Dopo un anno di importanti realizzazioni, ci troviamo alle soglie dell'ultimo decennio di questo radioso XX secolo di fronte a un immediato futuro ricco di enormi sfide e di abbaglianti prospettive. La rapidità degli eventi accaduti l'anno scorso è sintomo dell’acceleramento, avvicinandosi il centenario dell’ascensione di Bahá’u’lláh, delle forze spirituali sprigionatesi con l'avvento della Sua missione rivoluzionaria. Questo acceleramento, nella subitaneità e nell’enorme impatto innovatore che ha avuto sul pensiero sociale e sulle entità politiche, ha suscitato sentimenti di giubilo quanto ai suoi immediati effetti e di sconcerto quanto al suo vero significato e al suo frutto predestinato, suggerendo agli esterrefatti editori di un noto giornale, a corto di spiegazioni, di attribuirlo alle operazioni di una " mano invisibile ".
Per i seguaci di Bahá’u’lláh di tutto il mondo non vi sono dubbi quanto alla fonte divina e al chiaro significato di questi straordinari eventi. Rallegriamoci, dunque, davanti ai portentosi segni dei benefici effetti dell'abbondante grazia di Dio. Gli alti livelli d’insegnamento e di arruolamenti riferiti lo scorso Ridvan sono stati mantenuti e nuovi campi d’insegnamento sono stati aperti dall'Europa dell'est al mare della Cina. Dopo che nelle ultime settimane due cavalieri di Bahá’u’lláh si sono stabiliti dell'isola di Sakalin, l'ultimo restante dei territori nominati da Shoghi Effendi nel suo Piano globale decennale è entrato nella famiglia Bahá’í. Lo scorso Ridvan è stata ripristinata l’Assemblea Spirituale Locale di Ishqabad, recentemente è stata eletta quella di Cluj in Romania, la prima nuova assemblea nel " blocco dell'est ", questo Ridvan sono state riformate e formate Assemblee Spirituali Locali in altre parti dell'Unione Sovietica e in altri paesi dell'Europa dell'est: tutte queste realizzazioni e queste immediate prospettive affermano che siamo giunti a un'importante pietra miliare nella quarta epoca dell'età formativa. L'Ordine Amministrativo abbraccia ora una comunità più ampiamente diversificata di prima. Tutti questi prodigiosi eventi hanno ispirato il nostro recente annuncio di un Piano di insegnamento biennale sussidiario, ora ufficialmente lanciato, che raccomandiamo alla vostra urgente e attiva attenzione.
Sbalorditive e storiche le attività che - in una breve anno - hanno spinto la comunità verso questo stadio della sua evoluzione! Quando pensiamo ai prodigi di delle confermazioni di Bahá’u’lláh, i nostri cuori si rivolgono con favore e riconoscenza alle Mani della Causa di Dio in tutto il mondo, che - quali alfieri della comunità - hanno tenuti alti i suo i fulgidi emblemi di fronte alle tenebre dei tempi. Con spirito indomabile esse perseverano, in ogni circostanza e dovunque si trovino, nell'adempimento dei compiti dati loro da Dio di stimolare, edificare e consigliare i suoi membri ampiamente disseminati e rapidamente proliferati. Esaminando la nuova situazione della mondo Bahá’í, siamo felici di menzionare alcuni esempi della partecipazione di Mani della Causa agli avvenimenti europei e asiatici dello scorso anno. Nel scorso di un suo lungo viaggio in estremo oriente, Amatu’l Bahá Ruiyyieh Khánum ha rappresentato la Casa Universale di Giustizia in occasione della formazione della Assemblea Spirituale Nazionali di Macao; sì è recata dal Cavaliere di Bahá’u’lláh in Mongolia dove subito dopo la prima credente indigena ha dichiarato la propria fede in Bahá’u’lláh; e ha dedicato le sue attenzioni agli amici in diverse parti della repubblica popolare cinese, la cui televisione ha trasmesso il suo film " la spedizione della luce verde ". Il Signor Collis Featherstone si è prodigato per il rinvigorimento dei tribolati amici della devastato Vietnam. In questo momento, il Sig. Alì-Akbar Furútan si trova in visita nell'Unione Sovietica, che fu costretto ad abbandonare durante la persecuzione della fede; ora vi ha fatto ritorno in trionfante adempimento di un desiderio che il nostro amato Custode gli manifestò oggi circa sessant’anni or sono.
I Consiglieri membri del Centro Internazionale per l'Insegnamento non sono stati da meno nel rispondere alle opportunità di contribuire al clima di progresso ora palese in tutti gli angoli del globo. Grazie alla visione unificata della crescita cui essi hanno invitato i Corpi Continentali dei Consiglieri e di loro capaci e solerti ausiliari, in tutto il mondo si sente una nuova vitalità nell’espansione e nel consolidamento della fede. I Consiglieri continentali, ormai prossimi alla conclusione dell'attuale termine quinquennale, contraddistinto dalla loro insigni servigi, meritano la profonda gratitudine dell'intera comunità Bahá’í.
Se la comunità ha allargato all'interno i propri rami, all'esterno ha ampliati nei più svariati modi, talvolta di stupefacente ampiezza e potenziale, le proprie relazioni, la propria influenza e il proprio fascino. Ci limiteremo a qualche esempio: grazie all'Ufficio dell'ambiente, recentemente formato, la Comunità Internazionale Bahá’í, di propria iniziativa e in collaborazione con altri organismi ambientali, ha ripristinato l’annuale incontro della carta mondiale del rimboschimento istituito nell'1945 dalla famoso Richard St. Barbe Baker; in seguito l’Ufficio dell'ambiente è stato invitato a partecipare a importanti manifestazioni sponsorizzate da organismi internazionali interessati a problemi ambientali. La Comunità Internazionale Bahá’í è stata coinvolta nei lavori degli esperti di alfabetismo sotto l'egida dell’UNESCO e invitata a partecipare alla conferenza mondiale sull'educazione per tutti tenuta e in Tailandia, dove il suo rappresentante è stato sollecitato ad assumere una molteplicità di compiti di grande rilievo ed importanza che hanno dato prestigio alla comunità Bahá’í. Per incoraggiamento di un alto funzionario del governo figiano, sono stati presi provvedimenti perché la comunità internazionale Bahá’í apra a Suva una filiale per il pacifico del proprio ufficio per le Nazioni Unite. L'Università del Maryland negli Stati Uniti ha annunciato di aver deciso di istituire nel proprio Centro per lo sviluppo internazionale e la gestione dei conflitti " la cattedra Bahá’í per la pace mondiale ", cosa che produrrà un grande incremento negli sforzi accademici intesi a esaminare la causa di Bahá’u’lláh. Quasi contemporaneamente l'Assemblea Spirituale Nazionale indiana ha annunciato che era stato raggiunto un accordo per istituire una cattedra di studi Bahá’í presso l'università di Indore.
I costanti sforzi rivolti a ottenere l'emancipazione dei Bahá’í in Iran sono giunti ad uno nuovo stadio. Per la prima volta un rappresentante delle Nazioni Unite ha potuto incontrarsi ufficialmente in territorio iraniano con un rappresentante della proscritta comunità Bahá’í. Il risultato è stato registrato in una relazione presentata alla Commissione per di diritti umani delle Nazioni Unite, durante la cui recente sessione a Ginevra è stata ancora una volta adottata una risoluzione sull’Iran menzionante i Bahá’í. In un'azione corollaria di storica importanza la Camera degli Stati Uniti ha adottato all'unanimità una risoluzione che chiede l'emancipazione della comunità Bahá’í iraniana e indica al governo americano i provvedimenti da prendere a tal fine; un'analoga risoluzione è alle esame del Senato.
In terra Santa, i preparativi per l'esecuzione dei progetti edilizi del monte Carmelo hanno ricevuto un forte impulso. Che la vigilia di Naw-Ruz, dopo delicate e complesse trattative, la commissione distrettuale per il piano regolatore abbia deciso di approvare i progetti presentati dal Centro Mondiale Bahá’í, aprendo così la strada alla definitiva concessione della licenza edilizia, è motivo di profonda soddisfazione.
Amati amici, appena due anni ci separano dalla conclusione del Piano di sei anni e dal Ridvan 1992, inizio dell'Anno santo, quel momento speciale nel quale ci fermeremo per esaminare la tumultuosa storia di eventi che ci avranno condotti al centenario dell’Ascensione di Bahá’u’lláh e per riflettere con la debita solennità sullo scopo redentivo della vita del più prezioso essere che abbia mai respirato su questo pianeta.
In attesa di questo momento cruciale della storia Bahá’í, hanno avuto inizio i preparativi per due grandi eventi mondiali: primo, la riunione in Terra Santa di una vasta rappresentanza di credenti da tutto il globo per partecipare a una degna commemorazione di quella intensa consumazione nelle adiacenze del Mausoleo più santo. Nel corso della commemorazione, quale simbolo dell'influenza trascendente e vittoriosa del liberato spirito di Bahá’u’lláh, sarà depositato sotto il pavimento presso la porta di ingresso del suo Mausoleo uno scrigno contenente l'Albo d'Onore decorato dei cavalieri di Bahá’u’lláh, l'elenco iniziato da Shoghi Effendi durante il suo Piano decennale di quelle intrepide anime che si sono levate per conquistare nel Nome delle loro Signore i territori vergini menzionati nel Piano. Giungerà così al suo degno epilogo, dopo quasi quattro decenni, un proposito espresso dall’amato Custode. I cavalieri di Bahá’u’lláh viventi saranno invitati a presenziare all'avvenimento.
L'altro evento sarà il Congresso mondiale Bahá’í che celebrerà il centenario dell'inaugurazione del Patto da Bahá’u’lláh affidato ai posteri quale sicuro strumento per salvaguardare l'unità dell'integrità del suo Ordine Mondiale. È indetto nel novembre 1992 a New York, luogo designato Città del Patto da colui che ne è il Centro nominato il quale previde che " New York diverrà un luogo benedetto dal quale l'invito alla fermezza nel Patto e nel testamento di Dio si spargerà per tutte le parti del mondo ".
Analoghe manifestazioni a livello locale e nazionale si affiancheranno a questi due principali eventi nel dare espressione ai più un intimi sentimenti dei Bahá’í e nel trasmettere al pubblico il profondo fatto dell'apparizione nel mondo del Signore del Patto e gli scopi e i successi della Sua sublime missione. In verità, si stanno facendo progetti per organizzare un'intensa campagna di magnificazione del Suo nome in tutto il globo.
Gli amici di tutto il mondo devono ora concentrarsi sui significati di questo duplice anniversario. Attraverso la preghiera e lo studio degli di insegnamenti, essi devono prepararsi spiritualmente a conseguire una più profonda comprensione dello stadio e dello scopo di Bahá’u’lláh e del fondamentale significato del suo possente Patto. Questa preparazione costituisce il nucleo dei loro sforzi volti a produrre una trasformazione nelle loro vite personali e collettiva. Dimostrino tutti gli amici - uomini, donne, giovani - con l'alta qualità della loro vita interiore e del loro carattere privato, con lo spirito unificato della loro mutua associazione, con la rettitudine del loro comportamento verso tutti e con l eccellenza dei risultati, che essi appartengono a una comunità veramente illuminata ed esemplare; che il loro Dilettissimo, la cui Ascensione essi commemoreranno, non ha vissuto invano una vita di sofferenze sulla terra. Siano questi requisiti lo stendardo dei loro sforzi di insegnamento della Sua Causa, l'emblema delle loro omaggio al Re dei Re.
Nostri cari, e pregiati collaboratori, in questo momento che è per noi di profonda attesa la società mondiale si trova in una fase critica della sua transizione verso le qualità per essa previste dal Signore dell’Era. I venti di Dio infuriano, sconvolgendo vecchi sistemi, aggiungendo impeto al profondo anelito di un nuovo ordine negli affari umani e aprendo la strada al dispiegamento del vessillo di Bahá’u’lláh in terre dalle quali era stato finora escluso. La rapidità degli eventi stimola le gioiose aspettative che ispirano i nostri sogni nell'ultimo decennio del XX secolo. La situazione è da un lato fulgido portento e dall'altro pesante sfida.
È portento per la profonda trasformazione nella struttura dell'attuale società implicita nel conseguimento della pace minore. I segni sono propizi, e tuttavia non possiamo dimenticare che il tenebroso passaggio dell'Età di Transizione non è stato ancora del tutto attraversato; è ancora lungo, sdrucciolevole e tortuoso. Infatti l'empietà impera, il materialismo imperversa. Il nazionalismo e il razzismo tessono ancora i loro inganni nei cuori umani e l'umanità rimane cieca alle basi spirituali della risoluzione dei problemi economici. E una particolare sfida per la comunità Bahá’í, perché il tempo fugge e abbiamo gravi impegni da mantenere. I più immediati sono:
primo, insegnare la causa di Dio e costruire in tutto il mondo le sue divine istituzioni con saggezza, coraggio e urgenza;
secondo, completare sul monte Carmelo la costruzione delle terrazze del Mausoleo del Báb e degli altri edifici del centro amministrativo mondiale della fede sull'arco. Il primo comporta una azione risoluta, costante e fiduciosa da parte dei credenti. Il secondo richiede una generosa erogazione di fondi. Le due cose sono strettamente collegate.
Negli ultimi due anni, quasi un milione di anime sono entrate nella Causa. A questa crescita hanno contribuito i sempre più numerosi esempi di entrata in gruppi in differenti luoghi, che hanno richiamato l'attenzione sulla visione di Shoghi Effendi sulla quale è modellata la nostra percezione delle gloriose future possibilità nel campo dell'insegnamento. Egli ha affermato che il processo di entrata di " intere legioni di popoli di diverse nazioni e razze nel mondo Bahá’í...... sarà preludio di quell’ora lungamente attesa in cui la massiccia conversione di queste stesse nazioni e razze, diretto risultato di una catena di eventi grandiosi e probabilmente catastrofici, tali che non possiamo ancora vagamente immaginarli, rivoluzionerà repentinamente le sorti della fede, sconvolgerà l'equilibrio del mondo, moltiplicherà per mille le file, nonché il potere materiale e l'autorità spirituale della fede di Bahá’u’lláh. Tutto ci incoraggia a credere che gli arruolamenti massivi aumenteranno, coinvolgendo l'uno dopo l'altro, interi villaggi, città, paesi. Quanto a noi, non dobbiamo aspettare passivamente la realizzazione finale della visione di Shoghi Effendi. Pochi come siamo, riposta tutta la fiducia nella divina provvidenza e guardando alle sfide che ci confrontano come a un privilegio, procediamo verso la vittoria attenendoci ai Piani.
Un allargamento del pensiero e dell'azione in alcuni aspetti del nostro lavoro aumenterebbe le nostre possibilità di successo nel tenere fede ai nostri già menzionati impegni. Poiché in questo momento il cambiamento, un cambiamento sempre più veloce, è una costante della vita e poiché la nostra crescita, le nostre dimensioni e relazioni esterne esigono molto da noi, la nostra comunità deve essere pronta ad adattarsi. In un certo senso ciò significa che la comunità deve acquisire maggiore destrezza nel prendere un'ampia gamma di provvedimenti senza perdere la propria concentrazione sugli obiettivi primari dell'insegnamento, ossia l'espansione ed il consolidamento. Quello che occorre è l'unità nella diversità di azione, una condizione per la quale persone differenti si concentrano su differenti attività, pur consapevoli della salutare effetto della complesso sulla crescita e sullo sviluppo della fede, perché non v'è persona che possa fare tutto e non tutti possono fare una stessa cosa. Questa consapevolezza è importante per la maturità che, a causa delle molte richieste che ci sono fatte, la comunità è obbligata a conseguire.
L'ordine portato da Bahá’u’lláh è inteso a guidare il progresso e a risolvere i problemi della società. Troppo esiguo è ancora il nostro numero per poter noi dare una adeguata dimostrazione delle potenzialità insite nel sistema amministrativo che stiamo costruendo e l’efficacia di questo sistema non potrà essere pienamente apprezzata senza un notevole allargamento delle nostre file. Con l'attuale situazione del mondo la necessità di dare questa dimostrazione si fa sempre più impellente. È fin troppo ovvio che neppure coloro che si schierano contro i difetti del vecchio ordine dispongono di un'alternativa valida da mettere in sua vece. Essendo l'ordine amministrativo designato quale modello della società del futuro, la presenza visibile di quel modello sarà un segnale di speranza per coloro che speranza non hanno.
Abbiamo già conseguito una meravigliosa diversità nel gran numero di gruppi etnici rappresentati nella fede e dobbiamo fare di tutto per rafforzarla aumentando gli arruolamenti fra i gruppi già rappresentati e attraendo membri da gruppi non ancora raggiunti. E tuttavia dobbiamo costruire un'ulteriore categoria di diversità senza la quale la causa non sarà in grado di affrontare adeguatamente le sfide che ci vengono lanciate. Tralasciando le diversità etniche, nelle sue file deve ora entrare un numero sempre più grande di persone di talento, comprese persone di successo e di rilievo nei vari campi dello scibile umano. L'arruolamento di molte persone di questo tipo è un aspetto indispensabile dell'insegnamento alle masse, un aspetto che non può più essere trascurato e che deve essere consapevolmente e deliberatamente inserito nel nostro lavoro di insegnamento, in modo tale da allargarne le basi e da accelerare il processo dell'entrata in gruppi. Tanto importante e attuale è la necessità di agire a tal proposito che ci sentiamo spinti a invitare i Consiglieri Continentali e le Assemblee Spirituali Nazionali a prenderlo attentamente e seriamente in esame nelle loro consultazioni e nei loro Piani.
Gli affari del genere umano sono giunti a tal punto che la nostra comunità sarà sempre più spesso sollecitata a partecipare, con consigli e con provvedimenti pratici, alla risoluzione di difficili problemi sociali. Saremo lieti di rendere questo servizio, ma ciò significa che le nostre Assemblee Spirituali Locali e Nazionali devono essere più scrupolose nella aderire ai principi. Mentre l'attenzione del pubblico si va sempre più concentrando sulla Causa di Dio, diventa imperativo che le istituzioni Bahá’í migliorino le loro prestazioni, attenendosi più strettamente alle verità fondamentali della fede, conformandosi più fedelmente allo spirito ed alla forma della Amministrazione Bahá’í e affidandosi con maggiore convinzione ai benefici di una corretta consultazione, così che le comunità da esse guidate possano rispecchiare un modello di vita capace di offrire una speranza ai delusi membri della società.
Vi sono indizi che la Pace Minore non può essere troppo lontana, l'esperienza e l'influenza delle istituzioni locali e nazionali dell'ordine amministrativo stanno costantemente crescendo; i progetti per la costruzione sull'arco degli altri edifici amministrativi sono in uno stadio molto avanzato; che queste promettenti circostanze rendano più visibile il delinearsi della dinamica sincronizzazione prevista dal Shoghi Effendi, nessun osservatore onesto lo potrà negare.
Come comunità chiaramente all'avanguardia fra le forze costruttive operanti sul pianeta, una comunità che ha libero accesso a un comprovato sapere, occupiamoci delle cose del Padre nostro. Dai suoi gloriosi recessi superni, Egli riverserà sui nostri umili sforzi generose effusioni della Sua grazia, lasciandoci esterrefatti di fronte alle inestimabili vittorie del Suo vittorioso potere. Sono le incessanti benedizioni di questo Padre che continueremo a invocare su tutti voi, collettivamente e singolarmente, presso la Sacra Soglia.
Dalla Casa Universale di Giustizia