta scritto nella legge di Mosè. Tuttavia noi non abbiamo
supplicato il Signore Dio nostro, convertendoci dalle nostre iniquità e seguendo la tua verità. 14Il Signore ha vegliato
sopra questo male, l'ha mandato su di noi, poiché il Signore Dio nostro è giusto in tutte le cose che fa, mentre noi
non abbiamo ascoltato la sua voce. 15Signore Dio nostro, che hai fatto uscire il tuo popolo dall'Egitto con mano forte
e ti sei fatto un nome, come è oggi, noi abbiamo peccato, abbiamo agito da empi. 16Signore, secondo la tua
misericordia, si plachi la tua ira e il tuo sdegno verso Gerusalemme, tua città, verso il tuo monte santo, poiché per i
nostri peccati e per l'iniquità dei nostri padri Gerusalemme e il tuo popolo sono oggetto di vituperio presso quanti ci
stanno intorno.17Ora ascolta, Dio nostro, la preghiera del tuo servo e le sue suppliche e per amor tuo, o Signore, fa' risplendere il
tuo volto sopra il tuo santuario, che è desolato. 18Porgi l'orecchio, mio Dio, e ascolta: apri gli occhi e guarda le nostre
desolazioni e la città sulla quale è stato invocato il tuo nome! Non presentiamo le nostre suppliche davanti a te,
basate sulla nostra giustizia, ma sulla tua grande misericordia.
19Signore, ascolta; Signore, perdona; Signore, guarda e agisci senza indugio, per amore di te stesso, mio Dio, poiché
il tuo nome è stato invocato sulla tua città e sul tuo popolo".
20Mentre io stavo ancora parlando e pregavo e confessavo il mio peccato e quello del mio popolo Israele e
presentavo la supplica al Signore Dio mio per il monte santo del mio Dio, 21mentre dunque parlavo e pregavo,
Gabriele, che io avevo visto prima in visione, volò veloce verso di me: era l'ora dell'offerta della sera.
22Egli mi rivolse questo discorso: "Daniele, sono venuto per istruirti e farti comprendere.
23Fin dall'inizio delle tue suppliche è uscita una parola e io sono venuto per annunziartela, poiché tu sei un uomo
prediletto. Ora sta' attento alla parola e comprendi la visione:
24Settanta settimane sono fissatesuggellare visione e profezia e ungere il Santo dei santi.
25Sappi e intendi bene,la sua fine sarà un'inondazione e, fino alla fine,
guerra e desolazioni decretate.per una settimana e, nello spazio di metà settimana,
farà cessare il sacrificio e l'offerta;1L'anno terzo di Ciro re dei Persiani, fu rivelata una parola a Daniele, chiamato Baltazzàr. Vera è la parola e la lotta
è grande. Egli comprese la parola e gli fu dato d'intendere la visione.
2In quel tempo io, Daniele, feci penitenza per tre settimane, 3non mangiai cibo prelibato, non mi entrò in bocca né
carne né vino e non mi unsi d'unguento finché non furono compiute tre settimane. 4Il giorno ventiquattro del primo
mese, mentre stavo sulla sponda del gran fiume, cioè il Tigri, 5alzai gli occhi e guardai ed ecco un uomo vestito di
lino, con ai fianchi una cintura d'oro di Ufàz; 6il suo corpo somigliava a topazio, la sua faccia aveva l'aspetto della
folgore, i suoi occhi erano come fiamme di fuoco, le sue braccia e le gambe somigliavano a bronzo lucente e il
suono delle sue parole pareva il clamore di una moltitudine.
7Soltanto io, Daniele, vidi la visione, mentre gli uomini che erano con me non la videro, ma un gran terrore si
impadronì di loro e fuggirono a nascondersi. 8Io rimasi solo a contemplare quella grande visione, mentre mi sentivo
senza forze; il mio colorito si fece smorto e mi vennero meno le forze.
9Udii il suono delle sue parole, ma, appena udito il suono delle sue parole, caddi stordito con la faccia a terra.
10Ed ecco, una mano mi toccò e tutto tremante mi fece alzare sulle ginocchia, appoggiato sulla palma delle mani.
11Poi egli mi disse: "Daniele, uomo prediletto, intendi le parole che io ti rivolgo, alzati in piedi, poiché ora sono stato
mandato a te". Quando mi ebbe detto questo, io mi alzai in piedi tutto tremante.
12Egli mi disse: "Non temere, Daniele, poiché fin dal primo giorno in cui ti sei sforzato di intendere, umiliandoti
davanti a Dio, le tue parole sono state ascoltate e io sono venuto per le tue parole. 13Ma il principe del regno di
Persia mi si è opposto per ventun giorni: però Michele, uno dei primi prìncipi, mi è venuto in aiuto e io l'ho lasciato
là presso il principe del re di Persia; 14ora sono venuto per farti intendere ciò che avverrà al tuo popolo alla fine dei
giorni, poiché c'è ancora una visione per quei giorni". 15Mentre egli parlava con me in questa maniera, chinai la
faccia a terra e ammutolii.16Ed ecco uno con sembianze di uomo mi toccò le labbra: io aprii la bocca e parlai e dissi a colui che era in piedi
davanti a me: "Signor mio, nella visione i miei dolori sono tornati su di me e ho perduto tutte le energie. 17Come
potrebbe questo servo del mio signore parlare con il mio signore, dal momento che non è rimasto in me alcun vigore
e mi manca anche il respiro?". 18Allora di nuovo quella figura d'uomo mi toccò, mi rese le forze 19e mi disse: "Non
temere, uomo prediletto, pace a te, riprendi forza, rinfrancati". Mentre egli parlava con me, io mi sentii ritornare le
forze e dissi: "Parli il mio signore perché tu mi hai ridato forza".
20Allora mi disse: "Sai tu perché io sono venuto da te? Ora tornerò di nuovo a lottare con il principe di Persia, poi
uscirò ed ecco verrà il principe di Grecia. 21Io ti dichiarerò ciò che è scritto nel libro della verità. Nessuno mi aiuta in
questo se non Michele, il vostro principe,1 e io, nell'anno primo di Dario, mi tenni presso di lui per dargli rinforzo e sostegno.
2Ed ora io ti manifesterò la verità. Ecco, vi saranno ancora tre re in Persia: poi il quarto acquisterà ricchezze
superiori a tutti gli altri e dopo essersi reso potente con le ricchezze, muoverà con tutti i suoi contro il regno di
Grecia. 3Sorgerà quindi un re potente e valoroso, il quale dominerà sopra un grande impero e farà ciò che vuole; 4ma
appena si sarà affermato, il suo regno verrà smembrato e diviso ai quattro venti del cielo, ma non fra i suoi
discendenti né con la stessa forza che egli possedeva; il suo regno sarà infatti smembrato e dato ad altri anziché ai
suoi discendenti.5Il re del mezzogiorno diverrà potente e uno dei suoi capitani sarà più forte di lui e il suo impero sarà grande. 6Dopo
qualche anno faranno alleanza e la figlia del re del mezzogiorno verrà al re del settentrione per fare la pace, ma non
potrà mantenere la forza del suo braccio e non resisterà né lei né la sua discendenza e sarà condannata a morte
insieme con i suoi seguaci, il figlio e il marito. 7In quel tempo, da un germoglio delle sue radici sorgerà uno, al posto
di costui, e verrà con un esercito e avanzerà contro le fortezze del re del settentrione, le assalirà e se ne impadronirà.
8Condurrà in Egitto i loro dèi con le loro immagini e i loro preziosi oggetti d'oro e d'argento, come preda di guerra,
poi per qualche anno si asterrà dal contendere con il re del settentrione. 9Questi muoverà contro il re del
mezzogiorno, ma se ne ritornerà nel suo paese.10Poi suo figlio si preparerà alla guerra, raccogliendo una moltitudine di grandi eserciti, con i quali avanzerà come
una inondazione: attraverserà il paese per attaccare di nuovo battaglia e giungere sino alla sua fortezza. 11Il re del
mezzogiorno, inasprito, uscirà per combattere con il re del settentrione, che si muoverà con un grande esercito, ma
questo cadrà in potere del re del mezzogiorno, 12il quale dopo aver disfatto quell'esercito si gonfierà d'orgoglio, ma
pur avendo abbattuto decine di migliaia, non per questo sarà più forte. 13Il re del settentrione di nuovo metterà
insieme un grande esercito, più grande di quello di prima, e dopo qualche anno avanzerà con un grande esercito e
con grande apparato. 14In quel tempo molti si alzeranno contro il re del mezzogiorno e uomini violenti del tuo
popolo insorgeranno per adempiere la visione, ma cadranno. 15Il re del settentrione verrà, costruirà terrapieni e
occuperà una città ben fortificata. Le forze del mezzogiorno, con truppe scelte, non potranno resistere, mancherà
loro la forza per opporre resistenza. 16L'invasore farà ciò che vuole e nessuno gli si potrà opporre; si stabilirà in
quella magnifica terra e la distruzione sarà nelle sue mani. 17Quindi si proporrà di occupare tutto il regno del re del
mezzogiorno, stipulerà un'alleanza con lui e gli darà sua figlia per rovinarlo, ma ciò non riuscirà e non raggiungerà il
suo scopo.18Poi volgerà le mire alle isole e ne prenderà molte, ma un comandante straniero farà cessare la sua arroganza,
facendola ricadere sopra di lui. 19Si volgerà poi verso le fortezze del proprio paese, ma inciamperà, cadrà,
scomparirà. 20Sorgerà quindi al suo posto uno che manderà esattori nella terra perla del suo regno, ma in pochi
giorni sarà stroncato, non nel furore di una rivolta né in battaglia.
21Gli succederà poi un uomo abbietto, privo di dignità regale: verrà di nascosto e occuperà il regno con la frode. 22Le
forze armate saranno annientate davanti a lui e sarà stroncato anche il capo dell'alleanza. 23Non appena sarà stata
stipulata un'alleanza con lui, egli agirà con la frode, crescerà e si consoliderà con poca gente. 24Entrerà di nascosto
nei luoghi più fertili della provincia e farà cose che né i suoi padri né i padri dei suoi padri osarono fare; distribuirà
alla sua gente preda, spoglie e ricchezze e ordirà progetti contro le fortezze, ma ciò fino ad un certo tempo.
25La sua potenza e il suo ardire lo spingeranno contro il re del mezzogiorno con un grande esercito e il re del
mezzogiorno verrà a battaglia con un grande e potente esercito, ma non potrà resistere, perché si ordiranno congiure
contro di lui: 26i suoi stessi commensali saranno causa della sua rovina; il suo esercito sarà travolto e molti cadranno
uccisi. 27I due re non penseranno che a farsi del male a vicenda e seduti alla stessa tavola parleranno con finzione,
ma senza riuscire nei reciproci intenti, perché li attenderà la fine, al tempo stabilito. 28Egli ritornerà nel suo paese
con grandi ricchezze e con in cuore l'avversione alla santa alleanza: agirà secondo i suoi piani e poi ritornerà nel suo
paese. 29Al tempo determinato verrà di nuovo contro il paese del mezzogiorno, ma quest'ultima impresa non riuscirà
come la prima. 30Verranno contro lui navi dei Kittìm ed egli si sentirà scoraggiato e tornerà indietro. Si volgerà
infuriato e agirà contro la santa alleanza, e nel suo ritorno se la intenderà con coloro che avranno abbandonato la
santa alleanza. 31Forze da lui armate si muoveranno a profanare il santuario della cittadella, aboliranno il sacrificio
quotidiano e vi metteranno l'abominio della desolazione.
32Con lusinghe egli sedurrà coloro che avranno apostatato dall'alleanza, ma quanti riconoscono il proprio Dio si
fortificheranno e agiranno. 33I più saggi tra il popolo ammaestreranno molti, ma cadranno di spada, saranno dati alle
fiamme, condotti in schiavitù e saccheggiati per molti giorni. 34Mentre così cadranno, riceveranno un po' di aiuto:
molti però si uniranno a loro ma senza sincerità. 35Alcuni saggi cadranno perché fra di loro ve ne siano di quelli
purificati, lavati, resi candidi fino al tempo della fine, che dovrà venire al tempo stabilito.
36Il re dunque farà ciò che vuole, s'innalzerà, si magnificherà sopra ogni dio e proferirà cose inaudite contro il Dio
degli dèi e avrà successo finché non sarà colma l'ira; poiché ciò che è stato determinato si compirà. 37Egli non si
curerà neppure delle divinità dei suoi padri né del dio amato dalle donne, né di altro dio, poiché egli si esalterà sopra
tutti. 38Onorerà invece il dio delle fortezze: onorerà, con oro e argento, con gemme e con cose preziose, un dio che i
suoi padri non hanno mai conosciuto. 39Nel nome di quel dio straniero attaccherà le fortezze e colmerà di onori
coloro che lo riconosceranno: darà loro il potere su molti e distribuirà loro terre in ricompensa.
40Al tempo della fine il re del mezzogiorno si scontrerà con lui e il re del settentrione gli piomberà addosso, come
turbine, con carri, con cavalieri e molte navi; entrerà nel suo territorio invadendolo. 41Entrerà anche in quella
magnifica terra e molti paesi soccomberanno. Questi però scamperanno dalla sua mano: Edom, Moab e gran parte
degli Ammoniti. 42Metterà così la mano su molti paesi; neppure l'Egitto scamperà. 43S'impadronirà di tesori d'oro e
d'argento e di tutte le cose preziose d'Egitto: i Libi e gli Etiopi saranno al suo seguito. 44Ma notizie dall'oriente e dal
settentrione lo turberanno: egli partirà con grande ira per distruggere e disperdere molti. 45Pianterà le tende del suo
palazzo fra il mare e il bel monte santo: poi giungerà alla fine e nessuno verrà in suo aiuto.
121Or in quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Vi sarà un tempo di angoscia,
come non c'era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo,
chiunque si troverà scritto nel libro.2Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla
vergogna e per l'infamia eterna. 3I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno
indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre.
4Ora tu, Daniele, chiudi queste parole e sigilla questo libro, fino al tempo della fine: allora molti lo scorreranno e la
loro conoscenza sarà accresciuta".5Io, Daniele, stavo guardando ed ecco altri due che stavano in piedi, uno di qua sulla sponda del fiume, l'altro di là
sull'altra sponda. 6Uno disse all'uomo vestito di lino, che era sulle acque del fiume: "Quando si compiranno queste
cose meravigliose?". 7Udii l'uomo vestito di lino, che era sulle acque del fiume, il quale, alzate la destra e la sinistra
al cielo, giurò per colui che vive in eterno che tutte queste cose si sarebbero compiute fra un tempo, tempi e la metà
di un tempo, quando sarebbe finito colui che dissipa le forze del popolo santo.
8Io udii bene, ma non compresi, e dissi: "Mio Signore, quale sarà la fine di queste cose?". 9Egli mi rispose: "Va',
Daniele, queste parole sono nascoste e sigillate fino al tempo della fine. 10Molti saranno purificati, resi candidi,
integri, ma gli empi agiranno empiamente: nessuno degli empi intenderà queste cose, ma i saggi le intenderanno.
11Ora, dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto l'abominio della desolazione, ci saranno
milleduecentonovanta giorni. 12Beato chi aspetterà con pazienza e giungerà a milletrecentotrentacinque giorni. 13Tu,
va' pure alla tua fine e riposa: ti alzerai per la tua sorte alla fine dei giorni".
131Abitava in Bábilonia un uomo chiamato Ioakìm, 2il quale aveva sposato una donna chiamata Susanna, figlia di
Chelkìa, di rara bellezza e timorata di Dio. 3I suoi genitori, che erano giusti, avevano educato la figlia secondo la
legge di Mosè. 4Ioakìm era molto ricco e possedeva un giardino vicino a casa ed essendo stimato più di ogni altro i
Giudei andavano da lui. 5In quell'anno erano stati eletti giudici del popolo due anziani: erano di quelli di cui il
Signore ha detto: "L'iniquità è uscita da Bábilonia per opera di anziani e di giudici, che solo in apparenza sono guide
del popolo". 6Questi frequentavano la casa di Ioakìm e tutti quelli che avevano qualche lite da risolvere si recavano
da loro. 7Quando il popolo, verso il mezzogiorno, se ne andava, Susanna era solita recarsi a passeggiare nel giardino
del marito. 8I due anziani che ogni giorno la vedevano andare a passeggiare, furono presi da un'ardente passione per
lei: 9persero il lume della ragione, distolsero gli occhi per non vedere il Cielo e non ricordare i giusti giudizi. 10Eran
colpiti tutt'e due dalla passione per lei, 11ma l'uno nascondeva all'altro la sua pena, perché si vergognavano di
rivelare la brama che avevano di unirsi a lei. 12Ogni giorno con maggior desiderio cercavano di vederla. Un giorno
uno disse all'altro: 13"Andiamo pure a casa: è l'ora di desinare" e usciti se ne andarono. 14Ma ritornati indietro, si
ritrovarono di nuovo insieme e, domandandosi a vicenda il motivo, confessarono la propria passione. Allora
studiarono il momento opportuno di poterla sorprendere sola.
15Mentre aspettavano l'occasione favorevole, Susanna entrò, come al solito, con due sole ancelle, nel giardino per
fare il bagno, poiché faceva caldo. 16Non c'era nessun altro al di fuori dei due anziani nascosti a spiarla. 17Susanna
disse alle ancelle: "Portatemi l'unguento e i profumi, poi chiudete la porta, perché voglio fare il bagno". 18Esse
fecero come aveva ordinato: chiusero le porte del giardino ed entrarono in casa dalla porta laterale per portare ciò
che Susanna chiedeva, senza accorgersi degli anziani poiché si erano nascosti. 19Appena partite le ancelle, i due
anziani uscirono dal nascondiglio, corsero da lei e le dissero: 20"Ecco, le porte del giardino sono chiuse, nessuno ci
vede e noi bruciamo di passione per te; acconsenti e datti a noi. 21In caso contrario ti accuseremo; diremo che un
giovane era con te e perciò hai fatto uscire le ancelle". 22Susanna, piangendo, esclamò: "Sono alle strette da ogni
parte. Se cedo, è la morte per me; se rifiuto, non potrò scampare dalle vostre mani. 23Meglio però per me cadere
innocente nelle vostre mani che peccare davanti al Signore!". 24Susanna gridò a gran voce. Anche i due anziani
gridarono contro di lei 25e uno di loro corse alle porte del giardino e le aprì.
26I servi di casa, all'udire tale rumore in giardino, si precipitarono dalla porta laterale per vedere che cosa stava
accadendo. 27Quando gli anziani ebbero fatto il loro racconto, i servi si sentirono molto confusi, perché mai era stata
detta una simile cosa di Susanna.28Il giorno dopo, tutto il popolo si adunò nella casa di Ioakìm, suo marito e andarono là anche i due anziani pieni di
perverse intenzioni per condannare a morte Susanna. 29Rivolti al popolo dissero: "Si faccia venire Susanna figlia di
Chelkìa, moglie di Ioakìm". Mandarono a chiamarla 30ed essa venne con i genitori, i figli e tutti i suoi parenti.
31Susanna era assai delicata d'aspetto e molto bella di forme; 32aveva il velo e quei perversi ordinarono che le fosse
tolto per godere almeno così della sua bellezza. 33Tutti i suoi familiari e amici piangevano.
34I due anziani si alzarono in mezzo al popolo e posero le mani sulla sua testa. 35Essa piangendo alzò gli occhi al
cielo, con il cuore pieno di fiducia nel Signore. 36Gli anziani dissero: "Mentre noi stavamo passeggiando soli nel
giardino, è venuta con due ancelle, ha chiuse le porte del giardino e poi ha licenziato le ancelle. 37Quindi è entrato da
lei un giovane che era nascosto, e si è unito a lei. 38Noi che eravamo in un angolo del giardino, vedendo una tale
nefandezza, ci siamo precipitati su di loro e li abbiamo sorpresi insieme. 39Non abbiamo potuto prendere il giovane
perché, più forte di noi, ha aperto la porta ed è fuggito. 40Abbiamo preso lei e le abbiamo domandato chi era quel
giovane, ma lei non ce l'ha voluto dire. Di questo noi siamo testimoni". 41La moltitudine prestò loro fede poiché
erano anziani e giudici del popolo e la condannò a morte. 42Allora Susanna ad alta voce esclamò: "Dio eterno, che
conosci i segreti, che conosci le cose prima che accadano, 43tu lo sai che hanno deposto il falso contro di me! Io
muoio innocente di quanto essi iniquamente hanno tramato contro di me". 44E il Signore ascoltò la sua voce.
45Mentre Susanna era condotta a morte, il Signore suscitò il santo spirito di un giovanetto, chiamato Daniele, 46il
quale si mise a gridare: "Io sono innocente del sangue di lei!".
47Tutti si voltarono verso di lui dicendo: "Che vuoi dire con le tue parole?". 48Allora Daniele, stando in mezzo a loro,
disse: "Siete così stolti, Israeliti? Avete condannato a morte una figlia d'Israele senza indagare la verità! 49Tornate al
tribunale, perché costoro hanno deposto il falso contro di lei".
50Il popolo tornò subito indietro e gli anziani dissero a Daniele: "Vieni, siedi in mezzo a noi e facci da maestro,
poiché Dio ti ha dato il dono dell'anzianità". 51Daniele esclamò: "Separateli bene l'uno dall'altro e io li giudicherò".
52Separati che furono, Daniele disse al primo: "O invecchiato nel male! Ecco, i tuoi peccati commessi in passato
vengono alla luce, 53quando davi sentenze ingiuste opprimendo gli innocenti e assolvendo i malvagi, mentre il
Signore ha detto: Non ucciderai il giusto e l'innocente. 54Ora dunque, se tu hai visto costei, di': sotto quale albero tu
li hai visti stare insieme?". Rispose: "Sotto un lentisco". 55Disse Daniele: "In verità, la tua menzogna ricadrà sulla tua
testa. Già l'angelo di Dio ha ricevuto da Dio la sentenza e ti spaccherà in due". 56Allontanato questo, fece venire
l'altro e gli disse: "Razza di Canaan e non di Giuda, la bellezza ti ha sedotto, la passione ti ha pervertito il cuore!
57Così facevate con le donne d'Israele ed esse per paura si univano a voi. Ma una figlia di Giuda non ha potuto
sopportare la vostra iniquità. 58Dimmi dunque, sotto quale albero li hai trovati insieme?". Rispose: "Sotto un leccio".
59Disse Daniele: "In verità anche la tua menzogna ti ricadrà sulla testa. Ecco l'angelo di Dio ti aspetta con la spada in
mano per spaccarti in due e così farti morire".60Allora tutta l'assemblea diede in grida di gioia e benedisse Dio che salva coloro che sperano in lui. 61Poi
insorgendo contro i due anziani, ai quali Daniele aveva fatto confessare con la loro bocca di aver deposto il falso,
fece loro subire la medesima pena alla quale volevano assoggettare il prossimo 62e applicando la legge di Mosè li
fece morire. In quel giorno fu salvato il sangue innocente. 63Chelkìa e sua moglie resero grazie a Dio per la figlia
Susanna insieme con il marito Ioakìm e tutti i suoi parenti, per non aver trovato in lei nulla di men che onesto. 64Da
quel giorno in poi Daniele divenne grande di fronte al popolo.
141Il re Astiage si riunì ai suoi padri e gli succedette nel regno Ciro il Persiano. 2Ora Daniele viveva accanto al re, ed
era il più onorato di tutti gli amici del re. 3I Bábilonesi avevano un idolo chiamato Bel, al quale offrivano ogni
giorno dodici sacchi di fior di farina, quaranta pecore e sei barili di vino. 4Anche il re venerava questo idolo e
andava ogni giorno ad adorarlo. Daniele però adorava il suo Dio e perciò il re gli disse: "Perché non adori Bel?".
5Daniele rispose: "Io non adoro idoli fatti da mani d'uomo, ma soltanto il Dio vivo che ha fatto il cielo e la terra e
che è signore di ogni essere vivente". 6"Non credi tu - aggiunse il re - che Bel sia un dio vivo? Non vedi quanto beve
e mangia ogni giorno?". 7Rispose Daniele ridendo: "Non t'ingannare, o re: quell'idolo di dentro è d'argilla e di fuori è
di bronzo e non ha mai mangiato né bevuto". 8Il re s'indignò e convocati i sacerdoti di Bel, disse loro: "Se voi non
mi dite chi è che mangia tutto questo cibo, morirete; se invece mi proverete che è Bel che lo mangia, morirà Daniele,
perché ha insultato Bel". 9Daniele disse al re: "Sia fatto come tu hai detto". Isacerdoti di Bel erano settanta, senza
contare le mogli e i figli. 10Il re si recò insieme con Daniele al tempio di Bel 11e i sacerdoti di Bel gli dissero: "Ecco,
noi usciamo di qui e tu, re, disponi le vivande e mesci il vino temperato; poi chiudi la porta e sigillala con il tuo
anello. Se domani mattina, venendo, tu riscontrerai che tutto non è stato mangiato da Bel, moriremo noi, altrimenti
morirà Daniele che ci ha calunniati". 12Essi però non se ne preoccuparono perché avevano praticato un passaggio
segreto sotto la tavola per il quale passavano abitualmente e consumavano tutto.
13Dopo che essi se ne furono andati, il re fece porre i cibi davanti a Bel: 14Daniele ordinò ai servi del re di portare un
po' di cenere e la sparsero su tutto il pavimento del tempio alla presenza soltanto del re; poi uscirono, chiusero la
porta, la sigillarono con l'anello del re e se ne andarono. 15I sacerdoti vennero di notte, secondo il loro consueto, con
le mogli, i figli, e mangiarono e bevvero tutto. 16Di buon mattino il re si alzò, come anche Daniele. 17Il re domandò:
"Sono intatti i sigilli, Daniele?". "Intatti, re" rispose. 18Aperta la porta, il re guardò la tavola ed esclamò: "Tu sei
grande, Bel, e nessun inganno è in te!". 19Daniele sorrise e, trattenendo il re perché non entrasse, disse: "Guarda il
pavimento ed esamina di chi sono quelle orme". 20Il re disse: "Vedo orme d'uomini, di donne e di ragazzi!".
21Acceso d'ira, fece arrestare i sacerdoti con le mogli e i figli; gli furono mostrate le porte segrete per le quali
entravano a consumare quanto si trovava sulla tavola. 22Quindi il re li fece mettere a morte, consegnò Bel in potere
di Daniele che lo distrusse insieme con il tempio.
23Vi era un gran drago e i Bábilonesi lo veneravano. 24Il re disse a Daniele: "Non potrai dire che questo non è un dio
vivente; adoralo, dunque". 25Daniele rispose: "Io adoro il Signore mio Dio, perché egli è il Dio vivente; se tu me lo
permetti, o re, io, senza spada e senza bastone, ucciderò il drago". 26Soggiunse il re: "Te lo permetto". 27Daniele
prese allora pece, grasso e peli e li fece cuocere insieme, poi ne preparò focacce e le gettò in bocca al drago che le
inghiottì e scoppiò; quindi soggiunse: "Ecco che cosa adoravate!".
28Quando i Bábilonesi lo seppero, ne furono molto indignati e insorsero contro il re, dicendo: "Il re è diventato
Giudeo: ha distrutto Bel, ha ucciso il drago, ha messo a morte i sacerdoti". 29Andarono da lui dicendo: "Consegnaci
Daniele, altrimenti uccidiamo te e la tua famiglia!". 30Quando il re vide che lo assalivano con violenza, costretto
dalla necessità consegnò loro Daniele.31Ed essi lo gettarono nella fossa dei leoni, dove rimase sei giorni. 32Nella fossa vi erano sette leoni, ai quali
venivano dati ogni giorno due cadaveri e due pecore: ma quella volta non fu dato loro niente perché divorassero
Daniele.33Si trovava allora in Giudea il profeta Àbacuc il quale aveva fatto una minestra e spezzettato il pane in un recipiente
e andava a portarlo nel campo ai mietitori. 34L'angelo del Signore gli disse: "Porta questo cibo a Daniele in Bábilonia
nella fossa dei leoni". 35Ma Àbacuc rispose: "Signore, Bábilonia non l'ho mai vista e la fossa non la conosco".
36Allora l'angelo del Signore lo prese per i capelli e con la velocità del vento lo trasportò in Bábilonia e lo posò
sull'orlo della fossa dei leoni. 37Gridò Àbacuc: "Daniele, Daniele, prendi il cibo che Dio ti ha mandato". 38Daniele
esclamò: "Dio, ti sei ricordato di me e non hai abbandonato coloro che ti amano". 39Alzatosi, Daniele si mise a
mangiare, mentre l'angelo di Dio riportava subito Àbacuc nel luogo di prima.
40Il settimo giorno il re andò per piangere Daniele e giunto alla fossa guardò e vide Daniele seduto. 41Allora esclamò
ad alta voce: "Grande tu sei, Signore Dio di Daniele, e non c'è altro dio all'infuori di te!". 42Poi fece uscire Daniele
dalla fossa e vi fece gettare coloro che volevano la sua rovina ed essi furono subito divorati sotto i suoi occhi.
Osea1Parola del Signore rivolta a Osea figlio di Beerì, al tempo di Ozia, di Iotam, di Acaz, di Ezechia, re di Giuda, e al
tempo di Geroboàmo figlio di Ioas, re d'Israele.2Quando il Signore cominciò a parlare a Osea, gli disse:
"Va', prenditi in moglie una prostituta3Egli andò a prendere Gomer, figlia di Diblàim: essa concepì e gli partorì un figlio. 4E il Signore disse a Osea:
"Chiamalo Izreèl, perché tra pocoio spezzerò l'arco d'Israele nella valle di Izreèl".
6La donna concepì di nuovo e partorì una figlia e il Signore disse a Osea:
"Chiamala Non-amata,non li salverò con l'arco, con la spada, con la guerra,
né con cavalli o cavalieri".8Dopo aver divezzato Non-amata, Gomer concepì e partorì un figlio. 9E il Signore disse a Osea:
"Chiamalo Non-mio-popolo,Si tolga dalla faccia i segni delle sue prostituzioni
e i segni del suo adulterio dal suo petto;le feste, i noviluni, i sabati, tutte le sue solennità.
14Devasterò le sue viti e i suoi fichi,1Il Signore mi disse ancora: "Va', ama una donna che è amata da un altro ed è adultera; come il Signore ama gli
Israeliti ed essi si rivolgono ad altri dèi e amano le schiacciate d'uva".
2Io me l'acquistai per quindici pezzi d'argento e una misura e mezza d'orzo 3e le dissi: "Per lunghi giorni starai calma
con me; non ti prostituirai e non sarai di alcun uomo; così anch'io mi comporterò con te.
4Poiché per lunghi giorni6Perisce il mio popolo per mancanza di conoscenza.
Poiché tu rifiuti la conoscenza,9Il popolo e il sacerdote avranno la stessa sorte;
li punirò per la loro condotta,14Non punirò le vostre figlie se si prostituiscono,
né le vostre nuore se commettono adulterio;16E poiché come giovenca ribelle si ribella Israele,
forse potrà pascolarlo il Signore11Èfraim è un oppressore, un violatore del diritto,
ha cominciato a inseguire le vanità.come la pioggia di primavera, che feconda la terra".
4Che dovrò fare per te, Èfraim,8Sentinella di Èfraim è il profeta con il suo Dio;
ma un laccio gli è teso su tutti i sentieri,15Tutta la loro malizia s'è manifestata a Gàlgala,
è là che ho preso a odiarli.14un rumore di guerra si alzerà contro le tue città
e tutte le tue fortezze saranno distrutte.1Parola del Signore, rivolta a Gioele figlio di Petuèl.
2Udite questo, anziani,porgete l'orecchio, voi tutti abitanti della regione.
Accadde mai cosa simile ai giorni vostri4L'avanzo della cavalletta l'ha divorato la locusta,
l'avanzo della locusta l'ha divorato il bruco,Come il giardino dell'Eden è la terra davanti a lui
e dietro a lui è un deserto desolato,salgono sulle case, entrano dalle finestre come ladri.
10Davanti a loro la terra trema,11Il Signore fa udire il tuono dinanzi alla sua schiera,
perché molto grande è il suo esercito,"Ecco, io vi mando il grano, il vino nuovo e l'olio
e ne avrete a sazietà;20Allontanerò da voi quello che viene dal settentrione
e lo spingerò verso una terra arida e desolata:spingerò la sua avanguardia verso il mare d'oriente
e la sua retroguardia verso il mare occidentale.la pioggia d'autunno e di primavera, come in passato.
24Le aie si riempiranno di grano27Voi riconoscerete che io sono in mezzo ad Israele,
e che sono io il Signore vostro Dio,e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie;
i vostri anziani faranno sogni,anche per i superstiti che il Signore avrà chiamati.
43Hanno tirato a sorte il mio popolo e hanno dato un fanciullo in cambio di una prostituta, han venduto una fanciulla
in cambio di vino e hanno bevuto.4Anche voi, Tiro e Sidòne, e voi tutte contrade della Filistea, che siete per me? Vorreste prendervi la rivincita e
vendicarvi di me? Io ben presto farò ricadere sul vostro capo il male che avete fatto. 5Voi infatti avete rubato il mio
oro e il mio argento, avete portato nei vostri templi i miei tesori preziosi; 6avete venduto ai Greci i figli di Giuda e i
figli di Gerusalemme per mandarli lontano dalla loro patria. 7Ecco, io li richiamo dalle città, dal luogo dove voi li
avete venduti e farò ricadere sulle vostre teste il male che avete fatto. 8Venderò i vostri figli e le vostre figlie per
mezzo dei figli di Giuda, i quali li venderanno ai Sabei, un popolo lontano. Il Signore ha parlato.
9Proclamate questo fra le genti:21Vendicherò il loro sangue, non lo lascerò impunito
e il Signore dimorerà in Sion.1Parole di Amos, che era pecoraio di Tekòa, il quale ebbe visioni riguardo a Israele, al tempo di Ozia re della
Giudea, e al tempo di Geroboàmo figlio di Ioas, re di Israele, due anni prima del terremoto.
2Egli disse:9Eppure io ho sterminato davanti a loro l'Amorreo,
la cui statura era come quella dei cedri,così scamperanno gli Israeliti che abitano a Samaria
su un cantuccio di divanoi fichi, gli oliveti li ha divorati la cavalletta:
e non siete ritornati a me,Essi sono oppressori del giusto, incettatori di ricompense
e respingono i poveri nel tribunale.e a fare il lamento quelli che conoscono la nenia.
17In tutte le vigne vi sarà lamento,18Guai a coloro che attendono il giorno del Signore!
Che sarà per voi il giorno del Signore?4Essi su letti d'avorio e sdraiati sui loro divani
mangiano gli agnelli del gregge9Se sopravviveranno in una sola casa dieci uomini,
anch'essi moriranno.10Lo prenderà il suo parente e chi prepara il rogo,
portando via le ossa dalla casa,"Non è per il nostro valore che abbiam preso Karnàim?".
14Ora ecco, io susciterò contro di voi, gente d'Israele,
- oracolo del Signore, Dio degli eserciti -1Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: egli formava uno sciame di cavallette quando cominciava a
germogliare la seconda erba, quella che spunta dopo la falciatura del re. 2Quando quelle stavano per finire di
divorare l'erba della regione, io dissi: "Signore Dio, perdona, come potrà resistere Giacobbe? È tanto piccolo". 3Il
Signore si impietosì: "Questo non avverrà", disse il Signore.
4Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore Dio chiamava per il castigo il fuoco che consumava il grande
abisso e divorava la campagna. 5Io dissi: "Signore Dio, desisti! Come potrà resistere Giacobbe? È tanto piccolo". 6Il
Signore se ne pentì: "Neanche questo avverrà", disse il Signore.
7Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore stava sopra un muro tirato a piombo e con un piombino in
mano. 8Il Signore mi disse: "Che cosa vedi, Amos?". Io risposi: "Un piombino". Il Signore mi disse: "Io pongo un
piombino in mezzo al mio popolo, Israele; non gli perdonerò più. 9Saranno demolite le alture d'Isacco e i santuari
d'Israele saranno ridotti in rovine, quando io mi leverò con la spada contro la casa di Geroboàmo".
10Amasia, sacerdote di Betel, mandò a dire a Geroboàmo re di Israele: "Amos congiura contro di te in mezzo alla
casa di Israele; il paese non può sopportare le sue parole, 11poiché così dice Amos: Di spada morirà Geroboàmo e
Israele sarà condotto in esilio lontano dal suo paese". 12Amasia disse ad Amos: "Vattene, veggente, ritirati verso il
paese di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, 13ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il
santuario del re ed è il tempio del regno". 14Amos rispose ad Amasia:
"Non ero profeta, né figlio di profeta;16Ora ascolta la parola del Signore: Tu dici: Non profetizzare contro Israele, né predicare contro la casa di Isacco.
17Ebbene, dice il Signore: Tua moglie si prostituirà nella città, i tuoi figli e le tue figlie cadranno di spada, la tua terra
sarà spartita con la corda, tu morirai in terra immonda e Israele sarà deportato in esilio lontano dalla sua terra".
8E il sabato, perché si possa smerciare il frumento,
diminuendo le misure e aumentando il siclo1Vidi il Signore che stava presso l'altare e mi diceva:
"Percuoti il capitelloNon io ho fatto uscire Israele dal paese d'Egitto,
i Filistei da Caftòr e gli Aramei da Kir?10Di spada periranno tutti i peccatori del mio popolo,
essi che dicevano: "Non si avvicinerà,non ti lascerebbero forse se non qualche grappolo?
6Come è stato perquisito Esaù,12Non guardare con gioia al giorno di tuo fratello,
al giorno della sua sventura.ciò che hai fatto agli altri ricadrà sul tuo capo.
16Poiché come avete bevuto sul mio monte santo17Ma sul monte Sion vi saranno superstiti e saranno santi
e la casa di Giacobbe avrà in mano i suoi possessori.
18La casa di Giacobbe sarà un fuoco1Fu rivolta a Giona figlio di Amittai questa parola del Signore: 2"Alzati, va' a Ninive la grande città e in essa
proclama che la loro malizia è salita fino a me". 3Giona però si mise in cammino per fuggire a Tarsis, lontano dal
Signore. Scese a Giaffa, dove trovò una nave diretta a Tarsis. Pagato il prezzo del trasporto, s'imbarcò con loro per
Tarsis, lontano dal Signore.4Ma il Signore scatenò sul mare un forte vento e ne venne in mare una tempesta tale che la nave stava per sfasciarsi.
5I marinai impauriti invocavano ciascuno il proprio dio e gettarono a mare quanto avevano sulla nave per
alleggerirla. Intanto Giona, sceso nel luogo più riposto della nave, si era coricato e dormiva profondamente. 6Gli si
avvicinò il capo dell'equipaggio e gli disse: "Che cos'hai così addormentato? Alzati, invoca il tuo Dio! Forse Dio si
darà pensiero di noi e non periremo". 7Quindi dissero fra di loro: "Venite, gettiamo le sorti per sapere per colpa di
chi ci è capitata questa sciagura". Tirarono a sorte e la sorte cadde su Giona.
8Gli domandarono: "Spiegaci dunque per causa di chi abbiamo questa sciagura. Qual è il tuo mestiere? Da dove
vieni? Qual è il tuo paese? A quale popolo appartieni?". 9Egli rispose: "Sono Ebreo e venero il Signore Dio del cielo,
il quale ha fatto il mare e la terra". 10Quegli uomini furono presi da grande timore e gli domandarono: "Che cosa hai
fatto?". Quegli uomini infatti erano venuti a sapere che egli fuggiva il Signore, perché lo aveva loro raccontato.
11Essi gli dissero: "Che cosa dobbiamo fare di te perché si calmi il mare, che è contro di noi?". Infatti il mare
infuriava sempre più. 12Egli disse loro: "Prendetemi e gettatemi in mare e si calmerà il mare che ora è contro di voi,
perché io so che questa grande tempesta vi ha colto per causa mia". 13Quegli uomini cercavano a forza di remi di
raggiungere la spiaggia, ma non ci riuscivano perché il mare andava sempre più crescendo contro di loro. 14Allora
implorarono il Signore e dissero: "Signore, fa' che noi non periamo a causa della vita di questo uomo e non
imputarci il sangue innocente poiché tu, Signore, agisci secondo il tuo volere". 15Presero Giona e lo gettarono in
mare e il mare placò la sua furia. 16Quegli uomini ebbero un grande timore del Signore, offrirono sacrifici al Signore
e fecero voti.1Ma il Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre del pesce tre giorni e tre notti.
2Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore suo Dio 3e disse:
"Nella mia angoscia ho invocato il Signore10Ma io con voce di lode offrirò a te un sacrificio
e adempirò il voto che ho fatto;11E il Signore comandò al pesce ed esso rigettò Giona sull'asciutto.
31Fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore: 2"Alzati, va' a Ninive la grande città e annunzia loro
quanto ti dirò". 3Giona si alzò e andò a Ninive secondo la parola del Signore. Ninive era una città molto grande, di
tre giornate di cammino. 4Giona cominciò a percorrere la città, per un giorno di cammino e predicava: "Ancora
quaranta giorni e Ninive sarà distrutta". 5I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il
sacco, dal più grande al più piccolo. 6Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si
coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. 7Poi fu proclamato in Ninive questo decreto, per ordine del re e dei
suoi grandi: "Uomini e animali, grandi e piccoli, non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. 8Uomini e
bestie si coprano di sacco e si invochi Dio con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla
violenza che è nelle sue mani. 9Chi sa che Dio non cambi, si impietosisca, deponga il suo ardente sdegno sì che noi
non moriamo?". 10Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si impietosì
riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.
41Ma Giona ne provò grande dispiacere e ne fu indispettito. 2Pregò il Signore: "Signore, non era forse questo che
dicevo quand'ero nel mio paese? Per ciò mi affrettai a fuggire a Tarsis; perché so che tu sei un Dio misericordioso e
clemente, longanime, di grande amore e che ti lasci impietosire riguardo al male minacciato. 3Or dunque, Signore,
toglimi la vita, perché meglio è per me morire che vivere!". 4Ma il Signore gli rispose: "Ti sembra giusto essere
sdegnato così?".5Giona allora uscì dalla città e sostò a oriente di essa. Si fece lì un riparo di frasche e vi si mise all'ombra in attesa di
vedere ciò che sarebbe avvenuto nella città. 6Allora il Signore Dio fece crescere una pianta di ricino al di sopra di
Giona per fare ombra sulla sua testa e liberarlo dal suo male. Giona provò una grande gioia per quel ricino.
7Ma il giorno dopo, allo spuntar dell'alba, Dio mandò un verme a rodere il ricino e questo si seccò. 8Quando il sole si
fu alzato, Dio fece soffiare un vento d'oriente, afoso. Il sole colpì la testa di Giona, che si sentì venir meno e chiese
di morire, dicendo: "Meglio per me morire che vivere".
9Dio disse a Giona: "Ti sembra giusto essere così sdegnato per una pianta di ricino?". Egli rispose: "Sì, è giusto; ne
sono sdegnato al punto da invocare la morte!". 10Ma il Signore gli rispose: "Tu ti dai pena per quella pianta di ricino
per cui non hai fatto nessuna fatica e che tu non hai fatto spuntare, che in una notte è cresciuta e in una notte è perita:
11e io non dovrei aver pietà di Ninive, quella grande città, nella quale sono più di centoventimila persone, che non
sanno distinguere fra la mano destra e la sinistra, e una grande quantità di animali?".
Micea1Parola del Signore, rivolta a Michea di Morèset, al tempo di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. Visione che
egli ebbe riguardo a Samaria e a Gerusalemme.6Ridurrò Samaria a un mucchio di rovine in un campo,
a un luogo per piantarvi la vigna.e togliete ai loro bambini il mio onore per sempre.
10Su, andatevene,"Ti profetizzo in virtù del vino e di bevanda inebriante",
questo sarebbe un profetaLi metterò insieme come pecore in un sicuro recinto,
come una mandria in mezzo al pascolo,come carne in una pentola, come lesso in una caldaia.
4Allora grideranno al Signore,contro i profeti che fanno traviare il mio popolo,
che annunziano la pace9Udite questo, dunque, capi della casa di Giacobbe,
governanti della casa d'Israele,che aborrite la giustizia e storcete quanto è retto,
10che costruite Sion sul sangueNessuna nazione alzerà la spada contro un'altra nazione
e non impareranno più l'arte della guerra.poiché la bocca del Signore degli eserciti ha parlato!
5Tutti gli altri popoli10Spasima e gemi, figlia di Sion, come una partoriente,
perché presto uscirai dalla cittàcosì piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda,
da te mi uscirà coluie il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli di Israele.
3Egli starà là e pascerà con la forza del Signore,
con la maestà del nome del Signore suo Dio.e porgete l'orecchio, o perenni fondamenta della terra,
perché il Signore è in lite con il suo popolo,e se qualcuno salverai io lo consegnerò alla spada.
15Seminerai, ma non mieterai,Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati.
20Conserverai a Giacobbe la tua fedeltà,1Oracolo su Ninive. Libro della visione di Naum da Elcos.
2Un Dio geloso e vendicatore è il Signore,il male contro il Signore, il consigliere malvagio.
12Così dice il Signore:ci sono tesori infiniti, ammassi d'oggetti preziosi.
11Devastazione, spogliazione, desolazione;riempiva i suoi covi di preda, le sue tane di rapina.
14Eccomi a te, dice il Signore degli eserciti,e dirà: "Ninive è distrutta!". Chi la compiangerà?
Dove cercherò chi la consoli?14Attingi acqua per l'assedio, rinforza le tue difese,
pesta l'argilla, impasta mattoni, prendi la forma.
15Eppure il fuoco ti divorerà,La loro faccia è infuocata come il vento d'oriente,
ammassano i prigionieri come la sabbia.5La ricchezza rende malvagi; il superbo non sussisterà;
spalanca come gli inferi le sue fauci7Forse che non sorgeranno a un tratto i tuoi creditori,
non si sveglieranno i tuoi esattori9Guai a chi è avido di lucro, sventura per la sua casa,
per mettere il nido in luogo alto,Si riverserà su di te il calice della destra del Signore
e la vergogna sopra il tuo onore,17poiché lo scempio fatto al Libano ricadrà su di te
e il massacro degli animali ti colmerà di spavento,
a causa del sangue umano versato,1Preghiera del profeta Àbacuc, in tono di lamentazione.
2Signore, ho ascoltato il tuo annunzio,7Ho visto i padiglioni di Cusàn in preda a spavento,
sono agitate le tende di Madian.9Tu estrai il tuo arco e ne sazi di saette la corda.
Fai erompere la terra in torrenti;14Con i tuoi dardi hai trafitto il capo dei suoi guerrieri
che irrompevano per disperdermi1Parola del Signore rivolta a Sofonìa figlio dell'Etiope, figlio di Godolia, figlio di Amaria, figlio di Ezechia, al tempo
di Giosia figlio di Amon, re di Giuda.sterminerò gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
abbatterò gli empi; sterminerò l'uomo dalla terra.
Oracolo del Signore.6quelli che si allontanano dal seguire il Signore,
che non lo cercano, né si curano di lui.- parola del Signore degli eserciti Dio d'Israele -
Moab diventerà come Sòdomae i superstiti della mia gente ne saranno gli eredi".
10Questo accadrà ad essi per la loro superbia,mentre a lui si prostreranno, ognuno sul proprio suolo,
i popoli di tutti i continenti.il gufo striderà sulle finestre e il corvo sulle soglie.
15È questa la città gaudente"Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
17Il Signore tuo Dio in mezzo a tedovunque sulla terra sono stati oggetto di vergogna.
20In quel tempo io vi guiderò,1L'anno secondo del re Dario, il primo giorno del sesto mese, questa parola del Signore fu rivolta per mezzo del
profeta Aggeo a Zorobabele figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, e a Giosuè figlio di Iozedàk, sommo
sacerdote.2Così parla il Signore degli eserciti: Questo popolo dice: "Non è ancora venuto il tempo di ricostruire la casa del
Signore!". 3Allora questa parola del Signore fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo: 4"Vi sembra questo il tempo di
abitare tranquilli nelle vostre case ben coperte, mentre questa casa è ancora in rovina? 5Ora, così dice il Signore
degli eserciti: riflettete bene al vostro comportamento. 6Avete seminato molto, ma avete raccolto poco; avete
mangiato, ma non da togliervi la fame; avete bevuto, ma non fino a inebriarvi; vi siete vestiti, ma non vi siete
riscaldati; l'operaio ha avuto il salario, ma per metterlo in un sacchetto forato. 7Così dice il Signore degli eserciti:
Riflettete bene al vostro comportamento! 8Salite sul monte, portate legname, ricostruite la mia casa. In essa mi
compiacerò e manifesterò la mia gloria - dice il Signore -. 9Facevate assegnamento sul molto e venne il poco: ciò
che portavate in casa io lo disperdevo. E perché? - dice il Signore degli eserciti -. Perché la mia casa è in rovina,
mentre ognuno di voi si da' premura per la propria casa. 10Perciò su di voi i cieli hanno chiuso la rugiada e anche la
terra ha diminuito il suo prodotto. 11Ho chiamato la siccità sulla terra e sui monti, sul grano e sul vino nuovo,
sull'olio e su quanto la terra produce, sugli uomini e sugli animali, su ogni prodotto delle mani".
12Zorobabele figlio di Sealtièl, e Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote, e tutto il resto del popolo ascoltarono la
parola del Signore loro Dio e le parole del profeta Aggeo, secondo la volontà del Signore che lo aveva loro inviato, e
il popolo ebbe timore del Signore. 13Aggeo, messaggero del Signore, rivolto al popolo, disse secondo la missione del
Signore: "Io sono con voi, oracolo del Signore". 14E il Signore destò lo spirito di Zorobabele figlio di Sealtièl
governatore della Giudea e di Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote, e di tutto il resto del popolo ed essi si
mossero e intrapresero i lavori per la casa del Signore degli eserciti. 15Questo avvenne il ventiquattro del sesto mese
dell'anno secondo del re Dario.1Il ventuno del settimo mese, questa parola del Signore fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo: 2Su, parla a
Zorobabele figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, a Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote, e a tutto il
resto del popolo: 3Chi di voi è ancora in vita che abbia visto questa casa nel suo primitivo splendore? Ma ora in quali
condizioni voi la vedete? In confronto a quella, non è forse ridotta a un nulla ai vostri occhi? 4Ora, coraggio,
Zorobabele - oracolo del Signore - coraggio, Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote; coraggio, popolo tutto del
paese, dice il Signore, e al lavoro, perché io sono con voi - oracolo del Signore degli eserciti - 5secondo la parola
dell'alleanza che ho stipulato con voi quando siete usciti dall'Egitto; il mio spirito sarà con voi, non temete.
6Dice infatti il Signore degli eserciti: Ancora un po' di tempo e io scuoterò il cielo e la terra, il mare e la terraferma.
7Scuoterò tutte le nazioni e affluiranno le ricchezze di tutte le genti e io riempirò questa casa della mia gloria, dice il
Signore degli eserciti. 8L'argento è mio e mio è l'oro, dice il Signore degli eserciti. 9La gloria futura di questa casa
sarà più grande di quella di una volta, dice il Signore degli eserciti; in questo luogo porrò la pace - oracolo del
Signore degli eserciti -.10Il ventiquattro del nono mese, secondo anno di Dario, questa parola del Signore fu rivelata per mezzo del profeta
Aggeo: 11Dice il Signore degli eserciti: Interroga i sacerdoti intorno alla legge e chiedi loro: 12Se uno in un lembo del
suo vestito porta carne consacrata e con il lembo tocca il pane, il companatico, il vino, l'olio o qualunque altro cibo,
questo verrà santificato? No, risposero i sacerdoti. 13Aggeo soggiunse: "Se uno che è contaminato per il contatto di
un cadavere tocca una di quelle cose, sarà essa immonda?" "Sì", risposero i sacerdoti, "è immonda". 14Ora riprese
Aggeo: "Tale è questo popolo, tale è questa nazione davanti a me - oracolo del Signore - e tale è ogni lavoro delle
loro mani; anzi, anche ciò che qui mi offrono è immondo".
15Ora, pensate, da oggi e per l'avvenire: prima che si cominciasse a porre pietra sopra pietra nel tempio del Signore,
16come andavano le vostre cose? Si andava a un mucchio da cui si attendevano venti misure di grano e ce n'erano
dieci; si andava a un tino da cinquanta barili e ce n'erano venti. 17Io vi ho colpiti con la ruggine, con il carbonchio e
con la grandine in tutti i lavori delle vostre mani, ma voi non siete ritornati a me - parola del Signore -. 18Considerate
bene da oggi in poi (dal ventiquattro del nono mese, cioè dal giorno in cui si posero le fondamenta del tempio del
Signore), 19se il grano verrà a mancare nei granai, se la vite, il fico, il melograno, l'olivo non daranno più i loro frutti.
Da oggi in poi io vi benedirò!20Il ventiquattro del mese questa parola del Signore fu rivolta una seconda volta ad Aggeo: 21"Parla a Zorobabele,
governatore della Giudea, e digli: Scuoterò il cielo e la terra, 22abbatterò il trono dei regni e distruggerò la potenza
dei regni delle nazioni , rovescerò i carri e i loro equipaggi: cadranno cavalli e cavalieri; ognuno verrà trafitto dalla
spada del proprio fratello. 23In quel giorno - oracolo del Signore degli eserciti - io ti prenderò, Zorobabele figlio di
Sealtièl mio servo, dice il Signore, e ti porrò come un sigillo, perché io ti ho eletto, dice il Signore degli eserciti".
Zaccaria1Nell'ottavo mese dell'anno secondo del regno di Dario, fu rivolta questa parola del Signore al profeta Zaccaria figlio
di Barachia, figlio di Iddò: 2"Il Signore si è molto sdegnato contro i vostri padri. 3Tu dunque riferirai loro: Così parla
il Signore degli eserciti: Convertitevi a me - oracolo del Signore degli eserciti - e io mi rivolgerò a voi, dice il
Signore degli eserciti. 4Non siate come i vostri padri, ai quali i profeti di un tempo andavan gridando: Dice il
Signore degli eserciti: Tornate indietro dal vostro cammino perverso e dalle vostre opere malvage. Ma essi non
vollero ascoltare e non mi prestarono attenzione, dice il Signore. 5Dove sono i vostri padri? I profeti forse vivranno
sempre? 6Le parole e i decreti che io avevo comunicato ai miei servi, i profeti, non si sono forse adempiuti sui padri
vostri? Essi si sono convertiti e hanno detto: Quanto il Signore degli eserciti ci aveva minacciato a causa dei nostri
traviamenti e delle nostre colpe, l'ha eseguito sopra di noi".
7Il ventiquattro dell'undecimo mese, cioè il mese di Sebàt, l'anno secondo di Dario, questa parola del Signore si
manifestò al profeta Zaccaria, figlio di Iddò. 8Io ebbi una visione di notte. Un uomo, in groppa a un cavallo rosso,
stava fra i mirti in una valle profonda; dietro a lui stavano altri cavalli rossi, sauri e bianchi. 9Io domandai: "Mio
signore, che significano queste cose?". L'angelo che parlava con me mi rispose: "Io t'indicherò ciò che esse
significano". 10Allora l'uomo che stava fra i mirti prese a dire: "Essi sono coloro che il Signore ha inviati a
percorrere la terra". 11Si rivolsero infatti all'angelo del Signore che stava fra i mirti e gli dissero: "Abbiamo percorso
la terra: è tutta tranquilla". 12Allora l'angelo del Signore disse: "Signore degli eserciti, fino a quando rifiuterai di aver
pietà di Gerusalemme e delle città di Giuda, contro le quali sei sdegnato? Sono ormai settant'anni!". 13E all'angelo
che parlava con me il Signore rivolse parole buone, piene di conforto. 14Poi l'angelo che parlava con me mi disse:
"Fa' sapere questo: Così dice il Signore degli eserciti: Io sono ingelosito per Gerusalemme e per Sion di gelosia
grande; 15ma ardo di sdegno contro le nazioni superbe, poiché mentre io ero un poco sdegnato, esse cooperarono al
disastro. 16Perciò dice il Signore: Io di nuovo mi volgo con compassione a Gerusalemme: la mia casa vi sarà
riedificata - parola del Signore degli eserciti - e la corda del muratore sarà tesa di nuovo sopra Gerusalemme. 17Fa'
sapere anche questo: Così dice il Signore degli eserciti: Le mie città avranno sovrabbondanza di beni, il Signore avrà
ancora compassione di Sion ed eleggerà di nuovo Gerusalemme".
21Poi alzai gli occhi ed ecco, vidi quattro corna. 2Domandai all'angelo che parlava con me: "Che cosa sono queste?".
Ed egli: "Sono le corna che hanno disperso Giuda, Israele e Gerusalemme". 3Poi il Signore mi fece vedere quattro
operai. 4Domandai: "Che cosa vengono a fare costoro?". Mi rispose: "Le corna hanno disperso Giuda a tal segno che
nessuno osa più alzare la testa e costoro vengono a demolire e abbattere le corna delle nazioni che cozzano contro il
paese di Giuda per disperderlo".5Alzai gli occhi ed ecco un uomo con una corda in mano per misurare. 6Gli domandai: "Dove vai?". Ed egli: "Vado a
misurare Gerusalemme per vedere qual è la sua larghezza e qual è la sua lunghezza". 7Allora l'angelo che parlava
con me uscì e incontrò un altro angelo 8che gli disse: "Corri, va' a parlare a quel giovane e digli: Gerusalemme sarà
priva di mura, per la moltitudine di uomini e di animali che dovrà accogliere. 9Io stesso - parola del Signore - le farò
da muro di fuoco all'intorno e sarò una gloria in mezzo ad essa.
10Su, su, fuggite dal paese del settentrione - parola del Signore - voi che ho dispersi ai quattro venti del cielo - parola
del Signore. 11A Sion mettiti in salvo, tu che abiti ancora con la figlia di Bábilonia! 12Dice il Signore degli eserciti
alle nazioni che vi hanno spogliato: 13Ecco, io stendo la mano sopra di esse e diverranno preda dei loro schiavi e voi
saprete che il Signore degli eserciti mi ha inviato.
14Gioisci, esulta, figlia di Sion,15Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore
e diverranno suo popolo ed egli dimorerà in mezzo a te
e tu saprai che il Signore degli eserciti1Poi mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, ritto davanti all'angelo del Signore, e satana era alla sua destra per
accusarlo. 2L'angelo del Signore disse a satana: "Ti rimprovera il Signore, o satana! Ti rimprovera il Signore che si è
eletto Gerusalemme! Non è forse costui un tizzone sottratto al fuoco?". 3Giosuè infatti era rivestito di vesti immonde
e stava in piedi davanti all'angelo,4il quale prese a dire a coloro che gli stavano intorno: "Toglietegli quelle vesti
immonde". Poi disse a Giosuè: "Ecco, io ti tolgo di dosso il peccato; fatti rivestire di abiti da festa". 5Poi soggiunse:
"Mettetegli sul capo un diadema mondo". E gli misero un diadema mondo sul capo, lo rivestirono di candide vesti
alla presenza dell'angelo del Signore. 6Poi l'angelo del Signore dichiarò a Giosuè: 7"Dice il Signore degli eserciti: Se
camminerai nelle mie vie e osserverai le mie leggi, tu avrai il governo della mia casa, sarai il custode dei miei atri e
ti darò accesso fra questi che stanno qui.8Ascolta dunque, Giosuè sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni che siedono davanti a te, poiché essi servono da
presagio: ecco, io manderò il mio servo Germoglio. 9Ecco la pietra che io pongo davanti a Giosuè: sette occhi sono
su quest'unica pietra; io stesso inciderò la sua iscrizione - oracolo del Signore degli eserciti - e rimuoverò in un sol
giorno l'iniquità da questo paese. 10In quel giorno - oracolo del Signore degli eserciti - ogni uomo inviterà il suo
vicino sotto la sua vite e sotto il suo fico".1L'angelo che mi parlava venne a destarmi, come si desta uno dal sonno, 2e mi disse: "Che cosa vedi?". Risposi:
"Vedo un candelabro tutto d'oro; in cima ha un recipiente con sette lucerne e sette beccucci per le lucerne. 3Due olivi
gli stanno vicino, uno a destra e uno a sinistra". 4Allora domandai all'angelo che mi parlava: "Che cosa significano,
signor mio, queste cose?". 5Egli mi rispose: "Non comprendi dunque il loro significato?". E io: "No, signor mio".
6Egli mi rispose: "Questa è la parola del Signore a Zorobabele: Non con la potenza né con la forza, ma con il mio
spirito, dice il Signore degli eserciti! 7Chi sei tu, o grande monte? Davanti a Zorobabele diventa pianura! Egli
estrarrà la pietra, quella del vertice, fra le acclamazioni: Quanto è bella!".
8Mi fu rivolta questa parola del Signore: 9"Le mani di Zorobabele hanno fondato questa casa: le sue mani la
compiranno e voi saprete che il Signore degli eserciti mi ha inviato a voi. 10Chi oserà disprezzare il giorno di così
modesti inizi? Si gioirà vedendo il filo a piombo in mano a Zorobabele. Le sette lucerne rappresentano gli occhi del
Signore che scrutano tutta la terra". 11Quindi gli domandai: "Che significano quei due olivi a destra e a sinistra del
candelabro? 12E quelle due ciocche d'olivo che stillano oro dentro i due canaletti d'oro?". 13Mi rispose: "Non
comprendi dunque il significato di queste cose?". E io: "No, signor mio". 14"Questi, soggiunse, sono i due consacrati
che assistono il dominatore di tutta la terra".1Poi alzai gli occhi e vidi un rotolo che volava. 2L'angelo mi domandò: "Che cosa vedi?". E io: "Vedo un rotolo che
vola: è lungo venti cubiti e largo dieci". 3Egli soggiunse: "Questa è la maledizione che si diffonde su tutta la terra:
ogni ladro sarà scacciato via di qui come quel rotolo; ogni spergiuro sarà scacciato via di qui come quel rotolo. 4Io
scatenerò la maledizione, dice il Signore degli eserciti, in modo che essa penetri nella casa del ladro e nella casa
dello spergiuro riguardo al mio nome; rimarrà in quella casa e la consumerà insieme con le sue travi e le sue pietre".
5Poi l'angelo che parlava con me si avvicinò e mi disse: "Alza gli occhi e osserva ciò che appare". 6E io: "Che cosa è
quella?". Mi rispose: "È un'efa che avanza". Poi soggiunse: "Questa è la loro corruzione in tutta la terra". 7Fu quindi
alzato un coperchio di piombo; ecco dentro all'efa vi era una donna. 8Disse: "Questa è l'empietà!". Poi la ricacciò
dentro l'efa e ricoprì l'apertura con il coperchio di piombo. 9Alzai di nuovo gli occhi per osservare e vidi venire due
donne: il vento agitava le loro ali, poiché avevano ali come quelle delle cicogne, e sollevarono l'efa fra la terra e il
cielo. 10Domandai all'angelo che parlava con me: "Dove portano l'efa costoro?". 11Mi rispose: "Vanno nella terra di
Sènnaar per costruirle un tempio. Appena costruito, l'efa sarà posta sopra il suo piedistallo".
61Alzai ancora gli occhi per osservare ed ecco quattro carri uscire in mezzo a due montagne e le montagne erano di
bronzo. 2Il primo carro aveva cavalli bai, il secondo cavalli neri, 3il terzo cavalli bianchi e il quarto cavalli pezzati.
4Domandai all'angelo che parlava con me: "Che significano quelli, signor mio?". 5E l'angelo: "Sono i quattro venti
del cielo che partono dopo essersi presentati al Signore di tutta la terra. 6I cavalli neri vanno verso la terra del
settentrione, seguiti da quelli bianchi; i pezzati invece si dirigono verso la terra del mezzogiorno. 7Essi fremono di
percorrere la terra". Egli disse loro: "Andate, percorrete la terra". Essi partirono per percorrere la terra; 8Poi mi
chiamò e mi disse: "Ecco, quelli che muovono verso la terra del settentrione hanno fatto calmare il mio spirito su
quella terra".9Mi fu rivolta questa parola del Signore: 10"Prendi fra i deportati, fra quelli di Cheldài, di Tobia e di Iedaià, oro e
argento e va' nel medesimo giorno a casa di Giosia figlio di Sofonìa, che è ritornato da Bábilonia. 11Prendi
quell'argento e quell'oro e ne farai una corona che porrai sul capo di Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote.
12Gli riferirai: Dice il Signore degli eserciti: Ecco un uomo che si chiama Germoglio: spunterà da sé e ricostruirà il
tempio del Signore. 13Sì, egli ricostruirà il tempio del Signore, egli riceverà la gloria, egli siederà da sovrano sul suo
trono. Un sacerdote sarà alla sua destra e fra i due regnerà una pace perfetta. 14La corona per Cheldài, Tobia, Iedaià e
Giosia, figlio di Sofonìa, resterà di ricordo nel tempio del Signore. 15Anche da lontano verranno a riedificare il
tempio del Signore. Così riconoscerete che il Signore degli eserciti mi ha inviato a voi. Ciò avverrà, se ascolterete la
voce del Signore vostro Dio".1L'anno quarto di Dario, il quarto giorno del nono mese, detto Casleu, la parola del Signore fu rivolta a Zaccaria.
2Betel aveva inviato Sarèzer alto ufficiale del re con i suoi uomini a supplicare il Signore 3e a domandare ai sacerdoti
addetti al tempio del Signore degli eserciti e ai profeti: "Devo io continuare a far lutto e astinenza nel quinto mese,
come ho fatto in questi anni passati?".4Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 5"Parla a tutto il popolo del paese e a tutti i sacerdoti e di' loro:
Quando avete fatto digiuni e lamenti nel quinto e nel settimo mese per questi settant'anni, lo facevate forse per me?
6Quando avete mangiato e bevuto non lo facevate forse per voi? 7Non è questa forse la parola che vi proclamava il
Signore per mezzo dei profeti del passato, quando Gerusalemme era ancora abitata e in pace ed erano abitate le città
vicine e il Negheb e la pianura?". 8Questa parola del Signore fu rivolta a Zaccaria: 9"Ecco ciò che dice il Signore
degli eserciti: Praticate la giustizia e la fedeltà; esercitate la pietà e la misericordia ciascuno verso il suo prossimo.
10Non frodate la vedova, l'orfano, il pellegrino, il misero e nessuno nel cuore trami il male contro il proprio fratello".
11Ma essi hanno rifiutato di ascoltarmi, mi hanno voltato le spalle, hanno indurito gli orecchi per non sentire.
12Indurirono il cuore come un diamante per non udire la legge e le parole che il Signore degli eserciti rivolgeva loro
mediante il suo spirito, per mezzo dei profeti del passato. Così si accese un grande sdegno da parte del Signore degli
eserciti. 13Come al suo chiamare essi non vollero dare ascolto, così quand'essi grideranno, io non li ascolterò, dice il
Signore degli eserciti. 14 "Io li ho dispersi fra tutte quelle nazioni che essi non conoscevano e il paese si è desolato
dietro di loro, senza che alcuno lo percorresse; la terra di delizie è stata ridotta a desolazione".
81Questa parola del Signore degli eserciti mi fu rivolta: 2"Così dice il Signore degli eserciti:
Sono acceso di grande gelosia per Sion,3Dice il Signore: Tornerò a Sion e dimorerò in Gerusalemme. Gerusalemme sarà chiamata Città della fedeltà e il
monte del Signore degli eserciti Monte santo". 4Dice il Signore degli eserciti: "Vecchi e vecchie siederanno ancora
nelle piazze di Gerusalemme, ognuno con il bastone in mano per la loro longevità. 5Le piazze della città
formicoleranno di fanciulli e di fanciulle, che giocheranno sulle sue piazze". 6Dice il Signore degli eserciti: "Se
questo sembra impossibile agli occhi del resto di questo popolo in quei giorni, sarà forse impossibile anche ai miei
occhi?" - dice il Signore degli eserciti -.9Dice il Signore degli eserciti: "Riprendano forza le vostre mani. Voi in questi giorni ascoltate queste parole dalla
bocca dei profeti; oggi vien fondata la casa del Signore degli eserciti con la ricostruzione del tempio.
10Ma prima di questi giorni13Come foste oggetto di maledizione fra le genti, o casa di Giuda e d'Israele, così quando vi avrò salvati, diverrete
una benedizione. Non temete dunque: riprendano forza le vostre mani".
14Così dice il Signore degli eserciti: "Come decisi di affliggervi quando i vostri padri mi provocarono all'ira - dice il
Signore degli eserciti - e non mi lasciai commuovere, 15così invece mi darò premura in questi giorni di fare del bene
a Gerusalemme e alla casa di Giuda; non temete. 16Ecco ciò che voi dovrete fare: parlate con sincerità ciascuno con
il suo prossimo; veraci e sereni siano i giudizi che terrete alle porte delle vostre città. 17Nessuno trami nel cuore il
male contro il proprio fratello; non amate il giuramento falso, poiché io detesto tutto questo" - oracolo del Signore -.
18Mi fu ancora rivolta questa parola del Signore degli eserciti: 19"Così dice il Signore degli eserciti: Il digiuno del
quarto, quinto, settimo e decimo mese si cambierà per la casa di Giuda in gioia, in giubilo e in giorni di festa, purché
amiate la verità e la pace".20Dice il Signore degli eserciti: "Anche popoli e abitanti di numerose città si raduneranno 21e si diranno l'un l'altro:
Su, andiamo a supplicare il Signore, a trovare il Signore degli eserciti; ci vado anch'io. 22Così popoli numerosi e
nazioni potenti verranno a Gerusalemme a consultare il Signore degli eserciti e a supplicare il Signore".
23Dice il Signore degli eserciti: "In quei giorni, dieci uomini di tutte le lingue delle genti afferreranno un Giudeo per
il lembo del mantello e gli diranno: Vogliamo venire con voi, perché abbiamo compreso che Dio è con voi".
911Quanto a te, per il sangue dell'alleanza con te,
estrarrò i tuoi prigionieri dal pozzo senz'acqua.12Ritornate alla cittadella, prigionieri della speranza!
Ve l'annunzio fino da oggi:ecciterò i tuoi figli, Sion, contro i tuoi figli, Grecia,
ti farò come spada di un eroe.divoreranno e calpesteranno le pietre della fionda,
berranno il loro sangue come vino,ne saranno pieni come bacini, come i corni dell'altare.
16Il Signore loro Dioin quel giorno salverà come un gregge il suo popolo,
come gemme di un diadema1Chiedete al Signore la pioggia tardiva di primavera;
è il Signore che forma i nembi,e rimarranno confusi coloro che cavalcano i destrieri.
6Io rafforzerò la casa di Giudali ricondurrò in patria, poiché ne ho avuto pietà;
saranno come se non li avessi mai ripudiati,4Così parla il Signore mio Dio: "Pasci quelle pecore da macello 5che i compratori sgozzano impunemente, e i
venditori dicono: Sia benedetto il Signore, mi sono arricchito, e i pastori non se ne curano affatto. 6Neppur io
perdonerò agli abitanti del paese. Oracolo del Signore. Ecco, io abbandonerò gli uomini l'uno in balìa dell'altro, in
balìa del loro re, perché devastino il paese - non mi curerò di liberarli dalle loro mani".
7Io dunque mi misi a pascolare le pecore da macello da parte dei mercanti di pecore. Presi due bastoni: uno lo
chiamai Benevolenza e l'altro Unione e condussi al pascolo le pecore. 8Nel volgere d'un sol mese eliminai tre
pastori. Ma io mi irritai contro di esse, perché anch'esse si erano tediate di me. 9Perciò io dissi: "Non sarò più il
vostro pastore. Chi vuol morire, muoia; chi vuol perire, perisca; quelle che rimangono si divorino pure fra di loro!".
10Presi il bastone chiamato Benevolenza e lo spezzai: ruppi così l'alleanza da me stabilita con tutti i popoli. 11Lo
ruppi in quel medesimo giorno; i mercanti di pecore che mi osservavano, riconobbero che quello era l'ordine del
Signore. 12Poi dissi loro: "Se vi pare giusto, datemi la mia paga; se no, lasciate stare". Essi allora pesarono trenta
sicli d'argento come mia paga. 13Ma il Signore mi disse: "Getta nel tesoro questa bella somma, con cui sono stato da
loro valutato!". Io presi i trenta sicli d'argento e li gettai nel tesoro della casa del Signore. 14Poi feci a pezzi il
secondo bastone chiamato Unione per rompere così la fratellanza fra Giuda e Israele. 15Quindi il Signore mi disse:
"Prenditi gli attrezzi di un pastore insensato, 16poiché ecco, io susciterò nel paese un pastore, che non avrà cura di
quelle che si perdono, non cercherà le disperse, non curerà le malate, non nutrirà le affamate; mangerà invece le
carni delle più grasse e strapperà loro perfino le unghie.
17Guai al pastore stolto che abbandona il gregge!1Oracolo. Parola del Signore su Israele. Dice il Signore che ha steso i cieli e fondato la terra, che ha formato lo
spirito nell'intimo dell'uomo: 2"Ecco, io farò di Gerusalemme come una coppa che da' le vertigini a tutti i popoli
vicini e anche Giuda sarà in angoscia nell'assedio contro Gerusalemme. 3In quel giorno io farò di Gerusalemme
come una pietra da carico per tutti i popoli: quanti vorranno sollevarla ne resteranno sgraffiati; contro di essa si
raduneranno tutte le genti della terra. 4In quel giorno - parola del Signore - colpirò di terrore tutti i cavalli e i loro
cavalieri di pazzia; mentre sulla casa di Giuda terrò aperti i miei occhi, colpirò di cecità tutti i cavalli delle genti.
5Allora i capi di Giuda penseranno: La forza dei cittadini di Gerusalemme sta nel Signore degli eserciti, loro Dio. 6In
quel giorno farò dei capi di Giuda come un braciere acceso in mezzo a una catasta di legna e come una torcia
ardente fra i covoni; essi divoreranno a destra e a sinistra tutti i popoli vicini. Solo Gerusalemme resterà al suo
posto. 7Il Signore salverà in primo luogo le tende di Giuda; perché la gloria della casa di Davide e la gloria degli
abitanti di Gerusalemme non cresca più di quella di Giuda. 8In quel giorno il Signore farà da scudo agli abitanti di
Gerusalemme e chi tra di loro vacilla diverrà come Davide e la casa di Davide come Dio, come l'angelo del Signore
davanti a loro. 9In quel giorno io m'impegnerò a distruggere tutte le genti che verranno contro Gerusalemme.
10Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione:
guarderanno a colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno
come si piange il primogenito. 11In quel giorno grande sarà il lamento in Gerusalemme simile al lamento di Adad-
Rimmòn nella pianura di Meghìddo. 12Farà il lutto il paese, famiglia per famiglia:
la famiglia della casa di Davide a parte1In quel giorno vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme una sorgente zampillante per lavare il
peccato e l'impurità. 2In quel giorno - dice il Signore degli eserciti - io estirperò dal paese i nomi degli idoli, né più
saranno ricordati: anche i profeti e lo spirito immondo farò sparire dal paese. 3Se qualcuno oserà ancora fare il
profeta, il padre e la madre che l'hanno generato, gli diranno: "Tu morirai, perché proferisci menzogne nel nome del
Signore", e il padre e la madre che l'hanno generato lo trafiggeranno perché fa il profeta. 4In quel giorno ogni profeta
si vergognerà della visione che avrà annunziata, né indosserà più il mantello di pelo per raccontare bugie. 5Ma
ognuno dirà: "Non sono un profeta: sono un lavoratore della terra, ad essa mi sono dedicato fin dalla mia
giovinezza". 6E se gli si dirà: "Perché quelle piaghe in mezzo alle tue mani?", egli risponderà: "Queste le ho ricevute
in casa dei miei amici".1Ecco, viene un giorno per il Signore; allora le tue spoglie saranno spartite in mezzo a te. 2Il Signore radunerà tutte
le genti contro Gerusalemme per la battaglia; la città sarà presa, le case saccheggiate, le donne violate, una metà
della cittadinanza partirà per l'esilio, ma il resto del popolo non sarà strappato dalla città. 3Il Signore uscirà e
combatterà contro quelle nazioni, come quando combattè nel giorno della battaglia. 4In quel giorno i suoi piedi si
poseranno sopra il monte degli Ulivi che sta di fronte a Gerusalemme verso oriente, e il monte degli Ulivi si fenderà
in due, da oriente a occidente, formando una valle molto profonda; una metà del monte si ritirerà verso settentrione e
l'altra verso mezzogiorno. 5Sarà ostruita la valle fra i monti, poiché la nuova valle fra i monti giungerà fino ad Asal;
sarà ostruita come fu ostruita durante il terremoto, avvenuto al tempo di Ozia re di Giuda. Verrà allora il Signore
mio Dio e con lui tutti i suoi santi. 6In quel giorno
non vi sarà né luce né freddo, né gelo: 7sarà un unico giorno, il Signore lo conosce; non ci sarà né giorno né notte;
verso sera risplenderà la luce. 8In quel giorno acque vive sgorgheranno da Gerusalemme e scenderanno parte verso il
mare orientale, parte verso il Mar Mediterraneo, sempre, estate e inverno. 9Il Signore sarà re di tutta la terra e ci sarà
il Signore soltanto, e soltanto il suo nome. 10Tutto il paese si trasformerà in pianura da Gàbaa fino a Rimmòn nel
Negheb; Gerusalemme si eleverà e sarà abitata nel luogo dov'è, dalla porta di Beniamino fino al posto della prima
porta, cioè fino alla porta dell'Angolo, e dalla torre di Cananeèl fino ai torchi del re. 11Ivi abiteranno: non vi sarà più
sterminio e Gerusalemme se ne starà tranquilla e sicura.
12Questa sarà la piaga con cui il Signore colpirà tutti i popoli che avranno mosso guerra a Gerusalemme:
imputridiranno le loro carni, mentre saranno ancora in piedi; i loro occhi marciranno nelle orbite; la lingua marcirà
loro in bocca. 13In quel giorno vi sarà per opera del Signore un grande tumulto tra di loro: uno afferrerà la mano
dell'altro e alzerà la mano sopra la mano del suo amico. 14Anche Giuda combatterà in Gerusalemme e là si
ammasseranno le ricchezze di tutte le nazioni vicine: oro, argento e vesti in grande quantità. 15Di piaga simile
saranno colpiti i cavalli, i muli, i cammelli, gli asini e tutte le bestie degli accampamenti. 16Allora fra tutte le genti
che avranno combattuto contro Gerusalemme, i superstiti andranno ogni anno per adorare il re, il Signore degli
eserciti, e per celebrare la solennità delle capanne. 17Se qualche stirpe della terra non andrà a Gerusalemme per
adorare il re, il Signore degli eserciti, su di essa non ci sarà pioggia. 18Se la stirpe d'Egitto non salirà e non vorrà
venire, sarà colpita dalla stessa pena che il Signore ha inflitta alle genti che non sono salite a celebrare la festa delle
capanne. 19Questo sarà il castigo per l'Egitto e per tutte le genti che non saliranno a celebrare la festa delle capanne.
20In quel tempo anche sopra i sonagli dei cavalli si troverà scritto: "Sacro al Signore", e le caldaie nel tempio del
Signore saranno come i bacini che sono davanti all'altare. 21Anzi, tutte le caldaie di Gerusalemme e di Giuda saranno
sacre al Signore, re degli eserciti; quanti vorranno sacrificare verranno e le adopereranno per cuocere le carni. In
quel giorno non vi sarà neppure un Cananeo nella casa del Signore degli eserciti.
Malachia1Oracolo. Parola del Signore a Israele per mezzo di Malachia. 2Vi ho amati, dice il Signore. E voi dite: "Come ci hai
amati?". Non era forse Esaù fratello di Giacobbe? - oracolo del Signore - Eppure ho amato Giacobbe 3e ho odiato
Esaù. Ho fatto dei suoi monti un deserto e ho dato la sua eredità agli sciacalli del deserto. 4Se Edom dicesse: "Siamo
stati distrutti, ma ci rialzeremo dalle nostre rovine!", il Signore degli eserciti dichiara: Essi ricostruiranno: ma io
demolirò. Saranno chiamati Regione empia e Popolo contro cui il Signore è adirato per sempre. 5I vostri occhi lo
vedranno e voi direte: "Grande è il Signore anche al di là dei confini d'Israele".
6Il figlio onora suo padre e il servo rispetta il suo padrone. Se io sono padre, dov'è l'onore che mi spetta? Se sono il
padrone, dov'è il timore di me? Dice il Signore degli eserciti a voi, sacerdoti, che disprezzate il mio nome. Voi
domandate: "Come abbiamo disprezzato il tuo nome?". 7Offrite sul mio altare un cibo contaminato e dite: "Come ti
abbiamo contaminato?". Quando voi dite: "La tavola del Signore è spregevole" 8e offrite un animale cieco in
sacrificio, non è forse un male? Quando voi offrite un animale zoppo o malato, non è forse un male? Offritelo pure
al vostro governatore: pensate che l'accetterà o che vi sarà grato? Dice il Signore degli eserciti.
9Ora supplicate pure Dio perché abbia pietà di voi! Se fate tali cose, dovrebbe mostrarsi favorevole a voi? Dice il
Signore degli eserciti. 10Oh, ci fosse fra di voi chi chiude le porte, perché non arda più invano il mio altare! Non mi
compiaccio di voi, dice il Signore degli eserciti, non accetto l'offerta delle vostre mani! 11 Poiché dall'oriente
all'occidente grande è il mio nome fra le genti e in ogni luogo è offerto incenso al mio nome e una oblazione pura,
perché grande è il mio nome fra le genti, dice il Signore degli eserciti. 12Ma voi lo profanate quando dite: "La tavola
del Signore è contaminata e spregevole ciò che v'è sopra, il suo cibo". 13Voi aggiungete: "Ah! che pena!". Voi mi
disprezzate, dice il Signore degli eserciti, e offrite animali rubati, zoppi, malati e li portate in offerta! Posso io
gradirla dalle vostre mani? Dice il Signore. 14Maledetto il fraudolento che ha nel gregge un maschio, ne fa voto e poi
mi sacrifica una bestia difettosa. Poiché io sono un re grande, dice il Signore degli eserciti, e il mio nome è terribile
fra le nazioni.1Ora a voi questo monito, o sacerdoti. 2Se non mi ascolterete e non vi prenderete a cuore di dar gloria al mio nome,
dice il Signore degli eserciti, manderò su di voi la maledizione e cambierò in maledizione le vostre benedizioni.
Anzi le ho già maledette, perché nessuno tra di voi se la prende a cuore.
3Ecco, io spezzerò il vostro braccio4Così saprete che io ho diretto a voi questo monito,
perché c'è anche un'alleanza fra me e Levi,ed egli mi temette ed ebbe riverenza del mio nome.
6Un insegnamento fedele era sulla sua bocca,perché egli è messaggero del Signore degli eserciti.
8Voi invece vi siete allontanati dalla retta via10Non abbiamo forse tutti noi un solo Padre? Forse non ci ha creati un unico Dio? Perché dunque agire con perfidia
l'uno contro l'altro profanando l'alleanza dei nostri padri? 11Giuda è stato sleale e l'abominio è stato commesso in
Israele e in Gerusalemme. Giuda infatti ha osato profanare il santuario caro al Signore e ha sposato le figlie d'un dio
straniero! 12Elimini il Signore chi ha agito così dalle tende di Giacobbe, il testimone e il mallevadore, e colui che
offre l'offerta al Signore degli eserciti.13Un'altra cosa fate ancora; voi coprite di lacrime, di pianti e di sospiri l'altare del Signore, perché egli non guarda
all'offerta, né la gradisce con benevolenza dalle vostre mani. 14E chiedete: Perché? Perché il Signore è testimone fra
te e la donna della tua giovinezza, che ora perfidamente tradisci, mentr'essa è la tua consorte, la donna legata a te da
un patto.15Non fece egli un essere solo dotato di carne e soffio vitale? Che cosa cerca quest'unico essere, se non prole da
parte di Dio? Custodite dunque il vostro soffio vitale e nessuno tradisca la donna della sua giovinezza. 16Perché io
detesto il ripudio, dice il Signore Dio d'Israele, e chi copre d'iniquità la propria veste, dice il Signore degli eserciti.
Custodite la vostra vita dunque e non vogliate agire con perfidia.
17Voi avete stancato il Signore con le vostre parole; eppure chiedete: Come lo abbiamo stancato? Quando affermate:
Chiunque fa il male è come se fosse buono agli occhi del Signore e in lui si compiace; o quando esclamate: Dov'è il
Dio della giustizia?1Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore, che
voi cercate; l'angelo dell'alleanza, che voi sospirate, ecco viene, dice il Signore degli eserciti. 2Chi sopporterà il
giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei
lavandai. 3Siederà per fondere e purificare; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano
offrire al Signore un'oblazione secondo giustizia. 4Allora l'offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore
come nei giorni antichi, come negli anni lontani. 5Io mi accosterò a voi per il giudizio e sarò un testimone pronto
contro gli incantatori, contro gli adùlteri, contro gli spergiuri, contro chi froda il salario all'operaio, contro gli
oppressori della vedova e dell'orfano e contro chi fa torto al forestiero. Costoro non mi temono, dice il Signore degli
eserciti.voi, figli di Giacobbe, non siete ancora al termine.
7Fin dai tempi dei vostri padrie non riverserò su di voi benedizioni sovrabbondanti.
11Terrò indietro gli insetti divoratori13Duri sono i vostri discorsi contro di me - dice il Signore - e voi andate dicendo: "Che abbiamo contro di te?".
14Avete affermato: "Èinutile servire Dio: che vantaggio abbiamo ricevuto dall'aver osservato i suoi comandamenti o
dall'aver camminato in lutto davanti al Signore degli eserciti? 15Dobbiamo invece proclamare beati i superbi che, pur
facendo il male, si moltiplicano e, pur provocando Dio, restano impuniti".
16Allora parlarono tra di loro i timorati di Dio. Il Signore porse l'orecchio e li ascoltò: un libro di memorie fu scritto
davanti a lui per coloro che lo temono e che onorano il suo nome. 17Essi diverranno - dice il Signore degli eserciti -
mia proprietà nel giorno che io preparo. Avrò compassione di loro come il padre ha compassione del figlio che lo
serve. 18Voi allora vi convertirete e vedrete la differenza fra il giusto e l'empio, fra chi serve Dio e chi non lo serve.
19Ecco infatti sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono
ingiustizia saranno come paglia; quel giorno venendo li incendierà - dice il Signore degli eserciti - in modo da non
lasciar loro né radice né germoglio. 20Per voi invece, cultori del mio nome, sorgerà il sole di giustizia con raggi
benefici e voi uscirete saltellanti come vitelli di stalla. 21Calpesterete gli empi ridotti in cenere sotto le piante dei
vostri piedi nel giorno che io preparo, dice il Signore degli eserciti.
22Tenete a mente la legge del mio servo Mosè,23Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga
il giorno grande e terribile del Signore,24perché converta il cuore dei padri verso i figli
e il cuore dei figli verso i padri;