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Bahá'u'lláh : Preghiere e Meditazioni - Bahá'u'lláh
Preghiere e Meditazioni : Bahá'u'lláh

1. Glorificato Tu sei, o Signore mio Dio. Ogni uomo illuminato riconosce la Tua sovranità e il Tuo dominio e ogni occhio veggente percepisce la grandezza della Tua maestà e la forza soggiogatrice della Tua potenza. I venti delle prove non hanno il potere di trattenere coloro che a Te sono vicini dal volgere il viso verso l’orizzonte della Tua gloria e le tempeste dei cimenti non riescono a intralciare e distogliere coloro che sono interamente dediti al Tuo volere dall’avvicinarsi alla Tua corte.

Pare che la lampada del Tuo amore arda nei loro cuori e la luce della Tua tenerezza brilli nei loro petti. Le avversità sono incapaci di estraniarli dalla Tua Causa e le vicissitudini della vita non potranno mai allontanarli dal sentiero del Tuo compiacimento.

T’imploro, o mio Dio, per loro e per i sospiri che i loro cuori emettono nel separarsi da Te, di preservarli dalla malvagità dei Tuoi avversari e di nutrire le loro anime con ciò che hai destinato ai Tuoi prediletti, su cui non scenderà timore, che non saranno colti da angoscia.

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2. Lode a Te, Signore mio Dio! Ti supplico, per i Tuoi segni che hanno pervaso l’intera creazione, per la luce del Tuo sembiante che ha illuminato tutti coloro che sono in cielo e in terra, per la Tua misericordia che ha sorpassato tutte le cose create e per la Tua grazia che ha inondato l’universo intero, di squarciare i veli che mi hanno separato da Te, sì che io accorra verso la Fonte della Tua possente ispirazione e l’Alba della Tua Rivelazione e dei Tuoi munifici favori e sia immerso nell’oceano della Tua vicinanza e del Tuo compiacimento.

Non permettere, mio Signore, che mi sia negato di conoscerTi nei Tuoi giorni e non privarmi della veste della Tua guida. Dammi da bere dal fiume che è vera vita, le cui acque sono sgorgate dal Paradiso (Ridvan) ove fu insediato il Trono del Tuo Nome, il Misericordiosissimo, sì che mi siano aperti gli occhi, e sia rischiarato il mio volto, e rassicurato il mio cuore, e illuminata la mia anima, e siano resi sicuri i miei passi.

Dall’eternità Tu sei Colui Che, in forza del Suo potere, fu supremo su tutte le cose e, per opera del Suo volere, riordinò tutte le cose. Nel Tuo cielo e sulla Tua terra, non v’è nulla che possa vanificare il Tuo scopo. Per la Tua benevola provvidenza e generosità, abbi dunque misericordia di me, mio Signore, e piega il mio orecchio alle dolci melodie degli uccelli che gorgheggiano la Tua lode fra i rami dell’albero della Tua unicità. 4

Tu sei il Grande Donatore, Colui Che sempre perdona, il Più Compassionevole.

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3. Gloria sia a Te, o Signore mio Dio! T’imploro, per Colui Che è il Tuo Più Grande Nome, Che è stato dolorosamente afflitto da quelle Tue creature che hanno ripudiato la Tua verità e Che è stato circondato da dolori che nessuna lingua può descrivere, di concedere che io Ti ricordi e celebri le Tue lodi in questi giorni, nei quali tutti si sono scostati dalla Tua bellezza, hanno argomentato con Te e si sono allontanati sdegnosamente da Colui Che è il Rivelatore della Tua Causa. Non v’è alcuno, o mio Signore, che possa aiutarTi eccetto Te Stesso e nessun potere che possa soccorrerTi tranne il Tuo potere.

T’imploro di rendermi capace di tenermi saldamente avvinto al Tuo amore e al Tuo ricordo. Questo è, invero, in mio potere e Tu sei colui Che conosce tutto ciò che è in me. Tu, invero, conosci e sai tutto. Non privarmi, o mio Signore, degli splendori della luce del Tuo volto, il cui fulgore ha illuminato il mondo intero. Non v’è altro Dio che Te, il Potentissimo, il Gloriosissimo, Colui Che tutto perdona.

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4. Magnificato sia il Tuo Nome, o Signore mio Dio! Tu sei Colui Che tutte le cose adorano e Che non ne adora nessuna, sei il Signore di tutte le cose e vassallo di nessuna, Colui Che conosce tutte le cose e non è conosciuto da alcuna. Volesti farTi conoscere dall’uomo e perciò con una parola della Tua bocca generasti il creato e plasmasti l’universo. Non v’è altro Dio che Te, l’Artefice, il Creatore, l’Onnipotente, il Potentissimo.

Io T’imploro, per questa parola che ha brillato al di sopra dell’orizzonte della Tua volontà, di concedermi di bere appieno dalle acque della vita con le quali hai vivificato i cuori dei Tuoi prescelti e risvegliato le anime di coloro che Ti amano, affinché io possa in ogni momento e condizione volgere il viso unicamente a Te.

Tu sei il Dio del potere, della gloria e della munificenza Non v’è altro Dio all’infuori di Te, il Supremo Sovrano, il Gloriosissimo, l’Onnisciente.

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5. Lodato sia il Tuo nome, o mio Dio! Mi vedi in balia degli oppressori. Ogni qual volta mi volgo a destra, sento i lamenti di coloro che Ti sono cari, imprigionati dagl’infedeli perché hanno creduto in Te e nei Tuoi se— gni e rivolto il viso verso l’orizzonte della Tua grazia e della Tua benevolenza. E quando mi volgo a manca, odo il clamore dei malvagi che non hanno creduto in Te e nei Tuoi segni e hanno insistentemente cercato di spegnere la luce della Tua lampada che diffonde la radiosità del Tuo Essere su tutti coloro che sono nel Tuo cielo e sulla Tua terra.

O mio Signore, il cuore dei Tuoi prescelti si strugge per la separazione da Te e l’anima dei Tuoi amati è arsa dal fuoco della brama di Te nei Tuoi giorni. O Artefice dei cieli e Signore di tutti i nomi, T’imploro, per il Tuo fulgido Essere e la Tua eccelsa e gloriosissima Rimembranza, d’inviare ai Tuoi amati ciò che li avvicini a Te e consenta loro di dare ascolto alle Tue parole.

Mio Signore, strappa il velo delle vane fantasie con la mano del Tuo trascendente potere, sì che coloro che Ti sono totalmente devoti Ti vedano assiso sul trono della Tua maestà e gli occhi di chi venera la Tua unità gioiscano per gli splendori della gloria del Tuo volto. Le porte della speranza sono state chiuse ai cuori di coloro che Ti agognano, mio Signore! Le chiavi sono nelle Tue mani. Aprile, in forza della Tua potenza e della Tua sovranità. Il potere Tu hai di far quel che Ti piace. In verità, sei l’Onnipotente, il Benefico.

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6. Lode a Te, Signore mio Dio! Giuro per il Tuo potere! Incalzanti afflizioni hanno distolto la penna dell’Altissimo dal palesare ciò che è celato agli occhi delle Tue creature e incessanti prove hanno impedito alla lingua del divino Ordinatore di proclamare le meraviglie della Tua glorificazione e della Tua lode. Con lingua balbettante perciò T’invoco, mio Dio, e con questa penna dolente m’accingo a ricordare il Tuo nome.

V’è uomo d’intuizione, mio Dio, che possa contemplarTi coi Tuoi occhi? E dov’è l’assetato capace di volgere il viso verso l’acqua di vita del Tuo amore? Mio Dio, sono colui che ha cancellato dal cuore il ricordo di tutto fuorché Te e vi ha inciso i misteri del Tuo amore. La Tua potenza mi è testimone! Se non fosse per le tribolazioni, come si potrebbero distinguere fra i Tuoi servi i risoluti dai dubbiosi? In verità, chi è stato inebriato dal vino del Tuo sapere corre incontro a ogni sorta di avversità nella brama di ascendere al Tuo cospetto. T’imploro, o Amato del mio cuore e Oggetto d’adorazione della mia anima, di proteggere coloro che mi amano dalla più lieve traccia di desideri corrotti e impuri. Dona loro, altresì, il bene di questo mondo e di quello avvenire.

In verità, Tu sei Colui Che li ha rettamente guidati con la Sua grazia, Colui Che ha dichiarato d’essere il Misericordiosissimo. Non v’è altro Dio che Te, il Gloriosissimo, il Supremo Soccorritore.

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7. Lode sia a Te, o Signore mio Dio! T’imploro, per questa Rivelazione mediante la quale l’oscurità è stata tramutata in luce e il Frequentato Tempio è stato edificato e la Tavola Scritta è stata rivelata e il Rotolo Spiegato è stato palesato, di far scendere su me e su coloro che sono in mia compagnia ciò che ci permetterà di librarci fino ai cieli della Tua gloria trascendente e ci detergerà dalle macchie di quei dubbi che hanno impedito ai diffidenti di entrare nel tabernacolo della Tua unità.

Io sono, o mio Signore, colui che si è tenuto saldamente alla corda della Tua amorevole munificenza e si è aggrappato all’orlo del manto della Tua misericordia e dei Tuoi favori. Disponi per me e per coloro che amo il bene in questo mondo e in quello avvenire. Concedi loro, dunque, il Dono Segreto che destinasti agli eletti fra le Tue creature.

Questi sono, o mio Signore, i giorni nei quali hai ordinato ai Tuoi servi di osservare il digiuno. Benedetto è colui che osserva il digiuno unicamente per amor Tuo e con assoluto distacco da ogni cosa fuorché da Te. Aiutami e aiutali, o mio Signore, a obbedirTi e a osservare i Tuoi precetti. Tu, in verità, hai il potere di far ciò che Ti piace. 4

Non v’è altro Dio che Te, l’Onnisciente, il Sapientissimo. Ogni lode a Dio, il Signore di tutti i mondi.

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8. Glorificato sia il Tuo nome, Signore mio Dio! Vedi il luogo ove mi trovo, la prigione nella quale sono stato gettato e le pene che patisco. Per la Tua potenza! Nessuna penna può narrarle, né lingua descriverle o enumerarle. Non so, o mio Dio, per quale scopo mi hai abbandonato ai Tuoi nemici. La Tua gloria mi è testimone! Non mi dolgo per le vessazioni che sopporto per amor Tuo, né sono turbato per le calamità che mi colgono sulla Tua via. Soffro invece perché ritardi l’adempimento di ciò che hai disposto nelle Tavole della Tua Rivelazione e ordinato nei libri del Tuo decreto e del Tuo giudizio.

Il mio sangue mi parla sempre dicendo: «O Tu Che sei l’Effigie del Misericordiosissimo! Quanto tempo dovrà trascorrere prima che mi liberi dalla prigionia di questo mondo e mi sciolga dalla schiavitù di questa vita? Non mi hai promesso che tingerai di me la terra e mi aspergerai sul volto degli abitatori del Tuo Paradiso?» E Io rispondo: «Sii paziente e tranquillo. Ciò che desideri dura soltanto un’ora. Ma io vuoto continuamente la coppa del decreto di Dio sulla Sua via e non desidero che il governo del Suo volere cessi di operare o che abbiano fine le tribolazioni che subisco per amor del mio Signo— re, l’Eccelso, il Gloriosissimo. Asseconda il mio desiderio e dimentica il tuo. Il tuo assoggettamento non serve per proteggermi, ma per permettermi di patire altre sofferenze e prepararmi alle prove che necessariamente m’investiranno ancora. Perisca l’amante che distingue il piacevole dal venefico, nel suo amore per l’amato! Sii pago di ciò che Dio t’ha destinato. In verità, Egli dispone di te come vuole e Gli aggrada. Non v’è altro Dio che Lui, l’Inaccessibile, il Sommo».

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9. Magnificato sia il Tuo nome, Signore mio Dio! Non so che cosa sia l’acqua con cui mi hai creato, né il fuoco che hai acceso dentro di me, né la creta con cui mi hai impastato. Il perpetuo moto d’ogni mare s’è placato, ma non quello di quest’Oceano che s’agita al comando dei venti del Tuo volere. S’è spenta la fiamma d’ogni fuoco, eccetto Quella accesa dalle mani della Tua onnipotenza, la cui radiosità Tu hai effuso, in forza del Tuo nome, su tutti coloro che sono nel Tuo cielo e sulla Tua terra. E più crescono le sofferenze, più brucia la fiamma.

Guarda, dunque, mio Dio, come la Tua Luce sia stata assediata dagl’impetuosi venti del Tuo decreto, come le tempeste che soffiano su di essa sferzandola da ogni parte ne abbiano aumentato la luminosità e accresciuto lo splendore. Per tutto questo, che Tu sia lodato. 3

T’imploro, per il Tuo Più Grande Nome e la Tua più antica sovranità, di vegliare sui Tuoi amati il cui cuore è stato duramente colpito a causa delle sventure toccate a Colui Che è la Manifestazione del Tuo Essere. Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. In verità, sei l’Onnisciente, il Sapientissimo.

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10. O Tu, il Cui volto è l’oggetto dell’adorazione di tutti coloro che Ti bramano, la Cui presenza è la speranza di coloro che sono interamente devoti al Tuo volere, la Cui vicinanza è il desiderio di tutti coloro che si sono avvicinati alla Tua corte, il Cui sembiante è il compagno di chi ha riconosciuto la Tua verità, il Cui nome è l’ispiratore delle anime che bramano di contemplare il Tuo volto, la Cui voce è la vera vita di coloro che Ti amano, le parole della Cui bocca sono acqua di vita per tutti quanti sono in cielo e in terra!

T’imploro, per le offese che hai subito e per i mali che le schiere dei malvagi T’hanno inflitto, di far scendere su di me, dalle nuvole della Tua misericordia, ciò che mi purifichi da tutto ciò che non è Tuo, sì che io sia degna di lodarTi e capace d’amarTi.

Mio Signore, non privarMi delle cose che ordinasti per quelle Tue ancelle che gravitano attorno a Te, sulle quali si riversano incessantemente gli splendori del sole della Tua bellezza e i raggi del fulgore del Tuo volto. Tu sei Colui Che dall’eternità ha soccorso chiunque L’abbia cercato e ha generosamente favorito chi L’abbia implorato.

Non v’è altro Dio che Te, il Potente, l’Eterno, il Munifico, il Generosissimo.

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11. Lodato sia il Tuo Nome, o Signore mio Dio! L’oscurità ha avvolto ogni terra e le forze del male hanno circondato tutte le nazioni. In esse, tuttavia, scorgo gli splendori della Tua saggezza e vedo il fulgore della luce della Tua Provvidenza.

Coloro che sono separati da te come da un velo si sono illusi di avere la forza di estinguere la Tua luce, di spegnere il Tuo fuoco e di far tacere i venti della Tua grazia. Anzi, e di questo la Tua potenza mi è testimone! Se ogni tribolazione non fosse stata apportatrice della Tua saggezza e ogni angustia veicolo della Tua provvidenza, nessuno avrebbe osato opporsi a noi, anche se le forze della terra e del cielo si fossero unite contro di noi. Se dovessi svelare i mirabili misteri della Tua saggezza che sono innanzi a me spiegati, le redini dei Tuoi nemici si spezzerebbero.

Glorificato Tu sia, dunque, o mio Dio! T’imploro per il Tuo Più Grande Nome di radunare coloro che Ti amano attorno alla Legge che sgorga dal beneplacito del Tuo volere e di far scendere su di loro ciò che rassicurerà i loro cuori.

Tu hai il potere di far quello che Ti piace. Tu sei, in verità, l’Aiuto nel pericolo, Colui Che esiste da Sé.

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12. Lodato Tu sia, o Signore, mio Dio! Questo è il Tuo servo che ha bevuto dalle mani della Tua grazia il nèttare della Tua soave misericordia e ha gustato il sapore del Tuo amore nei Tuoi giorni. T’imploro per le personificazioni dei Tuoi nomi, alle quali nessun dolore può impedire di gioire nel Tuo amore o di mirare il Tuo volto, e che tutte le schiere degl’inetti non hanno il potere di far deviare dal sentiero del Tuo compiacimento, di accordargli tutte le buone cose che possiedi e di innalzarlo a tali altezza da fargli considerare il mondo come un’ombra che svanisce più rapida d’un batter d’occhio.

Preservalo, inoltre, o mio Dio, con il potere della Tua incommensurabile maestà, da tutto ciò che aborri. Tu sei, in verità, il suo Signore e il Signore di tutti i mondi.

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13. Lodato sia il Tuo nome, o mio Dio! Vedi che i tempestosi venti delle prove hanno fatto tremare i saldi nella fede e che il turbine delle avversità ha turbato coloro il cui cuore era stato confermato, tranne quelli che hanno gustato il Vino che è vera vita dalle mani della Manifestazione del Tuo Nome, il Misericordiosissimo. Questi sono coloro che nessuna parola può scuotere, fuorché la Tua parola più eccelsa, coloro che nulla può estasiare, salvo la dolce fragranza del manto del ricordo di Te, Che sei il Possessore di tutti i nomi e l’Artefice della terra e del cielo!

T’imploro pel Tuo nome, il Gloriosissimo, o Tu Che sei l’amato Compagno di Bahá, di tenere questi Tuoi servi in salvo all’ombra delle ali della Tua misericordia che tutto pervade, sì che i dardi dei cattivi suggerimenti dei malvagi fra le Tue creature che non hanno creduto nei Tuoi segni siano tenuti lontani da loro. Nessuno sulla terra può resistere al Tuo potere, mio Signore, e in tutto il regno dei Tuoi nomi nessuno è capace di vanificare il Tuo scopo. Mostra, dunque, il potere della Tua sovranità e del Tuo dominio e insegna ai Tuoi amati ciò che s’addice loro nei Tuoi giorni.

In verità, Tu sei l’Onnipotente, l’Eccelso, il Gloriosissimo, il Sommo.

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14. Ogni lode a Te, mio Dio! Tu vedi la mia impotenza e la mia povertà e sei testimone dei miei dolori e delle mie avversità. Per quanto tempo ancora mi abbandonerai fra i Tuoi servi? Permettimi di ascendere al Tuo cospetto. La forza della Tua potenza mi è testimone! Tali sono le tribolazioni che mi assillano che sono incapace di narrarle davanti al Tuo volto. In verità, solo Tu nella Tua sapienza ne hai tenuto il conto.

O Tu, Che nella mia umiliazione mi sei Compagno, T’imploro di far piovere sui Tuoi amati, dalle nubi della Tua misericordia, ciò che li renda paghi del Tuo volere, pronti a volgersi a Te, distaccati da tutto tranne Te. Decreta, dunque, per loro ogni bene da Te concepito e prestabilito nel Tuo Libro. In verità, Tu sei il Potentissimo, Colui Che nulla può vanificare. Dall’eternità sei ammantato di grandezza e potere trascendenti, di maestà e gloria indicibili. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, il Gloriosissimo, Colui Che sempre perdona.

Glorificato sia il Tuo nome, Tu nelle Cui mani sono i regni della terra e del cielo.

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15. O Tu, Che sei il Reggitore della terra e del cielo e l’Autore di tutti i nomi! Senti i miei lamenti salire a Te dalla cittadella di ‘Akká e vedi i miei compagni prigionieri caduti nelle mani degli artefici d’iniquità.

Per tutte le tribolazioni che ci sono toccate sulla Tua via Ti rendiamo grazie, nostro Signore. Potesse la mia vita terrena durare tanto da abbracciare la vita delle generazioni passate e future, o esser così lunga che nessuno sulla terra fosse in grado di misurarla, e ogni giorno, ogni momento una nuova tribolazione affliggermi per amor Tuo e del Tuo compiacimento!

Ma Tu sai, o mio Dio, che il mio desiderio si dissolve nel Tuo volere e che Tu hai irrevocabilmente decretato che la mia anima ascenda alle più eccelse magioni del Tuo Regno e giunga alla presenza del mio gloriosissimo Compagno.

Per la Tua grazia e per la Tua munificenza, affretta il mio trapasso, mio Signore, e su tutti coloro che Ti sono cari riversa ciò che li preservi da paura e tremore dopo la mia dipartita. Il potere Tu hai di fare qualunque cosa Ti piaccia. Non v’è altro Dio che Te, il Più Glorioso, il Più Saggio.

Vedi, mio Signore, che i Tuoi servi hanno lasciato le loro case nel desiderio d’incontrarTi e che gli empi hanno impedito loro di mirare il Tuo volto e d’incedere attorno al santuario della Tua magnificenza. Effondi la Tua fermezza e fa’ scendere su loro la Tua quiete, o mio Signore! In verità, Tu sei Colui Che sempre perdona, il Più Compassionevole.

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16. Lode a Te, Signore mio Dio! Vedi le mie lacrime, odi i miei lamenti e i miei sospiri, il mio grido, il mio dolente gemito. Mio Signore, sono colui che si è tenuto saldamente alla corda della Tua misericordia che ha sorpassato l’intera creazione, colui che s’è aggrappato all’orlo della Tua amorosa gentilezza, o Tu nella Cui mano è l’imperio di tutti i nomi!

Per le meraviglie della Tua grazia e del Tuo potere, abbi misericordia di me e di tutti coloro che sono in mia compagnia. Difendici dunque, mio Dio, dalla malvagità dei Tuoi nemici e aiutaci ad assistere la Tua Fede, a proteggere la Tua Causa e a celebrare la Tua gloria. In verità, Tu sei Colui Che dall’eternità ha dimorato nelle inaccessibili vette della Sua unità e Che per l’eternità rimarrà immutato. Non v’è nulla che sfugga alla Tua conoscenza, nulla che possa vanificarTi. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, l’Eternamente Fedele, l’Eccelso, il Gloriosissimo, l’Amatissimo.

Lodato e glorificato sei Tu nelle Cui mani è l’imperio di tutte le cose!

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17. Magnificato sia il Tuo nome, o Dio, Signore del cielo! Come abbigliasti il mio corpo con l’ornamento delle tribolazioni davanti a tutti coloro che abitano la Tua terra, così cingi il mio capo con la corona del martirio. Concedi inoltre a quelli il cui cuore si strugge per Te d’avvicinarsi all’orizzonte della Tua grazia, sul quale risplende l’Astro della Tua bellezza. Decreta altresì per loro ciò che tanto li arricchisca da poter fare a meno di tutto eccetto Te e li liberi da ogni attaccamento a chi ha ripudiato i Tuoi segni.

Non v’è altro Dio che Te, il Custode, Colui Che esiste da Sé.

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18. Lodato Tu sia, o mio Dio! Come posso ringraziarTi per avermi preferito e prescelto fra tutti i Tuoi servi affinché Ti rivelassi, quando tutti si erano allontanati dalla Tua bellezza! Attesto, mio Dio, che se Tu mi avessi dato mille vite e io le offrissi tutte sulla Tua via, ancora non avrei ricambiato il più piccolo dei doni che, per Tua grazia, mi hai elargito.

Giacevo addormentato sul giaciglio dell’io, quando ecco mi risvegliasti coi divini accenti della Tua voce, mi rivelasti la Tua bellezza e mi permettesti di ascoltare le Tue parole, di riconoscere il Tuo Essere, di proclamare la Tua lode, di celebrare le Tue virtù e d’esser saldo nell’amarTi. Alla fine caddi prigioniero nelle mani dei ribelli fra i Tuoi servi.

Vedi, poi, l’esilio che subisco nei Tuoi giorni, conosci il mio ardente desiderio di contemplare il Tuo volto, la mia irrefrenabile brama d’entrare nella corte della Tua gloria e i palpiti del mio cuore sotto gl’influssi dei venti della Tua misericordia.

Ti supplico, o Sovrano dei regni della creazione, Autore di tutti i nomi, di scrivere il mio nome assieme a quelli di coloro che dall’eternità incedono adoranti attorno al Tabernacolo della Tua maestà e si tengono saldamente alla corda della Tua tenera misericordia.

In verità, Tu sei l’Aiuto nel pericolo, Colui Che esiste da Sé.

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19. Lodato sii Tu, o Signore mio Dio! T’imploro per il Tuo Più Grande Nome con cui hai destato i Tuoi servi e costruito le Tue città, e per i Tuoi più eccellenti titoli e i Tuoi più augusti attributi, di assistere il Tuo popolo a dirigersi verso le Tue molteplici generosità e a volgere il viso verso il Tabernacolo della Tua saggezza. Risana le infermità che hanno assalito le anime da ogni lato e le hanno trattenute dal volgere lo sguardo verso il Para— diso che è al riparo dell’ombra del Tuo Nome, che Tu decretasti essere il Re di tutti i nomi per tutti coloro che sono in cielo e tutti coloro che sono in terra. Tu hai il potere di far quel che Ti piace. Nelle Tue mani è l’imperio di tutti i nomi. Non v’è altro Dio che Te, il Potente, il Saggio.

Io non sono che una povera creatura, o mio Signore, mi sono afferrato al manto della Tua ricchezza. Sono penosamente infermo, mi sono tenuto saldamente alla corda della Tua guarigione. Liberami dai mali che mi hanno circondato, lavami completamente con le mani della Tua benignità e misericordia e adornami con la veste del benessere, per opera della Tua indulgenza e generosità. Fa’ volgere, dunque, i miei occhi su Te e liberami da ogni attaccamento ad altri che Te. Aiutami a fare ciò che desideri e ad adempiere quello che Ti è gradito.

Tu sei, invero, il Signore di questa vita e di quella avvenire. Tu sei, in verità, Colui Che sempre perdona, il Misericordiosissimo.

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20. Lodato sia il Tuo Nome, o Tu Che tutto vedi e a tutto sei celato! Da ogni terra odi i lamenti di coloro che Ti amano a da ogni parte senti i gemiti di coloro che hanno riconosciuto la Tua sovranità. Se ai loro persecutori si chiedesse: «Per quale ragione li avete op— pressi e li tenete prigionieri a Baghdád e altrove? Quale ingiustizia hanno commesso? Chi hanno tradito? Quale sangue hanno sparso? Quali beni depredato?» non saprebbero che cosa rispondere.

Tu sai bene, mio Dio, che il loro unico delitto è l’averTi amato. Per questo gli oppressori li hanno ghermiti e dispersi. Pur consapevole, o mio Dio, che invierai ai Tuoi servi solo ciò che è bene per loro, pure, pel Tuo nome che sovrasta tutte le cose, T’imploro di suscitare ad assisterli, in segno della Tua grazia e a evidente prova del Tuo potere, chi li tenga al sicuro da tutti gli avversari.

Il potere Tu hai di far quel che Ti piace. In verità sei il Supremo Ordinatore, l’Onnipotente, l’Aiuto nel pericolo, Colui Che esiste da Sé.

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21. Lodato Tu sia, Signore mio Dio! Sono Tuo servo e figlio del Tuo servo. Ho vòlto il viso verso la Tua Causa, credendo nella Tua unicità, attestando la Tua unità, riconoscendo la Tua sovranità e la forza del Tuo potere e confessando la grandezza della Tua maestà e della Tua gloria. Per il Tuo nome per il quale si è spaccato il cielo, squarciata la terra e si sono sgretolate le montagne, Ti chiedo di non negarmi le brezze della Tua misericordia che hanno spirato nei Tuoi giorni e di non per— mettere ch’io sia tenuto lontano dai lidi della Tua vicinanza e della Tua generosità.

Sono un assetato, mio Signore! Dammi da bere le acque vive della Tua grazia. Sono una povera creatura, rivelami le prove della tua ricchezza. È degno di Te scacciare dalla porta della Tua grazia e della Tua generosità coloro che in Te hanno riposto la speranza? S’addice alla Tua sovranità impedire a chi per Te si strugge di raggiungere l’adorato Santuario della Tua presenza e di mirare il Tuo volto? Per la Tua gloria! Non credo questo di Te, perché sono persuaso che sei il Dio della generosità, la Cui grazia ha pervaso tutte le cose.

T’imploro, mio Signore, per la Tua misericordia che ha sorpassato l’intera creazione e per la Tua generosità che ha abbracciato tutte le cose create, di far sì ch’io volga il viso completamente a Te, cerchi rifugio in Te e sia saldo nell’amore per Te. Scrivi, dunque, per me ciò che hai ordinato per coloro che Ti amano. Il potere Tu hai di far quel che Ti piace. Non v’è altro Dio che Te, Colui Che sempre perdona, il Generosissimo.

Lode a Dio, il Signore dei mondi!
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22. Esaltato sii Tu, Signore mio Dio! Sono colui che, abbandonata ogni cosa, ha rivolto il viso verso gli splendori della gloria del Tuo sembiante e, reciso ogni lega— me, si è aggrappato alla corda del Tuo amore e del Tuo compiacimento. Sono colui, mio Dio, che ha abbracciato il Tuo amore e accettato tutte le avversità che il mondo possa infliggere, che si è offerto in olocausto per amore dei Tuoi diletti, sì che assurgano ai cieli del Tuo sapere, e siano tratti più vicini a Te, e si librino nell’atmosfera del Tuo amore e del Tuo compiacimento.

Decreta, o mio Dio, per me e per loro ciò che decretasti per i Tuoi prescelti che Ti sono interamente devoti. Concedi dunque che siano annoverati fra coloro ai quali hai purificato gli occhi, impedito di volgersi ad altri che Te, coloro i cui sguardi hai protetto dal contemplare altro volto che il Tuo.

In verità, Tu sei l’Onnipotente, l’Eccelso, il Gloriosissimo, il Supremo Sovrano, l’Aiuto nel pericolo, Colui Che tutto e sempre perdona.

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23. Glorificato Tu sia, o Signore mio Dio! T’imploro per il soffio impetuoso dei venti della Tua grazia, per Coloro Che sono le Sorgenti del Tuo scopo e le Albe della Tua ispirazione, di far scendere su me e su tutti coloro che hanno cercato il Tuo volto ciò che s’addice alla Tua generosità e alla Tua munifica grazia ed è degno delle Tue elargizioni e dei Tuoi favori. Povero e desolato io sono, o mio Signore, immergimi nell’oceano della Tua ric— chezza, assetato, concedimi di bere alle acque vive della Tua benevolenza.

T’imploro, per il Tuo Essere e per Colui Che designasti quale Manifestazione del Tuo Essere e del Tuo Verbo discriminatore per tutti coloro che sono in cielo e in terra, di riunire i Tuoi servi all’ombra dell’Albero della Tua benefica provvidenza. Aiutali, dunque, a gustare i suoi frutti e dare ascolto al fruscìo delle sue foglie e alla dolcezza della voce dell’Uccello che canta tra i suoi rami. Tu sei, in verità, l’Inaccessibile, il Possente, il Più Munifico.

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24. Lodato Tu sia, Signore mio Dio! Per Coloro Che sono i Tabernacoli della Tua divina santità, le Manifestazioni della Tua trascendente unità, le Albe della Tua ispirazione e della Tua rivelazione, T’imploro di concedere che i Tuoi servi non siano tenuti lontani da questa Legge divina che, per Tuo volere e secondo il Tuo compiacimento, è scaturita dal Tuo Più Grande Oceano. Decreta dunque per loro ciò che ordinasti per le Tue creature favorite e giuste, che le tempeste delle sofferenze non sono riuscite a scuotere nella costanza nella Tua Causa, che i tumulti delle prove sono stati incapaci di trattenere dal magnificare il Tuo più eccelso Verbo, il Verbo che ha squarciato i cieli delle vane fantasie e delle inutili immaginazioni umane. In verità, Tu sei l’Onnipotente, il Gloriosissimo, l’Onnisciente.

O mio Dio, fa’ dunque che i Tuoi servi riconoscano l’Astro che ha brillato sull’orizzonte del Tuo decreto e del Tuo scopo irrevocabili e non permettere che siano privati del Paradiso che, col Tuo nome il Gloriosissimo, hai tratto all’esistenza nei cieli della Tua eccelsa onnipotenza. Concedi inoltre, mio Dio, che ascoltino la Tua dolcissima voce, sì che tutti si affrettino a riconoscere la Tua unità e ad attestare la Tua unicità, o Tu Che sei il Desiderio del cuore di tutti coloro che Ti bramano e l’Oggetto dell’adorazione di chi Ti ha conosciuto!

T’imploro, per coloro che hanno abbattuto tutti gl’idoli in questa Rivelazione per la quale sono apparsi il Più Grande Sconvolgimento e il Più Grande Terrore, di assistere sempre i Tuoi servi con i segni della Tua onnipotenza e con le prove del Tuo trascendente e soggiogante potere. Concedi dunque che il loro cuore divenga forte come il bronzo, che resti indifferente allo strapotere di coloro che hanno disobbedito a Colui Che è la Manifestazione della Tua Essenza e l’Alba del Tuo invisibile Essere e che tutti si levino a glorificarTi e aiutarTi, sì che grazie a loro le insegne del Tuo trionfo siano issate nel Tuo regno e gli stendardi della Tua Causa siano dispiegati in tutti i Tuoi dominî. Tu sei Colui Che dall’eternità è stato onnipotente in forza del Suo volere e che tale continuerà a essere in eterno. 4

In verità, Tu sei il Gloriosissimo, l’Altissimo. Non v’è altro Dio che Te, il Potentissimo, l’Eccelso, l’Aiuto nel pericolo, il Grandissimo, l’Unico, l’Incomparabile, il Gloriosissimo, l’Incoercibile.

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25. Glorificato sei Tu, o Signore mio Dio! T’imploro, per i Tuoi Eletti e i Latori del Tuo Pegno e per Colui Che designasti quale Suggello dei Tuoi Profeti e dei Tuoi Messaggeri, di fare che il Tuo ricordo sia il mio compagno, il Tuo amore il mio scopo, il Tuo volto la mia mèta, il Tuo nome la mia lampada, la Tua volontà il mio desiderio e il Tuo compiacimento la mia delizia.

Sono un peccatore, o mio Signore, e Tu sei Colui Che sempre perdona. Appena Ti riconobbi mi affrettai a raggiungere l’eccelsa corte della Tua amorosa benevolenza. Perdona, o mio Signore, i miei peccati che mi hanno impedito di percorrere le vie del Tuo compiacimento e di giungere ai lidi dell’oceano della Tua unicità.

Non v’è alcuno, o mio Signore, che possa trattarmi generosamente, a cui io possa volgere il viso, né alcuno che possa avere compassione di me e da cui io possa implorare misericordia. Non mi scacciare, T’imploro, dalla presenza della Tua grazie e non negarmi il fluire della Tua generosità e della Tua munificenza. Disponi per me, o mio Signore, ciò che disponesti per coloro che Ti amano e decreta per me ciò che decretasti per i Tuoi eletti. Il mio sguardo è stato sempre fisso sull’orizzonte della Tua benigna provvidenza e i miei occhi rivolti alla corte delle Tue tenere misericordie. Fa’ di me quel che a Te s’addice. Non v’è altro Dio che Te, il Dio del potere, il Dio della gloria, il Cui aiuto è implorato da tutti gli uomini.

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26. Permetti, o mio Dio, ch’io mi avvicini a Te e dimori entro i recinti della Tua corte, perché la lontananza da Te mi ha quasi consumato. Fa’ ch’io riposi all’ombra delle ali della Tua grazia, perché la fiamma della separazione da Te ha disciolto entro di me il mio cuore. Attirami più vicino al fiume che è vera vita, perché la mia anima arde di sete nella sua incessante ricerca di Te. I miei sospiri, o mio Dio, proclamano l’amarezza della mia angoscia e le lacrime che verso attestano il mio amore per Te.

T’imploro, per la lode con cui Tu lodi Te Stesso e per la gloria con cui glorifichi la Tua Stessa Essenza, di concedere che noi possiamo essere annoverati fra coloro che hanno riconosciuto Te e confessato la Tua sovranità nei Tuoi giorni. Aiutaci, dunque, o mio Dio, a bere dalle dita della misericordia le acque vive della Tua amorosa gentilezza, così che noi possiamo comple— tamente dimenticare tutto tranne Te e occuparci soltanto di Te. Tu hai il potere di fare ciò che vuoi. Non v’è altro Dio all’infuori di Te, il Potente, l’Aiuto nel pericolo, Colui Che esiste da Sé.

Glorificato sia il Tuo nome, o Tu Che sei il Re di tutti i re!

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27. Tu vedi, mio Dio, l’Astro del Tuo Verbo risplendere sull’orizzonte della Tua città-prigione, dacché Colui Che è la Manifestazione del Tuo Essere e l’Alba della luce della Tua unità ha levato la voce proclamando la Tua lode entro le sue mura. Le fragranze del Tuo amore ne sono esalate verso le Tue città, avvolgendo tutti gli abitanti del Tuo regno.

Poiché hai rivelato la Tua grazia, mio Dio, non trattenere i Tuoi servi dal volgervi gli occhi. Non considerare, mio Dio, la loro condizione, i loro interessi e le loro opere. Guarda la grandezza della Tua gloria, l’abbondanza dei Tuoi doni, la forza del Tuo potere e l’eccellenza dei Tuoi favori. Giuro per la Tua gloria! Dovessi Tu guardarli con l’occhio della giustizia, meriterebbero tutti la Tua collera e la verga della Tua ira. Mio Dio, sostieni le Tue creature con le mani della Tua grazia e permetti che riconoscano ciò che è meglio per loro fra tutte le cose che sono state create nel regno della Tua invenzione.

Attestiamo, mio Dio, che Tu sei Dio e che non v’è altro Dio che Te. Dall’eternità sei esistito senza pari o rivali e tale rimarrai per sempre. T’imploro, per gli occhi che Ti vedono assiso sul trono dell’unità e sul seggio dell’unicità, di aiutare col Tuo Più Grande Nome tutti coloro che Ti amano e di sollevarli a tali altezze che testimonino con il loro essere e le loro parole che Tu sei il solo Dio, l’Incomparabile, l’Unico, il Sempiterno. Non hai avuto mai pari o soci. In verità, sei il Gloriosissimo, l’Onnipotente, il Cui aiuto è da tutti invocato.

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28. Lodato sii Tu, Signore mio Dio! Faccio testimonianza che dall’eternità fosti insuperato nella Tua maestà e nella Tua potenza trascendenti e per l’eternità manterrai il Tuo potere e la Tua gloria incomparabili. Nei regni della terra e del cielo nessuno può vanificare il Tuo scopo. In tutti i reami della rivelazione e della creazione, nessuno può prevalere contro di Te. Col Tuo comando fai ciò che vuoi e col potere della Tua sovranità governi come Ti piace.

O Tu Che fai apparire l’alba, T’imploro, per la Tua lampada che accendesti col fuoco del Tuo amore dinanzi a tutti coloro che sono in cielo e in terra, la cui fiam— ma tieni accesa nel regno della Tua creazione, alimentandola con l’olio della Tua saggezza, T’imploro di far di me uno di coloro che si sono librati nella Tua atmosfera e hanno sottomesso il loro volere al Tuo decreto.

Io sono la quintessenza della miseria, mio Signore, e Tu il Potentissimo, l’Onnipotente. Abbi pietà di me, per la Tua grazia e il Tuo munifico favore, e aiutami benevolmente a servire Te e coloro che Ti sono cari. Il potere Tu hai di far come Ti piace. Non v’è altro Dio che Te, il Dio della forza, della gloria e della saggezza.

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29. Molti cuori gelidi, o mio Dio, sono stati messi in fiamme dal fuoco della Tua Causa e molti dormienti sono stati risvegliati dalla dolcezza della Tua voce. Quanti stranieri hanno cercato riparo all’ombra dell’albero della Tua unicità e quanti assetati che hanno bramato la fontana delle Tue acque di vita nei Tuoi giorni!

Benedetto colui che si è volto verso di Te e si è affrettato a raggiungere l’Alba delle luci del Tuo sembiante. Benedetto colui che con tutti i suoi affetti si è volto verso l’Oriente della Tua Rivelazione e la Sorgente Primigenia della Tua ispirazione. Benedetto colui che ha speso sul Tuo sentiero ciò che Tu gli elargisti con la Tua munificenza e il Tuo favore. Benedetto colui che, nella dolorosa brama di Te, ha gettato via tutto ciò che non sia Te. Benedetto colui che ha gustato l’intima comunione con Te e si è liberato da ogni attaccamento ad altri che non siano Te.

T’imploro, o mio Signore, per Colui Che è il Tuo Nome, Che, con il potere della Tua sovranità e della Tua possanza, Si è levato all’orizzonte della Sua prigione, di decretare per ognuno ciò che s’addice a Te e alla Tua eccellenza.

In verità, tutto può il Tuo potere.
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30. Lodato sia il Tuo nome, Signore mio Dio! Mi vedi in questo giorno rinchiuso in prigione, caduto nelle mani dei Tuoi avversari e vedi mio figlio (il Purissimo Ramo) riverso nella polvere davanti al Tuo volto. Egli è il Tuo servo, mio Signore, che facesti consanguineo di Colui Che è la Manifestazione del Tuo Essere e l’Alba della Tua Causa.

Quando nacque, ebbe a soffrire perché fu separato da Te, secondo quanto per lui disposto nel Tuo irrevocabile decreto. E allorché vuotò la coppa del ricongiungimento a Te, fu gettato in prigione perché credeva in Te e nei Tuoi segni. Continuò a servire la Tua Bellezza finché non entrò in questa Più Grande Prigione. Allora, mio Dio, lo offrii in sacrificio sulla Tua via. Tu ben sai quello che hanno sofferto coloro che Ti amano per que— sta prova che ha fatto gemere le tribù della terra e piangere anche le Schiere superne.

T’imploro, Mio Signore, per lui, per il suo esilio e la sua prigionia, di riversare su coloro che lo amarono ciò che ne tranquillizzi il cuore e ne benedica le opere. Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, il Potentissimo.

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31. Lodato sii Tu, o mio Dio! T’imploro, per coloro che hanno gravitato attorno al trono del Tuo volere, che si sono librati nell’atmosfera del Tuo compiacimento e rivolti con tutti i loro affetti verso l’Orizzonte della Tua Rivelazione, l’Alba della Tua ispirazione e l’Oriente dei Tuoi nomi, di aiutare i Tuoi servi a osservare ciò che hai comandato loro nei Tuoi giorni, comandamenti per i quali la santità della Tua Causa sarà dimostrata ai Tuoi servi e saranno riordinate le cose delle Tue creature e del Tuo regno.

Attesto, mio Dio, che questo è il Giorno in cui la Tua testimonianza si è compiuta, in cui sono stati manifestati i Tuoi chiari pegni, rivelati i Tuoi detti e dimostrati i Tuoi segni, in cui la radiosità del Tuo sembiante ha sfolgorato, in cui la Tua prova è stata perfezionata ed è stato stabilito il Tuo ascendente, in cui la Tua misericordia ha traboccato e l’Astro della Tua grazia ha brillato con tale splendore che Tu manifestasti Colui Che è il Rivelatore del Tuo Essere, il Depositario della Tua saggezza e l’ Oriente della Tua maestà e del Tuo potere. Stringesti il Suo patto con tutti coloro che sono stati creati nei regni della terra e del cielo e nei reami della rivelazione e della creazione. Lo innalzasti a tali altezze che i torti inflittiGli dagli oppressori non sono riusciti a impedirGli di rivelare la Tua sovranità e l’influenza dei trasgressori non ha potuto distoglierLo dal dimostrare il Tuo potere e dall’esaltare la Tua Causa.

Così in alto Lo ponesti che ha apertamente inviato ai sovrani i Tuoi messaggi e i Tuoi comandamenti, senza mai per un solo attimo cercare protezione per Se Stesso, ma lottando per difendere i Tuoi servi da qualunque cosa impedisse loro di accostarsi al regno della Tua vicinanza e volgere il viso verso l’orizzonte del Tuo compiacimento.

Mio Dio, vedi com’Egli abbia chiamato a Te le nazioni, malgrado le spade sguainate contro di Lui e come, pur prigioniero, le abbia invitate a volgersi verso i Tuoi doni e le Tue munificenze. A ogni nuovo tormento Egli ha manifestato più ampiamente la Tua Causa ed esaltato sempre più la Tua parola.

Attesto che per Lui si mosse la Penna dell’Altissimo e col Suo ricordo furono adornate le Scritture nel regno dei nomi. Per Lui furono alitate le Tue fragranze e il dolce profumo della Tua veste fu diffuso fra tutti coloro che dimorano sulla terra e gli abitatori del cielo. Tu ve— di e sai bene, mio Dio, come sia stato costretto a dimorare nella più desolata delle città, sì che potesse edifica-re il cuore dei Tuoi servi, e come abbia accettato di subire le più penose umiliazioni, perché le Tue creature fossero esaltate.

O Tu Che fai apparire l’alba, Ti prego, per il Tuo Nome col quale hai soggiogato i venti e inviato le Tue Tavole, di concederci di avvicinarci a ciò che, per Tuo favore e generosità, destinasti per noi e di tenerci lontani da qualunque cosa Ti ripugni. Dacci, dunque, da bere dalle mani della Tua grazia – ogni giorno e ogni istante della nostra vita – le acque che sono vera vita, o Tu Che sei il Misericordiosissimo! Annoveraci, poi, fra coloro che Ti aiutarono quando cadesti nelle mani dei Tuoi nemici, annoverati fra i ribelli fra le Tue creature e i malèfici fra il Tuo popolo. Prescrivi altresì per noi la ricompensa decretata per chi, giunto in Tua presenza, ha guardato la Tua bellezza e accordaci tutto il bene da Te disposto nel Tuo Libro per quelle Tue creature che Ti son vicine.

Illumina il nostro cuore, mio Signore, con lo splendore del Tuo sapere, rischiara la nostra vista con luce d’occhi rivolti verso l’orizzonte della Tua grazia e l’Alba della Tua gloria. Preservaci, dunque, con il Tuo Più Grande Nome cui hai permesso di eclissare le nazioni che pretendono ciò che Tu proibisti nel Tuo Libro. In verità, questo è ciò che ci annunciasti nelle Tue Scritture e nelle Tue Tavole. 8

Rendici dunque così saldi nell’amor tuo, da non desiderare di volgerci ad altri che Te, da essere annoverati fra coloro che sono stati tratti vicino a Te e che in Te hanno riconosciuto Colui Che è eccelso al di sopra di ogni paragone, santo oltre ogni somiglianza, e da levare la voce fra i Tuoi servi e proclamare che Egli è il solo Dio, l’Incomparabile, l’Eterno, il Potentissimo, il Gloriosissimo, il Più Saggio.

O Mio Signore, rafforza i cuori di coloro che Ti amano, ché non siano intimoriti dalle schiere degl’infedeli che si sono allontanati da Te, ma Ti seguano in tutto ciò che hai rivelato. Aiutali inoltre a ricordarTi, e lodarTi, e insegnare la Tua Causa con eloquenza e saggezza. Tu sei Colui Che Si è chiamato il Misericordiosissimo. Decreta dunque per me, mio Dio, e per chiunque Ti abbia cercato ciò che s’addice all’eccellenza della Tua gloria e alla grandezza della Tua maestà. Non v’è altro Dio che Te, Colui Che sempre perdona, il Più Compassionevole.

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32. Vedi il Tuo Diletto, mio Dio, alla mercé dei Tuoi nemici e odi il Suo lamento fra quelle Tue creature che, ai Tuoi occhi, hanno agito con perfidia. Mio Signore, Egli è Colui col Cui nome abbellisti le Tue Tavole, per la Cui maggior gloria inviasti il Bayán e per la Cui se— parazione da Te piangesti senza posa. Guarda, dunque, alla Sua solitudine, mio Dio, osservaLo caduto nelle mani di coloro che non hanno creduto nei Tuoi segni, coloro che Ti hanno girato le spalle dimentichi dei portenti della Tua misericordia.

O mio Dio, Egli è Colui del Quale hai detto: «Se non fosse per Te non sarebbero state rivelate le Scritture né inviati i Profeti». E non appena Egli per Tuo comando, Si manifestò e innalzò la Tua lode, i malvagi fra le Tue creature Lo assediarono, sguainando contro di Lui spade di odio, o Signore di tutti i nomi! Tu sai quel che Gli è accaduto per mano di coloro che hanno lacerato il velo della Tua maestà e si sono gettati alle spalle il Tuo Patto e il Tuo Testamento, o Tu Che sei l’Artefice dei cieli! Egli è Colui per amore del Quale Tu (il Báb) hai dato la vita, acconsentendo d’essere afflitto dagl’infiniti mali del mondo sì ch’Egli potesse manifestarSi, e in Suo nome hai convocato tutta l’umanità. Ma non appena Egli discese dal cielo della maestà e del potere, i Tuoi servi protesero contro di Lui mani di crudeltà e di sedizione e Gli inflissero tali sofferenze che le pergamene del mondo non bastano a contenerne il racconto.

O Diletto del mondo, vedi dunque Colui Che Ti è caro in balia di chi Ti ha rinnegato e scorgi il desio del Tuo cuore sotto le spade degli empi. Pare che dal Suo eccelso stadio Egli mi dica: «O Prigioniero, vorrei poter offrire la mia anima in olocausto per la Tua prigionia e sacrificare il mio essere per le avversità che subisti, o Vilipeso! Tu sei Colui per la Cui prigionia gli stendardi del Tuo potere onnipossente sono stati spiegati e l’Astro della Tua rivelazione ha brillato sull’orizzonte della sofferenza, a tal segno che tutte le cose create s’inchinarono alla grandezza della Tua maestà.

«Più essi lottarono per impedirTi di ricordare il Tuo Dio e di magnificare le Sue virtù, con maggior passione Tu Lo glorificasti e con voce più alta Lo invocasti. E ogni qual volta fra Te e i Tuoi servi si frapposero veli di perversi, dal cielo della Tua grazia spargesti splendori di luce del Tuo volto. In verità, sei Colui Che esiste da Sé. Lo attesta la bocca di Dio, il Gloriosissimo, l’unico Amato. Tu sei il Desio del mondo. Lo attesta ciò che è scaturito dalla Penna di Colui Che ha annunziato ai Tuoi servi il Tuo Nome nascosto e adornato l’intera creazione con l’ornamento del Tuo amore, il Più Prezioso, il Più Eccelso.

«Alla vista delle Tue luminose sembianze, gli occhi del mondo hanno gioito, eppure le genti si sono unite per estinguer la Tua luce, o Tu Che impugni le redini dei mondi! Tutti gli atomi del mondo hanno celebrato la Tua lode e, asperse dalle gocce dell’oceano del Tuo amore, tutte le cose create sono andate in fiamme, e ancora le genti cercano di spegnere il Tuo fuoco. No, il Tuo Essere mi è testimone, essi sono soltanto debolezza, e Tu, in verità, sei il Potentissimo. Essi sono poveri, e Tu, in verità, sei il Possessore di tutto. Essi sono impotenti, e Tu, in verità, l’Onnipotente. Nulla potrà mai vanificare il Tuo scopo, né potranno nuocerTi i dissensi del mondo. Il cielo della comprensione è stato adornato dagli afflati delle Tue parole e ogni osso putrescente è stato vivificato dalle effusioni della Tua penna. Non Ti dolere per ciò che Ti è accaduto, non porre le mani su di loro per le cose che hanno perpetrato nei Tuoi giorni. Sii indulgente con loro. Tu sei Colui Che sempre perdona, il Più Compassionevole».

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33. Lode a Te, o mio Dio! Tu sei Colui Che con una parola della Sua bocca ha rivoluzionato l’intera creazione e con un tratto di penna ha separato i Tuoi servi. Faccio testimonianza, mio Dio, che da una parola da Te proferita in questa Rivelazione tutte le cose create furono fatte perire e da un’altra a tutti coloro che volesti, per Tua grazia e munificenza, fu conferita nuova vita.

Ti rendo grazie, pertanto, e in nome di tutti coloro che Ti sono cari Ti glorifico, per averli fatti rinascere con le acque vive sgorgate dalla bocca del Tuo volere. Mio Dio, poiché li risvegliasti con la Tua munificenza, con la Tua magnanimità fa’ che siano fermamente disposti a fare il Tuo volere, e poiché li facesti entrare nel Tabernacolo della Tua Causa, con la Tua grazia concedi che non siano tenuti lontani da Te. 3

Dischiudi dunque ai loro cuori, mio Dio, i portali del Tuo sapere, sì che Ti riconoscano come Uno Che è molto al di sopra della portata e della comprensione delle Sue creature e sommamente eccelso al di là dei tentativi del Suo popolo di accennare alla Sua natura, e non seguano qualunque vociante impostore pretenda di parlare in nome Tuo. Rendili altresì capaci, mio Signore, di tenersi così saldamente alla Tua Causa da non essere toccati dagl’intricanti suggerimenti di coloro che, spinti dal desiderio, dicono cose proibite nelle Tue Tavole e nelle Tue Scritture.

Tu ben sai, o mio Signore, che sento l’ululare dei lupi che si presentano in veste di Tuoi servi. Preserva dunque i Tuoi amati dalla loro malizia e falli capaci di tenersi stretti a tutto ciò che hai manifestato in questa Rivelazione, insuperata da ogni altra nell’ambito della Tua conoscenza.

Destina loro, mio Signore, ciò da cui traggano profitto. Illumina inoltre i loro occhi con la luce del Tuo sapere, sì che Ti vedano palesemente supremo su tutte le co-se, risplendente fra le Tue creature e vittorioso su tutto ciò che è nel Tuo cielo e tutto ciò che è sulla Tua terra. Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. Non v’è altro Dio che Te, il Gloriosissimo, il Cui aiuto è da tutti invocato.

Lode a Te Che sei il Signore di tutta la creazione.

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34. Lodato Tu sia, Signore mio Dio! Per la Tua Antica Bellezza e il Tuo Più Grande Nome Che sacrificasti affinché tutti gli abitatori della Tua terra e del Tuo cielo nascessero a nuova vita e Che gettasti in prigione perché, in segno della Tua munificenza e del Tuo sovrano potere, l’umanità fosse liberata da vincoli di malvagie passioni e desideri corrotti, T’imploro di annoverarmi fra coloro che hanno così profondamente respirato la fragranza della Tua misericordia e così rapidamente so-no accorsi alle acque di vita della Tua grazia, che né dardo ha potuto impedir loro di volgersi a Te, né lancia è riuscita a distoglierli dal volgere il viso verso l’oriente della Tua Rivelazione.

Attestiamo, mio Signore, che Tu sei Dio e che non v’è altro Dio che Te. Insediato dall’eternità sulle inaccessibili vette del Tuo potere, per l’eternità continuerai a esercitare il Tuo trascendente e illimitato dominio. Gli eserciti del mondo non possono vanificare il Tuo volere, gli abitatori della terra e del cielo non possono an-nullare il Tuo decreto. In verità, Tu sei l’Onnipotente, l’Eccelso, il Sommo.

Benedici, o mio Dio, coloro che fra i seguaci del Bayán sono annoverati fra le genti di Bahá, che sono entrate nell’Arca Crèmisi nel Tuo nome, l’Eccelso, il Sommo. In verità, tutto può la Tua possanza.

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35. Rendo lode a Te, o Signore mio Dio! Ti supplico per il Tuo nome, per il Quale facesti sì che apparisse l’alba, soffiassero i venti, si gonfiassero i mari, fruttificassero gli alberi, si abbellisse di fiumi la terra, di aiutare coi Tuoi eserciti visibili e invisibili tutti coloro che Ti sono cari. Rendili inoltre vittoriosi su tutti quelli che, sulla Tua terra, si sono ribellati, hanno disonorato il Tuo nome, non hanno creduto nei Tuoi segni, hanno violato il Tuo Patto e disdegnato le Tue leggi, sono insorti contro di Te, a tal segno che costrinsero in cattività il Tuo congiunto, gettarono in prigione la Manifestazione del Tuo Essere e rinchiusero tra le mura della più desolata città Colui Che è l’Alba della Tua Essenza.

O Mio Signore, Tu sei Colui la Cui forza è immensa, il Cui decreto è terribile. Afferra i Tuoi avversari col potere della Tua sovranità e riunisci i Tuoi diletti all’ombra dell’albero della Tua unicità, sì che stiano dinanzi al Tuo trono, colgano gli accenti della Tua voce, vedano la Tua bellezza e scoprano il potere della Tua forza.

In verità, sei il Potentissimo, l’Onnipotente.
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36. Lodato sia il Tuo nome, o mio Dio! Sono così rapito dalle brezze che spirano dalla Tua presenza che ho dimenticato me stesso e tutto ciò che possiedo. Questo non è che un segno dei portenti della Tua grazia e dei Tuoi munifici favori che mi sono stati concessi. Ti rendo lode, mio Dio, per avermi prescelto fra tutte le Tue creature, per aver fatto di me l’Alba della Tua forza e la Manifestazione della Tua possanza, per avermi dato il potere di rivelare i Tuoi segni e le prove della Tua maestà e della Tua potenza, che nessuno, in cielo o in terra, può mostrare.

Mio Signore, T’imploro per il Tuo più fulgido Nome di far conoscere al mio popolo ciò che destinasti loro. Preservali, dunque, nella fortezza della Tua custodia e nel Tabernacolo della Tua infallibile protezione, sì che non ne appaia ciò che divida i Tuoi servi. Radunali, mio Signore, sulle rive di quest’Oceano, ogni goccia del quale proclama che Tu sei l’Iddio oltre al Quale non v’è altro Dio, il Gloriosissimo, il Più Saggio.

Svela loro, mio Signore, la maestà della Tua Causa, sì che non dubitino della Tua sovranità e della forza della Tua possanza. Giuro per la Tua gloria, o Tu Che sei il Diletto dei mondi! Se avessero compreso il Tuo potere, si sarebbero sicuramente rifiutati di proferire ciò che non disponesti per loro nel cielo del Tuo volere. 4

Infondi in loro, o mio Signore, il sentimento della propria impotenza dinanzi a Colui Che è la Manifestazione del Tuo Essere e insegna loro a riconoscere la pochezza della propria natura di fronte agl’infiniti segni della Tua autosufficienza e della Tua ricchezza, sì che si stringano attorno alla Tua Causa, si aggrappino all’orlo della Tua misericordia e si afferrino alla corda del compiacimento al Tuo volere.

Tu sei il Signore dei mondi e fra tutti coloro che mostrano misericordia sei il Più Misericordioso.

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37. Gloria sia a te, o Re dell’eternità, Artefice delle nazioni e Vivificatore di ogni osso putrescente! Ti prego, per il Tuo Nome per il quale chiamasti tutta l’umanità all’orizzonte della Tua maestà e della Tua gloria e guidasti i Tuoi servi alla corte della Tua grazia e dei Tuoi favori, di annoverarmi fra coloro che si sono liberati da tutto tranne Te, che si sono volti verso di Te e ai quali le sventure, da Te decretate, non hanno impedito di dirigersi verso i Tuoi doni.

Mi sono aggrappato, o mio Signore, al sostegno della Tua liberalità e mi sono tenuto tenacemente all’orlo del manto del Tuo favore. Fa’, dunque, scendere su di me, dalle nubi della Tua generosità, ciò che mi purifichi dal ricordo di tutto tranne Te e rendimi capace di volgermi a Colui Che è l’Oggetto dell’adorazione di tutta l’umanità, contro Cui si sono schierati i fomentatori di sedizione, che hanno violato il Tuo patto e mancato di fede in Te e nei Tuoi segni.

Non mi negare, o mio Signore, le fragranze della Tua veste nei Tuoi giorni e non mi privare degli aliti della Tua Rivelazione all’apparire degli splendori della luce del Tuo sembiante. Tu hai il potere di fare quello che Ti piace. Nessuno può resistere al Tuo volere, né frustrare ciò che Ti sei proposto col Tuo potere.

Non v’è altro Dio all’infuori di Te, l’Onnipotente, il Saggio.

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38. Lodato sia il Tuo nome, Signore mio Dio! Attesto che eri un Tesoro nascosto avvolto nel Tuo Essere immemorabile e un Mistero impenetrabile custodito nella Tua Essenza. Desiderando rivelarTi, chiamasti all’esistenza i Mondi Maggiore e Minore e, al di sopra di tutte le Tue creature, scegliesti l’Uomo, facendoNe un segno di questi due mondi, o Tu Che sei il nostro Signore, il Più Compassionevole!

Lo innalzasti a occupare il Tuo trono dinanzi a tutte le genti del Tuo creato e gli conferisti la capacità di rivelare i Tuoi misteri, d’irradiare le luci della Tua ispirazione e della Tua Rivelazione e di manifestare i Tuoi nomi e i Tuoi attributi. Per Suo mezzo adornasti il preambolo del libro del Tuo creato, o Tu Che sei il Reggitore dell’universo che hai plasmato!

Faccio testimonianza che nella Sua persona sono state unite e fuse solidità e fluidità. Grazie alla Sua inamovibile costanza nella Tua Causa e alla Sua incrollabile accettazione di tutto ciò che Tu, nella piena luce della Tua gloria, rivelasti ai Suoi occhi in tutti i dominî della Tua Rivelazione e del Tuo creato, le anime dei Tuoi servi sono state vivificate nella loro brama del Tuo Regno e gli abitatori dei Tuoi reami si affrettarono a entrare nel Tuo celeste dominio. Per l’operosità da Lui mostrata sulla Tua via, i piedi di tutti coloro che Ti sono devoti furono rafforzati e confermati affinché manifestassero la Tua Causa fra le Tue creature e dimostrassero la Tua sovranità in tutto il Tuo reame.

Quant’è grande, o mio Dio, questa Tua opera eccelsa, quant’è perfetto il Tuo creato, che ha sbalordito ogni cuore e ogni mente che comprendono! E quando il tempo stabilito si compì e ciò che era stato preordinato avvenne, Gli sciogliesti la lingua perché Ti lodasse e manifestasse i Tuoi misteri dinanzi a tutto il Tuo creato, o Tu Che sei il Possessore di tutti i nomi e l’Artefice della terra e del cielo! Per Lui tutte le cose create furono portate a glorificarTi e a celebrare la Tua lode e ogni anima fu diretta verso il regno della Tua Rivelazione e della Tua sovranità. 5

Una volta, mio Dio, Lo suscitasti e Lo adornasti col nome di Colui Che conversò con Te (Mosè) e per Suo tramite palesasti tutto ciò che il Tuo volere aveva decretato e il Tuo scopo irrevocabile ordinato. Un’altra volta Lo fregiasti col nome di Colui Che era il Tuo Spirito (Gesù) e Lo inviasti dal cielo del Tuo volere per l’edificazione del Tuo popolo, infondendo così lo spirito della vita nei cuori dei sinceri fra i Tuoi servi e dei fedeli fra le Tue creature. Poi, Lo rivelasti abbigliato col nome di Colui Che fu il Tuo Amico (Muhammad) facendolo brillare luminoso sull’orizzonte dell’?ijáz, in segno del Tuo potere e a dimostrazione della Tua possanza. Attraverso di Lui inviasti ai Tuoi servitori ciò che permise loro di scalare le vette della Tua unità e di bramare i portenti del Tuo sapere e della Tua saggezza infiniti.

O Tu Che sei il Signore dell’intera creazione e il Desiderio di chiunque Ti abbia cercato, attesto che, fra le Tue creature, Essi assomigliano al sole che, per quante volte si levi e tramonti, è sempre lo stesso identico sole. Chiunque faccia distinzione fra loro in verità non è riuscito a conseguire lo scopo ultimo e a raggiungere la mèta suprema ed è stato privato dei misteri dell’unità e delle luci della santità e dell’unicità. Attesto, inoltre, che Tu hai decretato che nessuno sulla faccia della terra possa eguagliarli e che nessuna delle Tue creature possa essere paragonata a uno di Loro, affinché siano riconosciute e dimostrate la Tua unicità e impareggiabilità. 7

Glorificato, immensamente glorificato sia il Tuo nome, o mio Dio! Come posso degnamente menzionarTi o sufficientemente lodarTi per averLo manifestato con la forza della Tua possanza e fatto risplendere sull’orizzonte del Tuo volere, facendoNe l’Alba dei Tuoi segni e l’Oriente della rivelazione dei Tuoi nomi e attributi? Quale sconcertante mistero, mio Dio, è la Sua natura e tutto ciò che hai infuso in Lui con la Tua forza e con il potere della Tua possanza! Talvolta Egli appare come acqua che è vera Vita, inviata dal cielo della Tua grazia e riversata dalle nuvole della Tua misericordia, affinché le Tue creature siano dotate di nuova vita e vivano tanto quanto duri il Tuo Regno. Ogni goccia di quell’acqua basterebbe a resuscitare i morti, a volgerne il viso verso i Tuoi favori e i Tuoi doni, a liberarli da ogni attaccamento ad altro che Te. Altre volte Si rivela come il Fuoco che accendesti nell’albero della Tua unità, il cui calore sciolse il cuore dei Tuoi ardenti amanti allorché Colui Che è l’Astro del mondo brillò sull’orizzonte dell’‘Iráq. Attesto, o mio Dio, che grazie a Lui i veli dell’umana fantasia furono bruciati e i cuori furono rivolti verso il sito della Tua più fulgida gloria.

O Tu Che sei il Supremo Ordinatore, T’imploro di non permettere ch’io sia privato delle brezze che spirano nei Tuoi giorni, giorni nei quali il dolce aroma della veste della Tua misericordia si è sparso in ogni luogo. E non tenermi lontano dal Tuo più grande Oceano, ogni goccia del quale dice a gran voce: «Grande è la benedi— zione che attende colui che è stato risvegliato dal soffio di Dio, che dalla fonte della Sua misericordia ha spirato su tutte le Sue creature che si sono volte verso di Lui!».

Vedi, mio Signore, come i Tuoi siano servi prigionieri dell’egoismo e dei desideri. Liberali dal loro asservimento, mio Dio, col potere della Tua sovranità e della Tua possanza, affinché si volgano a Te allorché Colui Che è il Rivelatore dei Tuoi nomi e dei Tuoi attributi è manifestato agli uomini.

Mio Signore, posa su questa povera e desolata creatura lo sguardo della Tua ricchezza e inonda il suo cuore coi raggi del Tuo sapere, sì che apprenda le verità del mondo invisibile, scopra i misteri del Tuo celeste reame, percepisca i segni e le prove del Tuo regno, contempli le infinite rivelazioni di questa vita terrena tutte dispiegate dinanzi al volto di Colui Che è il Rivelatore del Tuo Essere. Volgi altresì i suoi occhi, mio Dio, verso l’orizzonte della Tua amorosa gentilezza, rafforza il suo cuore nell’attaccamento a Te, sciogli la sua lingua nel lodarTi, consentigli d’aggrapparsi saldamente alla corda del Tuo amore e di afferrarsi all’orlo della Tua munificenza, di proclamare il Tuo nome fra le Tue creature e di narrare le Tue virtù in tutto il Tuo reame, sì che nessun ostacolo lo distolga dal volgersi verso il Tuo nome, il Generosissimo, e nessun velo lo separi da Te, nelle Cui mani sono il dominio della parola e il regno di tutti i nomi e gli attributi! 11

Prendi per mano questo ricercatore che ha rivolto il viso verso di Te, mio Signore, e strappalo dagli abissi delle sue vane fantasie, sì che la luce della certezza brilli luminosa sull’orizzonte del suo cuore nei giorni in cui il sole del sapere delle Tue creature è stato oscurato dallo splendore dell’Astro della Tua gloria, giorni nei quali la luna della saggezza del mondo è stata eclissata dall’apparizione del Tuo sapere nascosto, dalla manifestazione del Tuo ben custodito segreto e dalla rivelazione del Tuo mistero celato, giorni in cui le stelle delle azioni umane sono cadute al sorgere dell’astro della Tua unità e all’irradiare del fulgore della Tua unicità trascendente.

T’imploro, mio Dio, per la Tua più eccelsa Parola che hai ordinato essere divino Elisir per tutti coloro che sono nel Tuo reame, Elisir la cui potenza ha tramutato in purissimo oro il vile metallo della vita umana, o Tu nelle Cui mani sono i regni visibile e invisibile, di disporre che la mia scelta sia conforme alla Tua e il mio volere al Tuo, sì che io sia completamente pago di ciò che Tu desiderasti e pienamente soddisfatto di ciò che mi destinasti con la Tua munificenza e il Tuo favore. Il potere Tu hai di far come vuoi. In verità, sei il Gloriosissimo, l’Onnisciente.

Felice l’uomo che Ti ha riconosciuto, che ha scoperto la dolcezza della Tua fragranza, che si è volto verso il Tuo regno, che ha gustato le cose che vi sono state portate a compimento per la Tua grazia e il Tuo favore. Grande è la benedizione di colui che ha riconosciuto la Tua eccelsa maestà, al quale i veli che hanno separato le nazioni da Te non hanno impedito di volgere gli occhi verso di Te, Che sei il Re dell’eternità e il Vivificatore di ogni osso putrescente! Benedetto altresì chi ha respirato i Tuoi soavi aromi ed è stato estasiato dai Tuoi detti nei Tuoi giorni. Benedetto inoltre l’uomo che si è volto verso di Te e mal incolga a chi Ti ha girato le spalle.

Lodato Tu sia, Signore dei mondi!
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39. O Tu Che tratti equamente tutti coloro che sono in cielo e in terra e governi sul regno della Tua creazione e della Tua Rivelazione! Attesto che ogni giusto ha riconosciuto la propria ingiustizia rispetto alla rivelazione degli splendori dell’Astro della Tua Giustizia e che le più abili penne si sono professate impotenti dinanzi al moto della Tua più eccelsa Penna.

Per la Tua vita, o Possessore di tutti i nomi! Quando contemplano l’oceano del Tuo sapere, il cielo della Tua saggezza e l’Astro della Tua grazia, le menti dei più profondi pensatori sono profondamente perplesse. Come può chi è semplice creatura del Tuo volere pretendere di conoscere ciò che è presso di Te o di concepire la Tua natura? 3

Lode, immensa lode a Te! Giuro per la Tua gloria! La mia lingua esteriore e interiore attesta, apertamente e in segreto, che sei eccelso di là dalle possibilità e dalla comprensione delle Tue creature, ben oltre le parole dei Tuoi servi, al di sopra delle attestazioni dei Tuoi amati e dei Tuoi prescelti e della comprensione dei Tuoi Profeti e dei Tuoi Messaggeri.

T’imploro, mio Signore, per il Tuo Nome che facesti Alba della Tua Rivelazione e Oriente della Tua ispirazione, di ordinare per questo Vilipeso e per coloro che Ti sono cari ciò che s’addice alla Tua sublimità. In verità, Tu sei il Generosissimo, il Potentissimo, il Sapientissimo, l’Onnisciente.

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40. Sia lode a Te, o Signore mio Dio! T’imploro pel Tuo Nome che nessuno ha convenientemente riconosciuto e il cui valore nessun’anima ha sondato, Ti supplico per Colui Che è la Sorgente Prima della Tua Rivelazione e l’Alba dei Tuoi segni, di fare del mio cuore un nido del Tuo amore e del Tuo ricordo. Uniscilo, indi, al Tuo immenso Oceano, ché ne fluiscano le acque vive della Tua saggezza e i rivoli cristallini della Tua gloria e della Tua lode.

Le membra del mio corpo attestano la Tua unità e i capelli del mio capo dichiarano la forza della Tua sovra— nità e della Tua possanza. Ho sostato alla porta della Tua grazia in assoluto annientamento e in completa abnegazione, aggrappandomi al lembo della Tua generosità e fissando lo sguardo sull’orizzonte dei Tuoi doni.

Destinami, o mio Dio, ciò che s’addice alla grandezza della Tua maestà e assistimi con la Tua grazia fortificante, acciocché io possa insegnare la Tua Causa in tal modo che i morti si affrettino a lasciare le loro tombe e corrano verso di Te, confidando in Te, fissando lo sguardo sull’oriente della Tua Causa e sull’alba della Tua Rivelazione.

Tu sei, in verità, il Più Possente, l’Eccelso, il Sapientissimo, il Più Saggio.

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41. La Tua unità, o mio Dio, è imperscrutabile a tutti fuorché a coloro che hanno riconosciuto Colui Che è la Manifestazione della Tua unicità e l’Alba della Tua unità. Chiunque Gli attribuisca rivale lo ha attribuito a Te e chiunque Gli abbia contrapposto un pari lo ha contrapposto a Te. No, no, nell’intera creazione nessuno può resisterTi. Dall’eternità sei stato eccelso molto al di sopra di ogni confronto o somiglianza. La Tua unicità è stata dimostrata da quella di Colui Che è l’Oriente della Tua Rivelazione. Chiunque lo neghi ha negato la Tua unità, ha contestato la Tua sovranità, Ti ha contrastato nel Tuo regno e ha ripudiato i Tuoi comandamenti.

Aiuta i Tuoi servi, mio Signore, a riconoscere la Tua unità e a proclamare la Tua unicità, sì che tutti si riuniscano attorno a ciò che desiderasti in questo Giorno in cui il sole della Tua essenza ha brillato sull’orizzonte del Tuo volere e la luna del Tuo essere è sorta dall’Oriente del Tuo comando. Mio Signore, Tu sei Colui alla Cui conoscenza nulla sfugge, Colui Che nessuno può ingannare. Con la Tua sovranità che sovrasta i mondi, fai quel che Ti piace.

Mio Dio, mio Diletto, sai bene che tranne le acque della Tua presenza nulla può spegnere la sete che soffro separato da Te e che il tumulto del mio cuore non potrà mai essere placato fuorché dalla fonte vivente del ricongiungimento a Te. Mandami dunque, mio Signore, dal cielo della Tua generosità ciò che avvicini alla coppa dei Tuoi doni e mi permetta di libare il Vino prelibato e sigillato, il Cui sigillo è stato infranto in Tuo nome e dal Quale sono esalati i dolci aromi dei Tuoi giorni. In verità, Tu sei il Generosissimo, la Cui grazia è infinita.

L’universo intero attesta la Tua generosità. Abbi dunque misericordia di me, per la Tua grazia, trattami munificamente con il potere della Tua sovranità e concedimi l’accesso alla Tua vicinanza per i Tuoi infiniti favori. In verità, Tu sei il Grande Donatore, l’Onnipotente, Colui Che sempre perdona, il Più Munifico.

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42. Lodato sia il Tuo Nome, o mio Dio e Dio di tutte le cose, mia Gloria e Gloria di tutte le cose, mio Desìo e Desìo di tutte le cose, mia Forza e Forza di tutte le cose, mio Re e Re di tutte le cose, mio Possessore e Possessore di tutte le cose, mia Mèta e Mèta di tutte le cose, mio Impulso e Impulso di tutte le cose! Non permettere, T’imploro, che io sia tenuto lungi dall’oceano delle Tue tenere misericordie, o rimanga discosto dalle sponde della Tua vicinanza.

Nessun altro, eccetto Te, o mio Signore, mi può giovare e la vicinanza a nessun altro fuorché Te può essermi di profitto. Ti supplico, per l’opulenza delle Tue ricchezze, per le quali facesti a meno di tutto tranne Te, di annoverarmi fra coloro che hanno volto il viso verso di Te e si sono levati per servirTi.

Perdona, dunque, o mio Signore, i Tuoi servi e le Tue ancelle. Tu sei, invero, Colui Che sempre perdona, il Compassionevole.

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43. O Dio, Che sei Autore di tutte le Manifestazioni, Sorgente di tutte le Sorgenti, Fonte di tutte le Rivelazioni e Origine di tutte le Luci! Io attesto che pel Tuo Nome è stato adornato il cielo dell’intelletto, ha spumeggiato l’oceano della Parola e sono state promulgate le dispensazioni della Tua provvidenza fra i seguaci di tutte le religioni.

Ti supplico di arricchirmi in modo ch’io possa fare a meno di tutto eccetto Te e possa rendermi indipendente da tutti fuorché da Te. Fa’ piovere dunque su di me, dalle nubi della Tua munificenza, ciò che mi gioverà in ogni mondo dei Tuoi mondi. Assistimi, indi, con la Tua corroborante grazia ond’io serva la Tua Causa fra i Tuoi servi e mostri ciò per cui sarò rammentato finché durerà il Tuo regno e dimorerà il Tuo dominio.

Questo è il Tuo servo, o mio Signore, che con tutto il suo essere si è volto verso l’orizzonte della Tua munificenza, verso l’oceano della Tua grazia, verso il cielo dei Tuoi doni. Fa’ di me ciò che s’addice alla Tua maestà, alla Tua gloria, alla Tua munificenza e alla Tua grazia.

Tu sei, in verità, il Dio della forza e della potenza, pronto a rispondere a coloro che Ti pregano. Non v’è altro Dio che Te, il Sapientissimo, il Più Saggio.

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44. Lodato sia il Tuo nome, o Tu Che sei il mio Dio e palpiti nel mio cuore! Tu ben sai e attesti che qualunque cosa disonori coloro che Ti sono cari disonora anche Colui Che è la Manifestazione del Tuo Essere e l’Alba della Tua Rivelazione. Anzi, quando devono confessare le buone cose che sono loro sfuggite nei Tuoi giorni, torna più a Sua che a loro vergogna.

Mio Signore, questi sono i Tuoi servi che per amor Tuo hanno abbandonato la loro casa e sopportato sulla Tua via le tribolazioni da Te decretate. Giuro per la Tua gloria! Ogni qual volta uno di loro confessa dinanzi a Te le proprie cattive azioni, mi si copre il viso di vergogna, perché essi sono i Tuoi servi che hanno gustato la coppa del dolore nella Tua Causa, libato dal calice dell’avversità quando su loro s’innalzò la luce del Tuo volto e che furono così afflitti dalle tribolazioni che fu loro negata ogni pace entro i recinti della Tua corte.

La forza del Tuo potere mi è testimone! Il mio cuore si è intenerito per amore di coloro che Ti sono cari e la mia anima è oppressa dall’angoscia per i dolori che li hanno afflitti al rivelarsi della Tua Causa e all’apparire dei fluttuanti oceani della Tua grazia e dei Tuoi favori. I loro sospiri, mio Signore, hanno fatto ascendere a Te i miei sospiri e l’avvampare del loro cuore ha consumato entro di me anche il mio cuore.

O Tu Che sei il Signore di tutti gli esseri e la Luce di tutte le cose visibili e invisibili, T’imploro di concedere che ciascuno di loro divenga insegna della Tua guida fra i Tuoi servi e rivelazione degli splendori dell’Astro del Tuo tenero amore fra le Tue creature. Tu li hai scelti, o mio Dio, perché Ti amassero e sostassero dinanzi al trono della Tua maestà. Nessun al— tro stadio ha superato quello al quale li hai chiamati.

Quante notti, mio Dio, non riuscirono a prender sonno perché ricordavano Te e quanti giorni trascorsero lamentandosi per le cose che Ti sono accadute per mano dei Tuoi nemici! O Tu Che sei il Sovrano dei sovrani e il Suscitatore degli oppressi, Ti supplico di aiutarli ad assistere la Tua Causa e ad esaltare la Tua parola, sì che per loro la Tua lode si sparga ovunque fra le Tue creature e le Tue virtù siano narrate in tutto il Tuo reame. In verità, sei l’Onnipotente, l’Eccelso, Colui Che sempre perdona, il Generosissimo.

Lodato Tu sia, Signore mio Dio! Questo è il Tuo servo che, nel regno dei Tuoi nomi, hai chiamato col Tuo nome e allevato sotto le ali della Tua grazia e dei Tuoi favori. Lo vedi perciò affrettarsi verso i Tuoi doni e correrTi incontro in cerca della Tua magnanimità. Mio Dio, adornalo col manto del Tuo favore e l’abito della Tua munificenza e della Tua generosità, sì che tutte le cose create ne respirino i soavi aromi della veste del Tuo amore. Cingi dunque il suo capo con la corona del Tuo ricordo, sì che fra i Tuoi servi si sparga la fama che egli è uno che Ti ama e si tiene saldamente alla Tua Causa. Assistilo altresì in ogni tempo e circostanza ad aiutarTi, a ricordarTi e ad esaltare le Tue virtù fra le Tue creature.

Giuro per la Tua gloria, mio Dio! Ogni qual volta medito sulla Tua gloria e sulla Tua sovranità mi vedo come il più colpevole fra coloro che hanno trasgredito contro di Te nel Tuo reame. E ogni qual volta contemplo le vette dove tranne Te nessuno può dimorare, scopro di essere il più grande peccatore fra tutte le creature che abitano sulla Tua terra. Se non fosse stato per il Tuo nome, l’Occultatore, e per il Tuo nome, Colui Che sempre perdona, e per la soave fragranza del Tuo nome, il Misericordiosissimo, tutti i Tuoi eletti sarebbero stati annoverati fra i perversi e i malvagi.

Ti ringrazio perché la Tua misericordia li ha toccati e la Tua grazia e i Tuoi munifici favori li hanno circondati da ogni parte.

E ora, proclamate le cose che facesti sgorgare dalla mia Penna, T’imploro, per il Tuo nome che hai innalzato al di sopra d’ogni altro facendogli eclissare tutti coloro che sono in cielo e in terra, di non respingere chi si è rivolto a Te, di non negargli i portenti della Tua grazia e i segni nascosti della Tua misericordia. Accendano nel suo cuore, le mani della Tua onnipotenza, una lampada che lo faccia brillare luminoso nei Tuoi giorni e gli faccia proclamare il Tuo nome con tale forza che nessuna timidezza gl’impedisca di librarsi nell’atmosfera del Tuo amore e d’innalzarsi verso l’orizzonte dell’estasi e della brama di Te, e le occupazioni delle Tue creature non lo distolgano dal magnificare la Tua parola, sì che Tu possa vederlo santificato come desideri e come s’addice alla Tua maestà e alla Tua gloria.

Pur eccelso questo rango, mio Dio, ed eccellente questo stadio – perché all’infuori di Te chi altri ha il potere di manifestare ciò che può essere giudicato degno della Tua eccellenza e confacente alla Tua grandezza – tuttavia Tu sei il Più Generoso, il Più Compassionevole. Tutti gli atomi della terra attestano che sei Colui Che sempre perdona, il Benevolo, il Grande Donatore, il Gloriosissimo, il Più Saggio. Guardalo dunque, o mio Dio, con gli occhi del Tuo tenero amore e con lo sguardo della Tua generosità. Estasialo inoltre con le soavi melodie di Colui Che è la Sorgente della Tua Rivelazione, sì che abbandoni completamente il suo volere al Tuo piacere e riponga le sue speranze sulle cose che ordinasti nelle Tue Tavole. Rafforza dunque il suo cuore col Tuo nome, l’Onnipotente, il Fedele, sì che protenda la mano del potere per aiutare la Tua Causa al manifestarsi della luce della Tua bellezza e al sorgere dell’Astro della Tua maestà.

Poiché lo hai chiamato col Tuo nome, mio Signore, presceglilo fra i Tuoi servi per servirTi. Sai bene, mio Signore, che nel rivelarmi ho cercato soltanto di rivelare la Tua Causa, che non mi sono rivolto a nessuno se non per amore della Tua Rivelazione e allo scopo di manifestare il Tuo tenero amore. Per il Tuo prezioso Nome Che ora Ti parla, T’imploro d’inviare su di lui e su coloro che Ti amano ciò che è custodito nel cielo del Tuo favore e delle Tue munificenze, sì che siano colti da ardente brama di Te ed esultino nel Tuo Patto, o Tu Che sei il Signore dei Signori! Disponi dunque per lui e per loro ciò che si addice al Tuo nome, il Munificentissimo. 11

In verità, Tu sei l’Onnipotente, il Più Eccelso, il Più Forte, il Più Glorioso, il Più Grande.

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45. Mio Dio, mio Fuoco e mia Luce! I giorni che nel Tuo Libro hai chiamato Ayyám-i-Há (i giorni di Há, i Giorni Intercalari) sono cominciati, o Tu Che sei il Re dei Nomi, e il digiuno che la Tua Penna eccelsa ha imposto di osservare a tutti coloro che sono nel regno della Tua creazione, si avvicina. T’imploro, o mio Signore, per questi giorni e per tutti coloro che durante questo periodo si sono aggrappati alla corda dei Tuoi comandamenti e si sono afferrati al sostegno dei Tuoi precetti, di concedere che a ogni anima sia assegnato un posto entro i dominî della Tua corte e un seggio alla rivelazione degli splendori della luce del Tuo sembiante.

Questi sono, o mio Signore, quei Tuoi servi che nessuna corrotta inclinazione ha tenuto lontano da ciò che rivelasti nel Tuo Libro. Essi si sono inchinati innanzi alla Tua Causa e hanno ricevuto il Tuo Libro con quella fermezza che nasce da Te, osservando ciò che prescrivesti e scegliendo di seguire ciò che inviasti.

Vedi, o mio Signore, che hanno riconosciuto e confessato tutto ciò che hai rivelato nelle Tue Scritture. O mio Signore, con le mani della Tua benevolenza, da’ loro da bere le acque della Tua eternità. Decreta, indi, per loro la ricompensa predisposta per chi si è immerso nell’oceano della Tua presenza e per chi ha libato il nèttare dell’incontro con Te.

T’imploro, o Re dei re, Colui Che ha compassione degli oppressi, di disporre per loro il bene in questo mondo e nel mondo avvenire. Decreta inoltre per loro ciò che nessuna della Tue creature ha mai scoperto e annòverali fra coloro che si volgono adoranti attorno a Te e gravitano intorno al Tuo trono in ogni mondo dei Tuoi mondi.

In verità, Tu sei l’Onnipotente, il Sapientissimo, Colui Che tutto conosce.

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46. Lodato Tu sia, mio Dio, Che destinasti il Naw-Rúz a festività per coloro che hanno osservato il digiuno per amor Tuo e si sono astenuti da tutto ciò che aborri. Concedi, o mio Signore, che il fuoco del Tuo amore e il calore prodotto dal digiuno da Te comandato li infiammino alla Tua Causa e fa’ che si dedichino alla Tua lode e al Tuo ricordo.

Giacché li adornasti, o mio Signore, con l’ornamento del digiuno da Te prescritto, adornali pure con l’ornamento della Tua accoglienza, mercé la Tua grazia e il Tuo munifico favore, poiché le azioni degli uomini dipendono dal Tuo compiacimento e sono sottoposte al Tuo comando. Se Tu volessi considerare chi ha interrotto il digiuno come uno che l’ha osservato, quest’uomo sarebbe annoverato fra coloro che dall’eternità l’hanno osservato. E se tu volessi stabilire che colui che ha osservato il digiuno l’ha invece interrotto, costui sarebbe annoverato fra coloro che hanno imbrattato di polvere il Manto della Tua Rivelazione e si sono allontanati dalle acque cristalline di questa Fontana di vita.

Tu sei Colui per mezzo del Quale l’insegna: «Degno di lode sei Tu nelle Tue opere» è stata issata e lo stendardo: «Obbedito Tu sei nel Tuo comando» è stato spiegato. Fa’ noto questo Tuo grado ai Tuoi servi, o mio Dio, affinché essi sappiano che l’eccellenza di tutte le cose dipende dal Tuo comando e dalla Tua parola e che la virtù di ogni azione dipende dal Tuo consenso e dal compiacimento del Tuo volere, e riconoscano che le redini delle azioni umane sono nell’ambito della Tua accettazione e del Tuo comandamento. Di ciò rendili edotti, affinché nulla li separi dalla Tua Beltà, in questi giorni nei quali Cristo esclama: «Tutto il dominio è Tuo, o Tu Creatore dello Spirito (Gesù)» e il Tuo Amico (Muhammad) grida: «Gloria a Te, o Amatissimo, poiché svelasti la Tua Beltà e decretasti per i Tuoi prediletti ciò che li farà giungere al seggio della Rivelazione del Tuo Più Grande Nome, per il Quale tutte le genti hanno pianto, tranne coloro che si sono distaccati da tutto fuorché Te e si sono volti verso Colui Che è il Rivelatore di Te Stesso e la Manifestazione dei Tuoi attributi». 4

Colui Che è il Tuo Ramo e tutta la Tua schiera, o mio Signore, hanno terminato il digiuno in questo giorno, dopo averlo osservato entro i recinti della Tua corte, spinti dall’ansietà di compiacerTi. Disponi per Lui e per loro, e per tutti coloro che sono venuti alla Tua presenza in quei giorni, tutto il bene che destinasti nel Tuo Libro. Dona loro, dunque, ciò che li beneficherà in questa vita e in quella di là.

In verità, Tu sei il Sapientissimo, il Saggio.
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47. O Tu, Signore del visibile e dell’invisibile, Illuminatore di tutto il creato! T’imploro, per la Tua sovranità nascosta a occhi umani, di rivelare dappertutto i segni delle Tue infinite benedizioni e le prove del Tuo tenero amore, sì che io possa levarmi, in esultanza ed estasi, e magnificare le Tue mirabili virtù, o Misericordiosissimo, e risvegliare col Tuo nome tutte le cose create, e ravvivare il fuoco della Tua glorificazione fra le Tue creature, sì che tutto il mondo sia colmato dal fulgore della luce della Tua gloria e tutta l’esistenza sia infiammata dal fuoco della Tua 2 Causa. Non riporre, mio Signore, ciò che è stato imbandito in Tuo nome e non spegnere la lampada che il Tuo fuoco ha acceso. Non impedire, mio Signore, il fluire dell’acqua che è vera vita – acqua nel cui mormorio pos— sono udirsi meravigliose melodie che Ti magnificano e glorificano. Inoltre, non negare ai Tuoi servi la dolce fragranza della brezza che ha spirato per il Tuo amore.

O Tu Che sei il mio Gloriosissimo Amato, vedi le incessanti onde che si sollevano dall’oceano del mio cuore nel mio amore e nel mio desiderio di Te. Per i segni della Tua maestà e le prove della Tua sovranità, T’imploro di sottomettere i Tuoi servi con questo Nome Che hai fatto Re di tutti i nomi nel regno della Tua creazione. Il potere Tu hai di governare come Ti aggrada. Non v’è altro Dio che Te, il Gloriosissimo, il Munificentissimo.

Decreta inoltre per chi si è rivolto a Te ciò che lo rafforzi nella Tua Causa, sì che né vane fantasie d’infedeli fra le Tue creature, né vacui discorsi di caparbi fra i Tuoi servi abbiano il potere di separarlo da te. In verità, sei l’Aiuto nel pericolo, l’Onnipotente, il Potentissimo.

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48. Sia lode a Te, Signore mio Dio! Per il Tuo Più Grande Nome Che è stato rinchiuso nella città-prigione di ‘Akká e Che, come vedi, mio Dio, è caduto nelle mani dei Suoi nemici ed è minacciato dalle spade dei malvagi, Ti supplico di confermarmi nella Sua Causa e di volgere costantemente i miei occhi verso la Sua corte, sì che nulla abbia il potere di allontanarmi da Lui. 2

Attesto, mio Signore, ch’Egli ha dato la vita sulla Tua via e che per Sé ha desiderato soltanto di patire per l’amore che Ti porta. Per manifestare la Tua sovranità ai Tuoi servi ed esaltare la Tua parola fra le Tue creature, ha sopportato vessazioni d’ogni sorta. Mentre infierivano le avversità e le tribolazioni da Te inviate Lo assalivano da ogni parte, il pensiero di Te tanto lo appassionò che le schiere di tutti coloro che si erano rifiutati di credere in Te e avevano ripudiato i Tuoi segni cessarono d’intimorirLo.

T’imploro, mio Signore, per Lui e per tutto ciò che Gli appartiene, di concedermi di riporre gli affetti in Lui come Lui li ha riposti in Te. Attesto che il Suo amore è il Tuo, il Suo essere il Tuo, la Tua la Sua bellezza e la Sua Causa la Tua Causa.

Non negarmi, mio Signore, ciò che è presso di Te e non permettere ch’io dimentichi ciò che Tu desiderasti nei Tuoi giorni. In verità, Tu sei l’Onnipotente, il Più Eccelso, il Gloriosissimo, il Sapientissimo.

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49. Lodato sia il Tuo Nome, o Signore mio Dio! Ti supplico per il Tuo Nome per mezzo del quale l’Ora è scoccata, e la Resurrezione è avvenuta, e timore e tremore hanno colto tutti coloro che sono in cielo e in terra, di far piovere dal cielo della Tua misericordia e dal— le nubi della Tua tenera compassione, ciò che rallegri i cuori dei Tuoi servi che si sono volti verso di Te e hanno aiutato la Tua Causa.

Preserva i Tuoi servi e le Tue ancelle, o mio Signore, dai dardi delle oziose fantasie e delle vane illusioni, e dona loro dalle mani della Tua grazia un sorso delle acque dolcemente scorrenti della Tua conoscenza.

Tu sei, in verità, l’Onnipotente, l’Eccelso, Colui Che sempre perdona, il Generosissimo.

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50. Gloria a Te, mio Dio! Odi i Tuoi ardenti amanti lamentarsi per la separazione da Te e coloro che Ti hanno riconosciuto gemere per la lontananza dalla Tua presenza. Apri visibilmente dinanzi al loro volto, mio Signore, le porte della Tua grazia, sì che vi entrino col Tuo permesso e conforme al Tuo volere, sostino dinanzi al trono della Tua maestà, colgano gli accenti della Tua voce e siano illuminati dagli splendori della luce del Tuo viso.

Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. Nessuno può resistere alla forza della Tua potenza sovrana. Dall’eternità fosti solo, senza che nessuno Ti eguagliasse, e rimarrai per l’eternità molto al di sopra di ogni pensiero e descrizione di Te. Abbi dunque misericordia dei Tuoi servi per la Tua grazia e per la Tua munificenza e non permettere che siano tenuti lontani dalle rive dell’oceano della Tua vicinanza. Se li abbandoni, chi sarà il loro amico? E se li allontani da Te, chi potrà favorirli? All’infuori di Te, non hanno altro Signore. Tranne Te, non hanno nessun altro da adorare. Trattali generosamente con la Tua munifica grazia.

In verità, Tu sei Colui Che sempre perdona, il Più Compassionevole.

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51. Tu sei testimone, mio Dio, che Colui Che è il Tuo splendore Ti ricorda, malgrado gl’infiniti dolori che L’hanno colpito, dolori che tranne Te nessuno può contare. Lo vedi, nella Sua prigione, narrare le meravigliose lodi che Gli ispirasti. Tale è il Suo fervore che i Suoi nemici non possono impedirGli di menzionarTi, o Tu Che sei il Possessore di tutti i nomi!

Lodato sii Tu, ché Lo hai tanto rafforzato con la Tua forza e tale potenza Gli hai conferito col Tuo onnipotente potere, che Egli considera un pugno di polvere ogni altra cosa che non sia Te. Luci d’inestinguibile splendore l’hanno avvolto sì che ai Suoi occhi tutto ciò che non è Te non è che ombra.

E quando mi giunsero i Tuoi irresistibili richiami, fortificato dalla Tua forza mi levai invitando tutti coloro che sono nel Tuo cielo e tutti coloro che sono sulla Tua terra a volgersi verso i Tuoi favori e verso l’orizzonte delle Tue munificenze. Alcuni mi contestarono e decisero di offendermi e di uccidermi. Altri si dissetarono col vino della Tua grazia e accorsero al sito del Tuo trono.

O Tu Che sei il Creatore della terra e del cielo e la Sorgente di tutte le cose, T’imploro di attrarre i Tuoi servi con le fragranze della Veste della Tua Ispirazione e della Tua Rivelazione e di aiutarli a pervenire al Tabernacolo del Tuo comando e del Tuo potere. Per la Tua potenza trascendente, dall’eternità fosti supremo su tutte le cose e per l’eternità sarai eccelso nella Tua Divinità e nella Tua incomparabile sovranità.

Fa’ dunque che la Tua misericordia scenda sui Tuoi servi e sulle Tue creature. In verità, Tu sei l’Onnipotente, l’Inaccessibile, il Gloriosissimo, l’Incoercibile.

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52. Lodato sia il Tuo Nome, o mio Dio! Ti supplico per le fragranze della Veste della Tua grazia, che, al Tuo comando conforme al Tuo desiderio, furono diffuse in ogni parte dell’intera creazione, e per l’Astro del Tuo volere che ha brillato luminosamente, per la forza del Tuo potere e della Tua sovranità, all’orizzonte della Tua misericordia – di cancellare dal mio cuore tutte le inutili fantasie e le vane immaginazioni, sì che con tutti i miei affetti io possa volgermi a Te, o Signore di tutta l’umanità.

Sono Tuo servo e figlio del Tuo servo, o mio Dio! Mi sono afferrato al sostegno della Tua grazia e mi sono aggrappato alla corda della Tua tenera misericordia. Disponi per me le buone cose che sono presso Te e nutriscimi alla Mensa che facesti scendere dalle nuvole della Tua munificenza e dal cielo del Tuo favore.

In verità, Tu sei il Signore dei mondi e il Dio di tutti coloro che sono in cielo e di tutti coloro che sono in terra.

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53. Non so, o mio Dio, cosa sia questo Fuoco che accendesti nelle Tue regioni. La terra non può velarne lo splendore, né l’acqua soffocarne la fiamma. Tutti i popoli del mondo sono impotenti a resistere alla sua forza. Grande è la benedizione di colui che gli si è accostato e ha udito il suo crepitare.

O mio Dio, Tu facesti che alcuni, per la Tua grazia rafforzatrice, potessero avvicinarlo, mentre altri trattenesti a cagione di quello che le loro mani hanno forgiato nei Tuoi giorni. Chiunque si è affrettato verso di esso e vi è giunto ha, nell’ansia di contemplare la Tua bellezza, offerto la vita sul Tuo sentiero ed è asceso a Te, interamente distaccato da tutto ciò che non sia Te. 3

T’imploro, o mio Signore, per questo Fuoco che divampa e infuria nel mondo della creazione, di strappare i veli che mi hanno impedito di apparire dinanzi al trono della Tua maestà e di sostare all’ingresso della Tua porta. Disponi per me, o mio Signore, tutte le buone cose che inviasti nel Tuo Libro e non permettere che io sia allontanato dal rifugio della Tua misericordia.

Hai il potere di fare quello che Ti aggrada, o Tu Che sei, in verità, il Potentissimo, il Generosissimo.

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54. Lodato sia il Tuo nome, mio Dio! Con la Tua corroborante grazia, aiuta i Tuoi servitori e le Tue ancelle a narrare le Tue virtù e a perseverare nell’amore per Te. Quante foglie son cadute per le tempeste delle prove e quante persone, invece, aggrappandosi fermamente all’albero della Tua Causa, sono rimaste incrollabili davanti alle prove che le hanno assalite, o Tu Che sei il nostro Signore, il Misericordiosissimo!

Ti rendo grazie per avermi fatto conoscere quei servi che, in forza della Tua potenza e della Tua sovranità, hanno completamente eliminato gl’idoli dei desideri corrotti, mentre le cose possedute dalle Tue creature non hanno impedito loro di volgersi verso la Tua grazia. Con tale veemenza hanno squarciato i veli che gli abitanti delle città dell’egoismo hanno pianto e ti— more e tremore hanno colto quelle genti di invidia e malvagità che, il capo e il corpo fregiati con gli emblemi del sapere, Ti hanno alteramente respinto e si sono allontanati dalla Tua bellezza.

T’imploro, mio Signore, per la Tua incomparabile maestà e il Tuo Antico Nome, di concedere ai Tuoi amati la capacità d’assisterTi. Volgine dunque costantemente il volto verso il Tuo e prescrivi per loro ciò che faccia esultare ogni cuore e rallegri ogni occhio.

In verità, sei l’Aiuto nel pericolo, Colui Che esiste da Sé.

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55. O Dio! Le prove che Tu mandi sono balsamo per le piaghe di tutti i devoti al Tuo volere. Il ricordarTi è farmaco risanatore per il cuore di colui che si è accostato alla Tua corte. La vicinanza a Te è vera vita per i Tuoi amanti. La Tua presenza, l’ardente desiderio di chi anela a mirare il Tuo volto. La lontananza da Te è tormento per colui che ha proclamato la Tua unicità. E la separazione da Te, morte per chi ha riconosciuto la Tua verità!

Per i sospiri di coloro la cui anima Ti brama, nella sua lontananza dalla Tua corte, e per il pianto di quei Tuoi amanti che, separati da Te, gemono, T’imploro di nutrirmi col vino del Tuo sapere e con le acque vive del Tuo amore e del Tuo compiacimento. Guarda la Tua ancella, mio Signore, dimentica di tutto fuorché Te, gioiosa nel Tuo amore, piangente per ciò che Ti è accaduto per mano dei malvagi fra le Tue creature. Disponi per lei ciò che disponesti per quelle Tue ancelle che gravitano attorno al trono della Tua maestà e, al tramonto e all’alba, contemplano la Tua bellezza.

In verità, Tu sei il Signore del Giorno del Giudizio.

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56. Gloria sia a Te, o Signore mio Dio! Questi sono i giorni in cui comandasti a tutti gli uomini di osservare il digiuno, così che per suo mezzo possano purificare la loro anima e liberarsi da ogni attaccamento ad altri che a Te, e dai loro cuori possa ascendere ciò che è degno della corte della Tua maestà e si addice al seggio della rivelazione della Tua unicità. Concedi, o mio Signore, che questo digiuno divenga un fiume di acque vivificatrici e produca la virtù di cui lo dotasti. Purifica per suo mezzo i cuori dei Tuoi servi che i mali del mondo non hanno potuto trattenere dal volgersi verso il Tuo gloriosissimo Nome e che non sono stati scossi dal clamore e dal tumulto di coloro che hanno ripudiato i Tuoi più splendidi segni che hanno accompagnato l’avvento della Tua Manifestazione, da Te investita della Tua sovranità, del Tuo potere, della Tua maestà e della Tua gloria. Questi sono quei servi che, non appena il Tuo richiamo li raggiunse, si affrettarono a rivolgersi alla Tua misericordia e non furono trattenuti lungi da Te dalle vicende e dai casi di questo mondo o da umane limitazioni.

Io sono colui, o mio Dio, che fa testimonianza della Tua unità, che riconosce la Tua unicità, che s’inchina umilmente dinanzi alle rivelazioni della Tua maestà e che, a capo chino, riconosce gli splendori della luce della Tua trascendente gloria. Ho creduto in Te dopo che mi rendesti capace di conoscere il Tuo Essere, Che hai rivelato agli occhi degli uomini mediante il potere della Tua sovranità e della Tua possanza. A Lui mi sono volto, interamente distaccato da tutto, tenacemente aggrappato alla corda dei Tuoi doni e dei Tuoi favori. Ho abbracciato la Sua verità e la verità di tutte le meravigliose leggi e norme ch’Egli ha inviato. Ho digiunato per amor Tuo in obbedienza alla Tua ingiunzione e ho interrotto il digiuno con la lode di Te sulle labbra secondo il Tuo compiacimento. Non permettere, o mio Signore, ch’io sia annoverato fra coloro che hanno digiunato durante il giorno, che a sera si sono prostrati dinanzi al Tuo viso e che poi hanno ripudiato la Tua verità, disconosciuto i Tuoi segni, contraddetto la Tua testimonianza e travisato i Tuoi detti.

Apri, o mio Signore, i miei occhi e gli occhi di tutti coloro che Ti hanno cercato, così che possiamo riconoscerTi con i Tuoi stessi occhi. Questa è la Tua ingiunzione contenuta nel Libro da Te inviato a Colui Che hai prescelto col Tuo volere, Colui Che hai eletto col Tuo favore al di sopra di tutte le creature, Colui Che Ti sei compiaciuto di investire della Tua sovranità e Che hai specialmente favorito e a Cui hai affidato il Tuo Messaggio per la Tua gente. Lodato Tu sia, perciò, o mio Dio, per averci benignamente permesso di riconoscerLo e di riconoscere tutto quello che ci è stato inviato da Lui e per averci conferito l’onore di giungere alla presenza di Colui Che ci promettesti nel Tuo libro e nelle Tue Tavole.

Mi vedi, dunque, o mio Dio, col viso volto verso di Te e aggrappato tenacemente alla corda della Tua benigna provvidenza e generosità, afferrato all’orlo del manto delle Tue tenere misericordie e dei Tuoi munifici favori. Non distruggere, T’imploro, le mie speranze di raggiungere ciò che ordinasti pei Tuoi servi che si sono volti verso i recinti della Tua corte e il santuario della Tua presenza e hanno osservato il digiuno per amor Tuo. O mio Dio, confesso che qualunque cosa provenga da me è affatto indegna della Tua sovranità e inferiore alla Tua maestà. Eppure Ti imploro - per il Nome tramite cui rivelasti a tutto il creato il Tuo Essere nella gloria dei Tuoi più eccelsi attributi, in questa Rivelazione con la quale manifestasti la Tua bellezza mediante il Tuo risplendente Nome – di darmi da bere il vino della Tua misericordia e la pura bevanda del Tuo favore sgorgati dalla mano destra del Tuo volere, così che io possa fissare tanto lo sguardo su di Te ed essere così distaccato da tutto tranne Te, che il mondo e tutto ciò che è stato in esso creato mi appaia come un giorno fuggevole che Tu non Ti degnasti di creare.

Ti supplico ancora, o mio Dio, di far piovere dal cielo del Tuo volere e dalle nuvole della Tua misericordia ciò che ci purifichi dai disgustosi sapori delle nostre trasgressioni, o Tu Che hai chiamato Te Stesso il Dio di Misericordia! Tu sei, in verità, il Potentissimo, il Gloriosissimo, il Benefico.

Non scacciare, o mio Signore, colui che si è rivolto a Te e non permettere che colui che si è avvicinato a Te sia allontanato dalla Tua corte. Non togliere le speranze al supplice che ha ansiosamente teso le mani in cerca della Tua grazia e dei Tuoi favori e non privare i Tuoi servi sinceri delle meraviglie della Tua tenera misericordia e amorosa benevolenza. Perdonatore e generosissimo sei Tu, o mio Signore! Tu hai il potere di fare ciò che Ti piace. Tutti, tranne Te, sono impotenti dinanzi alle Rivelazioni del Tuo potere, sono perduti dinanzi alle prove della Tua ricchezza, sono un nulla paragonati alle manifestazioni della Tua trascendente sovranità e sono privati di ogni forza se messi a confronto con i segni e con le prove del Tuo potere. Oltre Te, o mio Signore, qual è il rifugio verso cui io possa fuggire e dov’è l’asilo verso il quale io possa affrettarmi? No, l’intensità della Tua potenza mi è testimone! Non vi è altro protettore che Te, nessun luogo ove fuggire se non presso di Te, nessun rifugio da cerare tranne Te. Fa’ che io gusti, o mio Signore, la divina dolcezza del Tuo ricordo e della Tua lode. Giuro per la Tua potenza! Chiunque ne gusta la dolcezza, si libererà da ogni attaccamento al mondo e a tutto ciò che è in esso e volgerà il viso verso di Te, purificato dal ricordo di ogni altro fuorché Te.

Ispira, dunque, la mia anima, o mio Dio, col Tuo mirabile ricordo, così che io possa glorificare il Tuo Nome. Non mi annoverare fra coloro che leggono le Tue parole e mancano di scoprire il Tuo dono celato che, secondo il Tuo decreto, è contenuto in esse e ravviva le anime delle Tue creature e i cuori dei Tuoi servi. O mio Signore, fa’ ch’io sia annoverato fra coloro che sono stati risvegliati dai dolci olezzi alitati nei Tuoi giorni, coloro che hanno offerto la vita per Te e sono corsi a morire nell’ardente desiderio di contemplare la Tua bellezza e nella brama di giungere alla Tua presenza. E se lungo il cammino qualcuno dovesse loro domandare: «Dove andate?», risponderebbero: «A Dio, Colui Che Tutto Possiede, l’Aiuto nel pericolo, Colui Che esiste da Sé»!

Le trasgressioni di coloro che si sono allontanati da Te e si sono comportati altezzosamente verso di Te non sono state capaci di impedir loro di amarTi, di drizzare il viso verso di Te e di volgersi verso la Tua misericordia. Costoro sono benedetti dalle Superne Schiere, glorificati dagli abitanti delle città eterne e inoltre anche da coloro sulle cui fronti la Tua più eccelsa penna ha scritto: «Ecco la gente di Bahá! per loro sono stati diffusi gli splendori della luce della retta guida». Così è stato disposto per Tuo comando e per Tua volontà, nelle Tavole del Tuo irrevocabile decreto.

Proclama, dunque, o mio Dio, la loro grandezza e la grandezza di coloro che in vita o dopo la morte hanno gravitato adoranti attorno a loro. Dòtali di ciò che decretasti per coloro che sono equi fra le Tue creature. Tu hai il potere di fare qualsiasi cosa. Non v’è altro Dio che Te, il Potentissimo, l’Aiuto nel pericolo, l’Onnipotente, il Munifico.

Fa’ che i nostri digiuni non abbian fine con questo digiuno, o mio Signore, né i patti che Tu hai fatto con questo patto. Accetta tutto quello che abbiamo operato per amor Tuo e per amore del Tuo compiacimento e tutto quello che abbiamo lasciato incompiuto a causa della nostra sottomissione alle nostre cattive e corrotte inclinazioni. Permettici, dunque, di aggrapparci tenacemente al Tuo amore e al Tuo compiacimento e preservaci dalla malvagità di coloro che Ti hanno negato e hanno ripudiato i Tuoi più risplendenti segni. Tu sei, in verità, il Signore di questo mondo e di quello avvenire. Non v’è altro Dio all’infuori di Te, l’Eccelso, l’Altissimo.

Magnifica, o Signore mio Dio, Colui Che è il Punto Primo, il divino Mistero, l’Invisibile Essenza, l’Astro della Divinità e la Manifestazione della Tua Regalità, per il Quale tutta la sapienza del passato e tutta la sapienza del futuro furono chiarite, per il Quale le perle della Tua celata saggezza furono scoperte e il mistero del Tuo pre— zioso Nome fu svelato, Quei Che nominasti Annunciatore di Colui pel Cui nome le lettere dell’eterno Sii furono unite, per il Quale la Tua Maestà, la Tua sovranità e la Tua potenza furono rivelate, pel Quale le Tue parole furono inviate, e le Tue leggi enunciate con chiarezza, e i Tuoi segni sparsi lontano, e la Tua parola insediata, per il Quale il cuore dei Tuoi prediletti furono messi a nudo, e tutti quelli che erano nei cieli e sulla terra furono riuniti insieme, Colui Che chiamasti ‘Alí-Muhammad1 nel regno dei Tuoi nomi, e Spirito degli Spiriti nelle Tavole del Tuo irrevocabile decreto, Colui Che investisti del Tuo titolo, al Cui nome tutti gli altri nomi sono stati ricondotti secondo il Tuo comando e in forza del Tuo potere, e nel Quale facesti sì che tutti i Tuoi attributi e titoli raggiungessero il compimento finale. A Lui inoltre appartengono quei nomi che giacciono celati nei Tuoi immacolati tabernacoli, nel Tuo mondo invisibile e nelle Tue città santificate.

Magnifica, altresì, quelli che hanno creduto in Lui e nei Suoi segni e si sono rivolti a Lui, fra coloro che hanno riconosciuto la Tua unità nella Sua Più Recente Manifestazione – Manifestazione di cui Egli ha fatto menzione nelle Sue Tavole, nei Suoi Libri, nelle Sue Scritture e in tutti i mirabili versetti e preziosi detti che sono su Lui discesi. È questa quella Manifestazione il cui Patto Gli ingiungesti di stilare prima del Suo Patto. Egli è Co-

Il nome che era stato dato al Báb [n.d.t.]. lui la Cui lode il Bayán ha celebrato. In esso la Sua eccellenza è stata esaltata, la Sua verità dimostrata, la Sua sovranità proclamata e la Sua Causa perfezionata. Benedetto l’uomo che si è volto a Lui e ha adempiuto ciò che Egli ha comandato, o Tu Che sei il Signore dei mondi e il Desiderio di tutti coloro che Ti hanno conosciuto!

Lodato Tu sia, o mio Dio, poiché ci hai aiutati a riconoscerLo e ad amarLo. Perciò T’imploro per Lui e per Coloro Che sono gli Astri della Tua Divinità e le Manifestazioni della Tua Regalità e i Tesori della Tua Rivelazione e i Depositari della Tua ispirazione, di concederci di servirLo e di obbedirGli e di darci il potere di divenire alleati della Sua Causa e di sbaragliare i Suoi avversari. Tu hai il potere di fare tutto quello che ti piace. Non vi è altro Dio che Te, l’Onnipotente, il Gloriosissimo, Colui il Cui aiuto è ricercato da tutti gli uomini.

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57. Dio attesta l’unità della Propria Divinità e l’unicità del Proprio Essere. Sul trono dell’eternità, dalle inaccessibili vette del Suo stadio, la Sua lingua proclama non esservi altro Dio che Lui. È sempre stato Lui, indipendentemente da ogni altro, il testimone della Propria unicità, il rivelatore della Propria natura, il glorificatore della Propria essenza. In verità, è il Potentissimo, l’Onnipotente, il Leggiadro. 2

Egli è supremo sui Suoi servi e sovrasta le Sue creature. Nella Sua mano si trova la sorgente dell’autorità e della verità. Dà la vita agli uomini con i Suoi segni e con la Sua collera li fa perire. Non Gli sarà chiesto conto delle Sue azioni e la Sua potenza è pari a tutto. È il Potente, il Soggiogatore. Tiene in pugno l’imperio di tutte le cose e nella Sua destra si trova il Regno della Sua Rivelazione. In verità, il Suo potere abbraccia l’intera creazione. Sue sono la vittoria e la suprema signoria. Suoi ogni potenza e dominio. Sue ogni gloria e grandezza. In verità, è il Gloriosissimo, il Potentissimo, l’Assoluto.

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58. Lode a Te, Colui Che le lingue di tutte le cose hanno invocato per tutta l’eternità, senza mai raggiungere il cielo della Sua eterna santità e magnificenza. A tutti gli esseri sono stati aperti gli occhi perché contemplassero la beltà delle Tue radiose sembianze, ma nessuno è riuscito a guardare lo splendore della luce del Tuo volto. Sin da quando ebbe inizio la Tua gloriosa sovranità e fu instaurato il Tuo santo dominio, le mani di coloro che Ti sono vicini si sono levate supplichevoli a Te, ma a nessuno è stato dato di toccare l’orlo della veste che ammanta la Tua divina e sovrana Essenza. Eppure nessuno può negare che, per i porten— ti della Tua generosità e della Tua munificenza, sei sempre stato supremo su tutte le cose, hai il potere di fare tutte le cose, sei più vicino a tutte le cose di quanto esse non siano a stesse.

Lungi, dunque, dalla Tua gloria che qualcuno guardi la Tua mirabile bellezza con altro che il Tuo occhio o oda le melodie proclamanti la Tua onnipotente sovranità con altro che il Tuo orecchio. Sei troppo alto ed eccelso perché occhio di creatura possa contemplare la Tua bellezza o la comprensione di un cuore possa scalare le vette del Tuo immenso sapere. E gli uccelli dei cuori di coloro che Ti sono vicini, fosse pur dato loro di librarsi per tutto il tempo in cui permarrà la Tua soverchiante sovranità o di salire finché durerà l’imperio della Tua divina santità, non sarebbero in alcun modo capaci di trascendere le limitazioni che il mondo contingente ha loro imposto, né di oltrepassarne i confini. Come può dunque chi per natura è limitato da tali restrizioni raggiungere Colui Che è il Signore del Regno di tutte le cose create o ascendere al cielo di Colui Che regge i reami dell’eccellenza e della magnificenza?

Glorificato, oltremodo glorificato sei Tu, mio Prediletto! Poiché hai ordinato che l’estremo limite cui possano pervenire coloro che innalzano il cuore verso di Te sia la confessione di non poter accedere ai reami della Tua santa e trascendente unità e che il rango supremo al quale chi aspira a conoscerTi possa arrivare sia il riconoscimento dell’incapacità di raggiungere i recessi del Tuo sublime sapere, perciò, per questa stessa incapacità che Ti è cara e che decretasti esser la mèta di coloro che sono giunti alla Tua corte, per gli splendori del Tuo volto che hanno pervaso tutte le cose e per le energie del Tuo Volere per cui l’intera creazione è stata generata, T’imploro di non negare le meraviglie della Tua misericordia a coloro che in Te hanno riposto la speranza e di non rifiutare i tesori della Tua grazia a coloro che Ti han cercato. Accendi, dunque, nel loro cuore la fiaccola del Tuo amore, affinché la sua fiamma vi consumi ogni cosa eccetto il meraviglioso ricordo di Te e non vi rimanga traccia fuorché le preziose prove della Tua santissima sovranità, sì che, dalla terra in cui dimorano, non si oda altra voce tranne quella che celebra la Tua misericordia e la Tua potenza e, sul suolo che calpestano, non brilli altra luce se non quella della Tua bellezza e, in ogni anima, nulla si veda eccetto la rivelazione del Tuo sembiante e le prove della Tua gloria, affinché i Tuoi servi mostrino soltanto ciò che Ti sia gradito e si conformi perfettamente al Tuo potentissimo volere.

Gloria a Te, mio Dio! Il potere della Tua potenza mi è testimone! Non ho dubbi che se, per meno d’un batter d’occhi, i santi afflati del Tuo tenero amore e le brezze del Tuo munifico favore smettessero di alitare sulle cose create, l’intera creazione perirebbe e tutti coloro che sono in cielo e in terra sarebbero totalmente annichiliti. Magnificate siano, dunque, le meravigliose prove del Tuo potere trascendente! Magnificata la possanza della Tua eccelsa forza! Magnificata la maestà della Tua grandezza che tutto pervade e l’influenza vivificante del Tuo volere! Tale è la Tua grandezza che se Tu concentrassi negli occhi di uno dei Tuoi servi gli occhi di tutti gli uomini ed entro il suo cuore comprimessi tutti i loro e gli facessi vedere, dentro di sé, tutto ciò che hai creato con la Tua forza e plasmato col Tuo potere, e poi egli riflettesse per tutta l’eternità sui regni della Tua creazione e sull’ampiezza delle Tue opere, sicuramente (quel Tuo servo) scoprirebbe non esservi cosa creata che non si trovi all’ombra del Tuo soggiogante potere e non sia vivificata dalla Tua onnicomprensiva sovranità.

Guardami, dunque, mio Dio, prosternato nella polvere dinanzi a Te, confessare la mia impotenza e la Tua onnipotenza, la mia povertà e la Tua ricchezza, la mia effimerità e la Tua eternità, la mia assoluta pochezza e la Tua infinita gloria. Riconosco che non v’è altro Dio all’infuori di Te, che non hai né pari né compagni, che nessuno Ti è eguale o rivale. Nella Tua intangibile altezza sei stato, dall’eternità, eccelso al di sopra della lode di chiunque non sia Te e, nella Tua unicità e nella Tua gloria trascendenti, continuerai per sempre a essere affrancato da glorificazioni d’altri che il Tuo Essere.

Giuro per la Tua potenza, o mio Diletto! Menzionare cose create non s’addice al Tuo più eccelso Essere e lodare creature sarebbe affatto indegno della Tua grande gloria. No, proferita nella corte della Tua santità, tale menzione non sarebbe altro che bestemmia e, dinanzi alle prove della Tua sovranità divina, tale lode sarebbe pari a una trasgressione, giacché il solo menzionare una delle Tue creature significherebbe in sé affermarne l’esistenza dinanzi alla corte della Tua unicità e della Tua unità. E tale asserzione non sarebbe altro che aperta bestemmia, atto d’empietà, essenza di profanazione e arbitraria offesa.

Perciò, con la mia anima, il mio spirito, tutto il mio essere, rendo testimonianza che Coloro Che sono le Albe della Tua santissima unità e le Manifestazioni della Tua trascendente unicità, anche se fossero capaci di librarSi per tutto il tempo in cui dureranno la Tua sovranità e la Tua soggiogante autorità, alla fine non raggiungerebbero neanche i recinti della corte in cui rivelasti il fulgore di uno soltanto dei Tuoi più potenti Nomi. Glorificata, glorificata sia dunque la Tua mirabile maestà! Glorificata, glorificata la Tua irraggiungibile altezza! Glorificata, glorificata la preminenza della Tua regalità e la sublimità della Tua autorità e del Tuo potere!

Le più alte facoltà possedute dai sapienti e qualunque verità essi abbiano scoperto mentre cercavano le gemme della Tua sapienza, le più luminose realtà di cui i saggi siano dotati e qualunque segreto abbiano svelato mentre tentavano di sondare i misteri della Tua saggezza, tutto ciò è stato creato dal potere generatore dello Spirito alitato nella Penna che le Tue mani hanno plasmata. Come potrà dunque ciò che la Tua Penna ha creato essere in grado di comprendere i tesori della Tua Fede che a quella Penna hai conferito secondo il Tuo decreto? Cosa può sapere delle Dita che la impugnano e dei misteriosi favori che le hai donato? Già incapace di pervenire a questo stadio, come potrebbe rendersi conto dell’esistenza della Tua Mano che controlla le Dita del la Tua potenza? Come potrebbe arrivare a comprendere la natura del Tuo volere che anima il movimento della Tua Mano?

Glorificato, glorificato sii Tu, mio Dio! Potrò mai sperare di ascendere al cielo del Tuo santissimo volere o avere accesso al tabernacolo del Tuo divino sapere, sapendo, come so, che le menti dei saggi e dei sapienti non hanno il potere di scrutare i segreti della Tua opera – opera che è, essa stessa, una semplice creazione del Tuo volere?

Lode a Te, Signore mio Dio, mio Maestro, mio Possessore, mio Re. Ora che Ti ho confessato la mia impotenza e l’impotenza di tutte le cose create e che ho riconosciuto la mia povertà e la povertà dell’intera creazione, T’invoco con la mia bocca e con la bocca di tutti coloro che sono in cielo e in terra, e T’imploro con il mio cuore e con il cuore di tutti coloro che si sono messi sotto l’ombra dei Tuoi nomi e dei Tuoi attributi di non chiuderci fuori dalle porte della Tua amorevolezza e della Tua grazia, di non permettere che le brezze della Tua munifica protezione e del Tuo favore cessino di soffiare sulla nostra anima, o che il nostro cuore si oc— cupi d’altri che Te, o che la nostra mente si dedichi al ricordo d’altri che il Tuo Essere.

Per la gloria della Tua potenza, mio Dio! Se Tu mi facessi sovrano dei Tuoi reami, se m’insediassi sul trono della Tua sovranità e, col Tuo potere, ponessi nelle mie mani le redini dell’intera creazione, e io me ne curassi, foss’anche per meno di un istante, dimenticando il meraviglioso ricordo legato al Tuo potentissimo, perfettissimo, eccelso Nome, la mia anima rimarrebbe ancora inappagata e non si placherebbero gli affanni del mio cuore. Anzi proprio allora riconoscerei di essere il più povero dei poveri e il più meschino dei meschini.

Magnificato sia il Tuo Nome, mio Dio! Ora che mi hai fatto comprendere questa verità, T’imploro per il Tuo Nome che nessuna pergamena può portare, nessun cuore immaginare, nessuna bocca pronunziare – Nome che rimarrà nascosto finché rimarrà celata la Tua Essenza e che sarà glorificato per tutto il tempo in cui il Tuo Essere sarà esaltato – di spiegare le insegne del Tuo ascendente e del Tuo trionfo incontrastati, prima che il presente anno sia finito, sì che l’intera creazione sia arricchita della Tua opulenza ed esaltata dalla nobilitante influenza della Tua trascendente sovranità e tutti si levino a diffondere la Tua Causa.

In verità, sei l’Onnipotente, l’Altissimo, il Gloriosissimo, Colui Che tutto soggioga e tutto possiede.

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59. Ogni lode, o mio Dio, a Te Che sei la Sorgente di tutta la gloria e la maestà, della grandezza e dell’onore, della sovranità e del dominio, della sublimità e della grazia, del reverente timore e del potere. Tu concedi a chi vuoi di avvicinarsi al Tuo Più Grande Oceano e conferisci a chi Tu desideri l’onore di riconoscere il Tuo Più Antico Nome. Nessuno di coloro che sono in cielo e in terra può resistere all’opera del Tuo sovrano Volere. Da tutta l’eternità Tu governasti l’intera creazione e continuerai per sempre a esercitare il Tuo dominio su tutto il creato. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, l’Eccelso, il Più Possente, il Più Saggio.

Illumina, o Signore, i volti dei Tuoi servi, affinché essi possano mirarTi. Purifica i loro cuori, sì che possano volgersi verso la corte dei Tuoi favori celestiali e riconoscere Colui Che è la Manifestazione di Te Stesso e l’Alba della Tua Essenza. Invero, Tu sei il Signore di tutti i mondi. Non v’è altro Dio che Te, l’Illimitato, Che tutto soggioga.

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60. Glorificato sii Tu, mio Dio! Vedi la mia testa pronta a cadere sotto la spada del Tuo Volere, il mio collo disposto a sopportare le catene del Tuo Desiderio, il mio cuore bramoso d’essere bersagliato dai dardi del Tuo decreto, i miei occhi smaniosi di mirare i pegni e i segni della Tua meravigliosa Misericordia. Qualunque cosa mi venga da Te è il più ardente desiderio di coloro che anelano a incontrarTi e la suprema aspirazione di chi s’è avvicinato alla Tua corte.

Per la gloria del Tuo potere, mio Amato! Aver sacrificato la vita per le Manifestazioni del Tuo Essere, offerto l’anima sulla via dei Rivelatori della Tua meravigliosa Bellezza è come aver sacrificato il mio spirito per il Tuo Spirito, il mio essere per il Tuo Essere, la mia gloria per la Tua gloria. È come aver offerto tutto questo per amor Tuo e dei Tuoi amati.

Sebbene il mio corpo soffra per le prove cui mi sottoponi e sia afflitto dalle rivelazioni del Tuo decreto, pure la mia anima gioisce per aver gustato le acque della Tua Bellezza e toccato le rive dell’oceano della Tua eternità. S’addice all’amante fuggire dall’amato o abbandonare l’oggetto del desiderio del suo cuore? No, crediamo tutti in Te e speriamo ardentemente di giungere alla Tua presenza.

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61. Lodato sia il Tuo nome, Signore mio Dio! Tu attesti che il Tuo volere ha prevalso su tutte le cose create e che la Tua misericordia ha sorpassato tutti coloro che sono in cielo e in terra. E quando Ti proponesti di svelare la Tua sovranità, di glorificare la Tua parola, di rivelare la Tua munificenza e la Tua misericordia, suscitasti uno dei Tuoi servi, Lo eleggesti su tutte le Tue creature, Lo scegliesti per il Tuo scopo, lo ammantasti nella veste della Tua guida, Lo immergesti nei mari della Tua maestà e della Tua magnificenza, Lo purificasti da tutto ciò che non si addice alla grandezza della Tua gloria e al potere della Tua possanza, Gl’ingiungesti di levare la voce dinanzi a tutti coloro che sono in cielo e in terra e di convocare le moltitudini alla Manifestazione del Tuo Essere e al Rivelatore dei Tuoi segni.

Non appena Egli ebbe proclamato la Tua Causa e Si fu levato a fare ciò che Gli era stato prescritto nelle Tavole del Tuo decreto, il Grande Terrore colse le Tue creature. Alcuni si volsero verso di Te, distaccandosi da tutto eccetto Te, si purificarono l’anima dal mondo e da tutto ciò che vi si trova e furono così estasiati dalla soavità della Tua voce che dimenticarono tutto ciò che avevi creato nel regno della Tua creazione. Altri Ti riconobbero, ma poi esitarono. Altri permisero che il mondo si frapponesse fra loro e Te impedendo loro di riconoscerTi. Altri Ti disdegnarono, girandoTi le spalle, e vollero impedirTi di raggiungere il Tuo scopo. Eppure guarda come tutti T’invochino e aspettino ciò che promettesti nelle Tue Tavole. E quando giunse loro il Promesso, non Lo riconobbero, non credettero nei Tuoi segni, ripudiarono le Tue chiare prove e tanto si allonta— narono dalla Tua via che trucidarono i Tuoi servi, che col fulgore del loro volto hanno illuminato i sembianti delle Schiere superne.

O Tu Che sei il Signore di tutti i nomi, T’imploro di proteggere i Tuoi amati dai Tuoi nemici e di rafforzarli nell’amarTi e nel compiere quello che Ti piace. Custodiscili, sì che i loro passi non vacillino, i loro cuori non siano separati da Te come da un velo e ai loro occhi sia impedito di vedere cose che non siano Tue. Fa’ che siano così rapiti dalla dolcezza delle Tue melodie divine che si liberino da ogni attaccamento ad altri che Te, si volgano interamente a Te e Ti celebrino in ogni circostanza dicendo: «Lodato Tu sia, Signore nostro Dio, ché ci hai concesso di riconoscere il Tuo più eccelso e gloriosissimo Essere. Per la Tua misericordia, ci aggrapperemo a Te, distaccandoci da altri che Te. Abbiamo compreso che sei il Diletto dei mondi e il Creatore della terra e del cielo!»

Gloria a Dio, il Signore di tutto il creato.
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62. Lodato e glorificato sei Tu, Signore mio Dio! Tu sei Colui Che dall’eternità è stato ammantato di maestà, autorità e potere e per l’eternità continuerà a fregiarSi d’onore, forza e gloria. Dinanzi ai segni e alle prove della Tua opera, tutti i sapienti restano sbalorditi e nes— suno fra i saggi è capace di chiarire il mistero di Coloro Che sono le Manifestazioni della Tua possanza e del Tuo potere. Ogni uomo d’intuizione si è proclamato incapace di scalare le vette del Tuo sapere e ogni uomo di dottrina ha riconosciuto di non essere riuscito a scrutare la natura della Tua Essenza.

Avendo sbarrato la via che conduce a Te, in virtù della Tua autorità e in forza del Tuo volere hai chiamato all’esistenza Coloro Che sono le Manifestazioni del Tuo Essere, hai affidato Loro il Tuo messaggio per la Tua gente, Ne hai fatto le Albe della Tua ispirazione, gli Esponenti della Tua Rivelazione, i Tesori del Tuo Sapere e i Depositari della Tua Fede, affinché per mezzo Loro tutti gli uomini volgano il viso verso di Te e si avvicinino al regno della Tua Rivelazione e al cielo della Tua grazia.

T’imploro, dunque, per Te Stesso e per Loro, d’inviare dalla destra del trono della Tua grazia su tutti coloro che dimorano sulla terra ciò che li deterga dalla macchia delle loro trasgressioni contro di Te e li renda assolutamente devoti al Tuo Essere, o Tu nella Cui mano è la sorgente di tutti i doni, sì che tutti si levino a servire la Tua Causa distaccandosi completamente da altro che Te. Tu sei l’Onnipotente, il Gloriosissimo, l’Assoluto.

Mio Dio, mio Maestro, mio Diletto! Sono Tuo servo e figlio del Tuo servo. Ho afferrato saldamente la corda della Tua grazia e mi sono aggrappato all’orlo della veste della Tua amorosa provvidenza. Per il Tuo Più Grande Nome, Che designasti infallibile Bilancia fra le nazioni e Tua Prova sicura per tutti gli uomini, Ti supplico di non lasciarmi, di non abbandonarmi ai miei desideri corrotti. Preservami all’ombra della Tua Suprema Impeccabilità e permettimi di magnificare il Tuo Essere fra le schiere delle Tue creature. Non negarmi le fragranze divine dei Tuoi giorni e non privarmi dei dolci aromi che spirano dall’Oriente della Tua Rivelazione. Col potere della Tua grazia che ha abbracciato tutte le cose create e della Tua misericordia che ha sorpassato l’intera creazione, conferiscimi il bene di questo mondo e di quello avvenire. Tu sei Colui Che tiene in pugno il regno di tutte le cose. Per Tuo decreto, fai quello che vuoi e, in forza del Tuo potere, scegli tutto ciò che desideri. Nessuno può resistere al Tuo volere. Nulla può esaurire l’impellente forza del Tuo comando. Non v’è altro Dio che Te, il Potentissimo, il Gloriosissimo, il Munificentissimo.

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63. Vedi, mio Dio, il Tuo servo dimorare in questa prigione, interamente distaccato da tutti fuorché Te, gli occhi rivolti verso l’Oriente della Tua misericordia, il cuore anelante alle meravigliose manifestazioni della Tua grazia. Tu hai contato, Mio Signore, i mali che l’hanno afflitto sulla Tua via. Lo vedi attorniato da Tue creature che hanno trasgredito ribellandosi a Te, che si sono intromesse fra lui e i Tuoi amati, che hanno stabilito dimorasse in questa terra oltraggiandoTi, che hanno impedito ai Tuoi servi di rivolgersi a Te.

Di tutto questo Ti rendo grazie, mio Signore! T’imploro di assistere me e coloro che mi amano a magnificare la Tua Parola e di conferirci una forza tale che i mali e le tribolazioni di questo mondo non riescano a impedirci di ricordarTi e di celebrare le Tue virtù. Il potere Tu hai di fare ogni cosa e su ogni cosa risplendi.

Ogni conquistatore è un semplice schiavo che la Tua mano ha assoggettato e dinanzi all’immensità della Tua ricchezza il più ricco dei ricchi è un indigente. Di fronte alle manifestazioni della Tua gloria, il più nobile dei nobili è umiliato e in confronto ai convincenti segni della Tua autorità il più potente dei potentati non è che un miserabile.

Squarcia, o Mio Dio, il velo delle vane immaginazioni che ha oscurato la visione del Tuo popolo, sì che tutti accorrano a Te, seguendo la strada del Tuo compiacimento e percorrendo le vie della Tua Fede. Mio Dio, siamo Tuoi servi e Tuoi schiavi. Tu ci basti, tanto che possiamo fare a meno del mondo e di tutto quello che vi si trova. Completamente paghi di quanto ci è accaduto sulla Tua via esclamiamo: «Lodato sii Tu, nelle Cui mani sono i reami della rivelazione e della creazione e tutti i regni della terra e del cielo!»

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64. Lode a Te, Signore mio Dio, mio Maestro! Odi i sospiri di coloro che, pur anelando a mirare il Tuo volto, sono separati da Te e lontani dalla Tua corte. Sei testimone dei lamenti proferiti da coloro che Ti hanno riconosciuto, a causa dell’esilio da Te e della brama d’incontrarTi. Per quei cuori che non contengono altro che i tesori del Tuo ricordo e della Tua lode e che mostrano soltanto le testimonianze della Tua grandezza e le prove della Tua potenza, T’imploro di concedere ai Tuoi servi che Ti desiderano la forza di avvicinarsi al sito della rivelazione dello splendore della Tua gloria e di aiutare coloro che hanno riposto le speranze in Te a entrare nel tabernacolo del Tuo favore e della Tua misericordia trascendenti.

Sono ignudo, mio Dio! Vestimi col manto delle Tue tenere misericordie. Sono assetato, dammi da bere dagli oceani dei Tuoi munifici favori. Sono straniero, avvicinami alla sorgente dei Tuoi doni. Sono infermo, aspergimi con le acque risanatrici della Tua grazia. Sono prigioniero, liberami dall’asservimento col potere della Tua possanza e in forza del Tuo volere, affinché sulle ali del distacco io mi libri verso le somme vette del Tuo creato. In verità, Tu fai ciò che preferisci. Non v’è altro Dio che Te, l’Aiuto nel pericolo, il Gloriosissimo, l’Assoluto.

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65. Glorificato sei Tu, mio Dio! Sai che il mio solo scopo nel rivelare la Tua Causa è stato di rivelare Te e non me e di manifestare la Tua, non la mia gloria. Sulla Tua via e per ottenere il Tuo beneplacito, ho disdegnato riposo, gioia, diletto. In ogni momento e condizione il mio sguardo è rimasto costantemente fisso sui Tuoi precetti e i miei occhi rivolti verso le cose che mi hai ordinato di osservare nelle Tue Tavole. Ogni mattina mi sono svegliato alla luce della Tua lode e del Tuo ricordo e sono giunto a sera respirando le fragranze della Tua misericordia.

E quando l’intera creazione fu vivificata e tutta la terra sconvolta, e allorché i dolci effluvi del Tuo nome, il Lodatissimo, avevano quasi cessato di spirare sui Tuoi reami e i venti della Tua misericordia si erano pressoché placati in tutti i Tuoi dominî, col potere della Tua possanza mi suscitasti fra i Tuoi servi e mi comandasti di palesare fra la gente la Tua sovranità. Perciò, rafforzato dal Tuo aiuto e dal Tuo potere, mi levai davanti a tutte le Tue creature e convocai a Te tutte le moltitudini, annunziai a tutti i Tuoi servi i Tuoi favori e i Tuoi doni, li invitai a volgersi verso questo Oceano, ogni goccia delle cui acque proclama a tutti coloro che sono in cielo e in terra che in verità Egli è Sorgente d’ogni vita, Vivificatore dell’intera creazione, Oggetto dell’adorazione di tutti i mondi, Prediletto d’ogni cuore che comprende, Desìo di tutti coloro che Ti son vicini.

I furiosi venti dell’odio dei malfattori che pur imperversarono su questa Lampada, non Gl’impedirono mai, nel suo amore per la Tua bellezza, di diffondere la fragranza della Tua luce. Quanto più aumentavano le trasgressioni perpetrate contro di Te, tanto più cresceva la mia brama di rivelare la Tua Causa. Quanto più s’inasprirono le tribolazioni – la Tua gloria mi è testimone – tanto più ampia misura della Tua sovranità e della Tua forza fu da me elargita alle Tue creature.

Infine i trasgressori mi gettarono nella città-prigione di ‘Akká e i miei congiunti furono fatti prigionieri a Baghdád. La forza della Tua possanza mi è testimone, mio Dio! Ogni affanno che mi è toccato sulla Tua via ha aumentato la mia gloria e accresciuto la mia letizia. Giuro per Te, Che sei il Re dei Re! Nessuno dei sovrani della terra ha il potere d’impedirmi di ricordarTi o di celebrare le Tue virtù. Anche se si alleassero – come fecero – contro di me e contro di me brandissero le spade più affilate e le più aguzze lance, non esiterei a magnificare il Tuo nome dinanzi a tutti coloro che sono nel Tuo cielo e sulla Tua terra. No, griderei: «O mio Diletto, ecco il volto che ho offerto per il Tuo, ecco lo spirito che ho sacrificato per il Tuo, ecco il sangue che mi scorre nelle vene e che per amor Tuo e sulla Tua via brama d’essere versato». 5

Pur dimorando, come vedi, mio Dio, in un luogo fra le cui mura non s’ode altra voce che quella dell’eco, chiuse tutte le porte degli agi e del benessere e apparentemente circondati da buio fitto, pure la mia anima è stata così infiammata d’amore per Te che nulla può spegnerne il fuoco o sMirzarvi la bruciante vampa del desiderio. Essa grida levando la voce fra i Tuoi servi e, in ogni momento e circostanza, li invita a Te.

Per il Tuo Più Grande Nome, T’imploro di aprire gli occhi dei Tuoi servi, sì che Ti vedano risplendere sull’orizzonte della Tua maestà e della Tua gloria, e gracchiare di corvo non li distragga dalla voce della Colomba della Tua sublime unicità, e putride acque non impediscano loro di gustare il puro vino della Tua munificenza e di bere dagli eterni rivoli dei Tuoi doni.

Riuniscili dunque attorno a questa Legge divina, il cui patto hai stretto con tutti i Tuoi Profeti e i Tuoi Messaggeri, le cui ordinanze hai vergato nelle Tue Tavole e nelle Tue Scritture. Innalzali inoltre a tali altezze onde riescano a udire il Tuo Invito.

Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. In verità, sei l’Inaccessibile, il Gloriosissimo.

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66. Glorificato sei Tu, Signore mio Dio! Mi vedi dimorare in questa prigione posta dietro mari e monti e sai bene che cosa ho patito per amor Tuo e per il bene della Tua Causa. Mio Dio, sei Colui Che col Suo decreto mi ha suscitato, ordinandomi d’insediarmi sul Suo seggio e di convocare tutti gli uomini alla corte della Sua misericordia. Mi hai comandato di proclamare le cose che destinasti loro nella Tavola del Tuo decreto e che vergasti con la Penna della Tua Rivelazione e mi hai ingiunto il dovere di accendere il fuoco del Tuo amore nel cuore dei Tuoi servi e di avvicinare alla dimora del Tuo trono tutte le genti della terra.

E quando, per Tuo ordine, mi levai a convocare, col Tuo permesso, tutte le Tue creature, i Tuoi servi ribelli mi osteggiarono. Chi si allontanò da me, chi disconobbe il mio diritto, chi esitò, chi infine rimase molto confuso, benché la Tua testimonianza fosse stata esposta davanti ai seguaci di tutte le religioni, la Tua prova fosse stata dimostrata a tutte le genti della terra e i segni della Tua possanza fossero stati manifestati con tale forza da pervadere l’intera creazione.

Mi osteggiarono perfino i miei congiunti anche se, come sai, mi erano cari e per i quali avevo desiderato ciò che avevo desiderato per me stesso. Questi sono coloro che, quando seppero ch’ero stato gettato in prigione, perpetrarono contro di me cose che nessuno sulla terra aveva fatto.

T’imploro dunque mio Dio, per il Tuo nome col quale hai separato la verità dalla negazione, di purificare il loro cuore da ogni malvagio proposito e di farli avvicinare a Colui Che è l’Alba dei Tuoi nomi e dei Tuoi attributi.

Mio Dio, sai che in questo giorno della rivelazione del Tuo augustissimo Essere, apparso nel Tuo nome, il Gloriosissimo, ho reciso qualunque legame mi leghi a qualsiasi Tua creatura eccetto il legame eccelso che mi unisce a chiunque si aggrappi a Te. Sai che ho sciolto qualunque catena mi avvinca ad altri dei miei congiunti fuorché coloro che si sono avvicinati al Tuo più fulgido volto.

Non ho altro volere che il Tuo, mio Signore, e non nutro altro desiderio fuorché il Tuo. Dalla mia penna scorrono solo gli appelli che la Tua eccelsa Penna ha proferito e la mia bocca pronuncia solo ciò che il Più Grande Spirito ha proclamato nel regno della Tua eternità. Sono mosso dai venti del Tuo volere solamente e non dico parola se non quella che sono indotto a proferire, col Tuo permesso e per Tua ispirazione.

Lode a Te, Che sei il Prediletto di tutti quelli che Ti hanno conosciuto e il Desio dei cuori di coloro che Ti son devoti, ché mi hai fatto bersaglio dei mali che patisco nel mio amore per Te e oggetto delle aggressioni sferrate contro di me sulla Tua via. La Tua gloria mi è testimone! Non posso per nessuna ragione spazientirmi per le avversità che ho sopportato nel mio amore per Te. Dal primo giorno in cui Ti sei rivelato a me, ho accettato di subire tribolazioni d’ogni sorta. In ogni istante della vita la mia testa T’invoca dicendo: «Mio Signore, fa’ ch’io sia innalzata in punta di lancia sulla Tua via!» e il mio sangue Ti supplica dicendo: «Mio Dio, fa’ ch’io tinga la terra per amor Tuo e per il Tuo compiacimento!» Sai che non ho cercato mai di proteggere il mio corpo dalle afflizioni, ma ho sempre pregustato le cose che ordinasti per Me nelle Tavole del Tuo decreto.

Guarda dunque, o mio Dio, alla mia solitudine fra i Tuoi servi e alla mia lontananza dai Tuoi amici e dai Tuoi prediletti. Per le piogge delle nuvole della Tua misericordia, con cui facesti germogliare i boccioli della Tua lode e dei Tuoi detti e i fiori della Tua saggezza e della Tua testimonianza nel cuore di tutti coloro che hanno riconosciuto la Tua unicità, T’imploro di donare ai Tuoi servi e ai miei congiunti i frutti dell’albero della Tua unità, in questi giorni in cui sei assiso sul trono della Tua misericordia. Mio Signore, non impedire che ottengano le cose che possiedi e prescrivi per loro ciò che li aiuti a scalare le vette della Tua grazia e del Tuo favore. Porgi loro altresì da bere le acque vive del Tuo sapere e disponi per loro il bene di questo mondo e di quello avvenire.

In verità, Tu sei il Signore di Bahá, l’Amato del suo cuore, l’Oggetto del suo desìo, l’Ispiratore della sua bocca, la Sorgente della sua anima. Non v’è altro Dio che Te, l’Inaccessible, l’Altissimo, In verità, sei l’Onnipotente, il Più Eccelso, Colui Che sempre perdona, il Misericordiosissimo.

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67. Glorificato sei Tu, o Signore mio Dio! Ti rendo grazie per avermi reso capace di riconoscere la Manifestazione di Te Stesso, per avermi separato dai Tuoi nemici, per aver messo a nudo innanzi ai miei occhi i loro misfatti e le loro cattive azioni nei Tuoi giorni e per avermi liberato da ogni attaccamento a loro e concesso di volgermi interamente verso la Tua grazia e i Tuoi munifici favori. Ti rendo grazie anche per aver fatto scendere su me dalle nuvole del Tuo volere ciò che mi ha tanto purificato dalle insinuazioni degl’infedeli e dalle allusioni dei miscredenti, da consacrarTi interamente il cuore, fuggendo da coloro che hanno negato la luce del Tuo sembiante. Ti ringrazio, inoltre, per avermi dato la forza di restare saldo nel Tuo amore, di narrare le Tue lodi e di esaltare le Tue virtù, e per avermi dato da bere dal calice della Tua misericordia che ha trasceso tutte le cose visibili e invisibili.

Tu sei l’Onnipotente, l’Eccelso, il Gloriosissimo, l’Amorosissimo.

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68. Lodato Tu sia, mio Dio! Mi vedi rinchiuso in questa Prigione e sai che vi sono entrato solamente per amor Tuo, per la glorificazione della Tua parola e la proclamazione della Tua Causa. In questo momento T’invoco, o Tu Che sei il Signore di tutti i mondi, implorandoTi, per il Tuo indubitato Nome, di attrarre i cuori dei Tuoi servi verso l’Alba dei Tuoi più eccelsi titoli e l’Oriente dei Tuoi più splendidi segni.

Mio Dio, se non fosse per le tribolazioni che mi colgono sulla Tua via, come potrebbe il mio cuore gioire nei Tuoi giorni? E cosa potrebbe tingere il volto dei Tuoi prescelti agli occhi delle Tue creature, se non il sangue versato per amor Tuo? Giuro per la Tua potenza! L’ornamento che adorna il sembiante dei Tuoi diletti è il sangue che, nel loro amore per Te, gronda loro dalla fronte sul viso.

Mio Dio, vedi come ogni osso del mio corpo sia come un flauto che suona la musica della Tua ispirazione, rivelando i segni della Tua unicità e i chiari pegni della Tua unità. Mio Dio, Ti supplico, per il Tuo nome che illumina tutte le cose, di suscitare quei Tuoi servi che porgano orecchio alla voce delle melodie che salgono dalla destra del trono della Tua gloria. Fa’ dunque che bevano dalla mano della Tua grazia il vino della Tua misericordia, sì che esso rassicuri il loro cuore e li volga dalla sinistra delle futili fantasie e vane immaginazioni verso la destra della fiducia e della certezza.

Ora che li hai guidati fino alla porta della Tua grazia, o mio Signore, per la Tua munificenza, non li allontanare. E ora che li hai chiamati all’orizzonte della Tua Causa, per la Tua benevolenza e per il Tuo favore, non li tenere lontani da Te. Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnisciente, Colui Che di tutto è informato.

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69. Glorificato sei Tu, Signore mio Dio! La mia lingua, del corpo e del cuore, i miei arti e le mie membra, ogni vena pulsante entro di me, ogni capello sul mio capo, tutto in me proclama che Tu sei Dio e che non v’è altro Dio che Te. Dall’eternità sei stato infinitamente eccelso al di sopra di tutte le similitudini e i paragoni e santificato da qualunque cosa appartenga alla creazione che hai generato e plasmato. Dall’eternità sei rimasto solo senza nessuno che condividesse la maestà della Tua unicità e sei stato molto al di sopra dei casi e delle vicende alle quali le Tue creature sono tutte esposte.

E quando Ti proponesti di dimostrare la forza del Tuo sovrano potere e di glorificare la Tua parola e di guidare i passi del Tuo popolo suscitasti fra le Tue creature Uno dei Tuoi servi, Lo inviasti coi segni della Tua sovranità e Lo dotasti dei chiari pegni della Tua unicità, sì che adempisse la Tua testimonianza presso tutte le cose create e perfezionasse la Tua prova dinanzi a tutti gli uomini. 3

Non appena Si rivelò, come Tu ordinasti, e invitò i Tuoi servi a volgersi verso i Tuoi doni e a drizzare il viso verso l’orizzonte del Tuo sapere, fra loro apparvero i segni della discordia. Alcuni risposero al Tuo invito e, senza la minima esitazione, obbedirono alle Tue ingiunzioni. Altri Ti volsero le spalle e seguirono i desideri di una corrotta inclinazione.

T’imploro, mio Dio, per il Tuo Più Grande Nome, di estasiare le nazioni con la potenza della Parola che decretasti fosse la regina di tutte le parole, la Parola grazie alla quale le buone perle della Tua saggezza celata furono svelate e palesati i preziosi misteri racchiusi in Te. Per la Tua grazia e la Tua munificenza, non privarli delle cose che desiderasti per loro e non permettere che siano allontanati dalle rive dell’Oceano della Tua presenza.

Ogni esistenza, visibile o invisibile, o mio Signore, attesta che la Tua misericordia ha sorpassato tutte le cose create e che la Tua amorevolezza ha ammantato l’intera creazione. Guardali, Ti supplico, con gli occhi della Tua misericordia. Tu sei Colui Che sempre perdona, il Più Compassionevole. Trattali come s’addice alla Tua gloria, alla Tua maestà, alla Tua grandezza, alla Tua munificenza e alla Tua grazia e non secondo le limitazioni loro imposte o le infinite vicissitudini della vita terrena.

Tu sai, mio Signore, che sono solo uno dei Tuoi servi. Ho gustato la dolcezza del Tuo dire, ho ricono— sciuto la Tua unità e la Tua unicità, ho volto il viso verso la Sorgente dei Tuoi più eccellenti nomi e l’Alba dei Tuoi trascendenti attributi e ho desiderato che Tu mi permetta d’immergermi nell’oceano della Tua unicità e d’essere sommerso dalle possenti acque della Tua unità.

Assistimi con la Tua corroborante grazia, o mio Signore, a compiere quello che desiderasti e non negarmi le cose che possiedi. Mandami in estasi con le meraviglie dei Tuoi detti a tal segno che il rumore e la distrazione di questo mondo non riescono a impedirmi di volgermi a Te, non possono scuotere la mia costanza nella Tua Causa e non distolgano il mio sguardo dall’orizzonte della Tua grazia. Aiutami altresì, mio Dio, a fare ciò che Ti piace e a compiere il Tuo volere. Scrivi per me, inoltre, il bene di questo mondo e di quello avvenire e disponi per me un seggio di verità alla Tua presenza. Il potere Tu hai di fare quello che vuoi e di governare come desideri. Non v’è altro Dio che Te, l’Inaccessibile, il Gloriosissimo, il Più Grande.

Ogni lode a Te, Signore dei Mondi e Oggetto d’adorazione per l’intera creazione.

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70. Tutto ciò che dianzi fioriva nel Paradiso della Tua trascendente unicità è ora svanito, mio Dio! Dove sono le roride nubi della Tua misericordia? I rami dell’Albe— ro della Tua unità sono spogli della veste della Tua maestà e della Tua saggezza. Dov’è la primavera dei Tuoi doni e delle Tue munificenze? L’Arca della Tua Causa giace immota nel mare della creazione. Dove sono i venti della Tua grazia e dei Tuoi favori? La Tua lampada è sferzata da ogni parte da tempeste di discordia che soffiano da ogni terra. Dov’è il globo della Tua benevolenza e della Tua protezione?

Vedi, mio Dio, gli occhi di queste povere creature fissi sull’orizzonte delle Tue ricchezze e il cuore di questi derelitti volto verso la Tua potenza! O Tu Che sei il solo Desìo di coloro che Ti hanno riconosciuto e l’Oggetto dell’adorazione dell’intera creazione, T’imploro di non permettere, ora che li hai attratti con la Tua più eccelsa Parola, che siano allontanati dal Tabernacolo da Te innalzato nel Tuo nome, il Gloriosissimo.

Sono duramente oppressi da inquietudini, mio Signore, e attorniati da malvagi. E dunque manda dal cielo del Tuo comando le Tue schiere invisibili che, tenendo alte le insegne della Tua vittoria, li aiutino sulla Tua terra e li proteggano dai Tuoi avversari.

Per il Tuo nome, grazie al quale le nuvole si sono disciolte in pioggia, i fiumi hanno straripato e il fuoco del Tuo amore è stato acceso in tutto il Tuo dominio, T’imploro, mio Dio, di assistere il Tuo servo che si è rivolto a Te, che ha proclamato la Tua lode e deciso d’aiutarTi. Fortifica, dunque, il suo cuore, o mio Dio, nel Tuo amore e nella Tua fede. Questo è meglio per lui di tutto ciò che è stato creato nella Tua terra, perché il mondo e tutto quel che vi si trova perirà, ma ciò che appartiene a Te durerà tanto quanto i Tuoi più eccelsi nomi. Per la Tua gloria! Anche se il mondo durasse quanto il Tuo dominio, porvi i proprî affetti sarebbe ugualmente sconsiderato, per coloro che hanno bevuto dalle mani della Tua misericordia il vino della Tua presenza e tanto più per chi ne riconosca la fuggevolezza e sia convinto della sua transitorietà. I casi che lo colgono e le vicende cui tutte le sue cose sono continuamente soggette ne attestano la transitorietà.

Chiunque ha riconosciuto Te non si volgerà ad altri che Te e non Ti chiederà altro che Te Stesso. Tu sei il solo Desiderio del cuore di chi ha il pensiero fisso su di Te e la più alta aspirazione di chiunque Ti sia totalmente devoto.

Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, l’Aiuto nel pericolo, il Gloriosissimo, il Potentissimo.

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71. Magnificato sia il Tuo Nome, o mio Dio, perché hai manifestato il Giorno che è il Re dei Giorni, il Giorno che annunziasti ai Tuoi Prescelti e ai Tuoi Profeti nelle Tue più eccelse Tavole, il Giorno in cui diffondesti lo splendore della gloria di tutti i Tuoi Nomi su tutte le cose create. Grande è la benedizione di chiunque si è volto verso di Te, è pervenuto alla Tua presenza e ha colto gli accenti della Tua voce.

T’imploro, o mio Signore, per il nome di Colui intorno al Quale rotea in adorazione il regno dei Tuoi nomi, di voler benignamente assistere coloro che Ti sono cari a glorificare la Tua parola fra i Tuoi servi e a spargere ovunque la Tua lode fra le Tue creature, così che le estasi della Tua rivelazione possano colmare le anime di tutti gli abitanti della Tua terra.

Dacché, o mio Signore, li guidasti alle acque vive della Tua grazia, concedi con la Tua munificenza, che essi non siano tenuti lungi da Te. E poiché li convocasti all’abitazione del Tuo trono, non li allontanare dalla Tua presenza, grazie alla Tua amorosa gentilezza. Fa’ scendere su di loro ciò che li distacchi interamente da tutto ciò che non sia Te e consenti loro di librarsi nell’atmosfera della Tua vicinanza, in modo tale che né ascendente di oppressore, né suggerimenti di chi non ha creduto nel Tuo più augusto e potentissimo Essere siano capaci di trattenerli lontano da Te.

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72. Lodato sia il Tuo nome, o Tu nelle Cui mani è il regno di tutti i nomi e nella stretta della cui potenza si trovano tutti coloro che sono in cielo e in terra! Per Colui Che è il Tuo Più Fulgido Nome, Che facesti bersa— glio degli strali del Tuo decreto sulla Tua via, Ti supplico, o Re dell’Eternità, di squarciare i veli che hanno separato le Tue creature dall’orizzonte della Tua gloria sì che, forse, rivolgano il viso verso la Tua misericordia e si avvicinino all’Alba della Tua amorevolezza.

Non abbandonare i Tuoi servi a se stessi, mio Signore! Con l’influenza dei Tuoi detti, conducili all’Oriente della Tua ispirazione, alla Fonte della Tua Rivelazione e al Tesoro della Tua saggezza. Tu sei Colui la Cui forza e possanza tutte le cose hanno attestato, il Cui proposito nulla di tutto ciò che è stato creato nel Tuo cielo e sulla Tua terra ha avuto la capacità di vanificare.

O mio Dio, rendi dunque vittoriosi i Tuoi servi che hanno volto il viso verso di Te e diretto i passi verso il seggio della Tua grazia. Manda loro inoltre ciò che li salvi dal pericolo di volgersi ad altri che Te e dal fissare gli occhi su altri che Te.

Il potere Tu hai di fare quello che vuoi e di governare come Ti piace. Non v’è altro Dio che Te, il Dio della gloria e della saggezza!

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73. Glorificato sei Tu, Signore mio Dio! T’imploro per il Tuo Nome, il Dominatore, di preservarci dalla malvagità dei Tuoi avversari che non hanno creduto nella Tua testimonianza e hanno cavillato sulla Tua bellezza. Per il Tuo Nome, il Soggiogatore, confondi chi ha fatto torto alla Tua Precedente Manifestazione apparsa ora investita del Tuo Titolo, il Gloriosissimo. Per il Tuo Nome, il Castigatore, afferra coloro che hanno trattato con disprezzo la Tua Causa, che si sono presi gioco dei Tuoi potentissimi detti, coloro ai quali è stato impedito di raggiungere questo elevatissimo stadio. Per il Tuo Nome, il Vittorioso, permetti ai Tuoi diletti di prevalere sui Tuoi nemici e sugl’infedeli fra le Tue creature. Per il Tuo Nome, il Fenditore, squarcia il velo che nasconde le azioni di coloro che hanno macchiato il Tuo onore e insidiato la Tua Fede fra la Tua gente. Per il Tuo Nome, il Ristoratore, ristora il cuore infranto di chi ti ama e benedici benevolmente le loro opere. Per il Tuo Nome, l’Onnisciente, insegna loro le meraviglie della Tua saggezza, sì che si tengano saldamente alla Tua Fede e camminino nelle vie del Tuo compiacimento. Per il Tuo Nome, il Protettore, salvali dalla tirannia dell’oppressore, dalla cattiveria dei malvagi e dalla malizia dei fo-mentatori di discordia. Per il Tuo Nome, l’Interditore, proteggili nella fortezza della Tua Possanza e della Tua forza, ond’essi possano difendersi dagli strali del dubbio scagliati da chi si è ribellato a Te. Per il Tuo Nome Che hai benedetto più di tutti gli altri e prescelto per il Tuo favore, per il Quale rivelasti la Tua bellezza, santifica per i Tuoi servi questi giorni che la Penna del Tuo decreto ha chiaramente descritto e che, secondo il Tuo volere e la Tua saggezza, sono stati preordinati nella Tua Tavola irrevocabile. Per il Tuo Nome, il Conquistatore, sottometti alla Tua legge la gente del Tuo regno, sì che tutti si volgano verso il Tuo volto e abbandonino tutto per amor Tuo e del Tuo compiacimento.

Umilia, mio Signore, i Tuoi nemici e afferrali con la Tua possanza e la Tua forza e fa’ che siano colpiti dalla sferza della Tua collera. Mio Dio, fa’ loro sentire la Tua temibile maestà e la Tua vendetta, poiché hanno ripudiato la verità di Colui in Cui avevano creduto e Che venne loro coi Tuoi segni, le Tue chiare prove, l’evidenza del Tuo potere e le infinite rivelazioni della Tua possanza. Raccogli, inoltre, i Tuoi diletti all’ombra dell’Albero della Tua unicità e della Manifestazione della fulgente luce della Tua unità.

In verità Tu sei Colui il Cui potere è immenso, la Cui vendetta è terribile. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, il Più Forte.

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74. Magnificato sia il Tuo Nome, Signore mio Dio, ché mi facesti ascoltare la Tua voce, mi chiamasti a Te, mi apristi gli occhi per contemplare la Tua bellezza, mi illuminasti il cuore con il Tuo sapere e mi santificasti il petto dai dubbi degl’infedeli nei Tuoi giorni. O mio Dio, sono colui che giaceva profondamente addormentato sul suo giaciglio, quand’ecco mi inviasti i messaggeri delle Tue infinite misericordie e le dolci brezze del Tuo tenero amore, alitate su di me, mi risvegliarono facendomi volgere il viso verso il santuario del Tuo sapere e fissare gli occhi sugli splendori della luce del Tuo volto.

Non sono che una povera creatura, mio Signore! Vedi come mi aggrappo al manto delle Tue ricchezze. Dall’oscurità e dalla distrazione sono fuggito verso il fulgore della luce del Tuo sembiante. La Tua gloria mi è testimone, se Ti ringraziassi per tutto il tempo del Tuo regno e la durata del cielo della Tua onnipotenza, ancora non avrei ripagato le Tue infinite elargizioni.

T’imploro, mio Signore, per il Tuo Nome, il Sempiterno, e per il Tuo Nome Che ordinasti fosse il massimo Strumento per unirTi ai Tuoi servi, di concedere ch’io corra a ripararmi presso la Tua porta e innalzi la Tua lode. Disponi, dunque, per me, in tutti i Tuoi mondi, ciò che mi consenta di mettermi sotto la Tua ombra ed entro i recinti della Tua corte.

In verità, sei l’Onnipotente, il Più Munifico, il Più Eccelso, Colui Che sempre perdona, il Più Generoso.

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75. Ogni lode a Te, Signore mio Dio! Non so come cantare la Tua lode, come descrivere la Tua gloria, come invocare il Tuo Nome. Se T’invoco col Tuo Nome, Colui Che tutto possiede, devo riconoscere che Colui Che tiene in pugno gl’immediati destini di tutto il creato non è che un vassallo che dipende da Te e la creazione di una sola parola pronunciata dalla Tua bocca. E se Ti proclamo col Nome di Colui Che tutto soggioga, scopro immediatamente che Egli è soltanto un supplice prostrato nella polvere, colto dal terrore della Tua temibile potenza, della Tua sovranità e del Tuo potere. E se mi attento a descriverTi glorificando l’unicità del Tuo Essere, subito mi accorgo che tale concetto è solo una nozione intessuta dalla mia fantasia e che Tu sei sempre stato incommensurabilmente eccelso al di là delle vane immaginazioni concepite dai cuori umani.

La gloria del Tuo potere mi è testimone! Chiunque pretenda d’averTi conosciuto ha dimostrato, con la sua pretesa, la propria ignoranza e chiunque creda d’essere giunto a Te, tutti gli atomi della terra ne attesterebbero l’impotenza e ne proclamerebbero il fallimento. Ma in virtù della Tua misericordia che ha sorpassato i reami della terra e del cielo, Ti sei degnato d’accettare dai Tuoi servi la lode e l’onore che essi rendono al Tuo Essere eccelso e hai ingiunto loro di celebrare la Tua gloria, affinché le insegne della Tua guida siano dispiegate nelle Tue città e le prove della Tua misericordia siano diffuse fra le Tue nazioni, sì che tutti giungano a ciò che destinasti con il Tuo decreto e ordinasti con il Tuo irrevocabile volere e col Tuo scopo.

Ora che ho attestato la mia impotenza e l’impotenza dei Tuoi servi, T’imploro, per lo splendore della luce della Tua bellezza, di non rifiutare alle Tue creature l’accesso alle sponde del Tuo più santo oceano. Conducile, quindi, o mio Dio, con la divina soavità delle Tue melodie, al Trono della Tua gloria e al sito della Tua eterna santità. In verità, sei il Più Potente, il Legislatore Supremo, il Grande Donatore, il Più Eccelso, il Sempre Desiderato.

O mio Dio, concedi dunque al Tuo servo che si è rivolto a Te, che ha fissato lo sguardo su di Te, che si è afferrato alla corda della Tua misericordia e del Tuo favore, di bere le acque di vita della Tua misericordia e della Tua grazia, Fa’ ch’egli ascenda alle altezze cui aspira e non negargli ciò che possiedi. In verità, sei Colui Che sempre perdona, il Munificentissimo.

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76. Lodato sii Tu, Signore mio Dio! Ogni qual volta mi attento a nominarTi, la sublimità del Tuo rango e la soverchiante grandezza della Tua potenza me lo impediscono. Se Ti lodassi per tutta l’immensità del Tuo dominio e la durata della Tua sovranità, scoprirei che la mia lode s’addice soltanto a coloro che sono come me, Tue creature generate in virtù del Tuo decreto e foggiate dalla potenza del Tuo volere. E ogni qual volta la Mia penna attribuisca gloria a uno dei Tuoi Nomi, mi sembra d’udirne i lamenti per la lontananza da Te e di riconoscerne il pianto per la separazione dal Tuo Essere. Attesto che chiunque non sia Te è solo una Tua creazione ed è tenuto nel cavo della Tua mano. Che Tu accetti le azioni e le lodi delle Tue creature è una prova delle meraviglie della Tua grazia e dei Tuoi munifici favori e una manifestazione della Tua generosità e della Tua provvidenza.

T’imploro, mio Signore, per il Tuo Più Grande Nome col quale separasti la luce dal fuoco e la verità dalla negazione, di far scendere su me e sui miei amati che sono in mia compagnia il bene di questo mondo e del mondo avvenire. Dotaci dunque dei Tuoi mirabili doni, celati a occhi umani. In verità, Tu sei l’Artefice di tutta la creazione. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, il Gloriosissimo, l’Altissimo.

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77. Tu, di fronte alla Cui terribile maestà tutte le cose hanno tremato, nel Cui pugno sono i destini di tutti gli uomini, verso la Cui grazia e la Cui misericordia sono volti i visi di tutte le Tue creature! T’imploro, pel Tuo Nome che decretasti fosse lo spirito di tutti i nomi che sono nel regno dei nomi, di proteggerci dalle insinuazioni di coloro che si sono allontanati da Te e hanno ripudiato la verità del Tuo augustissimo ed eccellentissi— mo Essere, in questa Rivelazione che ha fatto tremare il regno dei Tuoi nomi.

Sono una Tua ancella, mio Signore! Ho volto il viso verso il santuario dei Tuoi benèfici favori e l’adorato tabernacolo della Tua gloria. Purificami da tutto ciò che non è Tuo e rafforzarmi per amarTi e per adempiere il Tuo compiacimento, sì che mi delizi nella contemplazione della Tua bellezza, mi liberi da ogni attaccamento a qualunque Tua creatura e proclami in ogni istante: «Sia magnificato Iddio, il Signore dei mondi!»

O mio Signore, fa’ che mio cibo sia la Tua bellezza, mia bevanda la luce della Tua presenza, mia speranza il Tuo compiacimento, mia opera la Tua lode, mio compagno il Tuo ricordo, mio aiuto la Tua sovranità, mia casa la Tua dimora e mia dimora il seggio che hai innalzato al di sopra delle limitazioni di coloro che sono separati da Te come da un velo.

In verità, Tu sei il Dio del potere, della forza e della gloria.

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78. Lodato Tu sia, o Signore mio Dio! Ogni qual volta Ti ricordo e medito sulle Tue virtù, sono colto da tale estasi e sono tanto affascinato da Te, che mi sento incapace di menzionare il Tuo nome e di magnificarTi. Sono ricondotto a tali altezze da comprendere che il mio essere è identico al ricordo di Te nel Tuo regno e all’essenza della Tua lode fra i Tuoi servi. Fino a quando questo essere vivrà, la Tua lode continuerà a essere diffusa fra le Tue creature e il Tuo ricordo sarà glorificato dal Tuo popolo.

Ogni uomo d’intuizione fra i Tuoi servi è persuaso che il mio essere viva in eterno e non muoia mai, poiché il Tuo ricordo è eterno e dura quanto il Tuo Essere, e la Tua lode è eterna e dura finché duri la Tua sovranità. Per suo mezzo sei glorificato dai Tuoi favoriti che T’invocano e dai sinceri fra i Tuoi servi. Anzi, la lode con cui chiunque nell’intera creazione possa lodarTi procede da questo essere sublime e ad esso ritorna, come il sole che, mentre risplende, diffonde il suo fulgore su tutto quanto è esposto ai suoi raggi. La luce riversata su tutte le cose è generata da questo sole e ad esso deve ritornare.

Eccelso, incommensurabilmente eccelso sei Tu, oltre ogni tentativo di misurare la grandezza della Tua Causa, al di là di ogni paragone si cerchi di fare, al di sopra degli sforzi della favella umana di esprimerne il significato! Dall’eternità sei esistito, solo senza che nessuno Ti fosse accanto e per l’eternità continuerai a rimanere il medesimo nella sublimità della Tua essenza e nelle inaccessibili vette della Tua gloria.

E quando Ti proponesti di farTi conoscere dagli uomini, rivelasti l’una dopo l’altra le Manifestazioni della Tua Causa e ordinasti che ciascuna di esse fosse un segno della Tua Rivelazione fra la Tua gente e l’Alba del Tuo invisibile Essere fra le Tue creature, fino al momento in cui, secondo il Tuo decreto, tutte le Tue precedenti Rivelazioni culminarono in Colui Che designasti Signore di tutti coloro che sono nel cielo della rivelazione e nel regno della creazione, Colui Che Tu hai stabilito fosse il Sovrano Signore di tutti coloro che sono nei cieli e sulla terra. È Lui Che hai deciso fosse Araldo della Tua Più Grande Rivelazione e Annunciatore del Tuo Più Antico Splendore. E in questo non avesti altro scopo che mettere alla prova coloro che hanno manifestato i tuoi più eccelsi titoli a tutti coloro che sono in cielo e sulla terra. È Lui Colui al Quale ingiungesti di stabilire il Suo patto con tutte le cose create.

E quando la Tua promessa fu compiuta e il tempo stabilito si concluse, Colui Che è il Possessore di tutti i Nomi e gli Attributi fu manifestato agli uomini. Allora, tutti coloro che erano nei cieli e sulla terra furono colti da terrore, eccetto quelli che tenesti sotto la Tua protezione e preservasti al riparo del Tuo potere e della Tua benevola provvidenza. Gli accadde, per mano di quelle Tue creature che hanno peccato contro di Te, ciò che la lingua di nessuno dei Tuoi servi è capace di narrare.

GuardaLo, dunque, mio Dio, con l’occhio della Tua tenera misericordia e fa’ scendere su di lui e su coloro che lo amano tutto il bene che ordinasti nel cielo del Tuo volere e nella Tavola del Tuo decreto. Aiutali, dunque, e soccorrili poiché, in verità, Tu sei l’Onnipotente, il Più Eccelso, il Gloriosissimo, Colui Che tutto soggioga.

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79. Ogni gloria a Te, o Signore mio Dio! Faccio testimonianza per Te di ciò cui Tu Stesso facesti testimonianza per il Tuo Essere, prima del giorno in cui creasti il creato o ne facesti menzione, che Tu sei Dio e che non v’è altro Dio che Te. Dall’eternità fosti, nella Tua trascendente unicità, incommensurabilmente esaltato al di sopra della concezione che i Tuoi servi possano avere della Tua unità e per l’eternità rimarrai, nella Tua inavvicinabile Singolarità, ben lungi al di sopra della lode delle Tue creature. Nessuna parola proferita da altri che Te potrà essere confacente a Te e nessuna descrizione umana, fuor che la Tua, potrà essere adatta alla Tua natura. Tutti coloro che adorano la Tua unità sono rimasti molto sconcertati nel sondare il mistero della Tua unicità e tutti hanno confessato la propria impotenza a pervenire alla comprensione della Tua essenza e a scalare la vetta del Tuo sapere. Tutti i potenti hanno riconosciuto la propria debolezza e i dotti la propria ignoranza. Coloro che sono investiti di autorità sono nulla paragonati alle rivelazioni della Tua portentosa sovranità e coloro che sono eccelsi affondano nell’oblio posti dinanzi alle manifestazioni della Tua grande gloria. Il fulgore dei più brillanti luminari è eclissato dai fulgidi splendori del Tuo volto, e la lingua degli oratori più eloquenti balbetta sotto le libere effusioni dei Tuoi santi detti, e le fondamenta delle strutture più possenti tremano davanti alla forza travolgente del Tuo soggiogante potere.

Chi, o mio Dio, può considerarsi degno di essere ricordato quando Tu sei ricordato e chi può reputarsi capace di accennare alla Tua natura o degno di menzione nella corte della Tua trascendente unicità? Dall’eternità sei stato solo senza altri che Te e per l’eternità continuerai a essere uno solo e il medesimo. Non v’è altro Dio che Te, il Dio del potere, della gloria e della saggezza.

Glorificato sia il Tuo nome, o Signore mio Dio! Per Colui Che è la Tua eccelsa e suprema Rimembranza, Che hai inviato a tutte le Tue creature e investito del Tuo Nome, il Gloriosissimo, il Cui volere hai ordinato fosse il Tuo volere, di Cui hai decretato che il Suo fosse il rivelatore del Tuo Essere, la Sua essenza l’alba della Tua saggezza, il Suo cuore il tesoro della Tua ispirazione, il Suo petto l’oriente dei Tuoi più eccellenti attributi e dei Tuoi più eccelsi titoli, la Sua lingua la sorgente delle acque della Tua lode e la fonte dei rivoli dolcemente scorrenti della Tua saggezza, T’imploro d’inviarci ciò che ci permetta di fare a meno di tutto fuorché Te e ci faccia volgere i passi verso il santuario del Tuo compiacimento e aspirare alle cose che disponesti per noi secondo il Tuo irrevocabile decreto. Dacci dunque il potere, o mio Dio, di dimenticare noi stessi e di aggrapparci tenacemente a Colui Che è la Manifesta— zione del Tuo Essere, il Più Eccelso, il Sommo. Accordaci inoltre ciò che è meglio per noi e iscrivici fra quei Tuoi servi che hanno ripudiato l’idolo (Mirza Yahyá), che hanno fermamente creduto in Te, che sono stati insediati sul trono della certezza in tal guisa che i sussurri del Maligno non sono riusciti a impedir loro di volgere il viso verso il Tuo nome, il Misericordiosissimo.

Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace e di ordinare quello che vuoi. Non v’è altro Dio che Te, Colui Che tutto possiede, l’Altissimo, l’Onnipotente, il Generosissimo, l’Onnisciente, il Sapientissimo.

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80. O Tu, la Cui rimembranza è la delizia delle anime di tutti coloro che Ti bramano, il Cui nome è l’esultanza del cuore di tutti coloro che sono interamente devoti al Tuo volere, la Cui lode è cara a coloro che si sono avvicinati alla Tua corte, il Cui volto è l’ardente desiderio di tutti coloro che hanno riconosciuto la Tua verità, la Cui afflizione è il rimedio dei mali di chi ha abbracciato la Tua Causa, la Cui calamità è la somma aspirazione di coloro che si sono liberati da ogni attaccamento ad altri che Te!

Glorificato, incommensurabilmente glorificato, sei Tu, nelle Cui mani è l’imperio di tutto ciò che è nei cieli e tutto quel che è sulla terra, o Tu, Che con una sola parola della Tua bocca, hai fatto spirare e svanire tutte le cose e Che, con un’altra parola, hai ricombinato e riunito tutto quello che era stato separato! Magnificato sia il Tuo nome, o Tu Che hai potere su tutti coloro che sono nei cieli e tutti coloro che sono sulla terra, il Cui dominio abbraccia tutto ciò che è nel cielo della Tua Rivelazione e nel regno della Tua creazione. Nessuno può eguagliarTi nei Tuoi regni creati, nessuno paragonarsi a Te nell’universo che forgiasti. Nessuna mente Ti ha compreso e l’aspirazione di nessuna anima Ti ha mai raggiunto. Giuro per la Tua possanza! Se una persona volasse per l’immensità del Tuo sapere, su qualsiasi ala, tanto a lungo quanto durerà il Tuo Essere, ancora non avrebbe il potere di oltrepassare i limiti che il mondo contingente le ha assegnato. Come potrà dunque un tale uomo aspirare a librarsi nell’atmosfera della Tua più eccelsa presenza?

Egli, infatti, è dotato di una comprensione che riconosce la propria impotenza e confessa la propria peccabilità, perché se una cosa creata pretendesse qualsiasi esistenza, di fronte alle infinite meraviglie della Tua Rivelazione, tale blasfema pretesa sarebbe più odiosa di ogni altro crimine in tutti i dominî della Tua invenzione e della Tua creazione. Chi, o mio Signore, ha il potere di pretendere per sé qualsiasi esistenza, allorché Tu riveli i primi bagliori dei segni della Tua sovranità e della Tua potenza trascendenti? Posta davanti alle possenti e infinite meraviglie del Tuo incomparabile Essere, l’esistenza è nulla. 4

Lontano, infinitamente lontano, sei Tu, eccelso su tutte le cose, o Tu Che sei il Re dei Re! Ti supplico per il Tuo Essere e per coloro che sono le Manifestazioni della Tua Causa e le Albe della Tua autorità, di scrivere per noi ciò che hai scritto per i Tuoi prescelti. Non negarci ciò che ordinasti per i Tuoi amati, che, non appena il Tuo appello li raggiunse, corsero a Te e quando gli splendori della luce del Tuo sembiante si riversarono su di loro si prosternarono immediatamente in adorazione dinanzi al Tuo volto.

Siamo Tuoi servi, o mio Signore, e nella stretta del Tuo potere. Se ci punirai con il castigo inflitto alle generazioni precedenti e susseguenti, il Tuo verdetto sarà sicuramente giusto e il Tuo atto degno di lode. Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, il Gloriosissimo, l’Aiuto nel pericolo, Colui Che esiste da Sé.

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81. Lode a Te, Che inclinasti l’orecchio al sospiro di coloro che si sono liberati da ogni attaccamento ad altri che Te, Che udisti il lamento di coloro che sono interamente devoti al Tuo Essere! Vedi tutto ciò che è accaduto loro per mano di quelle Tue creature che hanno trasgredito e si sono ribellate a Te. La Tua potenza mi è testimone, O Tu Che sei il Re dei regni della giustizia e il Reggitore delle città della misericordia! Le tribolazioni cui sono stati sottoposti sono tali che nessuna penna, nell’intera creazione, può calcolarle. Se qualcuno tentasse di farne menzione, non avrebbe il potere di descriverle.

Ma poiché queste tribolazioni sono subite sulla via che conduce a Te e per amor Tuo, coloro che ne sono afflitti Te ne rendono grazie in ogni circostanza e dicono: «O Tu Che sei la Delizia del nostro cuore e l’Oggetto della nostra adorazione! Se le nuvole del Tuo decreto piovessero su di noi i dardi dell’afflizione, nel nostro amore per Te ci rifiuteremmo di essere impazienti. Ti renderemmo lode e Ti ringrazieremmo, poiché abbiamo riconosciuto e siamo persuasi che hai disposto soltanto ciò che sarà meglio per noi. Se, talvolta, il corpo è accasciato dalle afflizioni, pure l’anima gioisce con estrema contentezza. Giuriamo per la Tua potenza, O Tu Che sei il Desìo del nostro cuore e l’Esultanza della nostra anima! Ogni afflizione che ci tocca nell’amore per Te è una prova della Tua tenera misericordia, ogni violento cimento è un segno dello splendore della Tua luce, ogni funesta afflizione rinfrescante nèttare e ogni angoscia, fonte d’allegrezza».

Chiunque, o mio Signore, è impaziente nelle tribolazioni che sopporta sulla Tua via non ha bevuto dalla coppa del Tuo amore, né gustato la dolcezza della Tua rimembranza. T’imploro, per Colui Che è il Re e il Sovrano di tutti i nomi, Che è il Rivelatore e il Creatore di tutti gli attributi e per coloro che si sono librati e avvici— nati a Te, che si sono involati nell’atmosfera della Tua presenza e hanno sopportato le piaghe delle catene per amor Tuo, di concedere che tutta la Tua gente sia benevolmente aiutata a riconoscere Colui Che è la Manifestazione del Tuo Essere e, avendo convocato l’umanità a Te, è stato esiliato e gettato in prigione.

La tenerezza della Tua misericordia, o mio Signore, sorpassa la furia della Tua ira, la Tua amorosa gentilezza soverchia il Tuo rovente scontento e la Tua grazia è superiore alla Tua giustizia. Per i Tuoi favori e le Tue misericordie meravigliose, tieni le mani delle Tue creature e non permettere che siano separate dalla grazia che disponesti quale mezzo per riconoscerTi. La gloria della Tua potenza mi è testimone! Se ciò accadesse, ogni anima sarebbe duramente colpita, ogni uomo dotato di comprensione sarebbe confuso e ogni possessore di sapere rimarrebbe ammutolito, tranne coloro che sono stati soccorsi dalle mani della Tua Causa e sono stati oggetto delle rivelazioni della Tua grazia e dei Tuoi favori.

Giuro per la Tua potenza, o mio Dio! Se Tu consi-derassi i Tuoi servi secondo i loro meriti nei Tuoi giorni, sicuramente non meriterebbero altro che punizione e tormento. Ma Tu sei Colui la Cui generosità è grande, la Cui grazia è immensa. Non guardarli, o mio Dio, con lo sguardo della Tua giustizia, ma con gli occhi della Tua tenera compassione e misericordia. Agisci quindi secondo quanto si addice alla Tua generosità e al Tuo munifico favore. Il potere Tu hai di fare tutto quel che Ti piace. Incomparabile sei Tu. Non v’è altro Dio che Te, il Signore del trono superno e della terra quaggiù, il Sovrano di questo mondo e del mondo avvenire. Sei il Dio della Munificenza, Colui Che sempre perdona, il Grande Donatore, il Generosissimo.

Benedici, o Signore mio Dio, Colui per Cui sono stati svelati i misteri della Tua onnipotenza, glorificate le rivelazioni della Tua divinità, scoperte le perle di beltà del Tuo sapere e della Tua saggezza, per mezzo del Quale i Tuoi segni e le Tue prove sono state sparse dappertutto, la Tua parola è stata esposta con chiarezza, la luce del Tuo sembiante ha brillato e il potere della Tua sovranità è stato stabilito. Benedici altresì tutti coloro che si sono volti verso di Te per amor Tuo soltanto. Fa’ scendere su di Lui e su loro quelle meravigliose misericordie che s’addicono alla Tua grandezza. In verità, sei l’Onnipotente, l’Aiuto nel pericolo, il Gloriosissimo, l’Esistente da Sé.

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82. Lodato Tu sia, o Signore mio Dio! Tu sei Colui Che ha creato tutte le cose con una parola pronunziata per Tuo decreto e forgiato l’intera creazione col potere della Tua sovranità e del Tuo dominio. I più potenti fra gli uomini sono umiliati dinanzi alle rivelazioni della Tua gloria e anche coloro che sono dotati di forza, posti di fronte alle prove del Tuo potere, tremano. Ogni uomo d’intuizione, messo di fronte al fulgore della gloria del Tuo volto, è privo di visione e, quando contempli l’opulenza della Tua dovizia, colui che possiede ricchezze è povero e desolato.

T’imploro, per il Tuo Gloriosissimo Nome, col quale adornasti tutti gli abitanti del regno della Tua rivelazione e coloro che dimorano nel cielo del Tuo volere, di concedere che la mia anima sia attratta dalla dolcezza della melodia dell’Uccello del Paradiso che, fra i rami dell’albero del Tuo decreto, canta che Tu sei Dio e che non v’è altro Dio che Te.

Purificami con le acque della Tua misericordia, o mio Signore, fammi interamente tua e fa’ sì che m’avvicini al Tabernacolo della Tua Causa e all’adorato Santuario della Tua Presenza. Disponi dunque per me tutte le cose che decretasti per le predilette fra le Tue ancelle e fa’ piovere su di me ciò che mi illumini il viso e mi rischiari il cuore.

Il potere Tu hai di fare quello che vuoi e ordini ciò che Ti piace.

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83. Lodato Tu sia, o Signore mio Dio! Vedi la mia povertà e la mia miseria, le mie pene e le mie necessità, la mia totale incapacità e la mia estrema modestia, i miei lamenti e i miei amari gemiti, l’angoscia della mia anima e le afflizioni che mi assediano. Il potere della Tua potenza mi è testimone! Tale è la profondità della mia umiliazione che i Tuoi servi che si sono allontanati dalla Tua via mi scherniscono. Sai che sono riconosciuto come il latore del Tuo nome fra le tue creature. Sai che il mio stadio non è che un’immagine del Tuo, che le mie virtù narrano le Tue virtù, che nel mio intimo essere non si può trovare altro che le rivelazioni dei Tuoi segni e che la mia essenza non è che un riflesso delle prove della Tua unità.

Tutte queste cose divulgasti dappertutto fra le Tue creature, in tal guisa che nessuno può riconoscere in me altro che uno che porta il Tuo nome. Giuro per la Tua gloria! I miei lamenti non sono per le cose che mi sono accadute sulla Tua via, ma per la consapevolezza che a causa della mia umiliazione i cuori di coloro che Ti amano sono stati duramente scossi e le anime dei Tuoi avversari sono state colmate da una tale gioia che go-dono per le afflizioni di coloro che si sono distaccati da tutto tranne Te accorrendo al fiume della Tua rimembranza e della Tua lode. Così grande è la loro ribellione che, quando incontrano i Tuoi amati, scuotono la testa deridendo la Tua Causa e dicono: «Dov’è il vostro Signore di cui parlate giorno e notte? Dov’è Colui Che chiamate vostro Sovrano, Che indicate a tutti gli uomini perché si rivolgano a Lui?» Tanto crebbero il loro orgoglio e la loro alterigia che essi giunsero a negare il potere della Tua possanza e a respingere la Tua sovranità e il Tuo dominio.

La Tua gloria mi è testimone! Gioisco delle mie afflizioni e delle afflizioni che coloro che mi amano pati-scono sulla Tua via. Ma né io né loro siamo capaci di sopportare gli affronti e i rimproveri pronunciati dai Tuoi nemici contro il Tuo Essere, l’Incoercibile. Per quanto tempo, o mio Signore, rimarrai assiso sul trono della Tua sopportazione e della Tua pazienza? Pronuncia la Tua parola di sdegno, o Tu Che nessun occhio può vedere! Diletta è la Tua misericordia per i sinceri fra i Tuoi servi e la Tua punizione ben s’addice agl’infedeli fra i Tuoi nemici. Fa’ dunque scendere su loro, o mio Signore, ciò che riveli inequivocabilmente la furia del Tuo sdegno e l’ascendente del Tuo potere e consenta loro di riconoscere il peso della Tua possanza e la grandezza della Tua forza. O mio Dio, se Ti rifiuti di aiutare coloro che Ti amano, assisti allora il Tuo Essere e Colui Che è la Tua Rimembranza.

T’imploro, per il Tuo nome che ha fatto gonfiare l’oceano della Tua collera, di punire coloro che hanno ripudiato la Tua verità e sconfessato i Tuoi detti. Umiliali, dunque, con la Tua potestà e con la Tua potenza ed esalta coloro che hanno rivolto il viso verso di Te per amor Tuo soltanto, sì che per loro le insegne della Tua glorificazione siano dispiegate fra tutte le nazioni e tutti testimonino che Tu sei Dio, che non v’è altro Dio che Te, il Dio del potere, della maestà e della gloria.

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84. Magnificato sei Tu, o Signore mio Dio! Ti chiedo per il Tuo Nome che ponesti al di sopra di tutti gli altri Nomi, per il quale il velo del cielo è stato squarciato e l’Astro della Tua bellezza è sorto sul fulgido orizzonte della luminosità del Tuo Nome, l’Eccelso, il Sommo, di soccorrermi col Tuo meraviglioso aiuto e di preservarmi al riparo della Tua cura e della Tua protezione.

Sono una delle Tue ancelle, o mio Signore! A Te mi sono rivolta e in Te ho posto la fiducia. Concedimi di essere così confermata nell’amore per Te e nell’adempimento di ciò che Ti è gradito, che né defezione d’infedeli fra la Tua gente, né clamore di ipocriti fra le Tue creature riescano a tenermi lontana da Te.

Purifica il mio orecchio, o mio Signore, sì che io ascolti i versetti inviati a Te, rischiara il mio cuore con la luce del Tuo sapere, sciogli la mia lingua, sì che faccia menzione di Te e canti la Tua lode. Per la Tua potenza, o mio Dio! La mia anima non è legata ad altri che Te e il mio cuore non cerca altri che il Tuo Essere.

Non v’è altro Dio che Te, il Gloriosissimo, il Munifico, il Donatore, il Perdonatore, il Compassionevole.

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85. Questi sono, o mio Dio, i giorni durante i quali ingiungesti ai Tuoi servi di osservare il digiuno. Con esso adornasti il preambolo del Libro delle Tue Leggi rivelato alle Tue creature e abbellisti i Ricettacoli dei Tuoi comandamenti agli occhi di tutti coloro che sono nel Tuo cielo e sulla Tua terra. Hai dotato ogni ora di questi giorni di una virtù speciale, imperscrutabile a tutti fuorché a Te, la Cui sapienza abbraccia tutto il creato. Hai pure assegnato ad ogni anima una parte di questa virtù in armonia con le Tavole del Tuo decreto e con le Scritture del Tuo irrevocabile Giudizio. Hai altresì assegnato ogni pagina di questi Libri e Scritture a ciascuno dei popoli e delle tribù della terra.

Per i Tuoi ardenti adoratori hai riservato all’alba di ogni giorno, secondo il Tuo decreto, la coppa del ricordo di Te, o Tu Che sei il Sovrano dei sovrani! Essi sono coloro che sono stati così inebriati dal vino della Tua multiforme saggezza, che hanno abbandonato i loro giacigli nella brama di celebrare le Tue lodi e di esaltare le Tue virtù, e han rifuggito il sonno nell’ansia di giungere alla Tua presenza e aver parte della Tua munificenza. I loro occhi sono stati sempre fissi verso l’Alba del Tuo tenero amore e i loro visi rivolti verso la Sorgente della Tua ispirazione. Fa’ piovere quindi su noi e su loro, dalle nubi della Tua misericordia, quanto si addice al cielo della Tua munificenza e della Tua grazia. 3

Lodato sia il Tuo nome, o mio Dio! Questa è l’ora nella quale hai dischiuso le porte della Tua munificenza innanzi ai volti delle Tue creature e hai spalancato i battenti della Tua tenera misericordia a tutti gli abitanti della terra. T’imploro, per tutti coloro il cui sangue fu sparso sul Tuo sentiero, coloro che nella brama di Te si liberarono da ogni attaccamento alle Tue creature e furono così trasportati dai dolci aromi della Tua ispirazione che ogni membro del loro corpo intonò la Tua lode e vibrò del Tuo ricordo, di non tenere lontane da noi le cose che hai irrevocabilmente disposto in questa Rivelazione, Rivelazione il cui potere ha consentito ad ogni albero di gridare ciò che il Roveto Ardente in antico proclamò a Mosè, Che conversò con Te, Rivelazione che ha permesso anche al più minuscolo ciottolo di celebrare la Tua lode, come le pietre Ti glorificarono nei giorni di Muhammad, il Tuo Amico.

Essi sono, o mio Dio, coloro cui benignamente concedesti di essere Tuoi compagni in intima unione con Colui Che è il Rivelatore di Te Stesso. I soffi del Tuo volere li hanno sparsi lontano fino a che li riunisti sotto la Tua ombra e permettesti loro di entrare nei recinti della Tua corte. Ora che li hai fatti dimorare all’ombra del baldacchino della Tua misericordia, assistili sì che ottengano quel che si addice a un così augusto stadio. Non permettere, o mio Signore, che siano annoverati fra coloro che, pur essendoTi vicini, sono stati trattenuti dal riconoscere il Tuo viso e che, sebbene Ti abbiano incontrato, sono privi della Tua presenza.

Essi sono i Tuoi servi, o mio Signore, che sono entrati con Te in questa Più Grande Prigione, che hanno osservato il digiuno entro le sue mura secondo ciò che comandasti loro nelle Tavole del Tuo decreto e nel Libro dei Tuoi comandamenti. Fa’ scendere, dunque, su di loro ciò che li purificherà completamente da tutto ciò che aborri, acciocché Ti possano essere totalmente devoti e si distacchino interamente da tutto fuorché Te.

Fa’ piovere, dunque, su di noi, o mio Dio, quel che s’addice alla Tua grazia e alla Tua munificenza. Concedici, o mio Dio, di vivere nel Tuo ricordo e di morire nell’amore per Te e donaci il bene della Tua presenza nei Tuoi mondi avvenire, mondi che sono inscrutabili a tutti fuorché a Te. Tu sei il nostro Signore e il Signore di tutti i mondi e l’Iddio di tutti coloro che sono in cielo e in terra.

Tu vedi, o mio Dio, cos’è accaduto ai Tuoi cari nei Tuoi giorni. La Tua gloria mi è testimone! La voce del lamento dei Tuoi favoriti si è levata in tutto il Tuo reame. Alcuni vennero irretiti dagl’infedeli nella Tua terra e furono ostacolati dal giungere vicino a Te e dal pervenire alla corte della Tua gloria. Altri riuscirono ad avvicinarsi a Te, ma furono trattenuti dal mirare il Tuo viso. Ad altri ancora fu permesso, per la loro ansia di vederTi, di entrare nei recinti della Tua corte, ma essi lasciarono che i veli delle fantasie delle Tue creature e i torti inflitti dagli oppressori fra la Tua gente si frapponessero fra Te e loro.

Di quest’ora, o mio Signore, che hai fatto eccellere su ogni altra, Tu hai fatto l’ora dei prediletti fra le Tue creature. T’imploro, o mio Dio, per Te Stesso e per loro di disporre nel corso di quest’anno ciò che esalti i Tuoi amati. Decreta inoltre, entro quest’anno, ciò che permetta all’Astro del Tuo potere di brillare fulgidamente all’orizzonte della gloria e di illuminare con il Tuo sovrano potere il mondo intero.

Rendi vittoriosa la Tua causa, o mio Signore, e confondi i Tuoi nemici. Decreta, dunque, per noi il be-ne di questa vita e della vita avvenire. Tu sei la Verità, Che conosce gli arcani. Non v’è altro Dio che Te, il Perdonatore, il Più Munifico.

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86. Glorificato sei Tu, o Signore mio Dio! Ti rendo grazie perché mi facesti bersaglio di infinite tribolazioni e segno di numerose prove, acciocché i Tuoi servi siano dotati di nuova vita e tutte le Tue creature siano vivificate.

Giuro per la Tua gloria, o Tu Che sei il Prediletto dei mondi e il Desìo di tutti coloro che Ti hanno riconosciuto! La sola ragione per cui voglio vivere è per poter rivelare la Tua Causa e cerco di continuare la mia vita solo per essere colpito dalle avversità sulla Tua via. 3

T’imploro, o Tu al Cui appello i cuori di tutti coloro che Ti erano vicini si sono librati nell’atmosfera della Tua presenza, di far scendere sui Tuoi amati ciò che permetta loro di fare a meno di tutto fuorché di Te. Dotali, dunque, di tale costanza che si levino a proclamare la Tua Causa e invochino il Tuo nome dinanzi a tutti coloro che sono nel Tuo cielo e sulla Tua terra, in tal guisa che le faraoniche crudeltà inflitte dagli oppressori fra i Tuoi servi non riescano a tenerli lungi da Te.

In verità, sei il Dio del potere, il Dio della gloria, il Dio della forza e della saggezza.

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87. Magnificato sia il Tuo nome, o Signore mio Dio! Vedi i miei occhi ansiosi di contemplare le meraviglie della Tua misericordia, il mio orecchio anelante a percepire le Tue dolci melodie e il mio cuore bramoso delle acque vive del Tuo sapere. Vedi la Tua ancella, o mio Dio, ritta dinanzi alla dimora della Tua misericordia, invocarTi col Tuo nome che hai scelto sopra tutti gli altri e posto al di sopra di tutto ciò che è in cielo e in terra. Fa’ scendere su di lei gli aliti della Tua misericordia, sì che sia completamente dimentica di sé e attratta verso il seggio che, risplendente della gloria del Tuo sembiante, diffonde dappertutto la radiosità della Tua sovranità ed è stabilito quale Tuo trono. Il potere Tu hai di fare quello che vuoi. Non v’è altro Dio che Te, il Gloriosissimo, il Più Munifico.

O mio Signore, non respingere, Ti supplico, chi T’ha cercato, non allontanare chi ha volto i passi verso di Te e non privare della Tua grazia nessuno di coloro che Ti amano. O mio Signore, Tu sei Colui Che ha chiamato Se Stesso il Dio della Misericordia, il Più Compassionevole. Abbi dunque misericordia della Tua ancella che ha cercato il Tuo rifugio e rivolto il viso verso di Te.

In verità, sei Colui Che sempre perdona, il Misericordiosissimo.

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88. Lodato sia il Tuo nome, o mio Dio! Attesto che nessun pensiero di Te, per quanto meraviglioso, potrà mai ascendere al cielo del Tuo sapere e che nessuna lode di Te, per quanto trascendente, potrà librarsi sino all’atmosfera della Tua saggezza. Dall’eternità fosti molto lontano dalla portata dell’acume e della comprensione dei Tuoi servi e incommensurabilmente eccelso al di sopra degli sforzi compiuti dai Tuoi servi per esprimere il Tuo mistero. Quale potere può effimera creatura pretendere di possedere posta di fronte a Colui Che è l’Increato?

Faccio testimonianza che i più eccelsi pensieri di tutti coloro che adorano la Tua unità e le più profonde contemplazioni di tutti coloro che Ti hanno riconosciuto non sono altro che il prodotto di quel che è stato generato con il moto della Penna del Tuo decreto e concepito dal Tuo volere. Giuro per la Tua gloria, O Tu Che sei il Benamato della mia anima e la Sorgente della mia vita! Sono convinto della mia incapacità di descriverTi e di esaltarTi conformemente alla grandezza della Tua gloria e all’eccellenza della Tua maestà. Consapevole di questo, T’imploro, per la Tua misericordia che ha sorpassato tutte le cose create e per la Tua grazia che ha abbracciato l’intera creazione, di accettare dai Tuoi servi ciò che son capaci di mostrare sulla Tua via. Aiutali, dunque, con la Tua corroborante grazia, a esaltare la Tua parola e a proclamare la Tua lode.

Il potere Tu hai di far quel che Ti piace. In verità, sei il Gloriosissimo, il Sapientissimo.

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89. Non so, o mio Dio, cosa sia questo Fuoco con cui accendesti la Lampada della Tua Causa o il Globo col quale lo preservasti dai Tuoi nemici. Per la Tua potenza! Mi stupisco per le meraviglie della Tua Rivelazione e per i pegni della Tua gloria. Riconosco, o Tu Che sei il Desiderio del mio cuore, che toccato dall’acqua il fuoco si spegne immediatamente, ma il Fuoco che Tu hai acceso non potrà mai estinguersi, anche se vi fosse— ro versati sopra tutti i mari della terra. Se mai lo toccasse acqua, le mani del Tuo potere la trasformerebbero, com’è decretato nelle Tue Tavole, in combustibile che alimenterebbe la sua fiamma.

Riconosco, similmente, o mio Dio, che esposta alla furia dei venti ogni lampada cesserebbe di ardere. Ma la Tua Lampada, o Diletto dei mondi, non posso immaginare quale potere fuorché il Tuo l’abbia preservata per tanti anni dalle tempeste continuamente dirette contro di essa dai ribelli fra le Tue creature.

Giuro per la Tua gloria, o mio Dio! La Tua Lampada che accendesti nel tabernacolo dell’uomo T’invoca e dice: «O Tu unico Benamato! Per quanto tempo ancora mi abbandonerai? Innalzami a Te, Ti prego. Sebbene questo mio voto sia voto di creatura umana, pure sai che il mio vero desiderio è di sacrificarmi sulla Tua via. Tu sei Colui Che ha fatto sì che il mio desiderio fosse uguale al Tuo e la mia volontà identica alla Tua. Preserva, T’imploro, i Tuoi amati al riparo della Tua misericordia protettrice che trascende tutte le cose, sì che le sofferenze che sopportano non impediscano loro di volgersi verso il Tuo nome, il Gloriosissimo, il Munificentissimo.

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90. Glorificato sei Tu, o mio Dio! Sai che nel mio amore per Te non ho cercato riposo, che nel proclamare la Tua Causa mi sono negato ogni tranquillità e che nell’osservare tutto ciò che hai prescritto nelle Tue Tavole non ho tardato a eseguire il Tuo comando. Per questo, ho sofferto ciò che nessuno fra gli abitanti del Tuo regno ha mai sofferto.

La Tua gloria mi è testimone! Nulla al mondo può impedirmi di ricordarTi, mi assalissero pure da ogni parte tutte le tribolazioni della terra. Le membra e gli arti del mio corpo si proclamano pronti a farsi dilaniare sulla Tua via e per amore del Tuo compiacimento e anelano a essere sparsi sulla polvere davanti a Te. Potessero, coloro che Ti servono, gustare quel che ho gustato io della dolcezza del Tuo amore!

T’imploro di donare a chiunque Ti cerchi le acque vive della Tua munificenza, sì che lo liberino da ogni attaccamento ad altri che Te. In verità, Tu sei l’Onnisciente, il Gloriosissimo, l’Onnipotente.

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91. Lodato sia il Tuo nome, Signore mio Dio! Quanto sono grandi la Tua potenza e la Tua sovranità, quanto sono vasti la Tua forza e il Tuo dominio! Hai tratto all’esistenza Colui Che parla in Tuo nome davanti a tutti coloro che sono nel Tuo cielo e sulla Tua terra e Gli hai ingiunto di levar la voce fra le Tue creature. 2

Ma non appena Gli uscì di bocca una parola, i teologi fra la Tua gente si allontanarono da Lui e i sapienti fra i Tuoi servi cavillarono sui Suoi segni. Così nella Tua terra si accese il fuoco dell’oppressione, finché anche i sovrani insorsero per spegner la Tua luce, o Tu Che sei il Re dei re!

L’ostilità divenne così intensa che la mia gente e i miei amati furono fatti prigionieri nella Tua terra e a coloro che Ti sono cari fu impedito di vedere la Tua bellezza e di volgersi verso la Tua misericordia. Questa ostilità non riuscì a spegnere il fuoco che bruciava in loro. Infine il nemico portò via prigioniero Colui Che è la Manifestazione della Tua bellezza e il Rivelatore dei Tuoi segni, Lo confinò nella cittadella di ‘Akká e cercò d’impedirGli di ricordarTi e di magnificare il Tuo nome. Ma il Tuo servo non poteva essere distolto dall’eseguire ciò che Tu Gli avevi ingiunto di compiere. Sull’orizzonte della tribolazione Egli ha levato la voce e ha gridato, convocando tutti gli abitatori del cielo e tutti gli abitanti della terra all’immensità della Tua misericordia e alla corte della Tua grazia. Giorno e notte Egli manda i segni del Tuo onnipotente potere e rivela i chiari pegni della Tua maestà, sì che le anime delle Tue creature siano avvicinate a Te, dimentichino se stesse e si volgano a Te, si sottraggano alla propria miseria e cerchino il tabernacolo delle Tue ricchezze, rifuggano la loro spregevolezza per entrare nella corte della Tua maestà e della Tua gloria. 4

Questa è la Lampada che la luce della Tua Essenza ha acceso, la cui radiosità venti di discordia non potranno mai oscurare. Questo è l’Oceano che ondeggia in forza della Tua possanza sovrana, i cui flutti influenze d’infedeli che non hanno creduto nel Giorno del Giudizio non potranno mai placare. Questo è il Sole che risplende nel cielo del Tuo volere, il cui splendore veli di perpetratori d’iniquità e dubbi di malevoli non potranno mai offuscare.

Ti rendo grazie, o mio Dio, per avermi offerto in sacrificio sulla Tua via, e fatto bersaglio dei dardi delle afflizioni in pegno del Tuo amore per i Tuoi servi, e prescelto per ogni sorta di tribolazione per la rigenerazione della Tua gente.

Com’è dolce al mio palato il sapore dei dolori che hai inviato e come sono care al mio cuore le disposizio-ni della Tua provvidenza! Perisca l’anima che fugge davanti alle minacce dei sovrani nel tentativo di salvarsi nei Tuoi giorni! Giuro sulla Tua gloria! Chiunque abbia libato le acque vive dei Tuoi favori non può temere affanno sulla Tua via, né può tribolazione alcuna disto-glierlo dal ricordarTi o dal celebrare la Tua lode.

T’imploro, O Tu Che sei il mio Governatore e il Possessore di tutti i nomi, di proteggere coloro che sono germogliati da me (Afnán), che hai imparentato con Te Stesso, ai quali hai mostrato il Tuo speciale favore in questa Rivelazione, che hai invitati ad avvicinarsi a Te e a volgersi verso l’orizzonte della Tua Rivelazione. Non negar loro, o mio Signore, le effusioni della Tua misericordia o il fulgore dell’Astro della Tua grazia. Permetti loro di distinguersi fra la Tua gente, sì che esaltino la Tua parola e promuovano la Tua Causa. Aiutali, o mio Dio, a fare il Tuo volere e il Tuo piacere.

Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, l’Eccelso, il Sommo.

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92. Gloria a Te, o mio Dio! Se non fosse per le tribolazioni sopportate sul Tuo cammino, come si potrebbero riconoscere coloro che veramente Ti amano? E se non fosse per le prove sopportate per amor Tuo, come potrebbe essere rivelato il grado di coloro che Ti bramano? La Tua potenza mi è testimone! Compagne di coloro che Ti adorano sono le lacrime che essi versano, e consolatori di coloro che Ti cercano sono i gemiti che emettono, e cibo di coloro che si affrettano a incontrarTi sono i frammenti dei loro cuori spezzati.

Com’è dolce per me l’amarezza della morte incontrata sul Tuo sentiero e come sono preziosi per me i dardi dei Tuoi nemici, affrontati per esaltare il Tuo Verbo. Lascia ch’io beva per la Tua Causa, o mio Dio, tutto ciò che desiderasti e fa’ scendere su di me, pel Tuo amore, tutto ciò che disponesti. Per la Tua gloria! Desidero soltanto ciò che Tu desideri, e ho caro solo ciò che Ti è caro. In Te ho sempre riposte tutta la mia fede e la mia fiducia.

Innalza, T’imploro, o mio Dio, quali aiuti di questa Rivelazione, coloro che saranno ritenuti degni del Tuo Nome e della Tua sovranità, sì ch’essi mi ricordino fra le Tue creature e issino le insegne della Tua vittoria sulla Tua terra.

Capace sei Tu di fare ciò che T’aggrada. Non v’è altro Dio che Te, il Soccorritore nel pericolo, Colui Che esiste da Sé.

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93. Gloria a Te, o mio Dio! Una delle Tue ancelle, che ha creduto in Te e nei Tuoi segni, è entrata nell’ombra dell’albero della Tua unicità. Dalle da bere, o mio Dio, per il Tuo Nome, il Palese e il Celato, il Tuo Vino prelibato e suggellato sì che la sottragga a se stessa e la renda devota al Tuo ricordo e completamente distaccata da tutti fuorché Te.

Ora che le hai rivelato la conoscenza di Te, o mio Signore, non negarle, per la Tua munificenza, la Tua grazia e ora che l’hai chiamata a Te, non allontanarla da Te, per il Tuo favore. Donale, dunque, ciò che eccelle tutto quello che si può trovare sulla terra. In verità, sei il Munificentissimo, la Cui grazia è immensa. 3

Se Tu elargissi a una delle Tue creature ciò che eguagli i regni della terra e del cielo, ciò non diminuirebbe, neppure di un atomo, l’immensità del Tuo dominio. Ben più grande sei Tu del Grande col cui nome gli uomini sono soliti chiamarTi, perché quel titolo non è che uno dei Tuoi nomi, tutti creati da un semplice cenno del Tuo volere.

Non v’è altro Dio che Te, il Dio della forza, il Dio della gloria, il Dio del sapere e della saggezza.

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94. I cuori che Ti agognano, o mio Dio, sono bruciati dal fuoco della brama di Te, gli occhi di coloro che Ti amano piangono amaramente a causa della straziante separazione dalla Tua corte e la voce del lamento di coloro che hanno riposto le loro speranze in Te si è sparsa in tutti i Tuoi dominî.

Tu Stesso, o mio Dio, li hai protetti col Tuo sovrano potere dai due estremi. Se non fosse per l’ardore della loro anima e il sospiro del loro cuore, sarebbero annegati nelle lacrime e se non fosse per il fiotto delle lacrime sarebbero bruciati nel fuoco del loro cuore e nel calore della loro anima. Pare siano come gli angeli che creasti di neve e di fuoco. Malgrado tale ardente brama, o mio Dio, li priverai della Tua presenza e, nonostante questo fervore, li allontanerai dalla porta della Tua mi— sericordia? Ogni speranza sta per spegnersi nei cuori dei Tuoi prediletti, o mio Dio! Dove sono le brezze della Tua grazia? Sono incalzati da ogni parte da nemici. Dove sono le insegne del Tuo trionfo che promettesti nelle Tue Tavole?

La Tua gloria mi è testimone! Al levar d’ogni giorno coloro che Ti amano si svegliano per trovare la coppa del dolore posta davanti al loro viso, perché hanno creduto in Te e riconosciuto i Tuoi segni. Benché creda fermamente che Tu abbia compassione di loro più di quanto essi non abbiano di se stessi e riconosca che li hai afflitti al solo scopo di proclamare la Tua Causa e di permettere loro di assurgere al cielo della Tua eternità e ai recinti della Tua corte, pure conosci bene la fragilità di alcuni di loro e sei consapevole della loro impazienza nelle sofferenze.

Aiutali con la Tua corroborante grazia, T’imploro o mio Dio, a soffrire pazientemente nell’amore per Te e svela ai loro occhi ciò che hai decretato per loro dietro il Tabernacolo della Tua inesauribile protezione, sì che si precipitino incontro a ciò che è preordinato per loro sulla Tua via e gareggino nel correre verso le tribolazioni nell’amore per Te. O almeno rivela gli stendardi della Tua supremazia e rendili vittoriosi sui Tuoi avversari, sì che la Tua sovranità sia manifestata a tutti coloro che dimorano nel Tuo regno e il potere del Tuo dominio sia dimostrato fra le Tue creature. Il potere Tu hai di fare quello che vuoi. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, il Più Saggio.

Rendi saldi, o mio Dio, il Tuo servo che ha creduto in Te nell’aiutare la Tua Causa e preservalo da ogni pericolo nella fortezza della Tua cura e della Tua protezione, in questa vita e in quella avvenire. Invero, governi come Ti piace. Non v’è altro Dio che Te, Colui Che sempre perdona, il Generosissimo.

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95. Glorificato sei Tu, o Signore mio Dio! Fa’ piovere, T’imploro, dalle nuvole della Tua traboccante grazia, ciò che purifichi il cuore dei Tuoi servi da qualunque cosa impedisca loro di contemplare il Tuo volto o di volgersi a Te, sì che riconoscano Colui Che è il loro Artefice e Creatore. Aiutali, dunque, o Dio, a spingersi con la forza del Tuo sovrano potere verso lo stadio onde possano rapidamente distinguere ogni cattivo odore dalla fragranza della veste di Colui Che è il Latore del Tuo eccelso ed esaltato nome, sì che si volgano a Te con tutti i loro affetti e conseguano tale intima comunione con Te, che se fosse dato loro tutto ciò che è in cielo e sulla terra lo considererebbero indegno d’interesse e si rifiuterebbero di cessare di ricordarTi e di magnificare le Tue virtù. 2

Proteggi, Ti prego, o mio Amato, Desiderio del mio cuore, il Tuo servo che cerca il Tuo volto dai dardi di coloro che Ti rinnegano e dalle lance di coloro che ripudiano la Tua Verità. Fa’ dunque che sia interamente devoto a Te, che dichiari il Tuo nome e fissi lo sguardo sul santuario della Tua Rivelazione. In verità. Tu sei Colui Che non allontana mai dalla porta della Tua misericordia coloro che ripongono la speranza in Te e che non impedisce mai a coloro che Ti cercano di raggiungere la corte della Tua grazia. Non v’è altro Dio che Te, il Potentissimo, l’Altissimo, l’Aiuto nel pericolo, il Gloriosissimo, il Soggiogatore, l’Assoluto.

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96. Magnificato sia il Tuo Nome, o Signore mio Dio, per il quale gli alberi del giardino della Tua Rivelazione si son coperti di verzura e han prodotto i frutti della santità in questa Primavera in cui i dolci aromi dei Tuoi favori e delle Tue benedizioni hanno spirato su tutte le cose, facendo sì che producessero tutto ciò che è stato per esse preordinato nel regno del Tuo irrevocabile decreto e nel Cielo del Tuo immutabile scopo. T’imploro, per questo Nome, di non permettere ch’io resti lungi dalla corte della Tua santità, o sia privato dell’eccelso santuario della Tua unità e della Tua unicità. 2

Accendi dunque nel mio petto, o mio Dio, il fuoco del Tuo amore, sì che la sua fiamma bruci tutto fuorché il mio ricordo di Te, ogni traccia di corrotti desideri sia del tutto annullata in me e nulla vi resti tranne la glorificazione del Tuo trascendente e gloriosissimo Essere. Questa è la mia suprema aspirazione, il mio ardente desiderio, o Tu Che governi tutte le cose, nelle Cui mani è il regno dell’intera creazione. In verità, Tu fai quel che preferisci. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, il Gloriosissimo, Colui Che sempre perdona.

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97. Sia lode a Te, o Signore mio Dio! T’imploro per il Tuo Nome che in ogni goccia ha fatto sorgere gli oceani della Tua amorosa benevolenza e della Tua misericordia e in ogni atomo brillare i luminari delle Tue munifiche benedizioni e dei Tuoi favori, T’imploro di adornare ogni anima con l’ornamento del Tuo amore, sì che sulla terra non resti nessuno che non si sia volto verso di Te e distaccato da tutto fuorché il Tuo Essere.

In verità, o mio Dio, hai permesso che Colui Che è la Manifestazione del Tuo Essere sia afflitto da ogni sorta di avversità, sì che i Tuoi servi ascendano al pinnacolo del Tuo benevolo favore e conseguano ciò che, con la Tua provvidenza e le Tue tenere misericordie, hai disposto per loro nelle Tavole del Tuo irrevocabile decreto. La gloria della Tua possanza mi è testimone! Se essi si offrissero, in ogni istante della loro vita, in sacrificio sulla Tua via, avrebbero ancora fatto poco in confronto alle infinite elargizioni da Te riversate su di loro.

Concedi dunque, T’imploro, che il loro cuore tenda a Te e che il loro viso sia rivolto verso il Tuo compiacimento. Il potere Tu hai di fare quello che vuoi. Non v’è altro Dio che Te, l’Inaccessibile, il Gloriosissimo, Colui Che sempre perdona.

DegnaTi, dunque o mio Dio, di accettare dal Tuo servo le cose che ha mostrato nel suo amore per Te. Fortificalo, dunque, sì che si aggrappi alla Tua eccelsa Parola e sciolga la lingua per celebrare la Tua lode e fallo riunire con quelli fra la Tua gente che Ti son vicini. Tu sei Colui nel Cui pugno sta l’imperio di tutte le cose. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, l’Aiuto nel pericolo, il Gloriosissimo, l’Incoercibile.

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98. Magnificato sia il Tuo Nome, O Tu Che impugni le redini delle anime di tutti coloro che Ti hanno riconosciuto, nella Cui mano destra sono i destini di tutti coloro che sono in cielo e di tutti coloro che sono sulla terra! In forza del Tuo potere, fai quello che vuoi e, con un atto della Tua volontà, disponi ciò che Ti piace. La volontà del più risoluto fra gli uomini è nulla a paragone delle convincenti prove della Tua volontà e la determinazione della più inflessibile fra le Tue creature scompare di fronte alle infinite rivelazioni del Tuo proposito.

Tu sei Colui Che, con una parola della Tua bocca, ha così estasiato i cuori dei Tuoi prescelti che essi, nel loro amore per Te, si sono distaccati da tutto fuorché Te, hanno immolato la vita e sacrificato l’anima sulla Tua via e, per amor Tuo, hanno sopportato ciò che nessuna delle Tue creature ha sopportato.

Sono una delle Tue ancelle, o mio Signore! Ho volto il viso verso la dimora della Tua misericordia e cercato le meraviglie dei Tuoi infiniti favori, giacché tutte le membra del mio corpo proclamano che sei il Munificentissimo, Colui la Cui grazia è immensa.

O Tu, il Cui volto è l’oggetto della mia adorazione, la Cui beltà è il mio santuario, la Cui corte è la mia mèta, il Cui ricordo è il mio desiderio, il Cui affetto è il mio conforto, il Cui amore è la mia ragione di vita, la Cui lode è la mia compagna, la Cui vicinanza è la mia speranza, la Cui presenza è il mio più caro desiderio e la mia suprema aspirazione! Non deludermi, Ti supplico, negandomi le cose che hai accordato alle prescelte fra le Tue ancelle e concedimi il bene di questo mondo e di quello avvenire.

In verità, sei il Signore del creato. Non v’è altro Dio che Te, Colui Che sempre perdona, il Munificentissimo.

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99. Glorificato sei Tu, o Signore mio Dio! Ti prego, per Colui Che è l’Aurora dei Tuoi segni e la Manifestazione dei Tuoi nomi, il Tesoro della Tua ispirazione e il Depositario della Tua saggezza, di far scendere sui Tuoi amati ciò che permetta loro di aggrapparsi saldamente alla Tua Causa, di riconoscere la Tua unità, di ammettere la Tua unicità e di testimoniare la Tua divinità. Innalzali, o mio Dio, a tali altezze che riconoscano in tutte le cose i pegni del potere di Colui Che è la Manifestazione del Tuo augustissimo e gloriosissimo Essere.

Tu sei, o mio Signore, Colui Che fa ciò che vuole e decreta quel che Gli piace. Davanti alle rivelazioni della Tua possanza chiunque detenga un potere è derelitto e di fronte ai molteplici segni della Tua grande gloria ogni sorgente d’onore s’immiserisce.

T’imploro, per Te Stesso e per tutto quello che è Tuo, di concedermi d’aiutare la Tua Causa, di parlare della Tua lode, di porre il cuore sul santuario della Tua gloria e di distaccarmi da tutto quello che non Ti riguarda. Non v’è altro Dio che Te, il Dio del potere, il Dio della gloria e della saggezza.

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100. Lodato Tu sia, o Signore mio Dio! Vedi la mia perplessità, la profondità della mia angoscia, l’agonia della mia anima e le afflizioni che mi assalgono. Per la Tua gloria! Il mio cuore T’invoca a cagione delle cose che sono accadute ai miei amati sulla Tua via e i miei occhi versan lacrime per coloro che, in questi giorni, sono ascesi a Te, si sono gettati alle spalle le cose del mondo e hanno volto il viso verso le sponde della Tua misericordia trascendente.

Vestili, o mio Dio, con l’abito del Tuo favore e con la veste della Tua amorosa provvidenza, che hai riservato per il Tuo Essere e tessuto con le mani delle Tue infinite munificenze e dei Tuoi doni. Da’ loro da bere, con le mani del Tuo tenero amore, dalle coppe della Tua sconfinata misericordia. Falli inoltre dimorare, o mio Benamato, entro i recinti della Tua corte e attorno al Tuo fulgentissimo Tabernacolo. Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace.

E ora T’imploro, per l’eternità del Tuo Essere, di permettermi di essere paziente in queste tribolazioni che hanno fatto gemere le Schiere Superne e piangere gli abitanti dell’eterno Paradiso, per le quali tutti i visi sono stati ricoperti dalla bruna polvere prodotta dall’angoscia che ha colto quei Tuoi servi che si sono volti verso il Tuo Nome, il Più Eccelso, l’Altissimo. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, l’Inaccessibile, Colui Che sempre perdona, il Misericordiosissimo.

Tutti i Tuoi servi, o mio Dio, si occupano di se stessi, tanto grandi sono stati gli affanni che, secondo il Tuo decreto, li hanno circondati da ogni parte. Ma la mia bocca è occupata a celebrare i Tuoi prescelti e il mio cuore a ricordare coloro che Ti sono cari e che sono completamente sottomessi al Tuo volere.

Non guardare al mio stato, o mio Dio, né alla mia omissione di servirTi, considera invece gli oceani della Tua misericordia e dei Tuoi favori e le cose che s’addicono alla Tua gloria e al Tuo perdono e che si confanno al Tuo tenero amore e alle Tue munificenze. In verità, Tu sei Colui Che sempre perdona, il Generosissimo.

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101. Lode a Te, o Signore mio Dio! Vedi ciò che nessuna lingua fuorché la Tua può proferire e attesti cose che nessuna bocca può narrare. Le fiumane delle afflizioni straripano, e soffiano i venti del Tuo giudizio, e dalle nuvole piovono i dardi delle prove, e i cieli del Tuo decreto riversano le frecce dell’afflizione.

Vedi, o mio Signore, come i Tuoi servi che hanno creduto in Te e riconosciuto i Tuoi segni siano caduti fra gli artigli dei Tuoi nemici, come le porte del benessere e degli agi siano state chiuse di fronte a loro, come languiscano nella Fortezza in cui non v’è né piacere né speranza. Hanno sofferto sulla Tua via ciò che prima di loro nessuno ha sofferto. Ne sono testimoni coloro che dimorano attorno al Tuo trono, e gli abitanti della terra, e le Schiere Superne.

O mio Signore, questi sono i Tuoi servi che hanno abbandonato la casa per amore della Tua bellezza e sono stati tanto ridestati dalle dolci brezze del desiderio di Te che sulla Tua via hanno spezzato ogni legame. Coloro fra i Tuoi servi che dimorano sulla Tua terra e che hanno trasgredito contro di Te li hanno assaliti, banditi dalle Tue città, fatti prigionieri, consegnati nelle mani di artefici d’iniquità fra la Tua gente e di perversi fra i malfattori nel Tuo reame. E infine, li hanno fatti dimorare in questo luogo che non può paragonarsi a nessun altro, per quanto nauseabondo, in tutto il Tuo dominio. Tali afflizioni li hanno colpiti che le nuvole piangono per loro e a causa delle molteplici tribolazioni che li hanno afflitti nel loro amore per Te e per il Tuo compiacimento, il tuono rumoreggia.

Sai bene, o mio Dio, che non c’è nessuno sulla Tua terra che possa vantare un legame con Te eccetto loro, alcuni dei quali hanno subito il martirio per Te, mentre ad altri è stato consentito sopravvivere. Sebbene a coloro che sono come noi, o mio Dio, non sia dato vantare legami con Te, giacché le mancanze e la ribellione ci hanno impedito di raggiungere le profondità dell’oceano della Tua unicità e d’immergerci nelle acque della Tua misericordia trascendente, pure la nostra lingua, o mio Signore, fa testimonianza, il nostro cuore attesta e le nostre membra confessano che la Tua misericordia ha pervaso tutte le cose create e che la Tua compassione ha sorpassato tutto ciò che è nel cielo e tutto ciò che è sulla terra.

T’imploro, per il Tuo Più Grande Nome, per cui tutte le cose create furono squarciate e l’intera creazione fu scossa, di far scendere dalle nuvole della Tua misericordia ciò che li purifichi da ogni cimento e da qualunque cosa Ti sia odiosa. Innalzali, poi, a tali altezze che nessuna afflizione li distolga dal Tuo meraviglioso ricordo, nessun travaglio li trattenga dal volgersi verso la corte della Tua trascendente unicità.

Per la Tua potenza, o Benamato e Desìo del cuore di Bahá! Io stesso T’invoco, in ogni circostanza, dicendo: «Mi fossi avvicinato a Te, prima di questo giorno!» Ma quando sento i sospiri di quelli fra la Tua gente che Ti sono interamente devoti,e di coloro fra i Tuoi servi che hanno libero accesso alla Tua corte, e che fuorché Te non hanno avuto altro amico né cercato altro rifugio, e che, sulla Tua via, hanno scelto per sé ciò che nessuno ha scelto nei giorni delle Manifestazioni della Tua trascendente unità e delle Aurore della Tua santissima sovranità, allora il mio cuore si rattrista e la mia anima è travagliata e T’invoco, implorandoTi di proteggerli da qualunque cosa Ti sia aborrita, mercé il Tuo potere che ha pervaso l’intera creazione visibile e invisibile. E non per amor loro, ma affinché, per mezzo loro, il Tuo no— me permanga fra i Tuoi servi e il Tuo ricordo continui a perdurare nei Tuoi dominî.

O mio Dio, sai bene che tutti i tuoi servi Ti hanno girato le spalle e sono insorti contro di Te. Sai che non hai nessuno che Ti obbedisca tranne loro e coloro che hanno creduto nella Tua Rivelazione, per la quale le fondamenta dell’universo intero sono state scosse, e le anime di tutti gli uomini hanno tremato, e tutti coloro che erano addormentati furono risvegliati. O mio Dio, Tu sei il Dio della munificenza, la Cui grazia è immensa.

Fa’ scendere dunque su di loro ciò che rassicuri il cuore, plachi l’anima, rinnovi lo spirito e rinfreschi il corpo. In verità, Tu sei il loro Signore e il Signore dei mondi.

Lode a Dio, Signore di tutto il creato.
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102. Gloria a Te, Che sei il Signore di tutti i mondi e l’Amato di tutti coloro che Ti riconoscono! Mi vedi seduto sotto una spada appesa a un filo e sai bene che in questo stato non ho mancato al mio dovere verso la Tua Causa, né trascurato di diffondere la Tua lode, dichiarare le Tue virtù, trasmettere tutto ciò che mi hai prescritto nelle Tue Tavole. Sebbene la spada sia pronta a cadermi sul capo, rivolgo ai Tuoi amati un tale invito da trasportare i cuori verso l’orizzonte della Tua maestà e della Tua magnificenza.

Purifica accuratamente le loro orecchie, o mio Signore, sì che ascoltino le dolci melodie che si sono levate dalla destra del trono della Tua gloria. Giuro per la Tua potenza! Chiunque tenda l’orecchio alla loro armonia s’invola verso il regno della Tua rivelazione, ove ogni cosa creata proclama che Tu sei Dio e che non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, l’Aiuto nel pericolo, Colui Che esiste da Sé. Detergi, o mio Dio, gli occhi dei Tuoi servi e trasportali con la dolcezza dei Tuoi detti sì che le calamità non abbiano il potere di trattenerli dal volgersi verso di Te e dal dirigere lo sguardo verso l’orizzonte della Tua Rivelazione.

L’oscurità ha avviluppato ogni paese, o mio Dio, e fatto tremare molti dei Tuoi servi. T’imploro, per il Tuo Più Grande Nome, di far sorgere in ogni città una nuova creazione che si volga a Te e Ti ricordi fra i Tuoi servi e, con le parole e la saggezza, dispieghi le insegne della Tua vittoria e si distacchi da tutte le cose create.

Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. Non v’è altro Dio che Te, il Potentissimo, Colui il Cui aiuto è da tutti invocato.

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103. Gloria a Te, nella Cui mano sono il cielo dell’onnipotenza e il regno della creazione. Con la Tua sovranità, fai ciò che vuoi e, con il potere della Tua potestà, disponi quel che Ti piace. Dall’eternità sei stato esaltato al di là della lode di tutte le cose create e per l’eternità rimarrai molto al di sopra della glorificazione di chiunque fra le Tue creature. L’esistenza stessa attesta la propria inesistenza di fronte alle molteplici rivelazioni della Tua trascendente unicità e ogni cosa creata confessa, per natura, la propria nullità in paragone con i sacri splendori della luce della Tua unità. Sei stato, in Te Stesso, indipendente da altri che Te e tanto ricco nella Tua essenza da poter fare a meno di altri fuorché il Tuo Essere. Tutte le descrizioni con cui coloro che adorano la Tua unità Ti descrivono e tutte le lodi con cui coloro che Ti sono devoti Ti lodano non sono altro che tracce della penna che le dita della Tua forza e del Tuo potere hanno messo in moto – dita il cui moto è controllato dal braccio del Tuo decreto – braccio animato dalla potenza della Tua potestà.

La Tua gloria mi è testimone! Come posso, consapevole qual sono di questa verità, sperare di far menzione di Te o di celebrare adeguatamente la Tua lode? Comunque Ti descriva, qualunque delle Tue virtù racconti, posso solo arrossire e vergognarmi per ciò che la mia bocca ha proferito o la mia penna scritto. 3

La quintessenza del sapere, o mio Signore, proclama la propria incapacità di conoscerTi, la perplessità confessa, nella sua stessa anima, il proprio smarrimento di fronte alle rivelazioni della Tua sovrana potestà, il ricordo riconosce, nel suo stesso spirito, il proprio oblio ed annullamento davanti alle manifestazioni dei Tuoi segni e alle prove della Tua lode. Cosa potrà sperare dunque di ottenere questa povera creatura e a quale corda dovrà aggrapparsi questa misera anima?

T’imploro, O Tu Che sei il Signore dei mondi, l’Amato di quelli che Ti hanno riconosciuto, il Desiderio di tutti coloro che sono in cielo e sulla terra, per il Tuo Nome per il quale il grido di ogni supplicante è asceso al cielo della Tua trascendente santità, per il quale ogni ricercatore si è librato fino alle sublimità della Tua unità e della Tua magnificenza, per il quale gl’imperfetti sono stati resi perfetti, gli umiliati sono stati esaltati, ogni lingua balbettante è stata sciolta, l’infermo è stato risanato e qualunque cosa fosse indegna della Tua altezza e non si confacesse alla Tua grandezza e alla Tua sovranità è stata resa da Te accettabile – T’imploro di aiutarci con le Tue schiere invisibili e con una compagnia di angeli della Tua Causa. Accetta, dunque, le opere che abbiamo compiuto per amor Tuo e del Tuo compiacimento. Non ci scacciare, o mio Dio, dalla porta della Tua misericordia e non infrangere le nostre speranze nei portenti della Tua grazia e dei Tuoi favori. 5

I nostri arti, le nostre membra, o mio Signore, fanno testimonianza della Tua unità e della Tua unicità. Fa’ scendere su di noi la Tua forza e il Tuo potere, sì che possiamo divenire saldi nella Tua Fede e aiutarTi fra i Tuoi servi. Illumina i nostri occhi, o mio Signore, col fulgore della Tua bellezza e rischiara il nostro cuore con gli splendori del Tuo sapere e della Tua saggezza. Scrivici, dunque, fra coloro che hanno mantenuto l’impegno verso il Tuo Patto nei Tuoi giorni e che, per amor Tuo, si sono distaccati dal mondo e da tutto ciò che vi si trova.

Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, l’Onnisciente, il Supremo Reggitore, l’Aiuto nel pericolo, Colui Che esiste da Sé.

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104. O Tu la Cui vicinanza è la mia brama, la Cui presenza è la mia speranza, il Cui ricordo è il mio desìo, la Cui gloriosa corte è il mio scopo, la Cui dimora è la mia mèta, il Cui nome è la mia cura, il Cui amore è la luce del mio cuore, il Cui servizio è la mia più alta aspirazione! T’imploro per il Tuo nome mercé il quale permettesti a coloro che Ti hanno riconosciuto di librarsi verso le sublimi altezze della Tua conoscenza e desti potere a coloro che devotamente Ti adorano di ascendere ai recinti della corte dei Tuoi santi favori, di aiutarmi a volgere il viso verso il Tuo viso, a fissare gli occhi su di Te e a narrare la Tua gloria.

Io sono colui, o mio Signore, che ha dimenticato tutto eccetto Te e si è volto verso l’Oriente della Tua grazia, che ha abbandonato tutto salvo Te nella speranza di avvicinarsi alla Tua corte. Vedimi, dunque, con gli occhi levati verso il Seggio che rifulge degli splendori della luce del Tuo Volto e fa’ scendere su di me, o mio Benamato, ciò che mi metterà in grado di restare saldo nella Tua Causa, sì che i dubbi degl’infedeli non possano trattenermi dal volgermi verso di Te.

In verità, Tu sei il Dio del Potere, l’Aiuto nel Pericolo, il Gloriosissimo, l’Onnipotente.

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105. Lodato Tu sia, Signore mio Dio! Tu sei Colui Che con l’eccellenza della Sua gloria ha esaltato coloro che sono le sorgenti dell’autorità e dell’onore, con la potenza della Sua potestà ha conferito il potere a coloro che sono le fonti dell’energia e della forza, con il dominio del Suo volere ha innalzato gli Esponenti della Sua Causa al di sopra di tutti coloro che sono in cielo e sulla terra, e con le vivificanti effusioni della Sua Penna ha ridestato le anime degli abitanti del regno della creazione.

O mio Signore, io sono colui che ha rivolto il viso verso di Te per amor Tuo soltanto e che, nel riconosce— re il Tuo potere e la Tua sovranità, ha diretto i passi verso il Tuo amatissimo Santuario e la Tua adorata e sacra Corte. In questo stato sono giunto nella città (Baghdád) dove, nella piena gloria dei Tuoi nomi, rivelasti il Tuo essere a tutte le cose create. Qui sono stato in comunione con i Tuoi amati e dalla Casa entro le sue mura ho aspirato gli aliti della Tua santità e percepito le fragranze della Tua compagnia.

Non mi scacciare dalla Tua presenza, o mio Signore, e non allontanarmi dalle rive del Tuo amore e del Tuo compiacimento. Giacché il povero non trova rifugio se non bussa alla porta della Tua ricchezza e il reietto non ottiene pace finché non sia ammesso alla corte del Tuo favore.

Magnificato sia il Tuo nome, o mio Signore, ché mi hai permesso di riconoscere la Manifestazione del Tuo Essere e dato la certezza della verità dei versetti che sono discesi su di Te. Dammi la forza, T’imploro, di aggrapparmi tenacemente a qualunque cosa Tu mi abbia comandato d’osservare. Aiutami a custodire le perle del Tuo amore che, per Tuo decreto, hai racchiuso nel mio cuore. Manda inoltre, in ogni momento della mia vita, ciò che mi preservi da altri che Te e faccia sicuri i miei passi nella Tua Causa.

In verità, sei il Dio della gloria, il Dio del potere, il Dio del sapere e della saggezza. Non v’è altro Dio che Te, il Grande Donatore, il Munificentissimo, l’Onnipotente, Colui Che sempre Perdona. 6

Sia lode a Dio, il Gloriosissimo, il Soggiogatore.

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106. Glorificato sei Tu, o Signore mio Dio! Ti rendo grazie per avermi chiamato all’esistenza nei Tuoi giorni e aver infuso in me il Tuo amore e il Tuo sapere. T’imploro, per il Tuo nome per il quale le buone perle della Tua saggezza e dei Tuoi detti furono estratte dai tesori del cuore di quei Tuoi servi che Ti son vicini e per i quali l’Astro del Tuo Nome, il Compassionevole, ha diffuso il suo fulgore su tutto ciò che è nel Tuo cielo e sulla Tua terra, di fornirmi, per la Tua grazia e la Tua generosità, i Tuoi doni mirabili e nascosti.

Sono i primi giorni della mia vita, o mio Signore, che hai legato ai Tuoi giorni. Ora che mi hai conferito sì grande onore, non negarmi le cose che hai disposto per i Tuoi prescelti.

O mio Dio, sono solo un piccolo seme che hai piantato nel terreno del Tuo amore e fatto germogliare con la mano della Tua munificenza. Pertanto questo seme, nel suo intimo essere, anela alle acque della Tua misericordia e alla fonte viva della Tua grazia. Mandagli dal cielo del Tuo tenero amore ciò che lo faccia fiorire alla Tua ombra ed entro i confini della Tua corte. Tu sei Colui Che irrori, dal Tuo straripante fiume e dal— la sorgente delle Tue acque di vita, il cuore di tutti coloro che Ti hanno riconosciuto.

Sia lodato Iddio, il Signore dei mondi.
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107. T’imploro, mio Signore, per quel Ricordo di Te per il quale tutte le cose sono state suscitate alla vita e tutti i volti sono stati resi luminosi, di non deludere le speranze che ho riposto nelle cose che possiedi. Accoglimi dunque, per la Tua misericordia, sotto la Tua ombra che protegge tutte le cose.

Sii Tu, o mio Signore, il mio unico Desiderio, la mia Mèta, la mia sola Speranza, il mio costante Fine, la mia Dimora e il mio Santuario. Fa’ che l’oggetto della mia fervida ricerca sia la Tua fulgidissima, adorabile e sempre benedetta Beltà. T’imploro, o mio Signore, per tutto ciò che da Te proviene, d’inviare dalla destra della Tua possanza ciò che esalti i Tuoi amati e umìli i Tuoi nemici.

Non v’è altro Dio che Te, solo Tu sei il mio Amato in questo mondo e nel mondo avvenire. Solo Tu sei il Desiderio di tutti coloro che Ti hanno riconosciuto.

Sia lodato Iddio, il Signore dei mondi.
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108. Lode a Te, o mio Dio, ché fosti fedele a ciò che la Penna della Tua Rivelazione ha vergato sulle Tavole da Te inviate a coloro che hai scelto al di sopra di tutte le Tue creature, mediante i quali hai aperto le porte della Tua misericordia e sparso ovunque la radiosità della luce della Tua guida. Gloria a Te, ché hai messo a nudo ciò che dall’eternità era stato rinchiuso nel tabernacolo della Tua maestà, della Tua onnipotenza e della Tua gloria, mediante il quale hai abbellito il cielo della Tua Rivelazione e adornato le pagine del libro della Tua testimonianza.

E quando l’Impegno fu assolto e il Promesso apparve, Egli fu respinto da quei Tuoi servi che proclamano di aver creduto in Colui nel Quale la Tua Divinità fu manifestata, Che ordinasti essere l’Araldo di questa Rivelazione, per il Cui avvento gli occhi degli abitanti del santuario della Tua unità furono allietati.

Non conosco, o mio Signore, né il ragionamento con il quale Ti hanno riconosciuto e hanno creduto nei Tuoi segni, né le argomentazioni con cui hanno ripudiato la Tua sovranità. Ogni qual volta li invito a Te e dico: «O genti! Considerate i detti del Signore Iddio vostro che sono in vostro possesso e quelli che sono stati inviati dal cielo del Suo volere e del Suo potere», essi cavillano con Te e Ti girano le spalle, sebbene, come ben sai, ogni parola uscita dalla bocca del Tuo volere sparga la fragranza degli aliti della Tua misericordia. 4

Alcuni hanno preferito aggrapparsi a colui che è reputato indegno di conversare con alcuno dei Tuoi servi che vegliano alla Tua porta (Mirza Yahyá) e tanto più di entrare nella corte in cui parla la Lingua della Tua maestà. Purifica il loro cuore e i loro occhi, o mio Signore, sì che vedano coi loro occhi e comprendano con il loro cuore, caso mai siano attratti dai Tuoi detti verso l’Aurora della Tua ispirazione e si avvicinino al rivo dolcemente scorrente del Tuo sapere.

O mio Signore, Tu sei Colui Che in ogni riga del Tuo Libro hai stretto con loro un patto per me e lo hai fatto così certo che nessuna delle Tue creature può più eluderlo. Dicesti, ed è verità la Tua parola: «Una sola delle Sue lettere eccelle tutto quello che è stato inviato nel Bayán».

Considera perciò, o mio Dio, come abbiano trasgredito contro la Tua Causa e vedi ciò che le loro mani hanno perpetrato nei Tuoi giorni. Mi hanno così gravemente oltraggiato che l’Albero di Loto della Tua Rivelazione geme e coloro che dimorano nel Tabernacolo della Tua maestà e coloro che abitano nella città dei Tuoi nomi si lamentano. Non so, o mio Dio, per quale ragione siano insorti a opprimermi e in base a quale prova si siano allontanati da Colui Che è l’Aurora dei Tuoi segni. O Tu Che sei il Signore di tutti i nomi e il Creatore dei cieli, Ti supplico di aiutarli ad agire con equità nella Tua Causa, sì che forse scoprano i dolci aromi del manto della Tua misericordia e volgano il viso verso l’orizzonte che risplende del fulgore della luce del Tuo volto. Sono deboli, mio Signore, e Tu sei il Signore della forza e del potere. Sono poveri, e Tu sei Colui Che tutto possiede, il Generosissimo.

Sai bene, o mio Dio, che in tutta la vita non ho cercato vantaggi per me stesso. Ho offerto il mio spirito e tutto il mio essere per l’esaltazione della Tua parola fra le Tue creature e la glorificazione del Tuo nome fra i Tuoi servi. Mi inviasti con tale testimonianza che Coloro che sono gli Esponenti della Tua Rivelazione e le Aurore della Tua ispirazione furono infiammati da veemente brama. Per essa la Tua prova fu stabilita, la Tua munificenza adempiuta, la Tua Causa perfezionata, i Tuoi detti furono manifestati e i Tuoi chiari pegni rivelati.

Sai, o mio Dio, che ho voluto soltanto ciò che Tu hai voluto e desidero solo ciò che Tu desideri. Se proclamassi davanti ai Tuoi servi le cose che, per la Tua munificenza, mi ispirasti e mi comandasti di proferire fra le Tue creature, gli oppressori fra la Tua gente cavillerebbero contro di me. E se tacessi e smettessi di celebrare le meraviglie della Tua lode, tutte le membra del mio corpo sarebbero stimolate a magnificarTi. Non so con quale acqua Tu mi abbia creato, o quale fuoco Tu abbia acceso in me. Giuro per la Tua gloria! Non cesserò di menzionarTi, anche se tutto ciò che è nel Tuo cielo e sulla Tua terra insorgesse contro di me. Ti magnificherò in ogni circostanza, il cuore completamente libero da ogni attaccamento al mondo e a tutto quel che vi si trova. 9

Lodato Tu sia, Benamato del cuore di tutti coloro che Ti han riconosciuto.

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109. Lodato sia il Tuo nome, o Signore mio Dio! Vedi il mio sguardo fisso sulle Tue tenere misericordie e i miei occhi rivolti verso l’orizzonte della Tua grazia e del Tuo tenero amore e le mie mani protese verso il cielo delle Tue largizioni. La Tua potenza mi è testimone! Ogni membro del mio corpo T’invoca dicendo: «O Tu Che sei il Benamato dei mondi, e il Signore di tutti coloro che sono in cielo e sulla terra, e l’unico Desìo dei cuori che Ti son devoti! T’imploro, per il Tuo Oceano al quale convocasti tutti coloro che abitano nel cielo e tutti quelli che dimorano sulla terra, di aiutare i Tuoi servi cui è stato impedito di volgersi verso di esso e di avvicinarsi alle sue sponde. Fa’ dunque, o mio Dio, che si distacchino da tutto fuorché Te e permetti loro di proclamare la Tua lode e di celebrare le Tue virtù. Provvedili inoltre, o mio Dio, del Vino prelibato della Tua misericordia, sì che li porti a dimenticare tutto tranne Te, a levarsi a servire la Tua Causa e ad essere incrollabili nell’amore per Te. In verità, Tu sei il Signore della loro vita e l’Oggetto della loro adorazione. Se fossero scacciati via da Te, chi mai ne avrebbe cura? E se fossero allontanati da Te, chi potrebbe aiutarli ad av— vicinarsi alla Tua Presenza? Giuro per la Tua possanza! Fuorché Te non v’è rifugio ove fuggire e oltre la Tua non v’è altra protezione. Mal incolga a colui che s’è preso altro Signore fuorché Te e benedetti coloro che si sono liberati da ogni attaccamento a tutti gli abitanti della Tua terra e aggrappati al lembo della Tua munificenza. È questa la gente di Bahá, davanti a tutti coloro che sono in cielo e tutti coloro che sono sulla terra. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnisciente, il Sapientissimo».

Sia lode a Dio, Signore di tutti i mondi.
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110. Non so, o mio Dio, se devo proclamare le meraviglie della Tua lode fra i Tuoi servi e svelare davanti a loro i segreti della Tua misericordia e i misteri della Tua Causa oppure tenerli rinchiusi nel ricettacolo del mio cuore. Benché l’amante sia restio a condividere con chiunque l’intima conversazione con l’amato, pure ogni qual volta mi giunga il Tuo ineludibile comandamento di dichiarare la Tua Causa, obbedisco senza esitare. Ti proclamo senza lasciarmene distogliere da dardi di afflizione che piovano su di me dalle nuvole del Tuo decreto.

Giuro per la Tua potenza! Né gli eserciti della terra né quelli del cielo possono impedirmi di rivelare le cose che mi è comandato di manifestare. Non ho volontà di fronte alla Tua volontà né desiderio davanti al Tuo desiderio. Per Tua grazia sono pronto a servirTi, in ogni istante, e sono libero da ogni attaccamento ad altri che Te.

Ma ciò che desidero, o mio Dio, è che Tu m’ingiunga di svelare le cose celate nel Tuo sapere, sì che coloro che Ti sono interamente devoti, nella loro brama di Te, si librino nell’atmosfera della Tua unicità e gl’infedeli siano colti da tremore e ritornino nell’infimo fuoco, dimora da Te decretata per loro in forza della Tua possanza sovrana.

Considera, o mio Signore, come i Tuoi cari siano duramente oppressi dai Tuoi nemici e da ogni parte ne odi i sospiri a cagione di quel che è loro accaduto sulla Tua via. Sai, o mio Signore, che il loro unico desiderio era di cercare il Tuo volto e che il solo Oggetto della loro adorazione eri Tu. Coloro che li hanno vilipesi non avevano altro scopo che allontanarli da Te e spegnere il fuoco che Tu hai acceso con le dita del Tuo potere onnipotente.

Dischiudi le labbra del Tuo volere, o mio Signore, e fanne uscire una parola che assoggetti a sé il mondo e tutto quello che vi si trova. Per quanto tempo ancora, o mio Dio, guarderai queste cose e indugerai? L’oscurità ha avvolto tutta la terra e i Tuoi segni stanno per essere cancellati in tutto il Tuo reame.

Perdonami, o mio Dio, per ciò che ho detto, giacché sei Colui Che conosce tutte le cose e in Te sono racchiusi i segreti nascosti a tutti fuorché Te. Quando la Tua promessa si compirà, manifesterai quel che vorrai e soggiogherai come Ti piacerà. Dobbiamo desiderare so— lo quello che Tu hai desiderato per noi. In Te è la conoscenza di tutte le cose, in Te l’esito di tutte le cose. In verità, sei la Verità, il Conoscitore di cose invisibili.

Perdona dunque i miei peccati e i peccati di coloro che mi amano e dona loro il bene di questo mondo e del mondo avvenire.

In verità, sei Colui Che sempre perdona, il Misericordiosissimo.

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111. Lodato Tu sia, o mio Dio! Vedi l’impotenza dei Tuoi amati e la supremazia dei Tuoi nemici, la miseria dei Tuoi prediletti e la gloria di coloro che contrastarono la Tua Causa e ripudiarono i Tuoi segni. Gli uni negano i Tuoi pegni e non Ti contraccambiano per i benefici terreni che elargisti loro, gli altri Ti rendono grazie per quello che è loro accaduto nella brama di condividere i doni eterni che possiedi.

Com’è dolce il pensiero di Te nei momenti di avversità e di afflizione, piacevole glorificarTi mentre si è circondati dai furiosi venti del Tuo decreto! Sai bene, o mio Dio, che sopporto pazientemente qualunque cosa mi tocchi sulla Tua via. Anzi, sento che tutte le membra e gli arti del mio corpo anelano alle tribolazioni, sì che io manifesti la Tua Causa, o Tu Che sei il Signore di tutti i nomi! Le acque del Tuo amore mi hanno preservato nel regno della Tua creazione e il fuoco del mio ricordo di Te mi ha infiammato dinanzi a tutti coloro che sono in cielo e in terra. Grande è la mia benedizione e grande la benedizione di questo fuoco la cui fiamma esclama: «Non v’è altro Dio che Te, Che sei l’Oggetto dell’adorazione del mio cuore e la Sorgente e il Centro della mia anima!»

La Tua gloria mi è testimone! Se tutti coloro che sono in cielo e tutti coloro che sono sulla terra si unissero e tentassero d’impedirmi di ricordarTi e di celebrare la Tua lode, sicuramente non avrebbero alcun potere su di me e fallirebbero nel loro intento. E se gl’infedeli mi uccidessero, il mio sangue leverebbe la voce, al Tuo comando, per proclamare: «Non v’è altro Dio che Te, Che sei tutto il Desiderio del mio cuore!» E se la mia carne fosse bollita nella caldaia dell’odio, l’odore che ne esalerebbe salirebbe a Te esclamando: «Dove sei, Signore dei mondi, Tu Unico Desìo di coloro che Ti hanno conosciuto!» E se fossi gettato nel fuoco, le mie ceneri – lo giuro per la Tua gloria – dichiarerebbero: «In verità, il Giovane ha ottenuto ciò che aveva implorato dal suo Signore, il Gloriosissimo, l’Onnisciente».

Come può dunque siffatto uomo temere che coalizione di re lo danneggi nella Tua Causa? No, no, lo giuro per Te, Che sei il Re dei re! Tale è il mio amore per Te che non temo nessuno, anche se contro di me si schierassero le forze di tutti i mondi. Solo e senza aiuto, mi sono levato, in forza della Tua potenza, a proclamare la Tua Causa, intrepido dinanzi all’esercito dei miei oppressori.

A tutti coloro che dimorano sulla terra grido forte e dico: «Temete Dio, o voi servi di Dio, e non lasciatevi allontanare da questo puro Vino sgorgato dalla destra del trono della misericordia del vostro Signore, il Misericordiosissimo. Giuro in nome Dio! Meglio per voi ciò che Lui possiede, delle cose che possedete voi e di quelle che avete cercato e state cercando ora in questa vacua e vana vita. Abbandonate il mondo e volgete il viso verso il gloriosissimo Orizzonte. Chi gusta il vino del Suo ricordo dimentica ogni altro ricordo e chi Lo riconosce si distacca da ogni attaccamento a questa vita e a tutto ciò che le appartiene».

T’imploro, o mio Dio e mio Maestro, per la Tua parola per la quale coloro che hanno creduto nella Tua unità si sono librati nell’atmosfera del Tuo sapere e coloro che Ti sono devoti sono ascesi al cielo della Tua unicità, di ispirare ai Tuoi amati ciò che rassicuri il loro cuore nella Tua Causa. Conferisci loro tale saldezza che nulla di nulla li trattenga dal volgersi verso di Te.

In verità, Tu sei il Munifico, il Magnifico, l’Indulgente, il Compassionevole.

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112. Vedi, o mio Dio, come sono confusi nella loro ubriachezza i Tuoi servi che hanno girato le spalle alla Tua beltà e cavillato su ciò che è stato inviato dalla destra del trono della Tua maestà. Venisti, o mio Signore, sulle nuvole del Tuo spirito e dei Tuoi detti ed, ecco, l’intera creazione vacillò e tremò e le membra di coloro che avevano ripudiato le Tue testimonianze rabbrividirono, o Tu nel Cui pugno è la signoria di tutte le cose!

Tu sei, o mio Dio, Colui Che ha invitato tutti gli uomini a rivolgersi verso la Tua misericordia e li ha chiamati all’orizzonte della Tua grazia e delle Tue munificenze. Ma nessuno ha dato ascolto al Tuo invito, tranne coloro che hanno abbandonato tutto fuorché Te e sono accorsi all’Aurora della Tua bellezza e all’Oriente della Tua ispirazione e della Tua rivelazione.

Tu sai, o mio Dio, che tranne loro non v’è alcuno sulla faccia della terra che Ti ricordi. Vedi come gli oppressori fra le Tue creature li abbiano presi. Alcuni, o mio Dio, hanno versato il loro sangue sulla Tua via, altri hanno abbandonato la casa e rivolto il viso verso il sito del Tuo trono e fu loro impedito di entrare nella corte della Tua gloria, altri infine sono stati gettati in prigione e si trovano alla mercé degli artefici dell’iniquità.

T’imploro, o Tu Che hai nelle mani le redini di un potere illimitato, di soccorrerli con la meravigliosa potenza della Tua possanza. L’avversità, o mio Dio, li ha

Preghiere e Meditazioni

colti sulla Tua via, esaltali in forza della Tua sovranità e la stanchezza li ha afflitti nel loro amore per Te, rendili vittoriosi sui Tuoi nemici, con la Tua forza e la Tua onnipotenza.

Consapevole qual sono, o mio Dio, che hai decretato per loro ciò che eccelle su tutto ciò che si trova nel Tuo cielo e sulla Tua terra, pure nutro il desiderio che Tu li veda nei Tuoi giorni esaltati e onorati dalle Tue creature. Sei supremo sulla Tua creazione. Tutti sono nel Tuo pugno, prigionieri nel palmo della Tua mano. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, l’Onnisciente, il Sapientissimo.

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113. Magnificato sia il Tuo nome, o mio Dio! Attesto che se i Tuoi servi si rivolgessero verso di Te con gli occhi che creasti in loro e con le orecchie di cui li dotasti, sarebbero tutti trascinati da una sola parola inviata dalla destra del trono della Tua maestà. Quella sola parola basterebbe a illuminarne il volto e a rassicurarne il cuore e a far sì che la loro anima si librasse nell’atmosfera della Tua grande gloria e ascendesse al cielo della Tua sovranità.

Ti prego, o Tu Che sei il Signore di tutti i nomi e il Reggitore della terra e del cielo, di concedere che tutti coloro che Ti sono cari diventino ognuno una coppa della Tua misericordia nei Tuoi giorni, sì che possano vivificare i cuori dei Tuoi servi. Da’ loro altresì il potere, o mio Dio, di essere come la pioggia che cade dalle nuvole della Tua grazia e come i venti che alitano le primaverili fragranze del Tuo tenero amore, sì che per loro il terreno del cuore delle Tue creature si rivesta di verzura e produca cose che esalino profumo su tutto il Tuo dominio, sì che tutti percepiscano il dolce aroma della Veste della Tua Rivelazione. Il potere Tu hai di fare quello che vuoi.

Il potere della Tua forza mi è testimone! Chi beve dalla coppa offerta dalla mano della Tua misericordia si spoglia di tutto fuorché Te ed è capace, con una parola della sua bocca, di estasiare l’anima di quei Tuoi servi che sono assopiti sul letto della dimenticanza e della negligenza e di far sì che volgano il viso verso il Tuo Segno Supremo, e cerchino da Te solamente Te, e Ti chiedano solo ciò che hai deciso per loro con la penna del Tuo giudizio e prescritto nella Tavola del Tuo decreto.

Fa’ scendere dunque sui Tuoi amati, per il Tuo Più Grande Nome, o mio Dio, ciò che in ogni circostanza li avvicini a Te. In verità, Tu sei l’Onnipotente, il Gloriosissimo, il Cui aiuto è da tutti implorato.

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114. Quando contemplo le tribolazioni che scendono su di me dal cielo del Tuo decreto e che mi hanno assedia— to da ogni parte secondo quanto la Tua penna ha irrevocabilmente stabilito, si rallegrano i miei occhi. Giuro per il Tuo Essere! Qualunque cosa venga da Te mi è gradita, anche se comporta l’amarezza della morte.

Colui Che era il Tuo Spirito (Gesù), o mio Dio, Si appartò tutto solo nell’oscurità della notte precedente il suo ultimo giorno sulla terra e, prostrandoSi col viso al suolo, Ti supplicò dicendo: «Se è Tuo volere, mio Signore, mio Benamato, fa’ che questo calice, per Tua grazia e munificenza, sia allontanato da me».

Per la Tua bellezza, o Tu Che sei il Signore di tutti i nomi e il Creatore dei cieli! Sento il profumo delle parole che, nel Suo amore per Te, le Sue labbra pronunziarono e avverto la vampa del fuoco che ha infiammato la Sua anima nella brama di mirare il Tuo volto e nell’anelito all’Aurora della luce della Tua unicità e all’Oriente della Tua trascendente unità.

Quanto a me – e ne sei Tu Stesso testimone – T’invoco dicendo: «Davanti alle indicazioni della Tua volontà, non ho volontà, o mio Signore, mio Maestro e mio Sovrano, e di fronte alla rivelazione del Tuo scopo non ho scopo! Giuro per la Tua gloria! Desidero solo ciò che Tu desideri e mi è caro soltanto ciò che è caro a Te. Quello che ho scelto per me è ciò che Tu hai scelto per me, o Possessore dell’anima mia!» Anzi, posto davanti alle infinite rivelazioni dei Tuoi nomi, mi sento un assoluto nulla, tanto più dunque messo a confronto con i fulgidi splendori del tuo Essere. Me misero! Se mi at— tentassi semplicemente a descriverTi, quel tentativo sarebbe di per sé una prova della mia empietà e attesterebbe la mia incuria di fronte ai chiari e risplendenti pegni della Tua unicità. Fuorché Te, chi altro può pretendere di essere degno di nota al cospetto della Tua rivelazione e chi può essere ritenuto sufficientemente qualificato per lodarTi adeguatamente o vantarsi di aver degnamente descritto la Tua gloria? No – e ne sei Tu Stesso testimone – è stato incontrovertibilmente evidenziato che Tu sei l’unico Dio, l’Incomparabile, Colui il Cui aiuto è da tutti implorato. Dall’eternità fosti solo, senza nessuno che Ti descrivesse, e per sempre rimarrai lo stesso, senza nessuno che Ti eguagli o competa con Te. Se si riconoscesse l’esistenza di uno coeguale a Te, come si potrebbe sostenere che sei l’Incomparabile o che la Tua Divinità è incommensurabilmente esaltata al di sopra di qualunque pari o simile? La contemplazione delle più alte menti che hanno riconosciuto la Tua unità non è riuscita a conseguire la comprensione di Colui Che hai creato con la parola del Tuo comandamento, tanto più dunque dev’essere incapace di librarsi nell’atmosfera della conoscenza del Tuo Essere. A qualunque lode lingua o penna possano innalzare, a qualunque immaginazione cuore possa concepire è interdetto lo stadio che la Tua più eccelsa Penna ha decretato, e tanto più sono precluse le vette che Tu Stesso hai immensamente esaltato al di sopra della concezione e della descrizione di qualsiasi creatura. Giacché il tenta— tivo dell’effimero di concepire i segni dell’Increato è come il moto di una goccia di fronte al tumulto dei Tuoi fluttuanti oceani. Anzi, impedisci, o mio Dio, che mi avventuri a così descriverTi, poiché similitudini o paragoni si confanno soltanto a ciò che è essenzialmente da Te creato. Come potrebbero dunque addirsi a Te o innalzarsi fino al Tuo Essere?

Per la Tua gloria, o mio Dio! Pur riconoscendo e credendo fermamente che nessuna descrizione che altri fuorché Te di Te possa fare sia adeguata alla Tua magnificenza e che nessuna gloria a Te ascritta da altri che Te possa mai assurgere fino all’atmosfera della Tua presenza, pure, se tacessi e smettessi di glorificarTi e di narrare la Tua meravigliosa gloria, il mio cuore ne sarebbe consumato e la mia anima si dissolverebbe.

Il mio ricordo di Te, o mio Dio, spegne la mia sete e placa il mio cuore. La mia anima gioisce nella comunione con Te, come il poppante si delizia al seno della Tua misericordia, e il mio cuore palpita per Te, come l’assetato anela alle acque vive della Tua munificenza, o Tu Che sei il Dio della misericordia, nella Cui mano è la signoria di tutte le cose!

Ti rendo grazie, mio Dio, ché mi hai permesso di ricordarTi. Cos’altro se non il Tuo ricordo può deliziare la mia anima o rallegrare il mio cuore? La comunione con Te mi permette di fare a meno del ricordo di tutte le Tue creature e l’amore per Te mi dà la forza di sopportare il male che i miei oppressori mi infliggono. 8

Manda perciò ai miei amati, o mio Dio, ciò che ne rallegri il cuore, ne illumini il viso e ne delizi l’anima. Sai, o mio Signore, che la loro gioia è vedere l’esaltazione della Tua Causa e la glorificazione della Tua parola. Svela, perciò, o mio Dio, ciò che rallegri i loro occhi e disponi per loro il bene di questo mondo e del mondo che verrà.

In verità, sei il Dio del potere, della forza e della munificenza.

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115. Vedi, o mio Dio, come i torti perpetrati da quelle Tue creature che Ti hanno girato le spalle si siano intromessi fra Colui nel Quale la Tua Divinità è manifesta e i Tuoi servi. Fa’ scendere su di loro, o mio Signore, ciò che li porti ad occuparsi dei reciproci interessi. Fa’ dunque che la loro violenza sia limitata a loro stessi, sì che la terra e coloro che vi dimorano trovino pace.

Una delle Tue ancelle, o mio Signore, ha cercato il Tuo volto e si è librata nell’atmosfera del Tuo compiacimento. Non negarle, mio Signore, le cose che decretasti per le predilette fra le Tue ancelle. Permettile dunque di essere tanto attratta dai Tuoi detti da celebrare fra loro la Tua lode.

Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, il Cui aiuto è da tutti invocato.

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116. Mio Dio, mio Benamato! Non v’è luogo per alcuno ove fuggire, inviate che siano le Tue leggi, e non v’è rifugio per alcuna anima dopo la rivelazione dei Tuoi comandamenti. Hai ispirato alla Penna i misteri della Tua eternità, le comandasti d’insegnare all’uomo ciò che egli non sapeva e gli facesti gustare le acque vive della verità dalla coppa della Tua Rivelazione e della Tua ispirazione.

Ma non appena la Penna ebbe vergato sulla tavola una sola lettera della Tua recondita saggezza, da ogni parte si levò la voce del lamento dei Tuoi ardenti amanti. Al che accadde ai giusti ciò che fece piangere coloro che dimorano nel tabernacolo della Tua gloria e gemere coloro che risiedono nelle città della Tua rivelazione.

Considera, o mio Dio, come Colui Che è la Manifestazione dei Tuoi nomi sia minacciato in questi giorni dalle spade dei Tuoi avversari. In tale condizione Egli grida e convoca a Te tutti gli abitanti della Tua terra e i cittadini del Tuo cielo.

Purifica, o mio Dio, il cuore delle Tue creature con il potere della Tua sovranità e della Tua potenza, sì che le Tue parole penetrino profondamente in loro. Non so cos’abbiano nel cuore, o mio Dio, e non so dire cosa pensino di Te. Parrebbero immaginarsi che il Tuo scopo nel convocarli al Tuo eccelso orizzonte sia di accre— scere la gloria della Tua maestà e del Tuo potere. Giacché se fossero stati convinti che Tu li inviti a ciò che ricreerebbe il loro cuore e darebbe l’immortalità alla loro anima, non si sarebbero mai sottratti al Tuo governo, né avrebbero disertato l’ombra dell’albero della Tua unicità. Purifica dunque la visione delle Tue creature, sì che riconoscano Colui Che manifesta la Divinità come Uno Che è santificato da tutto ciò che li concerne e Che, per amor Tuo soltanto, li chiama all’orizzonte della Tua unità, in un momento in cui ogni istante della Sua vita è costellato di pericoli. Se Si fosse proposto di salvare il Proprio Essere, non l’avrebbe mai lasciato alla mercé dei Tuoi nemici.

Giuro per la Tua gloria! Ho accettato di essere messo alla prova da infinite avversità per il solo scopo di rigenerare tutti coloro che sono nel Tuo cielo e sulla Tua terra. Chi Ti ama non prova mai attaccamento per se stesso, se non per promulgare la Tua Causa e chi Ti riconosce, non riconosce altri che Te e non si rivolge ad altri che Te.

Permetti ai Tuoi servi, o mio Dio, di scoprire le cose che desiderasti per loro nel Tuo regno. Informali inoltre di ciò che, nel Suo amore per Te, Colui Che è l’Origine dei Tuoi più eccellenti titoli ha accettato di sopportare per la rigenerazione delle loro anime, sì che si affrettino a raggiungere il Fiume che è vera Vita e a volgere il viso verso il Tuo Nome, il Misericordiosissimo. Non abbandonarli a se stessi, o mio Dio! Attirali col Tuo munifico favore al cielo della Tua ispirazione. Essi sono poveri e Tu sei Colui Che tutto possiede e sempre perdona, il Più Compassionevole.

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117. Gloria a te, o mio Dio! I primi palpiti della primavera della Tua grazia sono apparsi rivestendo la Tua terra di verzura. Le nuvole del cielo della Tua munificenza hanno riversato la loro pioggia su questa Città entro le cui mura è imprigionato Colui il Cui desiderio è la salvezza delle Tue creature. La terra di questa Città ne è stata ornata, i suoi alberi si sono ammantati di fogliame e i suoi abitanti se ne sono rallegrati.

Ma i cuori dei Tuoi diletti gioiranno solo per la Divina Primavera delle Tue tenere misericordie, per la quale sono vivificati i cuori, rinnovate le anime e gli alberi dell’esistenza umana producono i loro frutti.

Le piante germogliate nei cuori dei Tuoi amati sono appassite, o mio Signore. Fa’ scendere su di loro, dalle nubi del Tuo spirito, ciò che faccia crescere nel loro petto le tenere erbe del Tuo sapere e della Tua saggezza. Allieta, dunque, il loro cuore con la proclamazione della Tua Causa e l’esaltazione della Tua sovranità.

I loro occhi, o mio Signore, guardano pieni di speranza verso la Tua munificenza e i loro visi sono volti verso l’orizzonte della Tua grazia. Non permettere, con la Tua munificenza, che siano privati della Tua grazia. Per la Tua sovrana possanza, hai potere su tutte le cose. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, l’Aiuto nel pericolo, Colui Che esiste da Sé.

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118. Vedi, o mio Dio, come i Tuoi servi si siano aggrappati ai Tuoi nomi e li abbiano invocati di giorno e nottetempo. Ma non appena fu manifestato Colui per la Cui parola il regno dei nomi e il cielo dell’eternità furono creati, essi se Ne allontanarono precipitosamente e non credettero nel più grande dei Tuoi segni. Alla fine, sebbene Tu avessi costruito tutto il mondo per amor Suo, Lo esiliarono dalla terra dove nacque e Lo fecero dimorare nella più desolata delle Tue città. Qui, in questa Più Grande Prigione, Egli ha posto il Suo seggio. Pur duramente provato dalle tribolazioni, tali che l’occhio della creazione non ne ha visto l’uguale, Egli invita la gente a Te, Che sei l’Artefice dell’universo!

T’imploro, o Forgiatore di tutte le nazioni e Vivificatore d’ogni osso putrescente, di permettere benignamente ai Tuoi servi di riconoscere Colui Che è la Manifestazione del Tuo Essere e il Rivelatore della Tua trascendente possanza, sì che, per il Tuo potere, abbattano tutti gl’idoli di corrotte inclinazioni e si pongano all’ombra della Tua onnipresente misericordia che, in virtù del Tuo nome, l’Eccelso, il Gloriosissimo, ha sorpassato l’intera creazione. 3

Non so, o mio Dio, per quanto tempo le Tue creature continueranno a dormire sul letto della dimenticanza e dei cattivi desideri e rimarranno lontane da Te ed escluse dalla Tua presenza. Avvicinale, o mio Dio, alla visione della Tua fulgida gloria e incanta il loro cuore con i dolci aromi della Tua ispirazione, pei quali coloro che adorano la Tua unità si sono librati sulle ali del desiderio di Te e coloro che Ti sono devoti sono giunti a Colui Che è l’Oriente dell’Astro della Tua creazione.

Squarcia, o mio Signore, i veli che li separano da Te, sì che Ti vedano brillare sull’orizzonte della Tua unicità e irradiare fulgore dall’oriente della Tua sovranità! Per la Tua gloria! Se scoprissero la soavità del Tuo ricordo e conoscessero l’eccellenza delle cose inviate loro dalla destra del trono della Tua maestà, getterebbero via tutto quello che possiedono e accorrerebbero nel deserto della brama per Te, affinché lo sguardo del Tuo tenero amore potesse volgersi verso di loro e su di loro irradiare il fulgore dell’Astro della Tua bellezza.

Fa’ che il loro cuore, o mio Signore, sia trascinato dal Tuo ricordo, la loro anima arricchita dalle Tue dovizie e il loro volere rafforzato per proclamare la Tua Causa fra le Tue creature. In verità, Tu sei il Grande Donatore, Colui Che sempre perdona, il Misericordiosissimo.

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119. Lodato sia il Tuo nome, o mio Dio! Vedi come mi hanno duramente vessato fra i Tuoi servi e guarda le cose che mi sono accadute sulla Tua via. Sai bene che non ho detto una parola senza il Tuo permesso, che le mie labbra non si sono mai dischiuse se non al Tuo comando e a Tuo piacere, che ogni respiro che ho tratto è stato animato dalla Tua lode e dal Tuo ricordo, che ho convocato tutti gli uomini solamente a ciò cui i Tuoi prediletti sono stati convocati per tutta l’eternità e che li ho invitati a osservare soltanto le cose che li avrebbero avvicinati all’Astro del Tuo tenero amore, all’Oriente dei Tuo favori, all’Orizzonte delle Tue ricchezze e alla Manifestazione della Tua ispirazione e della Tua rivelazione.

Sai bene, o mio Dio, che non ho mancato al mio dovere verso la Tua Causa. In ogni tempo e circostanza ho alitato in ogni direzione le brezze della Tua ispirazione e esalato dappertutto il dolce profumo della veste della Tua misericordia, sì che i Tuoi servi ne scoprano la fragranza e possano così volgersi a Te.

T’imploro, o mio Dio, per le Luci della Tua unità e i Depositari della Tua rivelazione, di far scendere dalle nuvole della Tua misericordia ciò che purifichi il cuore di tutti coloro che si sono rivolti a Te. Cancella dunque dai loro cuori tutto ciò che induca i Tuoi servi a cavillare sulla Tua Causa. 4

Il Tuo volere ha prevalso sul mio, o mio Dio, e ho mostrato ciò che mi ha duramente tormentato. Abbi dunque misericordia di me, O Tu Che fra tutti coloro che mostrano misericordia sei il Più Misericordioso!

Aiuta i Tuoi servi, o mio Dio, ad assistere la Tua Causa e dà loro da bere ciò che vivifichi il loro cuore nel Tuo regno, affinché nulla li distolga dal ricordarTi e celebrare le Tue virtù, sì che lascino la casa in Tuo nome e convochino a Te tutte le moltitudini. Preserva il loro viso, o mio Dio, dal volgersi ad altri che Te, le loro orecchie dall’ascoltare le parole di tutti coloro che si sono allontanati dalla Tua bellezza e hanno ripudiato i Tuoi segni.

Sei Supremo su tutte le cose. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnisciente, il Saggio.

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120. Glorificato sei Tu, Signore mio Dio! Vedi il mio modesto stato e la casa ove dimoro e sei testimone delle mie difficoltà, delle mie urgenti necessità, dei miei travagli e delle afflizioni che subisco fra i Tuoi servi che recitano i Tuoi versetti e ne rifiutano il Rivelatore, che invocano i Tuoi nomi e cavillano con il loro Creatore, che cercano di avvicinarsi a Colui Che è il Tuo Amico e mettono a morte Colui Che è il Prediletto dei mondi.

Apri i loro occhi, o mio Dio e mio Maestro, sì che vedano la Tua bellezza oppure fa’ che ritornino negl’infimi abissi del fuoco. Il potere Tu hai di fare quello che vuoi. In verità, sei il Gloriosissimo, il Sapientissimo.

La gloria della Tua potenza, o mio Dio, mi è testimone! Ogni qual volta mi attento a ricordarTi, mi ritrovo sopraffatto dalla sublimità del Tuo rango e dall’immensità della Tua potenza. E ogni qual volta resto in silenzio, ecco, sono spinto dall’amore per Te e dalla potenza del Tuo volere a sciogliere la lingua e a menzionarTi. Colui che è povero e bisognoso, o mio Dio, invoca il suo Signore, Che tutto possiede. Colui che è privo d’ogni forza ricorda il suo Maestro, l’Onnipotente. Se Si degna di accogliere la supplica del Suo servo, in verità Egli è d’insuperata munificenza e se lo respinge, è di coloro che giudicano equamente per il meglio. È ben accetto infatti, o mio Dio, colui che ha rivolto il viso verso di Te ed è veramente destituito colui che non si è curato di ricordarTi nei Tuoi giorni. Benedetto chi ha gustato la dolcezza del Tuo ricordo e della Tua lode. Nulla, quand’anche tutti i popoli del mondo insorgessero ad assalirlo, può impedirgli di volgere i passi verso le vie del Tuo compiacimento e le strade della Tua Causa.

Guarda, dunque, O Tu Che sei il Benamato di Bahá, le lacrime che egli versa davanti a Te, vedi i sospiri che emette, o Tu Che sei il Desìo del suo cuore! Giuro per la Tua potenza, la Tua maestà e la Tua gloria! Se ereditassi da Te tutte le delizie del Paradiso e le tenessi in mio possesso tanto a lungo quanto il Tuo Essere perdura, ma poi trascurassi per meno di un attimo il Tuo ricordo, certa-mente le respingerei lungi da me e cesserei di considerarle. O mio Dio, sono colui che per amor Tuo ha abbandonato il mondo e tutti i suoi benefici ed è disposto ad accettare ogni tribolazione per amor del Tuo ricordo.

Ti supplico, O Tu Che sei mio Compagno e Prediletto, di sollevare il velo che si è intromesso fra Te e i Tuoi servi, sì che Ti riconoscano con i Tuoi occhi e si liberino da ogni attaccamento ad altri che Te. In verità, Tu sei l’Onnipotente, Colui Che sempre perdona, il Più Compassionevole. Non v’è altro Dio che Te, l’Eccelso, Colui Che esiste da Sé, Colui Che esalta Se Stesso, il Gloriosissimo, l’Onnisciente.

Lode a Te, perché in verità sei il Signore della terra e del cielo.

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121. Sia lode a Te, o Signore mio Dio! Sono colui che ha cercato il beneplacito del Tuo volere e volto i passi verso il seggio dei Tuoi benevoli favori. Sono colui che ha abbandonato tutto e si è rifugiato presso di Te in cerca di asilo, che ha volto il viso verso il tabernacolo della Tua rivelazione e l’adorato santuario della Tua gloria. T’imploro, mio Signore, per il Tuo invito per il quale coloro che hanno riconosciuto la Tua unità hanno cercato l’ombra della Tua benigna provvidenza, i sinceri sono fuggiti lontano da se stessi per avvicinarsi al Tuo nome, l’Eccelso, il Gloriosissimo, per il quale furono inviati i Tuoi versetti, si adempì la Tua parola, fu manifestata la Tua prova, si levò il sole della Tua bellezza, la Tua testimonianza fu stabilita e furono rivelati i Tuoi segni – T’imploro di concedere che io sia annoverato fra coloro che, dalle mani della Tua benevola provvidenza, hanno bevuto il vino che è vera vita e, sulla Tua via, si sono liberati da ogni attaccamento alle Tue creature, e, così inebriati dalla Tua infinita saggezza, sono corsi al campo del martirio con la Tua lode sulle labbra e il Tuo ricordo nel cuore. Fa’ scendere inoltre su di me, o mio Dio, ciò che mi purifichi da qualunque cosa non sia Te e mi liberi dai Tuoi nemici che non hanno creduto nei Tuoi segni.

Il potere Tu hai di fare quello che vuoi. Non v’è altro Dio che Te, l’Aiuto nel pericolo, Colui Che esiste da Sé.

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122. Lode sia a Te, o Signore mio Dio! Tu vedi e sai che ho invitato i Tuoi servi a non volgersi verso altra direzione fuorché quella delle Tue elarigizioni e ho comandato loro di osservare unicamente ciò che Tu prescrivesti nel Tuo perspicuo Libro, Libro che è stato inviato secondo il Tuo imperscrutabile decreto e irrevocabile scopo. 2

Non posso pronunziare parola, o mio Dio, che non sia da Te permessa, e non posso muovermi in nessuna direzione sin che non abbia ottenuto la Tua approvazione. Tu, o mio Dio, mi hai chiamato all’esistenza mediante la forza del Tuo potere e Mi hai dotato della Tua grazia per manifestare la Tua Causa. Perciò sono stato soggetto a tali avversità che alla mia bocca fu impedito di celebrarTi e di magnificare la Tua gloria.

Ogni lode sia a Te, o mio Dio, per le cose che ordinasti per me in virtù del Tuo decreto e mediante il potere della Tua sovranità. T’imploro di fortificare sia me sia coloro che mi amano nel nostro amore per Te e di mantenerci saldi nella Tua Causa. Giuro per la Tua potenza, o mio Dio! L’onta del Tuo servo è di essere separato da Te come da un velo, e la sua gloria è di conoscerTi. Armato col potere del Tuo Nome nulla può nuocermi, e col Tuo amore nel cuore tutte le afflizioni del mondo non possono in alcun modo turbarmi.

Fa’ scendere, perciò, o mio Dio, su me e sui miei beneamati, ciò che ci protegga dalla malvagità di coloro che hanno ripudiato la Tua verità e non hanno creduto nei Tuoi segni.

Tu sei, in verità, il Gloriosissimo, il Munifico.
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123. Glorificato sei Tu, Signore mio Dio! Hai assegnato ai Tuoi servi, nel Tuo eccelso Paradiso, un tale rango che, se fosse svelato ad occhi d’uomo, tutti coloro che sono in cielo e tutti coloro che sono sulla terra rimarrebbero ammutoliti. Per la Tua potenza! Se i sovrani vedessero una così grande gloria, si sbarazzerebbero sicuramente dei loro dominî e si aggrapperebbero a quelli fra i loro sudditi che si sono rifugiati all’ombra della Tua infinita misericordia e hanno cercato riparo presso il Tuo gloriosissimo nome.

T’imploro, O Tu Che sei l’Amato dei mondi e il Desiderio di tutti coloro che Ti hanno riconosciuto, per il Tuo nome per il quale risvegli chi vuoi e trai a Te chiunque Ti piaccia, di aprire gli occhi a tutti coloro che Ti sono cari, sì che non siano separati da Te come da un velo, come lo sono i popoli del mondo, ma vedano esteriormente i segni e i pegni del Tuo potere e interiormente comprendano le cose che disponesti per loro nei reami della Tua gloria.

Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. Sei l’unico, il solo Amato in questo e nell’altro mondo. Non v’è altro Dio che Te, l’Eccelso, il Gloriosissimo.

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124. Glorificato sei Tu, Signore mio Dio! Ogni qual volta mi attento a menzionarTi, ne sono trattenuto da pesanti peccati e gravi trasgressioni contro di Te e mi trovo del tutto privo della Tua grazia e affatto incapace di celebrare la Tua lode. Ma la grande fiducia nella Tua munificenza ravviva la mia speranza in Te e la certezza che mi tratterai generosamente mi dà l’ardire di celebrarTi e di chiederTi le cose che possiedi.

T’imploro, o mio Dio, per la Tua misericordia che ha sorpassato tutte le cose create e di cui tutti coloro che sono immersi negli oceani dei Tuoi nomi fanno testimonianza, di non abbandonarmi a me stesso, perché il mio cuore è incline al male. Custodiscimi dunque entro la fortezza della Tua protezione e nell’asilo della Tua cura. O mio Dio, sono colui il cui unico desiderio è quello che Tu hai deciso in forza della Tua potenza. Tutto ciò che ho scelto per me è di essere assistito dalle Tue benigne assegnazioni e dal governo del Tuo volere e di essere aiutato con i pegni del Tuo decreto e del Tuo giudizio.

O Tu Che sei l’Amato dei cuori che Ti agognano, Ti supplico, per le Manifestazioni della Tua Causa, le Aurore della Tua ispirazione, gli Esponenti della Tua maestà e i Tesori del Tuo sapere, di non permettere che io sia privato della Tua santa Dimora, il Tuo Tempio e il Tuo Tabernacolo. Aiutami, o mio Signore, a raggiunge— re la Sua sacra corte, a gravitare attorno alla Sua persona, a sostare umilmente alla Sua porta.

Tu sei Colui il Cui potere dura dall’eternità all’eternità. Nulla sfugge al Tuo sapere. In verità, sei il Dio della forza, il Dio della gloria e della saggezza.

Sia lodato Iddio, il Signore dei mondi!
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125. Tu, il Cui timore è calato su tutte le cose, dinanzi agli splendori del Cui volto i visi di tutti gli uomini si abbassano, alle rivelazioni della Cui sovranità tutte le cervici si sono umilmente piegate, al governo del Cui volere tutti i cuori sono stati soggiogati, l’imponenza della Cui maestà ha fatto tremare le fondamenta di tutte le cose, al potere della Cui autorità i venti sono stati assoggettati! T’imploro per la soggiogante forza della Tua Rivelazione, per il potere della Tua possanza, per l’esaltazione della Tua parola e per la sublimità della Tua sovranità, di annoverarci fra coloro ai quali il mondo non ha avuto il potere d’impedire di volgersi verso di Te.

Fa’, o mio Signore, che io sia di coloro che, con la loro sostanza e tutto il loro essere, hanno lottato strenuamente sulla Tua via. Scrivi dunque per me la ricompensa che decretasti per loro nella Tavola del Tuo decreto. Ponimi inoltre sul seggio di verità alla Tua presenza e uniscimi ai sinceri fra i Tuoi servi. 3

T’imploro, o mio Signore, per i Tuoi Messaggeri, per i Tuoi Prediletti e per Colui per il Quale hai apposto il Tuo sigillo sulle Manifestazioni della Tua Causa fra le Tue creature, Che adornasti con l’ornamento della Tua accettazione fra coloro che dimorano nel Tuo cielo e sulla Tua terra, di aiutarmi benignamente a conseguire ciò che ordinasti per i Tuoi servi e comandasti di osservare nelle Tue Tavole. Lava dunque i miei peccati, o mio Dio, per Tua grazia e munificenza e annoverami fra coloro che non sono colti da timore, che non sono messi in distretta.

In verità, Tu sei l’Onnipotente, l’Aiuto nel pericolo, Colui che esiste da Sé.

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126. Glorificato sei Tu, o Signore mio Dio! Tu sei Colui il fuoco del Cui amore ha infiammato il cuore di coloro che hanno riconosciuto la Tua unità, gli splendori del Cui sembiante hanno illuminato il volto di coloro che si sono avvicinati alla Tua corte. Com’è ricco, o mio Dio, il fiume del Tuo sapere! Dolce, o mio Amato, la trafittura che subisco dai dardi dei malvagi, nel mio amore per Te e per il Tuo compiacimento! Piacevoli le ferite che riporto dalle spade degl’infedeli, sulla Tua via e per proclamare la Tua Fede! 2

T’imploro, per il Tuo nome per il quale trasformi l’inquietudine in tranquillità, il timore in fiducia, la debolezza in forza e l’umiliazione in gloria, di aiutare con la Tua grazia me e i Tuoi servi a esaltare il Tuo nome, diffondere il Tuo Messaggio e proclamare la Tua Causa, in tal guisa da non essere turbati né da assalti di trasgressori, né da collera di infedeli, o Tu Che sei il mio Benamato!

O mio Signore, sono la Tua ancella, che ha dato ascolto al Tuo richiamo ed è accorsa a Te, rifuggendo se stessa e riponendo in Te il suo cuore. T’imploro, o mio Signore, per il Tuo nome dal quale ebbero origine tutti i tesori della terra, di proteggermi dalle allusioni di coloro che non hanno creduto in Te e hanno ripudiato la Tua verità.

Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. In verità, sei l’Onnisciente, il Sapientissimo.

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127. Ogni lode a Te, o Signore mio Dio! Quale mistero nel Fuoco che accendesti nel mio cuore! Le mie membra attestano l’intensità del suo calore e mostrano il potere distruttore della sua fiamma. Se mai la lingua del mio corpo si attentasse a descriverTi come Colui la Cui forza è sempre stata superiore alla forza del più forte uomo, la lingua del mio cuore mi direbbe: «Non sono altro che parole adeguate solamente a cose che siano della stessa specie e natura. Ma Lui, per la verità, è infinitamente esaltato al di sopra della menzione di tutte le Sue creature».

La forza della Tua potenza mi è testimone, o mio Benamato! Ogni membro del mio corpo parrebbe dotato di una lingua che Ti glorifica e magnifica il Tuo nome. Armato del potere del Tuo amore, l’odio che muove coloro che sono contro di Te non potrà mai allarmarmi e con la Tua lode sulle labbra, le decisioni del Tuo decreto non potranno mai colmarmi di dolore. Rafforza, dunque, il Tuo amore nel mio petto e permetti ch’io affronti gli assalti che tutti i popoli della terra possano lanciare contro di me. Giuro per Te! Ogni capello sul mio capo proclama: «Se non fosse per le avversità che mi colpiscono sulla Tua via, come potrei mai gustare la divina dolcezza della Tua tenerezza e del Tuo amore?»

Fa’ scendere pertanto, mio Signore, su di me e su coloro che mi amano ciò che ci rafforzi nella Tua Fede. Permetti dunque loro di diventare Mani della Tua Causa fra i Tuoi servi, sì che diffondano i Tuoi segni e manifestino la Tua sovranità. Non v’è altro Dio che Te, Che hai il potere di fare tutto quello che vuoi. In verità, Tu sei il Gloriosissimo, il Lodatissimo.

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128. Lode sia a Te, o mio Dio! Sono uno dei Tuoi servi che ha creduto in Te e nei Tuoi segni. Vedi che mi sono avviato verso la porta della Tua misericordia e ho volto il viso in direzione del Tuo tenero amore. T’imploro, per i Tuoi più eccellenti titoli e per i Tuoi più eccelsi attributi, di aprire dinanzi a me le porte delle Tue elargizioni. Aiutami, dunque, a fare quello che è bene, o Tu Che sei il Possessore di tutti i nomi e gli attributi.

Io sono povero, o mio Signore, e Tu sei ricco. Ho volto il viso verso di Te e mi sono distaccato da tutto tranne Te. Ti imploro di non privarmi delle brezze della Tua tenera misericordia e di non allontanare da me ciò che disponesti per i prediletti fra i Tuoi servi.

Togli i veli dai miei occhi, o Signore, così che io possa riconoscere ciò che hai desiderato per le Tue creature e scoprire, in tutte le manifestazioni delle Tue opere, le rivelazioni del Tuo onnipotente potere. Ammalia la mia anima, o Signore, con i Tuoi più potenti segni e traimi dalle profondità dei miei corrotti e cattivi desideri. Scrivi dunque per me il bene di questo mondo e del mondo avvenire. Tu hai il potere di fare quello che Ti piace. Non v’è altro Dio che Te, il Gloriosissimo, il Cui aiuto è cercato da tutti gli uomini.

Ti rendo grazie, o mio Signore, per avermi svegliato dal sonno, per avermi scosso e aver creato in me il desiderio di percepire quello che la maggior parte dei Tuoi servi non ha capito. Consentimi perciò, o mio Signore, di vedere, per amor Tuo e del Tuo compiacimento, tutto ciò che desideri. Tu sei Colui il Cui potere, la Cui forza e sovranità tutte le cose testimoniano.

Non v’è altro Dio all’infuori di Te, l’Onnipotente, il Benefico.

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129. Lodato Tu sia, o mio Dio! Vedi come i Tuoi leali servi siano caduti nelle mani dei malvagi, che non hanno creduto nel Tuo nome, l’Illimitato, e hanno negato la Tua maestà, la Tua illimitata autorità, la Tua forza e la Tua possanza sovrana. Le loro bocche proferiscono quello che già dissero le bocche degli Ebrei.

Trai dunque, dal seno della Tua gloria, o mio Signore, la mano della Tua onnipotenza e con essa assisti i Tuoi amati che, pur duramente provati sulla Tua via con tali afflizioni che hanno fatto gemere coloro che dimorano nel regno della Tua Causa, non sono stati distolti dal volgersi verso l’orizzonte della Tua Rivelazione.

Poni dunque sui loro cuori, o mio Signore, il sigillo della Tua infallibile protezione, sì che non vi entri rimembranza d’altro che Te. Rendili altresì capaci di proclamare il Tuo nome fra le Tue creature e fornisci loro il meglio di ciò che destinasti ai Tuoi eletti che Ti sono vicini. 4

Il potere Tu hai di far quel che Ti aggrada. In verità, sei il Gloriosissimo, al Quale tutti chiedono aiuto.

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130. Lodato sia il Tuo nome, o Signore mio Dio! Vedi come i Tuoi servi siano stati da ogni parte assediati da tribolazioni, come i loro avversari siano tutti insorti contro di loro e li abbiano gravemente offesi. La Tua gloria mi è testimone! Se tutti i malfattori della terra si coalizzassero contro di noi e ci gettassero in tale fuoco quale mai uomo ha acceso, essi non avrebbero il potere di distogliere il nostro sguardo dall’orizzonte del Tuo nome, l’Eccelso, l’Altissimo, e non riuscirebbero a sviare il nostro cuore dal sito della Tua fulgida gloria.

Giuro per la Tua potenza! I dardi che ci trafiggono sulla Tua via sono l’ornamento delle nostre tempie e le lance che ci trapassano nel nostro amore per Te sono come seta sul nostro corpo. Per la gloria della Tua potenza! Nulla si addice ai Tuoi servi tranne ciò che la penna del Tuo irrevocabile decreto ha tracciato in questa preziosissima ed eccelsa Tavola.

Ogni lode a Te in ogni momento e circostanza. In verità, Tu sei il Dio del sapere e della saggezza.

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131. Sia lode a Te, o mio Dio! Vedi come Colui Che è la Tua Luce sia stato relegato nella città-fortezza di ‘Akká e sia duramente oppresso a causa di ciò che hanno perpetrato le mani dei malvagi, cui i corrotti desideri hanno impedito di volgersi verso di Te, Che sei il Re di tutti i nomi!

Giuro per la Tua gloria! Le tribolazioni, pur affliggenti, non m’impediranno mai di ricordarTi o celebrare la Tua lode. Ogni vessazione subita per amor Tuo è un pegno della Tua misericordia verso le Tue creature e ogni cimento sofferto sulla Tua via non è che un dono che Tu elargisci ai Tuoi eletti. Attesto che il mio sembiante, che brilla sull’Aurora dell’eternità, è stato illuminato dall’avversità e che il mio corpo ne è stato adornato innanzi a tutti coloro che sono in cielo e tutti coloro che sono sulla terra.

Ti prego, per il Tuo Più Grande Nome, di aiutare tutti coloro che hanno creduto in Te e nei Tuoi segni a essere saldi nel Tuo amore e a volgersi verso l’Oriente dell’Astro del Tuo tenero amore. Ispirali dunque, o mio Dio, con ciò che sciolga la loro lingua per lodarTi e li avvicini a Te in questa vita e in quella avvenire.

In verità, Tu sei l’Onnipotente, il Gloriosissimo, il Benefico

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132. Glorificato sia il Tuo Nome, o Signore mio Dio! T’imploro per il Tuo potere che ha pervaso tutto il creato, per la Tua sovranità che ha trasceso l’intera creazione e pel Tuo Verbo che era celato nella Tua saggezza e col quale creasti il Tuo cielo e la Tua terra, di permetterci di restare saldi nell’amore per Te e nell’obbedienza al Tuo compiacimento e di fissare lo sguardo sul Tuo volto e di celebrare la Tua gloria. Dacci la forza, o mio Dio, di divulgare i Tuoi segni ovunque fra le Tue creature e di custodire la Tua Fede nel Tuo reame. Tu sei sempre esistito indipendentemente dalla menzione delle Tue creature e, come eri, rimarrai per l’eternità.

In Te ho posto tutta la fiducia, a Te ho rivolto il viso, alla corda del Tuo tenero amore mi sono aggrappato e verso l’ombra della Tua misericordia mi sono affrettato. Non mi respingere deluso dalla Tua porta, o mio Dio, e non allontanare da me la Tua grazia, perché Te soltanto io cerco. Non v’è altro Dio all’infuori di Te, Colui Che sempre perdona, il Munifico.

Lode sia a Te, Che sei il Benamato di coloro che Ti hanno conosciuto.

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133. O Tu, le Cui prove sono un farmaco risanatore per coloro che Ti sono vicini, la Cui spada è l’ardente desiderio di tutti coloro che Ti amano, il Cui strale è il più caro anelito di quei cuori che Ti bramano, il Cui decreto è l’unica speranza di coloro che hanno riconosciuto la Tua verità! T’imploro, per la Tua divina dolcezza e per gli splendori della gloria del Tuo sembiante, di far discendere su noi dalle Tue eccelse dimore ciò che ci permetta di avvicinarci a Te. O mio Dio, fa’ dunque sicuri i nostri passi nella Tua Causa, rischiara i cuori col fulgore della Tua sapienza e illumina i petti con lo splendore dei Tuoi nomi.

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134. Io sono, o mio Signore, colui che ha volto il viso verso di Te e posto le sue speranze nelle meraviglie della Tua grazia e nelle rivelazioni della Tua generosità. Ti prego di non permettere che mi allontani deluso dalla porta della Tua misericordia e di non abbandonarmi a quelle Tue creature che hanno ripudiato la Tua Causa.

O mio Dio, sono Tuo servo e figlio del Tuo servo. Ho riconosciuto la Tua verità nei Tuoi giorni e ho diretto i passi verso le sponde della Tua unicità, confessando la Tua singolarità, riconoscendo la Tua unità e confidando nel Tuo perdono e nella Tua assoluzione. Tu hai il potere di fare quel che vuoi. Non v’è altro Dio all’infuori di Te, il Gloriosissimo, Colui Che sempre perdona.

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135. Sia lode a Te, Signore mio Dio! Attesto che Tu sei Dio e che non v’è altro Dio all’infuori di Te. Dall’eternità fosti immensamente esaltato al di sopra della lode di altri che Te e di gran lunga superiore alla descrizione di qualsiasi Tua creatura. Tutte le cose create hanno attestato la Tua unità e ogni abitante del Tuo regno ha confessato la Tua unicità. L’essenza della comprensione di coloro che son certi fra le Tue creature non potrà mai pervenire a Te e le preziose parole con cui la Tua gente Ti ha lodato e glorificato non potranno mai sperare di assurgere all’atmosfera della Tua santità. Perché la comprensione che gli uomini hanno di Te non è che la comprensione del Tuo creato: come potrà raggiungerTi? E ogni Tua lode e glorificazione umana appartiene ai Tuoi servi: come potrebbe essere reputata degna della corte della Tua unicità?

Giuro per la Tua gloria! La quintessenza del sapere è incapace di comprendere la Tua natura e l’intima realtà di ogni lode di Te non giunge al sito della Tua grande gloria e del Tuo soggiogante potere. Qualunque detto cerchi di descriverTi e sapere tenti di comprenderTi non è altro che espressione del Tuo potere creatore, generato dal Tuo volere e plasmato conforme al Tuo scopo.

O Tu Che sei imperscrutabile a tutti fuorché Te e non puoi essere compreso attraverso altro che Te, T’imploro, per i torti che Colui Che è l’Aurora della Tua Causa ha subito per mano degl’ignobili fra le Tue creature e per ciò che Gli è accaduto sulla Tua via, di concedermi di essere, in ogni tempo, dissolto in Te e di fissare lo sguardo sull’orizzonte del Tuo volere e di rimanere saldo nel Tuo amore.

O mio Signore, mi sono volto verso di Te secondo quanto mi comandasti nel Tuo Libro e ho teso il viso verso l’orizzonte del Tuo tenero amore, come mi hai permesso nelle Tue Tavole. Non mi scacciare dalla porta della Tua grazia, T’imploro, e prescrivi per me la ricompensa destinata a colui che è entrato alla Tua presenza, si è levato a servirTi ed è stato estasiato dalle gocce asperse su di lui dall’Oceano dei Tuoi favori nei Tuoi giorni e dagli splendori dell’Astro dei Tuoi doni riversati su di lui al rivelarsi della luce del Tuo sembiante.

Il potere Tu hai di far quel che Ti piace. Non v’è altro Dio che Te, l’Aiuto nel pericolo, Colui Che esiste da Sé.

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136. Lodato sia il Tuo Nome, o Signore mio Dio! Sono il Tuo servo che si è afferrato alla corda delle Tue tenere misericordie e aggrappato al manto della Tua munificenza. T’imploro, per il Tuo nome con cui soggiogasti tutte le cose create, visibili e invisibili, e pel quale l’alito che è vera vita soffiò sull’intera creazione, di rafforzarmi col Tuo potere che ha circondato i cieli e la terra e di proteggermi da ogni malanno e tribolazione. Faccio testimonianza che sei il Signore di tutti i nomi, l’Ordinatore di tutto ciò che Ti è gradito. Non vi è altro Dio che Te, l’Onnipotente, l’Onnisciente, il Saggio.

Decreta per me, o mio Signore, ciò che mi sarà di beneficio in ogni mondo dei Tuoi mondi. Provvedimi, dunque, di ciò che scrivesti per le predilette fra le Tue creature, alle quali né biasimo di negatori, né clamore d’infedeli, né estraniamento di coloro che si sono allontanati da Te hanno impedito di volgersi a Te.

In verità, Tu sei l’Aiuto nel Pericolo per il potere della Tua sovranità. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, il Potentissimo.

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137. Glorificato sei Tu, o mio Dio, Ti rendo grazie per avermi fatto conoscere Colui Che è l’Oriente della Tua misericordia, l’Alba della Tua grazia e il Depositario della Tua Causa. T’imploro per il Tuo Nome, per il quale i volti di coloro che Ti sono vicini sono impalliditi e i cuori di coloro che Ti sono devoti hanno spiccato il volo verso di Te, di concedere che, in ogni tempo e condizione, io possa afferrarmi alla Tua corda e liberarmi da ogni attaccamento ad altri eccetto Te, e dirigere gli occhi verso l’orizzonte della Tua Rivelazione, e portare a compimento ciò che mi prescrivesti nelle Tue Tavole.

Adorna, o mio Signore, sia l’intimo sia l’esteriore mio con l’abbigliamento dei Tuoi favori e del Tuo tenero amore. Tienimi in salvo, dunque, da qualunque cosa sia da Te aborrita e assisti benevolmente me e i miei consanguinei ad obbedirTi ed evitami tutto ciò che possa destare in me cattivi o corrotti desideri.

Tu sei, in verità, il Signore di tutta l’umanità e il Possessore di questo mondo e del mondo avvenire. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnisciente, il Saggio.

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138. O Dio, Dio di tutti i Nomi e Artefice dei cieli! T’imploro per il Tuo Nome, per il quale Colui Che è l’Aurora della Tua potenza e l’Oriente del Tuo potere è stato manifestato, per il quale ogni cosa solida è stata disciolta, ogni corpo morto è stato richiamato in vita e ogni spirito animato è stato confermato – Ti supplico di permettermi di liberarmi da ogni attaccamento ad altri che Te, di servire la Tua Causa, di desiderare ciò che Tu desiderasti in forza della Tua sovranità e di fare ciò che ha il beneplacito del Tuo volere. 2

T’imploro inoltre, o mio Dio, di disporre per me ciò che tanto mi arricchisca da poter fare a meno di tutti tranne Te. Mi vedi, o mio Dio, il viso rivolto verso Te, le mani aggrappate alla corda della Tua grazia. Fa’ scendere su di me la Tua misericordia e scrivi per me ciò che hai scritto per i Tuoi eletti. Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. Non v’è altro Dio che Te, Colui Che sempre perdona, il Munificentissimo.

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139. Sia gloria a Te, Che col movimento della Tua augustissima penna hai soggiogato le moltitudini della Tua creazione e con le parole che la Tua bocca ha pronunciato dinanzi a tutti coloro che sono in cielo e sulla terra hai manifestato le perle dell’oceano della Tua saggezza. Attesto che la Tua potenza ha pervaso l’universo intero e la Tua misericordia ha sorpassato tutte le cose create. I poteri della terra non hanno mai prevalso contro di Te e il tumulto delle nazioni non ha mai vanificato il Tuo scopo. Hai rivelato nel Tuo regno tutto ciò che desiderasti per il potere della Tua sovranità e disponesti tutte le cose secondo il beneplacito del Tuo volere. Dall’eternità hai dimorato nelle più eccelse vette del Tuo dominio e della Tua incontrollata sovranità e per l’eternità continuerai a dimorare negl’inaccessibili recessi della Tua maestà e della Tua gloria. 2

T’imploro, per il Tuo nome per il quale spirò la fragranza della veste della Tua presenza e le soavi brezze della Tua munifica grazia alitarono su tutte le cose create, di aiutarmi benignamente, in ogni tempo e circostanza, a servire la Tua Causa e di permettermi di ricordarTi e di esaltare le Tue virtù. Mi avvolgano, dunque, le Tue onnipotenti braccia, o mio Dio, e disponi per me quel che s’addice alla Tua munificenza in ogni mondo dei Tuoi mondi.

Vedi, o mio Signore, che mi sono diretto verso l’oceano della Tua grazia e l’adorato santuario dei Tuoi favori. Non negarmi, Ti prego, le gocce che spruzzano dall’oceano dei Tuoi doni e non allontanare da me le effusioni delle nuvole delle Tue tenere misericordie. Sono colui, o mio Dio, che si è aggrappato allo splendente lembo della Tua veste e si è afferrato alla Tua forte corda che nessuno può recidere. Attesto che mi hai creato, nutrito, allevato, alimentato e sostenuto, sì che riconoscessi Colui Che è l’Aurora dei Tuoi segni e il Rivelatore dei Tuoi chiari pegni. Ti rendo perciò altissima lode, o Signore mio Dio, perché mi hai permesso di pervenire a questo sublime stadio e a questo augustissimo sito. In verità, Tu sei il Grande Donatore, l’Onnipotente, il Munificentissimo, Colui Che sempre perdona, il Generosissimo.

Illumina i miei occhi, o mio Signore, con gli splendori dell’orizzonte della Tua Rivelazione e rischiara il mio cuore con il fulgore dell’Astro del Tuo sapere e della Tua sag— gezza, sì che io mi volga completamente verso il Tuo volto e mi liberi da ogni attaccamento ad altri che Te, in tal guisa che i casi e le vicende del mondo non m’impediscano di riconoscere Colui Che è la Manifestazione del Tuo Essere, e il Rivelatore dei Tuoi segni, e l’Aurora della Tua Rivelazione, e il Depositario della Tua Causa.

In verità, Tu sei l’Onnipotente, il Protettore, il Gloriosissino, l’Onnisciente.

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140. Lodato Tu sia, o mio Dio! Questo Tuo servo attesta che null’altro che Te potrà mai esprimerTi e non potrai mai essere descritto da altri che Te Stesso. I pensieri di coloro che hanno riconosciuto la Tua realtà, per quanto alti salgano verso il cielo della Tua lode, non potranno mai sperare di oltrepassare i limiti fissati nei loro cuori, per Tuo comando e decreto. Come può una creatura, che è un nulla comprendere Colui Che è l’Antico dei Giorni o riuscire a descrivere la piena misura della Sua sovranità, della Sua gloria e della Sua grandiosità? No, lo attesti Tu Stesso, o Tu Che sei il Governatore delle nazioni! Ogni cosa creata ha riconosciuto la propria impotenza e il potere della Tua possanza e ha confessato la propria umiliazione e la Tua grande gloria.

T’imploro per il Tuo Esser Ultimo che è identico al Tuo Esser Primo e per la Tua Rivelazione che è identi— ca al Tuo Occultamento, di concedere che coloro che Ti sono cari, i loro figli e i loro consanguinei divengano rivelatori della Tua purezza fra le Tue creature e manifestazioni della Tua santità fra i Tuoi servi.

In verità, il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. In verità, sei l’Aiuto nel pericolo, Colui Che esiste da Sé.

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141. Ti rendo grazie, o mio Dio, ché mi hai fatto bersaglio dei dardi dei Tuoi avversari sulla Tua via. Ti offro altissima lode, o Tu Che sei il Conoscitore del visibile e dell’invisibile e il Signore di ogni essere, ché mi hai permesso di essere gettato in prigione per amor Tuo e mi hai fatto bere la coppa del dolore, sì che potessi rivelare la Tua Causa e glorificare la Tua Parola.

Quale delle mie tribolazioni devo raccontare dinanzi al Tuo sembiante, o mio Signore? Devo narrarTi ciò che mi accadde in giorni trascorsi per mano degli artefici d’iniquità fra le Tue creature, o descrivere le vessazioni che mi hanno assediato in questi giorni per amore del Tuo compiacimento?

Ti siano rese grazie, o Signore di tutti i nomi, e gloria a Te, o Artefice dei cieli, per tutto ciò che ho sopportato in questi giorni per mano di quei Tuoi servi che hanno mancato nei Tuoi confronti e del Tuo popolo che ha agito caparbiamente contro di Te. 4

Annoveraci, T’imploriamo, fra coloro che sono rimasti saldi nella Tua Causa finché la loro anima spiccò finalmente il volo verso il cielo della Tua grazia e l’atmosfera del Tuo tenero amore. In verità, Tu sei Colui Che sempre perdona, il Misericordiosissimo.

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142. Sia gloria a Te, o mio Dio! Il mio viso si è rivolto verso il Tuo viso e il mio viso è, in verità, il Tuo viso, il mio appello il Tuo appello, la mia Rivelazione la Tua Rivelazione, il mio essere il Tuo Essere, la mia Causa la Tua Causa, il mio comando il Tuo Comando, la mia esistenza la Tua Esistenza, la mia sovranità la Tua sovranità, la Mia gloria la Tua gloria, il mio potere il Tuo potere.

T’imploro, o Forgiatore delle nazioni e Sovrano dell’Eternità, di proteggere le Tue ancelle nel tabernacolo della Tua castità e di cancellare le loro azioni indegne dei Tuoi giorni. Purificale, o mio Dio, da tutti i dubbi e le vane fantasie e santificale da qualunque cosa non si addica alla loro affinità con Te, o Tu Che sei il Signore dei nomi e la Sorgente dei detti. Tu sei Colui nel Cui pugno sono le redini dell’intera creazione.

Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, l’Eccelso, il Gloriosissimo, Colui Che esiste da Sé.

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143. Sia gloria a Te, o mio Dio! Per il Tuo nome il Misericordiosissimo, Ti prego di proteggere i Tuoi servi e le Tue ancelle quando le tempeste delle prove li sopraggiungono e i Tuoi infiniti cimenti li assalgono. Permetti, dunque, che cerchino rifugio nella fortezza del Tuo amore e della Tua rivelazione, sì che su di essi non prevalgano né i Tuoi avversari né i perversi fra i Tuoi servi che hanno violato il Tuo Patto e il Tuo Testamento e si sono sdegnosamente allontanati dall’Oriente della Tua Essenza e dal Rivelatore della Tua gloria.

O mio Signore, essi hanno atteso alla porta della Tua grazia. Aprila dinanzi al loro viso con le chiavi dei Tuoi munifici favori. Il potere Tu hai di fare quello che vuoi e di decretare quel che Ti pace. Essi sono, o mio Signore, coloro che hanno volto il viso verso di Te e si sono diretti verso la Tua dimora. Trattali, perciò, come si addice alla Tua misericordia che ha sorpassato i mondi.

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144. O mio Dio e mio Signore! Sono Tuo servo e figlio del Tuo servo. Mi sono alzato dal letto, in quest’alba in cui l’Astro della Tua unicità è sorta splendente dall’Oriente del Tuo volere e ha diffuso la sua radiosità sul mondo intero secondo quanto era disposto nei Libri del Tuo Decreto.

Lode Ti sia data, o mio Dio, poiché ci siamo risvegliati agli splendori della luce del Tuo sapere. Fa’ scendere su noi dunque, o mio Signore, quanto ci consenta di fare a meno di altri che Te e ci liberi da ogni vincolo a qualsiasi cosa fuorché Te. Decreta, inoltre, per me e per coloro che mi sono cari e per i miei congiunti, uomini e donne, il bene di questo mondo e del mondo avvenire. Salvaguardaci, dunque, mercé la Tua immancabile protezione, o Tu Diletto dell’intera creazione e Desìo di tutto l’universo, da coloro che per Tuo volere sono le manifestazioni del sussurratore maligno che sussurra nei petti degli uomini. Tu hai il potere di fare quel che Ti piace. Sei, in verità, l’Onnipotente, l’Aiuto nel Pericolo, l’Esistente da Sé.

Benedici, o Signore mio Dio, Colui Che hai posto al di sopra dei Tuoi più eccellenti titoli e per mezzo del Quale separasti i pii dai malvagi, e benignamente aiutaci a fare quanto ami e desideri. Benedici altresì, o mio Dio, coloro Che sono le Tue Parole e le Tue Lettere e coloro che hanno teso il viso verso di Te e si sono volti al Tuo sembiante e hanno ascoltato il Tuo Richiamo.

Tu sei, in verità, il Signore e il Re di tutti gli uomini, potente sopra tutte le cose.

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145. O Dio, mio Dio! Non restare lontano da me, perché tribolazione su tribolazione s’è addensata su di me. O Dio, mio Dio! Non mi abbandonare a me stesso, perché il massimo dell’avversità m’ha sopraggiunto. Dammi da bere puro latte tratto dal seno del Tuo tenero amore, perché la sete m’ha del tutto consumato. All’ombra delle ali della Tua misericordia riparami, poiché tutti i miei avversari, di comune accordo, mi si sono avventati contro. Tienimi vicino al trono della Tua maestà, dinanzi alla rivelazione dei segni della Tua gloria, giacché l’afflizione mi ha dolorosamente toccato. Con i frutti dell’Albero della Tua Eternità nutrimi, poiché m’ha colto estrema debolezza. Dalle coppe della gioia, offerte dalle mani delle Tue tenere misericordie, alimentami, poiché infiniti dolori m’hanno ghermito. Con l’abito ricamato della Tua onnipotente sovranità vestimi, poiché la povertà m’ha completamente spogliato. Cullato dal tubare della Colomba della Tua Eternità, fammi dormire, poiché le più nere afflizioni m’hanno colpito. Dinanzi al trono della Tua unicità, fra i bagliori della bellezza del Tuo sembiante, fammi dimorare, poiché timore e tremore m’hanno violentemente sopraffatto. Nell’oceano della Tua indulgenza, di fronte ai continui moti del leviatano della gloria, immergimi, perché i miei peccati m’hanno condannato.

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146. Gloria sia a Te, o Signore mio Dio! Ti prego - per il Tuo Nome per il quale Colui Che è la Tua Bellezza è stato posto sul Trono della Tua Causa, per il Tuo Nome per il quale trasformasti tutte le cose, riunisti insieme tutte le cose, chiamasti a render conto tutte le cose, ricompensasti tutte le cose, preservasti tutte le cose e sostenesti tutte le cose - Ti prego di proteggere questa Tua ancella che è corsa a rifugiarsi in Te, e ha cercato riparo in Colui nel Quale Tu Stesso sei manifesto, e ha riposto in Te ogni fiducia e confidenza.

Essa è inferma, o mio Dio, e si è adagiata all’ombra dell’ Albero della Tua guarigione, afflitta, è fuggita nella Città della Tua protezione, contagiata, ha cercato la Fonte Prima dei Tuoi favori, dolorosamente vessata, si è affrettata a raggiungere la Sorgente della Tua tranquillità, carica di peccati, ha volto il viso verso la corte del Tuo perdono.

Abbigliala, per la Tua sovranità e per il Tuo tenero amore, o mio Dio e mio Beneamato, con l’abito del Tuo balsamo e della Tua guarigione, e dàlle da bere dalla coppa della Tua misericordia e dei tuoi favori. Proteggila, inoltre, dalle sue afflizioni e infermità, da ogni dolore e malanno, e da tutto ciò che aborri. 4

Tu sei, in verità, immensamente esaltato al di sopra di ogni altro eccetto Te Stesso. Tu sei, invero, il Risanatore, il Sopperitore, il Protettore, Colui Che sempre perdona, il Misericordiosissimo.

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147. Tu sei Colui, o mio Dio, per i Cui nomi gl’infermi sono risanati, i sofferenti guariti, gli assetati abbeverati, gli angosciati tranquillizzati, gli ostinati guidati, gli umiliati esaltati, i poveri arricchiti, gl’ignoranti illuminati, i mesti rasserenati, gli addolorati rallegrati, i raggelati riscaldati e gli oppressi risollevati. Per il Tuo nome, o mio Dio, tutte le cose create son state vivificate, i cieli sono stati dispiegati, la terra è stata fondata e le nuvole sollevate e riversate in pioggia sulla terra. In verità, questo è un segno della Tua grazia a tutte le Tue creature.

T’imploro, dunque, per il Tuo nome per il quale manifestasti la Tua Divinità ed esaltasti la Tua Causa al di sopra di tutta creazione e per ciascuno dei Tuoi eccellentissimi titoli e dei Tuoi augustissimi attributi e per tutte le virtù con cui il Tuo trascendente ed eccelso Essere è lodato, di far scendere questa notte, dalle nuvole della Tua misericordia, le piogge della Tua cura su questo lattante, che hai collegato con il Tuo gloriosissimo Essere nel regno della Tua creazione. Abbiglialo dunque, o mio Dio, per la Tua grazia, con il manto del be— nessere e della salute e proteggilo, o mio Amato, da ogni afflizione e disordine e da qualunque cosa Ti sia odiosa. In verità, la Tua potenza è pari a tutto. In verità, Tu sei il Potentissimo, Colui Che esiste da Sé. Fa’ scendere inoltre su di lui, o mio Dio, il bene di questo mondo e di quello avvenire e il bene delle precedenti e successive generazioni. La Tua potenza e la Tua saggezza ne sono, in verità, capaci.

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148. Gloria sia a te, o Signore mio Dio! T’imploro – per il Tuo Nome, per il quale innalzasti le insegne della Tua guida e diffondesti la radiosità del Tuo tenero amore e rivelasti la sovranità della Tua Signorìa, per il quale la lampada dei Tuoi Nomi è apparsa entro la nicchia dei Tuoi attributi e Colui Che è il Tabernacolo della Tua unità e la Manifestazione del distacco ha brillato, per il quale le vie della Tua guida furono rese note e i sentieri del Tuo compiacimento furono segnati, per il quale le fondamenta dell’errore furono fatte tremare e i segni della malvagità furono aboliti, per il quale le fonti della saggezza sono scaturite e la tavola celestiale è stata inviata, per il quale preservasti i Tuoi servi e accordasti loro la Tua guarigione, per il quale mostrasti le Tue tenere misericordie ai Tuoi servi e rivelasti il Tuo perdono fra le tue creature – T’imploro di custodire co— lui che è rimasto costante ed è tornato a Te, aggrappato alla Tua misericordia e afferrato all’orlo del Tuo tenero amore. Fa’ scendere su di lui il Tuo potere risanatore, rendilo sano e dotalo della costanza da Te accordata e della tranquillità elargita dalla Tua sovranità.

Tu sei, in verità, il Guaritore, il Protettore, il Soccorritore, l’Onnipotente, il Potente, il Gloriosissimo, l’Onnisciente.

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149. Glorificato sei Tu, o mio Dio! Rendo lode a Te, ché mi hai reso capace di rivelare i Tuoi detti e di manifestare le Tue prove e le Tue testimonianza, in tal guisa che è accaduto che ogni prova gravitasse attorno al mio volere e ogni testimonianza girasse attorno al mio compiacimento. O mio Signore, mi vedi alla mercé dei Tuoi avversari, che hanno ripudiato i Tuoi segni, confutato la Tua testimonianza, voltato le spalle alla Tua bellezza e deciso di spargere il Tuo sangue. T’imploro, o Tu Che sei il Signore di tutti i nomi, per il Tuo nome con il quale hai soggiogato tutte le cose create, di aiutare benevolmente i Tuoi servi e i Tuoi amati ad aggrapparsi tenacemente alla Tua Causa. Da’ dunque loro da bere ciò che vivifichi il loro cuore nei Tuoi giorni. Permetti inoltre, o mio Signore, che fissino sempre lo sguardo sul Tuo compiacimento e Ti rendano grazie per le prove del Tuo irrevocabile decreto. Perché Tu sei, in verità, lodevole in tutto quello che hai fatto nel passato o farai nel futuro e devi essere obbedito in qualunque cosa Tu abbia voluto o vorrai e amato in tutto quello che hai desiderato o desidererai. Tu guardi coloro che Ti sono cari con gli occhi del Tuo tenero amore e fai scendere su di loro soltanto ciò che giovi loro mercé la Tua grazia e i Tuoi doni.

T’imploriamo, o Tu Che sei la Nube della Munificenza e il Soccorritore degli afflitti, di aiutarci a ricordarTi, a far conoscere la Tua Causa e a sorgere in Tuo aiuto. Sebbene siamo assoluta debolezza, pure ci siamo aggrappati al Tuo Nome, il Potentissmo, l’Onnipotente.

Benedici, o mio Dio, coloro che sono rimasti saldi nella Tua Causa, ai quali malvagie insinuazioni di operatori d’iniquità non sono riuscite a impedire di rivolgersi verso il Tuo viso e che sono corsi con tutto il cuore verso la Tua grazia, finché da ultimo hanno bevuto dalle mani della Tua munificenza l’acqua che è vera vita.

Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. Non v’è altro Dio che Te, il Potente, il Generosissimo.

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150. Rendo lode a Te, o mio Dio, ché la fragranza del Tuo tenero amore mi ha estasiato e le soavi brezze della Tua misericordia mi hanno sospinto verso i Tuoi munifici favori. Dammi da bere, o mio Signore, dalle dita della Tua munificenza le acque vive che hanno permesso a chiunque ne abbia bevuto di liberarsi da ogni attaccamento ad altri che Te, di librarsi nell’atmosfera del distacco da tutte le Tue creature e di fissare lo sguardo sul Tuo tenero amore e i Tuoi infiniti doni.

Rendimi pronto in ogni circostanza, o mio Signore, a servirTi e a rivolgermi verso l’adorato santuario della Tua Rivelazione e della Tua Bellezza. Se Ti fa piacere, fammi crescere come tenera pianticella nei prati della Tua grazia, sì che le dolci brezze del Tuo volere mi muovano e mi pieghino conforme al Tuo compiacimento, in tal guisa che il mio moto e la mia quiete siano diretti completamente da Te.

Tu sei Colui per il Cui nome il Segreto Nascosto fu divulgato, il Nome Ben Custodito fu rivelato e i sigilli della Coppa suggellata furono infranti, riversandosene la fragranza su tutta la creazione, del passato e del futuro. Colui che era assetato, o mio Signore, si è affrettato a raggiungere le acque vive della Tua grazia e la misera creatura ha bramato immergersi nell’oceano delle Tue ricchezze.

Giuro per la Tua gloria, o Signore Benamato del mondo e Desìo di tutti coloro che Ti hanno riconosciuto! Sono costernato dal dolore della separazione da Te, nei giorni in cui l’Astro della Tua presenza ha irradiato il suo fulgore sulla Tua gente. Scrivi dunque per me la ricompensa decretata per coloro che hanno contemplato il Tuo volto e, col Tuo permesso, hanno ottenuto di es— sere ammessi alla corte del Tuo trono e, per Tuo comando, Ti hanno incontrato faccia a faccia.

T’imploro, o mio Signore, per il Tuo nome i cui splendori hanno avvolto la terra e il cielo, di permettermi di sottomettere il mio volere a ciò che hai decretato nelle Tue Tavole, sì che io cessi di trovare in me altro desiderio tranne quello che Tu desiderasti in forza della Tua sovranità e altro volere fuorché ciò che mi destinasti con il Tuo volere.

Dove mi rivolgerò, o mio Dio, incapace come sono di scoprire altra via oltre quella che Tu ponesti davanti ai Tuoi Eletti? Tutti gli atomi della terra proclamano che sei Dio e attestano che non v’è altro Dio che Te. Dall’eternità sei stato capace di fare quel che hai voluto e di decretare quel che Ti è piaciuto.

Destina per me, o mio Dio, ciò che in ogni istante mi volga verso di Te e consenti ch’io resti sempre aggrappato alla corda della Tua grazia, proclami il Tuo Nome e cerchi qualunque cosa scaturisca dalla Tua penna. Sono povero e desolato, o mio Signore, e Tu sei Colui Che tutto possiede, l’Altissimo. Abbi pietà di me per le meraviglie della Tua misericordia e fa’ scendere su di me, in ogni istante della mia vita, le cose con cui hai ricreato i cuori di tutte le Tue creature che hanno riconosciuto la Tua unità e di tutta la Tua gente che Ti è completamente devota.

In verità, sei l’Onnipotente, l’Eccelso, l’Onnisciente, il Più Saggio.

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151. Glorificato sei Tu, o mio Signore! Vedi le mie tribolazioni e tutto quello che mi è accaduto per mano di quei Tuoi servi che sono in mia compagnia, che non hanno creduto nei Tuoi più luminosi segni e hanno girato le spalle alla Tua fulgidissima Bellezza. Giuro per la Tua gloria! Tali sono le afflizioni che mi tormentano, che nessuna penna nell’intera creazione può enumerarle o descriverle.

T’imploro, o Tu Che sei il Re dei nomi e il Creatore della terra e del cielo, di assistermi con la Tua corroborante grazia, sì che nulla al mondo abbia il potere d’impedirmi di ricordarTi o di celebrare la Tua lode, o di trattenermi dall’osservare ciò che mi hai prescritto nelle Tue Tavole, sì che io sorga a servirTi e mi affretti a uscire a capo scoperto dalla mia dimora, per gridare il Tuo nome fra le Tue creature e proclamare le Tue virtù fra i Tuoi servi. Poiché avevo fatto quello che avevi decretato e trasmesso ciò che avevi scritto, i malfattori fra la Tua gente mi assediarono e fecero di me sulla Tua via quel che loro piacque.

Nell’amore che Ti porto, o mio Signore, il mio cuore Ti brama con tale anelito quale nessun cuore ha conosciuto. Eccomi qui, il corpo nelle Tue mani e lo spirito dinanzi al Tuo volto. Fanne quel che Ti piace, per l’esaltazione della Tua parola e la rivelazione di ciò che è stato preservato nelle tesorerie della Tua sapienza.

Il potere Tu hai di fare quello che vuoi e di decretare quel che Ti piace.

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152. Lodato sia il Tuo nome, o mio Dio! Non so scoprire nessuno nel Tuo regno che possa convenientemente rivolgersi a Te o sia capace di ascoltare adeguatamente ciò che è uscito dalla bocca del Tuo volere. T’imploro dunque, o Tu Che sei il Possessore dell’intera creazione e il Re del regno della Tua invenzione, di aiutare benevolmente le Tue creature a compiere ciò che Ti è gradito e ben accetto, sì che sorgano a servire la Tua Causa fra le Tue creature e a proclamare la Tua lode dinanzi a tutti coloro che sono in cielo e in terra.

Tu sei, o mio Signore, Colui la Cui munificenza ha superato tutte le cose, il Cui potere ha trasceso tutte le cose, la Cui misericordia ha pervaso tutte le cose. Guarda, dunque, la Tua gente con gli occhi delle Tue tenere misericordie e non abbandonarli nei Tuoi giorni a se stessi e ai loro desideri corrotti. Per quanto lontani siano andati da Te e per quanto si siano discostati dal Tuo volto, pure Tu sei il Munifico nella Tua essenza e il Misericordiosissimo nel Tuo intimo spirito. Trattali secondo i segni celati della Tua munificenza e dei Tuoi doni. In verità, Tu sei Colui il potere della Cui possanza tutte le cose hanno attestato e della Cui maestà e onnipotenza l’intera creazione ha fatto testimonianza.

Non v’è altro Dio che Te, l’Aiuto nel pericolo, Colui Che esiste da Sé.

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153. Mio Dio, Che adoro e venero, Che sei molto Potente! Attesto che nessuna descrizione di cosa creata potrà mai rivelarTi e nessuna lode che un essere possa proferire potrà esprimerTi. Nel mondo intero non v’è comprensione o intelligenza di alcuno della sua gente che possa essere ammessa alla corte della Tua santità o svelare il Tuo mistero, come Ti si addice. Quale peccato ha tenuto gli abitanti della città dei Tuoi nomi così lontano dal Tuo gloriosissimo Orizzonte e ha impedito loro l’accesso al Tuo immenso Oceano? Una sola lettera del Tuo Libro è madre di tutti i detti e una sua parola è genitrice di tutto il creato. Quale ingratitudine hanno mostrato i Tuoi servi perché Tu abbia impedito a tutti loro di riconoscerTi? Una goccia dell’oceano della Tua misericordia basta a spegnere le fiamme dell’inferno e una scintilla del fuoco del Tuo amore è sufficiente per incendiare il mondo intero.

O Tu Che sei l’Onnisciente! Caparbi come siamo, ci aggrappiamo alla Tua munificenza, ignoranti, volgiamo sempre il viso verso l’oceano della Tua saggezza. Tu sei quel Munificentissimo Cui una moltitudine di peccati non impedisce di concedere la Tua munificenza, il flusso dei Cui doni non è arrestato dall’allontanamento della gente del mondo. Dall’eternità la porta della Tua grazia è rimasta spalancata. Una goccia di rugiada dell’oceano della Tua misericordia può adornare tutte le cose con l’ornamento della santità e uno spruzzo delle acque della Tua munificenza può far sì che l’intera creazione ottenga la vera ricchezza.

Non sollevare il velo, o Tu Che sei l’Occultatore! Dall’eternità i pegni della Tua munificenza hanno pervaso l’universo e gli splendori del Tuo Più Grande Nome sono stati riversati su tutte le cose create. Non negare ai Tuoi servi le meraviglie della Tua grazia. Fa’ che siano consci di Te, sì che facciano testimonianza della Tua unità e permetti loro di riconoscerTi, sì che accorrano a Te. La Tua misericordia ha abbracciato l’intera creazione e la Tua grazia ha pervaso tutte le cose. Dai flutti dell’oceano della Tua generosità furono rivelati i mari del fervore e dell’entusiasmo. Tu sei quel che sei. Tranne Te, nessuno è degno di menzione a meno che non si ponga sotto la Tua protezione e non ottenga accesso alla Tua corte.

Qualunque cosa ci accada, imploriamo il Tuo antico perdono e cerchiamo la Tua grazia che tutto pervade. La nostra speranza è che non neghi ad alcuno la Tua grazia e non privi alcuna anima dell’ornamento dell’equità e della giustizia. Sei il Re di ogni munificenza e il Signore di tutti i favori, supremo su tutti coloro che sono in cielo e sulla terra.

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154. Dìssipa il mio dolore con la Tua munificenza e la Tua generosità, o Dio, mio Dio, e bandisci la mia angoscia con la Tua sovranità e la Tua potenza. Mi vedi, o mio Dio, col viso rivolto a Te mentre il dolore m’incalza da ogni parte. T’imploro, o Tu Che sei il Signore di tutti gli esseri e sovrasti tutte le cose visibili e invisibili, per il Tuo Nome con cui soggiogasti i cuori e le anime degli uomini, pei flutti dell’Oceano della Tua misericordia e gli splendori dell’Astro della Tua munificenza, di annoverarmi tra coloro che assolutamente nulla ha distolto dal volgere il viso verso di Te, o Signore di tutti i nomi e Artefice dei cieli!

Tu vedi, o mio Signore, quel che mi è accaduto nei Tuoi giorni. Ti supplico, per Colui Che è l’Alba dei Tuoi nomi e l’Origine dei Tuoi attributi, di decretare per me ciò che mi permetta d’innalzarmi a servirTi e a esaltare le Tue virtù. Tu sei in verità l’Onnipotente, il Più Possente, Colui Che è solito esaudire le preghiere di tutti gli uomini.

T’imploro infine, per la luce del Tuo sembiante, di benedire tutte le mie cose, di rimettere i miei debiti e soddisfare i miei bisogni. Tu sei Colui il Cui potere e il Cui dominio ogni lingua ha attestato, la Cui maestà e la Cui sovranità ogni cuore che comprende ha riconosciuto. Non v’è altro Dio che Te, Che ascolti e sei pronto a rispondere.

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155. Crea in me un cuore puro, o mio Dio, e rinnova entro di me una coscienza tranquilla, o mia Speranza! Mediante lo spirito del Potere confermami nella Tua Causa, o mio Dilettissimo, e con la luce della Tua gloria, rivelami la Tua via, o Mèta del mio desìo! Col potere della Tua forza trascendente innalzami fino al cielo della Tua santità, o Sorgente del mio essere, e con gli aliti della Tua eternità rallegrami, o Tu Che sei mio Dio! Fa’ che le Tue eterne melodie spirino tranquillità su me, o mio Compagno, e lascia che lo splendore della Tua vetusta immagine mi liberi da tutto fuorché da Te, o mio Signore, e fa’ che l’annunzio della rivelazione della Tua incorruttibile Essenza mi porti gioia, o Tu Che sei il più palese di quanti sono palesi e il più celato di quanti sono celati!

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156. Lodato Tu sia, o mio Dio, ché mi hai svegliato dal sonno e tratto dall’assenza e scosso dal sopore. Mi sono destato sta mane col viso rivolto agli splendori dell’Astro della Tua Rivelazione per la Quale sono stati illuminati i cieli della Tua potenza e della Tua maestà, riconoscendo i Tuoi segni, credendo nel Tuo Libro, tenendomi saldamente alla Tua Corda.

T’imploro, per il potere della Tua volontà e per la forza obbligante del Tuo proposito, di fare di ciò che mi rivelasti nel sonno le salde fondamenta delle magioni del Tuo amore racchiuse nei cuori dei Tuoi amati e lo strumento migliore per rivelare i pegni della Tua grazia e del Tuo tenero amore.

Decreta per me, o Signore, per mezzo della Tua Penna eccelsa, il bene di questo e dell’altro mondo. Attesto che le redini di tutte le cose sono da Te tenute. Tu le cambi a Tuo piacere. Non v’è altro Dio che Te, il Forte, il Fedele.

Tu sei Colui Che col Suo comando cambia l’umiliazione in gloria, la debolezza in forza, l’impotenza in potere, il timore in serenità, il dubbio in certezza. Non v’è altro Dio che Te, il Potente, il Benefico.

Tu non deludi chi T’ha cercato, né tieni lontano da Te chi T’ha desiderato. Decreta per me ciò che s’addice al cielo della Tua generosità e all’oceano del— la Tua munificenza. Tu sei, in verità, l’Onnipotente, il Più Possente.

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157. Mio Dio Che venero e adoro! Attesto la Tua unità e la Tua unicità e riconosco i Tuoi doni sia nel passato sia nel presente. Tu sei il Munifico, le Cui traboccanti piogge di misericordia sono riversate tanto sui grandi quanto sugli umili, e gli splendori della Cui grazia sono stati diffusi sugli ubbidienti e sui ribelli.

O Dio di misericordia, innanzi alla Cui porta s’è inchinata la quintessenza della misericordia, e attorno al santuario della Cui Causa, nel suo più intimo spirito, il tenero amore s’è aggirata, T’imploriamo, supplicando la Tua antica grazia e sollecitando il Tuo presente favore, di aver misericordia di tutti coloro che sono le manifestazioni del mondo dell’esistenza e di non negar loro l’elargizione della Tua grazia nei Tuoi giorni.

Tutti sono poveri e bisognosi e Tu sei, in verità, Colui Che tutto possiede, Colui Che tutto soggioga, il Potentissimo.

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158. Mi sono svegliato sotto l’ègida Tua, o mio Dio, e s’addice a colui che la cerca di dimorare entro il Santuario della Tua protezione e la Fortezza della Tua difesa. Illumina il mio intimo essere, o mio Signore, con gli splendori della Fonte della Tua Rivelazione, così come illuminasti il mio essere esteriore con la luce mattutina del Tuo favore.

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159. O mio Dio, Dio di munificenza e di misericordia! Tu sei il Re dalla Cui parola sovrana l’intera creazione è stata chiamata all’esistenza e sei il Munifico, Cui le azioni dei Suoi servi non hanno mai impedito di mostrare la Sua grazia e di rivelare la Sua munificenza.

Permetti, T’imploro, che questo servo consegua ciò che sia per lui causa di salvezza in ogni mondo dei Tuoi mondi. Tu sei, in verità, l’Onnipotente, il Potentissimo, l’Onnisciente, il Saggio.

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160. Mio Dio, Oggetto della mia adorazione, Mèta del mio desìo, il Munificentissimo, il Più Compassionevo— le! Tutta la vita è Tua e ogni potere è nel pugno della Tua onnipotenza. Chiunque Tu esalti è innalzato al di sopra degli angeli e consegue lo stadio: «In verità, lo abbiamo innalzato ad altissimo luogo!» e chiunque Tu umili è ancor meno della polvere, anzi, meno che nulla.

O Divina Provvidenza! Pur malvagi, peccatori e intemperanti, cerchiamo sempre da Te un «seggio di verità» e agogniamo di contemplare il sembiante dell’Onnipotente Sovrano. Tuo è il comando, a Te appartiene tutta la sovranità e il regno della potenza s’inchina davanti al Tuo comando. Tutto quello che fai è pura giustizia, anzi, l’essenza stessa della grazia. Un barlume degli splendori del Tuo Nome, il Misericordiosissimo, basta a bandire e cancellare ogni traccia di peccabilità dal mondo e un unico soffio delle brezze del Giorno della Tua Rivelazione è sufficiente ad adornare l’umanità di una nuova veste.

Concedi la Tua forza, o Onnipotente, alle Tue deboli creature e rianima coloro che sono come morti, affinché possano trovarti, siano condotti all’oceano della Tua guida e restino saldi nella Tua Causa. Se la fragranza della Tua lode fosse sparsa da una delle diverse lingue del mondo, da oriente o da occidente, ciò sarebbe in verità apprezzato e molto gradito. Ma prive di tale fragranza, tali lingue sarebbero sicuramente indegne di menzione, siano parole o pensieri.

T’imploriamo, o Provvidenza, di mostrare la Tua via a tutti gli uomini e di guidarli rettamente. In verità, sei l’Onnipotente, il Potentissimo, l’Onnisciente, l’Onniveggente.

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161. Sia lode a Te, o mio Dio, ché hai drizzato i volti dei Tuoi servi verso la destra del trono dei Tuoi doni e hai fatto sì che si distaccassero da ogni cosa fuorché Te, affinché riconoscessero la Tua sovranità e confessassero la Tua gloria. Attesto la potenza della Tua Causa, la penetrante influenza del Tuo decreto, l’immutabilità del Tuo volere, l’eternità del Tuo proposito. Tutte le cose sono imprigionate nella stretta del Tuo potere e di fronte alle prove della Tua ricchezza l’intera creazione è indigente.

O mio Dio, mio Benamato, mio supremo Desìo, tratta dunque i Tuoi servi e tutte le cose da Te create come si addice alla Tua beltà e grandiosità e com’è degno della Tua generosità e dei Tuoi doni. In verità, Tu sei Colui la Cui misericordia ha pervaso tutti i mondi, la Cui grazia ha abbracciato tutti coloro che dimorano sulla terra e in cielo. Chi Ti ha implorato, la cui preghiera sia rimasta inesaudita? Dov’è chi si è proteso verso di Te, che Tu non abbia avvicinato? Chi è colui che può affermare di aver fissato lo sguardo su di Te, sul quale non si sia posato l’occhio del Tuo tenero amore? Faccio testimonianza che Ti sei volto verso i Tuoi servi prima che essi si rivolgessero verso di Te e che li hai ricordati prima che essi ricordassero Te. Ogni grazia è Tua, o Tu nelle Cui mani si trovano il regno dei doni divini e la sorgente di ogni irrevocabile decreto.

O mio Dio, manda dunque a tutti coloro che Ti cercano ciò che li spogli completamente di tutto ciò che non Ti appartiene e che li avvicini al Tuo Essere. Aiutali, con la Tua grazia, ad amarTi e a conformarsi a ciò che Ti è gradito. Concedi dunque che procedano rettamente sulla via della Tua Causa, la via sulla quale sono scivolati i passi dei dubbiosi fra la Tua gente e dei caparbi fra i Tuoi servi. In verità, sei il Potentissimo, l’Onnipotente, il Più Grande.

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162. Lodato e glorificato sei Tu, o mio Dio! Ti supplico, per i sospiri di coloro che Ti amano e per le lacrime sparse da coloro che bramano vederTi, di non privarmi delle Tue soavi misericordie nel Tuo Giorno, né delle melodie della Colomba che esalta la Tua unicità innanzi alla luce che risplende dal Tuo volto. Sono in grande afflizione, o mio Dio! Guarda come mi tengo saldamente al Tuo Nome, Che tutto possiede. Sono sicuro di perire, guarda come mi aggrappo al Tuo Nome, l’Imperituro. T’imploro, dunque, per Te Stesso, l’Eccelso, l’Altissimo, di non abbandonarmi a me stesso e ai desideri della mia corrotta inclinazione. Tienimi per mano con la mano del Tuo potere, libe— rami dagli abissi delle mie fantasie e vane immagini e purificami da tutto ciò che aborri.

Fa’, dunque, che mi volga interamente a Te, che riponga tutta la fiducia in Te, che cerchi Te quale Rifugio e che mi appressi al Tuo viso. In verità, Tu sei Colui Che, per la forza del Suo potere, fa tutto ciò che desidera e, per la potenza della Sua volontà, comanda quello che sceglie. Nessuno può opporsi all’attuazione del Tuo decreto, nessuno può deviare il corso del Tuo comando. Tu sei, in verità, l’Onnipotente, il Gloriosissimo, il Munificentissimo.

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163. Lodato sia il Tuo nome, o Signore mio Dio! Vedi che mi sono rivolto verso di Te e ho drizzato il viso verso la Tua grazia e i Tuoi doni. T’imploro, per il Tuo nome per il quale permettesti a tutti coloro che hanno riconosciuto la Tua unità di gustare il vino della Tua misericordia e a tutti coloro che si sono avvicinati a Te di bere le acque vive del Tuo tenero amore, di liberarmi completamente da tutte le vane immaginazioni e di volgermi verso la Tua grazia, o Tu Che sei il Signore di tutti gli uomini.

Aiutami benevolmente, o mio Dio, nei giorni della Manifestazione della Tua Causa e dell’Alba della Tua Rivelazione, a squarciare i veli che mi hanno impedito di riconoscerTi e di immergermi nell’oceano del Tuo sapere. Tienimi con le mani del Tuo potere e concedi ch’io sia così trascinato dalle dolci melodie della Colomba della Tua unicità, ch’io cessi di guardare in tutta la creazione verso altro viso fuorché il Tuo, o Tu Mèta del mio desìo, e non riconosca nel mondo visibile altro che le prove della Tua potenza, o Tu Che sei il Dio della misericordia!

Sono una misera creatura, o mio Signore, e Tu sei Colui Che tutto possiede, l’Altissimo. Sono tutto debolezza, e Tu sei l’Onnipotente e il Supremo Ordinatore al principio e alla fine. Non negarmi le fragranze della Tua Rivelazione e non infrangere le mie speranze nelle effusioni inviate dal cielo dei Tuoi doni. Decreta per me, o mio Dio, il bene di questo mondo e del mondo avvenire e accordami ciò che mi giovi in ogni mondo dei Tuoi mondi, poiché io non so che cosa mi aiuti e che cosa mi nuoccia. In verità, sei l’Onnisciente, il Più Saggio.

Abbi dunque misericordia, o mio Dio, dei Tuoi servi che sono annegati nell’oceano delle malvagie insinuazioni e salvali in forza della Tua sovranità, o Tu Che sei il Signore di tutti i nomi ed attributi! Tu sei Colui Che dall’eternità ha ordinato ciò che Gli piacque e per l’eternità rimarrà immutato. Non v’è altro Dio che Te, Colui Che sempre perdona, il Misericordiosissimo.

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164. O Dio, mio Dio! Ho lasciato la mia casa, tenendomi forte alla corda del Tuo amore e mi sono affidato interamente alla Tua cura e protezione. Ti supplico, per il Tuo potere con il quale proteggesti i Tuoi amati dai disobbedienti, dai perversi, da ogni arrogante oppressore e da ogni malvagio che si è da Te allontanato, di tenermi in salvo con la Tua munificenza e la Tua grazia. Permettimi, dunque, di ritornare a casa, pel Tuo potere e la Tua potenza. Tu sei, in verità, l’Onnipotente, l’Aiuto nel Pericolo, Colui Che esiste da Sé.

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165. Dai rivoli dolcemente profumati della Tua eternità dammi da bere, o mio Dio, e dell’albero del Tuo essere fammi gustare i frutti, o mia Speranza! Alle fonti cristalline dell’amor Tuo consenti ch’io mi disseti, o mia Gloria, e all’ombra del riparo della Tua eterna provvidenza fammi riposare, o mia Luce! Sui prati della Tua vicinanza, innanzi alla Tua presenza, lascia ch’io vada errando, o mio Diletto, e a destra del trono della Tua misericordia fammi sedere, o mio Desìo! Dalle brezze fragranti della Tua gioia lascia che un alito passi su di me, o mia Mèta, e nelle eccelse altezze del paradiso della Tua realtà lascia ch’io entri, o mio Adorato! Alle melodie della colomba della Tua unicità lascia ch’io porga orecchio, o Tu Risplendente, e mercé lo spirito del Tuo potere e della Tua possanza vivificami, o mia provvidenza! Nello spirito dell’amor Tuo mantienimi saldo, o mio Soccorritore, e sul sentiero del Tuo beneplacito fa’ sicuri i miei passi, o mio Creatore! Entro il giardino della Tua immortalità, alla Tua presenza lasciami dimorar per sempre, o Tu Che mi sei misericordioso, e ponimi sul seggio della Tua gloria, o Tu Che sei il mio Possessore! Al cielo della Tua amorevole bontà innalzami, o mio Vivificatore, e guidami verso l’astro del Tuo esempio, o Tu mio Fascinatore! Innanzi alle rivelazioni del Tuo invisibile spirito chiamami ad esser presente, o Tu Che sei la mia origine e il mio Eccelso Desiderio, e verso l’essenza della Tua fragrante beltà, che a Te piacerà manifestare, fa’ ch’io ritorni, o Tu Che sei mio Dio!

Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. Tu sei, in verità, il Magnifico, il Gloriosissimo, l’Eccelso.

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166. Tu, il Cui volto è l’oggetto della mia adorazione, la Cui beltà è il mio santuario, la Cui dimora è la mia mèta, la Cui lode è la mia speranza, la Cui provvidenza è la mia compagna, il Cui amore è la mia ragione di vita, la Cui menzione è la mia letizia, la Cui vicinanza è la mia brama, la Cui presenza è il mio più caro desiderio e la mia più alta aspirazione. Ti supplico di non negarmi le cose che accordasti ai prescelti fra i Tuoi servi. Concedimi, quindi, il bene di questo mondo e di quello avvenire.

Tu sei, in verità, il Re di tutti gli uomini. Non v’è altro Dio che Te, Colui Che sempre perdona, il Generosissimo.

Preghiera per i defunti
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167. O mio Dio! Questo è il Tuo servo, figlio del Tuo servo, che ha creduto in Te e nei Tuoi segni, e ha volto il viso verso di Te, completamente separato da tutto fuorché da Te. In verità, fra coloro che mostrano misericordia, Tu sei il più misericordioso.

O Tu Che perdoni i peccati degli uomini e nascondi le loro colpe, trattalo come s’addice al cielo della Tua munificenza e all’oceano della Tua grazia. Concedigli d’entrare nell’ambito della Tua misericordia trascendente che esistette prima della creazione della terra e del cielo. Non v’è altro Dio che Te, il Perdonatore, il Generosissimo.

Si ripeta sei volte il saluto «Alláh-u-Abhá» seguito diciannove volte da ognuno dei seguenti versetti:

In altre parole, le sei ripetizioni si susseguono nel seguente modo: «Alláh-u-Abhá», (una volta), «In verità, noi tutti adoriamo Iddio» 4

In verità, noi tutti adoriamo Iddio.
In verità, noi tutti c’inchiniamo innanzi a Dio.
In verità, noi tutti siamo devoti a Dio.
In verità, noi tutti innalziamo lode a Dio.
In verità, noi tutti rendiamo grazie a Dio.
In verità, noi tutti siamo pazienti in Dio.

(Se la persona defunta è una donna, si dica: «Questa è la Tua ancella, figlia della Tua ancella, eccetera»)

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168. O mio Signore! Fa’ che la Tua bellezza sia il mio cibo e la Tua presenza il mio nèttare, e il Tuo compiacimento la mia speranza, e la lode di Te il mio agire, e il ricordo di Te il mio compagno, e la potenza della Tua sovranità il mio soccorso, e la Tua dimora la mia casa, e la mia dimora il seggio che Tu hai purificato dalle limitazioni imposte a coloro che sono separati da Te co-me da un velo.

Tu sei, in verità, il Possente, il Gloriosissimo, l’Onnipotente. (diciannove volte), «Alláh-u-Abhá», (una volta), «In verità, noi tutti c’inchiniamo innanzi a Dio» (diciannove volte), e così via.

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169. Gloria a te, Signore mio Dio! Non avvilire colui che esaltasti col potere della Tua eterna sovranità e non allontanare da Te colui al quale concedesti di entrare nel tabernacolo della Tua eternità. Vorresti respingere, o mio Dio, colui che ponesti all’ombra della Tua Signorìa, e allontanare da Te, o mio Desìo, colui al quale fosti rifugio? Potresti avvilire colui che innalzasti, o dimenticare colui al quale concedesti di ricordarTi?

Gloria, immensa gloria a Te! Tu sei Colui Che per l’eternità è stato il Re dell’intera creazione e il suo Primo Impulso e rimarrai per sempre il Signore di tutte le cose create e il loro Ordinatore. Gloria a Te, o mio Dio. Se Tu tralasci di essere misericordioso coi Tuoi servi, chi mostrerà loro misericordia? E se Tu rifiuti di soccorrere i Tuoi diletti, chi vi sarà a soccorrerli?

Gloria, immensa gloria a Te! Tu sei adorato per la Tua verità e noi tutti, invero, ne facciamo testimonianza, e Ti manifesti nella Tua giustizia e noi tutti, invero, ne facciamo testimonianza. Tu sei, in verità, amato per la Tua grazia. Non v’è altro Dio che Te, l’Aiuto nel pericolo, Colui Che esiste da Sé.

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170. Il Tuo Nome è la mia cura, o mio Dio, e il ricordarTi è il mio rimedio. La Tua vicinanza è la mia speranza e l’amore per Te il mio compagno. La Tua misericordia è la mia cura e il mio aiuto in questo mondo e in quello avvenire. In verità, Tu sei il Munifico, il Sapiente, il Saggio.

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171. O mio Dio, mio Signore, Mèta del mio desìo! Questo Tuo servo cerca di dormire al riparo della Tua misericordia e di riposare sotto il baldacchino della Tua grazia, implorando le Tue cure e la Tua protezione.

T’imploro, o mio Signore, per i Tuoi occhi che mai non dormono, di far sì che i miei occhi non vedano altro che Te. Rafforzane dunque la visione, affinché possano discernere i Tuoi segni e rimirare l’Orizzonte della Tua Rivelazione. Tu sei Colui dinanzi alle Cui rivelazioni d’onnipotenza la quintessenza del potere ha tremato.

Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipossente, il Sovrano, l’Illimitato.

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172. Come dispormi a dormire, o Dio mio Dio, quando gli occhi di coloro che Ti bramano vegliano perché separati da Te e come coricarmi per riposare, mentre le anime dei Tuoi amanti spasimano per la lontananza dalla Tua presenza?

Ho affidato, o mio Signore, il mio spirito e il mio intero essere alla mano destra della Tua possanza e della Tua protezione, poso la testa sul guanciale per il Tuo potere e la levo secondo la Tua volontà e il Tuo beneplacito. In verità, Tu sei il Custode, il Reggitore, l’Onnipotente, il Più Possente.

Per la Tua Potenza! Non chiedo altro, dormendo o vegliando, se non ciò che Tu desideri. Sono il Tuo servo e sono nelle Tue mani. Degnati dunque d’aiutarmi a far ciò che effonda la fragranza del Tuo compiacimento. Invero questa è la mia speranza e la speranza di coloro che sono a Te vicini. Lodato Tu sia, o Signore dei mondi!

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173. Mio Dio, mio Adorato, mio Sovrano, mio Desìo! Quale lingua può esprimerTi i miei ringraziamenti? Ero assopito e Tu mi hai destato. Mi ero allontanato da Te e Tu mi hai benevolmente aiutato a tornare a Te. Ero come estinto e Tu mi hai vivificato con l’acqua della vita. Ero avvizzito e Tu mi hai rianimato con la celeste fonte della Tua parola sgorgante dalla penna del Misericordiosissimo.

O Provvido Iddio! L’intera esistenza è generata dalla Tua grazia; non privarla delle acque della Tua generosità e non negarle l’accesso all’oceano della Tua misericordia. T’imploro di aiutarmi e assistermi sempre e in ogni evenienza e di farmi trovare, nel cielo della Tua grazia, il Tuo antico favore. Tu sei, in verità, il Signore della munificenza e il Sovrano del regno dell’eternità.

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174. O Dio, mio Dio! T’imploro per l’oceano del Tuo potere risanatore, per gli splendori dell’Astro della Tua grazia, pel Tuo Nome, mercé il quale soggiogasti i Tuoi servi, per il potere penetrante della Tua Parola eccelsa, per la possanza della Tua augustissima Penna e per la Tua misericordia che ha preceduto la creazione di tutti coloro che sono in cielo e in terra, di purificarmi con le acque della Tua generosità da ogni afflizione e malanno, da ogni debolezza e fralezza.

Tu vedi, o mio Signore, il Tuo supplicante attendere alla porta della Tua generosità e colui che ha posto le sue speranze in Te aggrapparsi al sostegno della Tua liberalità. Non negargli, T’imploro, le cose che egli a— spetta dall’oceano della Tua grazia e dall’Astro del Tuo tenero amore.

Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. Non v’è altro Dio che Te, il Sempre Misericordioso, il Generosissimo.

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175. Mi sono alzato sta mane per grazia Tua, o mio Dio, e ho lasciato la mia casa fidando interamente in Te e rimettendomi alle Tue cure. Fa’ discendere adunque su me, dal cielo della Tua misericordia, la Tua benedizione, e concedimi di ritornare salvo a casa, così come mi concedesti di uscirne sotto la Tua protezione, con i miei pensieri costantemente rivolti a Te.

Non v’è altro Dio che Te, l’Unico, l’Incomparabile, il Sapientissimo, l’Onnisciente.

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176. Sia lode a Te, Che sei il mio Dio e il Dio di tutti gli uomini, il mio Desìo e il Desìo di tutti coloro che Ti hanno riconosciuto, il mio Amato e l’Amato di coloro che hanno riconosciuto la Tua unità, l’Oggetto della mia adorazione e dell’adorazione di coloro che Ti son vicini, la mia Brama e la Brama di coloro che Ti sono interamente devoti, la mia Speranza e la Speranza di coloro che hanno posto il cuore su di Te, il mio Rifugio e il Rifugio di tutti coloro che sono accorsi a Te, il mio Porto e il Porto di coloro che han trovato riparo in Te, la mia Mèta e la Mèta di coloro che si sono diretti verso di Te, il mio Oggetto e l’Oggetto di coloro che hanno volto lo sguardo su di Te, il mio Paradiso e il Paradiso di coloro che sono ascesi a Te, la mia Stella Polare e la Stella Polare di tutti coloro che Ti bramano, la mia Gioia e la Gioia di tutti coloro che Ti amano, la mia Luce e la Luce di tutti coloro che hanno errato e chiesto il Tuo perdono, la mia Esultanza e l’Esultanza di tutti coloro che Ti ricordano, la mia Fortezza e la Fortezza di tutti coloro che si sono rifugiati in Te, il mio Santuario e il Santuario di tutti coloro che Ti temono, il mio Signore e il Signore di tutti coloro che dimorano nei cieli e sulla terra!

Sia lode a Te, ché mi hai estasiato con la dolcezza del Tuo dire, mi hai diretto verso l’orizzonte sul quale hanno brillato gli splendori dell’Astro del Tuo volto e mi hai fatto rivolgere verso di Te in un momento in cui la maggior parte delle Tue creature si erano separate da Te.

Tu sei, o mio Dio, Colui Che ha dischiuso la porta del cielo con la chiave del Tuo Nome, il Sempre Benedetto, il Potentissimo, il Gloriosissimo, l’Eccelso, e ha convocato tutta l’umanità all’oceano della Tua presenza. Non appena si levò la Tua dolcissima voce, tutti gli abitanti del Regno dei Nomi e le Schiere Celesti furono vivificati. Mercé il Tuo appello la fragranza della veste della Tua Rivelazione fu alitata sulle Tue creature che Ti hanno amato e sulla Tua gente che Ti ha bramato. Esse si levarono e balzarono verso l’Oceano del Tuo incontro, l’Orizzonte della Tua bellezza, il Tabernacolo della Tua Rivelazione e della Tua maestà, il Santuario della Tua Presenza e della Tua gloria. Furono così inebriati dal vino del ricongiungimento con Te, che si liberarono da ogni attaccamento a qualunque cosa essi stessi ed altri possedessero.

Essi sono i Tuoi servi cui supremazia di oppressore non ha impedito di fissare lo sguardo sul Tabernacolo della Tua maestà e che eserciti di tirannide non sono riusciti a impaurire e a distoglierne gli occhi dal Levante dei Tuoi segni e dall’Oriente delle Tue testimonianze.

Giuro per la Tua gloria, o Tu Signore di tutti gli esseri e Illuminatore di tutte le cose visibili e invisibili! Chiunque abbia bevuto dalle mani della Tua munificenza le acque vive del Tuo amore non permetterà mai che le cose pertinenti le Tue creature li tengano lontani da Te, né sarà scoraggiato se tutti gli abitanti del Tuo reame si rifiuteranno di riconoscerTi. Un tale uomo griderà forte, davanti a tutti coloro che sono in cielo e in terra, annunciando alla gente il tumulto dell’Oceano della Tua munificenza e gli splendori dei Luminari del cielo delle Tue elargizioni.

È felice, invero, l’uomo che si è volto verso il santuario della Tua presenza e liberato da ogni attaccamento ad altri che Te. È eccelso, in verità, colui che ha confessato la Tua gloria e fissato gli occhi sull’Astro del Tuo tenero amore. È dotato di comprensione colui che è consapevole della Tua Rivelazione e che ha riconosciuto i Tuoi infiniti doni, i Tuoi segni e le Tue testimonianze. È uomo d’intuizione colui i cui occhi sono stati illuminati dallo splendore del Tuo volto e che Ti riconobbe, non appena il Tuo richiamo fu levato. È uomo di udito acuto colui che è stato portato ad ascoltare il Tuo discorso e ad avvicinarsi allo spumeggiante oceano dei Tuoi detti.

Vedi questo straniero, mio Signore, che è accorso alla sua più eccelsa Dimora nel rifugio della Tua misericordia protettrice e quest’anima sofferente che ha volto il viso verso l’oceano della Tua guarigione.

Guarda dunque, o Tu mio Dio Che metti a fuoco l’anima mia, le lacrime che verso, i gemiti che emetto, l’angoscia che affligge il mio cuore e il fuoco che consuma il mio essere. La Tua gloria mi è testimone, o Tu Luce del mondo! Il fuoco del Tuo amore che continua a bruciare dentro di me mi ha così infiammato che qualunque Tua creatura mi avvicini e tenda l’orecchio interiore verso di me non può non sentirlo avvampare in ogni mia vena.

Sono così trascinato dalla dolcezza dei Tuoi detti e inebriato dal vino delle Tue tenere misericordie, che la mia voce non potrà mai essere azzittita né potranno le mie supplici mani desistere dal tendersi verso di Te. Tu mi vedi, mio Signore, gli occhi rivolti verso la Tua gra— zia, le orecchie tese verso il regno del Tuo dire, la lingua sciolta a celebrare la Tua lode, il viso rivolto verso il Tuo viso che sopravvive a tutto ciò che è stato creato dalla Tua parola, le mani alzate verso il cielo della Tua munificenza e del Tuo favore.

Allontanerai da Te lo straniero che chiamasti alla sua più eccelsa Dimora all’ombra delle ali della Tua misericordia o scaccerai la misera creatura che è accorsa alle rive dell’oceano della Tua ricchezza? Serrerai in faccia alle Tue creature la porta della Tua grazia dopo averla aperta in forza del Tuo potere e della Tua sovranità o chiuderai gli occhi della Tua gente quando le hai già comandato di volgersi verso la Sorgente della Tua Bellezza e l’Oriente degli splendori del Tuo sembiante?

No, me ne è testimone la Tua gloria! Non è questo il mio pensiero di Te, né il pensiero dei Tuoi servi che Ti son vicini, né quello dei sinceri fra la Tua gente.

Sai, vedi e odi, o mio Signore, che davanti a ogni albero mi sento spinto a invocarTi e davanti a ogni pietra mi sento indotto a gemere e sospirare. Ti sei proposto nel crearmi, o mio Dio, di toccarmi con la tribolazione o di permettermi di manifestare la Tua Causa nel regno della Tua creazione?

Tu senti, o mio Dio, i miei sospiri e i miei lamenti e vedi la mia impotenza, la mia povertà, la mia infelicità, le mie afflizioni e la mia sventura. Giuro per la Tua potenza! Ho tanto pianto che non ho potuto menzionarTi o esaltarTi e ho versato lacrime così amare, che ogni madre in lutto ne fu confusa e dimenticò la propria angoscia e i sospiri che aveva emesso.

T’imploro, mio Signore, per la Tua Arca per la quale la potenza del Tuo volere fu manifestata e i corroboranti influssi del Tuo scopo furono rivelati, che veleggia per terra e per mare mercé la forza del Tuo potere, di non colpirmi per i miei enormi peccati e le mie gravi mancanze. Giuro per la Tua gloria! Le acque del Tuo perdono e della Tua misericordia mi hanno imbaldanzito, come il modo in cui trattasti, in ere passate, i sinceri fra i Tuoi eletti e coloro fra i Tuoi Messaggeri che hanno proclamato la Tua unicità.

So bene, o mio Signore, che sono stato così trascinato dalle chiare prove del Tuo tenero amore e talmente inebriato dal vino dei Tuoi detti, che in tutto ciò che vedo subito scopro che mi porta a conoscerTi e mi rammenta i Tuoi segni, i Tuoi pegni e le Tue testimonianze. Per la Tua gloria! Ogni qual volta levo gli occhi al Tuo cielo, Mi ricordo la Tua elevatezza e sublimità, la Tua gloria e grandezza incomparabili e ogni qual volta volgo lo sguardo alla Tua terra, sono portato a riconoscere i segni del Tuo potere e i pegni della Tua munificenza. E quando guardo il mare, trovo che mi parla della Tua maestà e della potenza della Tua possanza, della Tua sovranità e della Tua magnificenza. E ogni volta che contemplo i monti, sono portato a scoprire le insegne della Tua vittoria e gli stendardi della Tua onnipotenza. 16

Giuro per la Tua possanza, o Tu Che tieni in pugno le redini di tutta l’umanità e i destini delle nazioni! Sono così infiammato dal mio amore per Te e così inebriato dal vino della Tua unicità, che nel sussurro dei venti odo il suono della Tua glorificazione e della Tua lode e nel mormorio delle acque riconosco la voce che proclama le Tue virtù e i Tuoi attributi e dal fruscio delle foglie conosco i misteri da Te irrevocabilmente decretati nel Tuo regno.

Glorificato sei Tu, Dio di tutti i nomi e Creatore dei cieli! Ti rendo grazie ché hai fatto conoscere ai Tuoi servi questo Giorno in cui il fiume che è vera vita è sgorgato dalle dita della Tua munificenza e la primavera della Tua rivelazione e della Tua presenza è apparsa mediante la Tua Manifestazione a tutti coloro che sono nel Tuo cielo e a tutti quelli che sono sulla Tua terra.

Questo è il Giorno, o mio Signore, il cui fulgore hai esaltato al di sopra del fulgore e degli splendori del so-le. Attesto che la luce che esso irradia proviene dalla gloria della luce del Tuo sembiante ed è generata dalla radiosità del mattino della Tua Rivelazione. Questo è il Giorno in cui i disperati sono stati vestiti con l’abito della fiducia, gli ammalati, adornati con il manto della guarigione e i poveri, avvicinati all’oceano delle Tue ricchezze.

Giuro per la Tua Bellezza, o Sovrano dell’Eternità assiso sul Tuo gloriosissimo Trono! Colui Che è l’Alba dei Tuoi segni e il Rivelatore dei Tuoi chiari pegni, malgrado l’immensità della Sua saggezza e l’eccellenza del Suo sapere, Si è dichiarato incapace di comprendere il più piccolo dei Tuoi detti, in relazione alla Tua più eccelsa Penna – quanto più dunque Egli è incapace di comprendere la natura del Tuo gloriosissimo Essere e della Tua augustissima Essenza!

Non riesco a pensare, o mio Dio, ad alcuna parola con la quale menzionarTi e non so come rappresentarTi o magnificarTi. Se mi attentassi a descriverTi con i Tuoi nomi, dovrei subito riconoscere che il regno di questi nomi è esso stesso creato dal movimento delle Tue dita e trema per paura di Te. E se mi avventurassi a celebrare i Tuoi attributi, sarei costretto ad ammettere che essi sono una Tua creazione e si trovano nel Tuo pugno. A Coloro Che sono le Manifestazioni di questi nomi e attributi non è dato sostare alla porta della città della Tua Rivelazione e tanto meno di scalare le vette ove insediasti il trono della Tua maestà.

Giuro per la Tua potenza, o Tu Che sei il Re dei nomi e l’Artefice dei cieli! Chiunque è stato adornato con la veste delle parole non è che una Tua creazione, generata nel Tuo reame e creata per opera del Tuo volere, è affatto indegno della Tua elevatezza e inferiore alla Tua eccellenza.

E poiché è stato dimostrato che il Tuo augustissimo Essere è incommensurabilmente eccelso al di sopra di tutto ciò che è stato creato nel mondo dell’essere e lungi al di là della portata della comprensione dei Tuoi eletti e dei Tuoi amati, perciò sono manifestati gli splendori della luce della Tua unità e diviene evidente a tutti, liberi o servi, che Tu sei uno nel Tuo Essere, uno nella Tua Causa, uno nella Tua Rivelazione. Grande è la benedizione dell’uomo che, nel suo amore per Te, si è liberato da ogni attaccamento ad altri che Te, ed è accorso all’orizzonte della Tua Rivelazione, e ha ottenuto questa Coppa che hai fatto superiore a tutti i mari della terra.

Ti supplico, o mio Dio, per il Tuo potere, la Tua potenza e la Tua sovranità, che hanno abbracciato tutti coloro che sono nel Tuo cielo e sulla Tua terra, di far conoscere ai Tuoi servi questa luminosa Strada e questa retta Via, sì che riconoscano la Tua unità e la Tua unicità, con una certezza che vane immaginazioni di dubbiosi non sminuiscano e stolte fantasie di ribelli non offuschino. Illumina, mio Signore, gli occhi dei Tuoi servi e fa’ risplendere i loro cuori con gli splendori della luce del Tuo sapere, sì che comprendano la grandezza di questo sublime stadio e riconoscano questo luminosissimo Orizzonte, caso mai il clamore degli uomini non li trattenga dal volgere lo sguardo verso la fulgente luce della Tua unità e non impedisca loro di drizzare il viso verso l’Orizzonte del distacco.

Questo è il Giorno, o mio Signore, che annunciasti a tutta l’umanità come il Giorno in cui avresti rivelato il Tuo Essere, e avresti diffuso il Tuo fulgore, e avresti brillato luminoso su tutte le Tue creature. Hai inoltre stabilito un Patto con loro nei Tuoi Libri, nelle Tue Scritture, nelle Tue Pergamene e nelle Tue Tavole riguardo Colui Che è l’Alba della Tua Rivelazione e hai scelto il Bayán quale Araldo di questa Grandissima e gloriosissima Manifestazione, di questa fulgentissima e sublime Apparizione.

E quando l’orizzonte del mondo fu illuminato e Colui Che è il Più Grande Nome fu palesato, nessuno credette in Lui e nei Suoi segni, tranne coloro che furono trascinati dalla dolcezza della Tua glorificazione e della Tua lode. Allora Gli accadde ciò che deve rimanere imperscrutabile a tutti fuorché a Te, il Cui sapere trascende tutti coloro che sono nel Tuo cielo e tutti coloro che sono sulla Tua terra.

Sai bene, o mio Dio, che il Rivelatore del Bayán (il Báb) ha dato ordini a tutta l’umanità riguardo la Tua Causa, la Tua Rivelazione e la Tua Sovranità. Egli ha detto, e dolce è la Sua parola: «Attenti che il Bayán e le sue Lettere non vi tengano lontani da Colui Che è il Misericordiosissimo e dalla Sua sovranità». Ha inoltre scritto: «Se non dovesse produrre altro che un unico versetto, pure non dovreste rinnegarLo. Accorrete a Lui, sì che faccia scendere su voi quel che Gli aggrada, in pegno della Sua grazia per voi. In verità, Egli è il Possessore dei Suoi servi e il Re della Creazione».

Vedi dunque, o Tu Che sei il Benamato del mondo e il Rivelatore del Più Grande Nome, che Egli è disceso con il regno dei Suoi segni, in tal guisa che ha fatto sì che gli atomi della terra testimoniassero che il mondo intero è stato colmato di questi segni. Eppure, malgrado questa più che manifesta e gloriosissima Rivelazione e questi segni che tranne Te, Che sei il Re dei nomi, nessuno può apprezzare, guarda come si sono esclusi da Colui Che è l’Alba della Tua essenza e hanno cavillato con Colui Che è la Fonte Primigenia della Tua saggezza e dei Tuoi detti. Furono così presi da bramosia di fama, che respinsero i Tuoi pegni, le Tue testimonianze e i Tuoi segni, che ogni uomo d’intuito percepisce in tutto ciò che dichiara la Tua grandezza e la Tua sovranità e riconosce la Tua Rivelazione e la Tua potenza. L’hanno così diffamato da far gemere gli abitanti del gloriosissimo Tabernacolo e le Schiere Superne e hanno proferito tali calunnie contro di Lui da intenerire le anime dei Tuoi eletti e i cuori di coloro che Ti sono cari. Hanno errato così gravemente da gettar via i Tuoi più fulgidi segni per aggrapparsi a vane fantasie, o Tu Che sei il Possessore dei Nomi e il Signore del Trono in alto e della terra quaggiù!

Tu sei, o mio Dio ed Esultanza del mio cuore, Colui Che ha adornato la Tua Tavola, che nessuno tranne Te conosce, con la menzione di questo Giorno che chiamasti con il Tuo nome, sì che quel giorno non si veda altri fuorché il Tuo augustissimo Essere e non si rammenti altro fuorché il Tuo dolcissimo ricordo.

Non appena Si rivelò, le fondamenta degli abitanti della terra tremarono e vacillarono, e i sapienti caddero in deliquio, e i saggi furono confusi, eccetto coloro che, in forza del Tuo potere, si sono avvicinati a Te, hanno ricevuto dalla mano della Tua grazia il vino prelibato della Tua Rivelazione, l’hanno bevuto nel Tuo nome e hanno esclamato: «Sia lode a Te, Desìo dei mondi! E sia gloria a Te, Esultanza dei cuori che spasimano per Te!»

Mio Dio, mio Maestro, mia Suprema Speranza e Mèta del mio desìo! Vedi e senti i sospiri di questo Vilipeso, da questo oscuro pozzo che le vane immaginazioni dei Tuoi avversari hanno costruito e da questa cieca fossa che le oziose fantasie dei malvagi fra le Tue creature hanno scavato. Per la Tua Bellezza, o Tu la Cui gloria è svelata dinanzi al viso degli uomini! Non sono insofferente nelle afflizioni che mi toccano nel mio amore per Te, né nelle avversità che patisco sulla Tua via. No, col Tuo potere, le ho scelte per me stesso e me ne glorio fra le Tue creature che Ti sono vicine e i Tuoi servi che Ti sono interamente devoti.

T’imploro, tuttavia, o Tu Che dai luce al mondo e sei il Signore delle nazioni, in questo stesso istante in cui con le mani della speranza mi afferro all’orlo del manto della Tua misericordia e della Tua munificenza, di perdonare i Tuoi servi che si sono librati nell’atmosfera della Tua vicinanza, hanno volto il viso verso gli splendori della luce del Tuo Sembiante, si sono diretti verso l’orizzonte del Tuo beneplacito, si sono avvicinati all’oceano della Tua misericordia, che per tutta la vita hanno proclamato la Tua lode e sono stati infiammati dal fuoco dell’amore per Te. Decreta per lo— ro, o Signore mio Dio, prima e dopo la morte, ciò che s’addice alla sublimità della Tua munificenza e all’eccellenza del Tuo tenero amore.

Concedi, o mio Signore, che coloro che sono ascesi a Te si rifugino in Colui Che è il più eccelso Compagno e dimorino all’ombra del Tabernacolo della Tua maestà e del Santuario della Tua gloria. Aspergi su di loro, o mio Dio, dall’oceano del Tuo perdono ciò che li renda degni di dimorare nel Tuo più eccelso regno e nel Tuo altissimo dominio, finché duri la Tua sovranità. Il potere Tu hai di far quel che Ti piace.

Non negare ai Tuoi amati, o mio Signore, i dolci aromi di questo Giorno in cui furono svelati i misteri del Tuo nome, Colui Che esiste da Sé, e fu rivelato tutto ciò che è stato custodito nei tesori della Tua saggezza. Questo è il Giorno, o mio Signore, in cui ogni atomo della terra è stato fatto vibrare e gridare: «O Tu Che sei il Rivelatore dei segni e il Re della creazione! In verità, sento la fragranza della Tua presenza. Si direbbe che Tu Ti sia rivelato e abbia aperto la porta del ricongiungimento con Te davanti a tutti coloro che sono nel Tuo cielo e a tutti coloro che sono sulla Tua terra. Sono persuaso mercé la fragranza del Tuo manto, o mio Signore, che il mondo è stato onorato dalla Tua presenza e ha respirato il soave profumo del Tuo incontro. Ma non so, o Tu Amato del mondo e Desìo delle nazioni, in quale luogo il trono della Tua maestà sia stato insediato o quale sito sia stato fatto Tuo sgabello e illuminato con gli splendori della luce del Tuo volto».

Giuro per la Tua gloria, o Tu Che sei il Signore di tutti gli esseri e il Possessore di tutte le cose visibili e invisibili! Ogni uomo di comprensione si è così confuso davanti al Tuo sapere e ogni uomo d’intuito è rimasto così perplesso nel tentativo di sondare i segni della Tua grande gloria, che tutti si sono riconosciuti incapaci d’immaginare e impossibilitati a raggiungere in volo il cielo ove ha brillato uno dei Luminari delle Manifestazioni del Tuo sapere e delle Albe della Tua saggezza. Chi potrà descrivere adeguatamente questo sublime stadio e questo augustissimo sito, sito che, come decretasti, trascende la comprensione delle Tue creature e le testimonianze dei Tuoi servi e che è stato eternamente nascosto alla comprensione e alla conoscenza degli uomini e chiuso col sigillo del Tuo nome, Che esiste da Sé.

Giuro per la Tua gloria e per la Tua sovranità che sovrastano i regni della terra e del cielo! Se uno dei Tuoi Eletti e dei Tuoi Messaggeri meditasse sulle infinite prove della Tua Più eccelsa Penna – Penna mossa dalle dita del Tuo volere – e se ne ponderasse i misteri e i pegni e tutto quello che essa palesa, ne sarebbe così confuso che la sua lingua non riuscirebbe a celebrarTi né a descriverTi e il suo cuore sarebbe affatto incapace di comprenderTi. Perché una volta scoprirebbe che da questa Penna sgorga su tutte le cose create l’acqua che è vera vita e che la Penna è stata da Te chiamata la tromba al cui suono i morti escono dai sepolcri. Un’altra volta troverebbe che da questa Penna proviene quel fuoco che la Tua Rivelazione può accendere e che Colui Che conversò con Te (Mosè) sul Sinai aveva percepito.

Mirabili, dunque, sono gli infiniti pegni della Tua potenza e grandi le varie prove del Tuo potere! Posti dinanzi alla radiosità del Luminare del Tuo sapere, i dotti hanno ammesso, senza eccezioni, la propria ignoranza. Davanti allo spumeggiante Oceano del Tuo potere, tutti i potenti si sono riconosciuti impotenti. Dinanzi alle effusioni dei tesori della Tua ricchezza, tutti i ricchi hanno attestato la propria povertà. Accanto agli splendori della luce della Tua bellezza, tutti i saggi della terra hanno riconosciuto la propria nullità. Di fronte al fulgore dell’Astro della Tua gloria, tutti gli eccelsi hanno testimoniato la propria umiliazione. Chi è investito di autorità ha testimoniato la propria effimerità e l’effimerità altrui e scoperto l’eternità della Tua maestà e della Tua sovranità, della Tua sublimità e del Tuo potere.

Mio Dio e Dio di tutte le cose, mio Re e Re di tutte le cose, Amato della mia anima, Mèta del mio desìo! Sai bene che faccio menzione di Te in questo giorno, in nome delle Tue creature che si sono distaccate da tutto fuorché Te e che celebro le Tue virtù per bocca della Tua gente che ha riconosciuto la Tua unicità, caso mai dai gemiti che esse emettono nel loro amore per Te e nella loro brama di Te scaturisca ciò che faccia svanire tutto ciò che impedisce ai Tuoi servi di volgere il viso verso il cielo del Tuo sapere e il regno dei Tuoi segni.

Questo dunque, o mio Dio e Dio di tutti i nomi e Creatore della terra e del cielo, è il Giorno in cui Colui nel Cui cuore arde il fiammeggiante fuoco della Tua presenza T’invoca. O mio Dio, dov’è la separazione da Te, sì che all’apparire della Luce della Tua unità e al rivelarsi degli splendori del Sole della Tua unicità il ricongiungimento con Te sia chiaramente riconosciuto? Ti chiedo perdono, o mio Dio, per tutto quello che è stato detto e per qualunque cosa sia sgorgata o stia sgorgando dalla mia Penna nei Tuoi giorni. Attesto che hai decretato che l’offerta di preghiere non si addica a me ma a Colui Che Mi ha preceduto, per Tuo comando e conforme al Tuo compiacimento. Hai invece decretato che a questa possente Manifestazione e a quest’Annunzio, che ha adornato le Pergamene della Tua maestà e la Tua Tavola nella quale è tenuto il conto, sia specialmente attribuita la rivelazione di versetti.

Rendo grazie a Te, Che hai acceso il Tuo fuoco nella mia anima e gettato i raggi della Tua luce nel mio cuore, perché hai insegnato ai Tuoi servi a menzionarTi e rivelato loro come supplicarTi, mediante la Tua santissima ed eccelsa lingua e la Tua augustissima e preziosa favella. Se non fosse per il Tuo permesso, chi potrebbe azzardarsi a esprimere la Tua potenza e la Tua magnificenza? E se non fosse per le Tue istruzioni, qua— le uomo potrebbe scoprire le vie del Tuo compiacimento nel regno della Tua creazione?

T’imploro, Dio di munificenza e Re di tutte le cose create, di proteggere i Tuoi servi dalle immaginazioni che i loro cuori concepiscano. Innalzali, dunque, a tali altezze che i loro passi non siano incerti di fronte alle prove della Tua opera, che le infinite esigenze della Tua saggezza hanno disposto e i cui segreti hai celato al volto del Tuo popolo e delle Tue creature. Non li tenere lontani, o mio Signore, dall’oceano del Tuo sapere e non privarli di ciò che destinasti per coloro fra i Tuoi eletti che Ti sono vicini e quelli dei Tuoi fidi che sono totalmente devoti al Tuo Essere. Fornisci loro dunque, dal Tuo mare di certezza, ciò che plachi l’agitazione del loro cuore. Tramuta, o Signore mio Dio, l’oscurità delle loro fantasie in luminosa certezza e fa’ sì che sorgano e camminino incrollabilmente sulla Tua retta Via, sì che il Tuo Libro non impedisca a loro di riconoscere Colui Che è il suo Rivelatore e ai Tuoi nomi di riconoscere Colui Che è loro Creatore, Provveditore, Origine, Re, Genitore, Distruttore, Glorificatore, Umiliatore, Governatore, Sovrano Protettore dei loro Latori.

O mio Dio e mio Reggitore, Tu sei Colui Che ha inviato il Tuo Libro sì che Tu potessi manifestare la mia Causa e glorificare la mia Parola. Per mezzo suo entrasti in un Patto, riguardo a me, con tutto ciò che è stato creato nel Tuo regno. Tu vedi, o Amato del mondo, che i ribelli fra le Tue creature hanno fatto di quel Patto un ba— luardo per se stessi e che per mezzo suo si sono allontanati dalla Tua Bellezza e hanno ripudiato i Tuoi segni.

O mio Dio, Tu sei Colui Che ha comandato e detto loro nel Tuo grande Libro: «O gente del Bayán, temete il Misericordiosissimo e non rinnegate Colui per il Quale ho decretato che il Bayán fosse una delle foglie del Suo Paradiso. In verità, lo considero un mio dono a Lui. Se Si compiacerà di accettarlo, in verità Egli è il Munificentissimo. E se lo getterà via e Si rifiuterà di considerarlo, il Suo verdetto è giusto e, in verità, Egli è Lodevole nelle Sue azioni e dev’essere obbedito nei Suoi decreti. A nessuno è dato il diritto di cavillare con Lui».

Vedi perciò, o mio Dio, come questo Vilipeso sia caduto nelle mani di coloro che hanno negato il Tuo diritto e si sono sottratti alla Tua sovranità. Egli, attorno alla Cui persona gravita la Tua prova, nel nome del Quale e a nome della Cui sovranità la Tua testimonianza grida a tutte le cose create, ha sofferto più duramente in questi giorni di quanto penna possa narrare ed è stato così tormentato, che Colui Che è il Tuo Spirito (Gesù) S’è lamentato e tutti gli abitanti del Tuo Regno e tutti gl’intimi del Tuo Tabernacolo nei superni reami hanno levato un grande, acerbo lamento.

E chi tenda l’orecchio interiore sente il pianto e il gemito di tutte le cose create per ciò che è accaduto a Colui Che il mondo ha vilipeso, per mano di coloro coi quali hai stabilito un Patto il Giorno della Separazione. Dov’è l’anima giusta, o mio Dio, che giudichi equamente la Tua Causa, dove l’uomo d’intuizione che Ti guardi con i Tuoi occhi? V’è uomo dall’udito fine che oda con le Tue orecchie o eloquente che dica la verità nei Tuoi giorni?

Giuro per la Tua gloria, o Tu Che mi guardi dal Tuo gloriosissimo orizzonte e odi la voce dell’Albero di Loto oltre il quale non si passa! Se qualcuno considerasse i Tuoi Libri che chiamasti Bayán e ponderasse nel suo cuore quello che vi è stato rivelato, scoprirebbe che ciascuno di quei Libri annuncia la mia Rivelazione, dichiara il mio Nome, testimonia del mio Essere e proclama la mia Causa, la mia Lode, il mio Sorgere e la radiosità della mia Gloria. Eppure, nonostante la Tua proclamazione, mio Dio, e malgrado le parole che pronunziasti, o mio Amato, hai visto e udito le loro calunnie contro di me e le loro malvagie azioni nei miei giorni.

Attesto nel mio presente stato, o mio Signore, e contro il volere di colui che ti ha girato le spalle (Mirza Yahyá), che Tu sei Dio e che non v’è altro Dio che Te. In verità, questo è il Giorno in cui le Tue Scritture, i Tuoi Libri e le Tue Tavole sono stati adornati. E Colui Che ora parla è, in verità, il Tesoro Ben Custodito, il Segreto Nascosto, la Tavola Preservata, l’Impenetrabile Mistero e il Libro Suggellato. In verità, Egli dev’essere obbedito in tutto ciò che comanda, decreta e rivela e amato in qualunque cosa ingiunga con la Sua sovranità e decreti col Suo potere. Chi esiti per meno di un batter d’occhi nega il Tuo diritto e ripudia tutto ciò che hai rivelato nei Tuoi Libri e nelle Tue Scritture e inviato con i Tuoi Eletti, i Tuoi Profeti, i Tuoi Messaggeri e i Fiduciari della Tua Rivelazione.

O Tu nelle Cui mani sono i regni della terra e del cielo e nel Cui pugno si trovano tutti quelli che dimorano nei dominî della Tua Rivelazione e della Tua Creazione, Ti supplico di non distogliere lo sguardo dei Tuoi favori da coloro che hanno subito tribolazioni sulla Tua via, gustato la coppa del dolore nel loro amore per Te, che sono stati gettati in prigione nel Tuo nome e hanno sopportato quello che nessuno delle Tue creature e della Tua gente ha sopportato. O mio Signore, essi sono i Tuoi servi che Ti hanno risposto non appena inviasti i Tuoi appelli, che hanno rivolto il viso verso di Te quando la luce del Tuo sembiante si è levata su di loro e si sono rivolti a Te allorché il Tuo più eccelso orizzonte ha brillato con il fulgore del Tuo nome per il quale tutti coloro che sono in cielo e in terra sono caduti in deliquio. Decreta per loro, o mio Signore, ciò che ordinasti per i Tuoi eletti che hanno accolto i dardi degl’infedeli nella Tua Causa e per amor Tuo, e sono accorsi all’oriente della tribolazione con il Tuo nome sulle labbra e il Tuo ricordo nel cuore. O mio Dio, Tu sei Colui Che ha promesso nei Tuoi perspicui detti di ricordarli nei Tuoi Libri come ricompensa per le loro opere nei Tuoi giorni.

Benedicili, o mio Dio, e ascrivi loro quella gloria che ha brillato sull’orizzonte del Tuo volere e ha diffuso i suoi splendori dal regno dei Tuoi detti. Immergili, o mio Signore, nell’oceano della Tua misericordia e illuminali con l’albeggiante luce della Tua Rivelazione. Perdona, indi, o mio Dio, i loro padri e le loro madri, col Tuo favore, la Tua munificenza e le Tue tenere misericordie. Invia dunque loro dalla destra del Tuo più eccelso Paradiso la fragranza del manto della Tua gloriosissima Bellezza. Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. In verità, sei il Governatore, l’Ordinatore, il Munificentissimo, Colui Che sempre perdona, il Generosissimo.

Sia lode a Te, Benamato del mondo e Adorato dei cuori di coloro che Ti hanno riconosciuto.

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177. T’imploro, mio Dio, per il Tuo possente Segno e per la rivelazione della Tua grazia fra gli uomini, di non bandirmi dalla porta della Tua presenza, e di non deludere le speranze che ho posto nelle manifestazioni della Tua grazia fra le Tue creature. Tu vedi, o mio Dio, che mi tengo al Tuo Nome, il Più Santo, il Più Luminoso, il Più Possente, il Più Grande, il Più Eccelso, il Più Glorioso, e che mi aggrappo all’orlo della Tua veste alla quale tutti si sono aggrappati in questo mondo e nel mondo avvenire.

T’imploro, o mio Dio, per la Tua più dolce Voce e per la Tua più eccelsa Parola, di attrarmi sempre più vicino alla soglia della Tua Porta e di non permettere ch’io sia allontanato dall’ombra della Tua misericordia e dal baldacchino della Tua munificenza. Tu vedi, o mio Dio, che mi tengo al Tuo Nome, il Più Santo, il Più Luminoso, il Più Possente, il Più Grande, il Più Eccelso, il Più Glorioso, e che mi aggrappo all’orlo della Tua veste alla quale tutti si sono aggrappati in questo mondo e nel mondo avvenire.

T’imploro, o mio Dio, per lo splendore della Tua luminosa fronte e per il fulgore della luce del Tuo sembiante che brilla dal più alto orizzonte, di attrarmi con la fragranza delle Tue vesti e di farmi bere il nèttare scelto dei Tuoi detti. Tu vedi, o mio Dio, che mi tengo al Tuo Nome, il Più Santo, il Più Luminoso, il Più Possente, il Più Grande, il Più Eccelso, il Più Glorioso, e che mi aggrappo all’orlo della Tua veste alla quale tutti si sono aggrappati in questo mondo e nel mondo avvenire.

T’imploro, o mio Dio, per i Tuoi capelli che aleg-giano sul Tuo viso, mentre la Tua eccelsa penna traccia le pagine delle Tue Tavole, versando il muschio dei reconditi significati sul regno della creazione, d’innalzarmi a servire la Tua Causa tanto che io non retroceda e non sia ostacolato dalle insinuazioni di coloro che hanno cavillato sui Tuoi segni e si sono allontanati dal Tuo viso. Tu vedi, o mio Dio, che mi tengo al Tuo Nome, il Più Santo, il Più Luminoso, il Più Possente, il Più Grande, il Più Eccelso, il Più Glorioso, e che mi aggrappo all’orlo della Tua veste alla quale tutti si sono aggrappati in questo mondo e nel mondo avvenire. 5

T’imploro, o mio Dio, pel Tuo Nome che hai fatto Re dei Nomi e per il quale tutti coloro che sono in cielo e sulla terra furono rapiti in estasi, di far sì ch’io miri la Stella Mattutina della Tua Beltà e gusti il nèttare del Tuo dire. Tu vedi, o mio Dio, che mi tengo al Tuo Nome, il Più Santo, il Più Luminoso, il Più Possente, il Più Grande, il Più Eccelso, il Più Glorioso, e che mi aggrappo all’orlo della Tua veste alla quale tutti si sono aggrappati in questo mondo e nel mondo avvenire.

T’imploro, o mio Dio, per il Tabernacolo della Tua maestà che si erge sulle cime più eccelse e per il Baldacchino della Tua Rivelazione che sorge sui più alti colli, di aiutarmi benignamente a compiere ciò che il Tuo volere desidera e il Tuo proposito ha manifestato. Tu vedi, o mio Dio, che mi tengo al Tuo Nome, il Più Santo, il Più Luminoso, il Più Possente, il Più Grande, il Più Eccelso, il Più Glorioso, e che mi aggrappo all’orlo della Tua veste alla quale tutti si sono aggrappati in questo mondo e nel mondo avvenire.

T’imploro, o mio Dio, per la Tua Bellezza che rifulge dall’orizzonte dell’eternità, una Beltà dinanzi alla quale, al Suo rivelarSi, il regno della bellezza s’inchinò adorante decantandoLa con risonanti armonie, di concedere ch’io muoia a tutto ciò che posseggo e viva per tutto ciò che Ti appartiene. Tu vedi, o mio Dio, che mi tengo al Tuo Nome, il Più Santo, il Più Luminoso, il Più Possente, il Più Grande, il Più Eccelso, il Più Glorioso, e che mi aggrappo all’orlo della Tua veste al— la quale tutti si sono aggrappati in questo mondo e nel mondo avvenire.

T’imploro, o mio Dio, per le Manifestazioni del Tuo Nome, l’Amatissimo, per mezzo del quale i cuori dei Tuoi adoratori si consumarono e le anime di tutti coloro che dimorano sulla terra si librarono verso l’alto, di aiutarmi a rammentarTi fra le Tue creature e ad esaltarTi fra il Tuo popolo. Tu vedi, o mio Dio, che mi tengo al Tuo Nome, il Più Santo, il Più Luminoso, il Più Possente, il Più Grande, il Più Eccelso, il Più Glorioso, e che mi aggrappo all’orlo della Tua veste alla quale tutti si sono aggrappati in questo mondo e nel mondo avvenire.

T’imploro, o mio Dio, per il fruscìo del divino Albero di Loto e per il sussurro delle brezze dei Tuoi detti nel regno dei Tuoi nomi, di allontanarmi da tutto ciò che il Tuo volere aborre e di avvicinarmi allo stadio dal quale brillò Colui Che è l’Alba dei Tuoi segni. Tu vedi, o mio Dio, che mi tengo al Tuo Nome, il Più Santo, il Più Luminoso, il Più Possente, il Più Grande, il Più Eccelso, il Più Glorioso, e che mi aggrappo all’orlo della Tua veste alla quale tutti si sono aggrappati in questo mondo e nel mondo avvenire.

T’imploro, o mio Dio, per quella Lettera che, appena sgorgò dalla bocca del Tuo volere, impose agli oceani di gonfiarsi, ai venti di soffiare, ai frutti di rivelarsi, agli alberi di sbocciare, a tutte le tracce del passato di svanire, a tutti i veli di squarciarsi e a tutti coloro che Ti sono devoti di affrettarsi verso la luce del sem— biante del loro Incoercibile Signore, di palesarmi ciò che giace nascosto nei tesori del Tuo sapere ed è celato nei ricettacoli della Tua saggezza. Tu vedi, o mio Dio, che mi tengo al Tuo Nome, il Più Santo, il Più Luminoso, il Più Possente, il Più Grande, il Più Eccelso, il Più Glorioso, e che mi aggrappo all’orlo della Tua veste alla quale tutti si sono aggrappati in questo mondo e nel mondo avvenire.

T’imploro, o mio Dio, per il fuoco dell’amor Tuo che fugò il sonno dagli occhi dei Tuoi prediletti e dei Tuoi amati, e per il loro ricordo e la lode di Te nell’ora dell’alba, di annoverarmi fra coloro che sono pervenuti a ciò che Tu inviasti nel Tuo Libro e manifestasti con il Tuo volere. Tu vedi, o mio Dio, che mi tengo al Tuo Nome, il Più Santo, il Più Luminoso, il Più Possente, il Più Grande, il Più Eccelso, il Più Glorioso, e che mi aggrappo all’orlo della Tua veste alla quale tutti si sono aggrappati in questo mondo e nel mondo avvenire.

T’imploro, o mio Dio, per la luce del Tuo sembiante che spinse coloro che Ti sono vicini ad accettare gli strali del Tuo decreto, e coloro che Ti sono devoti ad affrontare le spade dei Tuoi nemici sul Tuo sentiero, di vergare per me ciò che la Tua eccelsa Penna ha scritto per i Tuoi fedeli e i Tuoi prediletti. Tu vedi, o mio Dio, che mi tengo al Tuo Nome, il Più Santo, il Più Luminoso, il Più Possente, il Più Grande, il Più Eccelso, il Più Glorioso, e che mi aggrappo all’orlo della Tua veste al— la quale tutti si sono aggrappati in questo mondo e nel mondo avvenire.

T’imploro, o mio Dio, per il Tuo Nome per il quale desti ascolto al richiamo dei Tuoi adoratori, e ai sospiri di coloro che Ti bramano, e al pianto di coloro che sono a Te vicini, e al gemito di coloro che Ti sono devoti, e col quale appagasti i desideri di coloro che posero le loro speranze in Te, esaudendoli per mezzo della Tua grazia e dei Tuoi favori, e per il Tuo Nome per il quale l’oceano del Tuo perdono si gonfiò a Te dinanzi e le nuvole della Tua generosità piovvero sui Tuoi servi - di vergare per coloro che si sono volti a Te e hanno osservato il digiuno da Te prescritto la ricompensa decretata per coloro che non parlano se non col Tuo permesso, e che per amor Tuo abbandonarono sul Tuo sentiero tutto ciò che possedevano.

T’imploro, o mio Signore, per Te Stesso, e per i Tuoi segni, e per i Tuoi chiari pegni, e per la fulgente luce della Stella Mattutina della Tua Bellezza, e per i Tuoi Rami, di rimettere i falli di coloro che si sono tenuti saldamente alle Tue leggi e hanno osservato ciò che hai loro prescritto nel Tuo Libro. Tu vedi, o mio Dio, che mi tengo al Tuo Nome, il Più Santo, il Più Luminoso, il Più Possente, il Più Grande, il Più Eccelso, il Più Glorioso, e che mi aggrappo all’orlo della Tua veste alla quale tutti si sono aggrappati in questo mondo e nel mondo avvenire.

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178. Lodato Tu sia, Signore mio Dio! Ti supplico per Colui Che chiamasti all’esistenza, la Cui Rivelazione decretasti fosse la Tua Rivelazione, il Cui Occultamento ingiungesti fosse il Tuo Occultamento. Con la Sua Priorità hai confermato la Tua Priorità e con la Sua Posteriorità hai affermato la Tua Posteriorità. Nella forza della Sua possanza e nell’influenza della Sua sovranità i potenti hanno compreso la Tua onnipotenza e nella Sua gloria coloro che sono investiti di autorità hanno riconosciuto la Tua maestà e la Tua grandezza. Nella Sua somma supremazia, sono stati riconosciuti la Tua trascendente sovranità e il Tuo dominio che tutto abbraccia e nel Suo volere è stato rivelato il Tuo volere. Nella luce del Suo sembiante hanno brillato gli splendori del Tuo volto e nella Sua Causa è stata palesata la Tua Causa.

Mediante il potere creativo della Sua parola la terra intera è stata fatta ricettacolo dei mirabili segni e pegni della Tua sovranità, i cieli sono stati colmati delle rivelazioni della Tua incomparabile maestà, i mari sono stati arricchiti con le sacre perle della Tua onniscienza e della Tua saggezza e gli alberi sono stati adornati con i frutti del Tuo sapere. Per Lui tutte le cose create hanno cantato la Tua lode e tutti gli occhi si sono volti verso la Tua misericordia. Per Lui tutti i visi si sono girati verso gli splen— dori della luce del Tuo sembiante e tutte le anime si sono protese verso le rivelazioni della Tua divina grandezza.

Grande è il Tuo potere! Esaltata la Tua sovranità! Eccelsa la Tua potenza! Eccellente la Tua maestà! Suprema la Tua magnificenza, una magnificenza che Colui Che è la Tua Manifestazione ha reso nota e della quale L’hai investito in segno della Tua generosità e del Tuo munifico favore. Faccio testimonianza, mio Dio, che per Lui sono stati palesati i Tuoi più fulgidi segni e la Tua misericordia ha pervaso l’intera creazione. Se non fosse per Lui, come avrebbe potuto la Colomba Celestiale cantare le sue canzoni o l’Usignolo del Paradiso gorgheggiare la sua melodia, secondo il decreto di Dio?

Attesto che non appena, mediante la potenza del Tuo volere e del Tuo scopo, la Prima Parola uscì dalla Sua bocca e il Primo Appello uscì dalle Sue labbra, l’intera creazione fu rivoluzionata e tutti coloro che sono nei cieli e tutti coloro che sono sulla terra furono sconvolti nel più profondo. Mediante quella Parola le realtà di tutte le cose create furono scosse, divise, separate, disperse, combinate e ricongiunte, svelando nel mondo contingente e nel regno celestiale le entità di una nuova creazione e rivelando nei reami invisibili i segni e i pegni della Tua unità e della Tua unicità. Mediante quell’Appello annunciasti a tutti i Tuoi servi l’avvento della Tua suprema Rivelazione e l’apparizione della Tua più perfetta Causa.

Non appena quella Rivelazione fu svelata agli occhi degli uomini, i segni della discordia universale apparve— ro fra i popoli del mondo, l’agitazione sopraffece gli abitanti della terra e del cielo e le fondamenta di tutte le cose furono scosse. Furono sprigionate le forze del dissidio, il significato della parola fu rivelato e in tutte le cose create ogni singolo atomo assunse un proprio carattere distinto e separato. L’inferno fu fatto divampare e le delizie del Paradiso furono svelate agli occhi degli uomini. Benedetto l’uomo che si è volto verso di Te e mal incolga a colui che si tiene lontano da Te, a colui che Ti nega e ripudia i Tuoi segni in questa Rivelazione nella quale sono divenuti neri i volti degli esponenti della negazione e bianchi quelli degli esponenti della sincerità, o Tu Che sei il Possessore di tutti i nomi e gli attributi, Che tieni in pugno l’imperio di tutto ciò che è stato creato in cielo e sulla terra!

Sia dunque lode a Te, o mio Dio, quella lode che Tu ascrivesti al Tuo Essere e che nessuno fuorché Te può comprendere o valutare. O mio Signore, Tu sei Colui Che mi ha fatto conoscere il Suo Essere, in un momento in cui i Tuoi servi non Ti hanno riconosciuto, servi che, in virtù dei legami che li uniscono a Te, comandano su tutti coloro che dimorano sulla terra e si vantano sui suoi popoli. O mio Dio, se esercitassi il supremo potere sulla terra da polo a polo, e se mi offrissero tutti i tesori che essa contiene e li spendessi sulla Tua via, ciò malgrado, se Tu non mi assistessi e non mi rafforzassi, sarei incapace di pervenire a questo stadio. E se Ti glorificassi, o mio Dio, tanto quanto durino la gloria della Tua maestà e l’influenza della Tua sovranità e del Tuo potere, tale glorificazione non potrebbe mai essere paragonata ad alcuna delle lodi che mi hai insegnato in pegno della Tua grazia e con le quali mi hai comandato di esaltare le Tue virtù. Se tale è l’eccellenza di ciascuna delle lodi che mi hai insegnato, infinitamente più grande dev’essere l’eccellenza dello stadio di Colui Che Ti ha conosciuto, Che è giunto alla Tua presenza e Che ha seguito incrollabilmente il sentiero della Tua Causa!

Ho chiaramente compreso e sono totalmente persuaso che dall’eternità sei stato incommensurabilmente esaltato al di sopra della menzione di tutti gli esseri e per l’eternità continuerai a rimanere molto al di sopra della concezione delle Tue creature. Nessuno può degnamente lodarTi eccetto il Tuo Essere e coloro che sono simili a Te. In verità, sei sempre stato e per sempre continuerai a essere esaltato al di là e al di sopra di ogni paragone e similitudine, al di sopra di ogni immaginazione di parità e somiglianza. AvendoTi così riconosciuto come Colui Che è incomparabile, la Cui natura nessuno può possedere, diventa incontrovertibilmente chiaro che chiunque Ti lodi, la sua lode si addice solo a quelli che sono della sua stessa natura e soggetti ai suoi stessi limiti e non può in alcun modo descrivere adeguatamente la sublimità della Tua sovranità o scalare le vette della Tua maestà e della Tua santità. Com’è dolce pertanto la lode che fai di Te Stesso e la descrizione che dài del Tuo Essere! 7

Attesto, o mio Dio, che dall’eternità hai inviato ai Tuoi servi soltanto ciò che può farli involare, attrarli a Te e farli ascendere al cielo della Tua trascendente unicità. Hai stabilito i Tuoi limiti fra loro e ordinato che stessero fra le Tue creature come prove della Tua giustizia e segni della Tua misericordia e fossero la roccaforte della Tua protezione fra la Tua gente, sì che nel Tuo regno nessuno manchi verso il prossimo. Grande la benedizione di chi ha frenato i desideri di un’inclinazione corrotta e osservato i precetti dettati dalla Tua Penna eccellentissima per amore della Tua bellezza e del Tuo compiacimento! In verità, è da annoverare fra coloro che sono pervenuti a ogni bene e hanno seguito la via della retta guida.

T’imploro, mio Signore, per il Tuo Nome per il quale hai permesso ai Tuoi servi e alla Tua gente di conoscerTi, mediante il quale attraesti i cuori di coloro che Ti hanno riconosciuto verso la corte risplendente della Tua unicità e le anime dei Tuoi favoriti verso l’Oriente della Tua unità, T’imploro di concedere che io sia aiutato a osservare il digiuno unicamente per amor Tuo, o Tu Che sei colmo di maestà e di gloria! Dammi dunque la forza, o mio Dio, di essere annoverato fra coloro che si sono aggrappati alle Tue leggi e ai Tuoi precetti soltanto per amor Tuo, gli occhi fissi sul Tuo volto. Questi invero sono coloro il cui vino è tutto ciò che è uscito dalla bocca del Tuo volere primevo, la cui pura bevanda è il Tuo affascinante appello, il cui Fiume celestiale è il Tuo amore, il cui Paradiso è l’accesso alla Tua presenza e il ricongiungimento con Te. Perché Tu sei stato il loro Principio e la loro Fine, la loro Più Alta Speranza e il loro Desiderio Supremo. Sia accecato l’occhio che guardi qualunque cosa Ti dispiaccia e confusa l’anima che cerchi cose contrarie al Tuo volere.

DègnaTi, o mio Dio, T’imploro, per il Tuo Essere e per loro, di accettare, con la Tua grazia e la Tua amorosa gentilezza, le opere che abbiamo compiuto, pur inferiori all’elevatezza del Tuo stato e alla sublimità del Tuo rango, o Tu Che sei molto caro ai cuori che Ti bramano e il Risanatore delle anime che Ti hanno riconosciuto! Fa’ dunque piovere su di noi, dal cielo della Tua misericordia e dalle nuvole della Tua benevola Provvidenza, ciò che ci purifichi dalla minima traccia di cattivi e corrotti desideri e ci avvicini a Colui Che è la Manifestazione del Tuo eccellentissimo e gloriosissimo Essere. In verità, Tu sei il Signore di questo mondo e di quello avvenire e hai il potere di fare tutte le cose.

Benedici, o Signore mio Dio, il Punto Primo per il Quale il centro della creazione è stato fatto ruotare nel mondo visibile e in quello invisibile, Che designasti come Colui al Quale deve ritornare qualunque cosa debba ritornare a Te e Rivelatore di tutto ciò che può da Te essere manifestato. Benedici altresì le Sue Lettere che non si sono allontanate da Te, che sono solidamente radicate nel Tuo amore, che si sono tenacemente aggrappate al Tuo compiacimento. Benedici similmente, fino a quando duri il Tuo Essere e permanga la Tua Essenza, coloro che hanno subìto il martirio sulla Tua via. Tu sei, invero, Colui Che sempre perdona, il Misericordiosissimo.

T’imploro, inoltre, o mio Dio – per Colui Che ci annunziasti in tutte le Tue Tavole, i Tuoi Libri, le Tue Pergamene e le Tue Scritture, per il Quale il regno dei nomi è stato sconvolto e tutto ciò che è nascosto nel petto di coloro che hanno seguito i propri turpi e corrotti desideri è stato rivelato – T’imploro di rafforzarci nell’amore per Lui e di renderci saldi nella Sua Causa e di aiutarci a favorire i Suoi amati e a sfidare i Suoi nemici. Proteggici, o mio Dio, dalla malvagità di coloro che hanno negato la Tua presenza, e girato le spalle al Tuo volto, e deciso di por fine alla vita di Colui Che è la Manifestazione del Tuo Essere.

O mio Dio e mio Maestro! Sai come abbiano infamato la Tua Causa e disonorato Te fra le Tue creature, come si siano uniti ai Tuoi nemici, in tal guisa da scalzare la tua Rivelazione e nuocere a Te. Afferrali con la forza della Tua ira e della Tua potenza, o mio Dio, e palesa i loro atti vergognosi e la loro malvagità, sì che qualunque cosa abbiano nascosta in petto sia rivelata alla gente che dimora sulla Tua terra, o Tu Infliggitore di tribolazioni, Modellatore di nazioni, Elargitore di favori! Non v’è altro Dio che Te, il Gloriosissimo, il Munificentissimo.

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179. Lodato Tu sia, o Signore mio Dio! La lingua di tutte le cose create attesta la Tua sovranità e la Tua onnipotenza e proclama la mia povertà e la mia meschinità quand’io sia posto a confronto con le rivelazioni della Tua ricchezza. Guarda, dunque o mio Dio, a questo peccatore il cui sguardo è stato sempre fisso sulla sorgente della Tua indulgenza, i cui occhi sono stati rivolti verso l’orizzonte della Tua grazia e dei Tuoi doni.

Sin dal giorno in cui mi creasti col Tuo comando, o mio Dio, e mi risvegliasti con le dolci brezze delle Tue tenere misericordie, mi sono rifiutato di volgermi ad altri che Te e, in forza della Tua sovranità e del Tuo governo, mi sono levato ad affrontare i Tuoi nemici e ho convocato tutta l’umanità alle rive dell’oceano della Tua unicità e al cielo della Tua gloriosissima unità. Per tutta la vita non ho tentato di proteggermi dalla malvagità dei ribelli fra le Tue creature, ma ho cercato di esaltare il Tuo nome tra la Tua gente e per questo ho sofferto ciò che nessuna delle Tue creature ha mai sofferto.

Quanti giorni, o mio Dio, ho trascorso in completa solitudine con i trasgressori fra i Tuoi servi e quante notti, o mio Benamato, sono stato relegato prigioniero nelle mani dei ribelli fra le Tue creature! Nel pieno delle angosce e delle tribolazioni ho continuato a celebrare la Tua lode davanti a tutti coloro che sono nel Tuo cielo e sulla Tua terra e non ho cessato di esaltare la Tua mirabile gloria nei regni della Tua Rivelazione e della Tua creazione, sebbene tutto ciò che sono stato capace di mostrare sia stato inferiore alla grandezza e alla maestà della Tua unicità e indegno della Tua esaltazione e della Tua onnipotenza.

Giuro per la Tua gloria, o Tu Che sei l’unico e il solo Benamato! Scopro di essere un nulla dinanzi alla dimora della Tua grande gloria. Ogni qual volta mi attento ad esaltare una delle Tue virtù, il cuore mi trattiene, perché nessun altro che Te è capace di librarsi nell’atmosfera del regno della Tua vicinanza o di raggiungere il cielo della Tua presenza.

La Tua potenza mi è testimone! So bene che se m’inchinassi davanti a un pugno di polvere, da ora fino alla fine che non ha fine, in riconoscimento al suo rapporto con il Tuo nome, l’Artefice, ancora troverei d’essere ben lontano da quella polvere e incapace di avvicinarla e scoprirei che tale adorazione non ne sarebbe degna e non trascenderebbe i limiti ai quali sono stato assoggettato. E se mi levassi per servire uno dei Tuoi servi e aspettassi alla sua porta tanto quanto duri il Tuo regno e permanga la Tua onnipotenza, in segno del mio riconoscimento del vincolo che lo lega al Tuo nome, il Creatore, dovrei similmente – e la Tua gloria me ne è testimone – confessare la mia totale incapacità di servirlo adeguatamente e la mia completa privazione di ciò che potrebbe essere veramente adatto al suo stadio. E questo perché riconosco in loro null’altro che il vincolo che li lega ai Tuoi nomi e attributi. Come potrà dunque siffatto uomo riuscire a celebrare convenientemente Colui al cenno del Cui dito tutti i nomi e i loro regni furono chiamati all’esistenza e tutti gli attributi e i loro dominî furono creati e Che, con un altro movimento dello stesso dito, ha unito e legato assieme le lettere S, I e I, manifestando così quello che i più alti pensieri dei Tuoi prediletti che Ti sono vicini sono incapaci di afferrare e ciò che la più profonda saggezza di quelli fra i Tuoi amati che Ti sono interamente devoti sono incapaci di penetrare.

Giuro per la Tua gloria, o Amato dell’anima mia! Quando contemplo i pegni della Tua opera e le prove della Tua potenza sono perplesso e mi riconosco del tutto incapace di districare il mistero del minimo dei Tuoi segni, tanto più di comprendere il Tuo Essere. T’imploro, pertanto o mio Dio, per il Tuo Nome per il quale hai fatto sì che tutti coloro che Ti amano si librino nell’atmosfera del Tuo volere e hai guidato tutti coloro che Ti anelano al Paradiso della Tua vicinanza e della Tua presenza, di alitare dal cielo del Tuo tenero amore la fragranza della certezza sui bisognosi fra i Tuoi amati, in questi giorni in cui le tempeste delle prove li hanno assediati da ogni parte assalendoli così duramente che le anime degli uomini ne sono state turbate e le fondamenta di tutti gli esseri hanno tremato per ciò che è stato inviato loro dal cielo del Tuo irrevo— cabile Proposito. Furono così scossi che la lampada del loro amore per Te e del loro ricordo di Te era pronta a spegnersi nei recessi del loro cuore. Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. In verità, sei Colui Che sempre perdona, il Generosissimo.

Tu porgi orecchio, o mio Dio e mio Maestro, ai sospiri di coloro che Ti sono cari e da ogni parte senti il loro grido, a causa di ciò che è accaduto loro per mano di coloro il cui cuore è stato privato dei dolci aromi del Tuo amore. Non v’è alcuno che sia loro amico o li soccorra e nulla che impedisca ai loro nemici di offenderli. Incontrollati, fanno quel che desiderano e li trattano come vogliono.

Concedi, pertanto o mio Signore, le meraviglie del Tuo aiuto ai Tuoi amati, che non hanno cercato altro soccorritore fuorché Te e non si sono rivolti ad altri che Te, i cui occhi hanno atteso pieni di speranza di vedere le meraviglie dei Tuoi favori e dei Tuoi doni. Abbi dunque pietà di loro, o mio Dio, mercé i pegni incomparabili della Tua misericordia e riparali nella fortezza della Tua protezione e della Tua amorosa gentilezza. O mio Signore, Tu sei Colui Che dall’eternità è stato il Rifugio dei timorosi e l’Asilo dei bisognosi. Non negare, T’imploro, a queste deboli creature gl’impareggiabili pegni della Tua munificenza e della Tua generosità e non lasciarli alla mercé di coloro la cui essenza è stata creata soltanto con il fuoco della Tua ira e della Tua collera, che non hanno mai scoperto fragranza di compassione e di equi— tà, che sono stati così ingannati dalla falsità del mondo da negare le Tue prove, assegnarTi soci, ripudiare i Tuoi segni e versare il sangue di coloro che Ti sono cari e di cui Ti sei fidato. Giuro per la Tua potenza, o mio Benamato! Hanno perpetrato ciò che nessuno prima di loro ha perpetrato, meritando perciò la Tua ira e il flagello della Tua collera. Afferrali con il potere della Tua sovranità e poni su di loro qualcuno che non ne abbia misericordia, a meno che non ritornino a Te, non entrino nell’ombra del Tuo tenero amore e non siano da Te perdonati. Dall’eternità sei stato supremo su tutte le cose e per l’eternità rimarrai lo stesso. In verità, sei l’Onnipotente, il Più Eccelso, l’Equo, il Sapientissimo.

Glorificato sei Tu, o Signore mio Dio! Guarda questo vilipeso che, sebbene si sia rifiutato di trarre un solo respiro senza il Tuo permesso e il Tuo comando, è stato duramente afflitto dagli oppressori fra le Tue creature e dagl’infedeli fra i Tuoi nemici. Ero addormentato nel mio letto, o mio Dio, quand’ecco, le dolci brezze della Tua grazia e della Tua amorosa gentilezza sono passate su di me e mi hanno risvegliato con il potere della Tua sovranità e dei Tuoi doni, comandandomi di sorgere dinanzi ai Tuoi servi, d’innalzare la Tua lode e glorificare la Tua parola. Al che la maggior parte della Tua gente mi ha oltraggiato. Giuro per la Tua gloria, o mio Dio! Consapevole come sono che hai Tu Stesso annunziato loro questa Rivelazione nelle Pergamene del Tuo comandamento e nelle Tavole del Tuo decreto e che, in ogni parola da Te inviata alle Tue creature e alla Tua gente, hai fatto un patto con loro riguardo questo Giovane, non ho mai pensato che avrebbero compiuto tali azioni.

Sono pertanto confuso, o mio Dio, e non so come agire verso di loro. Ogni qual volta taccio e smetto di celebrare le Tue meravigliose virtù, il Tuo Spirito mi costringe a gridare dinanzi a tutti coloro che sono in cielo e sulla terra e ogni qual volta resto immoto, i soffi che spirano dalla destra del Tuo volere e del Tuo proposito passano su me, mi ridestano e scopro di essere come una foglia in balia dei venti del Tuo decreto, trasportata ovunque Tu permetta o comandi. Ogni uomo illuminato che consideri ciò che ho rivelato si convince che la Tua Causa non è nelle mie mani, ma nelle Tue, e riconosce che le redini del potere non sono nel mio pugno, ma nel Tuo, e sono soggette al Tuo sovrano potere. Eppure, vedi, o mio Dio, come gli abitanti del Tuo regno si siano schierati contro di me e mi abbiano inflitto in ogni momento della mia vita ciò che fa tremare le realtà dei Tuoi prediletti e dei Tuoi fidi.

Ti supplico, pertanto, o mio Dio, per il Tuo Nome con il quale hai guidato i Tuoi amanti alle acque vive della Tua grazia e dei Tuoi favori e attratto coloro che Ti bramano al Paradiso della Tua vicinanza e della Tua presenza, di aprire gli occhi della Tua gente, sì che in questa Rivelazione riconosca la manifestazione della Tua trascendente unità e l’albeggiare delle luci del Tuo sembiante e della Tua beltà. Purificali dunque, o mio Dio, da tutte le oziose immaginazioni e le vane fantasie, sì che aspirino le fragranze della santità dalla veste della Tua Rivelazione e del Tuo comandamento e cessino d’infliggermi ciò che privi le loro anime delle fragranze degl’infiniti pegni della Tua misericordia, alitate nei giorni di Colui Che è la Manifestazione di Te Stesso e l’Aurora della Tua Causa, sì che non perpetrino ciò che susciti la Tua ira e la Tua collera.

Sai bene, o mio Dio, che ero considerato uno della gente del Bayán, che mi associavo a loro in amore e fratellanza, li richiamavo a Te giorno e notte, con le meraviglie della Tua Rivelazione e della Tua ispirazione, e che ho subito per mano loro ciò che gli abitanti delle città della Tua creazione non sono capaci di raccontare. Giuro per la Tua possanza, o mio Benamato! Ogni mattina quando mi sveglio mi trovo bersagliato dai dardi della loro invidia e ogni notte, quando mi corico per riposare, scopro che sono caduto vittima delle lance del loro odio. Sebbene Tu mi abbia reso noti i segreti dei loro cuori e mi abbia posto al di sopra di loro, mi sono rifiutato di svelare le loro azioni e li ho trattati con pazienza, consapevole dell’ora da Te fissata. E quando la Tua promessa si avverò e l’ora stabilita giunse, sollevasti impercettibilmente il velo dell’occultamento ed, ecco, tutti gli abitanti dei regni della Tua Rivelazione e della Tua creazione vacillarono e tremarono, eccetto quelli da Te creati col fuoco del Tuo amore, il soffio del Tuo zelo, l’acqua della Tua amorosa gentilezza e la creta della Tua grazia. Questi son coloro che sono glorificati dalle Schiere celesti e dagli abitanti delle Città dell’eternità.

Ti rendo, perciò, lode, o mio Dio, perché hai preservato coloro che hanno riconosciuto la Tua unità e distrutto coloro che Ti hanno assegnato soci e li hai divisi gli uni dagli altri con un’ulteriore parola proceduta dalla bocca del Tuo volere e sgorgata dalla penna del Tuo scopo. Al che i Tuoi servi, creati per la parola del Tuo comando e generati dal Tuo volere, cavillarono con me e mi contrastarono così duramente che Ti ripudiarono, respingendo i Tuoi segni e insorgendo contro di Te.

La Tua gloria mi è testimone, o mio Benamato! La mia penna è incapace di descrivere ciò che le loro mani hanno perpetrato contro Colui Che è la Manifestazione della Tua Causa, l’Alba della Tua Rivelazione e l’Oriente della Tua ispirazione. Per tutto questo Ti rendo lode. Giuro per la Tua gloria, o mio Dio! Il mio cuore anela alle cose da Te ingiunte nel cielo del Tuo decreto e nel regno del Tuo comando. Poiché qualunque cosa mi accada sulla Tua via è la delizia dell’anima mia e la mèta del mio desìo. Questo, invero, è da attribuirsi a null’altro che al Tuo potere e alla Tua possanza.

O mio Dio, sono colui che per l’amore che Ti porta è stato capace di fare a meno di tutti coloro che sono in cielo e sulla terra. Armato di quest’amore, non temo nessuno, anche se tutti i popoli del mondo si unissero per ferirmi. Potesse il mio sangue, in questo stesso istante, essere sparso sulla faccia della terra davanti a Te e potessi Tu vedermi nella condizione in cui hai visto quei Tuoi servi che si sono avvicinati a Te e quelle Tue creature giuste che sono state da Te prescelte!

Ti rendo grazie, o mio Dio, perché hai deciso con il potere del Tuo decreto e continuerai a decidere con il Tuo comando e il Tuo scopo irrevocabili. Ti supplico, o mio Benamato, per il Tuo Nome col quale innalzasti le insegne della Tua Causa e diffondesti gli splendori della luce del Tuo sembiante, di far scendere su di me e su quei Tuoi servi che Ti sono interamente devoti tutto il bene che decretasti nelle Tue Tavole. Ponici, dunque, su seggi di verità, alla Tua presenza, o Tu nelle Cui mani è il regno di tutte le cose!

Tu sei, in verità, l’Onnipotente, il Gloriosissimo, il Misericordiosissimo.

Tavola della Visitazione
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180. La lode sorta dal Tuo augustissimo Essere e la gloria che irradiò dalla Tua fulgente Beltà si posino su Te, o Tu Che sei la Manifestazione della Magnificenza, il Re dell’Eternità e il Signore di tutti coloro che sono in cielo e in terra! Attesto che per te la sovranità di Dio e il Suo dominio, la maestà di Dio e la Sua magnificenza sono state rivelate, che gli Astri dell’antico splendore hanno diffuso la loro radiosità nel cielo del Tuo decreto irrevocabile e la Beltà dell’Invisibile ha brillato all’orizzonte della creazione. Attesto, inoltre, che con un sol tratto della Tua Penna è stata sancita la Tua ingiunzione «Sii Tu», e il Segreto celato di Dio è stato palesato, e tutte le cose create sono state chiamate all’esistenza, e tutte le Rivelazioni sono state inviate.

Attesto, altresì, che, per la Tua beltà, la beltà dell’Adorato è stata svelata, che, per mezzo del Tuo volto, il volto del Desiato ha brillato e che, con una sola parola, Tu decidesti fra tutte le cose create concedendo a coloro che Ti sono devoti di ascendere all’apice della gloria e facendo cadere gl’infedeli nel più infimo abisso.

Attesto che colui che ha conosciuto Te ha conosciuto Iddio, e colui che è giunto alla Tua presenza è giunto alla presenza di Dio. Immensa è perciò la benedizione di chi ha creduto in te e nei Tuoi segni, si è umiliato innanzi alla Tua sovranità ed è stato onorato dall’incontrarTi, ha raggiunto il bene del Tuo volere, si è volto intorno a Te ed è restato innanzi al Tuo trono. Male incolga a colui che ha peccato contro di Te, che Ti ha rinnegato e ha ripudiato i Tuoi segni, si è ribellato alla Tua sovranità e si è sollevato contro di Te, s’è enfiato di orgoglio al Tuo cospetto e si è opposto alle Tue testimonianze, si è sottratto alla Tua sovranità e al Tuo dominio ed è stato annoverato fra gl’infedeli i cui nomi sono stati vergati dalle dita del Tuo comando sulle Tue sante Tavole.

Alita su me, dunque, o mio Dio e Benamato, dalla mano destra della Tua misericordia e della Tua amorosa benevolenza, i santi respiri dei Tuoi favori, affinché possano distaccarmi da me stesso e dal mondo e condurmi alle corti della Tua vicinanza e della Tua presenza. Tu hai il potere di fare ciò che Ti aggrada. Tu sei stato, in verità, supremo su tutte le cose.

Il ricordo di Dio e la Sua lode, la gloria di Dio e il Suo splendore riposino su Te, o Tu Che sei la Sua Beltà! Attesto che l’occhio della creazione non si è mai posato su uno più vilipeso di Te. Tutti i giorni della Tua vita fosti immerso in un oceano di tribolazioni. Un volta fosti in ceppi e in catene, un’altra Ti minacciò la spada dei Tuoi nemici. Eppure, nonostante tutto ciò, ingiungesti a tutti gli uomini d’osservare ciò che Ti era stato prescritto da Colui Che è l’Onnisciente, il Saggio.

Possa il mio spirito essere sacrificato per le ingiustizie che hai sofferto e l’anima mia riscattare le avversità che hai sopportato. Imploro Dio, per Te e per coloro i cui volti sono stati illuminati dagli splendori della luce del Tuo sembiante e che per amor Tuo hanno osservato tutto ciò che era stato comandato, di rimuovere i veli che si sono frapposti fra Te e le tue creature e di concedermi il bene di questo mondo e di quello avvenire. Tu sei, in verità, l’Onnipotente, l’Eccelso, il Gloriosissimo, Colui Che Sempre Perdona, il Compassionevole.

Benedici, o Signore mio Dio, il Divino Albero di Loto e le sue foglie e i suoi virgulti, i suoi rami, i suoi fusti e i suoi germogli fin quando dureranno i Tuoi più eccellenti titoli e i Tuoi più augusti attributi. Proteggilo, dunque, dalle insidie dell’aggressore e dalle schiere della tirannide. Tu sei, in verità, il Possente, l’Onnipotente. Benedici anche, o Signore mio Dio, i Tuoi servi e le Tue ancelle che sono venuti a Te. Tu, in verità, sei il Munifico, la Cui misericordia è infinita. Non v’è altro Dio che Te, Colui Che sempre perdona, il Generosissimo.

Breve preghiera obbligatoria da recitare una volta nelle ventiquattro ore, a mezzogiorno

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181. Io faccio testimonianza, o mio Dio, che Tu mi hai creato per conoscerTi e adorarTi. Attesto in questo momento la mia debolezza e la Tua potenza, la mia povertà e la Tua ricchezza.

Non v’è altro Dio all’infuori di Te, l’Aiuto nel pericolo, Colui Che esiste da Sé.

Preghiera obbligatoria media da recitare giornalmente, la mattina, a mezzogiorno e la sera.

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182. Chi desidera recitare questa preghiera si lavi le mani e, nel lavarsele dica:

Rafforza la mia mano, o mio Dio, affinché possa tenere il Tuo Libro con tale saldezza che le potenze del mondo non abbiano potere su di essa. Fa’ sì dunque che non s’intrometta in nessuna cosa che non la riguardi. Tu sei, in verità, l’Onnipotente, il Più Possente.

E, lavandosi il viso, dica:

Ho volto la faccia verso di Te, o mio Signore! Illuminala con la luce del Tuo sembiante. Proteggila chi non si volga ad altro che a Te.

Poi si alzi e, volgendosi verso la Qiblih (Punto di Adorazione, cioè Bahjí, ‘Akká), dica:

Dio attesta che non v’è altro Dio che Lui. Suoi sono i regni della Rivelazione e della creazione. Egli, invero, ha manifestato Colui Che è l’Oriente della Rivelazione, Colui Che conversò sul Sinai, Colui mediante il Quale il Supremo Orizzonte è stato fatto risplendere e l’Albero di Loto, di là dal quale non si passa, ha parlato, e a tutti coloro che sono in cielo e in terra è stato proclamato: «Ecco, Colui Che tutto possiede è venuto. Terra e cielo, gloria e dominio appartengono a Dio, il Signore degli uomini, il Detentore del Trono in alto e della terra quaggiù!».

Quindi, s’inchini poggiando le mani sulle ginocchia e dica:

Eccelso sei Tu al di sopra della Mia lode e della lode degli altri, al di sopra della mia descrizione e della descrizione di tutti coloro che sono in cielo e in terra! 9

Poi, stando in piedi, con le mani aperte, palme in alto verso il viso, dica:

Non deludere, o mio Dio, colui che con supplici dita si afferra al manto della Tua misericordia e della Tua grazia, o Tu Che di coloro che dispensano misericordia sei il Più Misericordioso!

Quindi si segga e dica:

Faccio testimonianza della Tua unità e della Tua unicità e che Tu sei Dio e che non v’è altro Dio all’infuori di Te. Tu hai, in verità, rivelata la Tua Causa, adempiuto il Tuo Patto e spalancata la porta della Tua Grazia a tutti coloro che dimorano in cielo e sulla terra. La benedizione e la pace, il saluto e la gloria discendano sui Tuoi beneamati ai quali i mutamenti e gli eventi del mondo non hanno impedito di volgersi a Te e che hanno dato tutto nella speranza di ottenere ciò che è presso di Te. Tu sei in verità Colui Che Sempre Perdona, il Munifico.

(Se qualcuno invece del lungo versetto, preferisce recitare queste parole: «Dio attesta che non v’è altro Dio che Lui, l’Aiuto nel pericolo, Colui Che esiste da Sé» sarà sufficiente. Similmente sarebbe pure sufficiente che, mentre è seduto, recitasse queste parole: «Faccio testimonianza della Tua unità e della Tua unicità e che Tu sei Dio e che non v’è altro Dio all’infuori di Te».) Lunga preghiera obbligatoria da recitare ogni 24 ore

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183. Chi desidera recitare questa preghiera stia in piedi rivolgendosi a Dio e, stando così, guardi a destra e a sinistra, come se aspettasse la misericordia del suo Signore, il Misericordiosissimo, il Compassionevole.

Quindi dica:

O Tu Che sei il Signore di tutti i nomi e l’Artefice dei cieli! Ti supplico per Coloro Che sono gli Orienti della Tua Essenza invisibile, la Più Eccelsa, la Più Gloriosa, di far della mia preghiera un fuoco che bruci i veli che mi nascondono la Tua bellezza e una luce che mi guidi all’oceano della Tua Presenza.

A questo punto alzi le mani implorando Dio – benedetto ed esaltato Egli sia – e dica:

O Tu, Desìo del mondo e Benamato delle nazioni! Tu mi vedi volgermi a Te, libero da ogni legame fuorché Te e aggrapparmi alla Tua corda, il cui movimento ha sconvolto l’intera creazione. Sono Tuo servo, o mio Signore, e figlio del Tuo servo. Vedimi, sono pronto a fare la Tua volontà e il Tuo desiderio, non agognando altro che compiacerTi. Ti supplico, per l’Oceano della Tua misericordia e per la Stella Mattutina della Tua grazia, di fare del Tuo servo ciò che vuoi e Ti piace. Per la Tua potenza, che è al di sopra di ogni detto e di ogni lode! Qualsiasi cosa Tu riveli è il desiderio del mio cuore e la delizia dell’anima mia. O Dio, mio Dio! Non guardare alle mie speranze e alle mie azioni, ma guarda piuttosto alla Tua volontà che ha abbracciato i cieli e la terra. Pel Tuo Più Grande Nome, o Tu Signore di tutte le nazioni! Ho desiderato soltanto ciò che Tu desideri ed amo soltanto ciò che Tu ami.

Quindi s’inginocchi e, abbassando la fronte a terra, dica:

Eccelso Tu sei al di sopra della descrizione d’ognuno tranne di Te Stesso e della comprensione d’altri fuorché di Te.

Si rialzi e dica:

Fa’ della mia preghiera, o mio Signore, una fontana d’acqua vivificatrice per cui io possa vivere tanto quanto duri la Tua sovranità e possa parlare di Te in ogni mondo dei Tuoi mondi.

Alzi di nuovo le mani supplichevole e dica:

O Tu, per la Cui lontananza i cuori e le anime si sono consunti e nel fuoco del Cui amore il mondo intero si è incendiato! T’imploro, pel Tuo Nome col quale hai soggiogato l’intera creazione, di non negarmi ciò che è in Te, o Tu Che reggi tutta l’umanità! Tu vedi, o mio Signore, quest’estraneo affrettarsi verso la sua più eccelsa dimora sotto il baldacchino della Tua Maestà ed entro i dominî della Tua misericordia; questo peccatore in cerca dell’oceano del Tuo perdono; questo misero alla ricerca della corte della Tua gloria; e questa povera creatura intenta a scoprire l’oriente della Tua opulenza. Tua è l’autorità di ordinare ciò che vuoi. Attesto che devi essere lodato nelle Tue azioni, ubbidito nei Tuoi comandi e rimanere incontrastato nei Tuoi decreti.

Alzi quindi le mani e ripeta tre volte il Più Grane Nome. Si inchini con le mani poggiate sui ginocchi, innanzi a Dio – benedetto ed esaltato Egli sia – e dica:

Tu vedi, o mio Dio, come il mio spirito vibri nei miei arti e nelle mie membra, nel desiderio intenso di adorarTi e nell’ansia di ricordarTi ed esaltarTi; e come esso attesti ciò che la Voce del Tuo Comandamento ha affermato nel regno della Tua parola e nel cielo della Tua sapienza. Amo in questo stato, o mio Signore, implorare da Te tutto quello che è in Te, per poter mostrare la mia povertà e magnificare la Tua munificenza e le Tue dovizie, dichiarare la mia impotenza e manifestare la Tua forza e il Tuo potere.

Si alzi in piedi, levi in alto due volte le mani e, implorando, dica:

Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, il Munifico. Non v’è altro Dio che Te, l’Ordinatore, sia al principio sia alla fine. O Dio, mio Dio! Il Tuo perdono m’ha fatto ardito, e la Tua misericordia mi ha rafforzato, e il Tuo appello mi ha destato e la Tua grazia mi ha sollevato e condotto fino a Te. Chi sono io, allora, da osare di fermarmi alla porta della città della Tua vicinanza o di volgere il viso verso le luci che splendono dal cielo della Tua volontà? Tu vedi, o mio Signore, questa misera creatura bussare alla porta della Tua grazia e quest’anima effimera cercare il fiume della vita eterna dalle mani della Tua generosità. In ogni momento Tuo è il comando, o Tu Che sei il Signore di tutti i nomi, e mia è la rassegnazione e la volontaria sottomissione al Tuo volere, o Creatore dei cieli!

Alzi tre volte le mani, e dica:
Dio è più grande di ogni grande!

Poi s’inginocchi e, chinando la fronte a terra, dica:

Troppo in alto sei Tu perché la lode di coloro che Ti sono accanto possa ascendere al cielo della Tua vicinanza, o perché gli uccelli dei cuori di coloro che Ti sono devoti possano giungere alla soglia della Tua porta. Attesto che sei stato santificato al di sopra di tutti gli attributi e consacrato al di sopra di tutti i nomi. Non v’è altro Dio che Te, l’Eccelso, il Gloriosissimo.

Poi si segga e dica:

Attesto ciò che hanno attestato tute le cose create, e la Coorte Celeste, e gli abitatori dell’altissimo Paradiso, e oltre a loro la Lingua della Grandezza stessa dal gloriosissimo Orizzonte, che Tu sei Dio, che non v’è altro Dio all’infuori di Te e che Colui Che è stato manifesta— to è il Mistero Celato, il Simbolo Prezioso per il Quale le lettere S, I, e I [Sii] sono state unite e intrecciate assieme. Attesto che Egli è Colui il Cui nome è stato vergato dalla Penna dell’Altissimo e di Cui è stato fatto cenno nei Libri di Dio, il Signore del Trono in alto e della terra quaggiù.

Stia in pedi e dica:

O Signore di tutti gli esseri e Possessore di tutte le cose visibili e invisibili! Vedi le mie lacrime e odi i miei sospiri e i miei gemiti, il mio pianto e il lamento del mio cuore. Per la Tua possanza! Le mie colpe mi hanno impedito di avvicinarmi a Te e i miei peccati mi hanno tenuto lontano dalla Tua santità. Il Tuo amore, o mio Signore, mi ha arricchito e la separazione da Te mi ha distrutto e la lontananza da Te mi ha consumato. Ti supplico – per le Tue orme in questo deserto e per le parole: «Eccomi, eccomi» pronunziate dai Tuoi Eletti in questa immensità, e per gli aliti della Tua Rivelazione, e per le dolci brezze dell’Alba della Tua Manifestazione – di disporre che io possa mirare la Tua Bellezza e osservare tutto ciò che è nel Tuo Libro.

Ripeta, quindi, tre volte il Più Grande Nome e, inchinandosi con le mani sui ginocchi, dica:

Sia lode a Te, o mio Dio, chi mi hai aiutato a ricordarTi e a lodarTi, e mi hai palesato Colui Che è l’Oriente dei Tuoi segni, e mi hai concesso d’inchinarmi innanzi alla Tua Signoria e di umiliarmi innanzi all’Essenza del— la Tua Divinità e di riconoscere ciò che è stato proferito dalla Lingua della Tua grandezza.

Si rialzi, quindi, e dica:

O Dio, mio Dio! Il mio dorso è piegato dal fardello dei miei peccati e la mia ignavia mi ha distrutto. Ogni qual volta medito sulle mie cattive azioni e sulla Tua benevolenza, il cuore mi si discioglie nel petto e il sangue mi bolle nelle vene. Per la Tua Beltà, o Tu, Desìo del mondo! Arrossisco ad alzare il viso verso di Te e le mie mani bramose hanno vergogna di tendersi verso il paradiso della Tua generosità. Vedi, o mio Dio, come le lacrime m’impediscano di ricordarTi e di esaltare le Tue virtù, o Tu Signore del Trono in alto e della terra quaggiù! T’imploro, pei segni del Tuo regno e i misteri del Tuo Dominio, di fare dei Tuoi benamati ciò che s’addice alla Tua munificenza, o Signore di ogni essere, e ciò che è degno della Tua grazia, o Re del visibile e dell’invisibile!

Ripeta, poi, tre volte il Più Grande Nome e, prostrandosi con la fronte al suolo, dica:

Lodato Tu sia, o nostro Dio, o Tu Che hai fatto scendere su di noi ciò che ci attira presso di Te e ci provvede d’ogni buona cosa inviataci da Te nei Tuoi Libri e nelle Tue Scritture. Proteggici, T’imploriamo, o mio Signore, dalle schiere delle fantasie oziose e dei vani pensieri. Tu sei, in verità, il Potente, il Sapientissimo. 29

Alzi il capo e sedendosi dica:

Io attesto, o mio Dio, ciò che i Tuoi Eletti hanno attestato e riconosco ciò che gli abitatori dell’Altissimo Paradiso e coloro che si sono volti attorno al Tuo potente Trono hanno riconosciuto. I regni della terra e del cielo sono Tuoi, o Signore dei mondi!

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184. Giacché, o mio Dio, Ti sei insediato sul trono della Tua trascendente unità e sei asceso al seggio di misericordia della Tua unicità, Ti si addice di cancellare dai cuori di tutti gli esseri qualunque cosa impedisca loro di essere ammessi al santuario dei Tuoi misteri divini e li escluda dal tabernacolo della Tua divinità, sì che tutti i cuori rispecchino la Tua bellezza, rivelino Te, parlino di Te, tutte le cose create mostrino i pegni della Tua augustissima sovranità e irradino gli splendori della luce del Tuo santissimo governo, tutti coloro che sono in cielo e sulla terra lodino e magnifichino la Tua unità e Ti rendano gloria, per aver manifestato loro il Tuo Essere mediante Colui Che è il Rivelatore della Tua unicità.

Libera dunque i Tuoi servi, o mio Dio, dagli abiti dell’egoismo e del desiderio e concedi che gli occhi della Tua gente si alzino a tali altezze onde discernano nei desideri null’altro che il soffio delle gentili brezze della Tua eterna gloria e riconoscano in se stessi soltanto la rivelazione del Tuo Essere misericordioso, così che la terra e tutto quello che vi si trova sia purificato da tutto ciò che Ti sia estraneo o che manifesti altro che il Tuo Essere. Tutto questo può essere compiuto in tutto il Tuo dominio dalla Tua ingiunzione «Sii» ed è! Anzi, ancor più presto, eppure gli uomini non capiscono.

Glorificato, immensamente glorificato sei Tu, mio Benamato! Giuro per la Tua gloria! Riconosco in questo istante che hai concesso tutto ciò per cui Ti ho supplicato in questa notte benedetta che, secondo il Tuo decreto, rammenta Colui Che fu il Compagno della Tua bellezza e lo Spettatore del Tuo volto, prima che io fossi da Te menzionato o chiamato all’esistenza entro la corte della Tua santità. Comprendo che hai fatto di tutte le cose manifestazioni del Tuo comando, rivelazioni della Tua opera, depositari del Tuo sapere, tesori della Tua saggezza. Riconosco, inoltre, che se una delle rivelazioni dei Tuoi nomi e dei Tuoi attributi fosse negata, sia pure per il peso di un seme di senape, a ciò che è stato creato dal Tuo potere e generato dalla Tua possanza, le fondamenta della Tua opera immortale ne sarebbero rese incomplete e le gemme della Tua divina saggezza diverrebbero imperfette. Poiché, pur lontane dalle sante fragranze della Tua sapienza e dimentiche dei mirabili splendori dell’albeggiante luce della Tua bellezza, emanati dal cielo della Tua maestà, le lettere della negazione devono necessariamente esistere nel Tuo reame, affinché le parole che Ti affermano ne siano esaltate.

La Tua potenza mi è testimone, o mio Benamato! L’intera creazione è stata tratta all’esistenza per esaltare il Tuo trionfo e stabilire la Tua supremazia e tutti i limiti che sono stati da Te posti non sono altro che segni della Tua sovranità e proclamano la forza del Tuo potere. Grandi, grandissime sono le rivelazioni del Tuo mirabile potere in tutte le cose! Sono tali che della più umile fra le Tue creature Tu hai fatto una manifestazione del Tuo più augusto attributo e il più spregevole pegno della Tua opera, lo hai scelto come ricettacolo del Tuo potentissimo nome. Secondo il Tuo decreto, hai fatto della povertà un mezzo che rivela le Tue ricchezze, dell’umiliazione una via che conduce alla Tua gloria e del peccato la causa dell’esercizio del Tuo perdono. Per loro mezzo hai dimostrato che i Tuoi più eccellenti titoli appartengono a Te e che le meraviglie dei Tuoi più eccelsi attributi sono Tue.

Poiché hai deciso, o mio Dio, di far entrare tutte le cose create nel tabernacolo della Tua grazia e del Tuo favore trascendenti, e di alitare sull’intera creazione le fragranze del manto della Tua gloriosa unità, e di guardare a tutte le cose con l’occhio della Tua munificenza e della Tua unicità, T’imploro, dunque, per il Tuo amore che facesti fonte delle rivelazioni della Tua eterna santità e fiamma accesa nei cuori delle Tue creature che Ti bramano, di creare in questo istante, per quelli del Tuo popolo che Ti sono interamente devoti, per quei diletti che Ti amano, dall’essenza della Tua munificenza e della Tua generosità e dall’intimo spirito della Tua grazia e della Tua gloria, il Tuo Paradiso di trascendente santità e di esaltarlo al di sopra di ogni cosa eccetto Te e di purificarlo da tutto fuorché Te. Inoltre crea in esso, o mio Dio, dalle luci effuse dal Tuo trono, ancelle che intonino le melodie della Tua mirabile e dolcissima creazione, sì che magnifichino il Tuo nome con parole mai udite da alcuna delle Tue creature, abitino esse nel Tuo cielo o sulla Tua terra, e mai comprese da alcuno della Tua gente. Schiudi, dunque, le porte di questo Paradiso dinanzi ai Tuoi amati, affinché vi entrino in Tuo nome e in forza della Tua sovranità, e le sovrane munificenze da Te elargite ai Tuoi prediletti e i trascendenti doni concessi ai Tuoi fidi siano perfezionati, ed essi esaltino le Tue virtù con melodie tali che nessuno può descrivere o intonare, e nessuno del Tuo popolo concepisca il piano di apparire nella veste di uno dei Tuoi prescelti o di emulare l’esempio dei Tuoi diletti, e nessuno possa non distinguere fra i Tuoi amici e i Tuoi nemici o non riconoscere coloro che Ti son devoti da coloro che Ti si oppongono ostinatamente. Il potere Tu hai di fare quello che vuoi e sei supremo su tutte le cose.

Esaltato, immensamente esaltato sei Tu, o mio Benamato, al di sopra degli sforzi che qualunque Tua, pur dotta creatura, possa fare per conoscerTi. Esaltato, immensamente esaltato sei Tu, al di sopra di ogni uma— no tentativo, pur minuzioso, di descriverTi! Il più alto pensiero d’uomo, per quanto profonda sia la sua contemplazione, non potrà mai sperare di innalzarsi al di sopra delle limitazioni imposte alla Tua creazione, o di ascendere al di là dello stato del mondo contingente, o d’infrangere i limiti da Te irrevocabilmente imposti. Come può, dunque, una cosa creata dal Tuo volere che domina l’intera creazione, una cosa che è in se stessa parte del mondo contingente, avere la forza di librarsi nella santa atmosfera del Tuo sapere o di pervenire al seggio del Tuo potere trascendente?

Eccelso, immensamente eccelso sei Tu, al di sopra dei tentativi di creature effimere di librarsi fino al trono della Tua eternità o degli sforzi dei poveri e dei miseri per raggiungere il vertice della Tua gloria che a tutto provvede! Dall’eternità descrivesti il Tuo Essere al Tuo Essere e, nella Tua Essenza, magnificasti la Tua Essenza alla Tua Essenza. Giuro per la Tua gloria, o mio Benamato! Oltre Te chi può pretendere di conoscerTi e fuorché Te chi può degnamente menzionarTi? Tu sei Colui Che dall’eternità dimorò nel Suo regno, nella gloria della Sua trascendente unità e negli splendori della Sua santa magnificenza. Se in tutti i reami della Tua creazione, dai più alti regni dell’immortalità fino al livello di questo infimo mondo, altri che Te fosse considerato degno di menzione, come si potrebbe dimostrare che sei assiso sul trono della Tua unità e come si potrebbero glorificare le mirabili virtù della Tua unicità e della Tua singolarità? 8

Faccio testimonianza, in questo istante, di ciò che hai attestato per il Tuo Essere, prima di creare i cieli e la terra, che Tu sei Dio e che non v’è altro Dio che Te. Sin dall’eternità sei stato tanto potente da rivelare i segni del Tuo potere mercé le Manifestazioni della Tua possanza e hai sempre fatto conoscere le parole della Tua saggezza attraverso gli Orienti della Tua sapienza. Nessuno fuorché Te è stato mai trovato degno di essere menzionato davanti al Tabernacolo della Tua unità e tranne Te nessuno si è dimostrato capace di essere lodato entro la sacra corte della Tua unicità.

Sia lode a Te, o mio Dio, ché hai rivelato i Tuoi favori e i Tuoi doni e gloria a Te, o mio Benamato, ché hai manifestato l’Astro della Tua amorosa gentilezza e delle Tue tenere misericordie. Ti rendo grazie in tal guisa da dirigere i passi dei ribelli verso gli splendori della luce mattutina della Tua guida e da permettere a coloro che Ti bramano di pervenire al sito della rivelazione del fulgore della Tua bellezza. Ti rendo grazie in tal guisa da portare l’ammalato vicino alle acque della Tua guarigione e da aiutare coloro che sono lontani da Te ad avvicinarsi alla fonte viva della Tua presenza. Ti rendo grazie in tal guisa da spogliare i corpi dei Tuoi servi dagli abiti della mortalità e dell’avvilimento e adornarli delle vesti della Tua eternità e della Tua gloria e da condurre il povero alle rive della Tua santità e di tutte le appaganti ricchezze. Ti rendo grazie in tal guisa da permettere alla Colomba Celestiale di gorgheggiare sui rami dell’Albero di Loto dell’Immortalità il suo canto: «In verità, Tu sei Dio. Non v’è altro Dio che Te. Dall’eternità sei stato esaltato al di sopra della lode di ogni altra cosa fuorché Te ed eccelso oltre la descrizione d’altri eccetto Te». Ti rendo grazie in tal guisa da permettere all’Usignolo della Gloria di effondere nel più eccelso paradiso la sua melodia: «In verità, ‘Alí (il Báb) è il Tuo servo, Che hai prescelto fra i Tuoi Messaggeri e i Tuoi Eletti, facendoNe la Manifestazione di Te Stesso in tutto ciò che Ti appartiene e che riguarda la rivelazione dei Tuoi attributi e la manifestazione dei Tuoi nomi». Ti rendo grazie in tal guisa da spronare tutte le cose a lodarTi e a glorificare la Tua Essenza e da sciogliere la lingua di tutti gli esseri per magnificare la sovranità della Tua bellezza. Ti rendo grazie in tal guisa da colmare i cieli e la terra con i segni della Tua trascendente Essenza e aiutare tutte le cose create a entrare nel Tabernacolo della Tua vicinanza e della Tua presenza. Ti rendo grazie in tal guisa da far sì che ogni cosa creata sia un libro che parli di Te e una pergamena che dispieghi la Tua lode. Ti rendo grazie in tal guisa da insediare le Manifestazioni della Tua sovranità sul trono del Tuo governo e da innalzare gli Esponenti della Tua gloria al seggio della Tua Divinità. Ti rendo grazie in tal guisa da far sì che l’albero corrotto produca buoni frutti mercé i santi aliti dei Tuoi favori e da vivificare i corpi di tutti gli esseri con le dolci brezze della Tua grazia trascendente. Ti rendo grazie in tal guisa che i segni della Tua eccelsa singolarità siano inviati dal cielo della Tua santa unità. Ti rendo grazie in tal guisa da insegnare a tutte le cose le realtà del Tuo sapere e l’essenza della Tua saggezza e da non allontanare le misere creature dalle porte della Tua misericordia e del Tuo munifico favore. Ti rendo grazie in tal guisa da permettere a tutti coloro che sono in cielo e sulla terra di fare a meno di tutte le cose create, mercé i tesori delle Tue ricchezze che a tutto bastano e da aiutare tutte le cose create a raggiungere la vetta dei Tuoi onnipotenti favori. Ti rendo grazie in tal guisa da assistere i cuori dei Tuoi ardenti amanti a librarsi nell’atmosfera della vicinanza a Te e del desiderio di Te e da accendere la Luce delle Luci nella terra dell’‘Iráq. Ti rendo grazie in tal guisa da distaccare da tutte le cose create coloro che Ti son vicini e da avvicinarli al Trono dei Tuoi nomi e dei Tuoi attributi. Ti rendo grazie in tal guisa da farTi perdonare tutti i peccati e le trasgressioni e appagare i bisogni dei popoli di tutte le religioni e alitare sull’intera creazione le fragranze del perdono. Ti rendo grazie in tal guisa da permettere a coloro che riconoscono la Tua unità di scalare le vette del Tuo amore e a coloro che Ti son devoti di ascendere al Paradiso della Tua presenza. Ti rendo grazie in tal guisa da soddisfare i bisogni di tutti coloro che Ti cercano e da realizzare gli scopi di coloro che Ti hanno riconosciuto. Ti rendo grazie in tal guisa da cancellare dal cuore degli uomini tutte le insinuazioni delle limitazioni e da scolpirvi i se— gni della Tua unità. Ti rendo grazie nella stessa guisa in cui dall’eternità Tu glorificasti il Tuo Essere e lo magnificasti al di sopra di eguali, rivali e confronti, o Tu nelle Cui mani sono i cieli della grazia e della generosità e i regni della gloria e della maestà!

Lodato sia il Tuo nome, Signore mio Dio e mio Maestro! Tu attesti, vedi e conosci le cose accadute ai Tuoi amati nei Tuoi giorni e le continue prove e tribolazioni mandate l’una dopo l’altra ai Tuoi eletti. In tali frangenti si son trovati che la terra divenne troppo angusta per loro e furono attorniati dalle evidenze della Tua collera e dai segni del timore di Te in ogni terra, le porte della Tua misericordia e del Tuo tenero amore furono chiuse davanti a loro e il giardino del loro cuore fu privato delle straripanti piogge della Tua grazia e dei Tuoi munifici favori. Vorrai, o mio Dio, allontanare da coloro che Ti amano le meraviglie della Tua supremazia e del Tuo trionfo? Vorrai, o mio Amato, infrangere le speranze che coloro che Ti son devoti hanno riposto nelle Tue infinite elargizioni e nei Tuoi doni? Vorrai, o mio Padrone, allontanare dai lidi del Tuo sapere santificato coloro che Ti hanno riconosciuto o cessare di riversare sul cuore di coloro che Ti desiderano le piogge della Tua grazia trascendente? No, no, me ne è testimone la Tua gloria! Attesto in questo istante che la Tua misericordia ha sorpassato tutte le cose create e il Tuo tenero amore ha pervaso tutti coloro che sono in cielo e tutti coloro che sono sulla terra. Dall’eternità le porte della Tua ge— nerosità furono aperte davanti ai Tuoi servi, le dolci brezze della Tua grazia alitarono sui cuori delle Tue creature e le straripanti piogge della Tua munificenza caddero sulla Tua gente e sugli abitanti del Tuo regno.

So bene che hai tardato a palesare il Tuo trionfo nel regno del creato a causa della Tua sapienza che abbraccia i misteri del Tuo decreto e le cose celate disposte dietro i veli del Tuo irrevocabile proposito, affinché coloro che si sono rifugiati all’ombra della Tua misericordia trascendente siano così separati da coloro che hanno agito sdegnosamente verso di Te e girato le spalle alla Tua presenza quando manifestasti la Tua più eccelsa Beltà.

Perciò esaltato, immensamente esaltato sei Tu, mio Benamato! Giacché hai diviso nel Tuo regno i Tuoi amati dai Tuoi nemici e hai completato la Tua più importante testimonianza e la Tua più infallibile Prova per tutti coloro che sono in cielo e in terra, abbi dunque misericordia di coloro che sono stati umiliati nella Tua terra, a causa di ciò che è accaduto loro sulla Tua via. Esaltali, dunque, o mio Dio, con la forza della Tua possanza e la potenza del Tuo volere e innalzali a proclamare la Tua Causa mercé la Tua sovranità e il Tuo scopo onnipotenti.

Giuro per la Tua gloria! Il Mio unico scopo nel manifestare la Tua supremazia è stato di glorificare la Tua Causa e di magnificare la Tua parola. Sono persuaso che se Tu tardassi a inviare la Tua vittoria e a dimostrare il Tuo potere, sicuramente i segni della Tua so— vranità perirebbero nella Tua terra e i pegni della Tua legge sarebbero cancellati in tutto il Tuo dominio.

Il mio petto è angustiato, o mio Dio, e dolori e afflizioni mi hanno assediato, perché odo fra i Tuoi servi ogni lode fuorché la Tua meravigliosa lode e vedo fra la Tua gente i segni di tutte le cose fuorché i segni di ciò che prescrivesti con il Tuo comando, destinasti mercé il Tuo sovrano volere e ordinasti col Tuo sovrano decreto. Si sono tanto allontanati da Te che, se uno dei Tuoi amati porgesse loro i mirabili pegni della Tua unità e i preziosi detti che attestano la Tua trascendente unità, si conficcherebbero le dita nelle orecchie e cavillerebbero con lui e lo schernirebbero. Tutto questo hai stabilito mercé la Tua sovranità che tutto abbraccia e previsto mercé la Tua onnipotente supremazia.

Glorificato, immensamente glorificato sei Tu, o mio Maestro! Guarda, dunque, i cuori che, nell’amore per Te, sono stati trafitti dai dardi dei Tuoi nemici e le teste che, per amore dell’esaltazione della Tua Causa e a glorificazione del Tuo nome, sono state conficcate sulle lance. Abbi dunque pietà dei cuori consumati dal fuoco del Tuo amore e toccati da tali tribolazioni che solo a Te son note.

Ogni lode e onore a Te, mio Dio! Conosci bene le cose che, per una ventina d’anni, sono accadute nei Tuoi giorni e continuano ad accadere ancora. Nessun uomo può misurare, nessuna lingua dire ciò che è accaduto ai Tuoi prediletti in tutto questo tempo. Non riu— scirono ad ottenere riparo, né a trovare rifugio ove dimorare in sicurezza. Tramuta dunque, o mio Dio, il loro timore nelle testimonianze della Tua pace e della Tua sicurezza, la loro umiliazione nella sovranità della Tua gloria, la loro povertà nelle Tue appaganti ricchezze e le loro angustie nelle meraviglie della Tua perfetta tranquillità. Elargisci loro le fragranze del Tuo potere e della Tua misericordia e fa scendere su di loro, dalla Tua mirabile amorevolezza, ciò che permetta loro di fare a meno di tutto fuorché Te e li distacchi da ogni cosa tranne Te, sì che la sovranità della Tua unicità sia rivelata e la supremazia della Tua grazia e della Tua munificenza dimostrata.

Vorrai guardare, o mio Dio, le lacrime versate dai Tuoi amati? Avrai pietà, o mio Benamato, degli occhi che si sono indeboliti a causa della separazione da Te e per la cessazione dei segni della Tua vittoria? Vorrai guardare, o mio Padrone, i cuori nei quali hanno battuto le ali della colomba del desiderio e dell’amore per Te? Per la Tua gloria! Le cose son giunte a tal punto che la speranza è stata pressoché bandita dal cuore dei Tuoi prediletti e i sospiri della disperazione sono pronti a colpirli, a cagione di ciò che è accaduto loro nei Tuoi giorni.

Guardami, dunque, o mio Dio, sono fuggito da me stesso per venire a Te, ho abbandonato il mio proprio essere per conseguire gli splendori della luce del Tuo Essere e trascurato tutto ciò che mi tiene lontano da Te e mi porta a dimenticarTi, per aspirare le fragranze della Tua presenza e del Tuo ricordo. Guardami, ho calpestato la polvere della città del Tuo perdono e della Tua munificenza e sostato entro i recinti della Tua trascendente misericordia, e Ti ho implorato, per la sovranità di Colui Che è il Tuo Ricordo ed è apparso nella veste della Tua più pura e augusta Bellezza, di far scendere sui Tuoi amati, nel corso di quest’anno, ciò che permetta loro di fare a meno di tutti fuorché Te e li lasci liberi di riconoscere le prove del Tuo sovrano volere e del Tuo proposito che tutto conquista, in tal guisa che cerchino solo ciò che desiderasti per loro mediante il Tuo comando e non desiderino altro fuorché ciò che desiderasti per loro mediante il Tuo volere. Santifica, dunque, i loro occhi, o mio Dio, sì che contemplino la luce della Tua Bellezza e purifica i loro orecchi, sì che ascoltino le melodie della Colomba della Tua trascendente unicità. Inonda, dunque, il loro cuore con le meraviglie del Tuo amore e preserva la loro lingua dal menzionare altri che Te e proteggi il loro viso dal volgersi ad altro che Te. Il potere Tu hai di far quel che Ti piace. In verità, sei l’Onnipotente, l’Aiuto nel pericolo, Colui Che esiste da Sé.

O mio Benamato, proteggi inoltre, mercé il Tuo amore per loro e il loro amore per Te, questo servo, che ha sacrificato per Te tutto quello che ha e ha speso tutto quello che gli hai dato sul sentiero del Tuo amore e del Tuo compiacimento e preservalo da tutto ciò che aborri e da qualunque cosa gli possa impedire di entrare nel Tabernacolo della Tua santa sovranità e di pervenire al seggio della Tua trascendente unicità. Annoveralo dunque, o mio Dio, fra coloro che non hanno permesso a nessuna cosa al mondo di distoglierli dal contemplare la Tua bellezza o dal meditare sulle mirabili testimonianze della Tua eterna opera, sì che non abbia dimestichezza con nessuno fuorché Te, e non si volga a nessuna cosa fuorché Te, e in tutto ciò che creasti nei regni della terra e del cielo null’altro scopra se non la Tua mirabile bellezza e la rivelazione degli splendori del Tuo volto, e sia immerso negli spumeggianti oceani della Tua provvidenza sovrana e negli ondosi mari della Tua santa unità, e così dimentichi ogni menzione fuorché la menzione della Tua trascendente unicità e bandisca dalla sua anima le tracce di tutte le cattive insinuazioni, o Tu nelle Cui mani sono i regni di tutti i nomi ed attributi!

Lodato sia il Tuo nome, o Tu Che sei la mèta del mio desìo! Giuro per la Tua gloria! Grande è il mio desiderio di conseguire un tale distacco che se mi apparissero davanti quelle creature che sono nascoste nelle camere della castità, la cui bellezza velasti agli occhi dell’intera creazione, il cui volto santificasti dalla vista di tutti gli esseri, e se esse si rivelassero in tutta la gloria degli splendori della Tua incomparabile bellezza, mi rifiuterei di guardarle e le osserverei soltanto per discernere i misteri della Tua opera, che hanno intricato la mente di coloro che si sono avvicinati a Te e colmato di stupore l’anima di tutti coloro che Ti hanno riconosciuto. Per il Tuo potere e la Tua possanza, mi librerei a tali altezze che nulla al mondo avrebbe il potere di allontanarmi dalle molteplici testimonianze del Tuo trascendente dominio e nessuna macchinazione terrena mi separerebbe dalle manifestazioni della Tua divina santità.

Glorificato, immensamente glorificato sei Tu, o mio Dio, mio Benamato, mio Padrone, mio Desìo! Non infrangere le speranze che quest’umile ha di pervenire alle rive della Tua gloria e non privare dell’immensità delle Tue ricchezze questa misera creatura e non scacciare dalle porte della Tua grazia, della Tua munificenza e dei Tuoi doni questo supplicante. Abbi dunque misericordia di questa povera e desolata anima che non ha cercato amico fuorché Te, né compagno tranne Te, né consolatore eccetto Te, né amato all’infuori di Te e non ha avuto altro desiderio che Te.

Volgi dunque su di me, mio Dio, gli sguardi della Tua misericordia e perdona le mie trasgressioni e le trasgressioni di coloro che Ti sono cari, che si frappongono fra noi e la rivelazione del Tuo trionfo e della Tua grazia. Cancella inoltre i nostri peccati che hanno separato i nostri volti dagli splendori dell’Astro dei Tuoi favori. Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. Ordini quello che vuoi, non Ti si chiede conto di quel che desideri mercé il potere della Tua sovranità, non puoi essere vanificato in nessuna delle cose che prescrivi mediante il Tuo irrevocabile decreto. Non v’è altro Dio che Te, l’Onnipotente, il Potentissimo, il Sempiterno, il Più Compassionevole.

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Bahá'u'lláh

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